DIPARTIMENTO DI MEDICINA AMBIENTALE E SANITA PUBBLICA dell UNIVERSITA DI PADOVA Sede di Igiene in collaborazione con
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1 DIPARTIMENTO DI MEDICINA AMBIENTALE E SANITA PUBBLICA dell UNIVERSITA DI PADOVA Sede di Igiene in collaborazione con AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DEL VENETO Sede di Padova UNITA LOCALE SERVIZI SOCIOSANITARIA 16 DI PADOVA Dipartimento di Prevenzione Dipartimento interaziendale di Information Technology Analisi degli effetti a breve termine sulla salute correlati all inquinamento atmosferico a Padova nel triennio
2 INTRODUZIONE Maggio 2005 Numerosi sono gli studi che sono stati condotti in tutto il mondo sui rapporti fra inquinamento e danni alla salute e che riportano, soprattutto i più recenti, una consistente associazione fra aumento dei livelli di inquinamento e mortalità. Gli studi finora condotti hanno utilizzato serie temporali di inquinanti atmosferici e misurato il loro possibile effetto sulla mortalità generale e su alcuni gruppi di cause, soprattutto cardiovascolari e respiratorie. (1, 2, 3). Nella tabella 1 sono messi a confronto i risultanti riguardanti il PM10 dello studio americano NMMAPS,dello studio europeo APHEA2,e dello studio italiano MISA2. I risultati che differiscono per le stime espositive che per i parametri di effetto stimati riflettono allo stesso tempo la presenza di un aumento della mortalità e della incertezza tuttora presenti nel misurare la grandezza di questo effetto. I risultati dello studio multicentrico nazionale su questo argomento sono stati resi noti recentemente(1). Tale studio, denominato MISA2, essendo esso un aggiornamento ed un allargamento di uno studio precedente (4), ha posto sotto osservazione, in rapporto all inquinamento atmosferico, la mortalità ed i ricoveri ospedalieri in una popolazione di circa 9 milioni di abitanti residenti in 15 città italiane. MISA (Italia) 11 città APHEA-2 (Europa) 21 città NMMAPS (USA) 100 città Incr. % PM 10 mediano Temp. mediana Lag 0-1 Lag 0-1 Lag Tabella 1: Confronto dei risultati su PM10 (10 µg/mc). Mortalità per cause naturali In questo studio era stata inizialmente prevista anche l inclusione della città di Padova che non è stato però possibile portare a termine per la non disponibilità di tutti i dati completi al momento della chiusura dei termini per la loro raccolta. 2
3 Essendosi i dati sui livelli di inquinamento e sulla mortalità resisi disponibili successivamente si è ritenuto opportuno colmare,con questo rapporto,questa lacuna e rendere così disponibili anche per questa città i risultati dell analisi della correlazione fra inquinanti e salute. Il disegno dello studio, i metodi per i controlli di qualità e l analisi statistica sono quelli dello studio MISA2 al quale rimandiamo per informazioni dettagliate sui metodi (1). Presentiamo quindi in questo documento i risultati principali delle analisi condotte sui dati di Padova comprese le stime di impatto sulla mortalità calcolate sulla base dei valori metanalitici che sono derivati dall insieme delle 15 città incluse nello studio. MATERIALI UTILIZZATI PER L ANALISI Per quanto riguarda i dati ambientali, l ARPAV di Padova, che gestisce la rete cittadina di monitoraggio dell inquinamento dell aria, ha reso disponibili, per il periodo , le rilevazioni di alcuni inquinanti atmosferici (SO 2, NO 2, CO, PTS e O 3 ) comunemente considerati per la valutazione di impatto e di alcune misure meteorologiche (temperatura, umidità e pressione). Non è stato possibile includere fra i parametri di esposizione il PM10 essendo i dati per questo inquinante disponibili in forma completa ed affidabile solo a partire dall anno I dati, una volta trasformati da serie orarie a serie giornaliere secondo il protocollo MISA2 (1),sono stati successivamente valutati positivamente dall ARPAT, che ha avuto funzione di coordinamento degli esperti delle varie ARPA regionali coinvolte nello studio e di standardizzazione del protocollo riguardante i dati ambientali. Successivamente, attraverso una procedura di selezione e sostituzione di eventuali valori mancanti, si sono ricavate le serie giornaliere corrispondenti alle suddette variabili ed utilizzabili nell analisi statistica. I dati sanitari necessari per determinare la variazione di mortalità associate a fissati incrementi di concentrazioni di inquinanti atmosferici, riferiti a soggetti residenti nel comune di Padova, deceduti o ricoverati nel comune stesso tra il 01/01/1999 e il 31/12/2001 sono stati forniti dal Dipartimento di Prevenzione dell ULSS 16 di Padova. La popolazione residente di Padova negli anni considerati nello studio ( ) è la seguente: Maschi Femmine
4 TOTALE Tabella 2: popolazione di Padova, divisa per maschi e femmine, dal 1999 al L andamento della popolazione suddivisa in quattro classi di età viene riportata nei seguenti grafici estendendola al 2002 per una migliore comprensione delle tendenze. Bambini tra 0-9 anni Popolazione giovane (10-29 anni) Popolazione adulta (30-64 anni) Popolazione anziana (65+ anni) Figura 1: popolazione di Padova, suddivisa per classi di età, dal 1999 al Tale suddivisione ha evidenziato come, nel periodo compreso tra il 1999 e il 2002, si assista ad una crescita del numero di persone appartenenti a tutte le classi di età, tranne la classe giovane che presenta una marcata tendenza al calo (Figura 1). Inoltre, l aumento più rilevante in termini percentuali della popolazione si riscontra in corrispondenza della classe di età 65 e oltre, a conferma della generale tendenza della popolazione di Padova all invecchiamento. Ai fini dello studio che si effettuerà in questa sede, risulta importante sottolineare che le fasce di età che presentano una maggiore crescita, quella dei bambini e degli anziani, sono quelle sospettate di essere più a rischio di subire gli effetti a breve termine dell inquinamento. 4
5 DATI AMBIENTALI L analisi ha richiesto la preparazione del dataset su base giornaliera. Per tutto il periodo in studio sono stati acquisiti i valori giornalieri degli indicatori di inquinamento e i valori di temperatura, umidità atmosferica relativa e pressione. Le distribuzioni dei valori per aree ed inquinante sono presentate nelle tabelle 6-8. Arcella Mandria Ospedale Zona industriale SO 2 n.r. a n.r. a n.r. a n.r. a * * * * * * * * NO 2 * * * n.r. a * * * * * * * * CO * * * n.r. a * * * * * * * * PTS * * * n.r a * * n.r a n.r a n.r. a * * * O 3 * * * n.r a * * * * * * * * a non rilevato. Tabella 3: stazioni di monitoraggio utilizzate nello studio per ciascun inquinante e per ogni anno. Le principali statistiche descrittive relative agli inquinanti sono: SO2 (µg/m 3 ) NO2 (µg/m 3 ) CO (mg/m 3 ) PTS (µg/m 3 ) Media d. s Minimo quartile mediana O3 estivo (µg/m 3 ) 3 quartile Massimo stagione estiva: 1 maggio - 30 settembre Tabella 4: Statistiche descrittive relative alla concentrazione giornaliera degli inquinanti. Per quanto riguarda i dati meteorologici,le statistiche descrittive sono: Temperatura C Umidità % Pressione mba Media d. s
6 Minimo quartile Mediana quartile percentile Massimo Tabella 5: Statistiche descrittive relative alla concentrazione giornaliera degli agenti atmosferici. MORTALITA I dati di mortalità selezionati, si riferiscono ai soggetti residenti nel comune di Padova, ivi deceduti, classificati in base al giorno del decesso, ad alcune caratteristiche demografiche quali sesso, età e alla causa di morte (codificata secondo la nona revisione della classificazione internazionale delle malattie e delle cause di morte: ICD IX). In tabella 6 si riporta di seguito il numero di decessi dei soli residenti nel comune di Padova per causa di morte e per anno Numero di record iniziali STEP 1: esclusione dei non residenti RECORD FINALI Tabella 6: selezione dei residenti per anno di morte. I dati in nostro possesso concordano, con buona approssimazione, con quelli di fonte Istat che rendono conto di tutti i residenti cancellati dall anagrafe per morte (anche i residenti deceduti fuori Asl). Anno del decesso Residenti cancellati (ISTAT) Residenti morti nell ulss (ns dati) Differenza ISTAT-ns. dati TOTALE media Tabella 7: confronto tra i nostri dati e i dati ISTAT sui decessi dei residenti nel comune di Padova 6
7 Concordemente a quanto effettuato nello studio MISA-2, sono stati presi in esame i decessi giornalieri per cause non accidentali («cause naturali» ICD ), per tutte le patologie cardiovascolari (ICD ) e per quelle respiratorie (ICD ). Nel triennio sono stati registrati quasi 7000 decessi per cause naturali, con una media annua di circa 2300 decessi e un numero medio giornaliero di 6 morti. Circa la metà di tali decessi avviene per cause cardiovascolari (40%, pari a 2.5 decessi medi giornalieri) o respiratorie (9%, pari a 0.5 decessi al giorno). Cause naturali ICD Cause cardiovascolari ICD Cause respiratorie ICD TOTALE Tabella 8: decessi selezionati per patologia e anno del decesso. Si riportano di seguito le principali statistiche descrittive distinte per patologia e classi di età sul totale dei decessi e i grafici delle serie storiche giornalieri per causa di morte. MORTALITÀ PER CAUSE Naturali Cardiovascolari Respiratorie classe di età Media dev. st Minimo quartile mediana quartile massimo Tabella 9: statistiche descrittive per patologia e classi d età. RICOVERI Le frequenze giornaliere dei ricoveri sono state fornite dal SIL (Sistema Informativo Locale) dell USL di Padova. 7
8 Poiché la natura del ricovero (urgente o ordinario) non sempre è indicata chiaramente negli archivi dei ricoveri, è stata operata una selezione sulla base del seguente algoritmo. Partendo dai ricoveri totali nella Regione dei soli cittadini residenti nel Comune di interesse e ricoverati nelle strutture sanitarie del Comune stesso, o in strutture vicine cui di prassi si rivolgono i residenti, si procede come segue: STEP 1: esclusione dei ricoveri relativi a soggetti non residenti nella città; STEP 2: esclusione/inclusione degli ospedali siti fuori del territorio comunale della città. STEP 3: esclusione dei casi con data di nascita mancante, neonato sano (in assenza di DRG specifico, neonato sano, valgono i ricoveri con differenza tra data dimissione e data nascita inferiore a 15 giorni) e dei decessi nella prima settimana di vita; STEP 4: esclusione dei gruppi di cause: o complicazioni della gravidanza,del parto e del puerperio (ICD ); o alcune condizioni morbose di origine perinatale (ICD ; STEP 5: esclusione dei trasferimenti da altre strutture, eliminazione dei doppi ricoveri senza soluzione di continuità; STEP 6: usando i codici specifici di reparti di ricovero, esclusione di ricoveri in day hospital (o inclusione dei soli «ricoveri ordinari»), per riabilitazione, di lungodegenza, psichiatrici e in unità spinale e dei TSO - TSV; STEP 7: esclusione dei ricoveri chirurgici ad eccezione di quelli riferiti a ricoveri con diagnosi principale di infarto acuto del miocardio (ICD ). In particolare la Tabella 10, fornisce i risultati ottenuti tramite la procedura sovresposta. Tali risultati, inoltre, sono stati ripartiti prendendo in considerazione l anno in cui è avvenuto il ricovero (data di ammissione del paziente). Numero di sdo per anno Numero di record iniziali (STEP 1) Step 2 Step 3 Step 4 Step 5 Step RECORD FINALI (Step 7) Tabella 10: selezione dei ricoveri ospedali per anno di ammissione. 8
9 Da questi dati si può, quindi, notare come la selezione porti ad escludere più della metà dei ricoveri registrati negli anni oggetto di studio.dall archivio ottenuto dopo i sette step di selezione, sono stati individuati i ricoveri per patologie respiratorie (codici ICD e con esclusione del codice 487, influenza), per patologie cardiache (ICD ) e cerebrovascolari (ICD ). La Tabella 11 fornisce il numero di ricoveri prima e dopo la selezione, distinti per causa del ricovero. Totali (valori assoluti) Respiratori ICD (valori assoluti) Cardiaci ICD (valori assoluti) Cerebrovascolari ICD (valori assoluti) Ricoveri totali (dei soli residenti) Ricoveri selezionati Ricoveri esclusi Tabella 11: la selezione dei ricoveri ospedali sul totale e diversificata per patologia. La tabella seguente riporta le principali statistiche descrittive, distinte per patologia e classi di età per ricoveri per patologie respiratorie, cardiache e cerebrovascolari. RICOVERI OSPEDALIERI PER CAUSE respiratorie cardiache cerebrovascolari classe di età Media dev. st Minimo quartile mediana quartile massimo Tabella 12: statistiche descrittive per patologia e classi d età. 9
10 RISULTATI Conformemente a quanto svolto nello studio MISA-2, anche per Padova il grado di associazione dei dati giornalieri di mortalità e dei ricoveri con l inquinante è stata misurata riferendosi alla concentrazione media dello stesso giorno e del giorno precedente (lag 0-1). I risultati presentati in tabella 9 sono espressi in termini di variazione percentuale (Vp) nel numero giornaliero di decessi, associate a un incremento di 10 µg/m 3 nella concentrazione di SO 2, NO 2, PTS e O 3 e di 1 mg/m 3 nella concentrazione di CO. DECESSI CAUSE NATURALI CAUSE CARDIACHE CAUSE RESPIRATORIE Vp I.C.(95%) Vp I.C.(95%) Vp I.C.(95%) SO NO CO PTS O3-estate Tabella 13 stime globali e intervalli di confidenza (95%) relativi all effetto dell inquinante sulla mortalità (lag 0-1).In grassetto i risultati statisticamente significativi. Il monossido di carbonio (CO), le polveri totali sospese (PTS) e l ozono estivo presentano stime statisticamente significative per le cause di morte naturali, ma non per le cause specifiche. Va ricordato che col decrescere della numerosità degli eventi in ciascuna analisi diminuisce la potenza statistica e conseguentemente aumenta l instabilità delle stime. RICOVERI CAUSE RESPIRATORIE CAUSE CARDIACHE CAUSE CEREBROVASCOLARI Vp IC 95% Vp IC 95% Vp IC 95% SO NO CO PTS O3 estivo Tabella 14 stime globali e intervalli di confidenza (95%) relativi all effetto dell inquinante sui ricoveri (lag 0-1). In grassetto i risultati statisticamente significativi. 10
11 I risultati dell analisi dei ricoveri ospedalieri, presentati in tabella 14, mostrano una maggiore variabilità della correlazione fra inquinamento ed evento sanitario e nessuno dei valori in eccesso è statisticamente significativo. La correlazione fra inquinanti e ricoveri appare a Padova,cosi come nello studio MISA2, più irregolare e meno informativa di quella che si ottiene dall analisi della mortalità. A questo possono concorrere più cause fra le quali sicuramente gioca un ruolo la scarsa numerosità di alcune analisi specifiche per malattia, le regole per la selezione della casistica i cui effetti non sono stati tuttora sufficientemente valutati, e la scelta del lag 0,1, che non è necessariamente il più adatto a dimostrare un effetto per entrambi gli indicatori di danno alla salute. Sulle base di queste considerazioni i risultati delle successive analisi specifiche per genere,età,e stagione verranno,in questo documento, limitate alla mortalità. RISULTATI SPECIFICI PER GENERE, ETÀ E STAGIONE Di seguito sono presentati i risultati delle analisi disaggregate per sesso, età e stagione per l analisi della mortalità.la tabella 15 espone i risultati disaggregati per genere ed inquinante nei tre gruppi di patologie. Per quanto concerne il genere si nota una tendenza, seppur molto irregolare, a stime di variazione percentuale leggermente maggiori nelle donne rispetto agli uomini, soprattutto nella mortalità per cause cardiache e respiratorie dove troviamo alcuni dei pochi valori statisticamente significativi.la grande variabilità delle stime per le cause respiratorie è da ritenere influenzata dalla scarsa numerosità degli eventi sulla quale si basa l analisi. CAUSE NATURALI CAUSE CARDIACHE CAUSE RESPIRATORIE Vp I.C.(95%) Vp I.C.(95%) Vp I.C.(95%) SO 2 M F NO 2 M F CO M F PTS M F O 3 M F Tabella 15 stime specifiche per sesso, relative all effetto dell inquinante sulla mortalità. 11
12 Le Tabella 16 confronta gli indicatori d associazione per fasce d età, per individuare quali siano le sostanze inquinanti con effetti più marcati e soprattutto quali siano le classi di età più a rischio, nell ipotesi che le associazioni siano più forti al crescere dell età. Le variazioni della mortalità correlate con ozono estivo e le polveri totali sospese risultano, per alcune classi d età, statisticamente significative. La maggior parte di questi valori sono nelle classi d età più avanzate. CAUSE NATURALI CAUSE CARDIACHE CAUSE RESPIRATORIE Vp I.C.(95%) Vp I.C.(95%) Vp I.C.(95%) SO NO CO PTS O estivo Tabella 16 stime specifiche per classe di età, relative all effetto dell inquinante sui decessi. La stagionalità è stata considerata come un confondente in tutte le analisi finora presentate. Tuttavia, è possibile che l effetto degli inquinanti sia diverso a seconda della stagione, calda o fredda, per un interazione con le variabili meteorologiche. I risultati dell analisi per questa variabile sono presentati in tabella 17 suddivisi per inquinante e gruppi di cause. 12
13 Per i decessi per cause naturali e cardiache, tutti gli inquinanti presentano una variazione percentuale superiore nei mesi estivi, tranne il biossido di zolfo. Per i decessi respiratori solo il PTS e l NO 2 registrano una variazione percentuale maggiore in estate, rispetto all inverno. Inoltre per la mortalità naturale risultano significative le stime relative al PTS sia d estate che d inverno,e per CO solo estivo. CAUSE NATURALI CAUSE CARDIACHE CAUSE RESPIRATORIE Vp I.C.(95%) Vp I.C.(95%) Vp I.C.(95%) SO2 Estate Inverno NO2 Estate Inverno CO Estate Inverno PTS Estate Inverno Tabella 17 stime specifiche per stagione, relative all effetto dell inquinante sui decessi. Come riportato nel rapporto MISA2, è stato possibile condurre l analisi per altre due città del Veneto: Verona e Mestre-Venezia. Abbiamo ritenuto di fare cosa utile includere in questo documento una tabella comparativa delle stime per queste tre città.va ricordato che solo per Mestre è stato possibile analizzare il PM10, mentre sia per Verona che per Padova la mortalità è stata analizzata in rapporto alle polveri totali sospese (PTS). Va infine ribadito che le stime prodotte per le singole città sono più instabili e quindi meno precise della stima metanalitica basate sul totale delle 15 città che rimane l obiettivo primario dello studio MISA2. La tabella 18 presenta a confronto nelle tre città venete i valori medi sulle 8h del 50 e 95 percentile dei cinque parametri espositivi. I valori degli inquinanti presentano, soprattutto per NO2 e SO2, una discreta variabilità che proponiamo ad una attenta valutazione agli esperti del settore. Periodo di studio CO mg/m³ NO2 µg/m³ SO2 µg/m³ PM10 µg/m³ O3 estivo* µg/m³ max media mobile 8h media 24h media 24h max media mobile 8h max media mobile 8h
14 Verona Mestre- Venezia Padova Tabella 18 Mediana e 95 percentile delle medie giornaliere (o valore massimo della media mobile sulle 8h per co) di concentrazione degli inquinanti nel periodo in studio. Confronto Padova, Verona Venezia. *stagione estiva: 1 maggio - 30 settembre Nella tabella 19 sono messi a confronto i valori percentuali, ed il loro limite fiduciale, delle variazioni nei tre gruppi di cause di morte in rapporto ai cinque inquinanti esaminati nelle tre città venete che è stato possibile includere nello studio MISA2. Il PTS risulta significativo sia a Padova che a Verona, dove è significativo anche per le cause cardiache. Risultano inoltre significativi il CO a Padova e l NO2 a Verona, mentre nessuna delle stime in eccesso raggiunge la significatività nella popolazione di Mestre-Venezia. DECESSI PADOVA VERONA MESTRE-VENEZIA Vp% IC 95% Vp% IC 95% Vp% IC 95% CAUSE NATURALI SO (-0.16, 12.98) 6.81 (-7.02, 22.71) 2.67 (-0.35, 9.11) NO (-0.41, 3.76) 3.42 (1.22, 5.66) 0.01 (-2.78, 2.87) CO 3.42 (0.22, 6.73) 1.70 (-2.43, 6.01) 0.40 (-22.14, 3.35) PTS 2.01 (0.63, 3.40) 1.62 (0.22, 3.05) * * O3 estivo 2.37 (0.56, 4.21) (-2.01, 1.36) (-1.84, 1.15) CAUSE CARDIACHE SO (-2.88, 20.73) 5.84 (-14.98, 31.76) (3.04, 24.36) NO (-1.91, 4.84) 3.16 (-0.23, 6.67) (-6.29, 2.52) CO 4.46 (-0.67, 9.86) 1.86 (-4.56, 8.72) 1.56 (-35.48, 59.85) PTS 1.94 (-0.34, 4.27) 3.08 (0.90, 5.30) * * O3 estivo 2.38 (-0.57, 5.41) 0.55 (-2.12, 3.29) (-3.18, 1.70) CAUSE RESPIRATORIE SO (-20.71, 26.27) (-23.09, ) (-29.55, 17.32) NO (-3.72, 10.94) 5.69 (-2.98, 15.14) (-14.65, 8.57) CO 0.32 (-9.72, 11.47) (-4.20, 33.53) (-12.02, 10.63) PTS 3.68 (-1.08, 8.68) 0.15 (-5.13, 5.74) * * O3 estivo 2.23 (-4.11, 8.99) 0.88 (-5.85, 8.10) 0.71 (-6.90, 8.94) 14
15 Tabella 19 Stime globali e intervalli di confidenza relativi all effetto dell inquinante sulla Mortalità, Confronto Padova, Verona Venezia. * a Mestre-Venezia è stato considerato il PM10 Allo scopo di permettere un confronto dei risultati di Padova con quelli delle altre città italiane incluse nello studio,sono state infine calcolate,come nella pubblicazione MISA2,le stime di impatto ambientale per Padova basati sulla stima metanalitica limitatamente a NO2 e CO,non essendo disponibili per questa città i dati sui livelli di inquinamento da PM10 nel periodo interessato. Questo calcolo basato sul Rischio Attribuibile permette di stimare il numero di decessi annui attribuibili ai vari parametri di inquinamento disponibili. Abbiamo inoltre riassunto in tabella 20,per rendere più agevole il confronto con i dati epidemiologici, i dati riguardanti le medie e la loro varianza dei livelli di inquinamento per i due parametri utilizzati per rendere più agevole il confronto con i dati epidemiologici. Le stime di impatto così calcolate sono presentate in tabella 21 distribuite per inquinante e confrontate a quelle disponibili per Mestre e Verona. I risultati indicano per entrambi gli inquinanti delle stime di impatto tendenzialmente più elevate a Padova rispetto alle altre due città del Veneto incluse nello studio MISA2, con un gradiente che indica per Mestre i valori più bassi, per Verona valori intermedi, e per Padova i valori più elevati. Pur tenendo conto del margine di errore di queste stime,che è comunque rappresentato nella tabella, le differenze nel numero di decessi annuali attribuibili fra le città tendono ad essere abbastanza omogenei alle variazioni dei livelli dei due inquinanti di cui è stato misurato l effetto. Va ricordato, allo scopo di evitare una erronea interpretazione dei risultati, che le stime presentate derivano dalla selezione di volta in volta di un singolo inquinante per poter procedere al calcolo,ma che l effetto misurato è inevitabilmente complessivo e va ascritto alla miscela di inquinanti. Ne consegue che i decessi attribuibili stimati per ogni singolo inquinante non vanno in ogni caso sommati. Rimandiamo ancora una volta al rapporto MISA2 per una più ampia discussione e maggiore approfondimento degli aspetti metodologici. MESTRE-VENEZIA VERONA PADOVA NO 2 log.media log.var.ianza CO log.media log.var.ianza
16 Tabella 20 Media e varianza del logaritmo naturale delle concentrazioni giornaliere di inquinante distinte per città in microgrammi per m3. NO 2 Numero annuale medio di decessi attribuibili (IC 80%) MESTRE-VENEZIA 19 (12,25) VERONA 39 (26,25) PADOVA 56 CO Numero annuale medio di decessi attribuibili (IC 80%) 25 (18,32) 29 (21,38) 53 (36,70) (35,76) Tabella 21 Stima del numero di decessi annui attribuibili complessivamente alle concentrazioni di NO 2 e CO distinte per città, basate sull effetto medio metanalitico (intervallo di confidenza al 80%). CONCLUSIONI I risultati dell analisi adottata nello studio MISA-2 e applicata alla realtà di Padova, hanno permesso di evidenziare un associazione tra incrementi dell inquinamento atmosferico e l aumento della mortalità giornaliera. L andamento della frequenza per i ricoveri ospedalieri non sembra invece consistentemente correlare con la variazione dei parametri di inquinamento. Solo per le cause cerebrovascolari risulta un aumento della frequenza dei ricoveri in rapporto all inquinamento. Questa incertezza è presente anche nello studio nazionale ed è di difficile valutazione. Vanno forse riconsiderati sia i criteri di valutazione dei ricoveri, la cui standardizzazione appare attualmente insoddisfacente, che la scelta del lag che potrebbe essere diverso nel modello causale dei ricoveri. Per quanto riguarda invece la mortalità naturale, sono risultati statisticamente significativi gli incrementi percentuali dei seguenti inquinanti: CO (+3.42%, I.C.(95%): ), PTS (+2.01% I.C.(95%): ) e ozono estivo (+2.37% I.C.(95%): ). Nell analisi dei decessi, non sono state rilevate forti differenze per genere, si è potuto solo evidenziare una leggera tendenza a stime di variazione percentuale maggiori nelle donne rispetto agli uomini, soprattutto nella mortalità per cause cardiache e respiratorie. È stata evidenziata, inoltre, nell analisi specifica per classe d età, un aumento del rischio al crescere dell età del deceduto. Questo eccesso risulta, in particolare, molto evidente nel momento in cui si passa dalla classe di età anni alla classe composta dagli ultra 85-enni. Il confronto tra stagioni, ha evidenziato, per i decessi per cause naturali e cardiache, come per tutti gli inquinanti sia presente una variazione percentuale superiore nei mesi estivi, tranne che per il 16
17 biossido di zolfo. Per i decessi respiratori solo il PTS e l NO 2 registrano una variazione percentuale maggiore in estate, rispetto all inverno. Il monossido di carbonio e le polveri totali sospese, nell analisi della mortalità, risultano essere, tra i parametri di associazione, quelli più sensibili. Essi risultano, infatti, nella maggior parte delle analisi specifiche svolte, significativi e di segno positivo. E importante sottolineare che le stime ottenute per ciascuno di questi inquinanti è necessariamente espressione di un fenomeno più complesso, l inquinamento atmosferico, e che gli inquinanti stessi sono correlati tra loro, cosicché è impossibile scinderne il singolo effetto all interno della miscela inquinante. Il confronto con le altre due città venete incluse nello studio MISA2 mostra come i risultati di Padova non differiscano in modo rilevante da quelli di Verona, mentre le stime del valore percentuale misurate a Venezia-Mestre siano tendenzialmente inferiori. Le stime di impatto sulla mortalità risultano più elevate per la popolazione di Padova rispetto a Verona e in misura ancor più evidente rispetto a Mestre-Venezia. I risultati dell analisi condotta sui dati di Padova dimostra la fattibilità di analisi di serie temporali anche per questa popolazione, che si aggiunge a quelle di Verona e Venezia-Mestre. La disponibilità e la riproducibilità della metodologia statistica, la disponibilità di programmi statistici ormai consolidati,la disponibilità di dati di mortalità, ricoveri ospedalieri e misure ambientali sempre più recenti permettono ormai in tempi relativamente brevi di aggiornare i risultati presentati in questo documento al e, in prospettiva, di programmare questa esperienza con una metodologia di tipo longitudinale assicurando così un sistema di sorveglianza sui possibili effetti nocivi dell inquinamento a livello di popolazione e di valutazione dell efficacia degli interventi che può essere allargato anche ad altre aree della regione nelle quali siano disponibili i dati necessari. Questo documento è stato preparato da Lorenzo Simonato, Roberta Tessari e Cristina Canova del Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica che hanno coordinato la raccolta dei dati, il loro controllo di qualità e l analisi statistica. Lo studio non sarebbe stato possibile senza il contributo e la collaborazione di : Franca Bergoglio, Massimo Bressan e Riccardo Vangelista dell ARPA di Padova per la collaborazione nell estrazione dei dati ambientali e nella valutazione critica dei risultati; Giovanni Renzulli Direttore del Dipartimento Prevenzione dell ULSS 16 di Padova, Ivana Simoncello, Eustachio Cipolla e Fabio Rozzato dello stesso Dipartimento per l estrazione dei dati di mortalità ed il contributo critico allo studio; 17
18 Livio Pravato del Dipartimento Information Technology dell ULSS 16 di Padova per l estrazione dei dati riguardanti i ricoveri ospedalieri e per la collaborazione in generale allo studio. Bibliografia [1] Biggeri A.,Baccini M., Accetta G., Bellini A., Grechi D. il Gruppo MISA (2003), Valutazione di qualita, delle misure di concentrazione degli inquinanti atmosferici nello studio sull effetto a breve termine dell inquinamento sulla salute, Ep e prev, 27(6). [2] Dominici F, McDermott A, Daniels M, Samet JM, Zeger SL. (2003), Revised Analyses of The National Morbidity, Mortalità, and Air Pollution Study, Part II. In: Health Effects Institute. Revised Analyses of Time Series Studies of Air pollution and Health. Special Report. Health Effects Institute, Boston MA. [3] Katsouyanni K, Touloumi G, Samoli E, Gryparis A, Le Tertre A, Monopolis Y, Rossi G, Zmirou D, Ballester F, Boumghar A, Anderson HR, Wojtyniak B, Paldy A, Braunstein R, Pekkanen J, Schindler C, Schwartz J (2001), Confounding and effect modification in the short-term effects of ambient particles on total mortality: results from 29 European cities within the APHEA2 project, Epidemiology. 12 (5): [4] Biggeri A., Bellini P., Terracini B. (2001), Metanalisi italiana degli studi sugli effetti a breve termine dell inquinamento atmosferico, Ep e prev; 25 (2) suppl
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