TRE PRINCIPI DELLA VITA NON SI PUÒ VIVERE SENZA SOFFRIRE (REALISMO ESISTENZIALE) NON SI PUÒ SOFFRIRE SENZA SPERARE (FECONDITÀ DELLA SOFFERENZA)

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1 ALLA FONTE DELLA MISERICORDIA LA PROSSIMITÀ A CHI SOFFRE P. ARNALDO PANGRAZZI M.I. Arcidiocesi di Sorrento - Castellamare di Stabia 6-7 Giugno 2016 IL COMPITO DI OGNI PERSONA È DI DARE AGLI ALTRI ALMENO QUANTO HA RICEVUTO (Albert Einstein) DUE VOLTI DEL GIUBILEO: SPERIMENTARE LA MISERICORDIA TESTIMONIARE LA MISERICORDIA GIORNO DOPO GIORNO, TOCCATI DALLA SUA COMPASSIONE, POSSIAMO ANCHE NOI DIVENTARE COMPASSIONEVOLI VERSO TUTTI (MISERICORDIAE VULTUS n 14) TRE PRINCIPI DELLA VITA NON SI PUÒ VIVERE SENZA SOFFRIRE (REALISMO ESISTENZIALE) NON SI PUÒ SOFFRIRE SENZA SPERARE (FECONDITÀ DELLA SOFFERENZA) NON SI PUÒ SPERARE SENZA APRIRSI (LA SOFFERENZA È APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ) QUATTRO MAPPE PER IL VIAGGIO ECCLESIALE BIBLICA PASTORALE PERSONALE 1. MAPPA BIBLICA GESÙ, MODELLO DI CURA VERSO CHI SOFFRE: RISPONDE A DIVERSE FRAGILITÀ E BISOGNI (STORPI, PARALITICI, MALATI DI MENTE..) MISSIONE DI GESÙ LOTTA CONTRO LA SOFFERENZA (SOFFERENZA FISICA, PSICHICA, MORALE, SOCIALE, SPIRITUALE) SI FA CARICO DELLA SOFFERENZA ( UOMO DEI DOLORI CHE BEN CONOSCE IL PATIRE Is53, 3) A cura di: Gina Martinez 1

2 04/06/2016 LA NOSTRA MISSIONE NON VIENE PER TOGLIERE IL DOLORE, MA PER ASSUMERLO E TRASFORMARLO IN MEZZO DI SALVEZZA 2. ESSERE GESÙ PER CHI SOFFRE 1. VEDERE GESÙ IN CHI SOFFRE (LA CROCE) INVITA A RENDERE FECONDA LA SOFFERENZA: SE IL CHICCO DI GRANO NON MUORE GESÙ GES BUON SAMARITANO IL BUON SAMARITANO (Lc 10, 25-37) SEI IMPRONTE PRINCIPALI: 1. CONSAPEVOLEZZA LO VIDE 2. COMPASSIONE N`EBBE COMPASSIONE 3. VICINANZA GLI SI FECE VICINO 4. CURA GLI FASCIÒ LE FERITE VERSANDOVI OLIO E VINO 5. ACCOMPAGNAMENTO POI CARICATOLO SOPRA IL SUO GIUMENTO LO PORTÒ A UNA LOCANDA 6. COLLABORAZIONE ABBI CURA DI LUI Copyr i g P. Ar nal d o Pang r a z z i M. I. A cura di: Gina Martin ez 2. MAPPA ECCLESIALE 2

3 LE RISORSE DELLA COMUNITÀ I PROFESSIONISTI DELLA SALUTE COSTRUIRE COMUNITÀ SANANTI I PARROCI I RELIGIOSI E LE RELIGIOSE I CATECHISTI I VICINI DI CASA I GIOVANI I MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE I CENTRI DI ASCOLTO I GRUPPI DI PREGHIERA LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO OBIETTIVI: PROMUOVERE LA SOLIDARIETÀ E LA PROSSIMITÀ VERSO CHI SOFFRE EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DEL DOLORE ITINERARIO CRISTIANO IMPARARE A RICONCILIARSI CON LA FRAGILITÀ UMANA NON È LA SOFFERENZA CHE SALVA, MA L AMORE CON CUI LA SI VIVE CRISTO È IL NOME DELLA SPERANZA CRISTIANA NON PRETENDERE RISPOSTE CHIARE AL DOLORE, MA SCOPRIRE DOVE PUÒ CONDURRE, QUALI PORTE PUÒ APRIRE LA RISPOSTA AL DOLORE È L AMORE IL MONDO DELL UMANA SOFFERENZA INVOCA SENZA SOSTA UN ALTRO MONDO, QUELLO DELL AMORE UMANO GIOVANNI PAOLO II, LETTERA APOSTOLICA SALVIFICI DOLORIS, FEBB. 1984, p. 29 LA MISERICORDIA SI INCARNA NELLA SOLIDARIETÀ, NELLA TENEREZZA, NELL ACCOGLIENZA, NEL PERDONO A cura di: Gina Martinez 3

4 LE OPERE DI MISERICORDIA LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE 1. DARE DA MANGIARE AGLI AFFAMATI 2. DARE DA BERE AGLI ASSETTATI 3. VESTIRE GLI IGNUDI 4. ALLOGGIARE I PELLEGRINI 5. VISITARE GLI INFERMI 6. VISITARE I CARCERATI 7. SEPPELLIRE I MORTI LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE 1. CONSIGLIARE I DUBBIOSI 2. INSEGNARE AGLI IGNORANTI 3. AMMONIRE I PECCATORI 4. CONSOLARE GLI AFFLITTI 5. PERDONARE LE OFFESE 6. SOPPORTARE PAZIENTEMENTE LE PERSONE MOLESTE 7. PREGARE DIO PER I VIVI E PER I MORTI IL GUARITORE FERITO CIÒ CHE IMPORTA NON SONO LE FERITE CAUSATE DALLA VITA, MA CIÒ CHE FAI CON LE FERITE DELLA VITA (EDGAR JACKSON) 3. MAPPA PERSONALE GESÙ È IL GUARITORE FERITO PER LE SUE PIAGHE SIAMO STATI GUARITI (Is. 53,5) PER MEGLIO CAPIRE GLI ALTRI OCCORRE SCOPRIRE E CAPIRE IL PROPRIO GUARITORE FERITO DUE PARADIGMI: IN OGNI AIUTANTE (MEDICO, INFERMIERE, OPERATORE PASTORALE) ABITA UN MALATO IN OGNI AIUTATO ABITA UN MEDICO OGNI AIUTANTE È PORTATORE DI FERITE E LIMITI, SPERIMENTATI A LIVELLO: FISICO PSICOLOGICO MENTALE SOCIALE SPIRITUALE A cura di: Gina Martinez 4

5 UBICAZIONE DELLE FERITE: NEL CORPO NELLA MENTE NELLO SPIRITO NEL CUORE OGNI AIUTANTE È ANCHE PORTATORE DI RISORSE E POTENZIALITÀ, PRESENTI A LIVELLO: FISICO PSICOLOGICO MENTALE SOCIALE SPIRITUALE LA PROPRIA FERITA E IL POTERE DI GUARIGIONE IL CONTATTO CON LA PARTE FERITA RENDE CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA UMANITÀ, VULNERABILITÀ, IMPOTENZA. QUESTA CONSAPEVOLEZZA MANTIENE UMILI, SAGGI ED APERTI AGLI ALTRI. IL CONTATTO CON LA PARTE GUARITRICE PORTA ALLA LUCE LA PROPRIA CAPACITÀ DI REAGIRE, LOTTARE ED AMARE ATTIVANDO LE RISORSE DEL CORPO, DELLA MENTE, DEL CUORE E DELLO SPIRITO QUESTA CONSAPEVOLEZZA INFONDE CORAGGIO, FIDUCIA E SPERANZA NEL FAR FRONTE ALLE AVVERSITÀ DIVENTARE GUARITORI FERITI SIAMO TUTTI CONTEMPORANEAMENTE: LA RELAZIONE SANANTE RICHIEDE: GUARITORI E FERITI AIUTANTI E AIUTATI SANI E MALATI INSEGNANTI E ALLIEVI SOCCORRITORI E SOCCORSI ACCOGLIERE, ASCOLTARE E COMPRENDERE LE FERITE DELL ALTRO INDIVIDUARE, AFFERMARE E MOBILITARE LE RISORSE DELL ALTRO, PER METTERLE A SERVIZIO DELLA SALUTE E DELLA SPERANZA A cura di: Gina Martinez 5

6 4. MAPPA PASTORALE IL MINISTRO STRAORDINARIO DELLA COMUNIONE È VOCE E RAPPRESENTANTE DELLA COMUNITÀ CRISTIANA ACCANTO A CHI SOFFRE E, ATTRAVERSO LA SUA PRESENZA, TESTIMONIA I QUATTRO MINISTERI TRADIZIONALI DELLA CHIESA: QUATTRO MINISTERI TRADIZIONALI NELLA CHIESA: DIAKONIA KERIGMA KOINONIA IL MINISTRO STRAORDINARIO DELLA COMUNIONE PORTA AL MALATO TRE DONI: LEITOURGIA LA PAROLA DI DIO LA COMUNIONE EUCARISTICA LA SUA PRESENZA E TESTIMONIANZA UN MOSAICO DI RUOLI IL MINISTRO STRAORDINARIO DELLA COMUNIONE INTERPRETA DIVERSI RUOLI: SIMBOLICO (RAPPRESENTA DIO, LA COMUNITÀ, I VALORI SPIRITUALI...) CONSOLATORE ASCOLTATORE MEDIATORE EDUCATORE (CATECHESI, EVANGELIZZAZIONE) ANIMATORE GUIDA SPIRITUALE RUOLO SACRAMENTALE (PORTA GESÙ EUCARISTICO) IL MINISTERO DELLA CONSOLAZIONE A cura di: Gina Martinez 6

7 DIO CONSOLA SERVENDOSI DI CONSOLATORI (2 COR 1, 3-6) SIA BENEDETTO DIO, PADRE DEL SIGNORE NOSTRO GESÙ CRISTO, PADRE MISERICORDIOSO E DIO DI OGNI CONSOLAZIONE, IL QUALE CI CONSOLA IN OGNI NOSTRA TRIBOLAZIONE PERCHÉ POSSIAMO ANCHE NOI CONSOLARE QUELLI CHE SI TROVANO IN QUALSIASI GENERE DI AFFLIZIONE CON LA CONSOLAZIONE CON CUI SIAMO CONSOLATI NOI STESSI DA DIO DIVERSE ESPRESSIONI DIFRAGILITA O SOFFERENZA: MALATTIA POVERTÀ / PERDITA DEL LAVORO PERDITA DI DIGNITÀ MORALE (ES. ABORTO / VIOLENZE ) SOLITUDINE (ES. ANZIANI, DIVORZIATI ) EMARGINAZIONE (ES. EXTRACOMUNITARI / DISABILI ) PERDITE E LUTTI TUTTI GLI INTERVENTI PASTORALI SI POSSONO SINTETIZZARE ATTORNO A QUATTRO VERBI: CHE COSA POSSO FARE PER CHI SOFFRE? CHE COSA POSSO COMUNICAREA CHI SOFFRE? CHE COSA POSSO ESSEREPER CHI SOFFRE? CHE COSA POSSO IMPARAREDA CHI SOFFRE? ORIENTAMENTO COSTRUTTIVO UN DIALOGO EFFICACE SUGGERISCE CHE LA SEQUENZA OTTIMALE DI UN DIALOGO PROCEDA IN QUESTO MODO: PRESENZA (ESSERE) RENDERSI PROSSIMO A CHI SOFFRE DIALOGO (COMUNICARE) ADDENTRARSI NEL SUO MONDO A cura di: Gina Martinez 7

8 APPRENDIMENTO (IMPARARE) SCOPRIRE LE SUE PREOCCUPAZIONI, BISOGNI E RISORSE AGIRE (FARE) OFFERTA DI AIUTO CONCRETO, ALLA LUCE DELLE VALUTAZIONI PRECEDENTI L UOMO NON SI DISTRUGGE A CAUSA DELLA SOFFERENZA MA PER SOFFRIRE SENZA SIGNIFICATO (VICTOR FRANKL) È IMPORTANTE CHE IL SOFFRIRE SIA LUOGO DI APPRENDIMENTO DELLA SPERANZA BENEDETTO XVI (Spe Salvi 35ss.) A cura di: Gina Martinez 8