Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione
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- Annabella Renzi
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1 Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione Capitolo 6 L AZIONE UMANA IDENTITÀe IMPLICAZIONI PEDAGOGICHE Dott.ssa Mabel Giraldo
2 Dopo intenzionalità e lógos, la terza condizione che ha permesso la chimica personale dell educazione, della formazione e dell istruzione è l affermarsi dell Azione libera e responsabile (come tratto caratteristico e più alto dell esperienza umana)
3 AZIONE vs MOVIMENTO Bambino sull altalena Pendolo
4 MACCHINE, AUTOMI, VEGETALI, CORPI FISICI determinati da vincoli naturali, sono privi di intenzionalità e lógos (mostrano sì movimenti e compiono operazioni, ma fanno ciò inconsapevolmente e non provando emozioni) ORGANISMI ANIMALI SUPERIORI possiedono un intelligenza capace di integrare stati d animo e soluzione di problemi (gli animali, infatti, instaurano con l ambiente e gli altri animali uno scambio coevolutivo per mantenersi nello stato di autopoiesi omeostatica di cui hanno bisogno per vivere, hanno cioè reazioni comportamentali)
5 UOMO - in quanto corpo: mostra movimenti ed è vincolato delle leggi della fisica e della biochimica; - in quanto macchina/automa: compie operazioni meccaniche dettate da vincoli costruttivi; - in quanto animale: ha delle reazioni comportamentali sia consapevoli che inconsapevoli, osservabili e misurabili; - in quanto uomo: possiede intenzionalità e lógos, compie azioni umane Ma cosa significa agire in modo umano?
6 ARISTOTELE Si chiese: cosa distingue la vita dell uomo da quella degli altri esseri viventi? L ANIMA = la forma del corpo naturale che ha la vita in potenza L anima si compone di tra parti 1. VEGETATIVA (nascita, nutrizione, crescita) 2. SENSITIVA (sensazione, movimento) 3. RAZIONALE (conoscenza, deliberazione, scelta)
7 TOMMASO D AQUINO Riprese nel medioevo le suggestioni antropologiche di Aristotele per arrivare ad affermare che ciò che davvero distingue l uomo dagli altri esseri viventi è L AZIONE UMANA Distinse, infatti: 1. ATTI DELL UOMO (operazioni e movimenti) atti che avvengono nell uomo, anche consapevolmente, causati però in modo necessario, determinati dall interazione con processi naturali fisici e psichici che ci costringono a subire ciò che ci accade e a fare ciò che facciamo: noi operiamo come le macchine e abbiamo reazioni e riflessi condizionati come gli animali. Gli atti dell uomo, in quanto dominati dalla necessità, ci rendono conseguenza.
8 TOMMASO D AQUINO 2. ATTI UMANI (azioni) sono esclusivi dell uomo in quanto: - sono azioni personali caratterizzate da intenzionalità e logos; - avvengono nell ambito della coscienza e dell autocoscienza, nella libertà e nella responsabilità. - sono più lenti degli atti dell uomo: richiedono tempo per decisioni e valutazioni. Gli atti umani, in quanto compiuti in libertà, ci rendono causa. L uomo ha lalibertà di porre alternative, di scegliere tra alternative possibili e tutte motivanti, libertà di assumersi la responsabilità di eseguirne una preferendola all altra, libertà di accompagnare con il proprio consenso l azione decisa fino alla fine, assumendosi la responsabilità delle conseguenze previste e impreviste di questo suo intervento consapevole sul mondo e sugli altri L unico modo di sapere chi è l uomo? è coglierlo nella sua concreta attuazione di sé: appunto attraverso i suoi atti umani.
9 AGIRE IN MODO UMANO : Agire secondo intenzionalità e lógose in libertà e responsabilità CARATTERISTICHE DELL AZIONE 1. Intenzionalità coscienza/autocoscienza (vs consapevolezza senziente) 2. Lógos dare ragione di 3. Libertà intesa come deliberazione, scelta 4. Responsabilità intesa come risposta alla libertà e alle conseguenze delle mie scelte, qualunque sia stato l esito del mio agire
10 L UOMO PRINCIPIO DELLE AZIONI UMANE Aristotele l uomo sia il principio e il padre delle proprie azioni come lo è dei figli (Etica Nicomachea) L uomo è un originario creatore di storie che da ideali si trasformano, grazie alle azioni, in reali e che senza di lui nessuno avrebbe mai potuto né compiere, né far vivere, né scrivere Però padroni solo del principio (Etica Nicomachea) perché: - Non è detto che l azione intrapresa si debba concludere come noi l avevamo ragionevolmente rappresentata, deliberata, prevista e voluta nel suo svolgimento. - Tra l inizio dell azione e la sua conclusione si frappongono il disturbo di azioni decise da altri, il capriccio del caso, l insuperabile necessità, gli errori nella realizzazione dello scopo o nella scelta del fine.
11 L UOMO PRINCIPIO DELLE AZIONI UMANE L uomo controlla solo il principio delle sue azioni, ma non per questo si sente sollevato da: Il DESIDERIO di cercare di diffondere nella propria vita un sempre maggior numero di atti umani contro la fortuna, il caso, la necessità; La RESPONSABILITA di rispondere a sé e agli altri delle conseguenze volontarie e involontarie delle proprie azioni. NB: l uomo non può comandare alla fortuna, al caso e alla necessità che regge il mondo!!
12 LE AZIONI UMANE E I DISPOSITIVI Dunque l uomo è l unico essere vivente che, nel suo agire nel mondo, può essere sia attivo che passivo - attivo: compie atti umani (in libertà e responsabilità, secondo lógos e intenzionalità) - passivo: compie atti dell uomo (non è solamente un essere che pone, ma può a sua volta essere posto da vincoli e pressioni che non dipendono da lui e di cui non è in grado di vederne la verità, la bontà ecc, semmai solo la piacevolezza o la dolorosità estetica e sensibile) ma cosa fa compiere al soggetto atti dell uomo? i DISPOSITIVI ( qualcosa che è posto contro )
13 LE AZIONI UMANE E I DISPOSITIVI DISPOSITIVI = realtà che si impongono sull uomo costringendolo a compiere atti dell uomo e non atti umani I dispositivi possono essere di 4 tipi: NATURALI ARTIFICIALI FAMILIARI COMUNITARI
14 I DISPOSITIVI NATURALI CONDIZIONAMENTI FISIOLOGICI (es: fame, sete, ecc ) REGOLE DELLA NATURA (es: non possiamo correre più di una certa velocità, siamo sottoposti alla forza di gravità, ecc ) CASO / FORTUNA
15 I DISPOSITIVI ARTIFICIALI TECNICA TECNOLOGIE SCIENZE Poste inizialmente dall uomo sono diventate una sorta di seconda natura condizionante: Una natura artificiale peggiore di quella naturale (qualcosa di impersonale che pone l uomo; si impone a forza su di lui; gli comanda invece di essere comandata; lo plasma invece di essere plasmata)
16 I DISPOSITIVI FAMILIARI FAMIGLIA I genitori non solo non chiedono ai figli se sono d accordo nel farli nascere, ma anche insegnano loro regole, comportamenti e significati secondo la loro intenzionalità e lógos, senza preoccuparsi se li condividano o meno ma perchè? perchè la scelta intersoggettiva e razionale delle azioni di ogni soggetto richiede un procedimento complesso fatto di analisi, critica, scelta, ecc Per questo, nei suoi primi passi nel mondo l uomo si fida e si affida a quanto la famiglia gli trasmette in termini di valori, comportamenti, regole, ecc (lo stesso vale anche per la comunità)
17 I DISPOSITIVI COMUNITARI ISTITUZIONI COMUNITA DI APPARTENENZA COMUNITA DI APPARTENENZA Il luogo in cui si è nati influisce sulla fede religiosa, sui gusti estetici, sulle abitudini alimentari, sulle credenze cognitive, sulle pratiche economiche, sulle scelte professionali, sui giudizi morali e sui valori etici, sui significati culturali e le preferenze ideologiche
18 I DISPOSITIVI - CONCLUSIONI Ma fino a che punto i dispositivi determinano l uomo? Heidegger / Foucault annunciano la fine dell umanesimo (i dispositivi in quanto insieme di pratiche che orientano, determinano, modellano e controllano non solo i gesti e le condotte, ma anche le opinioni, i valori e i significati espressi dagli esseri umani hanno portato l uomo ad essere incapace di essere ancora principio di qualcosa. Uomo sempre e solo come risultato) NON SI PUÒ NEGARE LA FORZA DEI DISPOSITIVI: SI TRATTA DI RIBADIRE LE CONDIZIONI CHE AUTORIZZANO GLI ATTI UMANI
19 I DISPOSITIVI - CONCLUSIONI Nell intenzionalità e con il logos, l uomo può essere libero e responsabile di ciò che fa. Ed è uomo se trasforma sempre più questo potere in essere, allargandolo progressivamente nel tempo e nello spazio della propria esistenza. I dispositivi non sono mai in grado di sovrastare del tutto l uomo al punto da togliergli la coscienza, l autocoscienza, la potenza della sua anima. Si è uomini in quanto si coltiva lo spazio della propria azione umana. Certo all uomo è anche lasciata la possibilità di accettare le regole costituite. Ed è tentazione forte e tranquillizzante. La libertà è un fardello e una responsabilità. AZIONE UMANA: UNA POSSIBILITA INELIMINABILE
20 Riassumendo I DISPOSITIVI - CONCLUSIONI Non esistono actus umani senza la mobilitazione di tutte le regioni dell intenzionalità e del lógos personali e che non siano il risultato della libertà e della responsabilità di ciascuno Ci possono essere diversi motivi per cui agire (biologici, fisici, culturali, economici, politici, ecc ) ma la causa e il fine dell azione non possono che essere ritrovati nella libertà e nella responsabilità dell uomo
21 I DISPOSITIVI - CONCLUSIONI Il problema è che nè intenzionalità nè lógos, nè libertà nè responsabilità si possono cogliere con i sensi, esperire, vedere, ecc anzi, molte volte le (ri)conosciamo perchè le attribuiamo agli altri ( dimensione relazionale dell azione umana) Per capire quali sono le condizioni che rendono possibile l azione umana, bisogna studiare e considerare l uomo non in quanto oggetto, ma in quanto soggetto che, sia nella sua esperienza diretta che nell osservazione della pratica altrui, intende approfondire e testimoniare sempre di più questa sua possibilità intrinseca di poter compiere atti umani.
22 STRUMENTI PER IMPARARE AD AGIRE 1. AZIONE PERSONALE RIFLESSIVA Sottoporre ad azione riflessiva sistematica il proprio agire, i suoi esiti e il suo rapporto con i dispositivi. 2. NARRAZIONE DI AZIONI UMANE Il raccontare, ma anche l imparare da ; è necessaria perché quanto appreso circa il proprio agire non rimanga patrimonio del singolo. Diversi tipi di narrazione: - Narrazione soggettiva diretta (basata sulla testimonianza: biografia, autobiografia) - Narrazione soggettiva indiretta (incentrata sull immaginazione: epica, tragedia, commedia ) - Narrazione intersoggettiva di azioni oggettive (elaborata attraverso la ricostruzione documentata: la storia)
23 Per riflettere insieme ROBOT BAMBINO icub 19&ch=2&v=152734&vd= &vc=2 (min. 14:47)
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