La Missione di Syndial. La Missione di Eni

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1 Bilancio di Sostenibilità 2013

2 La Missione di Syndial Siamo una società di Eni. Centro di competenza nel campo del risanamento ambientale, forniamo un servizio integrato attraverso le attività di approvvigionamento, logistica dei rifiuti, ingegneria e realizzazione di progetti di bonifica, fino all individuazione di soluzioni sostenibili di recupero e valorizzazione delle aree post-intervento. La Missione di Eni Siamo un impresa integrata nell energia, impegnata a crescere nell attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Tutti gli uomini e le donne di Eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all ambiente e all integrità.

3 Indice Messaggio del Presidente Leonardo Bellodi agli stakeholder 3 Il punto di vista di Giovanni Milani, Amministratore Delegato di Syndial 4 Analisi di materialità 6 Chi è Syndial 7 I numeri di Syndial 8 I siti Syndial 9 Ecobilancio La Governance 12 Struttura organizzativa 12 Gli organi di governo 12 Il codice etico e il modello organizzativo Rapporti con gli stakeholder 13 La parola a Enrica Barbaresi, responsabile Rapporti Istituzionali 13 Le categorie di stakeholder 13 Le collaborazioni 14 Le attività e i principali risultati nel I progetti di bonifica e la gestione rifiuti 15 La parola a Modestino Colarusso, responsabile Attività di Risanamento Ambientale 15 La progettazione ed esecuzione di interventi di bonifica e messa in sicurezza di falda e suolo 16 Applicazione dell approccio di bonifica sostenibile 16 Un intervento di riqualificazione ambientale completato: la bonifica del sito di Cengio 17 Un intervento di riqualificazione ambientale in start-up: la bonifica del sito di Pieve Vergonte 18 Interventi per altre società Eni 19 La piattaforma informatica ambientale per la gestione dei rifiuti 19 La gestione degli impianti 19 La parola a Gianfranco Russo, responsabile Operations 19 La gestione sostenibile degli impianti di trattamento di acque di falda inquinata 20 Le attività produttive nella chimica 22 La gestione di salute, sicurezza e ambiente 23 La parola a Guido Montanari, responsabile di Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità (HSEQ) 23 La salute e la sicurezza sul luogo di lavoro 23 L ambiente 24 Il valore delle persone 26 Le persone di Syndial nel Le politiche retributive e i benefit 27 La formazione 27 La valutazione delle persone 27 Tabella riassuntiva indicatori di sostenibilità 28

4 caratteristiche del bilancio Il documento 2013 è la prima pubblicazione del bilancio di sostenibilità basato sulle linee guida del Global Reporting Initiative GRI da parte di Syndial. L impegno dell azienda è di continuare a mettere a disposizione ogni anno le informazioni sulla sostenibilità.

5 messaggio del Presidente Leonardo Bellodi agli stakeholder Eni è impegnata, da anni, in attività di ripristino ambientale di siti industriali dismessi. Per questo ha costituito Syndial, società a cui ha affidato la mission di assicurare un servizio integrato altamente qualificato nel campo del risanamento. Il recupero dell ambiente rappresenta la premessa di riconversione produttiva di quei siti che hanno fatto la storia dell industria italiana e che ancora oggi possono essere un opportunità per il sistema Paese. Per fare questo, credo sia necessario elaborare anche un nuovo modello di partnership pubblico - privato, affinché le bonifiche siano attuate in tempi brevi e in modo da assicurare soluzioni certe ed efficienti per la tutela dell ambiente e il rilancio dei territori. LEONARDO BELLODI Della bonifica dei siti, molti dei quali acquisiti ex Lege, Eni si è fatta carico, trasferendoli nel corso degli anni a Syndial che ne ha continuato l attività, diventando un centro di eccellenza ambientale. Il nostro mestiere è quello del fare e del creare valore. Syndial ha realizzato e realizza interventi di bonifica utilizzando le tecnologie più avanzate presenti sul mercato, garantendo la sostenibilità e la tutela del territorio. Gli interventi vanno dalla bonifica al ripristino ambientale in circa 50 aree dismesse, di cui 17 di interesse nazionale, per restituirle a nuovi utilizzi. Nell ultimo ventennio la cultura, la sensibilità e la disciplina ambientale si sono estremamente evolute. L attenzione dell opinione pubblica verso l ambiente è cresciuta in modo esponenziale in questi anni. Per dare adeguate risposte Syndial ha potenziato il proprio impegno per consolidare le relazioni con tutti gli stakeholder. Pilastro fondamentale nella strategia di sostenibilità di Syndial è la particolare attenzione che la società dedica al territorio, dialogando e condividendo i progetti di bonifica al fine di trasformare in valore aggiunto le attività di risanamento ambientale. Il Presidente Leonardo Bellodi Messaggio del Presidente Leonardo Bellodi agli stakeholder 3

6 Il punto di vista di Giovanni Milani AMMINISTRATORE DELEGATO DI SYNDIAL GIOVANNI MILANI Syndial sta attraversando una fase di cambiamento abbastanza radicale e veloce: quali sono le ragioni e i driver? Quella di Syndial è una storia interessante di evoluzione positiva di cui si può comprendere il divenire solo guardando al passato. Syndial nasce come società nella quale sono stati collocati via via nel tempo gran parte degli insediamenti e delle attività produttive dismessi o da dismettere, sia di proprietà storica Eni, sia attribuiti ex Lege nel generale riassetto della chimica italiana. Molte di queste attività erano obsolescenti, come la produzione del cloro da celle al mercurio, di forte impatto ambientale, oppure non più competitive. A causa della contrazione dei mercati queste produzioni, infatti, erano destinate a essere sempre più marginali rispetto a quelle dei Paesi in via di sviluppo, vicine a migliori fonti energetiche e di materia prima. Syndial, insieme agli insediamenti e alle attività, aveva ereditato notevoli obblighi contrattuali e sociali, tra cui quello di bonifica dal pregresso inquinamento. Man mano che le attività produttive venivano meno si procedeva alle caratterizzazioni dello stato di inquinamento dei suoli e alle opere per la messa in sicurezza in emergenza dei suoli e delle falde, in modo da impedire la migrazione all esterno dei siti degli inquinanti. Nel contempo, si procedeva alla presentazione dei relativi progetti preliminari di bonifica agli enti competenti per l approvazione e cominciavano imponenti opere di demolizione degli impianti inattivi e dei fabbricati fatiscenti. In sostanza, nel corso degli anni, al know how delle produzioni chimiche si è sostituito quello nuovo e innovativo del risanamento ambientale. Un percorso ineludibile che ha fatto corrispondere a questo cambio di competenza un cambio di processo di creazione del valore: dal prodotto chimico, spesso una commodity, a opere di ingegneria, in lento, ma costante sviluppo. Dal 2011 si è deciso di abbandonare rapidamente le ultime produzioni, con l eccezione del cloro a membrana ad Assemini e di valorizzare al massimo le capacità tecnologiche e operative acquisite nel campo del risanamento ambientale. Sullo Stabilimento di Assemini è stato avviato un importante investimento di riqualificazione per rendere competitivo il sito con l annessa salina di Conti Vecchi. L evoluzione di Syndial come centro di eccellenza ambientale ha portato le altre divisioni e Società Eni a riconoscerne le competenze, con il conseguente affidamento di progetti e operazioni derivanti dai loro obblighi ambientali. Un riconoscimento importante per Syndial che, da centro di eccellenza, diventa polo del risanamento ambientale, non solo della chimica, ma anche per la raffinazione, l upstream petrolifero e per altri siti industriali e società di Eni come EniPower ed EniServizi. In che maniera Syndial affronta gli obblighi verso gli stakeholder che le derivano dalla sua attività? Syndial ha due ordini di obblighi verso i portatori di interessi. Il primo ordine corrisponde agli obblighi di legge che provengono dall operare attività di bonifica e risanamento in un ambiente strutturato, un sistema Paese che, pur se in maniera talvolta macchinosa, prevede il ripristino delle condizioni ambientali dopo le produzioni. Tali obblighi, sanciti a volte da autorità ed enti diversi, a volte anche non allineati fra loro, sono ottemperati da Syndial con la massima diligenza, nei tempi 4 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

7 indicati dalle ordinanze, con le tecnologie più avanzate a disposizione sul mercato e accettate dalle autorità. Il secondo ordine di obblighi attiene al codice etico Eni, che contempla il rispetto dei valori quali trasparenza, onestà, correttezza e buona fede. Le nostre attività sono svolte nella consapevolezza della responsabilità sociale che abbiamo nei confronti di tutti i nostri portatori di interessi e in particolare delle comunità in cui operiamo, nella convinzione che la capacità di dialogo e di interazione con la società civile rappresentino un valore fondamentale. Il progressivo utilizzo in modo trasparente di fornitori appartenenti alle comunità locali, quando opportunamente qualificati per le operazioni che svolgiamo, o di fornitori che a loro volta promuovono, utilizzandola, lo sviluppo della manodopera locale, l ascolto delle prospettive di riutilizzo dei siti da parte delle comunità e la partecipazione a iniziative con il territorio sono alcune azioni di applicazione pratica dei nostri valori. In che modo Syndial si integra con le altre unità di business Eni e contribuisce al risultato complessivo? Come accennato prima, Syndial sta riscuotendo ora il credito costruito negli anni recenti. Le altre unità di business Eni stanno infatti cominciando ad assegnare a Syndial le attività più complesse conseguenti ai propri obblighi ambientali, che in passato avrebbero affidato a società esterne per l ingegneria e le operazioni. Una soluzione, questa, frammentata, con grande potere contrattuale dalla parte dei fornitori, con rischi significativi di disomogeneità nei rapporti con gli enti, di lacune di compliance e di extra costi. L affidamento a Syndial come operatore mitiga i rischi sopra accennati e permette economie di scala nella gestione e negli approvvigionamenti utili al risultato economico di Eni. Anche la maggiore omogeneità di posizione nel dialogo con le autorità e gli enti di controllo contribuisce a migliorare l immagine di Eni, oltre che ad assicurare un vantaggio per i territori. In questo bilancio verranno proposti e illustrati specifici interventi, che rappresentano il nostro modo di intendere la sostenibilità nel lavoro di tutti i giorni e il valore derivante dal lavorare con Eni. Tra questi, particolarmente importante è la cooperazione con la Divisione Exploration & Production in Val d Agri, che ha portato a individuare la soluzione del problema del destino delle acque di strato associate alla produzione petrolifera. Una ricerca sfidante della nostra unità TAF Management che ha realizzato un pilota avanzato di impianto di trattamento, i cui risultati porteranno a ridurre significativamente l impronta ambientale e, in minor misura, alcuni costi della produzione petrolifera. Altra significativa esperienza è l intesa con EniPower per la copertura di parte del sito ISAF di Gela con pannelli solari. L esempio di riutilizzo di aree ambientalmente degradate si è concretizzato con un grosso lavoro di messa in sicurezza della vecchia discarica e con il successivo riutilizzo dell area per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Quali sono stati i risultati principali del 2013? Nel 2013 abbiamo conseguito importanti risultati e vorrei porre l accento su alcune iniziative di cui siamo particolarmente orgogliosi. Abbiamo proseguito l azione di restituzione alla comunità e alle attività imprenditoriali locali di aree bonificate e in via di bonifica con progetto approvato. Tali aree diventeranno sede di nuove iniziative industriali, oggetto di accordo con il Ministero dell Ambiente e con le istituzioni locali, rivitalizzando territori con una forte vocazione produttiva. Tra le tante operazioni di cessione di aree mi piace ricordare quelle a Porto Marghera, a Scarlino in Toscana, oltre il riutilizzo delle aree da parte delle società Eni nel sito di Porto Torres per la realizzazione della riconversione prevista dal Progetto Chimica Verde. Il supporto dato alla Regione Sicilia per risolvere l emergenza di smaltimento del percolato della discarica comunale di Bellolampo, piuttosto che le intese in corso con i consorzi territoriali per la gestione dei TAF di Crotone e Porto Torres, sono iniziative che vanno nella direzione di una collaborazione trasparente e costruttiva con le istituzioni locali valorizzando la nostra presenza. Tutte operazioni realizzate grazie alle intese raggiunte con il territorio che confermano come le nostre attività possano tradursi in opportunità. Altro importante obiettivo di sostenibilità è il miglioramento dell efficienza energetica degli impianti. A Priolo è partito il progetto per ridurre l impronta energetica del TAF, il più grande d Italia, con interventi tecnici di miglioramento impiantistico. Infine, ma non da ultimo, con soddisfazione segnalo che nell anno abbiamo registrato una cospicua riduzione degli indici infortunistici riferiti sia ai dipendenti che ai contrattisti, testimonianza di un importante quanto impegnativo cambiamento nella cultura della sicurezza in azienda. L Amministratore Delegato Giovanni Milani Il punto di vista di Giovanni Milani 5

8 analisi di materialità Per definire la rilevanza dei temi da trattare nel bilancio di sostenibilità, nel corso del 2013 è stata effettuata l analisi della materialità 1, che consente di stabilire quali temi di sostenibilità siano ritenuti prioritari per l azienda. Sono state intervistate 13 persone di Syndial tra cui l Amministratore Delegato, il Top Management al completo e le figure di riferimento che hanno portato i punti di vista di tutte le aree dell azienda. L obiettivo di Syndial è di sviluppare in futuro questa metodologia affinando la scelta dei temi per meglio definire a 360 la sostenibilità dell azienda. I risultati di questa prima analisi della materialità sono riportati nella rappresentazione grafica che segue: Tutti i temi presi in considerazione nell analisi sono temi importanti per quanto riguarda la sostenibilità dell azienda; la classifica rappresentata nel grafico ha il solo scopo di evidenziare la priorità di alcuni temi rispetto ad altri, fornendo utili indicazioni sui temi che saranno trattati con un maggior livello di dettaglio all interno del bilancio. Leggendo attraverso questa lente i risultati (1) dell analisi di materialità si evince che i temi chiave per Syndial sono la gestione dei rifiuti, la gestione della risorsa idrica e il coinvolgimento delle comunità locali. La componente sostenibilità è un fattore importante nelle strategie di Eni: sono quindi stabiliti annualmente obiettivi specifici per le società controllate che mettono in correlazione la perfomance di sostenibilità e i compensi per il management. Tra gli obiettivi di Syndial vi sono la definizione di un piano di coinvolgimento degli stakeholder locali e l ottimizzazione della gestione dei rifiuti attraverso una piattaforma informatica che consenta di valutare le migliori opzioni per ridurre gli impatti derivanti dalla loro movimentazione. 6 EniPower Bilancio di Sostenibilità 2013

9 chi è Syndial Non si citano le società con quote di partecipazioni <50% poiché si tratta di realtà molto piccole, il cui valore totale a bilancio di Syndial è di poco meno di 5 milioni di euro. Syndial è una società controllata da Eni al 100% che dal 2002 ha il compito di realizzare, in linea con le normative ambientali e di sicurezza vigenti e con l utilizzo di tecnologie avanzate e sostenibili, gli interventi di risanamento ambientale di siti petrolchimici e minerari contaminati dalle precedenti attività produttive, al fine di rendere disponibili le aree bonificate per successive attività di reindustrializzazione, con una forte attenzione alle specificità dei territori in cui opera. A partire dal 2011 Syndial ha assunto pienamente il ruolo di global client nei confronti di Eni, ponendosi come centro di eccellenza ambientale per fornire un servizio integrato nel campo del risanamento ambientale, attraverso le attività di ingegneria e realizzazione dei progetti e di logistica dei rifiuti. Ciò è sviluppato anche attraverso i laboratori ambientali di Priolo e Ferrara che forniscono servizi di campionamento e analisi delle acque, suoli, rifiuti, emissioni in atmosfera e ambienti di lavoro. Anche l unità degli approvvigionamenti ambientali di Syndial rappresenta il centro di competenza in materia per tutta Eni. Syndial opera in 42 aree dismesse di proprietà, di cui alcune in siti di interesse nazionale, e in altri siti industriali di Eni, eseguendo interventi di risanamento ambientale, ovvero: - progettazione ed esecuzione di decommissiong impianti; - progettazione ed esecuzione delle opere di bonifica di suoli e falde; - gestione delle barriere idrauliche ed degli impianti di trattamento acque di falda (TAF) per la messa in sicurezza delle falde inquinate; - gestione dei rifiuti. Parallelamente, Syndial gestisce alcune attività produttive non strategiche legate al Gli approvvigionamenti ambientali ciclo del cloro e alcune società partecipate, con l obiettivo di procedere alla loro progressiva dismissione. I driver alla base dell operato di Syndial sono la realizzazione di progetti complessi, l ottimizzazione delle risorse economiche e la capacità di sperimentare e adottare le migliori tecniche nel rispetto della sicurezza e dell ambiente. In questo ambito ricadono tutte le attività di approvvigionamento di beni e servizi relativi a: bonifiche e realizzazione/gestione di impianti TAF, trasporto e smaltimento rifiuti, ingegneria ambientale, monitoraggi ambientali, decommissioning impianti. Syndial svolge attività di approvvigionamento ambientale stipulando contratti sia in conto proprio, sia in nome e per conto di Eni e di altre società controllate. Quando sono presenti nel territorio realtà imprenditoriali dotate di un sufficiente livello tecnico e dimensionale, Syndial applica politiche di qualifica e selezione dei fornitori con attenzione alle potenziali ricadute sullo sviluppo economico dei diversi contesti geografici di intervento. In ogni caso, laddove vi siano significative attività di risanamento ambientale, spesso vengono sottoscritti appositi protocolli di intesa per la legalità con Prefetture, Enti Locali, Associazioni Imprenditoriali e Sindacati. Tali accordi contribuiscono a innalzare i livelli di legalità e trasparenza in tutti i contesti in cui operano Syndial e i propri contrattisti e si pongono in linea di continuità con le altre iniziative assunte negli anni dalle Autorità competenti per prevenire e contrastare i comportamenti illeciti. Le performance dei fornitori assegnatari di contratti sono monitorate tramite un processo strutturato di valutazione delle prestazioni. Nel corso del 2013 sono stati assegnati contratti per lavori e servizi pluriennali che ammontano a 452 milioni di euro, di cui 168 milioni di euro per Syndial e 284 milioni di euro per conto di Eni e delle sue società controllate. Chi è Syndial 7

10 Il valore aggiunto di Syndial per Eni I numeri di Syndial 8 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

11 I siti Syndial * Ogni Area Mineraria è composto da più siti minori come segue: Campiano (2) - è composta da due siti: Merse e Ribudelli Fenice Capanne (5) - è composta da cinque siti: Bacini e Discariche, Forni dell Accesa, La Pesta, Polyteckne e Scabbiano e Serrabottini. Manciano (2) - è composta da due siti: Secoto e Tafone Nord. Niccioleta (2) - è composta da due siti: Niccioleta e Niccioleta Nuovi siti Gavorrano (1) Salciaia (1) Scarlino (1) Chi è Syndial 9

12 Ecobilancio Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

13 Chi è Syndial 11

14 La Governance Struttura organizzativa La struttura organizzativa si articola in cinque funzioni trasversali: Amministrazione e Controllo; Risorse Umane; Approvvigionamenti; Salute, Sicurezza e Ambiente e Qualità; Collegamento relazioni istituzionali; e in due di linea: Attività ambientali, per la gestione delle attività di risanamento ambientale e Operazioni, preposta alla gestione degli assetti produttivi. Macro struttura 2013 e aree di business Gli organi di governo Gli organi sociali che formano il sistema di Governance della società sono il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, l Assemblea degli Azionisti. L Amministratore Delegato è supportato nello svolgimento delle proprie funzioni dal comitato di gestione, che esamina l andamento e le prospettive di breve delle attività e degli andamenti economici, allo scopo di analizzare gli scostamenti dagli obiettivi e individuare proposte di eventuali azioni correttive o migliorative. Il comitato di gestione, inoltre, effettua con cadenza semestrale il riesame del sistema di gestione HSE e con cadenza annuale il riesame del sistema di gestione qualità per valutarne la coerenza con le politiche e definirne gli obiettivi. Il Consiglio di Amministrazione di Syndial è composta da: Leonardo Bellodi, Presidente; Giovanni Milani, Amministratore Delegato; Lorella Di Cosmo, Amministratore; Vincenzo Maria Larocca, Amministratore; Rita Marino, Amministratore. Gli amministratori ricoprono posizioni organizzative a ruolo di Eni SpA. La composizione degli organi di governo di Syndial è stata effettuata nel rispetto delle pari opportunità. Composizione del CdA di Syndial 12 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

15 Il codice etico e il modello organizzativo 231 Syndial adotta il Modello 231 di Eni che comprende anche il Codice Etico. In linea con la normativa, il Modello 231 prevede standard e misure di controllo per la prevenzione delle condotte illecite, comprese le violazioni delle norme relative ai temi di salute, sicurezza e ambiente. Fondato su valori quali il rispetto delle leggi, la trasparenza, l onestà, la correttezza, il rispetto dei diritti umani e la lotta alla corruzione, il Codice Etico porta in primo piano gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, fra cui la responsabilità dell impresa nei confronti dei territori in cui opera, la salvaguardia dei diritti di terza generazione e la difesa e promozione dei diritti umani. Il Codice deve essere rispettato da tutte le persone di Eni ed è fatto obbligo di inclusione, nei contratti con soggetti esterni all azienda, di clausole dedicate che prevedono da parte di terzi la conoscenza del Codice Etico Eni e l obbligazione espressa di attenersi ai principi ivi contenuti. Il Garante del Codice Etico e del Modello 231 è l Organismo di Vigilanza di Syndial che verifica, anche a fronte di segnalazioni interne o esterne, possibili violazioni del codice stesso. L Organismo di Vigilanza adotta, inoltre, modalità di controllo interno in accordo alla normativa Eni creata in applicazione di quanto previsto dal Sarbanes-Oxley Act (SOA). Nel corso del 2013 sono stati registrati quattro casi di segnalazioni all Organismo di Vigilanza Syndial riconducibili a episodi di corruzione o di tentata corruzione. Syndial ha adottato le Linee Guida Eni i materia di diritti umani, garantendo quindi la libertà di associazione sindacale e il diritto di contrattazione collettiva, il ripudio di ogni forma di lavoro forzato, lavoro minorile e discriminazione nell occupazione, oltre a prevedere forme di monitoraggio e intervento sulle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Anche i fornitori di Syndial sono tenuti ad aderire ai principi e agli standard internazionali in materia. Nel corso del 2013 non si sono verificati episodi legati a pratiche o comportamenti discriminatori nei confronti di alcuno, né violazioni dei diritti della comunità locali. Rapporti con gli stakeholder La parola a Enrica Barbaresi, responsabile Rapporti Istituzionali L attenzione al territorio e il continuo confronto con le istituzioni hanno portato Syndial a dotarsi di una struttura dedicata. L obiettivo è quello di promuovere un rapporto costante con gli stakeholder per costruire insieme un percorso di sviluppo sostenibile. In particolare, il monitoraggio delle istanze del territorio, combinato con una capillare interazione con le istituzioni locali e nazionali, permette di gestire le diverse criticità e di promuovere anche iniziative che coniughino l interesse economico con l attenzione all innovazione tecnologica e all ambiente. Le categorie di stakeholder Per questo, Syndial promuove diversi momenti di confronto e incontro a diversi livelli. Nel rapporto con il Governo e la pubblica amministrazione, la società partecipa a gruppi di lavoro interistituzionali, a conferenze di servizi, interviene in giunte, consigli comunali e assemblee pubbliche. I temi trattati riguardano tutti i progetti di risanamento ambientale: dalla messa in sicurezza permanente o di emergenza delle aree, agli interventi di bonifica della falda; dal monitoraggio degli interventi, alla gestione dei rifiuti. Chi è Syndial 13

16 Per attuare la propria mission, Syndial ascolta e dialoga con tutti gli stakeholder al fine di individuare progetti integrati di risanamento ambientale che possano trasformarsi in opportunità di reindustrializzazione e valorizzazione per i territori. Le diverse azioni di Syndial passano attraverso un interlocuzione diretta e costante con la collettività, dal coinvolgimento degli enti locali, chiamati dal Ministero dell Ambiente a esprimere pareri in merito ai progetti da autorizzare, al confronto con le comunità locali. Le relazioni con il territorio sono pianificate e formalizzate attraverso specifici accordi di programma che vedono il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali e del Ministero dell Ambiente. La reputazione di Syndial e il dialogo con il territorio sono indispensabili per la realizzazione delle attività di bonifica volte alla restituzione delle aree risanate nel pieno rispetto degli indirizzi di governo in tema di politica industriale del Paese. Le collaborazioni Responsible Care Massachussets Institute of Technology (MIT - USA) Stanford University (USA) Collaborazioni nazionali Forum per la sostenibilità applicata alle bonifiche Responsible Care è il programma volontario dell Industria Chimica mondiale basato sull attuazione di principi e comportamenti riguardanti la sicurezza e salute dei dipendenti e la protezione ambientale e sull impegno alla comunicazione dei risultati raggiunti, verso un miglioramento continuo, significativo e tangibile. È adottato da oltre imprese chimiche, in più di 50 Paesi nel mondo. I diversi programmi nazionali, pur influenzati dalle culture e dai contesti socio-economici locali, hanno caratteristiche fondamentali comuni, definite dall International Council of Chemical Associations che svolge un ruolo di promozione, assistenza e raccordo. La collaborazione ha lo scopo di studiare metodi di caratterizzazione innovativi per superare le criticità legate alle tecniche convenzionali di rilevazione dei contaminanti nei sedimenti e nei suoli. Nel 2014, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), saranno pubblicate le linee guida per l applicazione delle nuove metodologie sui sedimenti. La collaborazione, partita nel 2011, porta avanti diverse linee di ricerca finalizzate allo sviluppo di nuove tecniche per la determinazione dei contaminanti presenti nelle matrici ambientali e per ottenere dati relativi ai parametri caratteristici (chimico-fisici e biologici) dei terreni e delle falde più affidabili da utilizzare per la progettazione degli interventi. Syndial ha all attivo diverse collaborazioni con il CNR e con le principali realtà universitarie italiane: Politecnico di Milano e di Torino, Università degli Studi di Roma-Tor Vergata, Università di Genova, Università Sapienza di Roma, Università di Bologna e Università del Piemonte Orientale. SuRF (Sustainable Remediation Forum) Italy è un raggruppamento spontaneo di enti, aziende, organismi interessati alla promozione della sostenibilità applicata alla bonifica di siti contaminati, tramite: il coinvolgimento degli attori nella scelta delle migliori strategie e tecnologie per l iter di bonifica; la definizione di strumenti e linee guida comuni; la condivisione di buone prassi; il supporto all aggiornamento normativo. Syndial partecipa attivamente al gruppo di lavoro, istituito nel settembre 2012, del SURF-it. Questa iniziativa coinvolge diversi attori (privati, pubblica amministrazione, enti universitari) allo scopo di promuovere la sostenibilità nell ambito delle bonifiche attraverso la definizione di strumenti, linee guida, condivisione di best practices e di dare supporto all evoluzione delle normative nazionali. 14 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

17 le attività e i principali risultati nel 2013 I progetti di bonifica e la gestione rifiuti La parola a Modestino Colarusso, responsabile Attività di Risanamento Ambientale Negli ultimi anni Syndial si è focalizzata sull inclusione degli obiettivi di riqualificazione e sviluppo del territorio già in fase di progettazione degli interventi di risanamento ambientale, proponendo soluzioni innovative, con una forte connotazione di sostenibilità, che siano condivise dal territorio in una logica di valorizzazione, non di compromesso, delle risorse presenti. Per molto tempo, infatti, l accento è stato posto principalmente sulla messa in sicurezza dei siti, per risolvere prima possibile le emergenze ambientali sui siti inquinati, evitando la diffusione della contaminazione verso l esterno. Ciò ha reso meno facile far comprendere pienamente gli obiettivi finali dei progetti di bonifica, soprattutto all interno di contesto normativo complesso, andando quindi incontro a difficoltà nell ottenimento delle autorizzazioni. Si è quindi deciso di sviluppare sia un approccio più strutturato e sistematizzato del risanamento, usando sia tecnologie già referenziate, sia un processo di comunicazione e coinvolgimento che trasmetta in modo semplice e trasparente i vantaggi derivanti da tale approccio. Oggi ogni progetto viene infatti sviluppato integrando elementi di sostenibilità grazie al software SAF - Sustainable Assessment Framework (vedere paragrafo Applicazione dell approccio di bonifica sostenibile ) appositamente sviluppato da Syndial, che lo analizza scientificamente attraverso le tre componenti di sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. In questo modo, non solo si semplifica il processo autorizzativo ma, grazie alla condivisione con il territorio, bonifiche e risanamento possono diventare anche un opportunità di sviluppo. A questo proposito, Syndial opera spesso all interno di accordi di programma sottoscritti insieme alle comunità in fase di definizione di progetto. Gli interventi degli ultimi anni, ad esempio a Porto Marghera, Manfredonia, Cengio, aree ex minerarie delle colline metallifere toscane, sono sempre stati accompagnati da un approccio di comunicazione col territorio proattivo e trasparente anche relativamente agli appalti, valorizzando l indotto locale, entrando così in un processo virtuoso di valorizzazione delle risorse in funzione degli obiettivi. Solo con una comunicazione tempestiva che tenga conto in fase progettuale della destinazione finale del sito da restituire una volta sanate le passività, il territorio può cogliere le opportunità di sviluppo. La logica di dialogo con il territorio comprende anche la valorizzazione delle realtà preesistenti, come ad esempio l utilizzo delle superfici delle discariche messe in sicurezza permanente per la realizzazione di pannelli fotovoltaici a fini energetici, evitando così il consumo di suolo. Questo approccio crea valore non solo per Syndial e per il territorio, ma per tutta Eni, dal momento che in alcuni siti vengono sviluppati interventi a sostegno di altre aree di business. Risolvere le passività ambientali tenendo conto degli aspetti di sostenibilità e collaborando con il territorio valorizzando risorse locali rende il rapporto col territorio più positivo, disponibile, collaborativo, rafforzando la credibilità, quindi conferisce legittimità a operare. Negli ultimi anni è stato ottimizzato il processo di gestione dei rifiuti, componente fondamentale nel processo di risanamento. Syndial privilegia la gestione diretta dell intera filiera per ottimizzare tutte le soluzioni di smaltimento dei rifiuti, tenendo conto delle ricadute economiche e sull ambiente. Nel 2013 sono state gestite circa 360 mila tonnellate di rifiuti senza incorrere in sanzioni. Oggi, oltre l 80% dei rifiuti sono gestiti in modo diretto con le fonti di smaltimento finale, minimizzando quindi i costi e l impatto sull ambiente. In particolare, è stato massimizzato il recupero dei rifiuti: oggi circa il 30%, riducendo il quantitativo smaltito a discarica. Nel 2013 è stata inoltre sviluppata una soluzione di ottimizzazione relativa al trasporto via mare, che riduce gli impatti su alcuni territori dovuti al trasferimento dei rifiuti dal luogo di produzione al quello di smaltimento. Nel sito di Gela della controllata Isaf in liquidazione, Syndial ha realizzato il confinamento della discarica di fosfogessi che comprende una superficie totale di 52 ettari. A seguito del completamento dell opera è stato concesso a EniPower il diritto di superficie dei piani sommitali della discarica per la realizzazione di un impianto fotovoltaico dalla potenza di 5 MWh per la produzione di energia rinnovabile. Le attività e i principali risultati nel

18 La progettazione ed esecuzione di interventi di bonifica e messe in sicurezza falda e suolo Modello operativo integrato di gestione delle bonifiche Syndial ha maturato un esperienza operativa nel campo della progettazione ed esecuzione degli interventi di bonifica e messa in sicurezza delle falde e dei suoli unica a livello nazionale per la varietà, complessità e ampiezza delle problematiche di inquinamento delle matrici ambientali riscontrate nei siti in cui opera. Le diverse fasi di un processo di bonifica o messa in sicurezza sono sviluppate da unità dedicate. L unità Ingegneria sviluppa i progetti di bonifica in accordo con le best practice riconosciute e le specifiche prescrizioni della normativa, attraverso una continua verifica con gli stakeholder istituzionali preposti all approvazione dei progetti. La realizzazione degli interventi previsti dai progetti approvati è affidata alla unità di Program Management che coordina tutte le operazioni di esecuzione e collaudo delle opere e segue successivamente i monitoraggi post-operam. L unità Ricerca e Innovazione Tecnologica sviluppa tecnologie innovative allo scopo di migliorare la sostenibilità degli interventi di bonifica, anche attraverso collaborazioni con il mondo della ricerca in Italia e all estero. A questo proposito, Syndial ha invitato 24 tra i migliori player nazionali e internazionali del settore delle bonifiche a proporre soluzioni progettuali per la realizzazione degli interventi in accordo con le linee guida emerse dall azioni sito-specifiche dei contaminanti nell ambiente (suolo, acqua, falda e sedimenti), in modo da sviluppare successivi trattamenti di bonifica più efficaci e meno costosi. Applicazione dell approccio di bonifica sostenibile Per applicare in modo oggettivo i principi di sostenibilità agli interventi di bonifica, Syndial si è dotata di un apposito supporto decisionale, il software SAF (Sustainable Assessment Framework), in grado di definire specifiche linee guida operative. Il percorso ha compreso una prima fase di sviluppo teorico del modello decisionale, successivamente affinato e validato Sviluppo delle tecniche di bonifica attraverso una seconda fase di test su di un progetto pilota. Conclusa questa fase lo strumento è diventato operativo all interno della società. La prima applicazione operativa del modello si concretizzerà nel Progetto Nuraghe, avviato nel 2013 all interno del sito di Porto Torres, dove la complessità dello stato di inquinamento delle diverse aree richiede scenari di intervento diversificati in funzione della specificità di ognuna. È importante tenere in considerazione che lo stato di applicazione delle tecnologie di bonifica sui siti italiani è attualmente posizionato nella fase di maturità dei trattamenti intensivi, quando in altri contesti internazionali si è passati verso approcci sostenibili (vedi immagine). È auspicabile un salto di qualità della normativa se si vuole arrivare anche in Italia ad avere come standard attività di bonifica basate su principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Allo stesso tempo è necessario sviluppare nuove tecniche di caratterizzazione dello stato di inquinamento dei suoli, aumentando la conoscenza delle condi- 16 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

19 nalisi del software SAF. L iter di gara, che includerà la messa a punto del progetto integrato di bonifica e la relativa realizzazione a valle dell approvazione degli enti competenti, è attualmente in corso di svolgimento. Un intervento di riqualificazione ambientale completato: la bonifica del sito di Cengio Il sito di Cengio comprende una superficie di circa 70 ettari, che fin dalla fine del 1800 fu interessata da insediamenti produttivi per la sintesi di intermedi nel settore della chimica dei coloranti. Le attività produttive cessarono definitivamente nel 1999, lasciando una com- plessa eredità di inquinamento del suolo e della falda sottostante lo stabilimento. L importante intervento di bonifica, iniziato dopo la sottoscrizione nel dicembre 2000 dell Accordo di Programma tra i Ministeri dell Ambiente, Industria e Sanità, Regione Liguria e Piemonte, Commissario Delegato e l Azienda (allora ACNA di Cengio), si è concluso nel 2013 con il completamento degli interventi di messa in sicurezza di emergenza e messa in sicurezza permanente nell intera area. Nel mese di giugno del 2006 è stato sottoscritto il Protocollo d Intesa per la reindustrializzazione del sito di Cengio da parte della Regione Liguria, della Provincia di Savona, del Comune di Cengio, della società Cengio Sviluppo SpA, dal Commissario Delegato per il sito industriale dell ex Acna e da Syndial). Oltre a definire gli impegni di Syndial in merito agli interventi da effettuare sul sito, la sottoscrizione da parte delle parti pubbliche e private di tale protocollo intende promuovere, coordinare e attuare le iniziative volte allo sviluppo produttivo e occupazionale del sito. A partire dal 2011 si sono susseguiti incontri e contatti a livello locale e ministeriale per discutere i programmi per la reindustrializzazione o comunque l impiego delle aree; in particolare si sono ipotizzati progetti a zero impatto ambientale da eseguire nell area come, ad esempio, un impianto fotovoltaico. I numeri del progetto di bonifica del sito di Cengio Le attività e i principali risultati nel

20 Un intervento di riqualificazione ambientale in start-up: la bonifica del sito di Pieve Vergonte Il sito industriale di Pieve Vergonte, situato in Piemonte nella Val d Ossola e dichiarato sito di interesse nazionale, si estende su una superficie totale di circa 37 ettari, dei quali circa 20 occupati dalle attività produttive (cloro, soda, cloroderivati e acido solforico) gestite dalla società Tessenderlo. In questo contesto Syndial è titolare degli oneri di bonifica di suoli e falde di sua proprietà. Le principali attività condotte nel corso degli anni hanno riguardato le opere connesse alla messa in sicurezza d emergenza della falda sottostante al sito e alla demolizione delle strutture impiantistiche e degli edifici non più utilizzati. Dopo un lungo iter autorizzativo, il 21 ottobre 2013 il Ministero dell Ambiente ha firmato il Decreto autorizzativo finale del Piano Operativo di Bonifica di sito, di cui si attende l emissione ufficiale dopo la presa d atto della Corte dei Conti. L esecuzione dell intero progetto si completerà in un periodo massimo di 12 anni e sarà sviluppata in tre fasi: spostamento del corso del Rio Marmazza che attraversa il sito industriale; ampliamento dell impianto di trattamento delle acqua di falda inquinate; realizzazione della bonifica all interno del perimetro dello stabilimento con il ricorso a tecnologie innovative con impianti trattamento terreni in situ Campagne di caratterizzazione ambientale del sottosuolo Completata la prima fase delle opere di sbarramento idraulico Completata la bonifica e la demolizione degli impianti DDT e sale Krebbs Completata l asfaltatura/impermeabilizzazione dell area industriale ceduta a Tessenderlo Completata la seconda fase delle opere di sbarramento idraulico della falda; completata la realizzazione della barriera idraulica impianto di trattamento delle acque Rimosso il deposito preliminare in sito; asportazione dei sedimenti contaminati; ripristino dell alveo Opera di manutenzione dei pozzi esistenti; misure di prevenzione nell area ANAS (circa 2,3 ettari) Pulizia e impermeabilizzazione del torrente Marmazza; demolizione dei fabbricati Krebbs e DDT (conclusa nel 2009) 2009 Caratterizzazione dei sedimenti del lago Maggiore, del fiume Toce e del lago Mergozzo (l attività si concluderà nel 2014) 2012 Concluse le attività di demolizione della ex-centrale termoelettrica 18 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

21 Interventi per altre Società Eni La piattaforma informatica ambientale per la gestione dei rifiuti L unità Logistica Ambientale, preposta al servizio di gestione dei rifiuti, ha sviluppato un software, la piattaforma ambientale, per la gestione di tutte le fasi del processo, dalla produzione, alla pianificazione, programmazione logistica, allo smaltimento finale dei rifiuti, al fine di: ingegnerizzare, gestire e ottimizzare la rete logistica dei flussi di trasporto e smaltimento per identificare la soluzione più efficace ed efficiente in termini economici e di sostenibilità ambientale; garantire scelte oggettive e ottimizzate nella selezione dei destini e dei trasportatori da attivare per ogni smaltimento, in relazione ai contratti esistenti; garantire la tracciabilità dei dati e dell intero flusso documentale in linea con le normative e il sistema di Governance interno. Le attività e i principali risultati nel

22 La gestione degli impianti La parola a Gianfranco Russo, responsabile Operations L intercettazione e il trattamento delle acque di falda (TAF) si colloca nell ambito della bonifica dei siti, attività core business di Syndial, ed è mirato a evitare che le acque di falda contaminate fuoriescano dal sito. Allo scopo, le acque vengono intercettate con una barriera idraulica costituita da pozzi di emungimento e convogliate a un impianto di depurazione che toglie tutte le sostanze inquinanti per poter scaricare acque pulite a norma. L attività, caratterizzata da tempi relativamente lunghi, è un obbligo di legge cui sono connessi oneri significativi per l azienda. È quindi importante associare al miglioramento dell affidabilità del processo l ottimizzazione dei costi, portandoli a livelli sostenibili. In quest ottica, nel 2013 è proseguito il percorso mirato all eccellenza, che punta a conciliare la massima efficacia degli impianti in termini di affidabilità con la massima efficienza attraverso l ottimizzazione dei costi. In particolare, nel 2013, sono stati ridotti i consumi energetici nell impianto di Assemini e si sono razionalizzati i trattamenti con l utilizzo di un impianto unico centralizzato. Una prospettiva importante individuata per aumentare la sostenibilità economica e ambientale delle attività è quella della valorizzazione delle acque in uscita dai TAF. A Priolo, Brindisi e Porto Torres sono stati avviati progetti per utilizzare queste acque, a valle di eventuali trattamenti integrativi, per uso industriale. In questo modo il vantaggio è duplice: si riduce il fabbisogno idrico di un sito sostituendo i prelievi di acqua di pozzo o di fiume per la produzione di acqua demineralizzata e, nel contempo, si valorizzano le acque trattate dal TAF. Syndial ha acquisito un esperienza unica nel campo della depurazione delle acque di falda inquinate, gestendo, da almeno un decennio, impianti in numerosi siti con differenti problematiche di contaminazione. A partire dal 2013 questo know how è stato messo a disposizione di altre società Eni attraverso l elaborazione di progetti specifici; ad esempio, in Val d Agri, è stato elaborato un progetto originale per il trattamento totale delle acque zero discharge che comporta il riutilizzo in sito di buona parte delle acque di strato associate all estrazione del greggio, evitando la movimentazione di circa 20 autobotti al giorno di rifiuti, con una netta riduzione dei costi e dell impatto sul territorio dovuta alla movimentazione su strada. Le prove industriali con un impianto pilota installato a Schieppe di Orciano sono state completate con esito positivo, quindi nel 2014 si procederà alle fasi propedeutiche alla realizzazione dell impianto. Per quanto riguarda il ciclo del cloro di Assemini, nel 2013 è stato fermato l impianto dicloroetano che versava in una condizione di perdita strutturale. Al suo posto è stato realizzato un impianto di minori dimensioni per la produzione di soda caustica, acido muriatico e ipoclorito di sodio venduti principalmente in Sicilia e Sardegna. Saranno realizzati gli investimenti necessari ad adeguare l impianto alle migliori tecnologie disponibili garantendo un livello occupazionale compatibile con il nuovo business e riducendo ulteriormente il rischio correlato agli stoccaggi di sostanze pericolose. Il piano di riqualificazione di Assemini prevede anche la valorizzazione della salina Ing. Luigi Conti Vecchi tramite la realizzazione di un nuovo impianto per la lavorazione dei quantitativi di sale non più utilizzati per la produzione del cloro-soda. La salina, che ospita fenicotteri rosa stanziali e altre innumerevoli specie di uccelli, è classificata come zona umida a protezione speciale; questo comporta opportunità significative di valorizzazione dell area a fini didattici e turistici in analogia con altre saline e con possibili ritorni positivi sul territorio. Il Piano di riqualificazione di Assemini è un opportunità per tutto il personale coinvolto che sarà ricollocato nelle varie attività dopo adeguata formazione. La gestione sostenibile degli impianti di trattamento di acque di falda inquinata Syndial gestisce 14 impianti TAF, con una capacità di trattamento di circa 18 milioni di metri cubi di acqua all anno (di cui circa 2 milioni di metri cubi/anno per conto di società co-insediate nei siti Syndial) con la prospettiva di crescita nel medio periodo a circa 30 milioni. Gli impianti utilizzano tecnologie specifiche in funzione dei contaminanti presenti e dell eventuale salinità, con sezioni chimico-fisiche (metalli), di strippaggio (clorurati organici), di filtrazione con carboni attivi (organici), di trattamento biologico (composti ammoniacali), di osmosi (salinità) e di potabilizzazione per re-immissione delle acque in falda ai fini di un loro recupero o di un riutilizzo come acque industriali. Gli impianti TAF di Syndial 20 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

23 L acqua trattata dagli impianti TAF può essere riutilizzata nei complessi industriali come acqua per usi industriali, con una riduzione significativa dei costi di trattamento e una conseguente ricaduta positiva di sostenibilità grazie al risparmio di risorse idriche. In particolare, nel TAF di Assemini, nel corso del 2013 sono stati recuperati 0,45 milioni di metri cubi di acqua di falda trattata nei cicli di produzione del cloro-soda. Nell impianto TAF del sito di Priolo sono state completate le opere che consentono il riutilizzo di parte delle acque trattate che saranno immesse nella rete di acqua dolce del sito multi societario e nella barriera della falda sottostante l area ERG/MED. Ciò consentirà un recupero di oltre un milione di metri cubi di acque trattate dal TAF già nel 2014, per raggiungere a regime gli oltre 3,5 milioni di metri cubi all anno. Numeri in evidenza per le attività di bonifica e messa in sicurezza delle falde 14 IMPIANTI TAF PER UN VOLUME DI 18 MILIONI DI METRI CUBI ALL ANNO POZZI DI EMUNGIMENTO DI ACQUE DI FALDA 18 BARRIERE IDRAULICHE CON SVILUPPO DI 40 KM A partire dal 2011 sono stati eseguiti su tutti i TAF di proprietà le valutazioni tecniche finalizzate a ottimizzarne le performance, mantenendo l efficienza nell abbattimento dei microinquinanti con minori consumi di sostanze chimiche ed energia. I risultati ottenuti hanno permesso individuare azioni di miglioramento tecnico/gestionali specifiche per ogni impianto. Gli impianti TAF più energivori sono stati oggetto nel 2012 di una serie di survey mirate alla caratterizzazione dei consumi energetici, alla valutazione dei consumi specifici e alla pianificazione PIEZOMETRI PER IL MONITORAGGIO IDRO CHIMICO DELLE FALDE ed esecuzione di misure volte alla riduzione dell impronta energetica. È stato condotto uno studio sugli impianti TAF più significativi per capacità di trattamento e complessità (impianti di Assemini, Cengio, Manfredonia, Priolo) per individuare le aree di intervento per migliorarne l efficienza energetica. A conclusione delle analisi condotte, sono stati individuati due importanti interventi di ottimizzazione sul TAF di Priolo che, a regime, comporteranno un risparmio energetico complessivo di 2,8 GWh/anno, corrispondenti a una riduzione delle emissioni indirette di t di CO 2. Syndial collabora con la Pubblica Amministrazione in Sicilia: il TAF di Priolo tratta il percolato della discarica rifiuti urbani della città di Palermo Nel mese di febbraio 2013 il Dipartimento dell acqua e dei rifiuti della Regione Sicilia, durante lo stato di emergenza rifiuti causato dalla difficoltà a smaltire il percolato prodotto nella discarica di Bellolampo (che tratta i rifiuti urbani di Palermo), ha richiesto a Syndial la disponibilità a trattarlo presso l impianto TAF di Priolo. Dopo le opportune verifiche tecnico legali, il 30 settembre 2013 sono iniziate le operazioni di trattamento e a fine 2013 il TAF di Syndial Priolo ha garantito lo smaltimento di tonnellate di percolato. Un iniziativa importante di collaborazione con la Divisione Eni Exploration & Production in Val d Agri Il processo di estrazione del greggio porta inevitabilmente alla gestione delle acque di produzione associate all olio estratto dai giacimenti e separato in superficie. Syndial, a fronte di uno specifico mandato, ha fornito la propria collaborazione tecnica e operativa alla Divisione Eni Exploration & Production per un progetto di Sperimentazione e realizzazione di un sistema di trattamento e riutilizzo delle acque di produzione del Centro Oli Val d Agri di Viggiano (PZ). Il progetto è stato articolato in tre fasi: 1. elaborazione e sperimentazione su scala pilota di un processo idoneo per il trattamento e recupero delle acque di produzione; 2. realizzazione dell ingegneria esecutiva appaltabile di un impianto di trattamento da 100 mc/h; 3. appalto/realizzazione/gestione dell impianto ingegnerizzato. Le prime due fasi sono già state ultimate con esito positivo e sono in corso le attività propedeutiche all avvio della terza. Il processo, ideato con l approccio zero liquid discharge, tratta le acque associate all estrazione di petrolio dal giacimento, dopo la loro separazione dal greggio, in modo da poterle depurare per il riutilizzo come acqua industriale o acqua demineralizzata. Le condizioni di processo, individuate e sperimentate da Syndial con una campagna su impianto pilota, consentono l ottimizzazione dell uso di risorse materiali ed energetiche. Ai regimi di smaltimento attuali del Centro Oli Val d Agri sarà quindi possibile una riduzione di almeno 20 autobotti al giorno per il minore transito di rifiuti e una riduzione del prelievo dalle reti idriche di acque idonee per uso irriguo/potabile di circa metri cubi al giorno. Le attività e i principali risultati nel

24 Le attività produttive nella chimica La produzione di Syndial si basa sugli impianti di Assemini, integrati a monte dalle produzioni della salina Ing. Luigi Conti Vecchi. Il 14 febbraio 2013 è stato firmato con le Organizzazioni sindacali un accordo al fine di riqualificare l assetto produttivo del sito di Assemini, compresa la salina. In conseguenza di tale accordo, nella seconda metà del 2013 sono state condotte le operazioni di dismissione dell impianto dicloretano e la riqualificazione degli impianti per la produzione di soda, acido cloridrico e ipoclorito di sodio. Da dicembre 2013 sono state riprese le attività produttive con assetto transitorio per raggiungere, a partire dal 2016 e dopo i previsti interventi di innovazione tecnologica sugli impianti, un assetto ottimizzato per migliorarne l efficienza energetica. La salina Ing. Conti Vecchi, situata in zona Macchiareddu, presso Assemini, è in produzione dal Attualmente le attività consistono in produzione e stoccaggio di sale marino (cloruro di sodio) attraverso successive fasi di cristallizzazione frazionata dell acqua di mare a seguito della evaporazione naturale, utilizzando quindi fonti energetiche rinnovabili come sole e vento. Con successivi processi di purificazione e concentrazione sono estratti anche cloruro di magnesio e solfato di magnesio. Le produzioni della salina sono fortemente integrate con gli impianti produttivi Syndial nel sito di Assemini; gran parte del cloruro di sodio prodotto è infatti utilizzato quale materia prima negli impianti elettrolitici per la produzione di cloro e soda. 22 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2013

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