COPERTURA MAGGIORE DISAVANZO. Dott. Vincenzo Cuzzola

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COPERTURA MAGGIORE DISAVANZO. Dott. Vincenzo Cuzzola"

Transcript

1 COPERTURA MAGGIORE DISAVANZO Dott. Vincenzo Cuzzola

2 Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze Il decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze, del 2 aprile, stabilisce i criteri e le modalità di ripiano dell eventuale maggiore disavanzo al 1 gennaio 2015 rispetto al risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014, derivante dalla rideterminazione del risultato di amministrazione a seguito dell attuazione del riaccertamento straordinario dei residui.

3 Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze Il decreto prevede, in merito alle modalità di recupero del maggiore disavanzo determinato a seguito del riaccertamento straordinario effettuato, che il citato disavanzo dovrà essere tempestivamente definito con delibera consiliare, in ogni caso non oltre 45 giorni dalla data di approvazione della delibera di giunta concernente il riaccertamento straordinario. La delibera consiliare, munita dell obbligatorio parere del revisore, avrà il compito di indicare l importo minimo del recupero annuale da ripianare nei singoli esercizi, fino al suo completo recupero. In caso di mancata adozione della citata delibera consiliare, il revisore avrà l obbligo di segnalazione dell inadempimento alla sezione regionale della Corte dei conti e al prefetto. In caso di esercizio provvisorio, l applicazione al bilancio del ripiano del maggiore disavanzo si realizza al momento dell approvazione del bilancio di previsione.

4 Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze Ai comuni è lasciata la possibilità di ripianare il disavanzo mediante le seguenti possibilità: lo svincolo delle quote vincolate del risultato di amministrazione formalmente attribuite dall ente. Lo svincolo delle risorse è attuato con le medesime procedure che hanno dato luogo alla formazione dei vincoli; la cancellazione del vincolo di generica destinazione agli investimenti, escluse le eventuali quote finanziate da debito; L utilizzo dei proventi realizzati derivanti dall alienazione dei beni patrimoniali disponibili. In merito alla vendita dei beni patrimoniali, i principi contabili prevedono che l accertamento dell entrata possa essere correttamente imputata al momento della firma del rogito notarile, e andrà imputata nell esercizio e negli esercizi in cui è previsto l esecuzione dell obbligazione pecuniaria.

5 Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze Il decreto prevede, tuttavia, il seguente percorso: Nelle more della realizzazione dei proventi, il maggiore disavanzo è ripianato per l intero importo, senza operare la decurtazione delle entrate derivanti dall alienazione dei beni patrimoniali disponibili destinate a tale scopo, e nel titolo primo della spesa, è accantonato un fondo di importo pari a quello delle entrate derivanti dall alienazione di tali beni che si intende destinare al ripiano del disavanzo; A seguito dell accertamento delle entrate derivanti dall alienazione dei beni patrimoniali disponibili destinate al ripiano del disavanzo, è approvata una variazione di bilancio che riduce il citato fondo, destina l entrata a copertura del disavanzo effettuandone la decurtazione, ridistribuisce il residuo disavanzo tra l esercizio in corso e gli esercizi successivi, individuando l importo minimo del recupero annuale da ripianare nei singoli esercizi, fino al completo recupero.

6 I nuovi documenti della programmazione nella P.A.

7 Il DUP Il DUP è la principale innovazione introdotta nel sistema di programmazione degli enti locali. L aggettivo unico chiarisce l obiettivo del principio applicato e cioè riunire in un solo documento, posto a monte del BPF, le analisi, gli indirizzi e gli obiettivi che devono guidare la predisposizione del BPF, del PEG e la loro successiva gestione.

8 Presupposto DUP Il DUP, diversamente dalla vecchia Relazione previsionale e programmatica, non è un allegato del bilancio e costituisce presupposto indispensabile per l approvazione del BPF. Il DUP ha, come documento fondamentale e imprescindibile della programmazione locale, una sua precisa e distinta identità rispetto al BPF e al PEG. È nel DUP infatti, che l ente deve definire le linee strategiche su cui si basano le previsioni finanziarie contenute nel BPF. Conseguentemente, anche il contenuto del PEG deve essere coerente con il DUP oltre che con il BPF.

9 Il DUP PEG BPF DUP

10 Quadro normativo DUP Il DUP è predisposto nel rispetto di quanto previsto dal principio applicato della programmazione di cui all'allegato n. 4/1 del d.lgs 23 giugno 2011, n.118. La norma sostituisce l'articolo 170 del TUEL relativo alla relazione previsionale e programmatica.

11 Il DUP. RPP PGS Personale, lavori pubblici, Patrimonio DUP

12 Composizione DUP Il Documento unico di programmazione si compone di due sezioni: la Sezione strategica e la Sezione operativa: o La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo; o la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

13 Sezioni DUP Più specificatamente: Nella Sezione Strategica ( di portata quinquennale ) vengono definiti, per ogni missione di bilancio, gli Obiettivi Strategici da perseguire entro la fine del mandato; Nella Sezione Operativa ( di portata triennale ) vengono individuati, per ogni singola missione, i programmi che l ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sez. Strategica. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli Obiettivi Operativi da raggiungere.

14 Il DUP: Sezione Strategica (SeS) Nel primo anno del mandato amministrativo devono essere individuati per ogni missione di bilancio, gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato. Gli obiettivi strategici devono essere definiti con riferimento all ente nel suo insieme individuando, per ciascuno di essi, il contributo che è richiesto al gruppo amministrazione pubblica.

15 Il DUP: Sezione Strategica (SeS) La SeS del DUP individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica: 1. le principali scelte che caratterizzano il programma dell amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo; 2. le politiche di mandato che l ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali; 3. gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

16 Il DUP: Sezione Operativa (SeO) La SeO del DUP ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS. Più in particolare quindi, la SeO contiene la programmazione operativa dell ente avendo a riferimento lo stesso arco temporale considerato dal bilancio di previsione.

17 Il DUP: Sezione Operativa (SeO) Nello specifico, la SeO individua: per ogni singola missione, i programmi che l ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS, per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, gli obiettivi operativi annuali da raggiungere; Per ogni programma poi, sono individuati i contenuti finanziari, sia in termini di competenza che di cassa, della manovra di bilancio con un orizzonte temporale annuale e pluriennale.

18 Il DUP: Sezione Operativa (SeO) La SeO si struttura in due parti, semplicemente individuate come Parte1eParte2. La Parte 1 della SeO è sostanzialmente focalizzata sulla definizione, per ogni missione, dei programmi operativi da realizzare nell arco di tempo cui la SeO del DUP si riferisce con riferimento all ente e al gruppo amministrazione pubblica. Per ogni programma, occorre individuare: obiettivi annuali e pluriennali; motivazioni delle scelte effettuate e in coerenza con gli obiettivi strategici definiti nella SeS; risorse finanziarie, umane e strumentali destinate.

19 Il DUP: Sezione Operativa (SeO) La Parte 2 della SeO è esclusivamente destinata alla programmazione dettagliata, relativamente all'arco temporale di riferimento del DUP, delle opere pubbliche, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio.

20 Il DUP SEMPLIFICATO Tutti i Comuni sono tenuti a redigere il DUP e ad utilizzare il nuovo schema di bilancio, indipendentemente dal numero di abitanti. I comuni con un numero di abitanti inferiore alle unità possono predisporre un DUP semplificato. Nell allegato 4/1 al Decreto 118/2011 a cui si riferisce il comma 6 del nuovo art. 170, si dettano tutte le semplificazioni, anche se minime che riguardano solo la parte esterna dell analisi strategica.

21 DUP E DUP SEMPLIFICATO SEZIONI DUP DUP SEMPLIFICATO 1 Sezione STRATEGICA 1.1 Scelte principali 1.2 Obiettivi per missione 1.3 Analisi Strategica Condizioni esterne 1.4 Analisi Strategica Condizioni interne Sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato Politiche di mandato e indirizzi generali di programmazione Obiettivi strategici nell ambito di ciascuna missione Obiettivi individuati dal Governo Valutazione situazione socio economica del territorio Organizzazione e gestione dei Servizi Pubblici Disponibilità e gestione delle risorse umane Coerenza e compatibilità con le disposizione del Patto di Stabilità NO NO NO NO NO SI SI SI

22 DUP E DUP SEMPLIFICATO SEZIONI DUP DUP SEMPLIFICATO 2 Sezione OPERATIVA Contiene la programmazione operativa sia annuale che pluriennale SI 2.1 Parte 1^ Missioni e Programmi Per ogni singola MISSIONE i programmi operativi che l ente intende realizzare Per ogni singolo PROGRAMMA definire le finalità e gli obiettivi che si intendo perseguire. SI SI 2.2 Parte 2^ 1.Programmazione LLPP Programmazione dei LLPP in funzione alle priorità, i tempi, e il fabbisogno SI 2.2 Parte 2^ 2.Personale Programmazione del personale assicurando la funzionalità e l0ottimizzazione delle risorse SI 2.2 Parte 2^ 3.Patrimonio Individua gli immobili di proprietà distinguendoli in strumentali, suscettibili di valorizzazione o dismissione SI 2.2 Parte 2^ 4.Ulteriori strumenti di programmazione Piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa SI

23 Proroghe esclusive per il DUP 2016/2018 La Conferenza Stato-Città, nella riunione del 21 ottobre 2015, ha prorogato al 31 dicembre 2015 il termine del 31 ottobre per la presentazione, da parte degli Enti Locali, del Documento Unico di Programmazione (Dup) per il La Conferenza Stato-Città di, inoltre, ha stabilito che l aggiornamento del Dup dovrà operarsi entro il 28 Febbraio, e ha conseguentemente ha prorogato al 31 marzo il termine per l approvazione dei bilanci Tali proroghe sono state stabilite esclusivamente in riferimento al Dup 2016/2018, rimane pertanto invariata la normativa che prevede espressamente al comma 1 dell art. 170 del D.lgs 267/2000, che entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento Unico di Programmazione per le conseguenti deliberazioni.

24 DUP 2016/2018 Il DUP 2016/18 che la Giunta deve approvare e presentare al Consiglio entro il termine del 31 dicembre (esclusivo solo per il Dup in questione) deve essere oggetto di successiva deliberazione da parte del consiglio, al quale devono pervenire i documenti corredati del parere dell organo di revisione.

25 DUP 2016/2018 Con la deliberazione del Consiglio potrà essere approvato il Dup o potranno essere richieste integrazioni e modifiche ai fini della predisposizione della successiva nota di aggiornamento. Chiaramente il Consiglio dovrà deliberare in tempo utile per consentire la presentazione dell eventuale aggiornamento del Dup che quest anno è da effettuare entro il 28 febbraio ( a regime il termine è il 15 novembre). La nota di aggiornamento al Dup deve essere presentata contestualmente allo schema di bilancio di previsione e unitamente alla relazione dell organo di revisione.

26 L AVVIO DELLA CONTABILITA ECONOMICO PATRIMONIALE ARMONIZZATA 26

27 L AVVIO DELLA CONTABILITA ECONOMICO PATRIMONIALE DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI La prima attività richiesta per l adozione della nuova contabilità è la riclassificazione delle voci dello stato patrimoniale chiuso il 31 dicembre dell anno precedente (DPR194/1996) 27

28 La seconda attività richiesta per l adozione della nuova contabilità consiste nell applicare i criteri di valutazione dell attivo e del passivo previsti dal principio applicato della contabilità economico patrimoniale all inventario e allo stato patrimoniale riclassificato. 28

29 A tal fine occorre predisporre una tabella che, per ognuna delle voci dell inventario e dello stato patrimoniale riclassificato, affianca: Gli importi di chiusura del precedente esercizio (importi attribuiti a seguito del processo di rivalutazione) Le differenze di valutazione (negative e positive) 29

30 I prospetti riguardanti l inventario e lo stato patrimoniale al 1 gennaio dell esercizio di avvio della nuova contabilità (riclassificati e rivalutati con l indicazione delle differenze di rivalutazione) sono oggetto di approvazione da parte del Consiglio in sede di approvazione del rendiconto dell esercizio di avvio della contabilità economico patrimoniale insieme ad un prospetto che evidenzia il raccordo tra la vecchia e la nuova classificazione 30

31 SCRITTURE CONTABILI All avvio della contabilità economico patrimoniale armonizzata le scritture sono, in ordine successivo: SCRITTURE DI APERTURA DEI CONTI RICLASSIFICATI secondo la nuova articolazione dello stato patrimoniale SCRITTURE RIGUARDANTI LA RILEVAZIONE DELLE DIFFERENZE DI VALUTAZIONE alcune voci dell attivo e del passivo devono essere rivalutate, altre devono essere svalutate 31

32 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRIMO RENDICONTO Nella Relazione sulla gestione allegata al primo rendiconto relativo al primo esercizio di adozione della contabilità economico patrimoniale, vanno inserite: 1. Le differenze principali tra il primo stato patrimoniale di apertura e l ultimo stato patrimoniale 2. Le modalità di valutazione delle singole poste attive e passive dello stato patrimoniale iniziale e finale 3. Le componenti del patrimonio in corso di ricognizione o in attesa di perizia 32

33 IL PRIMO STATO PATRIMONIALE: CRITERI DI VALUTAZIONE Nella redazione del primo Stato Patrimoniale in base al D.lgs 118/2011, gli Enti dovranno attenersi ai seguenti criteri: ATTIVO PASSIVO PATRIMONIO NETTO 33

34 ATTIVO a. Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà b. Immobili e terreni di terzi a disposizione c. Beni mobili e patrimonio librario d. Contributi in conto capitale e. Immobilizzazioni finanziarie f. Disponibilità liquide g. Crediti 34

35 a. PATRIMONIO IMMOBILIARE E TERRENI DI PROPRIETA Il Patrimonio immobiliare e i terreni di proprietà sono iscritti al costo di acquisto (che comprende anche gli oneri accessori) o, se non disponibile, al valore catastale. Successivamente occorre determinare il fondo di ammortamento cumulato nel tempo tenendo conto del momento iniziale in cui l ente ha iniziato ad utilizzare il cespite e della vita media del bene in base alla sua tipologia. 35

36 a. Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, se il bene immobile risulta completamente ammortizzato, il fondo di ammortamento sarà pari al valore dello stesso. 36

37 a. Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà - valutazione Ai fini della valutazione del Patrimonio immobiliare si richiama il principio applicato della contabilità economico patrimoniale n in base al quale: ai fini dell ammortamento i terreni e gli edifici soprastanti sono contabilizzati separatamente anche se acquisti congiuntamente in quanto i terreni non sono oggetto di ammortamento. 37

38 a. Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà - valutazione Nei casi in cui negli atti di provenienza degli edifici (es. rogiti) il valore dei terreni non risulta indicato in modo separato da quello dell edificio soprastante, si applica il parametro forfettario del 20% al valore indiviso di acquisizione. 38

39 a. Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà - moltiplicatori Nei casi in cui non è disponibile il costo storico, il valore catastale si ottiene applicando all ammontare delle rendite risultanti al catasto, vigenti al 1 gennaio dell anno di imposizione, rivalutate al 5% ( ex art. 3 l. 23 dicembre1996 n. 662) i seguenti moltiplicatori: 39

40 a. Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà - moltiplicatori 160 Per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A, e nelle categorie catastali C/2, C/6, C/7 con esclusione della categoria catastale A/ Per i fabbricati del gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4, C/5 80 Per i fabbricati della categoria catastale D/5 80 Per i fabbricati della categoria catastale A/10 60 Per i fabbricati del gruppo catastale D (ad eccezione della categoria D/5) 55 Per i fabbricati della categoria catastale C/1 40

41 a. Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà- terreni agricoli Per i terreni agricoli, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all ammontare del reddito dominicale risultante al catasto, vigente al 1 gennaio dell anno di imposizione e rivalutato al 25% ( ex art. 3 co. 51 l. 23 dicembre 1996 n. 662), un moltiplicatore pari a

42 b. IMMOBILI E TERRENI DI TERZI A DISPOSIZIONE Essi sono iscritti al costo di acquisto che comprende anche i costi accessori o se non disponibile, al valore catastale. Il relativo valore va imputato nei conti d ordine, salvo i casi in cui l ente non abbia diritti reali perpetui su tali beni; in quest ultimo caso anche il costo sostenuto per l acquisizione del diritto reale su tali immobili va imputato tra le immobilizzazioni. 42

43 c. BENI MOBILI E PATRIMONIO LIBRARIO Rispetto ai beni mobili ed al patrimonio librario occorre ricorrere ad una ricognizione inventariale. 43

44 c. BENI MOBILI E PATRIMONIO LIBRARIO Per i beni mobili ammortizzabili è necessario determinare il fondo ammortamento cumulato nel tempo avendo come riferimento il momento iniziale in cui il cespite ha iniziato ad essere utilizzato nell ente e la sua vita utile media per la specifica tipologia di bene. 44

45 c. BENI MOBILI E PATRIMONIO LIBRARIO Se il bene non risulta interamente ammortizzato e per il suo acquisto sono stati ricevuti contributi da terzi, va iscritta la residua quota di contributi nella voce Ratei e risconti passivi e contributi agli investimenti, al fine di coprire nel tempo gli ammortamenti residui. In sede di determinazione del primo Stato Patrimoniale non devono essere ricompresi nella ricognizione inventariale i beni già interamente ammortizzati. 45

46 d. CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE Eventuali contributi in conto capitale ricevuti per il finanziamento delle immobilizzazioni vanno inseriti nella voce Ratei e risconti passivi e contributi agli investimenti di stato patrimoniale (solo per la parte a copertura del residuo valore da ammortizzare del cespite) 46

47 e. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Le immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni, titoli ecc.) sono iscritte sulla base del criterio del costo d acquisto corretto da eventuali perdite di valore che, alla data di chiusura dell esercizio, si ritengano durevoli Le partecipazioni di controllo sono valutate con il metodo del patrimonio netto. I crediti finanziari: al valore nominale. 47

48 e. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE I derivati da ammortamento sono iscritti al valore nominale delle risorse che l ente ha il diritto di ricevere a seguito della sottoscrizione del derivato, allo scopo di estinguere, a scadenza, la passività sottostante, rettificato del debito residuo alla data del primo Stato Patrimoniale a carico dell ente che è generato dall obbligo di effettuare versamenti periodici per costituire le risorse che, a scadenza, saranno acquisite per l estinzione della passività sottostante. I derivati in essere riguardanti flussi di solo interesse non sono iscritti nello stato patrimoniale iniziale. 48

49 f. DISPONIBILITA LIQUIDE Si tratta degli importi giacenti sui conti bancari, di tesoreria statale e postali dell ente, nonché assegni, denaro e valori bollati 49

50 g. CREDITI Relativamente ai crediti, occorre tenere presente che, in via preliminare, occorre verificare la loro effettiva sussistenza a seguito del processo di riaccertamento straordinario dei residui. I crediti sono valutati al netto del fondo svalutazione crediti stralciati dalle scritture finanziarie e registrati solo nelle scritture patrimoniali. 50

51 PASSIVO a. DEBITI DI FUNZIONAMENTO b. DEBITI FINANZIARI c. FONDO PER IL TRATTAMENTO DI QUIESCENZA d. ALTRI DEBITI DEBITI TRIBUTARI 51

52 a. DEBITI DI FUNZIONAMENTO Anche per quanto concerne i debiti di funzionamento occorre verificare innanzitutto la loro effettiva sussistenza a seguito del riaccertamento straordinario dei residui. 52

53 a. DEBITI DI FUNZIONAMENTO I debiti corrispondono all importo dei residui passivi, compresi quelli perenti (l istituto della perenzione riguarda solo le Regioni). La riassegnazione dei residui perenti nella contabilità finanziaria, non è oggetto di rilevazione nella contabilità economicopatrimoniale. 53

54 b. DEBITI FINANZIARI Essi derivano da finanziamenti contratti e incassati e non rimborsati. All avvio della contabilità economico-patrimoniale è necessario effettuare una ricognizione dei debiti non ancora rimborsati. La ricognizione dei debiti comprende il valore dell importo dell up front ricevuto in passato a seguito della sottoscrizione di contratti derivati e ancora in essere,al netto dei rimborsi effettuati 54

55 b. DEBITI FINANZIARI I debiti finanziari sono distinti in debiti a breve termine o a medio lungo-termine (secondo le modalità indicate nel glossario del piano dei conti integrato I debiti finanziari alla voce Debiti verso banche e tesoriere ) 55

56 c. FONDO PER IL TRATTAMENTO DI QUIESCENZA Riguarda l ammontare del trattamento di fine rapporto maturato nei confronti del personale per il quale l ente è tenuto a provvedere direttamente al pagamento alla data di riferimento dello stato patrimoniale di apertura. Nel caso in cui non sia possibile ricostruire tale importo alla data di avvio della contabilità economico-patrimoniale, l onere riguardante il TFR erogato nel corso dell esercizio è interamente considerato di competenza economica dell esercizio. 56

57 d. ALTRI DEBITI I c.d. altri debiti sono costituiti dai debiti tributari che derivano da: 1) debiti tributari degli esercizi precedenti, comprensivi di quelli emersi dalle dichiarazioni fiscali dell ente dell esercizio precedente a quello di introduzione della contabilità economico-patrimoniale 2) I debiti di natura previdenziale 3) I debiti rilevati sulla base degli impegni assunti per i titoli 3 e 7 delle spese, compresi quelli imputati agli esercizi successivi. 57

58 PATRIMONIO NETTO Per le P.A. (che fino ad oggi rappresentano il patrimonio netto all interno di un unica posta di bilancio) il patrimonio netto, alla data di chiusura del bilancio, dovrà essere articolato nelle seguenti poste: a) Fondo di dotazione dell ente b) Riserve c) Risultati economici positivi (o negativi) di esercizio. 58

59 a. FONDO DI DOTAZIONE DELL ENTE Il fondo di dotazione rappresenta la parte indisponibile del patrimonio netto a garanzia della struttura patrimoniale dell ente. Il fondo di dotazione può essere alimentato attraverso destinazione dei risultati economici positivi di esercizio mediante una delibera di Consiglio in sede di approvazione del rendiconto di gestione. 59

60 b. RISERVE Le Riserve costituiscono la parte del patrimonio netto che, in caso di perdita, è utilizzabile per la copertura, a garanzia del fondo di dotazione, previa apposita delibera di Consiglio. Alle riserve è attribuito un valore pari a quello risultante ai corrispondenti valori dello stato patrimoniale dell esercizio precedente. Come per il fondo di dotazione, le Riserve possono essere alimentate mediante destinazione dei risultati economici positivi di esercizio con delibera di Consiglio in sede di approvazione del rendiconto di gestione. 60

61 Dal Patto al pareggio di bilancio 61

62 Legge costituzionale 1/2012 Declina i principi di pareggio di bilancio e di sostenibilità del debito a valere per lo Stato e per tutti i livelli di governo Eleva il rango legislativo della legge di bilancio da formale a sostanziale, attraverso l abolizione del divieto di introdurre, con essa, nuovi tributi e nuove spese. L armonizzazione dei bilanci pubblici diventa materia di legislazione esclusiva Ridisegna i rapporti tra le autonomie territoriali e lo Stato Il riconoscimento dell «autonomia finanziaria di entrata e di spesa» (art. 119 Cost.) è condizionata : A. al rispetto dell equilibrio dei relativi bilanci; B. all obbligo di concorrere ad assicurare l osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall appartenenza all unione europea. 62

63 Per gli Enti territoriali è prevista la possibilità di ricorrere all indebitamento per le sole spese di investimento previa predisposizione di piani di ammortamento e con il vincolo di assicurare il rispetto dell equilibrio per il complesso degli enti di ciascuna Regione, compresa la Regione medesima. 63

64 Legge 243/2012 La legge 24 dicembre 2012, n. 243 ha dato attuazione al nuovo art. 81, c. 6, Cost. e all'art. 5 della legge costituzionale n. 1/2012. La citata legge attuativa può essere modificata o derogata solo in modo espresso da una legge successiva approvata ai sensi dello stesso art. 81, c. 6, Cost. (maggioranza assoluta dei componenti) La legge n. 243/2012 interviene pesantemente sull'intero mondo della finanza pubblica, a partire, in primo luogo, da quella statale. Inciderà in maniera assai significativa anche sull ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, che dal 2016 dovranno rivedere profondamente l assetto finanziario e contabile a partire dalle regole fondamentali, alla struttura del bilancio e alle metodologie contabili. È però in corso una riflessione su possibili proroghe, modifiche o aggiustamenti applicativi. 64

65 Legge 243/ REGOLA: Equilibrio di bilancio (art. 9) Il principio dell equilibrio dei bilanci per le Regioni e gli Enti locali è declinato nella regola del conseguimento di un saldo non negativo: a. tra le entrate finali e le spese finali; b. tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti. 65

66 Legge 243/ REGOLA: Equilibrio di bilancio (art. 9) z Il vincolo si pone: 1. in termini nominali e non strutturali, cioè tenendo conto degli effetti del ciclo e al netto delle misure una tantum, ma vedi dopo meccanismo di trasferimenti statali a compensazione degli effetti del ciclo; 2. sia in fase preventiva che di rendiconto; 3. sia in termini di competenza di cassa. 66

67 Legge 243/2012 SALDO FINALE TIT. ENTRATE TIT. SPESE I Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa I II Spese correnti Spese in conto capitale II III Trasferimenti correnti Entrate extratributarie III Spese per incremento di attività finanziarie IV Entrate in conto capitale V Entrate da riduzione di attività finanziarie 67

68 L. 243/2012 SALDO CORRENTE TIT. I ENTRATE Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa TIT. I IV Spese correnti SPESE Rimborso prestiti II Trasferimenti correnti III Entrate extratributarie 68

69 Pareggio e Armonizzazione Nuovo sesto comma dell art. 162 del D.Lgs 267/2000 Il bilancio di previsione è deliberato in pareggio finanziario complessivo per la competenza, comprensivo dell'utilizzo dell'avanzo di amministrazione e del recupero del disavanzo di amministrazione e garantendo un fondo di cassa finale non negativo. Inoltre, le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di competenza relative ai trasferimenti in c/capitale, alsaldo negativo delle partite finanziarie e alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e degli altri prestiti, con l esclusione dei rimborsi anticipati, non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di competenza dei primi tre titoli dell entrata, ai contribuiti destinati al rimborso dei prestiti e all utilizzo dell avanzo di competenza di parte corrente e non possono avere altra forma di finanziamento, salvo le eccezioni tassativamente indicate nel principio applicato alla contabilità finanziaria necessarie a garantire elementi di flessibilità degli equilibri di bilancio ai fini del rispetto del principio dell integrità. 69

70 Pareggio e Armonizzazione D. Lgs. 118/2011 EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE TIT. ENTRATE TIT. SPESE I II AVANZO di competenza di parte corrente Fondo pluriennale vincolato per spese correnti Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa Trasferimenti correnti I II (parte) III IV Spese Correnti Trasferimenti in conto capitale Spese per incremento attività finanziarie Rimborso prestiti III Entrate extratributarie V Entrate da riduzione attività finanziarie 70

71 Equilibrio corrente All'equilibrio di parte corrente concorrono anche le entrate in conto capitale destinate al finanziamento di spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili e l'eventuale saldo negativo delle partite finanziarie. Al riguardo, si segnala che l'equilibrio delle partite finanziarie, determinato dalle operazioni di acquisto/alienazione di titoli obbligazionari e di concessione/riscossione crediti, a seguito dell'adozione del principio della competenza finanziaria potenziata, non e' più automaticamente garantito. Nel caso di concessioni di crediti o altri incrementi delle attività finanziarie di importo superiore rispetto alle riduzioni di attività finanziarie esigibili nel medesimo esercizio, il saldo negativo deve essere finanziato da risorse correnti. Pertanto, il saldo negativo delle partite finanziarie concorre all'equilibrio di parte corrente. Invece, l'eventuale saldo positivo delle attività finanziarie deve essere destinato al rimborso anticipato dei prestiti e al finanziamento degli investimenti. 71

72 Pareggio e Armonizzazione D. LGS. 118/2011 EQUILIBRIO IN CONTO CAPITALE TIT. Avanzo ENTRATE Fondo pluriennale vincolato per spese di investimento TIT. II (parte) SPESE Spese in conto capitale al netto trasferimenti conto capitale IV Entrate in conto capitale VI Accensioni Prestiti 72

73 Pareggio e Armonizzazione D. LGS. 118/2011 EQUILIBRIO FINALE EQUILIBRIO CORRENTE + EQUILIBRIO FINALE 73

74 Pareggio e Armonizzazione D. LGS. 118/2011 ALTRI EQUILIBRI DI BILANCIO TIT. VII ENTRATE Anticipazioni da Tesoriere TIT. V SPESE Chiusura anticipazioni ricevute TIT. ENTRATE TIT. SPESE IX Entrate per c/terzi e partite di giro VII Spese per c/terzi e partite di giro 74

75 Legge 243/2012 Correzione degli scostamenti Se a consuntivo, si registra uno scostamento dall obiettivo, ciascun ente provvede ad assicurare il recupero del disavanzo entro il triennio successivo. Nell ipotesi in cui si registrassero avanzi di bilancio, tali risorse saranno destinate al ripiano del debito o al finanziamento delle spese di investimento. 75

76 Legge 243/ REGOLA: Indebitamento Art. 9 comma 3 Eventuali saldi positivi sono destinati all'estinzione del debito maturato dall'ente. Nel rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento dell'unione europea e dell'equilibrio dei bilanci, i saldi positivi di cui al primo periodo possono essere destinati anche al finanziamento di spese di investimento con le modalità previste dall'articolo

77 Legge 243/ REGOLA: Indebitamento Art. 10 Alla golden rule dell art. 119 Cost. (solo spese di investimento) si affianca l obbligo di contestuale definizione dei piani di ammortamento di durata di durata non superiore alla vita utile dell'investimento, Il ricorso all indebitamento potrà essere effettuato sulla base di apposite intese concluse in ambito regionale che garantiscano, per l anno di riferimento, l equilibrio della gestione di cassa finale del complesso degli enti della Regione interessata, compresa la medesima Regione. Ciascun ente territoriale può in ogni caso ricorrere all'indebitamento nel limite delle spese per rimborsi di prestiti risultanti dal proprio bilancio di previsione. In caso di complessivo scostamento dall equilibrio, il disavanzo concorre alla determinazione dell equilibrio di cassa dell esercizio successivo ed è ripartito tra gli enti che non hanno rispettato il saldo previsto. Sarà quindi possibile solo per singoli enti finanziare con debito gli investimenti, mentre a livello del complesso degli enti del territorio regionale sarà richiesto il pareggio di bilancio. 77

78 Legge 243/2012 Se un Ente ha saldo positivo: 1) deve destinare il surplus ad estinzione del debito; 2) può destinarlo a spese di investimento se è rispettata la condizione aggregata dell art. 10 Se un Ente ha saldo negativo: 1) Può indebitarsi solo se acquisisce spazi attraverso l art. 10 In ogni caso, però, è consentito ricorrere all'indebitamento nel limite delle spese per rimborsi di prestiti risultanti dal proprio bilancio di previsione 78

79 L Intesa ex art. 10 La Regione: raccoglie dagli enti locali i dati di previsione sul saldo di cassa e gli investimenti previsti; coordina l utilizzo dell eventuale surplus o il recupero dell eventuale disavanzo; monitora ed effettua la verifica a consuntivo; può operare come stanza di compensazione orizzontale; può cedere in tutto o in parte il proprio eventuale surplus (compensazione verticale). Ci sono evidenti analogie con il Patto regionalizzato 79

80 Legge 243/

81 Legge 243/

82 Legge 243/

83 E il Patto? 83

84 Legge 243/2012 Art Nel rispetto dei principi stabiliti dalla presente legge, al fine di assicurare il rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento dell'unione europea, la legge dello Stato, sulla base di criteri analoghi a quelli previsti per le amministrazioni statali e tenendo conto di parametri di virtuosità, può prevedere ulteriori obblighi a carico degli enti ( ) in materia di concorso al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica del complesso delle amministrazioni pubbliche. 6. Le disposizioni di cui al comma 5 si applicano alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e con le relative norme di attuazione. 84

85 D.L. 78/2015 Art Per ciascuno degli anni gli obiettivi del patto di stabilità interno dei comuni sono quelli approvati con intesa sancita nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali del 19 febbraio 2015 e indicati, con riferimento a ciascun comune, nella tabella 1 allegata al presente decreto. 85

86 Legge 243/2012 SALDO PATTO TIT. I ENTRATE Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa TIT. I II Spese correnti SPESE Spese in conto capitale II Trasferimenti correnti III Entrate extratributarie IV Entrate in conto capitale valori di competenza (accertamenti e impegni) valori di cassa (riscossioni e pagamenti) 86

prima attività riclassificazione delle voci dello stato patrimoniale chiuso il 31 dicembre dell anno precedente seconda attività

prima attività riclassificazione delle voci dello stato patrimoniale chiuso il 31 dicembre dell anno precedente seconda attività Il principio applicato 4.3 allegato al D.LGS. 118/2011 descrive al punto 9 le attività cui sono tenute tutti i Comuni a partire dall esercizio 2016. Sono esclusi : 1. gli Enti Sperimentali che hanno già

Dettagli

Il principio applicato 4.3 allegato al D.LGS. 118/2011 descrive al punto 9 le attività cui sono tenute

Il principio applicato 4.3 allegato al D.LGS. 118/2011 descrive al punto 9 le attività cui sono tenute Il principio applicato 4.3 allegato al D.LGS. 118/2011 descrive al punto 9 le attività cui sono tenute 1. gli Enti Sperimentali che hanno già effettuato tali operazioni nel 2015; 2. gli Enti con popolazione

Dettagli

VISTO il comma 17, dell articolo 3, del citato decreto legislativo n. 118 del 2011, il quale prevede che, nelle

VISTO il comma 17, dell articolo 3, del citato decreto legislativo n. 118 del 2011, il quale prevede che, nelle Ministero dell Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell Interno VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come integrato e modificato dal decreto legislativo n. 126 del 10

Dettagli

RENDICONTO DELLA GESTIONE 2017

RENDICONTO DELLA GESTIONE 2017 COMUNE DI SANT ANTONINO DI SUSA PROVINCIA DI TORINO RELAZIONE DELL ORGANO DI REVISIONE SULLA PROPOSTA DI RENDICONTO DELLA GESTIONE 2017 (ART. 239 COMMA 1 LETT. D DEL D.LGS. 267/2000) REVISORE DEI CONTI:

Dettagli

Comune di Langhirano RELAZIONE TECNICA ALLA RICLASSIFICAZIONE E RIVALUTAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

Comune di Langhirano RELAZIONE TECNICA ALLA RICLASSIFICAZIONE E RIVALUTAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE ALLEGATO B) RELAZIONE TECNICA ALLA RICLASSIFICAZIONE E RIVALUTAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE Applicazione del principio applicato 4.3 Comune di Langhirano Provincia di Parma Premessa Il principio applicato

Dettagli

UNIONE TERRITORIALE DELLE VALLI E DELLE DOLOMITI FRIULANE

UNIONE TERRITORIALE DELLE VALLI E DELLE DOLOMITI FRIULANE UNIONE TERRITORIALE DELLE VALLI E DELLE DOLOMITI FRIULANE PARERE DEL REVISORE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019 Decreto Legislativo n 267/2000 articoli 162 e seguenti Decreto Legislativo

Dettagli

Anno Relazione dell organo di revisione. Comune di BRUGNERA

Anno Relazione dell organo di revisione. Comune di BRUGNERA Comune di BRUGNERA Relazione dell organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare sul conto economico e sullo stato patrimoniale Anno 2016 L ORGANO DI REVISIONE PACELLA LUCA Sommario INTRODUZIONE...

Dettagli

PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO COMUNE DI FOGLIZZO Oggetto: Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale. IL REVISORE DEI CONTI PREMESSA Con del Consiglio Comunale n. 13 del 28.03.2017 con la quale è stato

Dettagli

COMUNE DI PUTIGNANO Area Metropolitana di BARI RENDICONTO SEMPLIFICATO PER IL CITTADINO

COMUNE DI PUTIGNANO Area Metropolitana di BARI RENDICONTO SEMPLIFICATO PER IL CITTADINO COMUNE DI PUTIGNANO Area Metropolitana di BARI RENDICONTO SEMPLIFICATO PER IL CITTADINO ESERCIZIO FINANZIARIO 2018 (Art. 11, comma 2, del D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118) * * * D. Lgs. n. 118/2011 - art.

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018

BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018 COMUNE di Ameno Provincia di Novara PARERE DELL ORGANO DI REVISIONE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018 E DOCUMENTI ALLEGATI L ORGANO DI REVISIONE Dott. Alessandro PIGA Parere dell Organo

Dettagli

La riforma della contabilità nella Pubblica amministrazione: principi e strumenti operativi

La riforma della contabilità nella Pubblica amministrazione: principi e strumenti operativi Programma Inps Valore P.A La riforma della contabilità nella Pubblica amministrazione: principi e strumenti operativi Corso di formazione di II livello tipo A, a.a. 2018-19 Programma Il corso traccia un

Dettagli

IL REVISORE DEI CONTI

IL REVISORE DEI CONTI IL REVISORE DEI CONTI Verbale n. 10 del 20/07/2017 INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE SUL RENDICONTO 2016 Il sottoscritto revisore dei conti PREMESSO Che con verbale n. 8 del 10/05/2017 ha presentato la relazione

Dettagli

AUTORITÀ PER IL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI ATO TOSCANA SUD. Parere dell organo di revisione sulla proposta di

AUTORITÀ PER IL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI ATO TOSCANA SUD. Parere dell organo di revisione sulla proposta di AUTORITÀ PER IL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI ATO Parere dell organo di revisione sulla proposta di BILANCIO DI PREVISIONE 2018 2020 e documenti allegati IL REVISORE UNICO Rag. Lorenzo

Dettagli

NOTA INTEGRATIVA ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE

NOTA INTEGRATIVA ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE NOTA INTEGRATIVA ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE (D-LGS. 118/2011) COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE PREMESSA Il D.lgs. 118/2011, come modificato dal D.lgs. 126/2014, ha introdotto nuovi principi

Dettagli

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 2 aprile 2015 Criteri e modalita' di ripiano dell'eventuale maggiore disavanzo di amministrazione derivante dal riaccertamento straordinario dei residui

Dettagli

RENDICONTO DI GESTIONE 2017

RENDICONTO DI GESTIONE 2017 VERBALE DELL ORGANO DI REVISIONE NR. 5/2018 DEL 10 APRILE 2018 DOTT. GIUSEPPE FANIZZA PARERE DELL ORGANO DI REVISIONE SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL RENDICONTO DI GESTIONE 2017 E DOCUMENTI ALLEGATI

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE. (solo per le Regioni)*

BILANCIO DI PREVISIONE. (solo per le Regioni)* Allegato A al presente decreto Allegato n.9 Bilancio di pre BILANCIO DI PREVISIONE EQUILIBRI DI BILANCIO (solo per le Regioni)* EQUILIBRI DI BILANCIO Utilizzo risultato di amministrazione presunto per

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE EQUILIBRI DI BILANCIO (solo per gli Enti locali) (1)

BILANCIO DI PREVISIONE EQUILIBRI DI BILANCIO (solo per gli Enti locali) (1) EQUILIBRI DI BILANCIO (solo per gli Enti locali) (1) 2018-2019 - 2020 EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 500.000,00 A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti

Dettagli

Comune di GAVORRANO. Provincia di Grosseto

Comune di GAVORRANO. Provincia di Grosseto Comune di GAVORRANO Provincia di Grosseto Verbale n. 26 del 7 agosto 2017 RELAZIONE SUGLI SCHEMI DI STATO PATRIMONIALE DI APERTURA AL 1 GENNAIO 2016 COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONTO ECONOMICO E

Dettagli

NOTA INTEGRATIVA ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE

NOTA INTEGRATIVA ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE NOTA INTEGRATIVA ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE (D-LGS. 118/2011) COMUNE DI IGLESIAS PREMESSA Il D.lgs. 118/2011, come modificato dal D.lgs. 126/2014, ha introdotto nuovi principi e strutture

Dettagli

BILANCIO DI ESERCIZIO AL

BILANCIO DI ESERCIZIO AL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31.12.2012 Il Presidente ricorda che, a valle dell intensa attività di progettazione, analisi e sviluppo, avviata già a partire dal 2010, di introduzione della contabilità economico-patrimoniale

Dettagli

Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 01/01/2018

Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 01/01/2018 COMUNE DI RAGOGNA Provincia di Udine Via XXV Aprile, 2 33030 Ragogna p.i. 01433730304 Medaglia d oro al merito civile per l opera di ricostruzione dopo il terremoto del 1976 www.comune.ragogna.ud.it Uff.

Dettagli

Parere del Revisore dei Conti n.14 del 04/08/2016 Oggetto: Parere sul Documento Unico di Programmazione 2017/19

Parere del Revisore dei Conti n.14 del 04/08/2016 Oggetto: Parere sul Documento Unico di Programmazione 2017/19 COMUNE DI DOLIANOVA Provincia di Cagliari Parere del Revisore dei Conti n.14 del 04/08/2016 Oggetto: Parere sul Documento Unico di Programmazione 2017/19 Il Revisore dei Conti Dott. Andrea Boi, nominato

Dettagli

L'attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio

L'attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio L'attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio Legge Costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012 Legge n. 243 del 24 dicembre 2012 A CURA DI: ANNA PASCHERO 1 Fonti normative : - Legge Costituzionale

Dettagli

Comune di Cantalupa. Provincia di TORINO. Relazione dell organo di revisione. Anno 2016

Comune di Cantalupa. Provincia di TORINO. Relazione dell organo di revisione. Anno 2016 Comune di Cantalupa Provincia di TORINO Relazione dell organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione sullo schema di rendiconto per l esercizio finanziario

Dettagli

La programmazione della PA

La programmazione della PA La programmazione della PA L armonizzazione dei sistemi contabili e il Documento Unico di Programmazione DUP Dott.ssa Immacolata De Simone Dirigente Settore Risorse e Servizi Finanziari 19 Ottobre 2015

Dettagli

COMUNE DI NURAGUS. (Provincia del Sud Sardegna) Parere del Revisore dei Conti sulla proposta

COMUNE DI NURAGUS. (Provincia del Sud Sardegna) Parere del Revisore dei Conti sulla proposta COMUNE DI NURAGUS (Provincia del Sud Sardegna) Parere del Revisore dei Conti sulla proposta ASSESTAMENTO GENERALE DEL BILANCIO DI PREVISIONE TRIENNALE 2017/2019 Il Revisore Unico Dott. Giuseppe Cuccu 1

Dettagli

RELAZIONE DI INIZIO MANDATO

RELAZIONE DI INIZIO MANDATO Comune di Rosasco (Prov. di Pavia) RELAZIONE DI INIZIO MANDATO (ai sensi dell art. 4-bis D.Lgs. 06/09/2011, n. 149) (1) PREMESSA Per effetto della nuova disciplina, al fine di garantire il coordinamento

Dettagli

COMUNE DI TRIVERO PROVINCIA DI BIELLA

COMUNE DI TRIVERO PROVINCIA DI BIELLA COMUNE DI TRIVERO PROVINCIA DI BIELLA Oggetto: Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale. IL REVISORE DEI CONTI PREMESSA Con deliberazione Consiliare n. 11 del 04/03/2017

Dettagli

COMUNE DI PAGO VEIANO Prov. (BN)

COMUNE DI PAGO VEIANO Prov. (BN) COMUNE DI PAGO VEIANO Prov. (BN) DI PREVISIONE PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA (da allegare al bilancio di previsione e alle variazioni di bilancio ) EQUILIBRIO DI DI CUI ALL'ART.

Dettagli

DOCUMENTO UNICO di PROGRAMMAZIONE NOTA DI AGGIORNAMENTO allegata alla variazione n. 1 al Bilancio di Previsione

DOCUMENTO UNICO di PROGRAMMAZIONE NOTA DI AGGIORNAMENTO allegata alla variazione n. 1 al Bilancio di Previsione COMUNE di MOLTENO Provincia di Lecco DOCUMENTO UNICO di PROGRAMMAZIONE NOTA DI AGGIORNAMENTO allegata alla variazione n. 1 al Bilancio di Previsione 2018-2020 1 PREMESSA Ai sensi di quanto previsto dal

Dettagli

LA CONTABILIZZAZIONE DELL UTILIZZO DEGLI INCASSI VINCOLATI. Punto 10 Principio applicato contabilità finanziaria potenziata

LA CONTABILIZZAZIONE DELL UTILIZZO DEGLI INCASSI VINCOLATI. Punto 10 Principio applicato contabilità finanziaria potenziata 1 LA CONTABILIZZAZIONE DELL UTILIZZO DEGLI INCASSI VINCOLATI Art. 180 comma 3, lettera d) TUEL Art 185 comma 2, lettera i) TUEL Art 195 TUEL Punto 10 Principio applicato contabilità finanziaria potenziata

Dettagli

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE PROVINCIA DI PADOVA

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE PROVINCIA DI PADOVA RELAZIONE DI INIZIO MANDATO SINDACO CAMPAGNOLO MASSIMO Proclamazione 26 maggio 2014 (articolo 4-bis del d.lgs. del 6 settembre 2011, n. 149) INTRODUZIONE

Dettagli

Anno Relazione dell organo di revisione COMUNE DI SAMASSI

Anno Relazione dell organo di revisione COMUNE DI SAMASSI COMUNE DI SAMASSI Provincia Sud Sardegna Relazione dell organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare relativa alla Approvazione dello Stato Patrimoniale e Conto Economico al 31.12.2016

Dettagli

PARERE DEL RESPONSABILE SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO AL BILANCIO DI PREVISIONE

PARERE DEL RESPONSABILE SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO AL BILANCIO DI PREVISIONE PARERE DEL RESPONSABILE SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017 2019 Il Responsabile del Servizio Economico Finanziario Dr.ssa Paola L. Marangoni Vista la proposta di Bilancio di

Dettagli

Protocollo nr del 21 luglio 2017

Protocollo nr del 21 luglio 2017 Protocollo nr. 1709 del 21 luglio 2017 Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale PREMESSA In data 27/2/2017 delibera 7 il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di

Dettagli

Bilancio per il Cittadino BILANCIO di PREVISIONE

Bilancio per il Cittadino BILANCIO di PREVISIONE Bilancio per il Cittadino BILANCIO di PREVISIONE 2017-2019 Il Bilancio di Previsione 2017-2019 è stato redatto secondo i nuovi principi contabili ai sensi del D.Lgs 118/2011 "Disposizioni in materia di

Dettagli

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario SOMMARIO

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario SOMMARIO Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario 2019-2021 SOMMARIO Preambolo Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 - Bilancio di previsione finanziario annuale - Bilancio di previsione finanziario

Dettagli

COMUNE DI VALSINNI RENDICONTO DELLA GESTIONE 2015 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO

COMUNE DI VALSINNI RENDICONTO DELLA GESTIONE 2015 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO RENDICONTO DELLA GESTIONE 2015 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO ENTRATE ACCERTAMENTI INCASSI SPESE IMPEGNI PAGAMENTI Fondo di cassa al 1/1/2015 248.017,42 Utilizzo avanzo di amministrazione Disavanzo di amministrazione

Dettagli

COMUNE DI MACERATA FELTRIA

COMUNE DI MACERATA FELTRIA COMUNE DI MACERATA FELTRIA PROVINCIA DI PESARO E URBINO NOTA DI AGGIORNAMENTO AL Documento Unico di Programmazione 2016-2018 Deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 25.05.2016 Documento Unico di

Dettagli

PRINCIPIO CONTABILE APPLICATO ALLA CONTABILITA FINANZIARIA (allegato 4/2 al DPCM 28 dicembre 2011)

PRINCIPIO CONTABILE APPLICATO ALLA CONTABILITA FINANZIARIA (allegato 4/2 al DPCM 28 dicembre 2011) PRINCIPIO CONTABILE APPLICATO ALLA CONTABILITA FINANZIARIA (allegato 4/2 al DPCM 28 dicembre 2011) 8. Esercizio provvisorio e gestione provvisoria Nel corso dell esercizio provvisorio, o della gestione

Dettagli

ORDINE ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI FERMO. Relazione del revisore unico al bilancio consuntivo 2017

ORDINE ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI FERMO. Relazione del revisore unico al bilancio consuntivo 2017 ORDINE ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI FERMO Relazione del revisore unico al bilancio consuntivo 2017 Signori soci, ho esaminato il bilancio consuntivo al 31/12/2017

Dettagli

1. Quale è il termine per l approvazione del bilancio di previsione?

1. Quale è il termine per l approvazione del bilancio di previsione? 1. Quale è il termine per l approvazione del bilancio di previsione? a) Il 31 dicembre dell anno precedente salvo che disposizioni normative dispongano un termine diverso. b) Il 28 febbraio dell anno di

Dettagli

NOTA INTEGRATIVA AI PROSPETTI ECONOMICO PATRIMONIALI PREVISTI DAL NUOVO ORDINAMENTO CONTABILE (DLGS 118/2011) COMUNE DI POIRINO

NOTA INTEGRATIVA AI PROSPETTI ECONOMICO PATRIMONIALI PREVISTI DAL NUOVO ORDINAMENTO CONTABILE (DLGS 118/2011) COMUNE DI POIRINO NOTA INTEGRATIVA AI PROSPETTI ECONOMICO PATRIMONIALI PREVISTI DAL NUOVO ORDINAMENTO CONTABILE (DLGS 118/2011) COMUNE DI POIRINO Ai sensi dell art. 2 del d.lgs 118/2011 gli enti locali adottano la contabilità

Dettagli

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2019-2021 Il bilancio di previsione finanziario, ha un orizzonte temporale triennale e rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell

Dettagli

COMUNE DI VILLA GUARDIA Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 1/1/2016

COMUNE DI VILLA GUARDIA Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 1/1/2016 COMUNE DI VILLA GUARDIA Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 1/1/2016 Il D.Lgs. 118/2011 obbliga gli enti ad una contabilità economico patrimoniale che si affianca a quella finanziaria, introducendo

Dettagli

COMUNE DI TRIVERO. Oggetto: Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale.

COMUNE DI TRIVERO. Oggetto: Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale. COMUNE DI TRIVERO Verbale nr 1/18 Oggetto: Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale. PREMESSA che con deliberazione Consiliare n. 12 del 31/01/2018 è stato approvato il

Dettagli

COMUNE DI NEMBRO. Provincia di Bergamo PARERE DELL ORGANO DI REVISIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2014

COMUNE DI NEMBRO. Provincia di Bergamo PARERE DELL ORGANO DI REVISIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2014 COMUNE DI NEMBRO Provincia di Bergamo PARERE DELL ORGANO DI REVISIONE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2014 E DOCUMENTI ALLEGATI IL REVISORE DEI CONTI Dott.ssa Daniela Personelli VERIFICHE PRELIMINARI

Dettagli

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ,81 PAGAMENTI (-) (-) (=)

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ,81 PAGAMENTI (-) (-) (=) Allegato a) Risultato di amministrazione PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE Pagina 94 GESTIONE RESIDUI TOTALE Fondo cassa al 1 gennaio 3.687.747,03 RISCOSSIONI 641.205,48 6.044.917,33

Dettagli

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ,07 PAGAMENTI (-) (-) (=)

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ,07 PAGAMENTI (-) (-) (=) Allegato a) Risultato di amministrazione PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE Pagina 91 GESTIONE RESIDUI TOTALE Fondo cassa al 1 gennaio 3.415.204,08 RISCOSSIONI 828.478,61 5.929.166,46

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE EQUILIBRI DI BILANCIO (solo per gli Enti locali) (1)

BILANCIO DI PREVISIONE EQUILIBRI DI BILANCIO (solo per gli Enti locali) (1) Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00 A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente B) Entrate titoli 1.00-2.00-3.00 906.359,38

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Oggetto: n. 7 dd. 29.02.2016 Approvazione bilancio annuale 2016 e bilancio pluriennale 2016-2017-2018 con funzione autorizzatoria relazione previsionale e programmatica triennio 2016-2017-2018 schema di

Dettagli

Bilanci degli enti locali: tutte le novità della Legge di stabilità 2016 e la nuova disciplina del patto di stabilità interno

Bilanci degli enti locali: tutte le novità della Legge di stabilità 2016 e la nuova disciplina del patto di stabilità interno 11 Febbraio 2016 Hotel Orizzonte - Acireale (CT) Bilanci degli enti locali: tutte le novità della Legge di stabilità 2016 e la nuova disciplina del patto di stabilità interno Pareggio di Bilancio Patto

Dettagli

Doti. Domenico Pavone Vico Polibio n Taormina (ME) TeL/Fax

Doti. Domenico Pavone Vico Polibio n Taormina (ME) TeL/Fax a ~) 1 1 ~) ~ '11 ~ -1 ~-' '-~ - Doti. Domenico Pavone Vico Polibio n. 4 98039 Taormina (ME) TeL/Fax 0942128894 Cornuned' Francavilla di Sicilia Provincia di Messina N Prot 0010102 in Arrivo del 16-06-2012

Dettagli

COMUNE DI FONTANAFREDDA. Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 1/1/2016

COMUNE DI FONTANAFREDDA. Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 1/1/2016 COMUNE DI FONTANAFREDDA Relazione allo stato patrimoniale iniziale al 1/1/2016 Il D.Lgs. 118/2011 obbliga gli enti ad una contabilità economico patrimoniale che si affianca a quella finanziaria, introducendo

Dettagli

REVISORE DEI CONTI PARERE SULL ASSESTAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO

REVISORE DEI CONTI PARERE SULL ASSESTAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO icbvs-26/06/2018-0004061 - Allegato Utente 1 (A01) REVISORE DEI CONTI PARERE SULL ASSESTAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2018-2020 L anno 2018, il giorno 25 del mese di giugno, la sottoscritta

Dettagli

AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

AREA ECONOMICO - FINANZIARIA Provincia di Perugia AREA ECONOMICO - FINANZIARIA Ufficio RAGIONERIA - AREA 3 COPIA DETERMINAZIONE N.108 DEL 29-06- N. 585 del Registro Generale Oggetto: VARIAZIONE N. 5 AL BILANCIO DI PREVISIONE - PER

Dettagli

C O M U N E D I T R E S A N A

C O M U N E D I T R E S A N A C O M U N E D I T R E S A N A RELAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA AL CONTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO 2017 Allegato n 7 La giunta comunale porta all attenzione del consiglio la presente relazione, documento

Dettagli

Centro di responsabilità: SETTORE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE DETERMINAZIONE N. 595 DEL 13/12/2017. Oggetto

Centro di responsabilità: SETTORE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE DETERMINAZIONE N. 595 DEL 13/12/2017. Oggetto D. D. Centro di responsabilità: SETTORE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE DETERMINAZIONE N. 595 DEL 13/12/2017 Oggetto VARIAZIONI TRA FONDI PLURIENNALI VINCOLATI E CORRELATI STANZIAMENTI DI SPESA IN PARTE

Dettagli

COMUNE DI FIRENZE DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO

COMUNE DI FIRENZE DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNE DI FIRENZE DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO Numero: 2009/C/00095 - Proposta N. 2009/00741 Data Adozione: 23/11/2009 Oggetto: ASSESTAMENTO BILANCIO 2009 E VARIAZIONE BILANCIO PLURIENNALE. Ufficio: Direzione

Dettagli

Bilancio di previsione 2010, Bilancio pluriennale , Relazione previsionale e programmatica Approvazione

Bilancio di previsione 2010, Bilancio pluriennale , Relazione previsionale e programmatica Approvazione Oggetto: Bilancio di previsione 2010, Bilancio pluriennale 2010-2012, Relazione previsionale e programmatica 2010-2012 Approvazione IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: l art. 151, comma 1, del Testo unico

Dettagli

strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata

strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata Indice 1. Premessa Nota integrativa al bilancio di previsione 2017 2018-2019 2. Gli strumenti di programmazione 3. Gli stanziamenti del bilancio e gli equilibri di bilancio 3.1 Entrate e spese ricorrenti

Dettagli

RELAZIONE ALLA GESTIONE ECONOMICA/PATRIMONIALE ANNO 2015 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FROSINONE

RELAZIONE ALLA GESTIONE ECONOMICA/PATRIMONIALE ANNO 2015 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FROSINONE RELAZIONE ALLA GESTIONE ECONOMICA/PATRIMONIALE ANNO 2015 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FROSINONE 1 PREMESSA Ai sensi dell art. 227 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi sull ordinamento

Dettagli

dott. AURELIO BIZIOLI

dott. AURELIO BIZIOLI dott. AURELIO BIZIOLI Il processo di costruzione dell UEM ha comportato l introduzione di una serie di vincoli ai bilanci degli Stati membri finalizzati a garantire la stabilità della moneta unica attraverso

Dettagli

I L C O N S I G L I O C O M U N A L E

I L C O N S I G L I O C O M U N A L E OGGETTO: Bilancio di previsione 2011. 3 a variazione. I L C O N S I G L I O C O M U N A L E RICHIAMATA la Deliberazione del C.C. n. 79 del 22.12.2010, immediatamente esecutiva, con la quale è stato approvato

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE Consorzio Biblioteche Padovane Associate via Matteotti 71, 35031 Abano Terme (Pd) - c.f. 80024440283 - partita iva 00153690284 tel 049.8602506 - fax 049.8600967 - www.bpa.pd.it - info@bpa.pd.it PARERE

Dettagli

2015* 2016 A componenti positivi della gestione ,89 B componenti negativi della gestione ,77

2015* 2016 A componenti positivi della gestione ,89 B componenti negativi della gestione ,77 UNIONE DEI COMUNI DEL PARTEOLLA E BASSO CAMPIDANO PROVINCIA DI SUD SARDEGNA OGGETTO : Riclassificazione e rivalutazione del Conto del Patrimonio 2015 ai sensi del D.Lgs 118/2011-Approvazione Stato Patrimoniale

Dettagli

(=) ,11 (-) 0,00 (=) ,11

(=) ,11 (-) 0,00 (=) ,11 L Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio riferisce che il Rendiconto generale della Regione per l esercizio finanziario 2016, deve essere presentato alla Corte dei Conti,

Dettagli

RELAZIONE DI INIZIO MANDATO

RELAZIONE DI INIZIO MANDATO Comune di Campi Bisenzio Provincia di Firenze RELAZIONE DI INIZIO MANDATO Sindaco Emiliano Fossi Proclamazione 28 maggio 2013 (art. 4-bis, D.Lgs. 06/09/11 n. 149 e successive modificazioni) 1 INDICE DEGLI

Dettagli

Allegato C) alla deliberazione di Consiglio C.le n. 18 del 27/04/2018. Rendiconto 2017 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO ENTRATE/SPESE

Allegato C) alla deliberazione di Consiglio C.le n. 18 del 27/04/2018. Rendiconto 2017 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO ENTRATE/SPESE Allegato C) alla deliberazione di Consiglio C.le n. 18 del 27/04/2018 Rendiconto 2017 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO ENTRATE/SPESE Comune di Savignano sul Panaro QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO Data: 20-03-2018

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 12/2019 (Atti del Consiglio) Bilancio di previsione finanziario 2019 2021. Prima variazione. *************** Approvata dal Consiglio regionale nella

Dettagli

COMUNE DI CHIAVARI ASSESSORATO AL BILANCIO. METTIAMO LE COSE IN CHIARO per una più facile lettura del Bilancio del Comune

COMUNE DI CHIAVARI ASSESSORATO AL BILANCIO. METTIAMO LE COSE IN CHIARO per una più facile lettura del Bilancio del Comune COMUNE DI CHIAVARI ASSESSORATO AL BILANCIO METTIAMO LE COSE IN CHIARO per una più facile lettura del Bilancio del Comune PREMESSA L Assessorato al Bilancio avvia una iniziativa avente come obiettivo quello

Dettagli

AZIENDA DI CURA, SOGGIORNO E TURISMO DI CATELLAMMARE DI STABIA (NA)

AZIENDA DI CURA, SOGGIORNO E TURISMO DI CATELLAMMARE DI STABIA (NA) AZIENDA DI CURA, SOGGIORNO E TURISMO DI CATELLAMMARE DI STABIA (NA) Revisore di Conti PARERE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 PREMESSO che: Il Revisore con nota del Funzionario Coordinatore prot. n.

Dettagli

Ritorniamo indietro.

Ritorniamo indietro. Ritorniamo indietro. Si modificano l accertamento e l impegno ACCERTAMENTO: è effettuato nell esercizio in cui sorge l obbligazione attiva con imputazione contabile all esercizio in cui scade il credito

Dettagli

GLI STRUMENTI DI FLESSIBILITA DEL BILANCIO

GLI STRUMENTI DI FLESSIBILITA DEL BILANCIO GLI STRUMENTI DI FLESSIBILITA DEL BILANCIO Variazioni di bilancio Il bilancio di previsione può subire variazioni nel corso dell'esercizio di competenza e di cassa sia nella relativa alle entrate, che

Dettagli

Allegato delibera di variazione del bilancio riportante i dati d'interesse del Tesoriere data: n. protocollo 0 SPESE

Allegato delibera di variazione del bilancio riportante i dati d'interesse del Tesoriere data: n. protocollo 0 SPESE Allegato delibera di variazione del bilancio riportante i dati d'interesse del Tesoriere data: n. protocollo 0 Allegato n.8/1 - D.Lgs 118/2011 SPESE MISSIONE, PROGRAMMA, TITOLO DENOMINAZIONE PRECEDENTE

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: ASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO E SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI PER L' AI SENSI DEGLI ARTT. 175, COMMA 8 E 193 DEL DLGS. N. 267/2000 Viste le proprie deliberazioni: IL CONSIGLIO COMUNALE - n.

Dettagli

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI. VERBALE n. 14 DEL 26/07/2016

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI. VERBALE n. 14 DEL 26/07/2016 CITTÀ di CASTIGLIONE delle STIVIERE Provincia di Mantova *** COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI VERBALE n. 14 DEL 26/07/2016 SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO E VARIAZIONE DI ASSESTAMENTO AL BILANCIO

Dettagli

PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Verbale n. 41 del 16.07.2018 COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS (CB) Oggetto: Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale PREMESSA In data 06.03.2018 il Consiglio Comunale

Dettagli

COMUNE DI CATANIA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

COMUNE DI CATANIA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE COMUNE DI CATANIA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2018 2020 PREMESSA Il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (allegato 4/1 D.Lgs 118/2011)

Dettagli

Finello Giuseppe. Ragioniere Commercialista Revisore dei Conti

Finello Giuseppe. Ragioniere Commercialista Revisore dei Conti Finello Giuseppe Ragioniere Commercialista Revisore dei Conti VERBALE N.10 DEL 18/07/2018 COMUNE DI CUORGNÉ Oggetto: Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale PREMESSA

Dettagli

CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015

CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015 CODICE ENTE COMUNITA' MONTANA PROVINCIA DI SIGLA PROV. CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015 CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015 COMUNITA' MONTANA DI CODICE ENTE SIGLA PROV.

Dettagli

Anno Integrazione alla Relazione dell organo di revisione

Anno Integrazione alla Relazione dell organo di revisione Integrazione alla Relazione dell organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 20/06/2017 Anno 2016 L ORGANO DI

Dettagli

Anno. Relazione dell organo di revisione. Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Castellammare di Stabia

Anno. Relazione dell organo di revisione. Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Castellammare di Stabia Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Castellammare di Stabia Revisore dei Conti Dott. Stefano De Fenza Relazione dell organo di revisione Anno sulla proposta di deliberazione del rendiconto

Dettagli

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario SOMMARIO

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario SOMMARIO Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario 2017-2019 SOMMARIO Preambolo Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 - Bilancio di previsione finanziario annuale - Bilancio di previsione finanziario

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE. Visto il decreto legislativo n.118/2011 ed i particolare l art. 3 comma 7 che prevede :

IL CONSIGLIO COMUNALE. Visto il decreto legislativo n.118/2011 ed i particolare l art. 3 comma 7 che prevede : OGGETTO: Determinazione delle modalità di ripiano del maggiore disavanzo derivante dalle operazioni di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi ai sensi dell art. 3 comma 7 del decreto

Dettagli

Il Consiglio comunale visto il decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislato 10 agosto 2014, n.

Il Consiglio comunale visto il decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislato 10 agosto 2014, n. Il Consiglio comunale visto il decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislato 10 agosto 2014, n. 126, emanato in attuazione degli articoli 1 e 2 della legge

Dettagli

RENDICONTO DELLA GESTIONE 2017 in sintesi. Area programmazione risorse finanziarie e di bilancio

RENDICONTO DELLA GESTIONE 2017 in sintesi. Area programmazione risorse finanziarie e di bilancio RENDICONTO DELLA GESTIONE 2017 in sintesi Area programmazione risorse finanziarie e di bilancio TAB. 1 - QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO E N T R A T E ACCERTAMENTI INCASSI S P E S E IMPEGNI PAGAMENTI Fondo

Dettagli

Le variazioni di bilancio

Le variazioni di bilancio 1 Considerazioni generali La classificazione di bilancio per missioni e programmi e l applicazione della competenza finanziaria potenziata comportano la necessità di numerose variazioni di bilancio; per

Dettagli

Programmazione

Programmazione Programmazione 2014 2016 a) il criterio di registrazione delle operazioni di accertamento e di impegno con le quali vengono imputate agli esercizi finanziari le entrate e le spese derivanti da obbligazioni

Dettagli

Relazione dell organo di revisione sullo schema di rendiconto per l esercizio finanziario 2013

Relazione dell organo di revisione sullo schema di rendiconto per l esercizio finanziario 2013 CONSORZIO INTERCOMUNALE SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI C.I.S.AS CASTELLETTO SOPRA TICINO Provincia di Novara Relazione dell organo di revisione sullo schema di rendiconto per l esercizio finanziario 2013

Dettagli

RELAZIONE DI INIZIO MANDATO 2014

RELAZIONE DI INIZIO MANDATO 2014 COMUNE DI ARCISATE PROVINCIA DI VARESE RELAZIONE DI INIZIO MANDATO 2014 ai sensi dell art. 4-bis D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 149 I N D I C E 1 La Relazione di Inizio Mandato...3 1.1 Premessa...3 1.2 I riferimenti

Dettagli

COMUNE DI MORANO CALABRO. Provincia di Cosenza

COMUNE DI MORANO CALABRO. Provincia di Cosenza COMUNE DI MORANO CALABRO Provincia di Cosenza Parere su salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale L ORGANO DI REVISIONE Dott. Fausto Arcuri 1 Verbale n. 8 del 27 luglio 2016 Oggetto:

Dettagli

Comune di Firenze. che le variazioni di bilancio proposte al Consiglio Comunale sono riepilogate, per titoli ed anni come segue:

Comune di Firenze. che le variazioni di bilancio proposte al Consiglio Comunale sono riepilogate, per titoli ed anni come segue: Comune di Firenze Proposta di deliberazione n.383/2017 ad oggetto Verifica equilibri di bilancio e conseguente variazione ai documenti di programmazione dell ente annualità 2017/2019 L Organo di revisione

Dettagli

UNIONE DI COMUNI. Unione dei Miracoli. Provincia di Chieti RELAZIONE DELL ORGANO DI REVISIONE SULLA PROPOSTA DI RENDICONTO DI GESTIONE 2013

UNIONE DI COMUNI. Unione dei Miracoli. Provincia di Chieti RELAZIONE DELL ORGANO DI REVISIONE SULLA PROPOSTA DI RENDICONTO DI GESTIONE 2013 UNIONE DI COMUNI Unione dei Miracoli Provincia di Chieti RELAZIONE DELL ORGANO DI REVISIONE SULLA PROPOSTA DI RENDICONTO DI GESTIONE 2013 E DOCUMENTI ALLEGATI L ORGANO DI REVISIONE DOTT. DOMENICO CANTOLI

Dettagli

anno 2016 Relazione dell organo di revisione COMUNE DI SCANDICCI

anno 2016 Relazione dell organo di revisione COMUNE DI SCANDICCI COMUNE DI SCANDICCI Provincia di Firenze Relazione dell organo di revisione anno 2016 sulla proposta di deliberazione consiliare del conto economico e dello stato patrimoniale 2016 sullo schema di conto

Dettagli

MUNICIPIO DELLA CITTA DI NARO Provincia di Agrigento

MUNICIPIO DELLA CITTA DI NARO Provincia di Agrigento MUNICIPIO DELLA CITTA DI NARO Provincia di Agrigento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DELIBERA N. 28 DEL 03/04/2017 OGGETTO : Approvazione schema di bilancio di previsione esercizio finanziario 2017/2019

Dettagli

Relazione e Parere del Revisore dei Conti

Relazione e Parere del Revisore dei Conti Relazione e Parere del Revisore dei Conti Il Bilancio di previsione 2018-2020 predisposto dal Direttore dell Agenzia viene consegnato al Revisore per il parere di competenza ai sensi dell art. 6 della

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROVINCIALE DELLE FORESTE DEMANIALI BILANCIO DI PREVISIONE VARIAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2017

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROVINCIALE DELLE FORESTE DEMANIALI BILANCIO DI PREVISIONE VARIAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2017 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROVINCIALE DELLE FORESTE DEMANIALI DI PREVISIONE 2017-20119 VARIAZIONE DEL DI PREVISIONE 2017 AGENZIA PROVINCIALE DELLE FORESTE DEMANIALI VARIAZIONE DEL DI PREVISIONE

Dettagli