UE ed Esplorazione dello Spazio

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1 PARLAMENTO EUROPEO On. Umberto Guidoni UE ed Esplorazione dello Spazio Intervento riunione VAST Roma, 24 Luglio 2007 Parlamento Europeo 07F167 60, rue Wiertz - B-1047 Bruxelles tel (2) fax (2) Umberto.guidoni@europarl.europa.eu

2 Perché dovremmo investire i nostri soldi, il denaro delle tasse dei cittadini europei, nelle attività spaziali? Perché andare nello spazio è difficile e possiamo imparare molto nel processo! (J.F. Kennedy) Il maggiore livello di conoscenza raggiunto attraverso l esplorazione dello spazio può aiutare la nostra società a risolvere altri difficili problemi qui, sulla nostra Terra. Per avere successo in campo spaziale c è bisogno di tecnologie di avanguardia e di persone qualificate e preparate in grado di superare i propri limiti; ecco perché lo spazio può contribuire alla strategia di Lisbona, a realizzare in Europa la società più avanzata basata sulla conoscenza. L Europa ha giocato un ruolo chiave negli ultimi 40 anni, con un grande sviluppo delle scienze spaziali, dei satelliti artificiali, dei lanciatori ma anche delle infrastrutture terrestri ed orbitali per il volo umano nello spazio. L anno prossimo celebreremo il 30esimo anniversario del primo cittadino europeo nello spazio (Vladimir Remek), un traguardo importante. L esplorazione umana dello spazio è stato il sogno di tante generazioni, è affascinante per le persone di ogni età, soprattutto per i giovani, è un forte elemento di motivazione per ispirare le nuove generazioni ad impegnarsi nelle carriere scientifiche. Numerosi stati membri hanno progetti nazionali in campo spaziale ma, allo stesso tempo, possono beneficiare della dimensione Europea, della possibilità di mettere in comune le risorse umane e tecnologiche dell Agenzia Spaziale Europea (ESA). Un esempio di successo è stata la creazione del Corpo degli Astronauti Europei che ha permesso un salto in avanti nelle capacità di pianificazione delle missioni abitate e di addestramento degli astronauti in Europa. U. Guidoni Pag. 2/6

3 Il ruolo della UE E arrivata l ora di affrontare anche gli altri aspetti in chiave sempre più europea, di stabilire una vera politica spaziale a livello comunitario: solo nell ambito dell Unione si possono realizzare le condizioni adeguate per massimizzare i benefici di una prolungata presenza europea nel settore spaziale, quei benefici che emergono dal contributo che le tecnologie spaziali potranno dare alla crescita economica, alla creazione di nuovi posti di lavoro qualificati, al rilancio dell innovazione e della competitività industriale europea. Una politica spaziale comune, insomma, è indispensabile per fare della UE un leader globale nel campo della scienza, della politica e dell economia. L impegno nello spazio non è solo per aumentare il prestigio dell Europa, ma per assicurare nuove opportunità per il futuro, nel vecchio continente e nel mondo intero. Lo spazio è, ormai, il luogo da cui arrivano sulla Terra servizi e prodotti d uso comune e quotidiano per la maggior parte dei cittadini dei Paesi sviluppati. La dipendenza delle nostre attività quotidiane dai servizi derivati dalle attività spaziali è evidente se pensiamo cosa accadrebbe se si spegnessero di colpo tutti i satelliti in orbita: i trasporti aerei, marittimi e terrestri, le tele-comunicazioni (soprattutto TV ma anche Internet e telefonia), le previsioni meteorologiche, il monitoraggio dell ambiente e la prevenzione e gestione delle emergenze, persino la stessa sicurezza nazionale sarebbero in seria difficoltà. Da tutte queste ragioni si capisce perché nel Trattato Costituzionale, lo spazio è definito come un settore di importanza strategica per l Europa, un settore che può essere fondamentale per una futura crescita di tutta l Unione Europea. Se esaminiamo la situazione sull altra sponda dell Atlantico, l industria spaziale americana si basa su un mercato enorme: compagnie come la Boeing e la Lockheed-Martin ricevono commesse militari miliardarie che non reggono confronti con i cugini europei. In questo modo, le compagnie americane possono trovare ingenti risorse da investire in ricerca e sviluppo e riescono a mantenere, quindi, un livello competitivo d avanguardia nel mercato globale. U. Guidoni Pag. 3/6

4 In Europa non abbiamo e, certamente, non puntiamo ad un equivalente mercato per la difesa. Per questo, progetti spaziali civili su scala continentale possono rappresentare un modo per generare commesse pubbliche per le industrie aero-spaziali europee. Il programma Galileo, l avanzato sistema di navigazione satellitare civile, importante competitore del sistema militare GPS americano, è un ottimo esempio di come l Europa può rendersi indipendente in settori tecnologici chiave ed aumentare la sua influenza politica tramite la co-operazione internazionale con la Cina, l India e gli altri paesi emergenti. Galileo deve diventare un esempio della determinazione dell UE ad esercitare una maggiore azione politica in campo spaziale, essenziale per assicurare la crescita di un forte settore tecnologico-industriale europeo. In futuro, un sempre maggior numero di decisioni in campo spaziale saranno prese a livello europeo, perché gli sforzi dei singoli paesi sono inevitabilmente meno efficaci. L Unione Europea ha designato lo spazio come uno dei 10 settori di importanza strategica nel Settimo Programma Quadro della Ricerca Europea (FP7) per i prossimi anni ( ). L Europa dipende dal mercato commerciale per circa il 50% dei suoi ricavi (l altra metà è assicurata da commesse pubbliche/governative) mentre le industrie USA possono contare su commesse pubbliche per circa 80% del fatturato (dipendono dal mercato commerciale per il 20%, tralasciando il rapporto 1 a 8 del volume d affari tra industrie europee e statunitensi). La crisi che sta vivendo il sistema spaziale europeo, trova una delle sue cause nell andamento negativo dell economia, che ha drasticamente ridotto la domanda di nuovi satelliti commerciali e conseguentemente la domanda di lanci. A quella economica, si affianca in Europa una crisi politica, determinata dalla scarsa capacità dei governi europei d investire nello spazio quale strumento per la realizzazione delle politiche d intervento nazionali e comunitarie, anche a causa dell andamento non felici dei propri conti pubblici. Vi è poi la necessità di nuove idee, di una "vision" capace di ispirare grandi imprese e di mobilitare risorse per la ricerca, la tecnologia e l industria europea. La NASA ha lanciato, nel 2004, l esplorazione umana del sistema solare: tornare sulla Luna entro il 2018 e puntare su Marte nel decennio successivo. Una decisione che sta fornendo nuovo impulso al sistema spaziale americano. U. Guidoni Pag. 4/6

5 In Europa servono progetti altrettanto ambiziosi che possano generare commesse pubbliche per le realtà spaziali europee, per creare la domanda e quindi la crescita delle attività nel settore. Lo scopo finale è quello di avere università, centri di ricerca ed industrie che siano capaci di competere con le controparti americane. In altre parole, c è bisogno di una decisione politica per stimolare la crescita di un forte settore spaziale europeo. La congiuntura economica rende però incerta la prospettiva di un aumento degli attuali investimenti pubblici dedicati allo spazio, e proietta segnali allarmanti sul futuro del settore spaziale europeo: come attestano la diminuzione dei fondi in dotazione delle agenzie spaziali nazionali, le incertezze sul completamento del piano finanziario di Galileo, la crisi di Arianne, il lanciatore che per anni è stato il perno della politica spaziale europea, la competizione che l Europa subisce, oltre che dagli USA, dai nuovi protagonisti della scena spaziale internazionale (russi, cinesi, indiani e giapponesi per citarne alcuni). Esplorazione dello spazio Occorre aprire un dibattito sui programmi spaziali che possono realizzare gli obiettivi europei. Un dibattito che deve coinvolgere i diversi portatori di interessi nel settore ma, soprattutto, deve essere capace di generare il supporto politico necessario per mettere in piedi una strategia europea per l esplorazione dello spazio (attraverso un coordinamento internazionale, un analisi del contesto e degli scenari possibili). L ESA ha cominciato a definire uno scenario nell ambito del programma Aurora, ma credo che sia importante che Unione Europea e Stati Membri si interroghino sui prossimi passi di questa strategia: assicurare il ritorno degli investimenti europei nel programma ISS (MPLM, Nodo2, Columbus, Payloads, ATV), identificare le strategie per il suo utilizzo futuro, anche in vista di un possibile disimpegno progressivo degli Stati Uniti e di un nuovo ruolo dei partner internazionali, garantire l accesso allo spazio degli astronauti europei, per esempio con collaborazioni più articolate con i Russi (Soyuz a Kourou, Kliper?), U. Guidoni Pag. 5/6

6 mettere a punto i programmi preparatori per assicurare il successo delle missioni cardine (Flagship missions) del programma Aurora (Mars Sample Return, Exo-Mars). In una parola assicurare che l Europa possa giocare un ruolo di primo piano nel campo dell esplorazione spaziale sia automatica che con astronauti. Per questo c è bisogno di: sviluppare le tecnologie chiave (motori più efficienti di quelli a combustibile chimico, nuovi materiali come nanotubi di carbonio per le strutture dei veicoli spaziali, nuovi sistemi di produzione di energia per l esplorazione della Luna e di Marte), progettare missioni robotiche internazionali dove l Europa possa esercitare un ruolo guida (ExoMars), promuovere la consapevolezza del ruolo europeo nella società attraverso informazione/formazione nelle scuole ed università europee ma anche nella società civile. Nel secondo millennio, gli Europei sono stati intrepidi esploratori ed oggi, all alba del terzo millennio, non possiamo dimenticarlo! L Europa deve continuare ad essere protagonista anche per il futuro, deve guardare avanti, puntare verso lo spazio: la nuova frontiera che l umanità è destinata ad esplorare. U. Guidoni Pag. 6/6