Diocesi di Piazza Armerina Servizio per l Ecumenismo e il dialogo interreligioso

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1 Diocesi di Piazza Armerina Servizio per l Ecumenismo e il dialogo interreligioso ECUMENISMO Primo anno del quinquennio Ultimo anno del quinquennio Valdesi 35 Pentecostali 1200 Assemblee di Dio 400 *** Avventisti del VII giorno 400 Chiesa apostolica 270 Chiesa di Cristo 6 In base ad una indagine socio-religiosa condotta nel 2008 dal Centro di Studi sulle Nuove Religioni, in parte con il metodo dell osservazione partecipante, sono emersi per la nostra diocesi i seguenti numeri di appartenenti a confessioni cristiane (cfr. La fatica della complessità. Pluralismo religioso nella Sicilia Centrale,a cura di PierLuigi Zoccatelli) CESNUR Sicilia, Caltanissetta 2008; M. Introvigne-PierLuigi Zoccatelli, La Messa è finita? Pratica cattolica e minoranze religiose nella Sicilia Centrale, Sciascia Editore, Caltanissetta-Roma 2010, pp e ). *** Denominazione Membri nella Sicilia Centrale Diocesi Ortodossa Romena d Italia 500 Assemblee di Dio in Italia 790 Chiesa Cristiana Pentecostale Italiana Congregazioni Cristiane Pentecostali 105 Kurion Iesoun 124 Chiesa Apostolica in Italia 250 Chiesa Apostolica Antica 40 Chiesa Evangelica Cristiana Pentecostale 5 Missione Popolare Libera 20 Comunità Cristiana 10 Chiesa sulla roccia 300 Ekklesia 80 Chiesa Evangelica Internazionale 200 Chiesa Evangelica della Riconciliazione 220 Missione Cristiana 60 Missione Cristiana Carismatica 300

2 Chiesa Evangelica Valdese 100 Assemblee dei Fratelli 180 Chiesa Neo-Apostolica 83 Chiesa Cristiana Avventista 400 Chiesa di G. C. dei Santidegli Ultimi Giorni 64 Testimoni di Geova Totale B. PARTE ESPOSITIVA L ambito di religiosità minoritaria complessivamente più rappresentato è indubbiamente il cosiddetto protestantesimo pentecostale, che nella sommatoria delle 15 realtà individuate (Assemblee di Dio in Italia, Chiesa Cristiana Pentecostale Italiana, Congregazioni Cristiane Pentecostali, Kurion Iesoun, Chiesa Apostolica in Italia, Chiesa Apostolica Antica, Chiesa Evangelica Cristiana Pentecostale, Missione Popolare Libera, Comunità Cristiana, Chiesa sulla roccia, Ekklesia, Chiesa Evangelica Internazionale, Chiesa Evangelica della Riconciliazione, Missione Cristiana, Missione Cristiana Carismatica) totalizza aderenti, ovvero il 55,3% del totale di appartenenti a minoranze religiose nel territorio e l 1,9% dell intera popolazione. singolarmente considerati, i Testimoni di Geova costituiscono la seconda minoranza religiosa più rappresentata dopo la Chiesa Cristiana Pentecostale Italiana, che da sola rappresenta il 22,4% delle minoranze e lo 0,8% della popolazione; un dato significativo, considerando che ovunque sul territorio nazionale i Testimoni di Geova rappresentano sempre la prima minoranza organizzata, con i suoi presenti alle adunanze, pari al 21,1% del totale di appartenenti a minoranze religiose nel territorio e allo 0,7% dell intera popolazione. Come si evince da un semplice sguardo alla tabella, le realtà che derivano direttamente o indirettamente, in forma implicita o esplicita da un substrato dottrinale d impronta cristiana, costituiscono la quasi totalità assoluta del panorama religioso incontrato (87,7% delle minoranze, 3% della popolazione). A ulteriore complemento informativo, si può peraltro ritenere che il dato statistico relativo al 2009 non si discosti da quello emerso nel corso della ricerca svolta nel 2008, volto a studiare e descrivere le forme del pluralismo religioso non cattolico nella diocesi di Piazza Armerina. In effetti, se alcune realtà pensiamo in particolare alle congregazioni pentecostali nel territorio di Gela subiscono o possono subire vicissitudini organizzative e di leadership; e se altre realtà ci riferiamo in particolare al mondo ortodosso romeno meriterebbero maggiori e approfonditi studi riguardo il radicamento, lo sviluppo e il numero di fedeli che praticano; altresì nel suo complesso la realtà sembra stabilizzata: lo dimostra, per esempio, il caso dei Testimoni di Geova, che nel 2008 erano da noi contati in unità e nel 2009 sono 1.620, rappresentando sempre circa un quinto del totale di appartenenti a minoranze religiose nel territorio e lo 0,7% dell intera popolazione,. Tutto questo per dire che, anche alla fine del 2009, possiamo considerare gli appartenenti alle minoranze

3 religiose che si rifanno al cristianesimo circa il 2,5 % della popolazione residente, esclusi i Testimoni di Geova. 1. Tutti i gruppi, anche se in modo indiretto e velato fanno opera di persuasione e proselitismo. Iniziative: Si tengono incontri interconfessionali di preghiera in occasione dell ottavario di preghiera per l unità dei Cristiani. Sono state fatte delle veglie di Preghiera per la pace. Si ha in programma di intensificare le iniziative contro i fenomeni della violenza, della droga e dell alcool nonché della solidarietà operativa verso i fratelli terzomondiali. Difficoltà: poca conoscenza del problema, e talvolta, scarsa sensibilità da parte dei cattolici, diffidenza da parte dei fratelli cristiani non cattolici. Tra le confessioni cristiane non cattoliche vige, in generale, un clima di rispetto e stima. 2. La diocesi attraverso il proprio Delegato, è presente nella Commissione Regionale per l Unità e il Dialogo. Iniziative per il dialogo ecumenico: incontri interconfessionali in occasione dell ottavario di preghiera per l unità dei cristiani, veglie per la pace. Vengono messe in pratica le norme del Direttorio per l applicazione dei principi e delle norme sull Ecumenismo. Si è realizzato un convegno a Mosca sulle icone presenti nella nostra diocesi con la successiva visita di un sacerdote del patriarcato russo nella nostra diocesi. 3. La formazione all ecumenismo è attuata nella Facoltà Teologica di Sicilia per i seminaristi, nell Istituto Superiore di Scienze religiose per i laici. C è un certo coinvolgimento dei sacerdoti e dei laici negli incontri di preghiera interconfessionale. L intercomunione e l ospitalità eucaristica non risulta essere praticata. Ci sono casi di matrimoni misti, celebrati con la dispensa del Vescovo e vi sono difficoltà nell accettare le norme previste dal CIC da parte di alcuni membri di altre confessioni. 4. La collaborazione ecumenica, il dialogo e la testimonianza comune trovano una realizzazione (anche se episodica) nelle Veglie di preghiera per la pace e nell opera di sensibilizzazione in difesa della vita e delle radici cristiane dell Europa, contro le piaghe sociali. Si fanno, inoltre, iniziative in collaborazione con la Caritas, per l accoglienza e la solidarietà operative a favore degli extracomunitari. Nel corso della Visita pastorale il vescovo ha visitato le comunità delle confessioni che lo hanno invitato.

4 ALTRE RELIGIONI A. NOTA STATISTICA Primo anno del quinquennio Ultimo anno del quinquennio Ebrei assenti assenti Musulmani Induisti Buddisti SETTE Massoni dati non rilevabili dati non rilevabili Non credenti dati non rilevabili *** Gruppi satanici dati non rilevabili dati non rilevabili B. PARTE ESPOSITIVA 1. Non c è notizia di presenza di Ebrei. Non risultano fenomeni di antisemitismo. 1. Altre religioni presenti. In base ad una indagine socio-religiosa condotta nel 2008 dal Centro di Studi sulle Nuove Religioni, in parte con il metodo dell osservazione partecipante, sono emersi per la nostra diocesi i segunti numeri di appartenenti a confessioni non cristiane (cfr. La fatica della complessità. Pluralismo religioso nella Sicilia Centrale,a cura di PierLuigi Zoccatelli) CESNUR Sicilia, Caltanissetta 2008). Centro Atisha Serlingpa 20 Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai 30 Islam 585 Bahá í 200 Associazione Reiki Amore Universale 50 Chiesa di Scientology 50 Le altre minoranze religiose presenti totalizzano complessivamente 935 aderenti, pari al 12,3% delle minoranze e allo 0,4% della popolazione. MUSULMANI La loro presenza in questi ultimi anni è diminuita a causa della crisi economica. La Caritas si occupa della prima accoglienza. Poco si può fare successivamente per le ben note difficoltà occupazionali. Si ha l impressione che molti di essi vivano di espedienti e/o siano clandestini. La maggior parte di essi proviene dagli stati del Magreb ed appartiene ad un islam moderato. Si sono avviate

5 iniziative comuni per quanto riguarda i temi della pace e dell integrazione fra i popoli. Il vescovo e i cappellani della case circondariali della diocesi curano i rapporti con i musulmani presenti e si sono registrati casi di conversione al cattolicesimo a cui si è evitato di dare pubblicità per paura di ritorsioni nei confronti dei neo-convertiti. INDUISTI E BUDDISTI. Risulta che in Diocesi figurano un centinaio di simpatizzanti di nazionalità italiana delle due forme di religione orientale, che praticano tecniche di meditazione ed incontri con maestri orientali. C è il rischio di una mentalità sincretista anche in alcuni cattolici. 3. La formazione al dialogo per i sacerdoti e i religiosi avviene nell ambito del progetto di aggiornamento curato dalla Diocesi. I seminaristi e i laici, affinano la sensibilità al dialogo nella Facoltà Teologica di Sicilia e nell Istituto Superiore di Scienze Religiose di Piazza Armerina. Sul settimanale diocesano viene curata una rubrica che informa sulle nuove sette. 4. Circa il fenomeno delle sette, figurano i testimoni di Geova, il cui numero risulta aumentato in questi ultimi anni. Il loro stile è quello di andare di casa in casa per diffondere la loro stampa e fare proselitismo. Esistono sette spiritistiche e sataniche non facilmente quantificabili. In una inchiesta socio-religiosa tenutasi nel 2012 gli atei forti che professano un ateismo sistematico ispirato ad ideologie del secolo scorso si attestano al 2,4% Da questi si distinguono gli atei deboli che si dichiarano indifferenti alla religione (5,0% del campione).la maggioranza di degli atei deboli più diffusa fra gli anziani, le donne, le persone meno colte pratica un ateismo disimpegnato (48,4% delle risposte) ritenendo che le difficoltà della vita di oggi soprattutto in questo momento di grave crisi, non lascino tempo e spazio alla religione. Questo dato mostra come spesso la Chiesa e le altre comunità religiose non sono percepite come capaci di dare una risposta di senso a partire dalla fede ai problemi e ai bisogni della vita quotidiana. C è poi un ateismo definito cinico (29,6% delle risposte) più presente fra i giovani, gli uomini, le persone più istruite per i quali il denaro, il potere, il piacere sfrenato, il successo in amore o negli affari sono i nuovi idoli che hanno sostituito vecchi dei pagani, scacciando il Dio cristiano ed abbandonando la Chiesa. Esistono poi i lontani dalle forme istituzionali della religione che però non si proclamano atei, ma anzi si dichiarano credenti o anche cattolici. Questi atei cattolici sono persone che professano per cosi dire un cattolicesimo meramente culturale che danno per scontato senza porsi ulteriori interrogativi sui contenuti della fede e senza preoccuparsi dell incoerenza sul piano della pratica religiosa. Questi lontani, sommando le persone che si dichiarano spirituali ma non religiose e quelle che credono, ma non partecipano attivamente alla vita religiosa sono il 63,4% del campione, con differenze non significative fra maschi e femmine, ma con un aumento correlato sia all istruzione sia all età. Sommando agli atei questi

6 lontani si arriva al 70,8%. (cfr. M. Introvigne - PierLuigi Zoccatelli, Gentili senza cortile. Atei forti e atei deboli nella Sicilia Centrale, Edizioni Lussografica, Caltanissetta 2012) Suggerimenti per i cattolici: curare meglio la preparazione teologica, fornire una limpida testimonianza di vita cristiana; coordinamento dell azione pastorale; spirito missionario. Il G.R.I.S. in diocesi promuove iniziative quali conferenze e dibattiti sui Testimoni di Geova e le sette. Cercano di arginare il proselitismo dei Testimoni di Geova e di altre sette alcune inizaitive pastorali (Centri di ascolto della Parola di Dio nel territorio, missione casa per casa, visita alle famiglie, benedizione della case, peregrinatio Mariae durante i mesi di maggio e di ottobre).