Geografia urbana e regionale
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- Norberto Russo
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1 Anno accademico Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione Geografia urbana e regionale Renato Ferlinghetti Università degli Studi di Bergamo Centro Studi Sul Territorio L. Pagani Bergamo, 13 ottobre 2017
2 Il nostro percorso disciplinare La geografia scienza dell umanizzazione della Terra Il processo di territorializzazione La varietà della geografia Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città Dalla campagna alla città: l urbanizzazione del mondo Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana Profilo storico urbanistico di Bergamo Funzioni e crescita delle città Ambiente e paesaggio Sistemi territoriali urbani e reti di città Politiche urbane Le città del mondo: Singapore la città del futuro? 1 Attività sperimentale La territorializzazione dell area di Palazzo Baroni, dal luogo di Formazione alla formazione del luogo;
3 Attività sperimentale n. 1 Analisi della destinazione d uso, delle proprietà e della numerazione delle parcelle catastali dell area di Palazzo Baroni secondo il Catasto Lombardo Veneto del 1853 Il lavoro deve essere consegnato entro martedì 17 ottobre
4 Attività sperimentale n. 1 Dal luogo di formazione alla formazione del luogo Stendi una breve relazione, strutturata: Copertina Premessa Stralcio della carta del Catasto Lombardo-veneto del 1853 con l indicazione della numerazione delle parcelle. Tabella con le indicazione della numerazione, della destinazione d uso, dei gelsi, del toponimo e della proprietà delle parcelle dell area del Palazzo Baroni secondo il Catasto Lombardo Veneto del Stralcio della carta del Catasto Lombardo-veneto del 1853 con l indicazione della destinazione d uso delle parcelle dell area di Palazzo Baroni.
5 Il Dove di una città Sito e posizione di Bergamo Rapporto tra substrato geologico e colore e materiali del costruito Quando il sotto si fa sopra Incidenza del substrato nei processi di territorializzazione (denominazione, reificazione, strutturazione)
6 I muri da opera edile a chiave di conoscenza dei luoghi
7 Attività sperimentale n. 2 Quando il sotto si fa sopra Analisi materica, tecnica e floristica dei muri di via della Noca Svolgi il lavoro in un gruppo di cinque persone Analizza 5 segmenti della cortina muraria di via della Noca Per ogni segmento scatta una fotografia e identifica:
8 Attività sperimentale n. 2 Quando il sotto si fa sopra Raccogli le informazioni raccolte in una relazione così strutturata: - Copertina - Premessa - Risultati acquisiti (Analisi del paramento murario di Via della Noca) - Conclusioni
9 Attività sperimentale n. 2 Quando il sotto si fa sopra Per ogni segmento scatta una fotografia e identifica: - i materiali utilizzati - la tecnica utilizzata (a secco o con malte) - lo stato di conservazione - il popolamento floristico Porta in aula la bozza dell elaborato Giovedì o ve consegna
10 La flora dei muri ubiquitaria o specifica?
11 Parietaria o parietarie?
12 Parietaria o parietarie? Due specie facilmente riconoscibili per la lunghezza delle foglie
13 Parietaria o parietarie?
14 Parietaria o parietarie? P. officinalis con fg. Da 5 a 10 cm, P. diffusa da 2 a 3 cm
15 Quale parietaria? Parietaria officinalis o Parietaria diffusa? Essendo più lunghe di 2-3 cm.
16 Quale parietaria? Parietaria judaica = Parietaria diffusa
17 Elenco floristico Vetriola comune (Parietaria officinalis); specie di ambienti ombrosi (boschi, ruderi, ecc.) nitrofili Vetriola minore* (Parietaria judaica); specie muricola originaria delle rupi calcaree soleggiate *Specie tipica dei muri
18 Altre piante sul nostro muro laboratorio
19 Un altra pianta del nostro muro laboratorio: la Cimbalaria
20 Elenco floristico Vetriola comune (Parietaria officinalis); specie di ambienti ombrosi (boschi, ruderi, ecc.) nitrofili Vetriola minore* (Parietaria judaica); specie muricola originaria delle rupi calcaree soleggiate Cimbalaria* (Cymbalaria muralis); specie muricola originaria delle rupi e dagli ambienti ruderali *Specie tipica dei muri
21 Un po di colore tra il grigio della roccia
22 Un po di colore tra il grigio della roccia
23 Un po di colore tra il grigio della roccia: Celidonia (Chelidonium majus)
24 Elenco floristico Vetriola comune (Parietaria officinalis); specie di ambienti ombrosi (boschi, ruderi, ecc.) nitrofili Vetriola minore* (Parietaria judaica); specie muricola originaria delle rupi calcaree soleggiate Cimbalaria* (Cymbalaria muralis); specie muricola originaria delle rupi e dagli ambienti ruderali Celidonia* (Chelidonia majus); specie muricola e dei ruderi *Specie tipica dei muri
25 I muri da substrato neutro ad habitat di una specifica biocenosi
26 I muri in pietra qualcosa di più di un semplice manufatto: Elemento identitario della geologia del luogo, habitat di una specifica biocenosi, elemento facilmente percepibile anche se di limitate dimensioni Da manufatto a paesaggio minimo Artefatto capace di differenziare in modo specifico i luoghi
27 Geografia dei paesaggi minori Terzo Paesaggio (G. Clément, 2004) insieme degli spazi non più oggetto dell attività umana, privi di funzioni antropiche, rifugio per la biodiversità Paesaggi minimi (M. Sturani, 1943 s.l.; R. Ferlinghetti, 2007) aree costituite da superfici esigue, frutto della trasformazione umana, inseriti in contesti ad elevata antropizzazione e caratterizzati da originalità, specificità geografica, valore storico-paesistico e identitario, habitat di biocenosi di pregio naturalistico poco diffuse nell ambito territoriale contermine. Paesaggio terzo (G. Ferrara, 1973), è un paesaggio nuovo, voluto, cercato, pensato, in una parola progettato, rispondente a tre criteri guida Salvaguardia, Equilibrio, Dinamicità, contrapposto al paesaggio altro che risponde a esigenze di settore e parziali.
28 Il selciato, un esempio di paesaggio minimo
29 I manufatti e l equipaggiamento vegetale lungo le rogge e i canali sono esempi di paesaggi minimi
30 I rovari un esempio di paesaggio minimo che struttura l alta pianura lombarda
31 Rovari isole di vegetazione collinare montana nell alta pianura lombarda
32 Chi nota il paesaggio minimo del muro? Fioritura di Valeriana rossa (Centranus ruber) sulle mura di Bergamo
33 NEBBIA Il poeta e il suo microcosmo identitario Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli, su l'alba, da' lampi notturni e da' crolli, d'aeree frane! Nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch'è morto! Ch'io veda soltanto la siepe dell'orto, la mura ch'ha piene le crepe di valerïane. Nascondi le cose lontane: le cose son ebbre di pianto! Ch'io veda i due peschi, i due meli, soltanto, che danno i soavi lor mieli pel nero mio pane. Nascondi le cose lontane Che vogliono ch'ami e che vada! Ch'io veda là solo quel bianco di strada, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane... Nascondi le cose lontane, nascondile, involale al volo del cuore! Ch'io veda il cipresso là, solo, qui, quest'orto, cui presso sonnecchia il mio cane. Giovanni Pascoli, 1899
34 Il sotto che si fa sopra. Quali fasi del processo di Territorializzazione ha condizionato? Il caso del Conglomerato di Sirone Bastioni di S. Lorenzo 2. Arenaria di Sarnico 3 Conglomerato di Sirone 4 Flysch di Bergamo Da Le Mura di Bergamo,, Spalti di S. Lorenzo Complesso di S. Agostino Via Noca
35 Vedere per credere, conoscere per capire La scelta del sito su cui è sorto S. Agostino, una rupe (Corno o Corna) di Conglomerato di Sirone, 1 base solida e 2posizione dominante e 3 ben visibile Complesso di Sant'Agostino: veduta orientale dal Baluardo di Sant'Agostino P. Ronzoni, inedito prima metà sec. XIX
Geografia urbana e regionale
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