La razionalizzazione del processo di due diligence come fattore abilitante per il governo del rischio fiscale
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- Bernardo Pasini
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1 La razionalizzazione del processo di due diligence come fattore abilitante per il governo del rischio fiscale 1
2 Introduzione Nel convegno dello scorso anno, il nostro intervento si è focalizzato sulla convenienza ad esplorare le sinergie esistenti fra le diverse normative di Tax Reporting al fine di razionalizzare i processi di segnalazione Nel corso di quest anno, molti intermediari hanno avviato progettualità in questa direzione, riconoscendo al contempo in vista dell entrata in vigore della DAC2/CRS - l esigenza di ottimizzare le attività di identificazione della clientela e la relativa gestione delle informazioni fiscali Obiettivi Descrivere il percorso (e le opportunità) di razionalizzazione dei processi di Tax Identification a seguito dell introduzione della DAC2/CRS Illustrare come l ottimizzazione del processo di Tax Identification rappresenti un primo importante tassello verso il presidio complessivo del rischio fiscale da parte degli intermediari finanziari 2
3 CRS Overview Contrastare l evasione fiscale offshore Le Sfide e le Implicazioni Effettiva individuazione dei Reportable Account Reporting Financial Institution Rapida evoluzione delle fonti normative Numerosi soggetti da identificare Tutti i Financial Account Impatti su molteplici funzioni: Compliance, Fiscale, Commerciale, Organizzazione, Rete, IT Vincoli Tecnici Go Live entro il 2015 Molteplici disposizioni. locali Interazione con molteplici Autorità fiscali nazionali 3
4 Roadmap to Compliance Early Adopters 1 Gennaio 2016 Onboarding nuovi Financial Account (sia persone fisiche che giuridiche) 31 Dicembre 2016 Scadenza identificazione High Value Account persone fisiche 31 Marzo 2017 Primo Reporting 31 Dicembre 2017 Termine identificazione (di tutti i clienti persone fisiche e giuridiche) Gennaio 2017 Onboarding nuovi Financial Account (sia persone fisiche che giuridiche) 31 Dicembre 2017 Scadenza identificazione High Value Account persone fisiche 31 Marzo 2018 Primo Reporting 31 Dicembre 2018 Termine identificazione (di tutti i clienti persone fisiche e giuridiche) Non-Early Adopters 4
5 Il processo di onboarding della clientela Focus sul Modello di Autocertificazione Quali possibili rischi? Quali opportunità Verso il governo complessivo del rischio fiscale - Il ruolo della Tax Identification 5
6 Incremento degli oneri di Tax Identification e Reporting QI Agreement Assicurare la corretta ritenuta alla fonte sui redditi di capitale di fonte statunitense Anagrafe Rapporti Intensificare i controlli fiscali sulle movimentazioni dei rapporti finanziari FATCA/IGA Individuare gli investitori statunitensi che operano mediante lo schermo di intermediari esteri Direttiva Risparmio Garantire un livello di imposizione effettiva sui redditi da risparmio esteri Monitoraggio Fiscale Prevenire i fenomeni di illecito nei trasferimenti finanziari da/verso l estero Proposta in corso CRS Assicurare la tax Compliance transfrontaliera tra i paesi aderenti DAC2 6
7 I momenti di Tax Identification Consenso Privacy Informativa Contratto KYC Autocertificazione Trasparenza FATCA Autocertificazione CRS Questionario MIFID Dichiarazione di residenza fiscale estera W8/W9 QI Direttiva Risparmio 7
8 DAC 2 I momenti della Tax Identification Modelli di autocertificazione Finalità Momento di Raccolta* FATCA Mod. OCSE (replicabile anche in formato libero) Attestare la residenza e/o la cittadinanza U.S. Apertura New Financial Account CRS Mod. OCSE - (replicabile anche in formato libero) Identificare la residenza fiscale Apertura New Financial Account Dir. Risparmio Certificato di residenza fiscale rilasciato da Autorità fiscale competente Identificare la residenza fiscale del beneficiario effettivo Presentata dal beneficiario effettivo Dichiarazione di residenza fiscale estera Tax Exemption Application Form for Non-Residents (replicabile anche in formato libero) Corretta applicazione delle imposte Su iniziativa del beneficiario effettivo dei redditi oggetto di tassazione QI Form W8/W9 Corretta tassazione dei redditi da strumenti finanziari U.S. per i contribuenti U.S. Acquisto di strumenti finanziari US * Momento ufficiale previsto dalla normativa, ma sono state previste semplificazioni 8
9 I dati raccolti tramite le autocertificazioni FATCA CRS Dir. Risparmio QI Residenza fiscale estera Nome e Cognome Ind. residenza Ind. corrispondenza Persone fisiche Residenza fiscale TIN Res. fiscale Luogo di nascita Data di nascita Cittadinanza Den. sociale Sede / Ind. residenza Ind. corrispondenza Persone Giuridiche Residenza fiscale TIN (da Res. Fiscale) Luogo Cost./Org. Tipo cliente (NFE/FI) Tit. Effettivo (cfr. PF) Partita IVA / VAT GIIN La raccolta dei medesimi dati in momenti ed in sistemi IT differenti può generare un RISCHIO 9
10 Il processo di onboarding della clientela Focus sul Modello di Autocertificazione Quali possibili rischi? Quali opportunità Verso il governo complessivo del rischio fiscale - Il ruolo della Tax Identification 10
11 Modello a silos I rischi di un modello «a silos» Pur insistendo sulle medesime informazioni, la diversità degli obiettivi di ciascuna normativa ha spinto molti intermediari a definire MODELLI DI IDENTIFICAZIONE specifici per ogni adempimento (silos) invece di un unico integrato rendendo, di fatto, molte attività ridondanti, nonché frammentata la raccolta e la gestione dei dati stessi FATCA CRS / DAC 2 Ruoli & responsabilità Ruoli & responsabilità Modello Operativo Orga & Processi Modello Operativo Orga & Processi Modello dei Controlli Modello dei Controlli Sistemi Sistemi Rischi Le inefficienze delle attività di identificazione e la ridondanza della documentazione richiesta può condurre alla perdita di clienti generando rischi di danni economici danni reputazionali QI Agreement Dichiarazione di residenza fiscale estera Ruoli & responsabilità Ruoli & responsabilità Modello Operativo Orga & Processi Modello Operativo Orga & Processi Modello dei Controlli Modello dei Controlli Sistemi Sistemi La frammentazione (anche in termini di responsabilità) nella gestione dei processi di identificazione dei dati fiscali può condurre ad un errata applicazione delle ritenute e all invio di errate/incongruenti segnalazioni generando rischi di sanzioni amministrative danni reputazionali reclami clienti cause passive Principale obiettivo della normativa Reporting Applicazione delle ritenute 11
12 Il rischio fiscale, una definizione Rischio di non adempiere agli obblighi fiscali Lato banca che ricadono sulla banca in quanto contribuente diretto e di conseguenza sul proprio conto economico che ricadono sui propri dipendenti in quanto la banca è tramite per il calcolo dei contributi fiscali relativi ai propri dipendenti Reclami dai clienti Perdite economiche Cause passive Danni reputazionali Sanzioni Lato cliente che ricadono sulla banca in quanto sostituto di imposta per i propri clienti (es. errori nella determinazione del regime di tassazione da applicare) conseguenti a specifici servizi offerti al cliente finalizzati all ottenimento di benefici fiscali che ricadono sulla banca in quanto soggetto deputato a segnalare le consistenze patrimoniali dei propri clienti 12
13 Il processo di onboarding della clientela Focus sul Modello di Autocertificazione Quali possibili rischi? Quali opportunità Verso il governo complessivo del rischio fiscale - Il ruolo della Tax Identification 13
14 Razionalizzazione dei processi di identificazione Raccolta delle informazioni più snella Riduzione dei costi Semplificazione delle procedure Velocizzazione delle attività di sportello Maggior spazio alla relazione con il cliente Riduzione degli impatti sulla clientela e sugli operatori di filiale Maggior spazio all'ascolto delle esigenze e alla personalizzazione delle offerte Creazione/integrazione di un unico DWH 14
15 Razionalizzazione dei processi di identificazione Il cliente Contratto Consenso Privacy Informativa Trasparenza KYC Questionario MIFID Autocertificazione per DD Fiscale Dichiarazione di residenza fiscale estera Autocertificazione FATCA W8/W9 QI Autocertificazione CRS Direttiva Risparmio All apertura del PRIMO Financial Account il cliente firma 1 unico modulo 15
16 Necessità di adottare un approccio sinergico e integrato alla Due Diligence ed al Reporting Due Diligence Unico punto di raccolta delle informazioni Creazione/integrazione di un unico DWH Revisione della contrattualistica e dei moduli Riduzione degli impatti sulla clientela e sugli operatori di filiale Reporting Revisione e razionalizzazione del processo di produzione delle segnalazioni Ottimizzazione del Sistema dei controlli Riduzione dei rischi e dei costi per la produzione delle segnalazioni 16
17 Razionalizzazione dei processi di identificazione I sistemi di front-end filiale Da... raccolta delle informazioni tramite molteplici sistemi di FRONT END a Creazione di un unico punto di identificazione del cliente FATCA CRS Residenza fiscale estera Q.I. Direttiva Risparmio KYC Unico sistema di front end per la due diligence 17
18 Necessità di adottare un approccio sinergico e integrato per la produzione del Reporting «A SILOS» «Modello Integrato» Modello dei dati A B C D Dato anagrafico/ finanziario Dato anagrafico/ finanziario «Regulatory driven» «Reporting Oriented» Sistema dei controlli A B C A B C D D Controlli Integrati 18
19 Il processo di onboarding della clientela Focus sul Modello di Autocertificazione Quali possibili rischi? Quali opportunità Verso il governo complessivo del rischio fiscale - Il ruolo della Tax Identification 19
20 Verso il governo complessivo del rischio fiscale Dalla razionalizzazione di singoli ambiti ad un modello integrato per la complessiva ottimizzazione della gestione del rischio fiscale La razionalizzazione dei processi di Tax identification come il primo passo di un nuovo percorso Evoluzione normativa Adempimento Collaborativo,11 agg. Circolare Bankit 285, Cooperative Compliance OCSE, etc. Leve del cambiamento Ricerca efficienza Razionalizzazione delle attività di presidio di tutte le normative che hanno implicazioni fiscali L adozione di un modello integrato di identificazione, gestione e controllo dei rischi fiscali è la base per l accesso a programmi di Cooperative Compliance, ovvero il nuovo paradigma di relazioni fra Autorità fiscali e contribuenti, ispirato alla collaborazione preventiva e al monitoraggio del rischio fiscale 20
21 Il framework di riferimento per il presidio del rischio fiscale Sistema dei Controlli Interni Il Tax Control Framework è uno dei tasselli del complessivo Sistema dei Controlli Interni aziendale: con il 15 agg. Circolare della Banca d Italia 263 (confluito nell 11 agg. della Circolare 285) il rischio fiscale è stato esplicitamente inserito nel novero dei rischi a fronte dei quali si richiede la strutturazione di adeguati presidi di gestione e controllo Tax Control Framework Governance Politiche, Risk Appetite, Risk Reporting, etc. Identificazione e misurazione dei rischi Modello Organizzativo e Operativo Ruoli e responsabilità, attività, controlli, reporting Periodic Review E A Tax B Disegno dei controlli Sistemi Monitoraggio e alerting, strumenti di reporting D Reporting interno ed esterno C Gestione e monitoraggio Per assicurare l efficacia del Tax Control Model è necessario garantire la coerenza complessiva di tutte le singole componenti che lo costituiscono, ovvero regole, funzioni, risorse, processi, procedure e sistemi 21
22 Il Tax Contol Model La Governace e le politiche in ambito fiscale, le decisioni organizzative ed operative e i sistemi informativi consentono di calibrare il Tax Control Model Nella progettazione del modello di controllo risulta fondamentale definire specifiche fasi/attività finalizzate a valutarne E Periodic Review A Revisione e adeguamento del modello in relazione agli esiti delle attività di controllo e alle linee guida degli Organi aziendali Tax Control Model Identificazione e misurazione dei rischi Identificazione delle attività soggette a rischio fiscale e misurazione del relativo impatto in termini di severity e probability Tax D B Disegno dei controlli Disegno e formalizzazione dei protocolli di prevenzione e controllo di I e II livello in termini di attività, frequenza, responsabilità e strumenti a supporto periodicamente l efficacia e l adeguatezza rispetto alle linee D Reporting interno ed esterno C Test e monitoraggio guida e agli obiettivi di rischio definiti dagli Organi aziendali Analisi e sistematizzazione degli esiti delle attività di controllo e diffusione delle informazioni verso gli stakeholder interni ed esterni Esecuzione dei controlli e monitoraggio degli eventi di rischio. Pianificazione delle verifiche di II livello ed esecuzione dei test di effettività 22
23 Quali benefici? Garantisce una consapevole e chiara definizione delle linee di indirizzo attraverso l allineamento fra Strategia/Business Model e Tax Risk Appetite Favorisce il commitment sulle attività di presidio attraverso una chiara attribuzione di Ruoli e Responsabilità Consente di sfruttare le sinergie fra le attività di presidio (o ridurre le duplicazioni) e di razionalizzare i processi di gestione del rischio Favorisce la diffusione di informazioni strutturate e complete verso gli stakeholder interni ed esterni, aumentando la consapevolezza dei rischi fiscali cui la banca è soggetta e delle attività poste in essere per garantirne il presidio 23
24 Per maggiori informazioni potete contattare: Stefano Appetiti Partner Financial Services Industry Deloitte Consulting Via G. Romagnosi 18/a Roma Tel: Cell: Member of Deloitte Touche Tohmatsu Grazie per l attenzione 24
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