Gli studenti dell Università di Pavia: esperienza universitaria e rapporto con la città

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1 Student Social Survey Gli studenti dell Università di Pavia: esperienza universitaria e rapporto con la città Monia Anzivino e Michele Rostan Aprile 2016 Sommario 1. L indagine 2. Il profilo degli studenti partecipanti all indagine 2.1. Estrazione sociale e altre caratteristiche individuali 2.2. Gli studi 2.3. La condizione occupazionale 2.4. Cinque tipi di studente 3. Gli studenti e l esperienza universitaria 3.1. La scelta di studiare a UNIPV 3.2. La frequenza alle lezioni 3.3. Con chi si studia 3.4. Dove si studia 3.5. Le attività di sostegno allo studio 3.6. La comunicazione con i docenti 3.7. La partecipazione sociale e culturale 4. Gli studenti e la città 4.1. La condizione abitativa 4.2. La mobilità 4.3. Il tempo libero a Pavia 4.4. Lo sport a Pavia 4.5. La percezione della sicurezza e dell insicurezza 4.6. La città che vorrei Riferimenti bibliografici Nota metodologica e questionario 1

2 1. L indagine Nei mesi di maggio e di giugno del 2015, verso la fine del secondo semestre di lezione, è stata condotta un inchiesta campionaria sugli studenti dell Università di Pavia utilizzando un questionario predisposto da un gruppo di lavoro. Il questionario è stato somministrato online a un campione casuale e stratificato di studenti rappresentativo degli iscritti ai corsi di studio di primo e di secondo ciclo e a ciclo unico dell Anno accademico 2014/2015. Esso è stato somministrato anche a tutti gli studenti appartenenti a tre categorie: gli studenti disabili, gli studenti fuori corso da più del doppio della durata legale del corso di studi e quelli iscritti a un corso di studi del vecchio all ordinamento. Nel complesso, sono stati coinvolti studenti. Di questi, hanno risposto al questionario con un tasso di risposta del 32,3%. Per sapere quanto il campione di chi ha risposto sia rappresentativo dell intera popolazione degli iscritti ai corsi di studio, è possibile confrontare la distribuzione di alcune caratteristiche rilevanti nel campione effettivo e nella popolazione di riferimento (Tab. 1). Il ciclo di studi e l area disciplinare del corso di studi riaggregata in sei categorie 1 (Ingegneria e architettura, Scienze, Scienze della salute, Scienze umane, Scienze sociali, Legge), risultano essere distribuiti in modo molto simile nel campione dei rispondenti e nell intera popolazione degli studenti iscritti all Ateneo pavese. Gli scostamenti tra le due distribuzioni sono molto contenuti e limitati al ciclo magistrale, lievemente sovra rappresentato nel campione rispetto alla popolazione, e all area delle scienze della salute, lievemente sottorappresentata tra i rispondenti. Per quanto riguarda le altre caratteristiche considerate, lo scostamento più rilevante riguarda il genere degli intervistati, per cui le ragazze sono proporzionalmente più numerose nel campione dei rispondenti rispetto alla popolazione degli iscritti. Inoltre, gli studenti più giovani sono lievemente sovra rappresentati nel campione rispetto agli studenti più anziani. In conclusione, il grado di rappresentatività del campione è molto alto per quanto riguarda l area disciplinare, il ciclo di studi, la regione di nascita, la cittadinanza e il titolo di scuola secondaria superiore; è meno elevato per il genere e la classe di età degli intervistati. Tab. 1 Confronto tra la popolazione degli iscritti A.A. 2014/15 e il campione effettivo Genere Campione effettivo Popolazione A.A. 2014/15 Femmine 63,5 55,7 Maschi 36,5 44,3 Classe di età anni 35,0 29, anni 29,2 28, anni 19,9 21, anni 10,4 13,5 Oltre 30 anni 5,5 7,1 Cittadinanza Italiana 95,2 93,4 Comunitaria 3,9 5,2 Extra- comunitaria 0,8 1,4 Scuola secondaria di secondo grado Liceo (classico, linguistico, scientifico) 67,7 64,0 Altro 32,3 36,0 1 Si veda la tabella A3 nella nota metodologica che riporta per ogni categoria i corsi di laurea che ne fanno parte. 2

3 Regione di nascita Abruzzo 0,5 0,5 Basilicata 0,8 0,5 Calabria 2,0 2,3 Campania 1,6 1,5 Emilia- Romagna 2,8 3,1 Estero 5,7 8,0 Friuli Venezia Giulia 0,5 0,3 Lazio 0,8 0,6 Liguria 3,4 2,6 Lombardia 58,3 57,1 Marche 0,5 0,3 Molise 0,2 0,1 Piemonte 9,4 9,9 Puglia 4,4 4,1 Sardegna 1,1 0,9 Sicilia 5,8 6,1 Toscana 0,4 0,5 Trentino Alto Adige 0,7 0,4 Umbria 0,0 0,1 Valle d'aosta 0,2 0,3 Veneto 1,1 0,7 Ciclo di studi Triennale 53,8 55,4 Magistrale 19,6 15,8 Ciclo unico 25,4 27,6 Ante riforma 1,2 1,2 Area disciplinare del corso di studi Ingegneria e architettura 14,2 14,2 Scienze 14,4 12,0 Scienze della salute 26,0 29,8 Scienze umane 11,4 10,9 Scienze sociali 26,8 24,0 Legge 7,3 9,2 N Di conseguenza, grazie all indagine è possibile studiare comportamenti, atteggiamenti, opinioni ed esigenze degli studenti e colmare, almeno in parte, il vuoto conoscitivo attorno ad alcuni aspetti della loro vita su cui non è possibile raccogliere informazioni da altre fonti. L indagine affronta alcuni temi importanti per comprendere chi sono gli studenti dell Ateneo pavese: la loro estrazione sociale e culturale, la loro esperienza universitaria e il loro rapporto con la città di Pavia. 3

4 2. Il profilo degli studenti partecipanti all indagine Chi sono gli studenti che hanno partecipato alla Student survey? Per rispondere a questa domanda è utile tracciarne un breve profilo riassumendo le loro principali caratteristiche, sia quelle assegnate loro al momento della nascita come il sesso, l età o la classe sociale della famiglia di origine, sia quelle acquisite nel corso della vita attraverso l istruzione o la partecipazione al mondo del lavoro. 2.1 Estrazione sociale e altre caratteristiche individuali All indagine hanno partecipato più donne (il 63,5%) che uomini. Quasi tutti gli studenti che hanno risposto al questionario sono cittadini italiani (il 95,2%). Nonostante il questionario fosse stato predisposto anche in lingua inglese, gli studenti stranieri che hanno risposto sono stati pochi: lo 0,8% è costituito da cittadini comunitari e il 3,9% da extra- comunitari. La metà degli studenti intervistati ha meno di 23 anni (il 51,4%), il 25,2% ne ha 23 o 24, e il 18% ha tra i 25 e i 30 anni. Il 5,5% ha più di trent anni. Per determinare l estrazione socioeconomica e culturale degli studenti, sono stati costruiti due indicatori. Il primo, quello della classe sociale, è stato costruito sulla base della professione dei genitori. Seguendo lo schema adottato da Cobalti e Schizzerotto (1994) e utilizzato dalle indagini sulla condizione giovanile dell Istituto IARD (Cavalli, Buzzi, de Lillo 2001, 2007), e dalle indagini di Almalaurea, la tipologia di classe sociale è stata ottenuta guardando alla professione socialmente più elevata presente in famiglia, secondo il principio di dominanza 2. Un esempio è il caso di una famiglia in cui un genitore è medico e l altro operaio: questa famiglia ricadrà nella classe sociale più elevata. Con la stessa logica è stato costruito l indicatore di capitale culturale utilizzando il titolo di studio conseguito dai genitori degli studenti. La maggior parte degli studenti proviene da una famiglia di classe media (Tab. 2), un terzo proviene da famiglie agiate mentre un decimo è di estrazione sociale bassa. Parimenti, la maggioranza proviene da una famiglia con una dotazione media di capitale culturale, cioè da una famiglia in cui il titolo di studio più elevato è il diploma di scuola media superiore (Tab. 3). Un terzo viene da famiglie dotate di un alto capitale culturale, in cui vi è almeno un genitore con un titolo universitario, e un decimo degli studenti viene, invece, da famiglie con un basso capitale culturale, dove il titolo di studio più elevato è la licenza media inferiore. È importante notare che il 66,1% degli studenti proviene da famiglie in cui nessuno dei genitori è laureato. Tab, 2 Classe sociale della famiglia di origine (%) N % Classe sociale bassa Classe sociale media ,5 Classe sociale alta ,5 Totale Rispetto allo schema citato, la tipologia è stata semplificata collassando le due classi intermedie (classe media impiegatizia e piccola borghesia), equivalenti in termini di posizione socioeconomica, in un unica categoria intermedia. Nella categoria classe sociale alta rientrano gli imprenditori, i dirigenti, i liberi professionisti, i quadri e i docenti universitari; nella categoria classe sociale media rientrano gli insegnanti non universitari, gli impiegati, i lavoratori dipendenti, i commercianti e gli artigiani e i lavoratori autonomi; nella categoria classe sociale bassa rientrano gli operai, gli operatori delle forze dell ordine e i non occupati. 4

5 Tab, 3 Capitale culturale della famiglia di origine (%) N % Capitale culturale basso ,8 Capitale culturale medio ,3 Capitale culturale alto ,9 Totale Gli studi Tra gli studenti che hanno partecipato all indagine, la maggioranza ha frequentato un liceo conseguendo una maturità classica, scientifica o linguistica (il 67,7%). Gli altri hanno frequentato altre scuole conseguendo diversi diplomi: il 16,6% ha ottenuto un diploma di istituto tecnico, il 5,5% un diploma di istituto magistrale o di liceo delle scienze sociali, il 2,5% un diploma di istituto professionale e l 1,1% ha un diploma artistico liceale o professionale. Infine, il 2,6% ha conseguito la maturità in una scuola straniera mentre del 4% dei rispondenti non conosciamo il tipo di diploma di scuola secondaria che ha conseguito. Il 24% dei rispondenti si è immatricolato per la prima volta all università nell A.A. 2014/15 (il 32,5% dei triennalisti, il 19,4% degli studenti a ciclo unico) mentre il 35,6% dei rispondenti è iscritto al primo anno di corso (37,3% dei triennalisti, 48,4% dei magistrali, 23,9% degli studenti a ciclo unico). L 86,6% degli studenti è iscritto come regolare, mentre il 13,4% è iscritto come ripetente La condizione occupazionale Un terzo degli studenti svolge un attività lavorativa. Il 13,5% svolge un attività continuativa mentre il 18,8% svolge un attività saltuaria. Solo una minoranza di chi lavora (il 28,5%) svolge un attività coerente con il corso di studi che sta frequentando. Il 42,6% di chi lavora in modo continuativo ha un impiego a tempo pieno. L ordine di grandezza della quota di studenti occupati è in linea con quella indicata dall ultimo rapporto Eurostudent (2015) che individua nell area del Nord Ovest una quota complessiva di studenti che lavorano pari al 29%, e una quota pari al 12% di studenti che svolgono un lavoro continuativo. Gli studenti- lavoratori 4 sono più spesso di estrazione sociale meno elevata per classe sociale e capitale culturale della famiglia di origine e sono maggiormente rappresentati tra gli iscritti a un corso di laurea in scienze umane o in scienze sociali. Chi ha un lavoro continuativo ha un età media più elevata degli studenti con un occupazione saltuaria e di chi non lavora. 3 Gli studenti regolari sono quelli iscritti al sistema universitario italiano da un numero di anni inferiore o uguale alla durata legale del corso di riferimento. 4 In questo rapporto non si applica la distinzione che Almalaurea fa tra gli studenti- lavoratori (chi ha compiuto esperienze di lavoro nel corso degli studi universitari) dai lavoratori- studenti (chi ha svolto attività lavorative continuative a tempo pieno per almeno la metà della durata degli studi sia nel periodo delle lezioni universitarie sia al di fuori delle lezioni), sia per l esigua numerosità dei secondi, sia perché il questionario non indaga le attività lavorative nel periodo in cui non c è lezione come vuole la definizione di Almalaurea. 5

6 2.4 Cinque tipi di studente I tempi e i modi della partecipazione degli studenti alla vita universitaria sono influenzati da alcune condizioni materiali: la frequenza o meno alle lezioni, il luogo in cui abitano (a Pavia piuttosto che in Provincia o in altro luogo), la convivenza (con la famiglia di origine, piuttosto che da soli o condividendo un abitazione con altri), la frequenza con cui rientrano in famiglia, quando sono fuori sede. L indagine ha considerato tutti questi aspetti rendendo possibile individuare cinque tipi di studente (Tab. 4): 1. gli studenti residenti, cioè coloro che vivono a Pavia in famiglia e frequentano le lezioni (sono il 7% degli intervistati); 2. gli studenti fuori sede, coloro cioè che, pur non essendo pavesi, quando ci sono le lezioni vivono a Pavia per conto proprio o in condivisione, rientrano in famiglia per le feste e/o nei periodi di interruzione della didattica, e frequentano le lezioni (il 24%); 3. gli studenti pendolari settimanali, cioè coloro che frequentano le lezioni ma stanno a Pavia soltanto durante la settimana, vivono per conto proprio o in condivisione e tornano a casa nel fine settimana (il 19%); 4. gli studenti pendolari giornalieri, coloro cioè che non vivono a Pavia e per frequentare le lezioni si recano quotidianamente o quasi in città (il 44%); 5. gli studenti non frequentanti, cioè coloro che, indipendentemente dal luogo in cui abitano, non frequentano le lezioni e vanno in università raramente, di solito per sostenere gli esami, andare in segreteria ecc. (il 6%). Tab. 4, Tipologia di studente N % Non frequentante 133 6,2 Pendolari giornalieri ,9 Pendolari settimanali ,6 Fuori sede ,2 Residenti 152 7,1 Totale La metà degli studenti triennali, un terzo di quelli a ciclo unico e due quinti di quelli magistrali sono pendolari giornalieri (Tab. 5). I fuori sede sono sovra rappresentati nei corsi a ciclo unico e in quelli magistrali, dove costituiscono circa un terzo degli iscritti, mentre non raggiungono il quinto degli studenti dei corsi di primo ciclo. Rispetto all area disciplinare del corso di studi vi sono altre importanti differenze. Innanzitutto, chi non frequenta le lezioni costituisce un quinto degli studenti di legge contro il 3% degli studenti di scienze e delle scienze della salute, il 5% degli studenti di ingegneria, il 6% di quelli di scienze sociali e il 9% degli studenti di scienze umane. I residenti sono sovra rappresentati tra gli studenti di ingegneria, dove sono in percentuale doppia rispetto alle altre aree disciplinari. I pendolari giornalieri, che costituiscono il gruppo più consistente in tutti i corsi di studio, sono la metà degli studenti di scienze sociali, e poco meno della metà degli studenti di scienze umane, di legge e di ingegneria e architettura. Tra questi ultimi due gruppi sono particolarmente sottorappresentati i pendolari settimanali i quali, se nelle aree di scienze, scienze della salute e scienze umane costituiscono quasi un quarto degli studenti, nell area di ingegneria e in quella di legge rappresentano poco più di uno studente su dieci. Infine, i fuori sede costituiscono quasi un terzo degli studenti di scienze e di scienze della 6

7 salute, un quarto di quelli di ingegneria e architettura mentre sono poco presenti nei corsi di laurea in discipline umanistiche, sociali e giuridiche. Tab. 5, Ciclo di studi e area disciplinare del corso di studi per tipologia di studente (%) Ciclo di studi Non frequentante Pendolari giornalieri Pendolari settimanali Fuori sede Residenti Totale Triennale 5,2 50,8 18,2 18,1 7,7 100 Magistrale 5,4 39,6 15,3 32,8 6,8 100 Ciclo unico 6,8 33,6 22,7 30,8 6,1 100 Corso di studi Ingegneria e architettura 5,3 46,1 10,9 25,0 12,8 100 Scienze 2,9 35,6 23,9 32,4 5,2 100 Scienze della salute 3,4 37,4 22,2 31,6 5,4 100 Scienze umane 8,7 46,9 22,4 15,8 6,2 100 Scienze sociali 6,1 52,0 16,5 18,6 6,8 100 Legge 20,9 44,9 12,0 13,9 8,2 100 In conclusione, la fotografia degli studenti dell Università di Pavia scattata dall indagine mostra un gruppo di giovani ventitreenni, in prevalenza studentesse, di media estrazione sociale e culturale e in possesso di un diploma di maturità liceale. La maggioranza è iscritta a un corso di laurea triennale e quasi la metà raggiunge Pavia quotidianamente per frequentare le lezioni. 3. Gli studenti e l esperienza universitaria 3.1 La scelta di studiare a UNIPV È stato chiesto agli intervistati quanto avessero contato tredici diversi motivi nella scelta di studiare a Pavia. La Tab. 6 mostra gli aspetti che hanno contato molto o abbastanza nella scelta, ordinati secondo la percentuale di studenti che li hanno indicati. Al primo posto della graduatoria si trova la posizione dell Ateneo nelle classifiche delle università, come quelle elaborate dal Censis o da Il Sole 24 ore. Seguono, in ordine d importanza, la qualità dei servizi e delle strutture dell Università, le dimensioni contenute della città e le dimensioni contenute dell Università che, p. es., danno la possibilità di essere maggiormente seguiti. Circa la metà degli studenti dice di aver tenuto conto nella scelta dei consigli di conoscenti e parenti che hanno studiato a Pavia, della vicinanza rispetto a casa e della qualità dei servizi offerti dalla città. La presenza di una vivace comunità studentesca è stata indicata da poco meno della metà degli studenti, mentre tra un quarto e un terzo degli studenti segnalano come fattori importanti per la scelta dell ateneo i motivi economici e l assenza del numero chiuso o del test d ingresso per iscriversi al corso di studio scelto. La scelta di poco più di un quinto, infine, è stata condizionata dalla presenza di numerosi collegi per studenti e dalla presenza di amici nella stessa università. 7

8 Tab. 6 Importanza di alcuni fattori nella scelta di studiare a Pavia (% molto + abbastanza) La posizione dell Ateneo nelle classifiche delle università 70,1 La qualità dei servizi e delle strutture dell'università 64,7 Le dimensioni contenute della città 57,8 Le dimensioni contenute dell'università (possibilità di essere maggiormente seguiti...) 54,9 I consigli di conoscenti e parenti che hanno studiato a Pavia 51,0 La vicinanza rispetto a casa 50,7 La qualità dei servizi offerti dalla città 49,0 Una comunità studentesca ampia e vivace 45,2 Il fatto che studiare in un altra università sarebbe costato troppo 31,8 La possibilità di accedere al corso di studio senza il test d ingresso/numero chiuso 31,8 Il sostegno da parte dell ente per il diritto allo studio 25,1 La presenza di numerosi collegi per studenti 23,2 Il fatto che amici/amiche/partner avessero deciso di studiare a Pavia 23,0 I motivi per i quali l Università di Pavia è stata scelta per compiere i propri studi universitari possono essere raggruppati in sei categorie: - i motivi economici, che sono associati soprattutto alla vicinanza a casa e al fatto che studiare altrove avrebbe comportato una spesa eccessiva; - i motivi legati alle caratteristiche della città e dell università, che nella percezione degli studenti sono strettamente associate; - i motivi legati al sostegno allo studio, come le borse di studio e la presenza di collegi; - i motivi legati all influenza della propria cerchia di relazioni : l esperienza di altri, i consigli e la presenza di amici e conoscenti che già studiano a Pavia; - i motivi legati all accesso facilitato al corso di studio, senza test d ingresso o numero chiuso; - i motivi legati alla reputazione dell Ateneo, in altre parole alla sua posizione nei ranking ufficiali. I motivi economici sono indicati soprattutto dagli studenti che provengono da famiglie di classe sociale bassa, dagli studenti dei corsi di scienze sociali, dagli studenti pendolari giornalieri e soprattutto da quelli residenti. Le caratteristiche della città e dell università hanno contato soprattutto per i pendolari settimanali e per i fuori sede, i quali dovendo spostarsi dal luogo di residenza hanno considerato più attentamente la qualità dei servizi offerti. Questi due gruppi di studenti assegnano grande rilevanza anche alla posizione dell ateneo nelle classifiche delle università. Il ranking dell università è importante anche per gli studenti del ciclo unico, mentre la facilità di accesso al corso di laurea ha contato nella scelta soprattutto degli studenti del primo ciclo, così come degli studenti iscritti ai corsi in legge, in scienze umane o in scienze sociali e di quelli con un basso capitale culturale. Questi ultimi e quelli che hanno una bassa estrazione sociale assegnano più importanza di altri ai fattori legati al sostegno allo studio. Infine, la rilevanza della presenza di amici e dei consigli da parte di conoscenti nel guidare la scelta di studiare a Pavia è segnalata un po da tutti gli studenti, senza grandi differenze. Lo studio universitario è un esperienza che ha più dimensioni. Conta il corso di studi che si è scelto di seguire il ciclo e l area disciplinare cui appartiene ma non solo. Conta la frequenza alle lezioni, il modo in cui si studia, l uso che gli studenti fanno delle risorse didattiche che sono messe a loro disposizione e le relazioni che essi stabiliscono con i propri compagni e 8

9 compagne e con i docenti. Infine, conta la partecipazione ad attività extra- didattiche ma collegate agli studi universitari. 3.2 La frequenza alle lezioni Quasi tutti gli studenti che hanno risposto all intervista si dichiarano frequentanti. Il 75,5% afferma di aver frequentato tutti o quasi tutti gli insegnamenti di cui intendeva sostenere l esame e il 18,3% dice di averne frequentati solo alcuni. Anche la regolarità della frequenza alle lezioni è alta. Il 79,4% degli studenti frequentanti ha seguito tutte, o quasi tutte, le lezioni o le esercitazioni degli insegnamenti seguiti, mentre il 20,6% ne ha seguite solo alcune. Anche secondo l ultima relazione disponibile del NUV per l ANVUR (2015), la frequenza alle lezioni è alta. Infatti, nell anno accademico 2013/14 sono stati raccolti questionari di valutazione della didattica di cui , pari all 81,6%, sono stati compilati da studenti che hanno dichiarato di aver frequentato almeno il 50% delle lezioni. Non tutti gli studenti frequentano allo stesso modo. Gli studenti di scienze sono quelli che frequentano di più mentre quelli di legge sono quelli che frequentano di meno. Gli studenti dei corsi di laurea magistrale frequentano più degli altri studenti (Tab. 7). Il luogo in cui abitano gli studenti influenza la frequenza alle lezioni. Infatti, gli studenti che vivono a Pavia frequentano di più di quelli che abitano in un altro comune. Tuttavia, tra chi abita a Pavia durante il periodo didattico, sono i pendolari settimanali a essere maggiormente impegnati nella frequenza, più dei fuori sede e dei residenti. Tab. 7, Frequenza delle lezioni per caratteristiche degli studenti (%) Tutti o quasi gli insegnamenti di cui intendo o intendevo sostenere l esame Solo alcuni degli insegnamenti di cui intendo o intendevo sostenere l esame Nessuno Totale Corso di studi Ingegneria e architettura 77,2 17,6 5,2 100 Scienze 88,7 8,4 2,9 100 Scienze della salute 80,5 16,1 3,4 100 Scienze umane 73,0 18,4 8,6 100 Scienze sociali 71,7 22,2 6,1 100 Legge 46,2 32,9 20,9 100 Ciclo di studi Triennale 76,8 18,1 5,2 100 Magistrale 82,6 12,0 5,4 100 Ciclo unico 70,5 22,7 6,8 100 Totale 75,4 18,4 6, Con chi si studia Lo studio è un attività prevalentemente individuale. Il 90% degli studenti studia spesso da solo (Tab. 8). Tuttavia, lo studio con altri studenti del proprio corso è abbastanza diffuso. Più del 60% degli studenti studia almeno qualche volta con i propri compagni e compagne di corso. Studiare con gli studenti di altri corsi è, invece, molto raro. Quasi l 80% degli studenti non studia mai, o studia raramente, con colleghi e colleghe di altri corsi. Lo studio, quindi, è un attività che mette in relazione gli studenti tra loro ma solo all interno dei confini del 9

10 proprio corso di studi. Esso non è un canale attraverso il quale studenti di corsi diversi entrano in relazione. Tab. 8, Con chi studiano gli studenti (%) Mai Raramente Qualche volta Spesso Totale Con studenti del mio corso 17,2 19,2 35,2 28,4 100 Con studenti di altri corsi 53,2 23,2 17,6 6,0 100 Da solo 0,2 2,6 10,5 86,7 100 Combinando tra loro le risposte degli intervistati, è possibile classificare tutti gli studenti in un unica tipologia dei comportamenti o stili di studio (Tab. 9). C è, infatti, chi studia prevalentemente con altri, chi combina lo studio individuale con quello collettivo, chi studia prevalentemente da solo e chi studia esclusivamente da solo. Gli studenti per i quali lo studio è un attività con una forte componente collettiva sono una minoranza, anche se consistente (35,7%). Per la grande maggioranza lo studio è un attività prevalentemente individuale. Tab. 9, Stili di studio degli studenti N % Studia prevalentemente con altri 206 9,6 Studia da solo e con altri ,1 Studia prevalentemente da solo ,4 Studia esclusivamente da solo ,0 Totale ,0 Lo studio collettivo non sembra associato né alle differenze di genere né al ciclo di studi del proprio corso mentre sembra esserci una relazione con l area disciplinare del proprio corso di studi e con la condizione degli studenti (Tab. 10). Infatti, gli studenti di ingegneria e architettura che studiano prevalentemente con altri o combinano studio collettivo e studio individuale sono il doppio di quelli di legge. Lo studio collettivo è più diffuso tra gli studenti residenti e fuori sede che evidentemente hanno più occasioni d incontro che tra gli studenti pendolari e, soprattutto, tra quelli che non frequentano le lezioni. Tab. 10, Tipologia di studio per caratteristiche degli studenti Studia prevalentemente con altri Studia da solo e con altri Studia prevalentemente da solo Studia esclusivamente da solo Corso di studi Ingegneria e architettura 15,6 28,7 46,3 9,4 100 Scienze 5,8 25,5 56,8 11,9 100 Scienze della salute 11,8 26,0 51,6 10,6 100 Scienze umane 7,8 28,7 47,5 16,0 100 Scienze sociali 8,7 26,4 50,2 14,8 100 Legge 3,2 17,1 46,8 32,9 100 Ciclo di studi Triennale 8,2 26,3 52,3 13,2 100 Magistrale 11,3 28,0 47,3 13,4 100 Ciclo unico 11,5 24,5 50,0 13,9 100 Totale 10

11 Genere Femmine 8,4 26,5 52,8 12,3 100 Maschi 11,6 25,3 46,2 17,0 100 Tipologia di studente Non frequentante 3,0 15,8 24,1 57,1 100 Pendolari giornalieri 7,8 23,4 53,2 15,6 100 Pendolari settimanali 9,8 28,1 55,5 6,5 100 Fuori sede 13,7 29,7 49,0 7,5 100 Residenti 12,5 31,6 48,0 7,9 100 Totale 9,6 25,9 50, Dove si studia La grande maggioranza degli studenti studia spesso in casa o in collegio (Tab. 11). Tuttavia, tra un terzo e quasi la metà degli studenti studia almeno qualche volta negli spazi che l Università mette a loro a disposizione. Gli spazi più utilizzati sono quelli delle biblioteche, seguiti dalle aule di studio e dagli altri spazi. Tab. 11, Dove studiano gli studenti (%) Mai Raramente Qualche volta Spesso Totale A casa o in collegio 2,3 3,8 10,4 83,6 100 In biblioteca 29,5 21,7 28,1 20,7 100 In un'aula studio 32,0 22,1 27,9 18,0 100 In un altro spazio dell'università 37,6 29,4 24,6 8,4 100 La scelta di studiare negli spazi messi a disposizione dall Università non sembra dipendere né dal ciclo del proprio corso di studi né dalle differenze di genere (Tab. 12). Le differenze nell uso degli spazi che si registrano tra gli studenti che frequentano i corsi delle diverse aree disciplinari possono dipendere sia dalle caratteristiche delle discipline gli studenti dei corsi di scienze umane studiano in biblioteca più degli altri sia dalla disponibilità dello spazio vicino o presso il polo didattico del proprio corso gli studenti di economia e scienze politiche che hanno un aula studio nelle immediate vicinanze delle aule di lezione, studiano nelle aule studio più degli altri. È interessante notare che gli studenti pendolari giornalieri usano le biblioteche, le aule studio e gli altri spazi a loro disposizione all incirca come gli altri studenti. Infine, gli studenti che studiano prevalentemente con altri o combinano studio individuale e studio collettivo, utilizzano biblioteche, aule studio e altri spazi più degli altri studenti. Resta da capire se, per loro, studiare con altri significhi soltanto studiare nello stesso luogo in cui studiano anche altri studenti o qualcosa di più. 11

12 Tab. 12, Utilizzo degli spazi per studiare per caratteristiche degli studenti (% qualche volta + spesso) Casa/Collegio Biblioteca Aula studio Altro spazio università Corso di studi Ingegneria e architettura 89,9 53,7 49,8 51,5 Scienze 94,5 40,3 35,5 29,0 Scienze della salute 94,4 46,5 35,8 27,1 Scienze umane 95,1 57,0 46,7 28,3 Scienze sociali 94,4 48,4 59,5 35,2 Legge 95,6 52,5 42,4 24,7 Ciclo di studi Triennale 93,6 47,7 47,9 34,2 Magistrale 93,4 47,8 45,4 36,5 Ciclo unico 94,9 53,1 42,7 28,4 Ante riforma ,0 28,0 16,0 Genere Femmine 95,5 49,6 46,3 33,1 Maschi 91,2 47,4 45,0 32,8 Tipologia di studente Non frequentante 90,2 29,3 20,3 17,3 Pendolari giornalieri 94,0 47,1 46,8 36,8 Pendolari settimanali 95,5 50,8 46,2 29,9 Fuori sede 95,4 55,4 49,0 30,5 Residenti 88,8 48,7 49,3 39,5 Tipologia di studio Studia prevalentemente con altri 85,0 65,5 69,9 50,5 Studia da solo e con altri 91,3 62,2 58,5 49,6 Studia prevalentemente da solo 97,0 46,3 42,8 26,3 Studia esclusivamente da solo 94,4 21,3 16,9 14,3 Totale 94,0 48,8 45,8 33,0 3.5 Le attività di sostegno allo studio L Università mette a disposizione degli studenti diversi servizi di sostegno allo studio. I più utilizzati sono la piattaforma KIRO, le attività organizzate dai tutor e i seminari o le conferenze organizzate dai docenti. Meno diffuso è il ricorso ai tutor per ottenere un aiuto o un consiglio e il prestito di libri o riviste da una biblioteca (Tab. 13). È interessante notare che uno strumento molto utilizzato dagli studenti per scambiarsi informazioni sul corso di studi e talvolta anche per comunicare con i docenti il gruppo Face Book del corso non è offerto dall Ateneo ma è costruito dal basso direttamente da loro. Nell uso dei servizi di sostegno allo studio si registrano notevoli differenze tra gli studenti dei diversi cicli di studio e delle diverse aree disciplinari (Tabb. 14 e 15). 12

13 Tab. 13, Frequenza con cui partecipa alle attività di supporto allo studio (% qualche volta + spesso) Usare la piattaforma Kiro 54,8 Partecipare alle attività organizzate dai tutor 48,2 Partecipare a seminari o conferenze organizzate dai docenti 41,7 Rivolgerti a un tutor per un aiuto o un consiglio 29,9 Prendere in prestito libri o riviste da una biblioteca di Ateneo 22,6 Usare il gruppo FB del corso di studi 76,7 Quanto ai cicli di studio, tra le differenze più marcate ci sono quelle nella partecipazione alle attività organizzate dai tutor molto più diffusa nei corsi triennali e in quelli a ciclo unico e nella partecipazione ai seminari o alle conferenze organizzate dai docenti molto più diffusa nei corsi magistrali o a ciclo unico. Per quanto riguarda le aree disciplinari, in ognuna delle attività prese in considerazione si registrano differenze marcate. Per esempio, gli studenti di legge utilizzano la piattaforma KIRO molto meno degli altri; la partecipazione alle attività dei tutor e il ricorso al loro aiuto sono molto più diffusi tra gli studenti di ingegneria e architettura che tra quelli di legge; viceversa, la partecipazioni a seminari e conferenza è più diffusa tra gli studenti di scienze mediche, scienze umane e legge; infine, il prestito bibliotecario è molto più diffuso tra gli studenti di scienze umane che tra gli altri studenti. Sembra che gli studenti delle diverse aree disciplinari mostrino un proprio comportamento distintivo nell uso dei servizi di sostegno allo studio. Tab. 14, Partecipazione alle attività di supporto allo studio per ciclo del corso di studi (% qualche volta + spesso) Triennale Magistrale Ciclo unico Usare la piattaforma Kiro 58,3 48,0 54,2 Partecipare alle attività organizzate dai tutor 55,7 30,8 47,1 Partecipare a seminari o conferenze organizzate dai docenti 29,4 56,9 55,9 Rivolgerti a un tutor per un aiuto o un consiglio 33,4 22,6 28,9 Prendere in prestito libri o riviste da una biblioteca di Ateneo 20,0 36,7 17,0 Usare il gruppo FB del corso di studi 78,1 63,3 87,0 Tab. 15, Partecipazione alle attività di supporto allo studio per area disciplinare del corso di studi (% qualche volta + spesso) Ingegneria e architettura Scienze Scienze della salute Scienze umane Scienze sociali Usare la piattaforma Kiro 53,9 56,5 62,9 59,0 56,8 10,8 Partecipare alle attività organizzate dai tutor 58,8 52,9 48,0 41,0 48,4 28,5 Partecipare a seminari o conferenze organizzate dai docenti 23,2 38,4 52, ,1 50,6 Rivolgerti a un tutor per un aiuto o un consiglio 41,8 27,4 31,7 26,2 27,6 19,0 Prendere in prestito libri o riviste da una biblioteca di Ateneo 19,9 20,6 12,5 54,1 22,4 19,0 Legge Usare il gruppo FB del corso di studi 64,1 79,7 87,5 69,3 78,0 64,6 13

14 3.6 La comunicazione con i docenti Gli studenti comunicano poco con i docenti al di fuori dell orario di lezione o di ricevimento. Durante l anno, solo a un esigua minoranza (il 7,6%) capita di parlare spesso con i docenti in momenti non strettamente dedicati alla didattica e a un quarto degli studenti (il 25,3%) questo capita solo qualche volta. La comunicazione con i docenti attraverso l e- mail è, invece, più frequente. Poco meno di un terzo degli studenti (il 31,5%) comunica spesso con i docenti per e- mail e il 40,4% lo fa qualche volta. Come detto, è possibile che per comunicare con i docenti gli studenti utilizzino anche la pagina FB del corso di studi. Gli studenti dell area umanistica parlano più spesso di tutti gli altri studenti con i propri docenti al di fuori delle lezioni mentre gli studenti ai quali ciò capita meno spesso sono quelli di legge. Questi ultimi sono anche quelli che comunicano con i propri docenti via mail più raramente. Gli studenti dei corsi di secondo ciclo si distinguono per essere maggiormente in contatto con i docenti, di persona e via mail, e i ragazzi parlano o comunicano con i docenti più frequentemente rispetto alle ragazze. Infine, il contatto personale o via mail, è più diffuso tra gli studenti fuori sede rispetto agli altri. 3.7 La partecipazione sociale e culturale Andare all università offre l occasione di partecipare ad attività sociali o culturali in parte collegate agli studi universitari. Nonostante un ampia offerta d iniziative di vario genere documentata per esempio dal magazine dell Università UNIPV News gli studenti che colgono quest occasione sono pochi, circa il 10% (Tab. 16). Tab. 16, Frequenza con cui partecipa alle attività extra- curriculari (% qualche volta + spesso) Prendere parte a iniziative culturali o ricreative organizzate dalle associazioni studentesche o da gruppi di studenti (es,: le iniziative ACERSAT) 11,4 Prendere parte a iniziative su temi sociali, ambientali o politici (esclusi problemi universitari) 10,6 Partecipare a riunioni in cui si discutono i problemi del mondo studentesco o universitario 8,0 La partecipazione a queste attività varia considerevolmente secondo l area disciplinare del corso di studi frequentato e la condizione dello studente (Tab. 17). Per esempio, gli studenti dei corsi di scienze umane partecipano alle iniziative culturali e ricreative organizzate dalle associazioni studentesche quasi quattro volte di più degli studenti dei corsi di ingegneria e architettura. Gli studenti fuori sede partecipano a iniziative e riunioni molto di più degli studenti pendolari e gli studenti residenti, pur avendo la possibilità di partecipare a tali attività, lo fanno molto meno degli altri studenti che abitano a Pavia nel periodo delle lezioni. Tab. 17, Partecipazione alle attività extra- curriculari per caratteristiche degli studenti (% qualche volta + spesso) Ciclo di studi Partecipare a riunioni su problemi mondo studentesco Partecipare a iniziative su temi sociali, ambientali o politici Partecipare a iniziative culturali/ricreative Triennale 6,3 9,2 9,7 Magistrale 8,1 10,7 12,6 Ciclo unico 11,8 13,2 14,2 14

15 Corso di studi Ingegneria e architettura 4,0 3,4 6,0 Scienze 6,2 9,8 11,7 Scienze della salute 8,9 10,7 12,5 Scienze umane 11,8 15,1 23,1 Scienze sociali 8,1 12,0 8,8 Legge 10,5 13,8 9,2 Tipologia di studente Non frequentante 1,5 6,9 6,1 Pendolari giornalieri 3,9 4,4 4,2 Pendolari settimanali 11,6 15,4 17,4 Fuori sede 15,0 17,2 21,5 Residenti 5,9 16,4 10,5 Totale 8,0 10,6 11,4 15

16 4. Gli studenti e la città Gli studi universitari mettono in relazione gli studenti non solo con la loro università ma anche con la città in cui essa ha sede. Il rapporto tra gli studenti universitari e la città di Pavia ha molti aspetti e la Student survey ne ha indagati alcuni: la condizione abitativa degli studenti, la loro mobilità urbana ed extra urbana, le attività di tempo libero comprese quelle sportive e la percezione della sicurezza nelle diverse zone della città. Infine, l indagine è stata l occasione per realizzare un piccolo sondaggio sulle cose che gli studenti vorrebbero veder realizzate in città. 4.1 La condizione abitativa Quando ci sono le lezioni, circa metà degli studenti abita nel Comune di Pavia (il 51,5%), il 21,4% in un altro Comune della Provincia di Pavia e il 27,1% altrove. Circa metà vive con i propri genitori o altri parenti e l altra metà trova diverse sistemazioni (Tab. 18). Circa un decimo degli studenti sta in collegio o in una residenza universitaria e circa un terzo ha una stanza o un appartamento in affitto. Ciò significa che tra gli studenti che non abitano con i loro genitori, i tre quarti (il 76,8%) si rivolgono al mercato privato per avere un alloggio e un quarto (il 23,2%) al sistema dei collegi. Circa la metà di questi studenti (il 44,1%) rientra a casa dalla propria famiglia ogni settimana. Gli altri lo fanno meno frequentemente. Tab. 18, Condizione abitativa degli studenti durante il periodo delle lezioni Luogo in cui abita N % Nel Comune di Pavia ,5 In un altro comune della Provincia di Pavia ,4 Altrove ,1 Totale Situazione abitativa Con i miei genitori o altri parenti ,9 Ho una stanza in affitto tutta per me ,5 Ho un posto letto in una stanza doppia in affitto 148 6,9 Ho un posto letto in una stanza in affitto con altre due persone, o più 39 1,8 Sto in collegio o in una residenza universitaria ,6 Abito in un appartamento in affitto tutto per me 122 5,7 Altro 119 5,6 Totale Frequenza di rientro in famiglia (per chi non vive in famiglia) Più o meno ogni settimana ,1 Più o meno una volta al mese ,0 Per qualche giorno ogni tanto (ponti, eventi familiari ) 106 9,9 Solo in occasione della sospensione delle lezioni per le vacanze di Natale e Pasqua ,5 Finora mai 38 3,5 Totale

17 Spesa mensile per alloggio e bollette (per chi non vive in famiglia e non sta in collegio) Meno di 250 euro al mese 94 11,4 Tra i 250 e i 500 euro al mese ,5 Tra i 500 e i 750 euro al mese 99 12,0 Tra i 750 e i 1000 euro al mese 24 2,9 Oltre i 1000 euro al mese 10 1,2 Totale Più del 70% degli studenti che non vivono in famiglia e hanno una sistemazione diversa dal collegio, spende tra i 250 e i 500 euro al mese per l affitto, le spese condominiali e le bollette di luce, gas e telefono/internet. Circa il 10% spende meno di 250 euro e circa il 15% spende più di 500 euro. 4.2 La mobilità Per arrivare a Pavia, o per partire da Pavia, gli studenti utilizzano mezzi di trasporto diversi (Tab. 19). Gli studenti pendolari giornalieri prediligono il treno o il mezzo privato che utilizzano da soli. Il mezzo più utilizzato dai pendolari settimanali è il treno, anche se molti viaggiano con altri condividendo lo stesso mezzo. Gli studenti fuori sede che sono quelli che partono da più lontano per raggiungere Pavia (il 59% proviene dall Italia meridionale, dalle isole o dall estero) utilizzano in prevalenza il treno, ma la metà utilizza anche l aereo. Tab. 19, Mezzo utilizzato per arrivare a e partire da Pavia per tipo di studente (% sì risposte multiple) Non frequentanti Pendolari giornalieri Pendolari settimanali Fuori sede Residenti Treno 42,0 57,3 82,7 83,5 19,1 Corriera 23,7 38,0 15,8 39,5 34,2 Mezzo privato da soli 65,6 53,0 38,2 14,7 71,1 Mezzo privato con altri 21,4 32,7 54,0 24,0 34,2 N La sede del corso di studi frequentato dagli studenti pendolari influenza le scelte dei mezzi di trasporto usati per raggiungere Pavia. I pendolari iscritti ai corsi in scienze umane che hanno sede in centro utilizzano più frequentemente di tutti gli altri i mezzi pubblici, treno e corriera, mentre gli studenti dei corsi di ingegneria e architettura, di scienze e di scienze della salute che hanno sede in periferia nei pressi della tangenziale utilizzano più spesso degli altri un mezzo privato. La Student survey ha preso in considerazione non solo la mobilità extra- urbana ma anche quella urbana chiedendo agli intervistati quanto spesso utilizzino alcuni mezzi per spostarsi nella città di Pavia (Tab. 20). Dalle risposte appare evidente che Pavia è una città che si può girare a piedi. Quasi tutti gli studenti lo fanno. È altrettanto evidente, inoltre, che per gli studenti l uso della moto o dello scooter, il noleggio auto (il car sharing ) e il noleggio delle bici (il bike sharing ) sono modi di muoversi in città di importanza trascurabile, mentre l uso di un mezzo dell Università riguarda pochi studenti perché è riservato agli studenti con disabilità. Più del 60% degli studenti usa l autobus per muoversi in città mentre solo una 17

18 minoranza, anche se consistente, usa la propria automobile. Poco meno di un quarto degli studenti, infine, usa la bicicletta per i propri spostamenti in città. Tab. 20 Mezzi utilizzati abitualmente dagli studenti per gli spostamenti in città (%) Spesso Qualche volta Raramente Mai Totale Va a piedi 69,7 20,7 5,2 4,5 100 Autobus 43,2 18,9 15,6 22,3 100 Auto propria 19,2 12,6 12,4 55,8 100 Bicicletta propria 13,7 8,6 6,3 71,4 100 Moto o scooter proprio 1,9 1,5 1,5 95,2 100 Mezzo dell'università 0,6 0,2 0,6 98,6 100 Noleggio auto 0,0 0,3 1,1 98,6 100 Noleggio bici 0,1 0,1 0,7 99,1 100 La condizione degli studenti l essere residente, fuori sede o pendolare influenza anche la loro mobilità urbana oltre che quella extra- urbana (Tab. 21). Tab. 21 Mezzi utilizzati per muoversi nella città di Pavia per tipo di studente (%, spesso e qualche volta ) Autobus Auto Moto/Scooter Bici Piedi Pendolari giornalieri 51,0 40,9 3,8 3,9 88,3 Pendolari settimanali 72,4 17,8 1,0 38,4 93,7 Fuori sede 82,0 10,9 0,6 39,7 96,1 Residenti 62,5 69,1 15,1 41,4 78,3 Totale 62,2 31,8 3,4 22,3 90,3 Gli studenti residenti vanno a piedi meno degli altri, ma vanno di più in bici, e usano l automobile e la moto più degli altri. Gli studenti fuori sede e quelli che abitano in città solo durante la settimana, vanno a piedi e in autobus più di tutti, usano la bici come gli studenti residenti ma, a differenza di loro, usano poco l automobile. Gli studenti pendolari vanno a piedi un po più dei residenti e un po meno dei fuori sede, usano gli autobus urbani meno degli altri, usano l auto un po meno dei residenti e molto di più dei fuori sede. Infine, pochissimi pendolari giornalieri usano la bici. La sede del corso di studi influenza anche le caratteristiche della mobilità urbana (Tab. 22). Chi frequenta i corsi di scienze umane, di scienze sociali e di legge, che hanno sede in centro, si muove più spesso a piedi, prende con meno frequenza l autobus e utilizza meno i mezzi di trasporto propri bici, scooter, auto degli studenti che frequentano i corsi situati nelle zone del Policlinico e della Nave. 18

19 Tab. 22, Mezzi utilizzati per muoversi nella città di Pavia per area disciplinare del corso di studi frequentato dagli studenti (%, spesso + qualche volta). Autobus Auto Moto/Scooter Bici Piedi Ingegneria e architettura 72,8 46,0 7,6 23,5 75,8 Scienze 76,1 30,4 1,0 28,8 90,0 Scienze della salute 75,9 33,0 2,4 31,5 88,6 Scienze umane 44,5 21,8 3,4 18,9 95,8 Scienze sociali 48,3 26,7 3,0 12,8 96,3 Legge 43,3 36,3 5,1 14,0 94,9 Totale 62,2 31,8 3,4 22,3 90,3 Infine, è stato chiesto agli intervistati quanto spendano all incirca in un mese durante il periodo delle lezioni per raggiungere Pavia e/o muoversi dentro la città. Il 13% degli studenti dichiara di spendere nulla. Il 27% dichiara di spendere meno di 50 euro, il 41% dichiara una spesa mensile compresa tra i 50 e i 100 euro, il 16% dichiara di spendere tra i 100 e i 200 euro e il 3% oltre 200 euro al mese. 4.3 Il tempo libero a Pavia Nel tempo libero, gli studenti si dedicano a diverse attività (Tab. 23). Alle attività di socialità, di consumo e di divertimento partecipa la grande maggioranza degli studenti, tra il 60 e il 70%. Una consistente minoranza svolge attività sportive mentre a quelle di consumo culturale partecipano meno studenti. Tab. 23, Frequenza con cui svolge attività del tempo libero a Pavia (%) Mai Raramente Qualche volta Spesso Totale Qualche volta + Spesso Ritrovarti in piazza con amici, amiche, altri studenti 13,6 16,3 33,3 36, ,1 Frequentare pub, bar, discoteche 15,3 21,9 37,3 25, ,7 Andare al ristorante o in pizzeria 15,2 22,5 41,9 20, ,3 Svolgere attività sportive 47,4 16,4 16,5 19, ,2 Andare al cinema 54,1 23,9 17,5 4, ,0 Visitare mostre e musei 48,0 33,5 16,6 1, ,5 Assistere a spettacoli teatrali o di musica 59,4 25,6 13,5 1, ,0 La condizione degli studenti influenza la loro partecipazione alle attività di tempo libero che si svolgono a Pavia. Infatti, i pendolari giornalieri vi partecipano molto meno degli altri e i residenti di più, anche dei fuori sede (Tab. 24). Va, inoltre, notato che gli studenti dei corsi di scienze umane assistono a spettacoli teatrali o di musica e visitano mostre e musei molto più degli altri mentre gli studenti di ingegneria e architettura, dei corsi di scienze e di scienze della salute svolgono più attività sportiva degli altri (Tab. 25). 19

20 Tab. 24, Svolgimento delle attività del tempo libero a Pavia per tipologia di studente (% qualche volta + spesso) Non frequentante Pendolari giornalieri Pendolari settimanali Fuori sede Residenti Andare al cinema 16,0 14,6 22,5 25,4 59,2 Assistere a spettacoli teatrali o di musica 11,5 8,6 16,9 22,3 27,6 Visitare mostre e musei 22,9 14,5 22,5 18,8 27,0 Frequentare pub, bar, discoteche 40,5 52,1 75,3 73,2 78,3 Andare al ristorante o in pizzeria 47,3 52,2 70,7 70,7 86,8 Svolgere attività sportive 18,3 14,6 56,3 55,9 63,8 Ritrovarsi in piazza con amici 38,9 55,6 84,8 87,9 86,8 Tab. 25, Svolgimento delle attività del tempo libero a Pavia per area disciplinare del corso di studi (% qualche volta + spesso) Ingegneria e architettura Scienze Scienze della salute Scienze umane Scienze sociali Andare al cinema 25,5 20,8 21,1 25,6 20,4 21,1 Assistere a spettacoli teatrali o di musica 12,1 16,9 16,5 26,9 10,4 9,9 Visitare mostre e musei 13,1 20,5 13,3 32,8 18,1 22,4 Frequentare pub, bar, discoteche 56,4 65,8 61,7 63,0 64,1 67,1 Andare al ristorante o in pizzeria 57,7 64,8 61,0 62,2 62,7 70,4 Svolgere attività sportive 42,6 38,4 43,4 24,8 31,3 28,9 Ritrovarti in piazza con amici, amiche, altri studenti Legge 66,1 71,0 71,7 67,6 71,1 70,4 Infine, rispetto al ciclo di studi le differenze nello svolgimento delle attività del tempo libero sono meno marcate rispetto a quelle riscontrate per l area disciplinare del corso di studi (Tab. 26). È possibile che la minore propensione degli studenti triennali a frequentare i luoghi di svago e a svolgere attività sportive a Pavia sia in realtà dovuta a una maggiore presenza di pendolari giornalieri tra i giovani del primo ciclo. Tab. 26, Svolgimento delle attività del tempo libero a Pavia per ciclo di studi (% qualche volta + spesso) Triennale Magistrale Ciclo unico Andare al cinema 21,8 20,8 23,1 Assistere a spettacoli teatrali o di musica 14,9 12,6 16,0 Visitare mostre e musei 18,1 18,6 18,3 Frequentare pub, bar, discoteche 61,1 64,0 67,0 Andare al ristorante o in pizzeria 59,5 64,7 67,5 Svolgere attività sportive 32,9 37,0 42,7 Ritrovarti in piazza con amici, amiche, altri studenti 68,2 70,4 76,3 20

21 4.4 Lo sport a Pavia La Student survey ha dedicato particolare attenzione alla pratica sportiva chiedendo agli studenti con quale frequenza capitasse loro di praticare uno sport presso il CUS, utilizzando per esempio il campo sportivo al Cravino o la palestra al Campus Aquae, di praticare uno sport presso una società sportiva diversa dal CUS e di praticare uno sport da soli. È stato, inoltre, chiesto agli studenti se conoscessero il portale dello sport pubblicato sul sito dell Università ( 5.unipv.it/pvsport/). Circa un terzo degli studenti si dedica individualmente, spesso o qualche volta, a uno sport (Tab. 27). Gli studenti che praticano uno sport presso una società sportiva o presso il CUS sono di meno. Diverse caratteristiche degli studenti sembrano influire sulla loro pratica sportiva (Tab. 28). Gli studenti dei corsi di scienze della salute, di scienze e di ingegneria forse anche a causa della vicinanza degli impianti sportivi ai loro poli didattici svolgono attività sportive più dei loro colleghi e colleghe delle altre aree disciplinari. Residenti, fuori sede e pendolari settimanali praticano uno sport molto più dei pendolari giornalieri. Se si escludono i pendolari giornalieri e i non frequentanti, più della metà degli studenti pratica uno sport. Stare in collegio incoraggia la pratica sportiva presso il CUS o un altra società sportiva ma non ha un effetto particolare sulla pratica sportiva individuale. Infine, il portale dello sport è conosciuto e utilizzato da una piccola minoranza di studenti (Tab. 29). Tab. 27, Frequenza e modalità dello svolgimento di attività sportiva a Pavia (%) Mai Raramente Qualche volta Spesso Totale Qualche volta + Spesso Praticare uno sport da solo 51,4 11,1 19,0 18, ,4 Praticare uno sport presso una società sportiva diversa dal CUS 79,6 4,8 5,7 9, ,5 Praticare uno sport presso il CUS (campo sportivo al Cravino, palestra al Campus Aquae, ) 84,2 6,4 4,0 5, ,3 Tab. 28, Svolgimento di attività sportiva a Pavia per caratteristiche degli studenti (% qualche volta + spesso) Ciclo di studi Praticare uno sport presso il CUS Praticare uno sport presso una società sportiva diversa dal CUS Praticare uno sport da solo Triennale 9,1 14,9 34,5 Magistrale 7,4 13,8 34,6 Ciclo unico 11,6 18,7 45,9 Corso di studi Ingegneria e architettura 7,4 18,1 39,3 Scienze 11,1 14,3 37,8 Scienze della salute 14,0 19,6 44,5 Scienze umane 6,7 12,2 28,6 Scienze sociali 7,0 13,6 34,7 Legge 5,9 11,2 32,2 Genere Femmine 8,8 14,3 36,5 Maschi 10,4 17,7 39,2 21

22 Tipologia di studente Non frequentante 3,8 5,3 26,7 Pendolari giornalieri 3,3 6,7 15,5 Pendolari settimanali 15,4 22,5 53,0 Fuori sede 14,8 21,5 60,5 Residenti 17,1 40,1 61,8 Sistemazione in collegio Non vive in collegio 8,4 19,3 54,3 Vive in collegio 31,3 24,8 56,1 Tab. 29, Conoscenza del portale dello sport N % Sì e lo uso per avere informazioni 20 0,9 Sì, ma lo uso di rado o quasi mai 153 7,2 No, non lo conosco ,8 Totale La percezione della sicurezza e dell insicurezza Gli studenti e i docenti che hanno partecipato alla fase di stesura del questionario della Student survey hanno a più riprese segnalato ai promotori dell indagine l importanza del tema della sicurezza degli studenti in città. Si è, quindi, deciso di inserire nel questionario una domanda dedicata alla percezione della sicurezza o dell insicurezza nelle diverse zone della città e una domanda sulle strategie messe in atto dagli studenti per sentirsi più sicuri. È stato chiesto agli studenti quanto si sentissero sicuri, o sicure, camminando da soli quando è buio in alcune zone di Pavia. Se un rispondente non frequentava una o più zone tra quelle elencate, era invitato a rispondere Non frequento questa zona. Come si vede dalla Tab. 30, la zona percepita come più sicura è il centro storico; quelle meno sicure sono la zona della stazione delle corriere e quella della stazione ferroviaria. Com era ragionevole attendersi, la percezione della sicurezza, o dell insicurezza, è molto diversa tra studentesse e studenti (Tab. 31). Le ragazze si sentono sistematicamente meno sicure in tutte le zone della città rispetto ai loro colleghi. Tab. 30, Sicurezza percepita in alcune zone della città (%- solo frequentatori della zona) Per nulla Poco Abbastanza Molto Totale Nella zona della stazione ferroviaria 33,4 40,9 21,9 3,8 100 Nella zona dell'università in cui vado a lezione 7,9 20,1 47,3 24,7 100 Nella zona del centro città 1,9 11,0 57,6 29,5 100 Nella zona del lungo Ticino 14,6 38,6 38,1 8,7 100 Nella zona del lungo Naviglio 25,4 41,3 27,8 5,5 100 Nella zona della stazione delle corriere 42,8 36,0 17,5 3,7 100 Nella zona dove abito 6,5 21,8 46,3 25,

23 Tab. 31, Percezione della sicurezza in alcune zone della città per genere (% di abbastanza + molto) Femmine Maschi Totale Nella zona della stazione ferroviaria 15,5 44,9 25,7 Nella zona dell'università in cui vado a lezione 64,2 86,0 72,0 Nella zona del centro città 84,4 91,8 87,1 Nella zona del lungo Ticino 34,2 67,9 46,8 Nella zona del lungo Naviglio 19,7 53,8 33,3 Nella zona della stazione delle corriere 12,3 36,4 21,2 Nella zona dove abito 63,8 85,9 71,7 Per avere un idea delle differenze nella percezione della sicurezza tra i vari poli dell Università, si possono prendere in considerazione i dati riportati dalla Tab. 32. Come si può notare, gli studenti di scienze della salute, di scienze e di ingegneria e architettura esprimono una percezione di insicurezza più alta degli altri studenti. Evidentemente, nella zona del Policlinico, di via Taramelli e della Nave, la sicurezza percepita dagli studenti è minore. Tab. 32, Percezione della sicurezza nella zona delle lezioni per area disciplinare del corso di studi (%) Per nulla o poco sicuro Abbastanza o molto Totale Ingegneria e architettura 33,1 66,9 100 Scienze 36,5 63,5 100 Scienze della salute 43,3 56,7 100 Scienze umane 16,2 83,8 100 Scienze sociali 17,5 82,5 100 Legge 10,0 90,0 100 Totale 28,0 72,0 100 Per sentirsi più sicuri, gli studenti ricorrono a diverse linee di condotta (Tab. 33). Inutile dire, che tali condotte sono molto più frequenti tra le ragazze, le quali in larghissima maggioranza tendono a evitare strade, luoghi e situazioni percepite come poco sicure. Tab. 33, Strategie messe in atto dagli studenti per sentirsi più sicuri per genere (% di sì) Femmine Maschi Totale Non uscire da solo/a di sera o di notte 74,3 26,0 56,7 Tenerti lontano da certe strade o certi luoghi 87,3 54,8 75,4 Farti accompagnare o venire a prendere quando esci 66,1 11,0 46 Fare la strada con altri studenti 85,5 45,6 71,0 Usare il taxi o un mezzo proprio piuttosto che andare a piedi 39,2 18,8 31,8 23

24 4.6 La città che vorrei Per sondare l opinione degli studenti sulle cose da fare per migliorare la loro vita in città è stato chiesto loro di scegliere due interventi da realizzare a Pavia selezionati da un elenco che comprendeva dieci misure di vario tipo. In pratica, gli intervistati avevano a disposizione due voti da utilizzare per esprimere le loro preferenze. Come si vede dai risultati del sondaggio (Tab. 34), l intervento più richiesto di tutti riguarda la mobilità urbana e, in particolare, il potenziamento del servizio di trasporto pubblico notturno. Anche il secondo intervento più richiesto riguarda la mobilità. Questa volta si tratta della costruzione o del completamento di piste ciclabili. Altri interventi per la mobilità urbana raccolgono consensi minori ma ugualmente indicativi, come la richiesta di creare percorsi pedonali protetti. Tra le richieste d intervento che raccolgono una quota considerevole di consensi, una l apertura serale delle biblioteche è rivolta sia all Università sia alla città, l altra l apertura di nuove sale cinematografiche è indirizzata alla città Tab. 34, Due cose da realizzare a Pavia (% di sì) Servizio di trasporto pubblico notturno 45,5 Piste ciclabili 23,2 Apertura serale delle biblioteche 22,4 Nuove sale cinematografiche 20,5 Percorsi pedonali protetti 19,0 Spazio per ospitare concerti 15,1 Stazioni sorvegliate di alloggio delle biciclette 10,7 Percorsi senza barriere architettoniche 8,8 Discoteche 8,4 Nuovi spazi teatrali 3,6 Le caratteristiche degli studenti e le loro condizioni di vita e di studio influenzano le loro preferenze (Tab. 35). Il potenziamento del servizio di trasporto pubblico notturno, per esempio, è più richiesto dagli studenti fuori sede e dai pendolari settimanali, dalle studentesse, dagli studenti dei corsi di scienze e di scienze della salute, dalle matricole e da chi sta in collegio. Le piste ciclabili sono maggiormente richieste dagli studenti di ingegneria e architettura e di scienze della salute. L apertura serale delle biblioteche è più richiesta dagli studenti di scienze umane. Va, infine, segnalato che la realizzazione di percorsi senza barriere architettoniche è maggiormente richiesta dagli studenti disabili (il 22%) che dagli altri (l 8,6%). 24

25 Tab. 35, Due cose da realizzare a Pavia (% di sì) Piste ciclabili Percorsi pedonali protetti Disco teche Cinema Teatri Trasporto pubblico notturno Apertura serale delle biblioteche Spazio per ospitare concerti Stazioni sorvegliate per le biciclette Percorsi senza barriere architetto niche Non matricole 24,4 18,5 8,3 20,8 3,8 44,9 24,8 15,3 10,8 9,9 Matricole 21,5 22,5 9,3 21,5 3,2 51,4 17,0 16,0 11,2 6,1 Triennale 22,0 21,3 9,6 20,7 3,6 43,5 21,6 17,0 9,9 9,7 Magistrale 25,9 17,8 8,6 21,5 4,4 48,8 23,1 15,7 11,0 10,5 Ciclo unico 25,2 16,5 6,3 21,6 3,2 52,2 25,5 11,9 12,9 5,8 Ingegneria e architettura 26,8 16,8 8,4 16,8 2,6 48,4 25,5 16,5 11,6 5,8 Scienze 24,2 15,6 6,7 28,7 1,3 52,5 18,8 12,7 14,0 10,2 Scienze della salute 26,8 19,0 7,9 19,7 3,0 53,2 21,3 12,1 13,6 6,5 Scienze umane 18,1 22,9 6,8 23,7 10,0 35,7 29,7 20,5 6,8 9,2 Scienze sociali 22,4 21,4 11,6 19,7 3,2 41,9 21,4 19,1 8,0 11,3 Legge 19,4 21,3 6,3 19,4 4,4 40,6 26,9 9,4 11,3 13,1 Femmine 22,5 22,0 6,8 21,1 4,0 50,4 23,3 14,1 10,2 8,4 Maschi 25,7 14,9 11,7 20,8 3,1 39,6 22,2 17,8 12,2 10,0 Non frequentante 28,6 18,8 6,0 17,3 3,8 27,8 25,6 17,3 17,3 21,8 Pendolari giornalieri 24,9 29,3 10,0 12,4 4,1 33,9 23,9 16,0 11,6 11,2 Pendolari settimanali 24,1 12,8 5,8 25,1 3,3 60,8 23,9 15,3 12,1 7,5 Fuori sede 21,2 9,7 7,5 32,4 3,7 69,5 23,0 13,1 8,9 3,3 Residenti 26,3 15,8 15,1 33,6 2,6 38,2 18,4 23,7 8,6 10,5 Non in collegio 21,2 11,0 8,0 26,7 3,6 59,5 25,2 16,1 9,8 8,4 In collegio 25,7 14,1 4,8 28,5 3,2 67,1 20,9 8,8 12,4 5,6 25

26 Riferimenti bibliografici Buzzi, C., Cavalli, A., de Lillo, A., (a cura di), (2002), Giovani del nuovo secolo. Quinto rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia. Bologna: il Mulino. Buzzi, C., Cavalli, A., de Lillo, A., (a cura di), (2007), Rapporto giovani. Sesta indagine dell Istituto IARD sulla condizione giovanile in Italia. Bologna: il Mulino. Cobalti, A., Schizzerotto, A. (1994), La mobilità sociale in Italia. L influenza dei fattori di diseguaglianza sul destino educativo, professionale e sociale dei singoli nel nostro paese. Bologna: il Mulino. Fondazione Rui (a cura di), (2015), Settima indagine Eurostudent. Le condizioie di vita e di studio degli studenti universitari Roma: AsRui. Università degli Studi di Pavia, Relazione annuale del Nucleo di Valutazione Interno. Luglio,

27 Nota metodologica L indagine La Student social survey di Ateneo è un indagine promossa dai Delegati del Rettore allo sport, disabilità ed esigenze speciali e al benessere studentesco, in collaborazione con il Centro per l orientamento (C.OR.), il Servizio di assistenza agli studenti disabili (SAISD), il Centro di ricerca sui sistemi d istruzione superiore (CIRSIS) e l Area didattica dell Amministrazione. Il progetto è nato allo scopo di colmare il vuoto conoscitivo su molti aspetti della vita studentesca: i comportamenti e gli orientamenti degli studenti, le loro condizioni sociali e abitative, il loro rapporto con la città, la mobilità per motivi di studio, l uso che gli studenti fanno degli spazi e dei servizi dell Università e il livello d integrazione dei singoli nella comunità studentesca. Gli atenei, infatti, hanno generalmente a disposizione molti dati sugli studenti che, tuttavia, hanno alcuni limiti. I dati amministrativi hanno il pregio di essere informazioni puntuali e censuarie, tuttavia nulla dicono sulle opinioni, gli atteggiamenti, le abitudini e le esigenze degli studenti. I dati sulle opinioni degli studenti frequentanti sulle attività didattiche si riferiscono a una sola area d interesse e sono raccolti per insegnamento e non per studente. Le indagini sulla valutazione dell esperienza da parte degli studenti che finiscono gli studi, sono effettuate intervistando solo i laureandi, così come le indagini sull occupazione coinvolgono solo i laureati, e non raccolgono informazioni su tutti gli studenti durante gli studi. La rilevazione e il campione L indagine è stata realizzata nel corso dell anno accademico 2014/2015. La rilevazione è stata condotta nei mesi di maggio e giugno inviando con la collaborazione degli uffici dell area Sistemi informativi e dell area Comunicazione dell Ateneo mail e sms di invito a collegarsi alla pagina web della Student survey e a compilare il questionario online. Sono stati invitati a partecipare all indagine studenti. A un campione casuale e stratificato di studenti rappresentativo degli iscritti ai corsi di studio di primo e secondo ciclo e a ciclo unico dell Anno accademico 2014/2015, sono stati aggiunti tutti i 761 studenti appartenenti a tre categorie: gli studenti disabili, gli studenti gravemente fuori corso e quelli iscritti a un corso di studi del vecchio all ordinamento. Il campione teorico è stato costruito ricorrendo a due criteri di stratificazione, il ciclo di studi (triennale, magistrale, ciclo unico) e l area disciplinare del corso di studi suddivisa in sei classi: area di ingegneria e architettura, area delle scienze, area delle scienze della salute, area delle scienze sociali, area delle scienze giuridiche e area delle scienze umanistiche (Tab. 3A), ed è stato estratto casualmente dalla lista degli iscritti all A.A. 2014/2015. Gli altri 761 studenti sono stati chiamati a partecipare perché appartenenti a categorie di studenti di particolare interesse ma numericamente troppo esigue per ottenere un adeguata rappresentazione campionaria. Gli studenti disabili, quelli iscritti a un corso appartenente al vecchio ordinamento e quelli gravemente fuori corso (iscritti cioè da un numero di anni doppio rispetto alla durata legale del corso di studi) sono stati quindi sovra campionati e invitati tutti a partecipare all indagine. Dopo l invito a partecipare all indagine, recapitato via e- mail, sono state compiute nove azioni di sollecito: sette via mail e due via sms. Oltre alle azioni di sollecito è stata realizzata una campagna informativa presentando l iniziativa al Rettore, al Direttore generale, ai Prorettori e Delegati del Rettore, ai Direttori di dipartimento, ai Presidenti di facoltà, ai Rappresentanti 27

28 degli studenti negli organi maggiori e nelle commissioni paritetiche e ai Rettori dei collegi. L iniziativa è stata presentata anche usando la newsletter di Ateneo, volantini e locandine, sito web e social media, annunci a lezione e l aiuto dei tutor didattici e delle associazioni degli studenti. Nel complesso, al questionario hanno risposto studenti, con un tasso di risposta del 32,3%. Il tasso di risposta è stato maggiore per gli studenti del campione casuale (34,1%) mentre per i gruppi sovra campionati esso è stato meno elevato: 10,4% per gli studenti del vecchio ordinamento, 12,6% per gli studenti fuori corso, 31,7% per gli studenti con disabilità. E utile confrontare questi risultati con i tassi di risposta di precedenti indagini realizzate in Ateneo. L indagine Customer satisfaction studenti del 2012 aveva registrato un tasso di risposta del 20%; nel 2013, all indagine sugli spostamenti casa- università degli studenti dell Università di Pavia realizzata nell ambito del progetto Pavia Mobility Manager aveva partecipato il 12,3% degli iscritti; infine, l indagine Al volo: veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti, promosso dal Delegato al benessere studentesco nel 2014, aveva registrato un tasso di risposta del 5,7%. La tabella A1 riporta la distribuzione delle variabili di stratificazione del campione teorico (estratto in modo proporzionale alla distribuzione di queste variabili nella popolazione degli iscritti) e del campione effettivo (costituito da chi ha risposto), limitatamente agli studenti inclusi nel campione casuale. Il campione effettivo è ben proporzionato con scarti molto contenuti rispetto alla distribuzione teorica. Sono lievemente sovra rappresentati gli studenti del secondo ciclo e quelli delle scienze sociali e sono sottorappresentati gli studenti iscritti a un corso dell area delle scienze mediche o di quella delle scienze giuridiche. Gli scostamenti rimangono molto limitati anche aggiungendo gli studenti appartenenti alle tre categorie d interesse (Tab. A2). Tab. A1 Confronto tra campione teorico e campione effettivo Campione teorico Campione effettivo N % N % Ciclo di studi Triennale , ,8 Magistrale , ,3 Ciclo unico , ,9 Macro area disciplinare corso di studi Ingegneria e architettura , ,2 Scienze , ,7 Scienze della salute , ,2 Scienze umane , ,0 Scienze sociali , ,8 Legge 545 9, ,1 Totale L estrazione casuale del campione e l assenza di distorsioni rilevanti nelle caratteristiche di chi ha effettivamente risposto rispetto a quelle della popolazione di riferimento, permettono di generalizzare i risultati ottenuti dall indagine campionaria a tutti gli studenti dell Università di Pavia. Va, però, tenuto conto del fatto che i risultati dell indagine sono delle stime e, in 28

29 quanto tali, sono affetti da errore, seppure modesto. In un indagine come questa l ordine di grandezza dell errore campionario è di circa due punti percentuali in più o in meno del valore della stima, per un livello di fiducia del 95%. Agli effetti dell errore di campionamento, tuttavia, vanno aggiunti quelli dell errore di copertura (minimo in questo caso) e dell errore di non risposta dovuto al mancato contatto con i soggetti inclusi nel campione o al rifiuto di rispondere. Tab. A2, Confronto tra campione teorico e campione effettivo Campione teorico Ciclo di studi Campione effettivo N % N % Triennale , ,8 Magistrale , ,6 Ciclo unico , ,4 Ante riforma 249 3,7 26 1,2 Macro area disciplinare corso di studi Ingegneria e architettura , ,2 Scienze , ,4 Scienze della salute , ,0 Scienze umane , ,4 Scienze sociali , ,8 Legge 649 9, ,3 Totale Lo strumento di rilevazione Agli studenti è stato somministrato un questionario strutturato che ha affrontato i seguenti temi: - la scelta dell Ateneo - la condizione abitativa - la condizione lavorativa - la frequenza delle lezioni e lo studio individuale - la fruizione degli spazi e dei servizi di supporto allo studio dell università - il tempo libero, i consumi culturali e lo sport - la percezione della sicurezza in città - la condizione sociale e culturale della famiglia di origine. In questo modo, l indagine ha permesso di studiare sia l esperienza universitaria degli studenti e il loro rapporto con l Università di Pavia, sia il loro rapporto con la città di Pavia. Il questionario della Survey è stato sviluppato grazie all attività del gruppo promotore e alla collaborazione di docenti e studenti delle Facoltà di ingegneria e di medicina e dei Dipartimenti di scienze economiche e aziendali e di studi umanistici, del Comune di Pavia e dell Area sistemi informativi dell Amministrazione. Per costruirlo, sono stati analizzati alcuni questionari delle indagini nazionali e internazionali sugli studenti universitari (le indagini IARD sui giovani, le indagini Almalaurea su laureandi e laureati, le indagini Eurostudent sugli 29

30 studenti, l indagine realizzata dall Università di Urbino sui propri studenti) al fine di utilizzare, per quanto possibile, domande già testate in altre indagini e minimizzare così i rischi legati a una scorretta formulazione, come la desiderabilità sociale e la scarsa capacità discriminante delle domande. Lo strumento, inoltre, è stato sottoposto a pre- test con la collaborazione, molto apprezzata, di alcuni dipartimenti e di gruppi di studenti appartenenti a diverse aree disciplinari. Del questionario sono state redatte due versioni, una in italiano e una in inglese. La traduzione in inglese è stata realizzata da tre studentesse dei corsi magistrali del Dipartimento di scienze politiche e sociali. Tab. A3 Composizione delle aree disciplinari dei corsi di studio Ingegneria e architettura Bioingegneria Computer Engineering Electronic Engineering Ingegneria Biomedica Ingegneria Civile Ingegneria Civile E Ambientale Ingegneria Edile- Architettura Ingegneria Elettrica Ingegneria Elettronica Ingegneria Elettronica E Delle Telecomunicazioni Ingegneria Elettronica E Informatica Ingegneria Industriale Ingegneria Informatica Ingegneria Informatica (Sede Di Mantova) Ingegneria Per L'ambiente E Il Territorio Ingegneria Per L'ambiente Ed Il Territorio Scienze Biologia Sperimentale Ed Applicata Biotecnologie Biotecnologie Avanzate Biotecnologie Industriali Chimica Fisica Matematica Molecular Biology And Genetics Neurobiologia Scienze Biologiche Scienze Della Natura Scienze E Tecnologie Per La Natura Scienze Fisiche Scienze Geologiche Scienze Geologiche Applicate Scienze della salute Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Dietistica (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Dietista) Farmacia Fisioterapia (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Fisioterapista) Igiene Dentale (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Igienista Dentale) Infermieristica (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Infermiere) Medicina E Chirurgia Medicina E Chirurgia (In Lingua Inglese) Odontoiatria E Protesi Dentaria Ortottica Ed Assistenza Oftalmologica (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Ortottista Ed Assistente Di Oftalmologia) 30

31 Ostetricia (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Ostetrica/O) Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche Scienze E Tecniche Delle Attività Motorie Preventive E Adattate Scienze E Tecniche Dello Sport Scienze Infermieristiche E Ostetriche Scienze Motorie Tecnica Della Riabilitazione Psichiatrica (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Tecnico Della Riabilitazione Psichiatrica) Tecniche Della Prevenzione Nell'ambiente E Nei Luoghi Di Lavoro (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Tecnico Della Prevenzione Nell'ambiente E Nei Luoghi Di Lavoro) Tecniche Di Fisiopatologia Cardiocircolatoria E Perfusione Cardiovascolare (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Tecnico Di Fisiopatologia Cardiocircolatoria E Perfusione Cardiovascolare) Tecniche Di Laboratorio Biomedico (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Tecnico Di Laboratorio Biomedico) Tecniche Di Neurofisiopatologia (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Tecnico Di Neurofisiopatologia) Tecniche Di Radiologia Medica, Per Immagini E Radioterapia (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Tecnico Di Radiologia Medica) Tecniche Ortopediche (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Tecnico Ortopedico) Terapia Della Neuro E Psicomotricità Dell'età Evolutiva (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Terapista Della Neuro E Psicomotricità Dell'età Evolutiva) Terapia Occupazionale (Abilitante Alla Professione Sanitaria Di Terapista Occupazionale) Scienze umane Antichità Classiche E Orientali Filologia Moderna Filologia Moderna. Scienze Della Letteratura Del Teatro Del Cinema Filosofia Letterature Europee E Americane Lettere Lettere E Beni Culturali Lettere Moderne Lingue E Culture Moderne Lingue E Letterature Straniere Lingue E Letterature Straniere Moderne Linguistica Teorica, Applicata E Delle Lingue Moderne Musicologia Scienze Archivistiche, Documentarie E Biblioteconomiche Scienze Dei Beni Culturali Storia D'europa Storia Delle Arti Dall'antichità Al Contemporaneo Scienze sociali Amministrazione, Controllo E Finanza Aziendale Comunicazione Interculturale E Multimediale (Pavia) Comunicazione Professionale E Multimedialità Comunicazione, Innovazione, Multimedialità Economia Economia Aziendale Economia E Commercio Economia E Gestione Delle Imprese Economia E Legislazione D'impresa Economia, Finanza Ed Integrazione Internazionale Economia, Politica E Istituzioni Internazionali Economics, Finance And International Integration - Economia, Finanza E Integrazione Internazionale Governo E Amministrazione Governo E Politiche Pubbliche International Business And Economics - Economia E Management Internazionale International Business And Economics (Economia E Management Internazionale) Management Marketing E E- Business Psicologia 31

32 Scienze E Tecniche Psicologiche Scienze Politiche Scienze Politiche E Delle Relazioni Internazionali Scienze Sociali Per La Cooperazione E Lo Sviluppo Studi Dell'africa E Dell'asia World Politics And International Relations (Politica Nel Mondo E Relazioni Internazionali) Legge Giurisprudenza Scienze Dei Servizi Giuridici 32

33 Student Social Survey LA SCELTA DELL ATENEO 1. Quanto hanno contato i seguenti aspetti nella scelta di studiare a Pavia? (una risposta per riga) Molto Abbastanza Poco Per niente La vicinanza rispetto a casa La posizione dell Ateneo nelle classifiche delle università (es.: Censis, Sole 24 ore) Le dimensioni contenute della città La possibilità di accedere al corso di studio senza il test d ingresso/numero chiuso Il sostegno da parte dell ente per il diritto allo studio Il fatto che studiare in un altra università sarebbe costato troppo I consigli di conoscenti e parenti che hanno studiato a Pavia Il fatto che amici/amiche/partner avessero deciso di studiare a Pavia Una comunità studentesca ampia e vivace Le dimensioni contenute dell Università (possibilità di essere maggiormente seguiti...) La qualità dei servizi e delle strutture dell Università La qualità dei servizi offerti dalla Città La presenza di numerosi collegi per gli studenti 33

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