PROF. DOTT. ING. EFFETTO MAGNUS QUALE PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA TEORIA DELLE APPARENZE ( CAPITOLO III ) A cura di

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROF. DOTT. ING. EFFETTO MAGNUS QUALE PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA TEORIA DELLE APPARENZE ( CAPITOLO III ) A cura di"

Transcript

1 PROF. DOTT. ING. MARCO TODESCHINI EFFETTO MAGNUS QUALE PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA TEORIA DELLE APPARENZE ( CAPITOLO III ) A cura di Fiorenzo Zampieri Circolo di Psicobiofisica Amici di Marco Todeschini

2 PREMESSA In tutta l opera scientifica del Prof. Marco Todeschini, viene citato quale principio fondamentale un particolare aspetto della fisica dei fluidi e precisamente il cosiddetto effetto Magnus che prende il nome dallo studioso tedesco, suo scopritore: Heinrich Gustav MAGNUS. Tale fenomeno consiste nel fatto che un cilindro rotante su se stesso, investito da una corrente fluida, risente sul suo asse una forza perpendicolare alla direzione di essa; il verso della spinta di questa forza si ottiene ruotando il vettore della velocità del fluido di 90 in senso opposto alla rotazione del cilindro. Il fenomeno ha notevole importanza nella balistica esterna provocando la deviazione del piano della traiettoria dei proietti dotati di moto rotatorio sul proprio asse, ed ha avuto una pratica applicazione sulle rotonavi di Flettner. Questo effetto, Todeschini, lo applica nei suoi studi sui campi centro-mossi e sulle sfere rotorivoluenti da essi generate considerando come fluido agente l etere cosmico. L'EFFETTO MAGNUS Un corpo in rotazione nell'aria trascina con sé lo straterello d'aria con cui viene a contatto e quest'ultimo a sua volta trascina con sé lo straterello attiguo: attorno al corpo rotante si formano così filetti d'aria che ruotano su circonferenze concentriche. Se il corpo ha un moto di traslazione (ad esempio verso sinistra) è come se venisse investito da una corrente d'aria che si muove in direzione opposta a quella del corpo ( nel nostro caso quindi verso destra ). Se il moto è puramente traslatorio le linee di corrente saranno ugualmente spaziate tra loro intorno al corpo. 1

3 Nel momento in cui il corpo è dotato di moto sia rotatorio che traslatorio, la velocità dell'aria aumenta superiormente o inferiormente al corpo a seconda del verso di rotazione del corpo, proprio per il trascinamento dell'aria attorno al corpo stesso ( le velocità dei filetti in rotazione amplificano il moto della corrente dovuto alla traslazione se in verso concorde a quest'ultima, diminuiscono la velocità nella zona in cui i versi sono invece discordi). Per l'equazione di Bernoulli a tale variazione di velocità corrisponde una variazione di pressione : la traiettoria del corpo verrà quindi curvata in direzione opposta al verso di rotazione. Per approfondire adeguatamente quanto l effetto Magnus sia importante nel lavoro scientifico del Todeschini, riportiamo di seguito parte del Capitolo III della sua Teoria delle Apparenze, dal titolo La Materia, nel quale il professore esprime tutta la sua competenza in merito e dimostra ampiamente come tale fenomeno agisca sia a livello microcosmico che macrocosmico. In calce proponiamo anche un breve estratto dal libro di Emmanuele Borgognone, valente collaboratore dello stesso Todeschini, dal titolo La realtà fisica dei fenomeni elettrici, magnetici, luminosi, dove anch egli, con notevole perizia, porta a sostegno dell opera todeschiniana, gli aspetti fisici della scoperta dello scienziato tedesco. 2

4 3

5 4

6 5

7 6

8 7

9 8

10 9

11 10

12 11

13 12

14 13

15 14

16 15

17 16

18 17

19 18

20 19

21 20

22 21

23 22

24 23

25 24

26 25

27 Dal volume di Emmanuele Borgognone LA REALTÀ FISICA DEI FENOMENI ELETTRICI, MAGNETICI, LUMINOSI Parte II^ Capitolo 3 IL FLUIDO SPAZIALE 26

28 27

29 28

30 29

31 30

32 31

33 32

34 33

35 34

36 35

37 36

38 APPENDICE DALLA TEORIA DELLE APPARENZE Come è noto nell opera principale di Todeschini vengono elencate e descritte sinteticamente, alla fine di ogni capitolo, le scoperte derivate dalle sue ricerche scientifiche, quindi, relativamente all Effetto Magnus, argomento del presente opuscolo, riportiamo la descrizione di quelle che ne contengono il riferimento. 13. La massa m di un nucleo rotante a velocità C che si muove a velocità di traslazione V rispetto allo spazio fluido, si scompone, per effetto Magnus, in due: una trasversale Mt, ed una longitudinale Ml, tali che rispetto alla massa m, risultano determinate dalle seguenti relazioni: 25. La spinta F1 che riceve una sfera rotante (nucleo) da una corrente di spazio fluido, viene, per effetto Magnus deviata di un angolo α e ripartita in due: una Fr e una Fo tali che sulla linea di azione risulta: 34. Il peso del nucleo atomico è proporzionale al peso dello spazio fluido spostato nell unità di tempo contro il nucleo stesso ed inversamente proporzionale al seno dell angolo che la direzione della corrente di spazio fluido fa con la reazione inclinata, dovuta all effetto Magnus, secondo la relazione: 37

39 37. Il peso di un corpo è proporzionale al peso dello spazio fluido spostato nell unità di tempo contro gli n nuclei che lo costituiscono ed inversamente proporzionale al seno dell angolo che la direzione della corrente di spazio fluido fa con la reazione inclinata dei nuclei stessi, per effetto Magnus, secondo la relazione: 61. Gli effetti giroscopici si identificano e sono apparenze di effetti Magnus. 62. Gli effetti giroscopici e quelli Magnus equivalenti sono prove dirette della mobilità e ponderabilità dello spazio Immersa una sfera planetaria in un campo rotante Todeschini, essa assumendo una velocità di rotazione C, ed essendo investita dalla corrente circolare dello spazio fluido avente velocità V1, per effetto Magnus, manifesta una massa trasversale Mt ed una longitudinale Ml che rispetto alla sua massa M, sono espresse dalle seguenti relazioni: 137. La misteriosa forza di gravitazione che si manifesta tra due frammenti di materia, agente ancor più misteriosamente a distanza è un apparenza della spinta radiale spaziodinamica che le masse risentono per effetto Todeschini-Magnus se immerse negli spazi rotanti reciproci suscitati dai loro nuclei costituenti. Tale spinta diretta secondo la congiungente i centri delle masse, è proporzionale alle masse trasversali relative Mt e M t ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza R, secondo la relazione: 38

40 194. L elettrone immerso tra le falde fluide rotanti dell atomo, assume per effetto Todeschini-Magnus, una massa trasversale Mt ed una massa longitudinale Ml, che rispetto alla massa che aveva fuori dal campo, hanno le seguenti espressioni: 199. L elettrone immerso tra le falde fluide rotanti dell atomo assume per effetto Todeschini-Magnus una carica elettrica trasversale et ed una carica elettrica longitudinale el che rispetto alla carica e0 che aveva fuori dal campo, sono esprimibili con le seguenti relazioni: 260. La misteriosa forza di gravitazione dei corpi celesti è un apparenza della spinta radiale fluidodinamica dei campi rotanti di spazio da essi corpi provocati, per effetto Todeschini- Magnus. Tale spinta Ft è proporzionale alle masse trasversali dei due corpi considerati ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza R, secondo la relazione: 299. Un corpo celeste planetario immerso tra le falde di spazio di un campo rotante astronomico, assume, per effetto Todeschini-Magnus, una massa Mt trasversale, ed una massa Ml longitudinale, che rispetto alla massa che aveva fuori del campo, hanno le seguenti espressioni: 39

41 SINTESI BIOGRAFICA MAGNUS, Heinrich Gustav. - Nato il 2 maggio 1802 a Berlino e ivi morto il 4 aprile Frequentò ( ) l'università di Berlino, studiando chimica, fisica e tecnologia; compì la sua preparazione intellettuale a Stoccolma con Berzelius, a Parigi con Dulong, Thénard e Gay-Lussac. Nel 1831 libero docente di tecnologia, poi di fisica, era nominato nel 1834 professore straordinario e nel 1845 ordinario a Berlino; dal 1840 membro dell'accademia delle scienze. Insegnava intanto fisica alla scuola di artiglieria e fra il 1850 e il 1856 tecnologia all'istituto industriale. Per molto tempo tenne i corsi a sue spese nella propria casa, e in questa fece la maggior parte delle ricerche scientifiche. Si dedicò principalmente alla fisica, ottenendo notevoli risultati nella determinazione della velocità di diffusione dell'idrogeno, nell'azione delle correnti fluide sui solidi rotanti (effetto Magnus) con applicazione a problemi balistici, nelle leggi dell'induzione elettrica e dell'elettrolisi e nel campo della termodinamica. Studiò e misurò il gradiente geotermico, l'ebollizione dell'acqua e delle soluzioni saline, la dilatazione dell'aria col calore e la tensione del vapore acqueo (contemporaneamente a Regnault), la conducibilità termica dei gas, e numerose altre questioni, spesso strettamente connesse con le pratiche applicazioni. Le sue ricerche sulle combinazioni ossigenate degli alogeni lo condussero alla scoperta dell'acido periodico. Nel 1828 scoprì il cloruro platinoso ammonico (detto appunto sale verde di Magnus). Nel campo della chimica fisiologica fece importanti ricerche sull'azione nell'ossigeno nel sangue. Infine studiò i coefficienti di dilatazione del vapore acqueo e di varî gas. Dalla Enciclopedia Treccani 40

FISICA ATOMICA E CHIMICA SPAZIO-DINAMICHE

FISICA ATOMICA E CHIMICA SPAZIO-DINAMICHE FISICA ATOMICA E CHIMICA SPAZIO-DINAMICHE IL MISTERO DELL ATOMO SVELATO I CAMPI COULOMBIANI ATOMICI QUALI APPARENZE DI CAMPI ROTANTI TODESCHINI VECCHIE E NUOVE LEGGI DELL ATOMO TRATTE DALLA SPAZIO- DINAMICA

Dettagli

58. La forza centrifuga non si manifesta nel vuoto assoluto, ma solamente nello spazio ponderale fluido; ergo, essa dimostra l esistenza di questo.

58. La forza centrifuga non si manifesta nel vuoto assoluto, ma solamente nello spazio ponderale fluido; ergo, essa dimostra l esistenza di questo. LO SPAZIO LE VARIE CONCEZIONI DELLO SPAZIO ATTRAVERSO I SECOLI TRIDIMENSIONALITA E DISCONTINUITA DELLO SPAZIO IL MISTERO DELLA SUA COSTITUZIONE SVELATO LE PROVE SPERIMENTALI DELLA SUA PONDERABILITA, FLUIDITA

Dettagli

Il pallone e le sue traiettorie: effetto Magnus e legge di Bernoulli

Il pallone e le sue traiettorie: effetto Magnus e legge di Bernoulli Il pallone e le sue traiettorie: effetto Magnus e legge di Bernoulli In this UDA I have decided to describe the Bernoulli s theory and the magnus effect; in specific about football. In fact we can find

Dettagli

L ASTRONOMIA SPAZIO-DINAMICA

L ASTRONOMIA SPAZIO-DINAMICA L ASTRONOMIA SPAZIO-DINAMICA I CAMPI DI GRAVITAZIONE ASTRONOMICI QUALI APPARENZE DEI CAMPI ROTANTI TODESCHINI LE VECCHIE E LE NUOVE LEGGI DELL ASTRONOMIA TRATTE DALLA FLUIDO-DINAMICA DELLO SPAZIO. 259.

Dettagli

SPAZIO-DINAMICA UNIVERSALE EQUAZIONI GENERALI DEL MOTO DELLO SPAZIO FLUIDO

SPAZIO-DINAMICA UNIVERSALE EQUAZIONI GENERALI DEL MOTO DELLO SPAZIO FLUIDO SPAZIO-DINAMICA UNIVERSALE EQUAZIONI GENERALI DEL MOTO DELLO SPAZIO FLUIDO 80. La spazio-dinamica è retta dalle stesse leggi dell idraulica, poiché lo spazio ha le stesse caratteristiche di un fluido ponderale

Dettagli

PROF. ING. DOTT. A cura di. Fiorenzo Zampieri Circolo di Psicobiofisica Amici di Marco Todeschini

PROF. ING. DOTT. A cura di. Fiorenzo Zampieri Circolo di Psicobiofisica Amici di Marco Todeschini PROF. ING. DOTT. MARCO TODESCHINI dalla Teoria delle Apparenze: 830 SCOPERTE Nell ambito dello sviluppo della sua Teoria, Marco Todeschini, pervenne a numerosissime scoperte che, evidenziate alla fine

Dettagli

CIRCOLO DI PSICOBIOFISICA AMICI DI MARCO TODESCHINI. presenta: GIOVANNI RICCI

CIRCOLO DI PSICOBIOFISICA AMICI DI MARCO TODESCHINI. presenta: GIOVANNI RICCI CIRCOLO DI PSICOBIOFISICA AMICI DI MARCO TODESCHINI presenta: GIOVANNI RICCI Studioso autore di una originale teoria denominata SPAZISMO che critica la RELATIVITA di Einstein proponendo una diversa interpretazione

Dettagli

Se prendiamo in considerazione una sfera rotante su se stessa con velocità periferica C p

Se prendiamo in considerazione una sfera rotante su se stessa con velocità periferica C p Effetti giroscopici su una sfera rotante, teoria dell effetto Magnus, massa longitudinale e massa trasversale, Abbiamo visto che la presenza di materia può essere rilevata ( e dunque la materia esiste)

Dettagli

L ELETTROMAGNETSMO SPAZIO-DINAMICO

L ELETTROMAGNETSMO SPAZIO-DINAMICO L ELETTROMAGNETSMO SPAZIO-DINAMICO IL MISTERO DELL ELETTRICITA E DEL MAGNETISMO SVELATO IL CONCETTO SPAZIO-GIROSCOPICO DELL ELLETRO- MAGNETISMO LE FORZE E LE AZIONI ELETTRICHE QUALI APPARENZE DELLE REAZIONI

Dettagli

Notiamo che, per una massa che rotorivoluisca sull orbita senza scorrimento, per la componente giroscopica, con V n. v p

Notiamo che, per una massa che rotorivoluisca sull orbita senza scorrimento, per la componente giroscopica, con V n. v p Natura fisica ed espressione della forza di Lorentz, calcolo del campo magnetico nucleare Abbiamo visto che, se applichiamo il principio di conservazione del momento angolare nello spazio, se la massa

Dettagli

1. La forza di Lorentz. Se un fascio catodico è in un campo magnetico:

1. La forza di Lorentz. Se un fascio catodico è in un campo magnetico: Il campo magnetico 1. La forza di Lorentz Se un fascio catodico è in un campo magnetico: La forza di Lorentz Gli elettroni risentono di una forza magnetica anche se non sono in un filo metallico; l'importante

Dettagli

A.S. 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI PER IL RECUPERO ESTIVO. Del prof. Gabriele Giovanardi (nome e cognome in stampatello) docente di Fisica

A.S. 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI PER IL RECUPERO ESTIVO. Del prof. Gabriele Giovanardi (nome e cognome in stampatello) docente di Fisica A.S. 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI PER IL RECUPERO ESTIVO Del prof. Gabriele Giovanardi (nome e cognome in stampatello) docente di Fisica Classe 2E Informatica e Telecomunicazioni Moduli Modulo

Dettagli

PROGRAMMA DI FISICA 1 L ANNO SC. 2013/2014 Prof. Tonino Filardi

PROGRAMMA DI FISICA 1 L ANNO SC. 2013/2014 Prof. Tonino Filardi PROGRAMMA DI FISICA 1 L ANNO SC. 2013/2014 Prof. Tonino Filardi INTRODUZIONE AL CORSO DI FISICA Cos è la fisica Il metodo sperimentale Il concetto di grandezza fisica ELEMENTI DI TEORIA DELLA MISURA L

Dettagli

ICEO SCIENTIFICO STATALE ALESSANDRO ANTONELLI. Via Toscana, NOVARA / C.F Cod.Mecc.

ICEO SCIENTIFICO STATALE ALESSANDRO ANTONELLI. Via Toscana, NOVARA / C.F Cod.Mecc. ICEO SCIENTIFICO STATALE ALESSANDRO ANTONELLI Via Toscana, 20 28100 NOVARA 0321 465480/458381 0321 465143 lsantone@liceoantonelli.novara.it http://www.liceoantonelli.novara.it C.F.80014880035 Cod.Mecc.

Dettagli

Indice 3. Note di utilizzo 9. Ringraziamenti 10. Introduzione 11

Indice 3. Note di utilizzo 9. Ringraziamenti 10. Introduzione 11 Indice Indice 3 Note di utilizzo 9 Ringraziamenti 10 Introduzione 11 Capitolo 1 Grandezze fisiche e schematizzazione dei sistemi materiali 13 1.1 Grandezze fisiche ed operazione di misura 13 1.2 Riferimento

Dettagli

Prova scritta di Fisica Scienze e Tecnologie dell Ambiente

Prova scritta di Fisica Scienze e Tecnologie dell Ambiente Prova scritta di Fisica Scienze e Tecnologie dell Ambiente 8 Novembre 2007 Istruzioni: Eseguire prima i calcoli in maniera simbolica, scrivere ed incorniciare con un riquadro l espressione simbolica della

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2017/2018 PROGRAMMA DI FISICA

ANNO SCOLASTICO 2017/2018 PROGRAMMA DI FISICA ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE I A Grandezze fisiche Unità di misura e sistema internazionale Operazioni con le unità di misura Misura di lunghezze, aree e volumi Equivalenze tra unità di misura Notazione

Dettagli

Unità 9. Il campo magnetico

Unità 9. Il campo magnetico Unità 9 Il campo magnetico 1. La forza di Lorentz Se un fascio catodico è in un campo magnetico: La forza di Lorentz Gli elettroni risentono di una forza magnetica anche se non sono in un filo metallico;

Dettagli

Programma Didattico Fisica e laboratorio A.S. 2016/2017-1D-1E-1F-1G PROGRAMMA DIDATTICO. Disciplina FISICA e LABORATORIO a.s.

Programma Didattico Fisica e laboratorio A.S. 2016/2017-1D-1E-1F-1G PROGRAMMA DIDATTICO. Disciplina FISICA e LABORATORIO a.s. A.S. 2016/2017-1D-1E-1F-1G Pag. 1 di 4 Disciplina FISICA e LABORATORIO a.s. 2016/2017 Classi: 1D - 1E - 1F - 1G Docenti : Prof. Enrico Porru - Prof. ssa Stefania Carnì A.S. 2016/2017-1D-1E-1F-1G Pag. 2

Dettagli

(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2

(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2 Le leggi di Keplero Lo studio del moto dei pianeti, tramite accurate misure, permise a Keplero tra il 1600 ed il 1620 di formulare le sue tre leggi: I legge: I pianeti percorrono orbite ellittiche intorno

Dettagli

PROGRAMMA DI FISICA Classe I sez. E anno scolastico PROf.ssa MARIA GABRIELLA PULVIRENTI.

PROGRAMMA DI FISICA Classe I sez. E anno scolastico PROf.ssa MARIA GABRIELLA PULVIRENTI. IIS SILVESTRI SEZIONE LICEO SCIENTIFICO PROGRAMMA DI FISICA Classe I sez. E anno scolastico 2017-2018 PROf.ssa MARIA GABRIELLA PULVIRENTI. Le Grandezze Strumenti matematici La misura Le forze o La misura

Dettagli

F, viene allungata o compressa di un tratto s rispetto alla sua posizione di equilibrio.

F, viene allungata o compressa di un tratto s rispetto alla sua posizione di equilibrio. UNIÀ 4 L EQUILIBRIO DEI SOLIDI.. La forza elastica di una molla.. La costante elastica e la legge di Hooke. 3. La forza peso. 4. Le forze di attrito. 5. La forza di attrito statico. 6. La forza di attrito

Dettagli

Codice Denominazione insegnamento CFU A.A. G290UB Elementi di fisica - unità didattica 2 2 1

Codice Denominazione insegnamento CFU A.A. G290UB Elementi di fisica - unità didattica 2 2 1 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire le conoscenze basilari di fisica, con particolare riguardo alla meccanica e fluidodinamica per il loro interesse nei processi di tecnologia alimentare.

Dettagli

5a.Rotazione di un corpo rigido attorno ad un asse fisso

5a.Rotazione di un corpo rigido attorno ad un asse fisso 5a.Rotazione di un corpo rigido attorno ad un asse fisso Un corpo rigido è un corpo indeformabile: le distanze relative tra i punti materiali che lo costituiscono rimangono costanti. Il modello corpo rigido

Dettagli

Corso di CHIMICA LEZIONE 2

Corso di CHIMICA LEZIONE 2 Corso di CHIMICA LEZIONE 2 MODELLO ATOMICO DI THOMSON 1904 L atomo è formato da una sfera carica positivamente in cui gli elettroni con carica negativa, distribuiti uniformemente all interno, neutralizzano

Dettagli

Marco Panareo. Appunti di Fisica. Meccanica e Termodinamica. Università degli Studi del Salento, Facoltà di Ingegneria

Marco Panareo. Appunti di Fisica. Meccanica e Termodinamica. Università degli Studi del Salento, Facoltà di Ingegneria Marco Panareo Appunti di Fisica Meccanica e Termodinamica Università degli Studi del Salento, Facoltà di Ingegneria ii iii INTRODUZIONE Questa raccolta di appunti originati dalle lezioni di Fisica Generale

Dettagli

I monomi: definizione e determinazione del grado. Operazioni tra monomi. Ricerca del mcm e del MCD tra monomi

I monomi: definizione e determinazione del grado. Operazioni tra monomi. Ricerca del mcm e del MCD tra monomi PROGRAMMA DI MATEMATICA CLASSE I Au SCIENZE UMANE. ANNO SCOLASTICO 2015/16 ISTITUTO MARGHERITA DI SAVOIA I NUMERI I numeri naturali. I numeri interi. I numeri razionali. Operazioni, proprietà. Espressioni.

Dettagli

PROGRAMMA PREVISTO Prof. F. Sigward A.S. 2018/19

PROGRAMMA PREVISTO Prof. F. Sigward A.S. 2018/19 II S_SCA FISICA Statica dei fluidi La pressione, la legge di Pascal, il torchio idraulico La legge di Stevino La spinta di Archimede e il galleggiamento Pressione atmosferica ed esperimento di Torricelli

Dettagli

Conoscenze FISICA LES CLASSE TERZA SAPERI MINIMI

Conoscenze FISICA LES CLASSE TERZA SAPERI MINIMI FISICA LES SAPERI MINIMI CLASSE TERZA LE GRANDEZZE FISICHE E LA LORO MISURA Nuovi principi per indagare la natura. Il concetto di grandezza fisica. Misurare una grandezza fisica. L impossibilità di ottenere

Dettagli

FISICA. STATICA Le forze. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. STATICA Le forze. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA STATICA Le forze Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica L EFFETTO DELLE FORZE Una forza applicata a un oggetto fermo può fare aumentare la sua velocità; mentre applicata

Dettagli

IL CANNOCCHIALE DI GALILEO MODULO:SALTARE GLI OSTACOLI2 Docente esperto: Prof.ssa Angela Corso Docente tutor: Prof. Michele Panza

IL CANNOCCHIALE DI GALILEO MODULO:SALTARE GLI OSTACOLI2 Docente esperto: Prof.ssa Angela Corso Docente tutor: Prof. Michele Panza Progetto F.O.R. RENDE: Formazione, Orientamento, Riqualificazione. Il territorio in rete: osservare i fattori di rischio per progettare e realizzare percorsi formativi efficaci codice nazionale: F-3-FSE-2013-16

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 6 Le leggi dei gas 1. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare 2. La pressione dei gas 3.

Dettagli

Moti rotatori. Definizioni delle grandezze rotazionali

Moti rotatori. Definizioni delle grandezze rotazionali Moti rotatori Definizioni delle grandezze rotazionali Moti dei corpi rigidi n Un corpo rigido ha generalmente un moto complesso (vedi un bastone lanciato in aria). n In realtà qualunque moto può essere

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO Fondamenti di Fisica Sperimentale, a. a I appello, 12 luglio 2016

POLITECNICO DI MILANO Fondamenti di Fisica Sperimentale, a. a I appello, 12 luglio 2016 POLITECNICO DI MILANO Fondamenti di Fisica Sperimentale, a. a. 015-16 I appello, 1 luglio 016 Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile. Scrivere in stampatello nome, cognome, matricola

Dettagli

PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI:

PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI: PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS 2016-17 ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI: Al fine del raggiungimento degli obiettivi cognitivi sono stati scelti i seguenti argomenti: RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE 1)

Dettagli

PROGRAMMA DI FISICA CLASSE III F a.s. 2014/2015

PROGRAMMA DI FISICA CLASSE III F a.s. 2014/2015 PROGRAMMA DI FISICA CLASSE III F FISICA E METODO DI STUDIO - Che cos è la fisica? - Il metodo sperimentale - Il dialogo con la natura - Analisi dimensionali e grandezze fisiche - L errore statistico I

Dettagli

Massa degli atomi e delle molecole

Massa degli atomi e delle molecole Dallo studio dei volumi di gas nelle reazioni chimiche alle masse degli atomi e delle molecole Lo stato fisico di di un gas è descritto da tre grandezze fisiche: PRESSIONE (p) VOLUME (V) TEMPERATURA (T)

Dettagli

Dinamica. Studio delle CAUSE del moto Cosa fa muovere un corpo? FORZA = ciò che modifica l atto di moto di un corpo. Atto di moto

Dinamica. Studio delle CAUSE del moto Cosa fa muovere un corpo? FORZA = ciò che modifica l atto di moto di un corpo. Atto di moto Dinamica Studio delle CAUSE del moto Cosa fa muovere un corpo? Atto di moto Traslatorio Rotatorio Rototraslatorio FORZA = ciò che modifica l atto di moto di un corpo 1 Un po di storia Storicamente (Aristotele)

Dettagli

Il calcolo vettoriale: ripasso della somma e delle differenza tra vettori; prodotto scalare; prodotto vettoriale.

Il calcolo vettoriale: ripasso della somma e delle differenza tra vettori; prodotto scalare; prodotto vettoriale. Anno scolastico: 2012-2013 Docente: Paola Carcano FISICA 2D Il calcolo vettoriale: ripasso della somma e delle differenza tra vettori; prodotto scalare; prodotto vettoriale. Le forze: le interazioni fondamentali;

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE II D

PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE II D Anno scolastico 2016/2017 LICEO CICERONE - POLLIONE "Sezione classica" Via Div. Julia Formia Tel. 0771-771.261 PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE II D Matematica e fisica Prof. Francesco Mazzucco 1 Matematica

Dettagli

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo

Dettagli

LICEO CLASSICO VITTORIO EMANUELE II

LICEO CLASSICO VITTORIO EMANUELE II LICEO CLASSICO VITTORIO EMANUELE II Via San Sebastiano, 51 NAPOLI Classe 2 Liceo Sezione C P r o f. s s a D a n i e l a S o l P r o g r a m m a d i F i s i c a s v o l t o n e l l a. s. 2 0 1 5 / 2 0 1

Dettagli

Fenomenologia Forza magnetica su carica in moto e definizione di campo magnetico Forza magnetica su conduttore percorso da corrente

Fenomenologia Forza magnetica su carica in moto e definizione di campo magnetico Forza magnetica su conduttore percorso da corrente CAMPO MAGNETICO Fenomenologia Forza magnetica su carica in moto e definizione di campo magnetico Forza magnetica su conduttore percorso da corrente INTERAZIONI MAGNETICHE Le proprietà magnetiche di alcuni

Dettagli

Codice Denominazione insegnamento CFU A.A. G290UA Elementi di fisica - unità didattica 1 4 1

Codice Denominazione insegnamento CFU A.A. G290UA Elementi di fisica - unità didattica 1 4 1 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire le conoscenze basilari di fisica, con particolare riguardo alla meccanica e fluidodinamica per il loro interesse nei processi di tecnologia alimentare.

Dettagli

Indice. Grandezze fisiche Introduzione Misura e unità di misura Equazioni dimensionali... 15

Indice. Grandezze fisiche Introduzione Misura e unità di misura Equazioni dimensionali... 15 Indice Grandezze fisiche... 11 1.1 Introduzione... 11 1.2 Misura e unità di misura... 13 1.3 Equazioni dimensionali... 15 Elementi di calcolo vettoriale... 17 2.1 Introduzione... 17 2.2 Vettore e sue rappresentazioni...

Dettagli

Perché un aereo vola? Prof. G. Graziani Dipartimento Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Sapienza Università di Roma

Perché un aereo vola? Prof. G. Graziani Dipartimento Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Sapienza Università di Roma Perché un aereo vola? Prof. G. Graziani Dipartimento Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Sapienza Università di Roma Domanda: Perché un aeroplano dal peso di molte tonnellate riesce a volare? Ø L aerodinamica

Dettagli

ATOMI E MOLECOLE. ATOMO= unità più piccola di un elemento che ne mantiene le caratteristiche chimiche.

ATOMI E MOLECOLE. ATOMO= unità più piccola di un elemento che ne mantiene le caratteristiche chimiche. 1 ATOMI E MOLECOLE ATOMO= unità più piccola di un elemento che ne mantiene le caratteristiche chimiche. SIMBOLO ATOMICO= 1 o 2 lettere che identificano elemento A= numero di massa (protoni+neutroni) Z=

Dettagli

Insegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata

Insegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata LICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA PROGRAMMA DI Fisica Classe IVB Anno Scolastico 2014-2015 Insegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata TERMODINAMICA: LE LEGGIDEI GAS IDEALI E LA LORO INTERPRETAZIONE

Dettagli

Principio di inerzia

Principio di inerzia Dinamica abbiamo visto come si descrive il moto dei corpi (cinematica) ma oltre a capire come si muovono i corpi è anche necessario capire perchè essi si muovono Partiamo da una domanda fondamentale: qual

Dettagli

Equazione dell'energia. Fenomeni di Trasporto

Equazione dell'energia. Fenomeni di Trasporto Equazione dell'energia Fenomeni di Trasporto 1 Trasporto convettivo di energia La portata volumetrica che attraversa l elemento di superficie ds perpendicolare all asse x è La portata di energia che attraversa

Dettagli

L equilibrio dei corpi solidi

L equilibrio dei corpi solidi 1 L equilibrio dei corpi Quando un corpo è fermo e rimane fermo al trascorrere del tempo, diciamo che quel corpo è in equilibrio. Si definisce corpo rigido un corpo che non si deforma nonostante su di

Dettagli

CAMPI MAGNETICI DELLE CORRENTI

CAMPI MAGNETICI DELLE CORRENTI CAMPI MAGNETICI DELLE CORRENTI Esperienza di Oersted ----------------- Nel 1820 una esperienza storica segnò la data di nascita dell'elettromagnetismo, una teoria unificata che dimostra come i fenomeni

Dettagli

Per casa. [ 2, N, uscente]

Per casa. [ 2, N, uscente] p.273 libro Per casa Una carica di 0,5 μc viaggia in un campo magnetico di 0,15 T con velocità di 3 m/s in una direzione perpendicolare con il campo. Trovare intensità direzione e verso della forza che

Dettagli

I.I.S MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO A.S. 2009-2010

I.I.S MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO A.S. 2009-2010 IIS MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO AS 2009-2010 Modulo A Grandezze fisiche e misure Le basi dell algebra e dei numeri relativi Proporzionalità tra grandezze Calcolo di equivalenze tra

Dettagli

Storia della teoria della gravitazione universale

Storia della teoria della gravitazione universale Storia della teoria della gravitazione universale Prof. Daniele Ippolito Liceo Scientifico Amedeo di Savoia di Pistoia Lo studio dell'astronomia è cominciato con lo sviluppo delle prime civiltà umane.

Dettagli

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni. (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo

Dettagli

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni. (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo

Dettagli

Atomo: modello microscopico

Atomo: modello microscopico Atomo: modello microscopico 1 Modello atomico di Dalton (1808) Materia è composta di atomi indivisibili e indistruttibili Atomi uguali hanno identica massa e identiche proprietà chimiche Gli atomi non

Dettagli

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 4: Idrostatica (parte III - equazione globale - legge

Dettagli

ELENCO ANALITICO DEGLI ARGOMENTI

ELENCO ANALITICO DEGLI ARGOMENTI PROGRAMMA PER ESAMI DI IDONEITÀ ALLA CLASSE II FISICA dipartimento e contiene gli argomenti essenziali per l accesso al II anno di corso. INTRODUZIONE ALLA FISICA: GRANDEZZE E MISURE Metodo scientifico,

Dettagli

RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE. 2) I temi fondamentali della fisica classica e della fisica moderna.

RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE. 2) I temi fondamentali della fisica classica e della fisica moderna. PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ A 3^F AS 2017-18 ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI: Al fine del raggiungimento degli obiettivi cognitivi sono stati scelti i seguenti argomenti: RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE 1)

Dettagli

Esercitazione di Dinamica

Esercitazione di Dinamica Appunti di Elementi di Meccanica Esercitazione di Dinamica Il traghetto di Leonardo v 1.0 dicembre 008 Figura 1: Traghetto sull Adda tra Imbersago (LC) e Villa d Adda (BG) 1 Il traghetto Il traghetto di

Dettagli

INTRODUZIONE 11 INDICAZIONI PER I PARTECIPANTI AI CORSI ALPHA TEST 19

INTRODUZIONE 11 INDICAZIONI PER I PARTECIPANTI AI CORSI ALPHA TEST 19 INDICE INTRODUZIONE 11 SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE LA PROVA A TEST 13 Bando di concorso e informazioni sulla selezione...13 Regolamento e istruzioni per lo svolgimento della prova...13 Domande a risposta

Dettagli

Legge di Stevino ( d.c.)

Legge di Stevino ( d.c.) Legge di Stevino (1548-1620 d.c.) PA =F A /A= (Ah)g/A= hg conosciuta come legge di Stevino che quindi afferma che la pressione esercitata dal liquido su una superficie interna e' proporzionale alla densita'

Dettagli

Ingegneria Industriale A.A. 2017/2018 Diario delle Lezioni - Fisica Generale 1

Ingegneria Industriale A.A. 2017/2018 Diario delle Lezioni - Fisica Generale 1 Ingegneria Industriale A.A. 2017/2018 Diario delle Lezioni - Fisica Generale 1 26/09/2017, 2 ore Introduzione al corso, approccio metodologico. Sviluppo storico della Fisica e sua organizzazione. Limiti

Dettagli

Codice Denominazione insegnamento CFU A.A. G290QA_1 Elementi di fisica e fisica tecnica mod. 1: fisica - Unità Didattica 1 4 1

Codice Denominazione insegnamento CFU A.A. G290QA_1 Elementi di fisica e fisica tecnica mod. 1: fisica - Unità Didattica 1 4 1 Obiettivi formativi Il Corso si propone di fornire le conoscenze basilari di fisica, propedeutiche e correlate agli altri insegnamenti previsti dal Corso di Laurea. Competenze acquisite Conoscere le grandezze

Dettagli

ESPERIENZA DI THOMSON: MISURA DEL RAPPORTO CARICA / MASSA DELL ELETTRONE

ESPERIENZA DI THOMSON: MISURA DEL RAPPORTO CARICA / MASSA DELL ELETTRONE Martina Zibetti classe 5 A 22 novembre 2017 - Laboratori di fisica del liceo scientifico L. Da Vinci, Gallarate ESPERIENZA DI THOMSON: MISURA DEL RAPPORTO CARICA / MASSA DELL ELETTRONE Lo scopo di questa

Dettagli

L Atomo e le Molecole

L Atomo e le Molecole L Atomo e le Molecole L atomo L'atomo, la particella che come un mattone costituisce tutta la materia, non è un corpicciolo semplice. Esso è a sua volta composto da particelle elementari piccolissime:

Dettagli

4. Disegnare le forze che agiscono sull anello e scrivere la legge che determina il moto del suo centro di massa lungo il piano di destra [2 punti];

4. Disegnare le forze che agiscono sull anello e scrivere la legge che determina il moto del suo centro di massa lungo il piano di destra [2 punti]; 1 Esercizio Una ruota di raggio e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta

Dettagli

PROFILO IN USCITA PER IL TERZO ANNO FISICA Sezioni internazionale Francese-Tedesca ad indirizzo scientifico

PROFILO IN USCITA PER IL TERZO ANNO FISICA Sezioni internazionale Francese-Tedesca ad indirizzo scientifico PROFILO IN USCITA PER IL TERZO ANNO I vettori: componenti cartesiane, algebra dei vettori Il moto nel piano Moto circolare uniforme ed uniformemente accelerato Moto parabolico Il vettore forza Equilibrio

Dettagli

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2012/2013, Fisica

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2012/2013, Fisica Unità di misura - misurare oggetti -grandezze fisiche: fondamentali: lunghezza, tempo, massa, intensità di corrente, temperatura assoluta, quantità di sostanza derivate: velocità, accelerazione, forza,

Dettagli

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione.

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione. CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE 9.1 Introduzione. Un altro tipo di forza piuttosto importante è la forza gravitazionale. Innanzitutto, è risaputo che nel nostro sistema di pianeti chiamato sistema solare il

Dettagli

Magnete. Campo magnetico. Fenomeni magnetici. Esempio. Esempio. Che cos è un magnete? FENOMENI MAGNETICI

Magnete. Campo magnetico. Fenomeni magnetici. Esempio. Esempio. Che cos è un magnete? FENOMENI MAGNETICI Magnete FENOMENI MAGNETICI Che cos è un magnete? Un magnete è un materiale in grado di attrarre pezzi di ferro Prof. Crosetto Silvio 2 Prof. Crosetto Silvio Quando si avvicina ad un pezzo di magnetite

Dettagli

F 9, N w. m p. r p 2 n

F 9, N w. m p. r p 2 n campo magnetico planetario nel Sistema Solare Sostituendo i valori numerici nella espressione della forza giroscopica, per la Terra si ottiene : F 9,44 0 5 N w valore assolutamente trascurabile rispetto

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO Statale L. DA VINCI Reggio Calabria FISICA: ELETTROMAGNETISMO

LICEO SCIENTIFICO Statale L. DA VINCI Reggio Calabria FISICA: ELETTROMAGNETISMO LICEO SCIENTIFICO Statale L. DA VINCI Reggio Calabria FISICA: ELETTROMAGNETISMO Studente GAETANO FILOCAMO CLASSE 5^ SEZ. H A.s. 2004-2005 Sono chiamati fenomeni elettrostatici tutti quei fenomeni elettrici

Dettagli

Istituto di Istruzione Secondaria I.I.S. via Silvestri,301. Programma di FISICA

Istituto di Istruzione Secondaria I.I.S. via Silvestri,301. Programma di FISICA Classe 1 a A - indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA PROGRAMMA SVOLTO Modulo A- GRANDEZZE E MISURE Unità 1- Le grandezze: Perché studiare la fisica Di che cosa si occupa la fisica - La misura delle grandezze

Dettagli

LA MATERIA ED I SUOI STATI

LA MATERIA ED I SUOI STATI LA MATERIA ED I SUOI STATI GAS COMPOSIZIONE DELL ARIA 1. I gas ideali e la teoria cineticomolecolare Nel modello del gas ideale le particelle 1. l energia cinetica media delle particelle è proporzionale

Dettagli

Compito 21 Giugno 2016

Compito 21 Giugno 2016 Compito 21 Giugno 2016 Roberto Bonciani e Paolo Dore Corso di Fisica Generale 1 Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 2015-2016 Compito di Fisica Generale I per matematici 21 Giugno

Dettagli

Corso propedeutico a chimica generale 2009

Corso propedeutico a chimica generale 2009 Corso propedeutico a chimica generale 2009 Luigi Cerruti luigi.cerruti@unito.it www.minerva.unito.it Lezioni di chimica 3-4 Unità di misura SI Unità fondamentali Unità di misura SI Unità derivate Gli oggetti

Dettagli

Capitolo 2. Cenni alla Composizione e Struttura dell atomo

Capitolo 2. Cenni alla Composizione e Struttura dell atomo Master in Verifiche di qualità in radiodiagnostica, medicina nucleare e radioterapiar Capitolo 2 Cenni alla Composizione e Struttura dell atomo 24 Atomi, Molecole,, e Ioni L idea di Atomo è antica come

Dettagli

Convezione Conduzione Irraggiamento

Convezione Conduzione Irraggiamento Sommario 1 Dai sistemi discreti ai sistemi continui: equilibrio locale Deviazioni dalle condizioni di equilibrio locale Irreversibilità Equazioni integrali di bilancio 2 In questa lezione... Fenomeno della

Dettagli

Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale

Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale Scienze e Tecnologie dell Ambiente Soluzioni della prova scritta di Fisica Generale 9 Luglio 2010 Parte 1 Esercizio 1 Un astronauta di massa m=80 Kg atterra su un pianeta dove il suo peso vale P=200 N.

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 L'idraulica è la scienza che studia l'utilizzazione dei

Dettagli

Dalla Gazzetta Ufficiale del /2

Dalla Gazzetta Ufficiale del /2 Gabriele Ferrari 1 Dalla Gazzetta Ufficiale del 12-12-2017 2/2 2 3 4 5 6 7 N.B. Kg PESO e non Kg MASSA Composizione di vettori Regola del «parallelogramma» 10 11 12 13 14 15 16 17 18 La pressione è la

Dettagli

Cinematica in una dimensione

Cinematica in una dimensione Esercizi di ripasso La luce viaggia nel vuoto a 300000 km/s. Quanto spazio percorre in un anno (anno-luce)? Un lombrico percorre 1 cm in 3 s. Qual è la sua velocità in km/h? Un ghepardo insegue un'antilope

Dettagli

Lezione 2. Leggi ponderali

Lezione 2. Leggi ponderali Lezione 2 Leggi ponderali I miscugli eterogenei presentano i componenti distinguibili in due o più fasi, in rapporti di massa altamente variabili e che mantengono le caratteristiche originarie. I miscugli

Dettagli

SCIENZE SPERIMENTALI: FISICA

SCIENZE SPERIMENTALI: FISICA Esame svizzero di maturità Estate 2012 Cognome e nome:... Gruppo e numero:.... SCIENZE SPERIMENTALI: FISICA Per ottenere la nota 4 occorre acquisire un punteggio equivalente a quello che si otterrebbe

Dettagli

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Unità di misura - misurare oggetti - grandezze fisiche: fondamentali: lunghezza, tempo, massa, intensità di corrente, temperatura assoluta,

Dettagli

FERRARI LUCI MARIANI PELISSETTO FISICA MECCANICA E TERMODINAMICA IDELSON-GNOCCHI

FERRARI LUCI MARIANI PELISSETTO FISICA MECCANICA E TERMODINAMICA IDELSON-GNOCCHI FERRARI LUCI MARIANI PELISSETTO FISICA Volume Primo MECCANICA E TERMODINAMICA IDELSON-GNOCCHI Autori VALERIA FERRARI Professore Ordinario di Fisica Teorica Dipartimento di Fisica Sapienza Università di

Dettagli

Programma di FISICA. Anno Scolastico

Programma di FISICA. Anno Scolastico Programma di FISICA Anno Scolastico 2016-2017 Classe 1 a A - indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA PROGRAMMA SVOLTO Modulo A- GRANDEZZE E MISURE Unità 1- Le grandezze: Perché studiare la fisica Di che

Dettagli

T = t o (1.1) Nella scala kelvin il ghiaccio fonde a 273 K e l acqua bolle a 373 K. Un grado kelvin è uguale a un grado celsius

T = t o (1.1) Nella scala kelvin il ghiaccio fonde a 273 K e l acqua bolle a 373 K. Un grado kelvin è uguale a un grado celsius Termologia. La temperatura è la grandezza fisica che misura lo stato termico di un sistema fisico (un corpo). 2. Scale termometriche. - Scala Celsius ( o C). Proposta nel 742. 0 o C è la temperatura di

Dettagli

Unità 1. La temperatura

Unità 1. La temperatura Unità 1 La temperatura 1. Il termometro La sensazione di caldo e di freddo è soggettiva: per renderla misurabile si usa il termoscopio. È un recipiente di vetro con tappo forato e tubicino, contenente

Dettagli

1 Cinematica del punto Componenti intrinseche di velocità e accelerazione Moto piano in coordinate polari... 5

1 Cinematica del punto Componenti intrinseche di velocità e accelerazione Moto piano in coordinate polari... 5 Indice 1 Cinematica del punto... 1 1.1 Componenti intrinseche di velocità e accelerazione... 3 1.2 Moto piano in coordinate polari... 5 2 Cinematica del corpo rigido... 9 2.1 Configurazioni rigide......

Dettagli

DINAMICA DEL CORPO RIGIDO Corpo rigido (indeformabile): le distanze tra due suoi punti qualsiasi rimangono invariate. Sistema a sei gradi di libertà

DINAMICA DEL CORPO RIGIDO Corpo rigido (indeformabile): le distanze tra due suoi punti qualsiasi rimangono invariate. Sistema a sei gradi di libertà DNAMCA DEL CRP RGD Corpo rigido (indeformabile): le distanze tra due suoi punti qualsiasi rimangono invariate Sistema a sei gradi di libertà W = 0 DE K = W E Moto traslatorio Tutti i punti si muovono con

Dettagli