Il Sistema di Controllo Interno
|
|
- Fulvio Casali
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 GRUPPO TELECOM ITALIA Il Sistema di Controllo Interno Definizione, attori e competenze Federico Maurizio d Andrea
2 Indice Il sistema di controllo interno quale elemento della corporate governance I livelli di presidio (controlli di primo, secondo e terzo livello) I soggetti operanti nel Gruppo TI con responsabilità in tema di controllo interno (control governance): attori, responsabilità e fonti TI AUDIT and COMPLIANCE Services Federico Maurizio d Andrea
3 Il sistema di controllo interno IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (Codice di Autodisciplina TI art. 9.1) Il sistema di controllo interno della Società è un processo - costituito da regole, procedure e strutture organizzative - volto ad assicurare l efficienza della gestione societaria ed imprenditoriale; la sua conoscibilità e verificabilità; l affidabilità delle informazioni contabili e gestionali; il rispetto delle leggi e dei regolamenti di ogni fonte e la salvaguardia dell integrità aziendale, anche al fine di prevenire frodi a danno della Società e dei mercati finanziari. CONTROLLO (Standard IIA) Qualsiasi azione intrapresa dal management, dal board o da altri soggetti per gestire i rischi ed aumentare le possibilità di conseguimento degli obiettivi e dei traguardi stabiliti. Il management pianifica, organizza e dirige l esecuzione di iniziative in grado di fornire una ragionevole sicurezza sul raggiungimento di obiettivi e traguardi. CONTROLLO INTERNO (COSO Framework - Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) Il controllo è definito come il processo, svolto dal consiglio di amministrazione, dai dirigenti e da altri soggetti della struttura aziendale, finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi rientranti nelle seguenti categorie: efficacia ed efficienza delle attività operative; attendibilità delle informazioni di bilancio; conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore. Federico Maurizio d Andrea 3
4 Il sistema di controllo interno LE COMPONENTI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO regole procedure organizzazione Mission / Obiettivi Operativi / Sistemi di Incentivazione Organizzazione / Poteri / Responsabilità Pianificazione Operativa Know-How / Formazione / Risorse Norme / Procedure / Istruzioni operative Sistemi Informativi di Supporto ai processi Attività di Controllo Specifiche Reporting Informativo Direzionale Monitoraggio COSO Framework -Internal Control- Federico Maurizio d Andrea 4
5 Il sistema di controllo interno e i livelli di presidio Si distinguono tre livelli di articolazione del presidio sul Sistema di Controllo Interno, a complemento delle responsabilità di governo che risiede in capo agli organismi societari e di vigilanza: Primo livello definisce e gestisce i controlli insiti nei processi operativi che richiedono competenze specifiche del business, dei rischi e/o delle normative pertinenti; si tratta di controlli di linea ossia di quelle verifiche svolte sia da chi mette in atto una determinata attività, sia da chi ne ha la responsabilità di supervisione. Tutte le funzioni di un organizzazione, in maniera in più o meno ampia, eseguono tali controlli. Si tratta di controlli procedurali, informatici, comportamentali, amministrativo-contabili, ecc.. Secondo livello presidia il processo di individuazione, valutazione, gestione e controllo dei rischi legati all operatività garantendone la coerenza rispetto agli obiettivi aziendali e prevedendo l applicazione di criteri di segregazione che consentano un efficace monitoraggio; si tratta di controlli inerenti alla gestione dei rischi nel senso più ampio del termine. Alcune tipiche funzioni aziendali che curano tali attività sono: il Risk Management, il Compliance Officer, il Controllo di Gestione, il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari, ecc.. Terzo livello fornisce l assurance complessiva sul disegno e sul funzionamento del Sistema di Controllo Interno attraverso valutazioni indipendenti; tale attività è di competenza dell Internal Auditing. Federico Maurizio d Andrea 5
6 Principi di riferimento per il Sistema di Controllo Interno Separazione di ruoli/compiti (segregation of duty) a tutela della corretta funzionalità, efficacia ed efficienza del Modello Organizzativo aziendale Tracciabilità e non ripudiabilità dei dati/informazioni a presidio della trasparenza e della completa ricostruibilità delle operazioni/attività aziendali Accountability delle informazioni e dei processi anche al fine dell individuazione dei soggetti direttamente responsabili Federico Maurizio d Andrea 6
7 Il sistema di controllo interno e i livelli di presidio Disegno/ architettura progetta Funzionamento valuta Governo Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Comitato per il Controllo Interno Organismo di Vigilanza Controllo di III livello Internal Auditing (Direz. Audit) Controllo di II livello Dirigente Preposto Doc. Contabili Risk Manager Compliance Officer (Direz. Compliance) IT Risk&Compliance (IT Risk&Sec. Gov.) Controllo di Gestione Controllo di I livello Management Organizzazione Federico Maurizio d Andrea 7
8 I soggetti operanti e i riferimenti di control governance BORSA ITALIANA AUTHORITY (CONSOB, SEC, AGCOM, GARANTE PRIVACY) Preposto al Controllo Interno Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance Consiglio di Ammnistrazione Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Organismo di Vigilanza Altri soggetti (Università, Associazione Consumatori, ecc.) Management Collegio Sindacale Società di revisione Federico Maurizio d Andrea 8
9 I soggetti operanti e i riferimenti di control governance Consiglio di Amministrazione CC / TUF / Codice di Autodisciplina Borsa Italiana / Atti societari / Codice di Autodisciplina TI / Codice Etico e di Condotta TI Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance Codice di Autodisciplina Borsa Italiana / Codice di Autodisciplina TI Soggetti Preposto al Controllo Interno Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari Organismo di Vigilanza Management TUF / Codice di Autodisciplina Borsa Italiana / Codice di Autodisciplina TI /Codice Etico e di Condotta TI / Procedura segnalazioni al preposto al controllo interno TUF/Codice di Autodisciplina Borsa Italiana / Sarbanes Oxley Act / Codice di Autodisciplina TI / Regolamento del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari D.Lgs.231/01 / Linee Guida Confindustria approvate dal Ministero Giustizia / Modello Organizzativo 231 TI Codice Etico e di Condotta TI / Modello Organizzativo 231 TI / Sistema procedurale Riferimenti esterni/interni Collegio Sindacale CC / TUF / Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana / Atti societari / Codice di Autodisciplina di TI / Codice Etico e di Condotta TI Società di Revisione CC / TUF / Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana / Codice di Autodisciplina TI / Procedura conferimento incarichi a società di revisione Federico Maurizio d Andrea 9
10 I soggetti operanti e i riferimenti di control governance in TI Il Codice di Autodisciplina di Telecom Italia ha sviluppato e adeguato alla realtà di Telecom Italia i principi e le raccomandazioni del corrispondente Codice di Borsa Italiana. Esso si fonda sul principio generale secondo il quale: Telecom Italia e i suoi organi conformano la loro attività, anche nei confronti delle società del Gruppo, ai principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale, nonché a quelli contenuti nel Codice Etico del Gruppo Telecom Italia. In esso viene definito il ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione sulla trasparenza delle scelte gestionali, sull'efficacia del sistema di controllo interno e sulla rigorosa disciplina dei potenziali conflitti di interesse. Nella sua articolazione, il Codice definisce puntualmente: il sistema di controllo interno con relative responsabilità e deleghe; la composizione, le responsabilità e le attività del Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance; la figura del Preposto al Controllo Interno. Federico Maurizio d Andrea 10
11 I soggetti operanti e i riferimenti di governance in TI Il CdA (C.A. art.9.2) Il Consiglio di Amministrazione definisce le linee guida del sistema di controllo interno e ne verifica l adeguatezza, l efficacia e il corretto funzionamento con riferimento alla gestione dei rischi aziendali. Il Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance (C.A. art 14.3) Il Consiglio di Amministrazione costituisce un Comitato per il controllo interno e per la Corporate Governance, con funzioni consultive e propositive,. In particolare, il Comitato: a) assiste il Consiglio nell espletamento dei compiti di cui all art. 9; c) valuta il piano di lavoro preparato dal preposto al controllo interno e riceve le sue relazioni periodiche; d) valuta, unitamente ai responsabili amministrativi della Società, al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogenea applicazione all interno del Gruppo ai fini della redazione del bilancio consolidato; f) vigila sull efficacia del processo di revisione contabile; h) vigila sull osservanza e sul periodico aggiornamento delle regole di corporate governance. Federico Maurizio d Andrea 11
12 I soggetti operanti e i riferimenti di governance in TI Il Preposto (C.A. art 9.5) Al fine di verificare il corretto funzionamento del sistema di controllo interno, il Consiglio di Amministrazione si avvale del Comitato per il controllo interno e per la corporate governance, nonché di un preposto dotato di un adeguato livello di indipendenza e di mezzi idonei allo svolgimento della funzione. Il preposto al controllo interno, espressione della funzione di internal auditing, riferisce del suo operato all Amministratore all uopo delegato, al Comitato per il controllo interno e per la corporate governance, e per il suo tramite al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale. si identifica con il Presidente e Direttore Generale di TI Audit and Compliance Services, quale società impegnata nel presidiare il corretto funzionamento del Sistema di Controllo Interno di Telecom Italia e TI Media e società controllate Federico Maurizio d Andrea 12
13 I soggetti operanti e i riferimenti di control governance in TI Il Collegio Sindacale assicura la vigilanza sull adeguatezza del Sistema di controllo interno aziendale nonché opera quale Audit Committee secondo la normativa USA Il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari attesta con l AD l adeguatezza/applicazione delle procedure contabili/amministrative per la formazione del bilancio d esercizio/consolidato nonché dichiara che le comunicazioni societarie diffuse al mercato corrispondano alle risultanze documentali/libri/scritture contabili Organismo di Vigilanza 231 ha il compito di vigilare sul funzionamento ed osservanza del Modello Organizzativo 231 nonchè di curarne l aggiornamento Società di Revisione riceve l incarico dall Assemblea, su proposta del Collegio Sindacale, con compiti di revisione legale articolati nel controllo contabile e nei giudizi sui bilanci Federico Maurizio d Andrea 13
14 Recente evoluzione della control governance: D. Lgs. n. 39/2010 il Collegio Sindacale Il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile si identifica con: il Consiglio di Sorveglianza negli enti che adottano il sistema di amministrazione e controllo dualistico, a condizione che ad esso non siano attribuite le funzioni di cui all'articolo terdecies, primo comma, lettera f-bis), del codice civile (delibere in tema di operazioni strategiche e di piani industriali e finanziari), ovvero un Comitato costituito al suo interno il Comitato per il Controllo sulla Gestione negli enti che adottano il sistema di amministrazione e controllo monistico Federico Maurizio d Andrea 14
15 Distinzione di ruoli del CCI e del Collegio Sindacale (Dottrina) v il Comitato per il Controllo interno assicura un supporto specialistico per le esigenze istruttorie del CdA: il Comitato per il controllo interno, opera in una prospettiva ex ante, mentre il Collegio tende ad operare ex post (cioè controlla quanto fatto, anziché istruire il da fare) v il Comitato per il controllo interno svolge le proprie attività in un ottica propositiva e consultiva nell interesse degli obiettivi di competenza del CdA, mentre le responsabilità gravanti sul Collegio sindacale -anche nella sua veste di Audit Committee (ai fini dell applicazione della Legge Sarbanes-Oxley, approvata in U.S.A. il 30 luglio 2002, che incide sugli obblighi di informativa delle società soggette al controllo della SEC/ Securities and Exchange Commission)- si riflettono invece nell esercizio di un autentica attività di vigilanza sull adeguatezza del Sistema di controllo interno Comitato Controllo Interno Controlli ex ante per supporto al CdA Collegio Sindacale Controllo ex post (Vigilanza) Federico Maurizio d Andrea 15
16 Rapporti tra CDA/CCI e Collegio Sindacale (Dottrina) v Principi di Corporate Governance: il CdA si configura come l organo sociale che, avvalendosi del CCI, attiva il processo di autovalutazione, miglioramento e monitoraggio del Sistemadi controllo interno il Collegio Sindacale esercita l attività di vigilanza in funzione dei risultati della ricognizione autovalutativa e del suo aggiornamento per opera del CdA v Il Collegio Sindacale il cui Presidente o altro sindaco da lui designato partecipa ai lavori del Comitatoper il Controllo Interno- ha il compito di verificare: a) la validità del programma di attività, le modalità operative e la composizione del Comitato per il controllo interno in grado di assicurare a tale organo adeguati profili di competenza tecnica; b) la metodologia di valutazione della adeguatezza dei controlli interni in quanto applicata alle singole strutture organizzative dell azienda; c) le azioni intraprese con riferimento a quelle unità organizzative ove sono state individuate aree di debolezza e/o esposte a maggiori rischi Federico Maurizio d Andrea 16
17 Cenni evolutivi funzioni di controllo (audit e compliance) Fine anni 70 Anni 80/ 90 Anni 2000 Posizione organizzativa Direzione Amministrativa Amministratore Delegato Presidente (CCICG e CS) Mandato organizzativo Audit finanziario e supporto alla Società di revisione Audit finanziario e operativo su eventi specifici e supporto alla predisposizione di procedure Audit di processo finalizzati alla valutazione del sistema di controllo interno e presidio di rischi e compliance alle norme Federico Maurizio d Andrea 17
18 TI AUDIT and COMPLIANCE Services S.C. a r.l. Mission: la società consortile si propone lo svolgimento di attività e servizi -nell interesse dei soci (Telecom Italia e TI Media), nonché delle società direttamente o indirettamente controllate dalle stesse- finalizzati alla verifica della efficienza, efficacia, funzionalità del sistema di controllo interno ed al presidio dei processi di gestione della compliance e dei rischi compreso l ambito IT. STATUTO REGOLAMENTO STANDARD PROFESSIONALI e BEST PRACTICES DIREZIONE AUDIT E. Humar Audit & Compliance Consulting P. Cuomo 82% 18% TELECOM ITALIA AUDIT AND COMPLIANCE SERVICES F. M. d Andrea DIREZIONE COMPLIANCE a.i. P. Cuomo Modelli e Programmi di Revisione L. Trucco TI Audit Latam s.a. It Risk & Security Governance R. Mazzilli La società consortile si propone lo svolgimento di attività e servizi -nell interesse dei soci consorziati (Telecom Italia e TI Media)- finalizzati alla verifica di funzionalità ed al miglioramento del sistema di controllo interno, nei confronti dei soci e delle società direttamente o indirettamente partecipate dagli stessi, nonché al presidio dei processi di gestione della compliance e dei rischi compreso l ambito IT. Modalità di prestazione dei servizi: vpianificazione triennale ( Piano triennale di Audit, Compliance ed IT Compliance aggiornato ogni anno e sottoposto alla valutazione del Comitato per il Controllo Interno dei rispettivi soci); vprogrammi di intervento analitici (individuati dal Preposto al Controllo interno, almeno con cadenza trimestrale, e comunicati ai Comitati per il Controllo Interno dei soci consorziati); vformalizzazione dei rapporti contrattuali con i soci consorziati per gli interventi previsti in tali Programmi; vrealizzazione degli interventi di audit e di compliance: a) pianificazione e svolgimento dell intervento; b) comunicazione dei risultati (reporting); c) monitoraggio e follow-up. Reporting periodico del Preposto al Controllo Interno con valutazione annuale del Sistema di Controllo Interno (all Amministratore delegato incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, al Comitato per il Controllo interno ed al Collegio Sindacale dei soci consorziati). Federico Maurizio d Andrea 18
19 Report e flussi informativi Tipologia Report periodici (piano triennale, rendiconto trimestrale, consuntivo) e Dashboard per CCICG / CS Report di Audit Note di approfondimento per il Collegio Sindacale Relazioni 231, approfondimenti e analisi periodiche per Organismo di Vigilanza Relazioni Sox-404/262 Altre Relazioni di Compliance IT Risk Report per i soci consorziati e relative società controllate in funzione di competenze di materia e rilevanza degli esiti: Vertice (Presidente e AD) Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance Collegio Sindacale Organismo di Vigilanza 231 Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari IT Steering Committee Responsabili di struttura interessati dagli interventi audit/compliance Destinatari Federico Maurizio d Andrea 19
20 Audit i servizi Servizi di Assurance Consistono in un esame obiettivo delle evidenze, allo scopo di ottenere una valutazione indipendente dei processi di governance, di gestione del rischio e di controllo dell organizzazione. Tra gli esempi si possono includere incarichi di tipo finanziario, di tipo operativo, di conformità, di sicurezza informatica e di due diligence. 95% analizzare e valutare Mission / Obiettivi Operativi/ Sistemi di Incentivazione Organizzazione / Poteri / Responsabilità Pianificazione Operativa Know-How / Formazione / Risorse Norme / Procedure / Istruzioni operative Sistemi Informativi di Supporto ai processi Attività di Controllo Specifiche Reporting Informativo Direzionale Monitoraggio Rating di Generally conforms agli Standard Internazionali di Internal Auditing conseguito a seguito di External Quality Assurance svolta dall Institute of Internal Auditors (IIA) 2011 Disegno/ architettura Funzionamento 5% Servizi di Consulenza Servizi di supporto e assistenza al cliente, la cui natura ed estensione vengano concordate con il cliente, intesi a fornire valore aggiunto e a migliorare i processi di governance, gestione del rischio e controllo di un organizzazione, senza che l internal auditor assuma responsabilità manageriali in materia. Tra i possibili esempi figurano consulenza, assistenza specialistica, facilitazione e formazione. Federico Maurizio d Andrea 20
21 Audit le tipologie di intervento e i volumi sviluppati L attività di Audit (Italia e Brasile) si sviluppa in termini di: Interventi di audit Follow-up ISA-Internal Security Assessment Analisi specifiche Monitoraggio di audit (avviato dal 2 sem 2009) A partire dal 2010 gli interventi di audit previsti sono stati: razionalizzati all internodi progetti così connotabili: progetti di continuità - argomenti di rilevante interesse aziendale su cui mantenere un presidio costante; progetti di consolidamento - temi già affrontati che necessitano di valutazione integrativa; progetti innovativi - nuovi ambiti di approfondimento; presidio - previsti anche per esigenze mirate e/o finalizzate alla copertura complessiva. Esempi Progetti 2010 Sicurezza logica dei sistemi Sistemi e servizi Autorità Giudiziaria Gestione del credito Commercializzazione clientela business Realizzazione e manutenzione infrastrutture immobiliari e tecnologiche Qualità e sicurezza dei nuovi servizi Rapporti intercompany Comunicazione e pubblicità Federico Maurizio d Andrea 21
22 Compliance i servizi Gli ambiti di responsabilità della Direzione Compliance: stimolare e sviluppare la cultura all'interno del Gruppo per il rispetto delle regole vigenti, a garanzia della conformità di tutti i comportamentiai limiti e ai divieti normativi applicabili; ridurre l'esposizione ai rischi economici, legali e più in generale operativi, derivanti da possibili violazioni e/o comportamenti illeciti; tutelare l immagine e la reputazione aziendale. La Compliance interagisce operativamente con tutte le altre funzioni aziendali di staff e di business, integrando le proprie attività con gli altri processi aziendali Interventi di tipo PREVENTIVO due DIRETTRICI Attività EX-POST monitoraggio del contesto normativo di riferimento e definizione/revisione delle procedure a garanzia della piena aderenza alle normative applicabili; identificazione, valutazione e verifica nel continuo del rischio di conformità; definizione e attuazione di piani formativi e di comunicazione per la diffusione della conoscenza delle responsabilità presenti in azienda per il presidio della compliance e delle conseguenze personali ed aziendali di possibili violazioni. 40% verifica diretta, periodica e risk-oriented, della conformità dei comportamenti e dell efficacia dei presidi in essere; monitoraggio della corretta e tempestiva applicazione degli interventi di rimedio pianificati; Federico Maurizio d Andrea 22 60%
23 Governance rischi e compliance IT Governare la compliance IT significa soddisfare il complesso di requisiti definiti da: Leggi e normative esterne Politiche e/o standard aziendali Standard internazionali e/o best practices nell ambito di un processo di continuous improvement del livello aziendale di rischio e di compliance Elementi di controllo e governance ESITI VERIFICHE Audit PIANI DI RIENTRO PIANI DI SICUREZZA Flussi in input al processo di Governo dei rischi IT NORME ESTERNE STANDARD E BEST PRACTICE INIZIATIVE STRATEGICHE PROCEDURE INTERNE ANALISI DEI RISCHI E POLICY PIANI di RIENTRO e di MIGLIORAMENTO INTERVENTI di ADEGUAMENTO ASSESSMENT / ASSURANCE responsabilità: ITRSG Flussi di adeguamento Prevenzione attraverso presidio, indirizzo e coordinamento, e analisi dei rischi IT Implementazioni tecnologiche Revisione di processi organizzativi Linee guida operative Modelli di governance FUNZIONI OPERATIVE Programmi di intervento nell ambito dei flussi di adeguamento Controllo, attraverso verifiche di II livello, di ITRSG Federico Maurizio d Andrea rischio e compliance IT 23
24 Governance rischi e compliance IT IT Risk & Security Governance svolge il proprio ruolo perseguendo obiettivi di: 4Prevenzione à analisi ex-ante delle aree di rischio per valutarne criticità e definire priorità di interventi di indirizzo e controllo, in coerenza con obiettivi aziendali di mitigazione dei rischi 4Indirizzo à attraverso la condivisione ed emissione di policy e linee guida che definiscono ruoli e responsabilità nell attuazione e interpretazione dei requisiti normativi nell ambito IT del Gruppo Telecom 4Efficienza organizzativa ed operativa à interfaccia integrata e gestione sinergica tra i piani di adeguamento e di assessment 4Contributo al miglioramento del Sistema di Controllo Interno à verifiche di II livello che contribuiscono al presidio del livello di rischio, anche attraverso l individuazione di non conformità puntuali per l alimentazione di indicazioni di andamento Fonti esterne Fonti interne Fonti esterne Fonti interne Fonti dei requisiti Leggi, Provvedimenti Authority D. lgs. 196/03 e Provvedimenti Privacy Direttive AGCOM D. lgs. 231/01 Sarbanes Oxley Act Section 404 D. lgs. 109/08 (cosiddetto decreto Frattini Testo Unico Finanza (Informazioni Price Sensitive e SOX italiana sull informativa finanziaria) Basilea II rating del credito Legge 300/70 (Statuto dei lavoratori art. 4) Prestazioni obbligatorie per AA.GG. Policy e linee guida aziendali Direttive da Vertice e organi aziendali (CCICG, CdA, Comitati) Risultanze Audit Standard, Best Practice ISO ITIL/ISO CMMI COBIT PCI-DSS Codice di Autodisciplia per Società quotate alla Borsa di Milano Linee guida e procedure Metodologie e strumenti di supporto per la compliance (es. MIMIP) Software Lifecycle Model di Gruppo Federico Maurizio d Andrea 24
25 Caratteristiche del Controllore Indipendente ONORABILITA E REPUTAZIONE CREDIBILITA requisiti essenziali del controllore indipendente biglietto da visita del controllore indipendente Federico Maurizio d Andrea 25
MANDATO INTERNAL AUDIT
INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l
DettagliMANDATO DI AUDIT DI GRUPPO
MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte
DettagliIl ruolo dell Internal Auditing
Il ruolo dell Internal Auditing Meccanismi di governance, evoluzione dei controlli interni e Position Paper AIIA Milano, 16 marzo 2006 Carolyn Dittmeier Presidente AIIA 1 Alcuni nuovi meccanismi di governance
DettagliMANDATO DELLA FUNZIONE AUDIT. (Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power il 12 marzo 2015)
MANDATO DELLA FUNZIONE AUDIT (Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power il 12 marzo 2015) 1 INDICE DEI CONTENUTI 1. INTRODUZIONE E FINALITA DEL DOCUMENTO 2. MISSIONE 3. AMBITO 4. PROFESSIONALITA
DettagliModello dei controlli di secondo e terzo livello
Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI
DettagliL attività dell Internal Audit. G.M. Mirabelli
L attività dell Internal Audit G.M. Mirabelli Milano 13 ottobre 2006 Obiettivi della presentazione Evidenziare i compiti che nel nuovo Codice di autodisciplina sono assegnati all Internal Auditing, se
DettagliApprofondimento. Controllo Interno
Consegnato OO.SS. 20 maggio 2013 Approfondimento Controllo Interno Maggio 2013 Assetto Organizzativo Controllo Interno CONTROLLO INTERNO ASSICURAZIONE QUALITA DI AUDIT E SISTEMI ETICA DEL GOVERNO AZIENDALE
DettagliSISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione del rischio amministrativo-contabile
Allegato al Decreto n. 465 del 30/07/2013 Piano 2013-2015 e programma 2013 Piano 2013-2015 e programma 2013 per lo sviluppo del SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione ***** pagina 1/12 1. Linee guida
DettagliStefano Leofreddi Senior Vice President Risk Management Integrato. 1 Ottobre 2014, Roma
Il Risk Management Integrato in eni Stefano Leofreddi Senior Vice President Risk Management Integrato 1 Ottobre 2014, Roma Indice - Sviluppo del Modello RMI - Governance e Policy - Processo e Strumenti
DettagliLinee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi
3 Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 1. Premessa Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Fiat S.p.A. (la Società ) costituisce elemento
DettagliMetodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale
Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale Prof. Valter Cantino Università degli Studi di Torino 1 IL RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO NELLE
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12
REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliWORLD DUTY FREE S.P.A.
WORLD DUTY FREE S.P.A. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI E CORPORATE GOVERNANCE È istituito presso World Duty Free S.p.A. ( WDF ) un Comitato per il controllo interno, la gestione
DettagliUniversità di Macerata Facoltà di Economia
Materiale didattico per il corso di Internal Auditing Anno accademico 2010-2011 Università di Macerata Facoltà di Economia 01 Angelo Micocci: fonti e definizioni 1 Obiettivo della lezione Internal Control
DettagliPRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
DettagliINTERNAL AUDITING ROMA, 12 MAGGIO 2005 FORUM PA GIUSEPPE CERASOLI, CIA RESPONSABILE COMITATO PA
INTERNAL AUDITING ROMA, 12 MAGGIO 2005 FORUM PA Fondato a New York nel 1941 Presente in 160 paesi, conta ora più di 110.000 membri Ha sede negli USA ma la sua Governance è Globale Globali sono pure il
DettagliFNM SpA Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi
FNM SpA Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi Approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 17 aprile 2014 Linee di Indirizzo del SCIGR 1. Premessa Il Sistema di
DettagliLA VALUTAZIONE DELL ATTIVITA del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
LA VALUTAZIONE DELL ATTIVITA del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Università Bocconi 30 gennaio 2006 Ordine Dottori Commercialisti 1 IL CUORE, LA MENTE, LA TUTELA Se i manager fanno muovere la macchina organizzativa,
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato
DettagliIl Decreto Legislativo 231/01: Impatti sulla Governance aziendale
Il D.Lgs 231/01 : riflessi sul ruolo dell' OdV e del Collegio Sindacale ndacale Il Decreto Legislativo 231/01: Impatti sulla Governance aziendale 27 febbraio 2012 Prof. Daniele Gervasio Università degli
DettagliEsternalizzazione della Funzione Compliance
Esternalizzazione della Funzione Compliance Supporto professionale agli intermediari oggetto della normativa di Banca d Italia in materia di rischio di non conformità Maggio 2012 Labet S.r.l. Confidenziale
DettagliAll. 03 alla Sez. 02 Rev. 01. Pag. 1 di7. Direzione
Pag. 1 di7 Direzione La DIR è l Amministratore Unico. Nell'applicazione delle politiche aziendali il DIR agisce con criteri imprenditoriali e manageriali, partecipando attivamente alle decisioni del vertice,
DettagliREALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA
REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA PREMESSA SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ORGANI E FUNZIONI DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI IN AGOS AUDITING: OBIETTIVI, MODELLO
DettagliNOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013
NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella
DettagliALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE
ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito
DettagliIl Sistema dei Controlli nel Gruppo Bancario Iccrea. Aggiornato al 13/11/2013
Il Sistema dei Controlli nel Gruppo Bancario Iccrea Aggiornato al 13/11/2013 1 Il sistema dei controlli adottato da Iccrea Holding Le attività, i processi, l assetto organizzativo, la gestione del rischio,
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliIl controllo interno delle imprese
Corso di International Accounting Università degli Studi di Parma - Facoltà di Economia (Modulo 1 e Modulo 2) LAMIB Il controllo interno delle imprese Anno Accademico 2009-2010 1 SISTEMA DI CONTROLLO IL
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliL attività di Internal Audit nella nuova configurazione organizzativa
L attività di Internal Audit nella nuova configurazione organizzativa Massimo Bozeglav Responsabile Direzione Internal Audit Banca Popolare di Vicenza Indice 1. I fattori di cambiamento 2. L architettura
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito
ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta
DettagliUniversità di Macerata Facoltà di Economia
Materiale didattico per il corso di Internal Auditing Anno accademico 2010-2011 Università di Macerata Facoltà di Economia Obiettivo della lezione ERM - Enterprise Risk Manangement Per eventuali comunicazioni:
Dettagli2.1 L associazione professionale 19. 2.2 Gli Standard professionali dell internal auditing 23. 2.3 Le competenze professionali 29
Prefazione di Vittorio Mincato XIII Introduzione 1 Ringraziamenti 5 Parte prima LA PROFESSIONE DI INTERNAL AUDITING 1 La definizione di internal auditing 9 2I riferimenti della professione 19 2.1 L associazione
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliREGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI
REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,
DettagliGestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business
Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gianluca Meloni, Davide Brembati In collaborazione con 1 1 Le premesse del Progetto di ricerca Nella presente congiuntura
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Art. 1 Costituzione - Presidenza
Una Società Finmeccanica REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI Art. 1 Costituzione - Presidenza 1. Il Comitato Controllo e Rischi (il Comitato ) è costituito con delibera del Consiglio di Amministrazione
DettagliALLEGATO 1 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE
ALLEGATO 1 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE INDICE Direttore di Filiale... 3 Modulo Famiglie... 4 Coordinatore Famiglie... 4 Assistente alla Clientela... 5 Gestore Famiglie... 6 Ausiliario... 7 Modulo Personal
DettagliServizi di revisione contabile e verifica delle informazioni finanziarie nel processo di listing e post listing
Servizi di revisione contabile e verifica delle informazioni finanziarie nel processo di listing e post listing Nel seguito sono presentati i servizi di revisione contabile e verifica delle informazioni
DettagliL attuazione dei sistemi di controllo interno delle Società quotate
Assonime, Borsa Italiana SpA, Emittenti Titoli SpA Il nuovo codice di autodisciplina delle Società quotate L attuazione dei sistemi di controllo interno delle Società quotate Bruno Cova SVP & General Counsel
DettagliLinee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione
Linee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione Le presenti linee guida sul controllo di qualità sono la messa in pratica delle esigenze descritte nello SR 220
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio
DettagliLe small cap e la raccolta di capitale di rischio Opportunità per il professionista. Il ruolo del Nomad.
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le small cap e la raccolta di capitale di rischio Opportunità per il professionista Il ruolo del Nomad. Marco Fumagalli Responsabile Capital Markets Ubi Banca
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliAssociazione Italiana Information Systems Auditors
Associazione Italiana Information Systems Auditors Agenda AIEA - ruolo ed obiettivi ISACA - struttura e finalità La certificazione CISA La certificazione CISM 2 A I E A Costituita a Milano nel 1979 Finalità:
DettagliIntroduzione. Introduzione. 1. I contenuti del Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana 2. Le modifiche approvate nel marzo 2010
Oggetto: Sintetica descrizione del contenuto del Codice di Autodisciplina, promosso da Borsa Italiana S.p.A., approvato dal Comitato per la corporate governance nel marzo 2006 e successivamente modificato
DettagliCodice di Corporate Governance
Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 1 del 3 maggio 200 Indice 1 Introduzione 2 Organizzazione della Società 2.1 Assemblea dei Soci 2.2 Consiglio di Amministrazione 2.3 Presidente
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliPolitica per la Sicurezza
Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato
DettagliPRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE
PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE (In vigore per le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale svolte dal 1 gennaio 2015)
DettagliREVITOR S.r.l. SOCIETÀ DI REVISIONE CONTABILE INDICE PRESS KIT
REVITOR S.r.l. SOCIETÀ DI REVISIONE CONTABILE INDICE PRESS KIT COMPANY PROFILE SERVIZI CLIENTI TEAM DI LAVORO COMPANY PROFILE Storia Revi.Tor S.r.l. è una società di revisione contabile con sede a Torino.
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 12
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 12 INDICE RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE Impegno della Direzione Attenzione focalizzata al cliente Politica della Qualità Obiettivi della Qualità Soddisfazione del cliente
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
INDICE PARTE I IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO CAPITOLO PRIMO IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO 1. Gli obiettivi aziendali ed il sistema di controllo interno...3 2. L evoluzione della nozione e degli obiettivi
Dettagli1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA
INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO
DettagliFunzionigramma delle Direzioni Regionali della Divisione Banca dei Territori
gramma delle Direzioni Regionali della Divisione Banca dei Territori Luglio 2010 INDICE ORGANIGRAMMA...3 FUNZIONIGRAMMA...5 DIRETTORE REGIONALE...6 COORDINAMENTO MARKETING E STRATEGIE TERRITORIALI...6
DettagliGRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE
AUTOGRILL SPA GRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE Novembre 2012 Indice 1. Oggetto della procedura... 3 2. Revisore principale
DettagliERG S.p.A. Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi
ERG S.p.A. Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi Approvate dal Consiglio di Amministrazione dell 11 marzo 2014 1 Sommario 1. Il Sistema di Controllo Interno e di
DettagliERG S.p.A. Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi
ERG S.p.A. Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi Approvate dal Consiglio di Amministrazione dell 11 marzo 2014 1 1 Ultimo aggiornamento in data 3 marzo 2016. 2 Sommario
DettagliProgetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI
Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa
DettagliIT Risk-Assessment. Assessment: il ruolo dell Auditor nel processo. Davide SUSA - ACSec AIIA - Consigliere del Chapter di Roma
IT Risk-Assessment Assessment: il ruolo dell Auditor nel processo. AIIA - Consigliere del Chapter di Roma Agenda Overview sul Risk-Management Il processo di Risk-Assessment Internal Auditor e Risk-Management
DettagliImplementare un sistema di analisi e gestione del rischio rende efficace e concreto il modello 231
RISK MANAGEMENT & BUSINESS CONTINUITY Il Risk Management a supporto dell O.d.V. Implementare un sistema di analisi e gestione del rischio rende efficace e concreto il modello 231 PER L ORGANISMO DI VIGILANZA
DettagliAIFI. CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo)
AIFI ASSOCIAZIONE ITALIANA DEL PRIVATE EQUITY E VENTURE CAPITAL CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo) Indice LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DEL PRESENTE
DettagliSistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive
Comitato SGQ Comitato Ambiente Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Mercoledì, 23 febbraio 2005 - Palazzo FAST (Aula Morandi) Piazzale Morandi, 2 - Milano E' una
DettagliRevisione contabile Oggetto e finalità
Università degli Studi dell Aquila - Facoltà di Economia - Revisione contabile Oggetto e finalità L Aquila, marzo 2011 1 Oggetto e finalità della revisione contabile La revisione contabile è un processo
DettagliESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR
ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR Politica per la gestione dei conflitti d interesse di GENERALI INVESTMENTS EUROPE
DettagliAQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA
AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA Gli attori Attori del processo di Assicurazione della Qualità della Ricerca Scientifica Dipartimentale sono: a) Il Rettore b) il Senato Accademico (SA) c) il Consiglio di Amministrazione
DettagliModello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001. Parte 01 PRESENTAZIONE DEL MODELLO
Parte 01 PRESENTAZIONE DEL MODELLO 1 01.00 PREMESSA Recordati è un gruppo farmaceutico europeo fondato nel 1926, quotato alla Borsa Italiana, che si dedica alla ricerca, allo sviluppo, alla produzione
DettagliTAVOLI DI LAVORO 231 PROGRAMMA DEI LAVORI. PLENUM Consulting Group S.r.l.
TAVOLI DI LAVORO 231 PROGRAMMA DEI LAVORI N. 1559 UNI EN ISO 9001:2008 PLENUM Consulting Group S.r.l. Via San Quintino, 26/A 10121 TORINO -ITALY Tel +39 011 812 47 05 Fax +39 011 812 70 70 E-mail: plenum@plenum.it
DettagliSISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
( BY INTERNAL AUDITING FACTORIT SPA ) SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI L azienda Factorit ha da qualche anno costituito una funzione di presidio del monitoraggio dei rischi aziendali strettamente connessi
DettagliRegolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A.
Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A. 1 Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 1 giugno
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliCodice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS)
Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Release 3 Gennaio 2010 Pagina 1 di 11 Indice Premessa...3 Obiettivi e Valori...4 Azioni...6 Destinatari. 8 Responsabilità....9 Sanzioni...11 Pagina 2 di 11
DettagliCorso di REVISIONE AZIENDALE
1 Corso di REVISIONE AZIENDALE Modulo I Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- 2 La revisione aziendale: caratteristiche, oggetto e finalità 3 LA REVISIONE AZIENDALE Complesso dei
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
Dettagli23.12.2014 ORDINE DI SERVIZIO n. 38/14 TUTELA AZIENDALE
TUTELA AZIENDALE Con riferimento all Ordine di Servizio n 26 del 19.11.2014, si provvede a definire l articolazione della funzione TUTELA AZIENDALE e ad attribuire e/o confermare le seguenti responsabilità:
DettagliCOMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO
DettagliLa Certificazione ISO 9001:2008. Il Sistema di Gestione della Qualità
Il Sistema di Gestione della Qualità 2015 Summary Chi siamo Il modello operativo di Quality Solutions Introduzione La gestione del progetto Le interfacce La Certificazione 9001:2008 Referenze 2 Chi siamo
DettagliL internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione. Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza
L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza Forum P.A. 24 maggio 2007 Missione e Organizzazione Le competenze
DettagliSistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente
Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione
DettagliRELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
DettagliSOCIETA NON QUOTATE programma di dettaglio. 1 MODULO DI 8 ORE Corporate and Governance: contenuti: (Pastorini Ferriani)
SOCIETA NON QUOTATE programma di dettaglio 1 MODULO DI 8 ORE Corporate and Governance: contenuti: (Pastorini Ferriani) Obiettivo: Illustrare, anche con dibattito e casi concreti, gli strumenti, le regole
DettagliIL MODELLO DI GESTIONE DEL SISTEMA DEI RISCHI AZIENDALI
IL MODELLO DI GESTIONE DEL SISTEMA DEI RISCHI AZIENDALI RISK MANAGEMENT Approvato dal CdA del Dicembre 2010 1 Genesi Modello di Risk Management DP&V, con l emanazione del Modello di gestione del sistema
DettagliAIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale. Requisiti generali di organizzazione - funzioni aziendali di controllo (Nominated Adviser)
AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale - funzioni aziendali di controllo (Nominated Adviser) Introduzione Le presenti linee guida dettano principi di carattere generale in tema di organizzazione delle
DettagliLa Funzione di Compliancein Banca. Nino Balistreri Consulente ABI Formazione
La Funzione di Compliancein Banca Nino Balistreri Consulente ABI Formazione Sommario L inquadramento normativo della funzione di compliance L ambito normativo di competenza Il processo di operativo 2 Banca
DettagliOPERAZIONI STRAORDINARIE
IN BREVE Seges S.r.l., costituita a Trieste nel dicembre 1993, opera nel campo dei servizi reali alle imprese, ha il suo punto di forza nell accogliere al suo interno professionisti di esperienza e dedicati
DettagliCONOSCERE L AZIENDA GESTIRE I SUOI RISCHI. Sintesi presentazione società
CONOSCERE L AZIENDA GESTIRE I SUOI RISCHI Sintesi presentazione società Indice Chi siamo pag. 3 I professionisti pag. 4 I servizi professionali pag. 5 Metodologia per modelli organizzativi ex 231/01 pag.
DettagliDirettore Operativo. Compiti e responsabilità :
Direttore Operativo Il Direttore Operativo ha la responsabilità di assicurare lo sviluppo e la continuità dei servizi ambientali di raccolta e smaltimento rifiuti nel contesto territoriale di competenza,
Dettagli