Prodotti OGM nelle derrate alimentari: panoramica dei controlli svolti dalle autorità di esecuzione cantonali nel 2012
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1 Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Unità di direzione protezione dei consumatori Berna, luglio 2013 Prodotti OGM nelle derrate alimentari: panoramica dei controlli svolti dalle autorità di esecuzione cantonali nel 2012 Nel 2012 le autorità di esecuzione cantonali hanno prelevato e analizzato diverse centinaia di campioni di derrate alimentari in base a una valutazione del rischio al fine di verificare la presenza di organismi geneticamente modificati (OGM). Dal 2008, su incarico del Consiglio federale, l'ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) rileva annualmente i risultati di questi controlli di mercato. Il numero di riscontri positivi è complessivamente aumentato rispetto agli anni precedenti, in particolare i laboratori incaricati delle analisi hanno notificato all'ufsp un aumento dei campioni contenenti concentrazioni di OGM al livello di tracce minime (meno dello 0,1 %). Gli OGM riscontrati nei campioni erano prevalentemente linee autorizzate in Svizzera: si è registrata solo una violazione dell'obbligo di caratterizzazione. In prodotti di nicchia importati è stata rilevata in casi isolati una linea di soia non autorizzata. Inoltre, per la prima volta è stata identificata della papaya geneticamente modificata non autorizzata. Le derrate alimentari di produzione biologica si sono dimostrate in gran parte prive di componenti OGM. Anche una notevole quantità di campioni di riso in chicchi e di prodotti di riso è risultata prevalentemente priva di componenti OGM rilevabili. Basi legali Gli organismi geneticamente modificati (OGM) contenuti nelle derrate alimentari possono essere immessi in commercio in Svizzera solo previa autorizzazione dell'ufsp. Attualmente sono autorizzate quattro linee di piante geneticamente modificate: tre linee di mais (Bt176, Bt11, MON810) e una di soia (4032, conosciuta come Roundup ReadySoja). Per altre tre linee di mais (NK603, GA21, 1507) vige un disciplinamento dei margini di tolleranza. Le tracce non intenzionali di OGM tollerate nelle derrate alimentari non possono superare la concentrazione dello 0,5 per cento. Gli OGM autorizzati soggiacciono a un obbligo generale di caratterizzazione per quanto concerne le derrate alimentari e gli additivi. Le tracce non intenzionali di OGM autorizzati nelle derrate alimentari tradizionali non sono soggette a tale obbligo se non superano il valore soglia dello 0,9 per cento. Questo valore per le tracce non intenzionali si applica parimenti alle derrate alimentari ottenute biologicamente. Campioni prelevati e metodi di analisi Nel 2012, le autorità di esecuzione cantonali (laboratori cantonali, uffici per la protezione dei consumatori) hanno prelevato complessivamente 496 campioni di derrate alimentari per controllare la presenza di componenti OGM. Per 66 di essi (il 13 % di tutti i campioni) si trattava di derrate alimentari ottenute biologicamente. La maggior parte dei campioni è stata analizzata primariamente nel quadro di una campagna OGM mirata (il 68,8 % di tutti i campioni), in cui sono stati posti accenti specifici e sono stati effettuati prelievi in base al rischio. Ossia, sono stati prelevati in modo mirato campioni di determinati gruppi di prodotti, in cui si presumeva una presenza molto probabile di componenti OGM. Nella maggior parte dei casi si è trattato di prodotti derivati da soia, mais e riso, quali ad esempio tofu, polenta, tortilla chips, gallette di riso, barrette di cereali, eccetera. Il numero di analisi di prodotti a base di mais e riso è aumentato notevolmente rispetto all'anno precedente, mentre quello relativo a campioni di soia e di semi di lino è nettamente diminuito. Inoltre, per la campagna di controllo del 2012 i laboratori coinvolti si sono concentrati, di comune accordo, sull'analisi di frutta e verdura esotica. Nel complesso sono stati prelevati 97 campioni, per esempio di papaya e melanzana.
2 Sono state analizzate alla ricerca di componenti OGM anche derrate alimentari campionate in occasione di altre campagne. Segnatamente, il 14,1 per cento dei campioni proveniva dalla campagna sugli allergeni e il 7,3 per cento da quella sui pesticidi. Si è trattato prevalentemente di prodotti cereali come quelli di panetteria o gli alimenti per lattanti, che possono presentare mescolanze con tracce di OGM. Un confronto con i due anni precedenti mostra una diminuzione del numero di campioni analizzati. Nel 2012 le autorità di esecuzione cantonali hanno analizzato circa 100 campioni in meno rispetto all'anno precedente. I laboratori dispongono di un ampio ventaglio di procedure per analizzare i campioni, che ora include metodi di rilevamento di ulteriori elementi genetici potenzialmente contenuti in linee OGM. Le analisi sono state eseguite con l'ausilio della reazione a catena della polimerasi (PCR), una procedura in grado di rilevare una mutazione genetica direttamente nel patrimonio genetico e il cui limite per una quantificazione assicurata (soglia di determinazione) è prossimo a un tenore di OGM dello 0,1 per cento. La soglia di rilevabilità analitica è posta attorno allo 0,01 per cento. Tuttavia, questi due valori dipendono in misura considerevole dalla matrice e dal grado di lavorazione della derrata alimentare. Mediante procedure di ricerca generali (screening) o metodi di accertamento specifici vengono individuati componenti genetici presenti in molti OGM. In caso di riscontro positivo vengono applicati cosiddetti metodi con costrutti o eventospecifici, che consentono l'identificazione dell'ogm. Grazie all'impiego della PCR multiplex possono essere rilevati nella stessa reazione più elementi genetici, riducendo la durata e il costo dell'analisi. Sintesi dei risultati Dei 496 campioni prelevati, 436 (ossia l'87,9 %) non hanno fatto riscontrare quantità rilevabili di OGM. Mediante procedure di ricerca generali o specifiche, sono stati riscontrati componenti OGM in 60 campioni. La quota di campioni risultati positivi era quindi del 12,1 per cento. Su un totale di 60 campioni risultati positivi al test per verificare la presenza di OGM, in 35 (ossia il 7,1 % di tutti i campioni) i laboratori incaricati delle analisi hanno accertato la presenza di componenti OGM autorizzati in Svizzera. In 12 dei 60 campioni positivi (ossia il 2,4 % di tutti i campioni) sono stati identificati componenti OGM non autorizzati in Svizzera. In altri 13 campioni positivi (il 2,6 % di tutti i campioni), il tenore dei componenti OGM era troppo basso per una determinazione più specifica. senza componenti OGM rilevati: 436 campioni (87,9 %) Componenti OGM rilevati: 60 campioni (12,1 %) OGM autorizzati in Svizzera: 35 campioni (7,1 %) OGM non autorizzati in Svizzera: 12 campioni (2,4 %) OGM non identificati: 13 campioni (2,6 %) Totale dei campioni analizzati: 496 Sintesi dei risultati dei controlli effettuati dalle autorità di esecuzione cantonali nel 2012 In 38 campioni (il 7,7 % di tutti i campioni), vale a dire la maggioranza dei campioni risultati positivi, la concentrazione di OGM era al livello di tracce minime (minore o uguale allo 0,1 %), quindi nella fascia tra la soglia di rilevabilità analitica e quella di determinazione. In cinque dei 66 campioni di derrate alimentari provenienti da produzione biologica è stata riscontrata la presenza di componenti OGM. Si trattava esclusivamente di tracce minime, prevalentemente della linea di soia 4032 (Roundup ReadySoja) autorizzata in Svizzera. 2/5
3 Campioni con componenti OGM autorizzati in Svizzera In 32 campioni su un totale di 35 contenenti componenti OGM autorizzati in Svizzera è stata accertata la presenza della linea di soia In un campione è stato rilevato un tenore di OGM nettamente superiore al valore soglia per la caratterizzazione fissato allo 0,9 per cento. Il prodotto in questione, semi di soia essiccati provenienti dalla Thailandia contenenti il 10 per cento di OGM, è stato contestato a causa della mancanza di caratterizzazione del prodotto e dell'ingrediente come «geneticamente modificato». Altri tre prodotti, tutte barrette di cereali provenienti dall'unione europea (UE), presentavano un tenore di soia 4032 vicino al valore soglia. Tuttavia, in considerazione dell'incertezza nella misura analitica, tali prodotti non sono stati contestati. I venditori in questione sono stati resi attenti all'esito delle analisi. Negli altri campioni, la concentrazione dei componenti OGM era nettamente inferiore al valore soglia, perlopiù al livello di tracce minime, ossia meno dello 0,1 per cento. Tra questi vi erano anche tre prodotti ottenuti biologicamente. Le derrate alimentari coinvolte: un succedaneo della panna a base di soia prodotto in Francia, un tofu dalla Svizzera e una bevanda alla soia di provenienza italiana, contenevano Roundup ReadySoja in concentrazioni nettamente inferiori alla soglia di determinazione. Uno dei prodotti era caratterizzato dalla dicitura «sans OGM». Poiché tutta la produzione biologica deve rinunciare per principio alla manipolazione genetica non sono ammesse diciture simili in questo tipo di prodotti. Pertanto la caratterizzazione in questione è stata contestata dalle autorità di esecuzione competenti. In due dei 35 campioni contenenti OGM autorizzati sono stati riscontrati componenti della linea di mais Bt176. Entrambi i prodotti, mais per popcorn e una semola di mais, provenivano secondo l'etichetta dall'argentina; all'analisi hanno rivelato un tenore di OGM pari allo 0,2 per cento rispettivamente inferiore allo 0,1 per cento, quindi nettamente al di sotto del valore soglia. In un ulteriore campione, una farina di mais gialla proveniente dall'ue, è stata riscontrata la linea di mais MON810 nella misura dello 0,1 per cento. Campioni con componenti OGM non autorizzati in Svizzera In 10 dei 12 campioni in cui sono stati identificati componenti OGM non autorizzati in Svizzera è stata rilevata la linea di soia geneticamente modificata MON89788 (Roundup Ready 2 Yield), che tuttavia è autorizzata nell'ue. Si trattava in nove casi su dieci di barrette e alimenti per sportivi provenienti dagli Stati Uniti e dai Paesi Bassi, che contenevano concentrazioni di MON89788 comprese tra lo 0,1 e il 19 per cento. Inoltre, questi campioni presentavano anche la linea di soia 4032 autorizzata in Svizzera, in concentrazioni dallo 0,2 all'84 per cento. Queste due linee sono state riscontrate anche in un prodotto a base di soia proveniente dall'agricoltura biologica, anche se i componenti OGM erano presenti solo in tracce. In questi casi le autorità cantonali di esecuzione hanno adottato provvedimenti a causa della presenza di OGM non autorizzati nelle derrate alimentari in questione. Uno dei laboratori ha rilevato due papaye geneticamente modificate di origine thailandese. Oltre alla contestazione con conseguente ritiro della merce, questo reperto ha obbligato a eseguire ampie indagini analitiche poiché non si tratta di un prodotto OGM descritto nella letteratura scientifica, né è stato mai esaminato nel corso delle procedure di autorizzazione da alcun Paese al mondo. Ulteriori risultati Per 13 campioni risultati positivi alla presenza di OGM nelle procedure di ricerca generali (il 2,6 % di tutti i campioni) non sono state eseguite analisi più approfondite alla ricerca dell'ogm di provenienza dei componenti individuati. Si è trattato di 9 prodotti a base di soia e 4 a base di mais, tra cui una bevanda a base di riso e soia di produzione biologica. Il tenore di OGM in nessun caso ha superato lo 0,1 per cento, per cui si è rinunciato all'identificazione della linea OGM responsabile. In seguito alla scoperta nell'ue di linee di riso geneticamente modificate e non autorizzate provenienti dalla Cina, anche in Svizzera sono stati eseguiti controlli di mercato realizzati analizzando un totale di 76 campioni di riso in chicchi e di prodotti di riso alla ricerca di OGM. Tutte le analisi hanno dato esito negativo. Sintesi e valutazione dei risultati La quota dei campioni senza componenti OGM rilevati è dell'87,9 per cento e pertanto inferiore agli anni precedenti. Rispetto al 2011, i campioni positivi alla presenza di componenti OGM sono aumentati dal 7,0 al 12,1 per cento. 3/5
4 Anno: Campioni prelevati: Senza componenti OGM: 436 (87,9 %) 554 (93,0 %) 594 (95,8 %) 516 (93,1 %) 420 (97,0 %) Componenti OGM rilevati: 60 (12,1 %) 42 (7,0 %) 26 (4,2 %) 38 (6,9 %) 13 (3,0 %) OGM autorizzati in Svizzera: 35 (7,1 %) 39 (6,5 %) 20 (3,2 %) 15 (2,7 %) 10 (2,3 %) di cui violazioni dell'obbligo di caratterizzazione: 1 (0,2 %) 2 (0,3 %) 2 (0,3 %) 7 (1,3 %) 1 (0,2 %) OGM non autorizzati in Svizzera: 12 (2,4 %) 5 (0,8 %) 10 (1,8 %) 2 (0,5 %) di cui autorizzati nell UE: di cui non autorizzati nell UE: 10 (2,0 %) 2 (0,4 %) 5 (0,8 %) 7 (1,3 %) 2 (0,5 %) OGM non identificati: 13 (2,6 %) 0 (0,0 %) 1 (0,2 %) 13 (2,4 %) 1 (0,2 %) L'aumento dei campioni risultati positivi al test della presenza di componenti OGM è da ricondurre a numerosi fattori. Da un lato, i laboratori hanno trasmesso all'ufsp un numero nettamente maggiore di risultati positivi con concentrazioni inferiori allo 0,1 per cento, ossia compresi tra la soglia di rilevabilità analitica e quella di determinazione. Si trattava nella maggior parte dei casi di prodotti a base di soia contenenti la linea di soia 4032 autorizzata in Svizzera. Inoltre è aumentato il numero di campioni senza identificazione dell'ogm, poiché a concentrazioni così basse i laboratori spesso non sono in grado di identificare l'ogm responsabile con un impiego proporzionato di mezzi. È possibile che si siano verificate più mescolanze responsabili di minime tracce di OGM nelle derrate alimentari rispetto agli anni precedenti, oppure che le procedure analitiche siano diventate più sensibili o il rilevamento dei risultati più dettagliato. Per esempio, la frequenza di risultati debolmente positivi osservata in Svizzera coincide con i rilevamenti condotti in Germania 1. Inoltre, sono stati riscontrati 10 campioni contenenti la linea di soia MON89788 non autorizzata in Svizzera, mentre nel 2011 ne è stato registrato un solo caso. La linea MON89788, venduta con il nome commerciale «Genuity Roundup Ready 2 Yield», è una linea di soia geneticamente modificata cosiddetta di seconda generazione e trova sempre maggiore impiego nei Paesi produttori di soia (superficie coltivata: più di 20 milioni di ettari dal 2009 al 2012). Per contro, diversamente dagli anni precedenti, non sono stati riscontrati componenti OGM non autorizzati nei campioni di mais. In tutti i campioni contenenti la linea di soia MON89788 sono state individuate generalmente anche grandi quantità di soia Si è trattato prevalentemente, come negli anni precedenti, di prodotti di nicchia importati (barrette energetiche, alimentazione per sportivi), immessi in quantità minime sul mercato svizzero. La soia 4032 autorizzata in Svizzera rimane l'ogm più frequentemente individuato nei campioni di derrate alimentari. Come già l anno precedente, i campioni di OGM risultati positivi erano in prevalenza prodotti con un'esigua quantità di Roundup ReadySoja (42 dei 60 campioni). In particolare nel caso della soia, la percentuale di superfici agricole destinate alla coltivazione di sorte geneticamente modificate è aumentata in modo rilevante negli ultimi anni e nel 2012 ben l'81 per cento del raccolto di soia proveniva da questo tipo di piantagioni. Tuttavia, nel 2012 è stata registrata soltanto una violazione dell'obbligo di caratterizzazione. Queste violazioni sono generalmente rare e la loro quota è rimasta praticamente invariata negli ultimi anni. Finora, i casi in cui il tenore di OGM è risultato superiore al valore soglia dello 0,9 per cento per la caratterizzazione, hanno riguardato prodotti di nicchia importati. Per nessun campione è stato applicato il disciplinamento dei margini di tolleranza. Le tre linee di mais tollerate fino a un tenore dello 0,5 per cento (NK603, GA21, 1507) non sono state riscontrate nel I risultati dei controlli OGM nelle derrate alimentari in Germania sono riassunti nel sito web: 4/5
5 20 % 18 % 16 % 14 % 12 % 10 % 8 % 6 % 4 % 2 % Mais Soia 0 % OGM positivi Superamento del valore di soglia Non autorizzati / tollerati Soia e mais: evoluzione dei campioni risultati positivi al test OGM e di quelli non conformi negli anni , dati in percentuale. Dato il crescente numero di linee di piante geneticamente modificate e autorizzate dalle autorità competenti europee e di altri Paesi, unito al costante aumento a livello mondiale delle superfici agricole destinate alle colture OGM, l'industria alimentare svizzera deve intensificare sempre più gli sforzi per utilizzare solo materie prime tradizionali. Malgrado ciò, i risultati delle analisi mostrano che casi isolati di mescolanza con tracce minime di componenti OGM sono inevitabili. Prodotti di nicchia importati dall'estero, come barrette energetiche e alimenti per sportivi, possono contenere grandi quantità di OGM, anche di linee non autorizzate né in Svizzera né nell'ue. Inoltre, l'esempio della scoperta di due papaye geneticamente modificate illustra che gli OGM possono essere riscontrati anche in merci inaspettate. Altre scoperte sorprendenti degli ultimi anni sono state il riso LLRice601 nel riso in chicchi proveniente dagli USA nel 2006 e i semi di lino FP967 di origine canadese nel Pertanto, anche in futuro le autorità di esecuzione dovranno mantenere un alto livello di sorveglianza e i laboratori seguire gli sviluppi internazionali, perfezionando ulteriormente le procedure di analisi. Le autorità di esecuzione dovranno inoltre prestare un'accresciuta attenzione ai prodotti biologici, la cui produzione per definizione rinuncia all'impiego di OGM, poiché nei confronti dell'anno precedente è stato registrato un aumento dei campioni di prodotti biologici contenenti OGM, anche se soltanto in tracce. Dai risultati dei controlli OGM effettuati nel 2012 emerge che, al pari degli anni precedenti, i consumatori sul mercato svizzero sono confrontati solo in singoli casi a derrate alimentari contenenti componenti OGM. Va sottolineato il fatto che le autorità di esecuzione cantonali quasi sempre prelevano campioni in base al rischio, motivo per cui i risultati non sono rappresentativi per l intero paniere in commercio in Svizzera. Grazie a questo rilevamento basato sul rischio e all'ampio ventaglio di metodi di analisi, le autorità di esecuzione cantonali sono in grado di rintracciare molto efficacemente l'eventuale presenza di componenti OGM nelle derrate alimentari. 5/5
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