La Missione di Syndial. La Missione di Eni

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1 Bilancio di Sostenibilità 2014

2 La Missione di Syndial Siamo una società di Eni. Centro di competenza nel campo del risanamento ambientale, forniamo un servizio integrato attraverso le attività di approvvigionamento, logistica dei rifiuti, ingegneria e realizzazione di progetti di bonifica, fino all individuazione di soluzioni sostenibili di recupero e valorizzazione delle aree post-intervento. La Missione di Eni Siamo un impresa integrata nell energia, impegnata a crescere nell attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Tutti gli uomini e le donne di Eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all ambiente e all integrità.

3 Indice Messaggio del Presidente Angelo Fanelli agli stakeholder 5 Il punto di vista di Giovanni Milani, Amministratore Delegato di Syndial 6 Analisi di materialità 8 Chi è Syndial 9 Il valore di Syndial per Eni 10 I numeri di Syndial nel I siti Syndial 11 Ecobilancio La Governance 14 Struttura organizzativa 14 Gli organi di governo 14 Il Codice Etico e il Modello Organizzativo Rapporti con gli stakeholder 16 La parola a Enrica Barbaresi, responsabile Rapporti Istituzionali 16 Le collaborazioni 17 Le attività e i principali risultati nel I progetti di bonifica 18 La parola a Francesco Misuraca, direttore Interventi e Impianti di Risanamento Ambientale 18 La gestione dei servizi ambientali 22 La parola a Gian Antonio Saggese, responsabile Business Services Ambientali 22 Gli approvvigionamenti ambientali e l indotto economico 25 L indotto economico di Syndial nel La gestione di salute, sicurezza e ambiente 27 La salute e la sicurezza sul luogo di lavoro 27 L ambiente 28 Le spese per salute, sicurezza e ambiente 30 Il valore delle persone 30 Le persone di Syndial nel Le politiche retributive e i benefit 31 La formazione 31 La valutazione delle persone 32 Nota metodologica 33 Indicatori di sostenibilità 35

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5 Messaggio del Presidente Angelo Fanelli agli stakeholder È per me un piacere, quale nuovo Presidente, constatare che la seconda edizione del Bilancio di Sostenibilità racconta come l impegno profuso in un anno da tutte le persone di Syndial confermi la nostra competenza, riconosciuta non solo all interno di Eni, nel settore delle bonifiche. Nel corso del 2014 Syndial ha curato e attuato i piani di ripristino ambientale. L impegno concreto per lo sviluppo sostenibile dei progetti di bonifica è un punto fondamentale nella definizione delle attività di risanamento. La capacità di sviluppare e realizzare scelte e iniziative progettuali che tengano conto degli aspetti ambientali, economici e sociali, oltre che delle innovazioni tecnologiche, è il punto di forza di Syndial, che si sta sempre più affermando quale centro di eccellenza ambientale. Per questo la Società opera ponendo massima attenzione ai temi della responsabilità sociale, coniugando la mission aziendale con il rispetto del territorio. Gli interventi di bonifica costituiscono di per sé uno strumento per il miglioramento dell ambiente, per i quali, sin dalla fase progettuale, possono essere individuate soluzioni sostenibili. Al contempo le attività di bonifica sono oggi considerate, stante gli indirizzi di Governo e della normativa europea, opportunità per il sistema Paese, da un lato per i vantaggi equiparabili a importanti investimenti, dall altro per la restituzione delle aree ai territori che possono essere destinate a nuove attività produttive. Ciò eviterebbe di sottrarre terreni che potrebbero essere invece destinati ad altri usi, in linea con i diversi programmi di sviluppo territoriale. Per il prossimo anno siamo tutti impegnati nel proseguire nella sfida di trasformare le bonifiche in un valore aggiunto concreto e tangibile, sia per le comunità in cui operiamo, sia per l Italia. ANGELO FANELLI Il Presidente Angelo Fanelli Messaggio del Presidente Angelo Fanelli agli stakeholder 5

6 Il punto di vista di Giovanni Milani AMMINISTRATORE DELEGATO DI SYNDIAL GIOVANNI MILANI Nel 2014 è proseguito il rafforzamento del ruolo di Syndial come centro di eccellenza Eni Anche nel 2014 è proseguito il rafforzamento del ruolo di Syndial come centro di eccellenza Eni per i temi di carattere ambientale e la crescita dei servizi svolti per le altre società del Gruppo in tale campo, in un contesto generale di definizione di una nuova struttura organizzativa maggiormente focalizzata sugli obiettivi industriali. Eni punta molto allo sviluppo di prodotti e soluzioni sempre più rispettosi dell ambiente, quali ad esempio chimica verde o gasolio premium sempre più pulito, ma allo stesso tempo, a causa della pesante eredità lasciata dalle produzioni dei decenni passati e della sempre maggiore sensibilità ambientale degli stakeholder, deve fare i conti con un incremento dei costi ambientali in senso lato. Nel nuovo riassetto organizzativo è stato quindi individuato in Syndial il single point of accountability di Eni per le attività di bonifiche ambientali, che continuerà a operare sia in conto proprio, sia per i clienti interni Eni. Per meglio rispondere alla riconosciuta centralità di Syndial quale polo di competenze e società di servizi nel campo ambientale, nel corso del 2014 ne è stato modificato l assetto organizzativo con la creazione della funzione Business Services Ambientali, che comprende la gestione dei clienti, le attività di Ingegneria Ambientale, l Intermediazione e Gestione Rifiuti, i Laboratori Ambientali e con l accentramento delle operazioni di bonifica suoli e trattamento delle falde inquinate nella Direzione Interventi e Impianti di Risanamento Ambientale. Allo stesso tempo, per raggiungere una maggior efficienza operativa con piena integrazione tra la produzione di sale marino e le residue attività produttive di soda e cloro derivati, si è deciso di incorporare queste ultime nella società controllata Ing. Luigi Conti Vecchi SpA. L operazione consente a Syndial di focalizzarsi sul proprio core business, il ripristino ambientale, garantendo tuttavia continuità alle attività produttive sul territorio, che oggi sono economicamente sostenibili e ben bilanciate per soddisfare il mercato target, costituito dalla domanda interna italiana. 6 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2014

7 Syndial ha incrementato il proprio portafoglio dei contratti di mandato ambientale Questi cambiamenti rispondono anche all impegno preso l anno scorso di valorizzare al massimo le capacità tecnologiche e operative acquisite da Syndial nel campo del risanamento ambientale. Nel 2014 Syndial ha infatti incrementato il proprio portafoglio dei contratti di mandato ambientale per conto di clienti Eni. In particolare, nell ambito del Downstream, è stata acquisita la gestione quasi completa dei rifiuti prodotti ed è stato avviato con Eni Exploration & Production un progetto per il trattamento in sito delle acque di produzione in Val D Agri, attualmente inviate su camion a smaltimento ad impianto esterno, che consentirà una notevole riduzione dell impatto ambientale ed economico. Per quanto riguarda le attività sui propri siti, Syndial ha conseguito importanti risultati quali l approvazione con decreto ministeriale del progetto di bonifica dei suoli nel sito di Pieve Vergonte e il protocollo per il controllo delle aree esterne, l individuazione e presentazione per le autorizzazioni del progetto per la soluzione definitiva delle criticità dei suoli di Porto Torres, il progetto Nuraghe, la firma del preliminare per la cessione a una NewCo di proprietà di Regione e Comune di oltre 100 ettari a Marghera. Il progetto Nuraghe, in particolare, riveste una significativa importanza per Syndial, poiché è stato il primo a essere sviluppato considerando non solo le migliori soluzioni tecniche per il raggiungimento degli obiettivi di bonifica, ma anche driver di sostenibilità, quali la minimizzazione degli impatti sull ambiente e le potenziali ricadute economiche sul territorio. Impegno a promuovere la comunicazione e il dialogo trasparente con la Pubblica Amministrazione Syndial, nel corso del 2014, ha inoltre rafforzato il proprio impegno a promuovere la comunicazione e il dialogo trasparente con la Pubblica Amministrazione. Il contesto normativo italiano in cui Syndial opera è estremamente complesso e ciò inevitabilmente determina lunghi tempi per l ottenimento delle autorizzazioni dei progetti di bonifica. Questo comporta un ostacolo alla possibilità di esprimere al massimo le potenzialità di sviluppo di Syndial nel campo del ripristino ambientale, che tra l altro riveste una grande importanza per il Paese. È stata quindi completamente rivista e potenziata la funzione Collegamento Relazioni Istituzionali con la missione di migliorare chiarezza e visibilità delle interazioni e degli impegni reciproci con la Pubblica Amministrazione. Siamo convinti che questo approccio basato sul dialogo e sulla trasparenza possa contribuire a un importante cambiamento culturale, che vede nelle attività di ripristino ambientale non il mero risanamento delle pesanti eredità del passato, ma soprattutto un opportunità per il futuro. L Amministratore Delegato Giovanni Milani Il punto di vista di Giovanni Milani 7

8 Analisi di materialità Maggiore Priorità Trasparenza e lotta alla corruzione Gestione dei rifiuti Ottimizzazione costi ed efficienza delle operazioni Regole e sistemi di controllo Coinvolgimento e interazione con le comunità locali Rapporti con gli stakeholder istituzionali Modelli organizzativi Gestione delle risorse idriche Sviluppo del business Sistemi di gestione e certificazioni Per il Bilancio di Sostenibilità del 2014 Syndial ha svolto nuovamente l analisi della materialità 1 per definire la rilevanza dei temi per gli stakeholder. La metodologia utilizzata è stata ulteriormente affinata per rispondere alle esigenze dell azienda con maggiore precisione e immediatezza. Sono stati pertanto rivisitati i temi analizzati lo scorso anno, ottenendo un ventaglio di voci più rappresentativo del contesto operativo aziendale e il metodo stesso è stato reso più veloce e intuitivo per consentire in futuro la diffusione del questionario ad altre categorie di stakeholder. Anche per il 2014 il campione è rappresentato da 13 persone appartenenti al top management dell azienda e, come per l anno precedente, si evidenzia la priorità di alcuni temi rispetto ad altri, ancorché tutti gli ambiti presi in esame siano comunque importanti per la sostenibilità dell azienda. Minore Priorità Relazioni industriali Innovazione tecnologica e ricerca e sviluppo Sviluppo capitale umano Efficienza energetica Gestione dei talenti Catena degli approvvigionamenti Azioni di tutela degli ecosistemi e della biodiversità Impatto sull economia nazionale Inquinamento atmosferico e gas serra Un primo cambiamento rispetto all anno precedente riguarda il tema della salute e della sicurezza dei dipendenti e contrattisti. Questo tema, infatti, nell analisi del 2014 diventa prioritario rispetto agli altri. Alla stessa maniera si osserva un incremento della rilevanza, rispetto allo scorso anno, della voce Ottimizzazione dei costi ed efficienza delle operazioni, riconducibile al cambiamento organizzativo in corso in tutte le unità di business di Eni. A parte queste due voci, a conferma delle indicazioni emerse lo scorso anno, si ritrovano tra i temi più rilevanti: Gestione dei rifiuti; Regole e Sistemi di controllo, comprendenti quest anno anche i temi di Trasparenza e l Anti-Corruzione ; Coinvolgimento e interazione con le comunità locali. (1) 8 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2014

9 Chi è Syndial Società operativa Società in liquidazione Ing. Luigi Conti Vecchi SpA ISAF 100% 52% ANIC Partecipazioni SpA 99,96% Nota: non si citano le società con quote di partecipazioni <50% poiché si tratta di realtà molto piccole, il cui valore totale a bilancio di Syndial è di poco meno di 5 milioni di euro. Syndial è una società controllata da Eni al 100% che dal 2002 ha il compito di realizzare, in linea con le normative ambientali e di sicurezza vigenti e con l utilizzo di tecnologie avanzate e sostenibili, gli interventi di risanamento ambientale di siti petrolchimici e minerari contaminati dalle precedenti attività produttive, al fine di rendere disponibili le aree bonificate per successive attività di reindustrializzazione, con una forte attenzione alle specificità dei territori in cui opera. A partire dal 2011 Syndial ha assunto pienamente il ruolo di global client nei confronti di Eni, ponendosi come centro di eccellenza ambientale per fornire un servizio integrato nel campo del risanamento ambientale, attraverso le attività di ingegneria e realizzazione dei progetti e di logistica dei rifiuti. Ciò è sviluppato anche attraverso i laboratori ambientali di Priolo, Ferrara e Assemini che forniscono servizi di campionamento e analisi delle acque, suoli, rifiuti, emissioni in atmosfera e ambienti di lavoro. Anche l unità Approvvigionamenti Ambientali di Syndial rappresenta il centro di competenza in materia per tutta Eni. I driver alla base dell operato di Syndial sono la realizzazione di progetti complessi, l ottimizzazione delle risorse economiche e la capacità di sperimentare e adottare le migliori tecniche nel rispetto della sicurezza e dell ambiente. Syndial opera in 42 aree dismesse di proprietà, di cui alcune in siti di interesse nazionale, e in altri siti industriali di Eni eseguendo interventi di risanamento ambientale, ovvero: la progettazione ed esecuzione di decommissiong impianti; la progettazione ed esecuzione delle opere di bonifica di suoli e falde; la gestione delle barriere idrauliche e degli impianti di trattamento acque di falda (TAF) per la messa in sicurezza delle falde inquinate; la gestione dei rifiuti. Parallelamente, Syndial gestisce alcune attività produttive non strategiche legate al ciclo del cloro e alcune società partecipate, con l obiettivo di procedere alla loro progressiva dismissione. Alla fine del 2014 è stato approvato il conferimento delle produzioni di cloro-soda e cloro derivati dello stabilimento di Assemini alla controllata di Syndial, Ing. Luigi Conti Vecchi SpA, co-insediata nello stesso sito. A partire dal 1 gennaio 2015, nel nuovo assetto la Società è completamente integrata nella filiera produttiva, dal momento che la tradizionale produzione di sale marino è la materia prima utilizzata nel processo elettrolitico per l ottenimento di cloro e soda caustica. Tale operazione consente quindi a Syndial di focalizzarsi sul core business delle bonifiche ambientali, assegnando al management della società Ing. Luigi Conti Vecchi SpA il compito di gestire, con sinergie anche di tipo organizzativo, le attività produttive dal punto di vista operativo e commerciale. Chi è Syndial 9

10 Il valore di Syndial per Eni Presidio specialistico in ogni fase di progetto (aspetti HSE, legali, tecnologici) Approccio operativo uniforme e coerente alle policy interne Gestione efficace dei contenziosi ambientali Efficienza nella gestione ambientale Rapporti con le Istituzioni Approccio unitario e coerente per Eni in termini di orientamento e interpretazione normativa Condivisione con il territorio degli obiettivi di valorizzazione delle aree e definizione già in fase di progettazione di soluzioni di recupero dell area post bonifica Definizione di specifiche tecniche di appalto Gestione della relazione con i fornitori e monitoraggio delle prestazioni erogate Gestione dei fornitori Modalità di intervento Valorizzazione del know-how distintivo presente in Eni Individuazione di soluzioni tecnologiche innovative Consolidata esperienza nella realizzazione di ogni tecnica di bonifica Sviluppo di un offerta di servizi integrata I numeri di Syndial nel 2014 Le persone 726 DIPENDENTI 779 CONTRATTISTI (full time equivalent) Numero di infortuni 3 1,2 INFORTUNI INDICE DI FREQUENZA (complessivamente INFORTUNI dipendenti e contrattisti) (complessivamente dipendenti e contrattisti) Rifiuti gestiti Bonifiche suoli e falde ,7 4,4% MILA TONNELLATE MILA TONNELLATE MILIONI DI METRI RECUPERATI DI RIFIUTI GESTITI DI RIFIUTI AVVIATI CUBI D ACQUA TRATTATI NEI CICLI PRODUTTIVI A RECUPERO 10 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2014

11 I siti Syndial Paderno Dugnano Cesano Maderno San Donato Milanese - Sede Pieve Vergonte Novara Bolgiano Credera Cengio Aree ex minerarie: Campiano Fenice Capanne Gavorrano Manciano Niccioleta Scarlino Salciaia Porto Marghera Credera Mantova Ferrara Ravenna Avenza Terni Civitavecchia Manfredonia Porto Torres Ottana Sa Canna Sa Piramide Assemini Sarroch Brindisi Ferrandina Pisticci Cirò Marina e Belvedere Spinello Crotone Cassano Cerchiara San Gavino M. Ing. Luigi Conti Vecchi SpA Priolo Gela Sito di interesse nazionale (SIN) Sito di interesse nazionale e produttivo Sito di interesse locale Sito di interesse locale e produttivo Chi è Syndial 11

12 Ecobilancio 2014 Consumi di materie prime Acqua mare 26 (Mm 3 ) Ing. Luigi Conti Vecchi SpA Consumi di materie prime Cloruro di sodio 51,7 kt Consumi di energia Energia elettrica Energia termica tep tep Prelievi Idrici Acqua dolce 5,4 Mm 3 Energia elettrica Energia termica tep tep Prelievi acqua dolce 0,5 Mm 3 Acque di falda trattate recuperate 0,2 Mm 3 Attività produttiva Energia elettrica Energia termica tep tep Consumi Chemicals 0,6 (kt) Attività di ripristino ambientale Prelievi acqua dolce 4,9 Mm 3 Acque di falda inquinate emunte 17,7 (Mm 3 ) Attività di Global Client per Eni (bonifiche e gestione rifiuti) 12 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2014

13 Prodotti Cloruro di sodio Cloruro di magnesio Solfato di magnesio 220,3 kt 0,5 kt 1,8 kt Prodotti Soda soluzione Cloro derivati 12,2 kt 39,5 kt Scarichi idrici Acqua dolce 5,3 Mm 3 Rifiuti da produzione Rifiuti pericolosi Rifiuti non pericolosi Rifiuti da bonifica (*) Rifiuti pericolosi Rifiuti non pericolosi 0,6 kt 0,4 kt 32,8 kt 166,8 kt Rifiuti avviati a recupero Rifiuti pericolosi 4,6 kt Rifiuti non pericolosi 31 kt Rifiuti smaltiti Rifiuti pericolosi 28,9 kt Rifiuti non pericolosi 136,2 kt Gas serra SOx NOx Emissioni in atmosfera kt 0,92 kt 1,54 kt Acque di falda inquinate trattate 17,7 (Mm 3 ) Rifiuti gestiti per Eni (*) Rifiuti pericolosi 54,8 kt Rifiuti non pericolosi 125,8 kt (*) Escluso acque di falda trattate classificate rifiuto Rifiuti avviati a recupero Rifiuti pericolosi 9,7 kt Rifiuti non pericolosi 26 kt Rifiuti smaltiti Rifiuti pericolosi Rifiuti non pericolosi 45,1 kt 99,5 kt Chi è Syndial 13

14 La Governance La sostenibilità rappresenta il principio base per la conduzione di tutte le attività e i processi aziendali. Saper conciliare principi e obiettivi di sostenibilità e strategie aziendali significa gestire l azienda in modo responsabile, favorirne la crescita, rafforzarne la reputazione e creare valore per tutti gli stakeholder. Il modello di impresa responsabile di Syndial pone al centro elementi chiave come la salute e la sicurezza delle persone, l attenzione per l ambiente e per il territorio e la valorizzazione del capitale umano. Tutte le attività sono condotte in un quadro di regole di governance chiare e rigorose, nel rispetto dei più elevati standard etici, e sono sottoposte a un puntuale ed efficace sistema di controllo. Struttura organizzativa Il 2014 è stato per Syndial un anno di importanti cambiamenti nel suo percorso di consolidamento nel ruolo di centro di competenza ambientale Eni. È stata infatti rivista l organizzazione della Società in modo da renderla più orientata al cliente finale. Le attività operative quali la gestione dei progetti di risanamento, l esercizio degli impianti TAF e il presidio dei siti dismessi sono state concentrate in un solo centro di responsabilità per gli Interventi e Impianti di Risanamento Ambientale. È stata inoltre costituita l unità Business Services quale presidio unico per i servizi integrati in cui si concentrano le competenze specialistiche legate ai laboratori ambientali, ai servizi di ingegneria ambientale, alla ricerca e gestione rifiuti. Tale riorganizzazione costituisce la naturale evoluzione della Società di fronte al crescente business ambientale. Dal 21 marzo 2014 la Società è organizzata in cinque funzioni trasversali (Amministrazione e Controllo, Risorse Umane, Approvvigionamenti, Salute, Sicurezza e Ambiente e Qualità, Collegamento relazioni istituzionali) e tre linee operative (Business Services Ambientali, Interventi e Impianti di Risanamento Ambientale, Ciclo Cloro). Con decorrenza 1 gennaio 2015 è avvenuto il conferimento del ramo d azienda Ciclo Cloro alla società Ing. Luigi Conti Vecchi SpA, completando in tal modo il progetto di integrazione delle attività industriali. Il conferimento del suddetto ramo, che include gli impianti di Assemini e alcune strutture logistiche esterne, consente da un lato la focalizzazione di Syndial sulle attività ambientali e dall altro lo sviluppo della società Ing. Luigi Conti Vecchi SpA che integra tutte le possibili sinergie organizzative e commerciali delle attività produttive. Gli organi di governo Gli organi sociali che formano il sistema di Governance della Società sono il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e l Assemblea degli Azionisti. L Amministratore Delegato è supportato nello svolgimento delle proprie funzioni dal comitato di gestione, composto dai primi riporti aziendali dell Amministratore, che esamina l andamento e le prospettive di breve termine delle attività e degli andamenti economici, allo scopo di Macro struttura 2014 AD Collegamento Relazioni Istituzionali HR Business Partner Pianificazione, Amministrazione, Controllo Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Approvvigionamenti Ambientali Business Services Ambientali Interventi e Impianti di Risanamento Ambientale Ciclo Cloro Ingegneria e Tecnologie Ambientali Account Management Laboratori Ambientali Logistica Ambientale Program Management TAF Management Attività Ambientali Attività Ciclo Cloro 14 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2014

15 analizzare gli scostamenti dagli obiettivi e individuare proposte di eventuali azioni correttive o migliorative. Il comitato di gestione, inoltre, riesamina con cadenza semestrale il sistema di gestione della HSE e con cadenza annuale il sistema di gestione qualità per valutarne la coerenza con le politiche e definirne gli obiettivi. Il Consiglio di Amministrazione di Syndial è composto da: Angelo Fanelli, Presidente; Giovanni Milani, Amministratore Delegato; Lorella Di Cosmo, Amministratore; Vincenzo Maria Larocca, Amministratore; Rita Marino, Amministratore. Gli amministratori ricoprono posizioni organizzative a ruolo di Eni SpA 2. Gli Amministratori sono nominati dall Assemblea dei Soci, che ne determina, tra l altro, numero e durata del mandato. Così come avviene nella selezione di tutte le risorse umane, anche il processo di individuazione dei Consiglieri avviene senza discriminazione alcuna e nel rispetto delle pari opportunità, in accordo ai principi del Codice Etico. Composizione del CdA di Syndial 40% 60% Donne anni Uomini anni Syndial adotta il corpo normativo di Eni, che si basa su una serie di policy ed è declinato in Management System Guideline (MSG) tematiche. Esso fornisce il contesto di riferimento entro il quale la Società identifica i principi e gli standard rispetto ai quali valutare la conformità della propria condotta. Questo avviene tramite l attuazione di Sistemi di Gestione, che garantiscono, a partire dal suo più alto organo di governo, modalità di gestione coerenti con gli obiettivi operativi, economici, ambientali e sociali. I progetti e i risultati della Società, nell accezione più ampia di sostenibilità, sono valutati dal top management durante specifici incontri gestionali, in particolare nel corso del Riesame della Direzione semestrale per la valutazione delle performance del sistema di gestione della salute sicurezza e ambiente e nelle valutazioni annuali dei cosiddetti MBO (Management By Objectives), strumento di incentivazione utilizzato prevalentemente per i manager di prima linea, che concorrono direttamente al raggiungimento degli obiettivi societari quantitativi ed economici, comprendenti anche obiettivi connessi a temi di sostenibilità. Inoltre, in accordo alla MSG Eni Risk Management Integrato, il top management di Syndial valuta il profilo di rischio connesso alle attività della Società in relazione agli aspetti economico-finanziari, di immagine e reputazione, security, ambiente, salute e sicurezza, e impatti sociali, individuando eventuali azioni per la corretta gestione e mitigazione dei rischi più rilevanti. Il Codice Etico e il Modello Organizzativo 231 Syndial adotta il Modello 231 di Eni che comprende anche il Codice Etico. In linea con la normativa, il Modello 231 prevede standard e misure di controllo per la prevenzione delle condotte illecite, comprese le violazioni delle norme relative ai temi di salute, sicurezza e ambiente. Il Modello è, inoltre, in linea con i più elevati standard internazionali, tra cui la Convenzione OCSE sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali e il Business Principles for Countering Bribery promossi dall associazione non governativa Transparency International. Il Modello è disponibile sul sito web di Eni, nella pagina dedicata a Syndial, sulla rete intranet aziendale ed è esposto nelle bacheche aziendali. Il Codice Etico aderisce ai principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo delle Nazioni Unite e a quelli delle Convenzioni fondamentali dell Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ed è fondato su valori quali il rispetto delle leggi, la trasparenza, l onestà, la correttezza, il rispetto dei diritti umani e la lotta alla corruzione. Il Codice Etico porta in primo piano gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, fra cui la responsabilità dell impresa nei confronti dei territori in cui opera, la salvaguardia dei diritti di terza generazione e la difesa e promozione dei diritti umani. Il Codice deve essere rispettato da tutte le persone di Eni ed è fatto obbligo di inclusione, nei contratti con soggetti esterni all azienda, di clausole dedicate che prevedono da parte di terzi la conoscenza del Codice Etico Eni e l obbligazione espressa di attenersi ai principi ivi contenuti. Il Garante del Codice Etico e del Modello 231 è l Organismo di Vigilanza di Syndial che verifica, anche a fronte di segnalazioni interne o esterne, possibili violazioni del codice stesso. L Organismo di Vigilanza adotta, inoltre, modalità di controllo interno in accordo alla normativa Eni creata in applicazione di quanto previsto dal Sarbanes-Oxley Act (SOA). Attraverso il modello di Risk Integrated Evaluation e il sistema di controllo SOA tutte le unità funzionali di Syndial sono monitorate per i rischi connessi al business, compresi i rischi legati alla corruzione. Nel corso del 2014 l unità Internal Audit di Eni ha informato l OdV dell apertura di tre fascicoli relativi a segnalazioni di presunte violazioni del Modello 231 e/o del Codice Etico, riconducibili a episodi di corruzione o di tentata corruzione. Le indagini condotte su due segnalazioni hanno dato riscontro negativo e ne è quindi stata 2) Non sono quindi presenti amministratori indipendenti e/o non esecutivi. Per Eni, si intende: indipendente, che non è assunto da Eni/Syndial; non esecutivo, che non ha deleghe/poteri. Chi è Syndial 15

16 disposta l archiviazione dalla funzione Internal Audit, mentre per il terzo caso al 31 dicembre 2014 risultano in corso gli accertamenti. Organizzazioni sindacali Associazioni di categoria Mondo accademico Syndial ha adottato le Linee Guida Eni in materia di diritti umani, garantendo quindi la libertà di associazione sindacale e il diritto di contrattazione collettiva, il ripudio di ogni forma di lavoro forzato, lavoro minorile e discriminazione nell occupazione, oltre a prevedere forme di monitoraggio e intervento sulle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Anche i fornitori di Syndial sono tenuti ad aderire ai principi e agli standard internazionali in materia. Nel corso del 2014 non si sono verificati episodi legati a pratiche o comportamenti discriminatori nei confronti di alcuno, né violazioni dei diritti della comunità locali. Le persone di Syndial Eni Istituti ed Enti nazionali e locali Fornitori e contrattisti Rapporti con gli stakeholder La parola a Enrica Barbaresi, responsabile Rapporti Istituzionali Stabilire con tutti gli stakeholder relazioni di fiducia è stato l obiettivo che Syndial si è posta da quando è stata istituita la struttura dedicata ai rapporti con le istituzioni. Il consolidamento e lo sviluppo di queste relazioni permettono infatti un dialogo costruttivo per prevenire e gestire tempestivamente i rischi, creando nel contempo valore per l azienda e per le comunità in cui opera. Syndial si impegna a coinvolgere i propri stakeholder al fine di acquisire il consenso del territorio per la realizzazione dei progetti di bonifica. Ciò avviene promuovendo azioni di sensibilizzazione e assicurando un informazione diretta verso gli amministratori locali e verso le comunità mediante la partecipazione ad Assemblee pubbliche, come avvenuto per i progetti di Pieve Vergonte e Porto Torres, dando seguito alle richieste di sopralluoghi e tavoli per approfondimenti tecnici. Per una corretta gestione delle relazioni con le comunità locali e la Pubblica Amministrazione, Syndial ha definito un piano di stakeholder engagement. Le relazioni con Partner operativi Clienti i media e le associazioni ambientaliste sono condotte e gestite in coordinamento con le funzioni centrali di Eni. Gli stakeholder di Syndial sono: Azionisti la Pubblica Amministrazione - Ministero dell Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dei Beni Culturali attraverso i relativi Uffici di Gabinetto, Segreterie tecniche e commissioni tecniche consultive, Direzioni Generali e Organismi di supporto; la Pubblica Amministrazione locale - Regioni e agenzie regionali, Province, Comuni interessati, Autorità Portuali, Prefetture, Sovrintendenze, Enti Parco, Consorzi di Bonifica, distretti industriali; Comunità locali associazioni ambientaliste; organi di stampa. Media Syndial, nel corso del 2014, ha partecipato a consultazioni, tavoli interistituzionali, gruppi di lavoro e conferenze di servizi. Gli argomenti affrontati coprono vari ambiti delle attività di risanamento ambientale (suoli, falda e rifiuti), sicurezza, salute e sviluppo territoriale. In particolare, il monitoraggio delle istanze del territorio, combinato con una capillare interazione con le istituzioni locali e nazionali, permette di gestire le diverse criticità e di promuovere anche iniziative che coniughino l interesse economico con l intervento di bonifica, affermando sempre di più l importanza dell applicazione di tecnologie innovative ai progetti di bonifica. 16 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2014

17 Le collaborazioni Federchimica, Responsible Care Responsible Care è il programma volontario dell Industria Chimica mondiale basato sull attuazione di principi e comportamenti riguardanti la sicurezza e salute dei dipendenti e la protezione ambientale e sull impegno alla comunicazione dei risultati raggiunti, verso un miglioramento continuo, significativo e tangibile. È adottato da oltre imprese chimiche, in più di 50 Paesi nel mondo. I diversi programmi nazionali, pur influenzati dalle culture e dai contesti socio-economici locali, hanno caratteristiche fondamentali comuni, definite dall International Council of Chemical Associations che svolge un ruolo di promozione, assistenza e raccordo. Massachussets Institute of Technology (MIT - USA) La collaborazione ha lo scopo di studiare metodi di caratterizzazione innovativi per superare le criticità legate alle tecniche convenzionali di rilevazione dei contaminanti nei sedimenti e nei suoli. Nel 2014, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), saranno pubblicate le linee guida per l applicazione delle nuove metodologie sui sedimenti. Stanford University (USA) La collaborazione, partita nel 2011, porta avanti diverse linee di ricerca finalizzate allo sviluppo di nuove tecniche per la determinazione dei contaminanti presenti nelle matrici ambientali e per ottenere dati relativi ai parametri caratteristici (chimico-fisici e biologici) dei terreni e delle falde più affidabili da utilizzare per la progettazione degli interventi. Forum per la sostenibilità applicata alle bonifiche SuRF (Sustainable Remediation Forum) Italy è un raggruppamento spontaneo di enti, aziende, organismi interessati alla promozione della sostenibilità applicata alla bonifica di siti contaminati, tramite: il coinvolgimento degli attori nella scelta delle migliori strategie e tecnologie per l iter di bonifica; la definizione di strumenti e linee guida comuni; la condivisione di buone prassi; il supporto all aggiornamento normativo. Syndial partecipa attivamente al gruppo di lavoro, istituito nel settembre 2012 da SURF-it. Questa iniziativa coinvolge diversi attori (privati, pubblica amministrazione, enti universitari) allo scopo di promuovere la sostenibilità nell ambito delle bonifiche attraverso la definizione di strumenti, linee guida, condivisione di best practice e di dare supporto all evoluzione delle normative nazionali. Collaborazioni nazionali Syndial ha all attivo diverse collaborazioni con il CNR e con le principali realtà universitarie italiane: Politecnico di Milano e di Torino, Università degli Studi di Roma-Tor Vergata, Università di Genova, Università Sapienza di Roma, Università di Bologna e Università del Piemonte Orientale. Nel corso del 2014 la convergenza delle finalità, nel rispetto dei ruoli pubblico-privato, ha portato a definire importanti progetti. Alcuni esempi significativi: il protocollo d intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, sottoscritto in relazione agli interventi di bonifica a Pieve Vergonte, e l accordo di programma per la messa in sicurezza permanente dell area di Micorosa e delle aree Syndial esterne al petrolchimico di Brindisi. In questo caso, il coordinamento fra Enti e Syndial ha portato alla presentazione di progetti integrati per il risanamento dell area di Micorosa e delle aree esterne Syndial, consentendo la definizione di un accordo che rappresenta un esempio di fattiva collaborazione tra pubblico e privato. Un altro importante evento del 2014 è stata la presentazione del progetto Nuraghe per il sito di Porto Torres al Ministero dell Ambiente, alla Regione, alla Provincia e al Comune. Nell ambito delle interlocuzioni con i rappresentanti delle istituzioni, Syndial ha posto particolare enfasi sull importanza delle attività di bonifica quale valore aggiunto per i territori in termini di riutilizzo delle aree da destinare a nuove attività produttive. Ne sono un esempio il contratto preliminare per la cessione delle aree di Porto Marghera e l avvio delle trattative con la Regione Liguria per la cessione di aree del sito di Cengio, come previsto dall Accordo di Programma Cengio 2000/2006; è prossimo l avvio di un tavolo dedicato anche a Porto Torres. Grazie a un azione di confronto costante, costruttivo e propositivo, nel 2014 Syndial ha registrato una notevole accelerazione delle istruttorie dei documenti progettuali e dei conseguenti iter autorizzativi. Inoltre, nel corso del 2014 hanno avuto luogo incontri promossi dalla Direzione Ambiente del Ministero dell Ambiente con ISPRA per la definizione delle linee guida dell Analisi di Rischio. Tale documento interpretativo porterà alla rivalutazione di diversi progetti bloccati da anni. Nel 2014 Syndial ha promosso lo sviluppo delle attività locali mediante iniziative di local content, sempre nel rispetto delle condizioni di mercato e delle procedure aziendali di qualifica dei fornitori. Sono stati infatti organizzati incontri con le associazioni confindustriali del Verbano Cusio Ossola e della Provincia di Foggia; sul territorio di Siracusa Syndial ha partecipato a incontri organizzati dalla Prefettura per assicurare l impiego delle risorse nel sito da parte delle ditte locali. Nel bando di gara del progetto Nuraghe è stata inserita una clausola finalizzata a massimizzare l utilizzo di risorse locali nella realizzazione dei progetti, come contemplato dal Protocollo Nazionale della Chimica Verde in Sardegna. Chi è Syndial 17

18 Le attività e i principali risultati nel 2014 I progetti di bonifica La parola a Francesco Misuraca, direttore Interventi e Impianti di Risanamento Ambientale Il 2014 è stato un anno di cambiamento per Syndial, soprattutto per quanto riguarda l area operativa, poiché le unità Program e TAF Management sono state accorpate sotto un unica direzione. Questa nuova struttura permetterà all azienda di affrontare con maggiore decisione le sfide e gli impegni che caratterizzano il business delle bonifiche e della gestione dei rifiuti. Tra le tante frontiere su cui è importante che gli operatori del settore e le istituzioni concentrino i loro sforzi, spicca il tema del riuso del territorio, poichè oggi in Italia non è ancora sistematico che un progetto ambientale venga definito tenendo in considerazione fin dall inizio la destinazione finale del territorio interessato. Su questo fronte, nel 2014, Syndial ha stipulato un accordo con la Regione Veneto e con il Comune di Venezia per definire il riuso dei suoli di Porto Marghera, dopo la demolizione degli impianti esistenti al fine di rendere a tutti gli effetti i suoli bonificati alla comunità. Sempre in questo ambito, si ricorda l accordo di programma stipulato nel 2009 con la Regione Toscana e con vari comuni della regione per la bonifica e la restituzione di alcuni siti minerari delle colline metallifere. Aree restituite a riuso produttivo nel 2014 Il 2014 ha registrato un ulteriore sviluppo delle iniziative mirate alla cessione di beni immobili aziendali per un loro riutilizzo produttivo. Nel corso dell anno sono state finalizzate dismissioni per oltre 70 ettari che hanno riguardato in particolare le cessioni di: 40 ettari di terreni e dei fabbricati presso lo stabilimento di Ottana (NU) a West Dock Green Sardinia; un area di circa 4 ettari di terreni nell area industriale di Scarlino (GR) a Nuova Solmine; 17 ettari di terreni a Porto Marghera (VE) a Medio Piave Marghera; 7 ettari di terreni a Porto Marghera (VE) ceduti a Eni R&M, nell ambito del progetto di riconversione industriale della raffineria di Venezia. Ruolo di global client per Eni Un altro tema rilevante per il 2014 è il ruolo centrale che Syndial ricopre nelle attività di decommissioning e bonifiche ambientali eseguite per conto delle Business Unit e società Eni. Di particolare rilevanza è la collaborazione con Eni Downstream a Napoli, dove è stata completata la demolizione di un deposito di stoccaggio dei carburanti e dove si sta valutando il progetto di bonifica finalizzato al riuso del suolo da parte del Comune di Napoli. Anche nei siti di Ravenna e Bari Syndial sta collaborando con la Business Unit Downstream per la definizione di progetti di bonifica per il riuso dei suoli a fronte di manifestazioni di interesse pervenute a Ravenna da parte di altre realtà industriali, a Bari da parte del Comune. Oltre agli impegni presi su tutti i progetti di bonifica e per gli impianti di trattamento, si segnala, per il 2015, l impegno di Syndial nell acquisizione di una piattaforma per la logistica rifiuti nel nord Italia, che permetterebbe all azienda di proporsi come gestore dei rifiuti anche delle raffinerie di Venezia e di Sannazzaro. Tale acquisizione comporterebbe inoltre una migliore gestione delle bonifiche dei punti vendita della rete commerciale di Eni Downstream, grazie all impiego di metodi meno invasivi e più sostenibili per l attività, per l ambiente e per il territorio, visto che si tratterebbe di bonificare il terreno per poi riutilizzarlo per il ripristino. Innovazione tecnologica Syndial da sempre pone grande attenzione al tema dell innovazione tecnologica. Nel sito di Mantova, ad esempio, è stato autorizzato un progetto che prevede la bonifica di una vasta area contaminata da prodotti chimici che comporta notevoli difficoltà tecniche nelle fasi di trattamento. In alternativa al precedente progetto, che prevedeva lo scavo e il trasporto dei terreni contaminati in siti fuori dall Italia, nel 2014 Syndial ha dato avvio a un nuovo progetto, che prevede la realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti direttamente sul posto, attraverso una combustione flameless a zero emissioni. È già stato effettuato un test dell impianto pilota, 18 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2014

19 avvenuto con esiti positivi, ed entro breve si prevede l avvio per la realizzazione di un prototipo sul sito. Altre importanti sperimentazioni riguardano le tecnologie ECRT che permettono di inertizzare i contaminanti dei suoli in maniera non invasiva tramite l utilizzo di energia elettrica e le tecniche di bioremediation e fitoremediation nei siti di Priolo, Crotone, Ravenna e Porto Marghera. Progetti rilevanti Come preannunciato nel Bilancio di Sostenibilità 2013, nel 2014 è stato avviato un progetto di recupero ambientale di grande importanza in termini di sostenibilità nel sito di interesse nazionale di Pieve Vergonte, in Val d Ossola, Piemonte, dove Syndial è titolare degli oneri di bonifica dei suoli e falde di sua proprietà. In precedenza, nel corso degli anni, sono state condotte le opere connesse alla messa in sicurezza d emergenza della falda sottostante al sito e alla demolizione delle strutture impiantistiche e degli edifici non più utilizzati. La caratteristica distintiva del progetto di bonifica, approvato con decreto ministeriale nel 2014, è quella di essere improntato a criteri di sostenibilità. È previsto, infatti, l utilizzo di tecnologie innovative per il trattamento in situ delle terre inquinate quali, ad esempio, il soil washing al fine di minimizzare l impatto ambientale dell intervento. Particolare attenzione è posta anche all indotto locale, fermo restando, ovviamente, il rispetto di parametri di qualità e competitività dei fornitori. Anche dal punto di vista dei rapporti con le istituzioni l intervento di bonifica sul sito di Pieve Vergonte costituisce un esempio di positiva collaborazione con la firma a novembre 2014 del protocollo di intesa per la legalità. Nel 2014 è inoltre partita un importante iniziativa nell area di Porto Torres, il progetto Nuraghe. Nel mese di novembre il progetto è stato presentato in anteprima alla Regione Sardegna e successivamente, a dicembre, è stato inviato al Ministero dell Ambiente al fine di avviare l iter di approvazione necessario per il progetto operativo di bonifica. La sostenibilità negli interventi di bonifica: il progetto Nuraghe. Il progetto prevede interventi diversificati e specifici in ognuna delle aree caratterizzate da una forte complessità dello stato di inquinamento; in particolare è prevista la realizzazione di una piattaforma attrezzata per lo stoccaggio e trattamento delle terre contaminate con impianti che utilizzeranno tecnologie innovative e di punta quali il desorbimento termico e il soil washing. L importanza di questa piattaforma deriva, in prima battuta, dal fatto che il progetto di bonifica non genererà rifiuti che dovranno essere trasportati altrove per essere trattati o smaltiti; in secondo luogo, questa struttura rimarrà al territorio e diventerà un importante risorsa che potrà essere utilizzata dalle comunità locali. Nel corso del 2014, è stata creata la commissione tecnica interna a Syndial per la valutazione delle proposte dei player che nel 2013 hanno presentato le loro proposte progettuali in accordo ai principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale dell intervento. Per poter valutare in maniera oggettiva e applicare i principi di sostenibilità agli interventi di bonifica proposti, Syndial si è dotata di un apposito supporto decisionale, il software SAF (Sustainable Assessment Framework), in grado di definire specifiche linee guida operative. Grazie alla definizione di uno scoring model, è possibile infatti valutare la parte tecnica della proposta assegnando un peso pari al 45% sul giudizio globale quando, di norma, ci si attesta al massimo al 30%. Inoltre, al fine di creare una maggiore sostenibilità del progetto sul territorio, il gruppo di imprese che si è aggiudicato l incarico si è impegnato a coinvolgere realtà che fanno parte dell indotto locale per il 40% del valore economico dell accordo. Le attività e i principali risultati nel

20 La gestione sostenibile degli impianti TAF Per quanto riguarda l attività di gestione degli impianti TAF, nel 2014 sono state messe in esercizio, presso i TAF di Priolo, Brindisi e Porto Torres, le sezioni di osmosi inversa per la produzione di acqua demineralizzata che può essere utilizzata in impianti industriali di terzi in sostituzione di acque prelevate da pozzo o fiume, riducendo i consumi idrici complessivi nell area di insediamento. Grazie all entrata in funzione delle nuove sezioni dei tre impianti, la capacità di produzione di acqua demineralizzata per usi industriali, da circa 1 milione di metri cubi nel 2013, sarà di circa 5 milioni di metri cubi, ovvero pari a oltre un quarto dei 18 milioni di metri cubi di acqua di falda inquinata attualmente trattata ogni anno da Syndial nei propri impianti. 166 Mmc ACQUA DI FALDA TRATTATA IN 15 ANNI DI ATTIVITÀ DI SYNDIAL Gli impianti TAF di Syndial Pieve Vergonte Cesano Maderno Cengio Avenza Ponte Galeria Porto Torres Assemini San Gavino Mantova Porto Marghera Ferrara Manfredonia Brindisi Crotone Priolo Gela Un altro elemento importante relativo alle gestione dei TAF riguarda il risparmio energetico; grazie all impiego negli impianti della tecnica di strippaggio ad aria invece che a vapore si è passati da un impiego di 60 mila tonnellate di vapore nel 2013 a 30 mila tonnellate nel 2014 e si prevede di passare, per il 2015, a sole 5 mila tonnellate. Syndial è attiva anche nel settore Upstream e ha messo a disposizione del centro oli in Val d Agri il proprio know-how per la progettazione e la realizzazione di un impianto con capacità di trattamento di 50 metri cubi/ora delle acque di produzione associate all olio estratto dai giacimenti e separate in superficie, in alternativa all attuale trasporto su gomma verso trattamento esterno che comporta l emissione di tonnellate di gas serra ogni anno. A seguito degli interventi di ottimizzazione gestionale gli impianti TAF hanno raggiunto elevati livelli di economicità, affidabilità ed efficienza dei processi con riduzione dei consumi energetici e degli impatti ambientali. In particolare sono da segnalare le seguenti iniziative: l avvio di ulteriori impianti di trattamento (Priolo e Gela) che hanno eliminato lo smaltimento con autobotti verso impianti esterni, con riduzione di 11 ton/anno di CO 2 ; gli interventi di efficienza energetica sul TAF di Priolo che a regime comporteranno un risparmio energetico complessivo di 2,8 GWh/anno, corrispondenti a una riduzione delle emissioni indirette di ton/anno di CO 2 ; il riutilizzo industriale dell acqua trattata dai TAF, permettendo il risparmio di risorsa idrica pregiata; a oggi sono stati realizzati impianti e stilati contratti di fornitura per un recupero pari a 5 Mm 3 /anno di acqua; semplificazione dei processi con interventi tecnici operativi negli impianti di Manfredonia e Assemini; attività di riorganizzazione operativa nei siti di Manfredonia, Cengio e Priolo con conseguente risparmio sui costi di gestione operativa; contributo operativo, tecnologico e ingegneristico a Eni. 20 Syndial Bilancio di Sostenibilità 2014

21 Il processo di bonifica di un sito contaminato Syndial si è strutturata per l esecuzione di ogni fase del processo di bonifica, dalle fasi progettuali, sviluppate dall unità Ingegneria e Progettazione con il supporto dei Laboratori Ambientali e dell unità Ricerca e Tecnologia, fino all esecuzione e alla gestione delle opere di bonifica. Ogni fase del complesso iter di bonifica di un sito contaminato in Italia è soggetta a una stringente normativa ambientale, che regolamenta le procedure operative e amministrative finalizzate a ottenere le necessarie approvazioni sia dei risultati emersi dai piani di caratterizzazione e analisi di rischio, sia delle autorizzazioni dei progetti di bonifica in sede di Conferenza dei Servizi (CdS). Questa è composta dai rappresentanti delle amministrazioni Regioni, Province, Comuni e, nel caso dei siti di interesse nazionale, del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio competenti a rilasciare permessi, autorizzazioni e concessioni per la realizzazione degli interventi. I siti di interesse nazionale sono aree contaminate molto estese che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitare danni ambientali e sanitari. Modello operativo integrato end to end Ricerca ambientale Laboratori ambientali Ingegneria e progettazione Approvvigionamento ambientale Gestione rifiuti Esecuzione interventi Collaborazione con Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università di Bologna, MIT (USA) e Stanford (USA) Tre laboratori interamente dedicati alle analisi ambientali: Priolo, Ferrara e Assemini Oltre ore di ingegneria ambientale nel 2014 per lo sviluppo di progetti di bonifica Approvvigionamento di servizi ambientali nel 2014 per 650 mln di euro (45% per Eni e 55% per Syndial) Circa t di rifiuti gestiti nel 2014, di cui 45% per Eni e 55% per Syndial Gestione impianti bonifica Restituzione delle aree bonificate al territorio Trattamento di circa 18 mln di mc di acqua nel 2014 attraverso: 19 impianti TAF/barriere idrauliche Syndial 6 impianti TAF/barriere per società Eni Le attività e i principali risultati nel

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