SOLUZIONE s.r.l. Centro Servizi Tecnici Via Vittorio Emanuele II n Firenze ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI

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1 SOLUZIONE s.r.l. Centro Servizi Tecnici Via Vittorio Emanuele II n Firenze ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI Analisi fabbisogni su campione di aziende della provincia di Firenze Firenze, 15 Gennaio

2 INDICE INTRODUZIONE LO STRUMENTO DELL ANALISI I RISULTATI DELLE ANALISI Caratteri principali del campione d analisi Settori di appartenenza Età dell azienda Numero totale di dipendenti Principali investimenti fatti nell ultimo biennio Gli interventi formativi effettuati e le necessità espresse Corsi Sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro Corsi Sicurezza ed igiene degli alimenti CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

3 INTRODUZIONE Soluzione S.r.l., centro servizi tecnici, offre dal 1992 la possibilità di risolvere le problematiche in materia di miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tutela dell'ambiente e salubrità degli alimenti oltre a servizi di formazione per le imprese del commercio, turismo, artigianato, servizi ed industria. Al fine di garantire degli interventi efficaci e sempre in linea con i bisogni reali di formazione e di aggiornamento espressi dai propri clienti, Soluzione realizza una costante analisi delle necessità delle aziende e delle singole figure professionali attraverso canali e strumenti di rilevazione e monitoraggio. Quale società di servizi con portafoglio clienti composto prevalentemente da imprese piccole e medie appartenenti ai settori del commercio, turismo, artigianato, servizi ed industria e grazie anche alla collaborazione decennale con Confesercenti, sia nel campo della consulenza che nel campo della formazione, Soluzione S.r.l. ha l opportunità di lavorare a stretto contatto con la realtà produttiva fiorentina e di costituire così un osservatorio privilegiato e continuativo nel tempo sui fabbisogni formativi espressi attraverso un sistema integrato di rilevazioni. La società, anche attraverso la costante collaborazione con Confesercenti/Cescot, provvede alla continua rilevazione dei fabbisogni formativi attraverso: - la somministrazione di questionario di rilevazione dei bisogni formativi sia ai partecipanti dei vari corsi sia ai clienti che si rivolgono alla segreteria della società e al front office di Confesercenti/Cescot; - la somministrazione ai partecipanti dei vari corsi di un questionario di gradimento al termine delle attività formative. Attraverso questo questionario gli utenti possono esprimere il loro parere non solo sulla qualità e sull efficacia della formazione appena fruita, ma formulare richieste e suggerimenti relativi alla necessità di eventuali approfondimenti o 3

4 manifestare esigenze che possano costituire nuovi indirizzi per una futura progettazione sempre aderente alle loro richieste e aspettative; - gli spazi presenti sul sito internet di Soluzione S.r.l. e/o Confesercenti; - ultimo ma non per questo meno importante è il rapporto di comunicazione e fiducia che si viene e creare tra i partecipanti dei vari corsi ed il personale di Soluzione S.r.l. in aula, a testimonianza del continuo impegno della società nel mantenere l attenzione centrata sull utenza e sull identificazione delle sue necessità: indispensabile a gettare le basi per l ideazione di percorsi formativi sempre in linea con i bisogni di volta in volta manifestati non solo attraverso i canali ufficiali concepiti a questo proposito, ma anche in modo informale. La seguente relazione è impostata sull analisi dei dati ( ) emersi dalla distribuzione del questionario per la rilevazione dei fabbisogni formativi somministrato ad un campione di aziende dagli operatori della segretaria presso gli uffici di Soluzione S.r.l. in Via Vittorio Emanuele II, 131 a Firenze ed anche dagli operatori del front office presso gli uffici di Confesercenti/Cescot in Piazza Pier Vettori n 8/10 di Firenze. 4

5 1. LO STRUMENTO DELL ANALISI Il questionario distribuito ad un campione di 250 aziende (150 associati Confesercenti e 100 clienti Soluzione s.r.l.) attive nei settori del commercio, industria, artigianato, servizi e turismo, si struttura in due parti: la prima atta ad accertare la tipologia di attività oggetto d analisi e le sue caratteristiche distintive, la seconda a valutare la quantità e la qualità degli interventi formativi di cui ha usufruito o di cui intende usufruire (fabbisogni futuri). Gli elementi analizzati nella prima parte infatti riguardano: - settore d appartenenza (commercio, turismo, artigianato, servizi e industria) - età dell azienda (meno di 1 anno, da 1 a 10 anni, più di 10 anni) - numero totale di dipendenti (meno di 10, da 11 a 30, da 30 a 50, oltre i 50) - principali investimenti fatti negli ultimi due anni (pubblicità, ambienti di lavoro/infrastrutture, macchinari, automezzi, hardware, software, organizzazione/qualità, formazione del personale) Gli elementi analizzati nella seconda parte, invece, riguardano il tipo di interventi formativi effettuati dalle aziende negli ultimi due anni ed il grado di necessità (alto, medio, basso, nullo) che prevedono per il futuro in relazione a svariati aspetti delle varie discipline: - corsi sulla sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro : o Datore di lavoro/ RSPP (Responsabili Servizio prevenzione e protezione), o Pronto Soccorso o Antincendio o RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) o Preposti o Lavoratori - corsi sulla sicurezza ed igiene alimentare: o Responsabili HACCP attività alimentare semplice o complessa o Addetti attività alimentare semplice o complessa 5

6 2. I RISULTATI DELLE ANALISI La ricerca è stata condotta su un campione complessivo di 250 aziende (150 associati Confesercenti e 100 clienti Soluzione s.r.l.) appartenenti ai settori del commercio, turismo, artigianato, servizi e industria, molte delle quali già coinvolte con successo nei percorsi formativi sia di Confesercenti/Cescot sia di Soluzione s.r.l. e perciò sensibili all importanza del valore aggiunto per la loro professionalità dalla continua implementazione delle proprie conoscenze attraverso la partecipazione alle attività formative. Le varie aziende sono infatti risultate essere interessate e motivate a esprimere opinioni e/o preferenze relativamente alla progettazione di nuovi corsi di formazione. 2.1 Caratteri principali del campione d analisi Settori di appartenenza Dall analisi dei dati emersi dalla distribuzione dei questionari risulta che un 38,40 % delle aziende intervistate appartengono al settore del commercio: si tratta per lo più di attività di tipo medio-piccolo (distribuzione al dettaglio e piccolo commercio di vicinato) spesso a carattere individuale. Le rilevazioni sono state effettuate su un campione costituito in buona parte da associati e/o clienti Confesercenti e clienti Soluzione S.r.l., motivo per cui si possono rintracciare nei principali caratteri del campione quelli che contraddistinguono l utenza tipica sia della società che dell associazione di categoria. Fanno eccezione alcune attività di tipo medio-grande rappresentate dal settore dell industria e che rappresentano il 2 % delle aziende intervistate. Per quello che riguarda il settore turismo, rappresentato prevalentemente da attività di tipo ricettivo (il campione delle attività intervistate è costituito da attività di tipo alberghiero, la percentuale delle aziende intervistate ammonta a un 18,80%. 6

7 Il settore dei servizi riguarda attività di consulenza, studi tecnici, legali e commerciali rappresenta il 15,60 % tra le aziende che sono state intervistate. Per quello che riguarda il settore dell artigianato, rappresentato prevalentemente da attività comunque di tipo medio-piccolo (pelletterie, parrucchieri, centri estetici, ecc) il campione delle attività intervistate ammonta ad un 25,20 % Età dell azienda In base a quanto rilevato, si nota che le aziende con una vita da 1 a dieci anni costituiscono la maggioranza degli intervistati rappresentando il 70,80 % del totale del campione, mentre per quello che riguarda le azienda di recentissima costituzione solo il 16 % risulta avere solo meno di una anno di attività alle spalle. A queste aziende, infine, si aggiunge un 13,20 % di attività che risulta in essere da più di dieci anni. Le aziende oggetto dell intervista risultano quindi essere, per la maggior parte, ben inserite e radicate nella realtà del tessuto economico fiorentino, dimostrando anche un buon livello di continuità nel tempo. A tale aspetto si aggiunge inoltre la rilevazione di una discreta vitalità economica per le zone di Firenze e provincia rappresentata, sia da nuove attività (diverse delle quali di titolarità di cittadini extracomunitari), sia dalla presenza di giovani aziende al di sotto dei dieci anni di attività Numero totale di dipendenti E stato riscontrato che la maggior parte delle imprese analizzate, il 91,20 %, è di piccole dimensioni, con un numero di dipendenti inferiore a 10, mentre le imprese di dimensioni medie e medio - grandi costituiscono il 5,20 %(da 11 a 30) e solo 2,40 % (da 30 a 50), percentuali pur sempre significative se si guarda alla tipicità delle attività commerciali della zona. Le imprese con un numero di dipendenti superiore a 50, infine, costituiscono l 1,20% dei soggetti intervistati. La natura di tali dati dipende in buona parte dal fatto che una porzione nutrita del campione di ricerca è costituito dai clienti di Soluzione S.r.l. e associati di 7

8 Confesercenti che fanno capo alla PMI, caratterizzandosi quindi per un ristretto numero di dipendenti; in certi casi, specialmente per quello che riguarda le piccole attività individuali di commercio di vicinato, di collaboratori familiari. Anche le aziende appartenenti al settore turistico seguono il trend delle attività commerciali presentandosi con dimensioni medio-piccole, sia che si tratti di attività ricettive di tipo alberghiero, che di ristoranti o pizzerie che si attestano mediamente su un numero di dipendenti che va da meno di 10 a massimo 20 dipendenti. Le uniche differenziazioni che si sono potute riscontrare rispetto a questo quadro generale riguardano alcuni esercizi specifici che si presentano con una dimensione medio-grande e diversi punti vendita sul territorio e alcune imprese del settore dell industria Principali investimenti fatti nell ultimo biennio I dati forniscono un quadro di quella che è l attuale realtà di mercato in Toscana relativamente alle numerose imprese di piccole e medie dimensioni che lo caratterizzano. Si rileva infatti una percentuale medio - bassa di investimenti in macchinari, automezzi ed organizzazione/qualità: per l acquisto di macchinari si oscilla tra il 35,20% di investimento medio, tenendo conto di attività come laboratori di pasticceria, ristoranti e pizzerie che per lo svolgimento delle proprie mansioni necessitano di attrezzature ad hoc, ed il 50,80% di livello di investimento basso; l investimento in automezzi invece risulta direttamente nullo per un 62,00% degli intervistati; per quello che riguarda gli investimenti in organizzazione/qualità, se si escludono le catene di negozi più importanti e le industrie più grandi, che comunque si attestano intorno ad un 4,40% il livello medio degli investimento risulta comunque poco sviluppato: il 29,60% basso ed il 39,20% addirittura nullo. Per la formazione del personale, il 27,60% delle aziende dichiara di non aver effettuato investimenti in merito, ma la percentuale più rilevante è costituita dal valore medio: ben il 55,20%. Le uniche tipologie di investimento in cui si riscontra un dato positivo, con una percentuale più alta sul livello medio di investimenti, sono: l informatica 8

9 (sommando le percentuali di investimento alto e medio il 58,80% dichiara di aver effettuato investimenti per hardware ed un 39,60% per software) le infrastrutture, specialmente per quello che riguarda le attività ristorative o i laboratori (79,20 %) e la pubblicità (68,80%). 2.2 Gli interventi formativi effettuati e le necessità espresse Di seguito si riportano i dati emersi dall analisi dei questionari relativi agli interventi formativi effettuati dal campione negli ultimi tre anni e alle sue necessità future utili alla progettazione di nuovi percorsi Corsi sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro In riferimento alla formazione degli ultimi 2 anni il 48% degli intervistati dichiara di aver frequentato corsi di formazione obbligatori rivolti ai Datori di Lavoro quando questi svolgono direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dei rischi all interno della propria azienda. La percentuale del 52,00% fra coloro che non hanno frequentato tale corso può essere ascritta al fatto che non tutti i datori di lavoro sono obbligati ad adempiere tale obbligo (il datore di lavoro che ha inviato alla ASL la propria comunicazione di designazione quale R.S.P.P. entro il 31/12/96 ne è infatti esonerato) ed anche perché possono aver nominato un R.S.P.P. esterno all azienda, anche se la percentuale è comunque alta, indice cioè che alcuni datori di lavoro devono ancora ottemperare a tale obbligo. Tuttavia, analizzando la percezione della necessità futura di aggiornamento, emerge che la richiesta futura alta o media di corsi di aggiornamento viene espressa dal 91,60% degli intervistati: si tratta dunque di una necessità ritenuta essenziale e che i titolari del campione delle aziende appartenenti al settore del commercio (38,40%), del turismo (18,80%), dell artigianato (25,20%), dei servizi (15,60%) e dell industria (2%) ritengono essenziale anche 9

10 fra coloro che non hanno mai frequentato tale corso (27,20%). Ciò indica fra i datori di lavoro un interesse sempre più marcato verso i temi della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro anche grazie alle campagne di sensibilizzazione promosse dalle istituzioni e dagli organi di informazione e una forte propensione futura degli investimenti economici ad una maggiore tutela sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi all attività dell impresa in genere. Per quanto riguarda il corso di Pronto Soccorso il 69,20% degli intervistati sostiene che all interno della propria ditta è stato formato personale addetto; ma ancor più significativa è l analisi relativa alla necessità futura di aggiornamento dalla quale emerge che il 50,40% degli intervistati reputa necessario l aggiornamento anche se già previsto per legge ogni tre anni in merito alle procedure pratiche. L alta percentuale fra le ditte intervistate che ha ricevuto una formazione relativa all antincendio (72,00%) è da imputare al fatto che la prevenzione incendi è una funzione di preminente interesse pubblico e che per legge il datore di lavoro deve adottare misure idonee per prevenire gli incendi e per tutelare l incolumità dei lavoratori; inoltre la percezione di necessità di formazione di aggiornamento per il futuro viene comunque percepita come essenziale (25,20% alta e 40,40% media): emerge quindi la consapevolezza tra gli imprenditori che la formazione acquisita negli ultimi tre anni in tale ambito non sia sufficiente, per cui è necessario approfondire con ulteriori aggiornamenti. Per il corso relativo alla formazione dei Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori (RLS) il 68% delle aziende intervistate sostiene di non aver provveduto ad alcuna formazione negli ultimi tre anni ma il 53,20% però avverte un alta/media necessità di formazione in questo campo. 10

11 E invece emersa una profonda carenza nella formazione relativa alla sicurezza sul lavoro rivolta ai preposti e ai lavoratori (rispettivamente l 88% e il 93,20% delle aziende intervistate non ha effettuato formazione); per quanto riguarda la percezione di necessità di formazione per il futuro solo il 48% per i preposti e il 34% per il lavoratori ne avverte una alta/media necessità di formazione, probabilmente in corrispondenza delle aziende dove più alto è il numero di dipendenti Corsi sicurezza ed igiene degli alimenti Relativamente alla formazione sull igiene alimentare il (71,00%) degli intervistati dichiara di aver frequentato corsi di formazione obbligatori rivolti ai Datori di Lavoro/Responsabili HACCP. La restante percentuale riguardante i responsabili senza formazione può verificarsi nei casi di responsabili HACCP fra gli addetti, con l apposita nomina effettuata dal datore di lavoro. Tuttavia, analizzando la percezione della necessità futura di aggiornamento emerge che la richiesta alta o media di corsi di aggiornamento quinquennale viene espressa dal (60,5 %) degli intervistati: si tratta dunque di una necessità considerata molto importante anche fra coloro che non hanno mai frequentato questo corso (29,00%) Per quanto riguarda invece i corsi per gli addetti, è emersa una profonda carenza nella prima formazione rappresentata da un (47,00 %) delle aziende intervistate con personale che sostiene di non aver ricevuto alcuna formazione negli ultimi 2 anni ma il (43,80 %) però avverte un alta/media necessità di formazione in questo campo. Tale andamento conferma di fatto, il valore relativo alle aziende che non hanno organizzato o provveduto all aggiornamento della formazione degli addetti, trovandosi un (74,00%) di queste con solo la prima formazione eseguita più di cinque anni fa. 11

12 Infine si avverte in questi ultimi anni, un cambiamento verso una più favorevole valutazione dell importanza e necessità di questi corsi dovuto anche ai cambiamenti che in tema legislativo e di conseguenza sanzionatorio sono emersi a seguito dell entrata in vigore di alcuni Regolamenti comunitari. Tuttavia e come sopradetto, la situazione attuale vede ancora un (47,00%) di aziende che in provincia di Firenze operano con personale non formato in materia d igiene e sicurezza alimentare. 12

13 3. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE L analisi dei dati conferma la necessità di progettare le proposte di formazione rivolgendosi all aggiornamento sia di titolari che di dipendenti di PMI con particolare riferimento a: sicurezza e igiene sul lavoro 1) Corsi Datore di lavoro / RSPP 2) Corsi Antincendio : corso per addetto antincendio in attività a rischio basso e corso per addetto antincendio in attività a rischio medio e corso per addetto antincendio in attività a rischio elevato 3) Corsi Primo soccorso : per aziende Gruppo A ( aziende con oltre 5 lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a 4; per aziende Gruppo B (aziende con più di 2 lavoratori non rientranti nel gruppo A) ; per aziende Gruppo C ( aziende con meno di 3 lavoratori non rientranti nel gruppo A) 4) Corsi Preposti : lavoratori che ricoprono in azienda il ruolo di capo-ufficio, capo-reparto, capo-officina, responsabile di linea, capoturno, capocantiere, capo-squadra 5) Corsi Lavoratori : informazione e formazione di tutti gli addetti sicurezza e igiene degli alimenti 1) Corsi sicurezza alimentare per responsabili HACCP : attività semplici o complesse 2) Corsi sicurezza alimentare per addetti : attività semplici o complesse Si evidenzia infine un notevole interesse a momenti formativi singoli e specifici da parte dei titolari delle attività, permettendo anche una progettazione diversa dallo stretto obbligo di legge. allegati: - n 2 tabelle di sintesi 13

14 ANALISI SU UN CAMPIONE DI 250 AZIENDE - ANNI DI RIFERIMENTO 2007 / 2008 SETTORE DI APPARTENENZA Commercio % Turismo % Artigianato % Servizi % Industria % 96 38, , , ,60 5 2,00 ETA' DELL'AZIENDA meno di 1 anno % da 1 a 10 anni % più di 10 anni % 40 16, , ,20 NUMERO TOTALE DI DIPENDENTI meno di 10 % da 11 a 30 % da 30 a 50 % oltre 50 % , ,20 6 2,40 3 1,20 PRINCIPALI INVESTIMENTI FATTI NEGLI ULTIMI TRE ANNI (livello) Alto % Medio % Basso % Nullo % Pubblicità 33 13, , , ,00 Ambienti di lavoro (infrastrutture) 35 14, , , ,20 Macchinari 15 6, , , ,00 Automezzi 2 0, , , ,00 Hardware 37 14, , , ,00 Software 12 4, , , ,20 Organizzazione/Qualità 11 4, , , ,20 Formazione del personale 18 7, , , ,60 14

15 INTERVENTI FORMATIVI (settore, interventi effettuati e necessità) Necessità futura D.LGS. 626/94 Effettuati negli % % Alto % Media % Bassa % Nulla % ultimi tre anni Sì No Corso datori di lavoro / RSPP , , , , ,80 9 3,60 Corso Pronto Soccorso , , , , , ,40 Corso Antincendio , , , , , ,00 Corso RLS 80 32, , , , , ,00 Corso Preposti 30 12, , , , , ,00 Corso lavoratori 17 68, , , , , ,00 Necessità futura CORSO HACCP Effettuati negli % % Alto % Media % Bassa % Nulla % ultimi tre anni Sì No 1 corso Responsabile HACCP 177,5 71,00 72,5 29,00 102,5 41,00 135,5 54,20 9 3,60 3 1,20 Aggiornamento quinquennale , ,00 60,5 24,20 93,5 37,40 56,5 22,60 39,5 15,80 Responsabile HACCP 1 Corso Addetti 132,5 53,00 117,5 47,00 91,75 36,70 109,5 43,80 41,5 16,60 7,25 2,90 Aggiornamento quinquennale 65 26, , ,40 117,5 47,00 130,75 52,30 27,75 11,10 Addetti 15

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