Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione USR SICILIA

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione D.I. 12 marzo 2015 LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO A SOSTEGNO DELL AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA DEI CENTRI PROVINCIALI DI ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R. 263/12) Indicazioni per l avvio dei CPIA a.s. 2015/16 Avvio dei CPIA - 3 agosto D.T. Fiorella 1

2 Le nuove istituzioni scolastiche Centri di Istruzione Provinciale degli Adulti fondano nel DPR 263/2012 recante norme generali per la ridefinizione dell assetto organizzativo didattico dei Centri d istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali In particolare l art.1, comma 1 del DPR 263/2012 ha previsto che l attuazione del nuovo assetto organizzativo e didattico dei Centri fosse graduale e nell a.s. 2013/14 si sono realizzati progetti assistiti a livello nazionale che hanno coinvolto il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, l Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio, la Campania, la Puglia e la Sicilia; Il percorso viene realizzato in ossequio alla nota 4241 del 31 luglio 2013 del MIUR Documento contenente i criteri e le modalità per l avvio, l organizzazione e la realizzazione dei progetti assistiti a livello nazionale 2

3 a.s. 2013/14 La Sicilia viene inserita dal MIUR tra le nove regioni nelle quali realizzare il progetto assistito a livello nazionale «10 passi verso il CPIA» che ha coinvolto scuole sedi di CTP e di corsi serali L individuazione della scuola capofila e la partecipazione al progetto di rete è avvenuta attraverso l emanazione di un bando e CON candidatura volontaria delle scuole presenti nella provincia di appartenenza del capofila Le istituzioni scolastiche sedi di CTP e Corsi Serali che hanno partecipato nell a.s. 2013/14 al progetto in rete sono state 17 (di cui 7 istituti di I grado) con capofila I.C. Manzoni Impastato di Palermo 3

4 PROGETTO ASSISTITO A LIVELLO NAZIONALE 10 PASSI VERSO IL CPIA REGIONE SICILIA CENTRO PER L ISTRUZIONE DEGLI ADULTI DELLA PROVINCIA DI PALERMO a.s. 2013/14 SOGGETTI COINVOLTI Tutti i dirigenti e i docenti dei CTP, corsi serali e scuole carcerarie delle istituzioni scolastiche collegate in rete Per l sono stati coinvolti - Il Coordinatore del progetto assistito - Il Referente per l Istruzione degli Adulti - Educazione permanente ed è stato costituito il «nucleo di supporto tecnico-- amministrativo 4

5 PROGETTO ASSISTITO A LIVELLO NAZIONALE 10 PASSI VERSO IL CPIA REGIONE SICILIA CENTRO PER L ISTRUZIONE DEGLI ADULTI DELLA PROVINCIA DI PALERMO Risultati Realizzati a.s. 2013/14 L azione del progetto assistito a livello nazionale, finalizzata ad una prima e graduale applicazione delle previsioni regolamentari relative alle reti territoriali di servizio (art. 2, comma 1), agli accordi con gli EE.LL e altri soggetti pubblici e privati (art. 2, comma 5); agli accordi di rete e alle Commissioni per la definizione del Patto formativo» In particolare sono stati approfonditi, e simulati i seguenti temi: -Gestione del CPIA in quanto unità amministrativa ; unità didattica, e unità formativa con particolare riferimento alla tipologia e ai contenuti dei relativi accordi - Funzionamento del CPIA quale istituzione scolastica autonoma (redazione del POF, redazione del Piano annuale delle attività, funzionamento degli organi collegiali, ecc ) - Funzionamento della Commissione con particolare riferimento alla definizione del Patto Formativo Individuale, e alla predisposizione delle misure di 5 sistema (art. 5, comma 2).

6 Il MIUR aa.ss. 2013/ /15 - con l emanazione della circolare ministeriale n. 36 del 10/4/2014 ha regolamentato il passaggio ai CPIA e dettato le nuove disposizioni contenute nella Linee Guida ad essa allegate, affermando che, a decorrere dal 1 settembre 2015 tutte le sedi dei CTP saranno unificate nei Centri Di Istruzione degli Adulti (CPIA) ai sensi del DPR 263/12. e che i corsi di istruzione di secondo livello (ex corsi serali) rimarranno incardinati nelle istituzioni scolastiche presso cui operano. - Ha diffuso la circolare ministeriale n. 39 del 23 maggio 2014 sulle iscrizioni - Il 4 novembre 2014 ha trasmesso la circolare ministeriale n. 48 «Esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello primo periodo didattico. Istruzioni a carattere transitorio, a. s. 2014/15» 6

7 a.s. 2014/15 IN SICILIA L Assessorato Regionale per l Istruzione e la Formazione Professionale, organo competente per la definizione e distribuzione delle istituzioni scolastiche in Sicilia, ai sensi del DPR 263/12 ha avviato le nuove istituzioni CPIA, istituite con D.A. 303 del 6 aprile 2009, considerando, con il D.A di dimensionamento della rete scolastica della Sicilia n del 26 febbraio 2015 tenuto conto: - del numero degli alunni dichiarati nel monitoraggio USR ( serie storica degli alunni inscritti nei CTP aa.ss. 11/12 12/13 13/14) rilevazione aprile 2014 aggiornata a dicembre dei vincoli fissati dal DL 98/2011 modificato con L. 183 del 12/11/2012, necessari per l acquisizione dell autonomia scolastica (numero minimo degli alunni iscritti 600 e 400 aree montane) - della distribuzione dei CTP nel territorio per aree provinciali, tenuto conto dei principi di prossimità territoriale e della raggiungibilità, e ove i numeri degli alunni iscritti per provincia non sono stati sufficienti a determinare l autonomia delle nascenti istituzioni scolastiche, i CTP sono stati unificati per aree provinciali limitrofe; nelle province di Palermo e Catania ove era un numero particolarmente elevato di iscritti, sono stati 2 CTP per area provinciale. - ha definito la collocazione delle sedi amministrative dei CPIA 7

8 A.S. 2014/15 L USR Sicilia, in vista dell attivazione dei CPIA prevista per il 1 settembre 2015, ha avviato un percorso di accompagnamento all apertura delle nuove 10 istituzioni scolastiche CPIA, costituendo un numero pari di reti di scuole, in coincidenza con i criteri fissati dall Assessorato Regionale per la definizione delle azioni di dimensionamento della rete scolastica di dimensionamento regionale 8

9 Il percorso di accompagnamento all avvio dei CPIA ha coinvolto tutte le scuole sedi di Centri Territoriali Permanenti della regione. Le istituzioni scolastiche, organizzate in reti, sono state coordinate da una scuola capofila per ogni rete. Nelle reti sono state coinvolte anche le istituzioni scolastiche di secondo grado sedi degli ex corsi serali oggi percorsi di II livello. Infatti, ai sensi dell art. 8 del dpr 263/12, quali componenti della rete territoriale di servizio dell istruzione degli adulti, sono anche loro coinvolte nel processo di cambiamento: - realizzando i percorsi di secondo livello (ex corsi serali) in applicazione dei percorsi per competenze previsti dalle linee guida di cui alla C.M. 36/ operando in sinergia con il CPIA territoriale per la definizione dei percorsi comuni (es: definizione di un offerta formativa comune per l istruzione degli adulti - partecipando alle attività della commissione per la definizione del patto formativo individuale ) 9

10 PROVINCIA N SCUOLA CAPOFILA AGRIGENTO 1 IC Quasimodo ENNA/CALTANISSETTA 1 IC Lombardo Radice CATANIA 1 1 IC Malerba CATANIA 2 1 CD Giovanni XXIII -Paterno' MESSINA 1 ITI Verona Trento PALERMO 1 1 IC Manzoni - Impastato (Pa) PALERMO 2 1 I.C. Bagheria Ignazio Buttitta RAGUSA 1 IC Vannantò SIRACUSA 1 IC Karol Wojtyla TRAPANI 1 IC Ciaccio Montalto 10

11 AREE DI COMPETENZA DEI CPIA Il CPIA, in quanto rete territoriale di servizio del sistema di istruzione degli adulti, è deputato alla realizzazione: -sia delle attività di istruzione destinate alla popolazione adulta attraverso la realizzazione di percorsi di istruzione degli adulti e interventi di ampliamento dell offerta formativa -sia delle attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo in materia di istruzione degli adulti. E soggetto pubblico di riferimento per la costituzione delle reti territoriali per l apprendimento permanente, di cui all articolo 4 della Legge 28 giugno 2012, n. 92. Determina e agisce le strategie e le azioni prioritarie delle reti territoriali per l apprendimento permanente, cosi come puntualmente definite nel comma 55 della Legge 92/2012 Può contribuire, alla realizzazione delle misure prioritarie delle politiche nazionali per l apprendimento permanente ed al conseguimento degli obiettivi specifici delle reti territoriali, di cui rispettivamente al punto A.5 e al punto B.4 dell Intesa del 20 dicembre 2012 sull apprendimento permanente 11

12 il CPIA - in quanto rete territoriale di servizio articolata per livelli e deputata alla realizzazione di azioni di istruzioni,- costituirà il punto di riferimento istituzionale stabile, strutturato e diffuso per il coordinamento e la realizzazione di azioni destinate alla popolazione adulta favorire l innalzamento dei livelli di istruzione e/o il consolidamento delle competenze chiave per l apprendimento permanente, di cui alla Raccomandazione del parlamento europeo e del consiglio del 18 dicembre 2006, anche in relazione a quanto previsto dal DM 139/2007. la costituzione delle reti territoriali per l apprendimento permanente, di cui all articolo 4 della Legge 28 giugno 2012, n

13 IL CPIA QUALE RETE TERRITORIALE DI SERVIZIO Realizza i percorsi di primo livello. Si coordina con le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, presso cui si realizzano i percorsi di secondo livello del primo, secondo e terzo periodo didattico. Determina raccordi organici tra i percorsi di primo livello ed i percorsi di secondo livello - che compongono la rete territoriale di servizio A tal fine i CPIA stipulano, ai sensi del DPR 275/99, accordi di rete con: le istituzioni scolastiche di secondo grado nell ambito dei quali vengono costituite le Commissioni per la definizione del Patto formativo individuale (DPR 263/12 art. 5, comma 2) già in vigore per l a.s gli EE.LL e altri soggetti pubblici e privati ( sempre art. 2, comma 5) 13

14 1) COMPITI DEL CPIA Avviare azioni finalizzate all applicazione dei didattici e organizzativi, anche ai percorsi di carceri, relativi ai nuovi assetti istruzione nelle -percorsi primo livello (art. 4, comma 1, lett. a) primo e secondo -periodo didattico -percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana (art. 4, comma 1, lett. c) 2) Raccordarsi con percorsi di secondo livello primo periodo didattico [art. 4, comma 3, lett. a] incardinati nelle istituzioni scolastiche di II grado 14

15 PERCORSI ATTIVABILI DAI CTP (futuri CPIA) nell'a.s. 2014/15 Ipotesi di un CTP con organico composto da 5 docenti di secondaria e 1 docente di primaria I livello I periodo didattico (titolo di studio conclusivo della scuola secondaria di I grado) ore in assenza della certificazione conclusiva della scuola primaria Assi culturali Discipline/classi di concorso ore previste Asse dei linguaggi Italiano 43/A 99 Lingua straniera 45/A 66 Seconda lingua com. 45/A 33 Asse storico-sociale Storia-Geografia 43/A 66 Asse matematico Matematica 59/A 66 Asse scientifico-tecnologico Tecnologia 33/A 33 Scienze 59/A 33 Approf. mat. lett. 43/A 4 TOTALE 400 Percorsi di compensazione delle competenze di scuola primaria 200 h Docente primaria o secondaria 200 TOTALE 200 I livello II periodo didattico ore 825 Assi culturali Discipline/classi di concorso ore previste Asse dei linguaggi Italiano 43/A 198 Lingua straniera 45/A 132 Asse storico-sociale Storia-Geografia 45/A 165 Asse matematico Matematica 59/A 198 Asse scientifico-tecnologico Scienze 59/A 99 Religione cattolica/attività alternative 33 TOTALE 825 Percorsi di alfabetizzazione lingua italiana per stranieri ore 200 Discipline/classi di concorso ore previste Alfabetizzazione Livello A1 Docente primaria 100 Alfabetizzazione Livello A2 Accoglienza Avvio dei CPIA Docente - 3 primaria agosto D.T. Fiorella Docente primaria TOTALE

16 3) Predisporre strumenti di flessibilità -Riconoscimento dei crediti -Personalizzazione del percorsi di studio -Fruizione a distanza -Accoglienza e orientamento (di cui all art. 4, comma 9) 4) Avviare attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo in materia di istruzione degli adulti 16

17 Nell a.s. 2014/15 le reti di scuole, hanno lavorato per la definizione degli atti e dei documenti necessari per il funzionamento del CPIA a decorrere dal 1 settembre 2015, in particolare su 1. La Gestione del CPIA (POF, piano delle attività, organigramma ) 2. La definizione e le modalità di funzionamento della Rete Territoriale Apprendimento Permanente 3. La costituzione ed il funzionamento della Commissione del Patto Formativo Individuale 4. La Determinazione dei curriculi e la definizione del piano di offerta didattica 5. La Progettazione per UDA 6. L offerta e la Fruizione dei percorsi a distanza 7. I piani e i modelli per la personalizzazione percorso 8. L organizzazione del percorso per gruppi di livello 9. La valutazione 10. L Attività di Ricerca e Sviluppo 17

18 Dal 1 settembre 2015 La scuola CPIA costituirà e gestirà la rete territoriale affidatale attraverso o conferenze di servizio, composta dai DS delle scuole in rete (DS CPIA e degli istituti di II grado sedi di corsi serali). osottoscrizione dell accordo di rete tra scuole (accordo di I livello) indicante: ola definizione per la procedura di composizione e gestione delle attività della commissione del patto formativo e per la definizione dei PSP (Piani di Studio Personalizzati) ole procedure di gestione delle iscrizioni o. Predisporrà gli accordi di rete, intese,.. per la definizione della rete territoriale di servizio e per la definizione della rete territoriale per l apprendimento permanente Periodicamente incontrerà i dirigenti delle altre scuole CPIA per ile attività di accompagnamento e monitoraggio 18

19 In particolare ogni CPIA predisporrà tutte le attività necessarie per l avvio della Commissione del Patto formativo e le attività previste per la definizione della Commissione del Patto formativo per l a. s. 2015/16; gli strumenti di rilevazione delle competenze formali, non formali e informali, il libretto del lavoratore, il Patto Formativo Individuale e il piano personalizzato dello studente. Organizzerà l offerta formativa per i percorsi di I livello (primo periodo didattico, secondo periodo didattico, alfabetizzazione) per unità di apprendimento e i percorsi per gruppi di livello Predisporrà in attesa di indicazioni ministeriali, un modello di valutazione anche in coerenza con quanto previsto nel piano delle Indicazioni Nazionali per il primo ciclo e della Circolare n. 94 del 24 ottobre 2011 Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167 e del T.U. dell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n

20 COMPITI DEI DIRIGENTI SCOLASTICI DEL CPIA Accompagnare i docenti nel percorso di transito verso l avviamento del CPIA, attivo dal 1 settembre 2015 Favorire la partecipazione dei docenti alla attività previste Realizzare delle attività didattiche come previsto da D.I. 12 marzo 2015 LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO A SOSTEGNO DELL AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA DEI CENTRI PROVINCIALI DI ISTRUZIONE DEGLI ADULTI -(D.P.R. 263/12) Favorire la partecipazione dei docenti all attività di Formazione realizzata dal FORMEZ, finanziata dall Assessorato Regionale Istruzione e Formazione, avviata nell a. s. 2014/15 20

21 COMPITI DEI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLE SCUOLE SEDE DI PERCORSI DI II LIVELLO ( EX CORSI SERALI) Collaborare con i DS del CPIA per la messa in esecuzione del passaggio ordinamentale Collaborare con i DS del CPIA per la realizzazione di protocolli d intesa Accompagnare la realizzazione delle attività didattiche come previsto dalle linee guida Partecipare alle attività di accompagnamento in qualità componenti della rete territoriale di servizio Determinare l applicazione di quanto previsto dal D.I. 12 marzo 2015 Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell autonomia organizzativa e didattica dei Centri Provinciali Di Istruzione degli Adulti Favorire la partecipazione dei docenti delle scuole che operano nei percorsi di II livello (ex corsi serali), all attività di Formazione realizzata dal FORMEZ, finanziata dall assessorato regionale Istruzione e Formazione, che si avvierà nel corrente anno scolastico 21

22 A DECORRERE DAL 1 SETTEMBRE 2015 SARANNO OPERATIVI 10 CPIA ISTITUZIONI SCOLASTICHE CPIA AGRIGENTO CPIA ENNA-CALTANISSETTA CPIA CATANIA 1 CPIA CATANIA 2 CPIA MESSINA CPIA PALERMO 1 CPIA PALERMO 2 CPIA RAGUSA CPIA SIRACUSA CPIA TRAPANI NOMINATIVO D.S. SANTINO LO PRESTI GIOVANNI BEVILACQUA ANTONIETTA PANARELLO IN REGGENZA GIOVANNA MESSINA GIUSEPPINA SORCE PATRIZIA GRAZIANO IN REGGENZA SIMONETTA ARNONE GIUSEPPE TERMINI 22

23 ASPETTI ORGANIZZATIVI Composizione delle Reti di Scuole (ALL. A) Sedi amministrative Provincia Codice meccanografico Denominazione Indirizzo Nuovo codice fiscale Agrigento AGMM CPIA DI AGRIGENTO ITCG Brunelleschi - Via Quartararo Pittore N Caltanissetta CLMM04200B CPIA CALTANISSETTA - ENNA AMBITO TERRITORIALE DI CALTANISSETTA Catania CTMM CPIA CATANIA 1 Istituto Marconi Mangano - Catania Catania CTMM CPIA CATANIA 2 IS Majorana Sabin corso Europa 10 Giarre Palermo PAMM15600Q CPIA PALERMO 2 VIA ROMA - PLESSO MULE'-LOCALI COMUNE Palermo PAMM15700G CPIA PALERMO 1 VIA S.LORENZO COLLI 312/G-ATP Ragusa RGMM07700P RAGUSA Ambito territoriale di Ragusa via V.E. Orlando Siracusa SRMM07100L C.P.I.A. - SIRACUSA Immobile del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, via Piazza Armerina Trapani TPMM10200V C. P. I. A. - TRAPANI Ambito Territorliale di Trapani Via Castellammare, Messina MEMM C. P. I. A. - MESSINA ITES A. Jace - Messina

24 ASPETTI OPERATIVI ORGANICO DOCENTI E ATA (vedi circolare n mobilità 2015e organici ATA del 15 luglio 2015) COME CONTATTARE I DOCENTI E CONVOCARE LA PRESA DI SERVIZIO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA 24

25 ASPETTI ORGANIZZATIVI DIDATTICI MATERIALI PRODOTTI DAI TAVOLI TECNICI DI OGNI SINGOLA RETE 1. La Gestione del CPIA (POF, piano delle attività, organigramma ) 2. La definizione e le modalità di funzionamento della Rete Territoriale Apprendimento Permanente 3. La costituzione ed il funzionamento della Commissione del Patto Formativo Individuale 4. La Determinazione dei curriculi e la definizione del piano di offerta didattica 5. La Progettazione per UDA 6. L offerta e la Fruizione dei percorsi a distanza 7. I piani e i modelli per la personalizzazione percorso 8. L organizzazione del percorso per gruppi di livello 9. La valutazione 10. L Attività di Ricerca e Sviluppo 25

26 ASPETTI ORGANIZZATIVI DIDATTICI MATERIALI PRODOTTI DAI TAVOLI TECNICI DI OGNI SINGOLA RETE La raccolta dei dati validi reperibili in piattaforma, distinti per rete provinciale, che possono essere consegnati ai DS.si trova all indirizzo 69MSE73Va?dl=0 Inoltre sarà prevista nel mese di settembre la consegna dei materiali prodotti nel progetto PAIDEIA 26

27 MATERIALI PRODOTTI DAI TAVOLI TECNICI DI OGNI SINGOLA RETE 1. Documenti Rete AGRIGENTO 2. Documenti Rete CALTANISSETTA-ENNA 3. Documenti Rete CATANIA2 4. Documenti Rete CATANIA 1 5. Documenti Rete MESSINA 6. Documenti Rete PALERMO 1 7. Documenti Rete PALERMO 2 8. Documenti Rete RAGUSA 9. Documenti Rete SIRACUSA 10. Documenti Rete TRAPANI 11. Report per provincia PROGETTO ASSISTITO A LIVELLO REGIONALE 12. Riepilogo documenti tavoli da piattaforma_ xlsx 27

28 ASPETTI AMMINISTRATIVI Circolare Regionale n. 7 del 1 aprile 2015 Al punto B -Istituto scolastico di nuova istituzione PATRIMONIO E BILANCIO Nota USR Sicilia n del 6 luglio 2015 COMMISSARI STRAORDINARI Nomina a cura degli ambiti territoriali già attivata 28

29 PERCENTUALE DEL 20 % AULE AGORA FORMAZIONE A DISTANZA 29

30 FORMAZIONE FORMEZ Convenzione Regione Siciliana FormezPA - POR FSE Regione Siciliana, Asse VII Capacità Istituzionale - Progetto: AZIONI DI SISTEMA PER LA CAPACITA ISTITUZIONALE - LINEA 4: SISTEMA SCOLASTICO REGIONALE Percorso laboratoriale: Il nuovo scenario dell Istruzione degli adulti MERCURE PALERMO EXCELSIOR Via Marchese Ugo, 3, Palermo agosto 2015 Il 1 settembre 2015 prenderà avvio il nuovo sistema di Istruzione degli Adulti. Dopo un iter durato quasi sei anni, anche l Italia avrà un proprio sistema organico rivolto esclusivamente alla popolazione adulta. È necessario pertanto che gli operatori dei CPIA e delle scuole secondarie di secondo grado (docenti, dirigenti, dsga, personale ATA) siano consapevoli del forte impegno educativo, sociale e etico che il nuovo sistema richiede, fin dall inizio del nuovo anno scolastico. Il percorso laboratoriale, a carattere formativo, denominato Il nuovo scenario dell Istruzione degli adulti segue un'esperienza pilota che ha visto coinvolti e formati al nuovo ordinamento circa 800 docenti dei CTP siciliani. Il nuovo ciclo vede questa volta coinvolti i dirigenti scolastici (DS), i direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA) di nuova nomina e gli Assistenti Amministrativi in un percorso formativo mirato a facilitare il progressivo adattamento al nuovo ordinamento, il lavoro in team, la costruzione di reti e di strumenti concreti di gestione ed organizzazione. 30

31 Programma 27/08/2015 h Welcome coffee h Presentazione Fiorella, Dirigente USR Sicilia h Il percorso laboratoriale - Paola Di Capua, Formez PA h Illustrazione del nuovo ordinamento definito dal DPR 263/ Raffaele Sibilio, Università degli Studi di Napoli Federico II h Light Lunch h Team building e competenze collettive - Claudia Genola, Formez PA h Cena 28/08/2015 h Aspetti organizzativi e gestionali dei CPIA. Presentazione di un caso concreto: il CPIA di Bologna, Emilio Porcaro, Dirigente CPIA metropolitano BO h Light lunch h Dal team building Avvio dei alla CPIA creazione - 3 agosto 2015 della - D.T. rete Fiorella - Claudia Genola, Formez PA 31 h Discussione finale ed interventi dei partecipanti

32 ATTIVITA DI MONITORAGGIO Fase 1 A cura dell USR Sicilia sarà effettuato Entro il 15 dicembre 2015 Avvio rilevazione per l aggiornamento dei dati di monitoraggio (rilevazione luglio 2015) per il calcolo del numero degli alunni iscritti nei CTP /CPIA e nelle sedi carcerarie nell a.s. 14/15 ( serie storica degli alunni inscritti nei CTP aa.ss. 11/12 12/13 13/14 14/15) Entro il 10 luglio 2016 Avvio rilevazione per l aggiornamento dei dati di monitoraggio per il calcolo del numero degli alunni iscritti nei CPIA comprese sedi carcerarie, nell a.s. 15/16 La rilevazione sarà effettuata accedendo dal sito dell USR Sicilia. 32

33 ATTIVITA DI MONITORAGGIO DI PERCORSO E DI PROCESSO Fase 2 A cura dell USR Sicilia sarà effettuato un monitoraggio dell attività svolta da tutte le reti di scuole coinvolte. Tempi di realizzazione: I rilevazione : mese di gennaio 2016 II rilevazione: mese di luglio 2017 La rilevazione sarà effettuata accedendo dal sito dell USR Sicilia. 33

34 MONITORAGGIO INDIRE Entro il mese di agosto si avvia il monitoraggio dei CPIA già attivi Su: - Accordi di i livello sottoscritti - Accordi di II livello sottoscritti - Iscritti (maschi/ femmine italiani / stranieri ) - Patti formativi attivati - Certificazioni/diplomi conclusivi conseguiti 34

35 COMPITI DEL COORDINATORE DELLE SCUOLE COMPONENTI LA RETE REGIONALE Collaborare con i DS dei CPIA Fornire tutti i materiali utili all avvio e al funzionamento dei CPIA Fornire un modelli di accordo di rete da sottoscrivere e altri strumenti di lavoro utili ad accompagnare l intero percorso Accompagnare la partecipazione dei docenti e delle scuole sedi di CTP e di quelli che operano nei percorsi di II livello (ex corsi serali), all attività di Formazione realizzata dal FORMEZ, finanziata dall assessorato regionale Istruzione e Formazione, che si avvierà nel corrente anno scolastico Fornire ogni possibile documentazione utilizzando il sito dell USR Sicilia attraverso l accesso Aree tematiche: istruzione degli adulti CPIA cpiaprogettoassistito.usrsicilia@istruzione.it 35

36 Le norme di riferimento e le circolari ed indicazioni ministeriali sono disponibilia sul sito dell all indirizzo accedendo dalle aree tematiche alla sezione Istruzione per adulti CPIA Per ulteriori informazioni scrivere all indirizzo: cpiaprogettoassistito.usrsicilia@istruzione.it 36

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