15. L accampamento romano

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1 15. L accampamento romano Polibio (6, 27-32) descrive come ai suoi tempi (un secolo prima dell età cesariana) i Romani ponevano i loro accampamenti. 27. Il modo di accamparsi dei Romani è il seguente. Scelgono di volta in volta il luogo per l accampamento e la tenda del console (praetorium) occupa il punto più adatto all osservazione e alla trasmissione degli ordini. Posta un insegna dove essa deve sorgere, delimitano intorno all insegna un quadrato in modo che i lati siano distanti dal centro cento piedi e l area sia di quattro pletri. Lungo un solo lato di questo quadrato, quello che appare più adatto all aquatio e al foraggiamento, le legioni romane sono disposte come segue. Ho già detto che in ciascuna legione vi sono sei tribuni e che due legioni romane sono sempre al comando di uno dei due consoli; è chiaro quindi che con ogni console dovranno militare dodici tribuni. Le loro tende sono poste tutte su una sola linea retta, parallela al lato già scelto del quadrato e distante da questo cinquanta piedi, affinché vi sia il posto per i cavalli, le bestie da soma e gli altri bagagli dei tribuni. Queste tende sono installate con la parte posteriore rivolta verso il praetorium e l entrata verso il lato esterno del campo, cioè verso il lato che costituisce la fronte dell accampamento e che chiamerò ormai sempre così. Le tende dei tribuni sono ad un eguale distanza l una dall altra ed occupano una linea che si estende per tutto lo spazio occupato dalle legioni. 28. Misurano quindi cento piedi davanti alle tende dei tribuni; lo spazio così misurato è limitato da una linea retta, parallela alle tende, e in questa linea incominciano a costruire gli alloggiamenti delle legioni, procedendo nel modo seguente. 1

2 Bisecano la suddetta linea e lungo la perpendicolare che parte dal punto di bisezione alloggiano i cavalieri di ciascuna legione faccia a faccia, a cinquanta passi gli uni dagli altri e ad uguale distanza dalla perpendicolare. La disposizione delle tende per la cavalleria e per la fanteria è la stessa e lo spazio occupato da un manipolo o da uno squadrone ha la forma di un quadrato; in esso l entrata delle tende è rivolta verso le vie e il suo lato, quello lungo le vie, ha una lunghezza stabilita in cento piedi; quasi sempre i Romani cercano che sia anche di uguale larghezza, eccetto che per gli alleati. Quando poi si servono di legioni più numerose aumentano proporzionalmente la lunghezza e la larghezza. 29. Gli alloggiamenti dei cavalieri, che dunque cominciano dal centro della linea occupata dalle tende dei tribuni, formano un rettangolo (striga) perpendicolare alla suddetta linea e alla via tracciata davanti alle tende dei tribuni (via principalis). In effetti tutte le vie sono tracciate allo stesso modo delle strigae, cosicché nei due lati per tutta la lunghezza sono accampati da una parte i manipoli, dall altra gli squadroni. Alle spalle dei cavalieri dispongono nella stessa formazione i triari di entrambe le legioni, per ogni squadrone una compagnia; gli alloggiamenti sono tra di loro in contatto in modo che le tende dei triari siano rivolte in direzione opposta a quelle dei cavalieri; ciascun manipolo occupa in larghezza metà dello spazio occupato in lunghezza, perché quasi sempre il numero dei triari è la metà di quello delle altre unità. Ma pur non essendo spesso i manipoli formati dello stesso numero di uomini, tuttavia tutte le parti dell accampamento risultano uguali in lunghezza, dato che varia la larghezza. Di fronte ai triari, a cinquanta piedi di distanza da essi, stanno accampati i principi; anche le loro tende hanno l entrata sulla via che li separa dai triari e formano alla loro volta altri due quartieri (strigae), che cominciano, come quelli della cavalleria, dalla stessa linea retta e alla stessa distanza di cento piedi lasciata libera dinnanzi alle tende dei tribuni e terminano sul lato dello steccato che è opposto alle tende dei tribuni e che fin da principio ho chiamato la fronte di tutto l accampamento. 2

3 Dopo i principi vengono gli astati, i cui alloggiamenti sono in contatto con quelli dei principi, ma in senso inverso. Poiché ogni corpo secondo l antica ripartizione consiste di dieci manipoli, ne deriva che tutti i quartieri (strigae) abbiano uguale lunghezza, come anche le vie che li separano e che arrivano fino al lato frontale dello steccato, verso cui sono rivolti gli alloggiamenti dell ultimo manipolo. 30. Ad una distanza di cinquanta piedi dagli astati e faccia a faccia con questi si accampa la cavalleria alleata, i cui alloggiamenti cominciano sempre dalla stessa linea e terminano sulla stessa linea degli altri corpi. Il numero dei soldati alleati, non tenendo conto degli extraordinarii, è, come ho già detto, uguale a quello delle legioni romane; quello dei cavalieri, sottraendone però la terza parte per gli extraordinarii, è doppio. Perciò i Romani, quando stabiliscono l ordinamento campale, assegnano agli alleati uno spazio proporzionalmente più largo, in modo da renderlo uguale in lunghezza a quello occupato dalle legioni romane. Tracciate tutte cinque le strade, in senso opposto ai cavalieri prendono posto i manipoli degli alleati su una profondità proporzionata al loro numero, rivolti sia a destra che a sinistra verso lo steccato che limita i due lati del campo. In ciascun manipolo la prima e l ultima tenda sono occupate dai centurioni. Accampandosi nel modo già detto a destra e a sinistra del pretorio, lasciano tra il quinto e il sesto squadrone e quindi anche tra la quinta e la sesta compagnia di ogni corpo di fanteria una distanza di cinquanta piedi, così che si forma un altra via in mezzo a ciascuna legione, perpendicolare alle strigae e parallela alle tende dei tribuni. Questa via è chiamata quintana, perché si estende lungo i quinti raggruppamenti della legione. 31. Il luogo che si estende dietro le tende dei tribuni, a destra e a sinistra del praetorium, è riservato da una parte al forum, dall altra al questore e ai suoi approvvigionamenti. Dietro l ultima tenda dei tribuni su entrambi i lati e quasi formando un angolo retto con queste tende, alloggiano i cavalieri scelti degli extraordinarii e un certo numero di volontari, arruolatisi per obblighi verso i consoli. 3

4 Tutti costoro sono accampati parallelamente ai due lati dello steccato, rivolti da una parte verso i magazzini del questore e dall altra verso il foro. In genere queste truppe non solo sono alloggiate vicino ai consoli, ma anche durante le marce e in ogni altra occasione sono in costante servizio del console e del questore. Dorso a dorso con questi e rivolta verso lo steccato alloggia la fanteria scelta, adibita allo stesso servizio. Dopo gli alloggiamenti di queste truppe è tracciata una strada larga cento piedi, parallela alle tende dei tribuni, ma dall altra parte del forum, del praetorium e del quaestorium, la quale attraversa tutta questa parte del campo. Sul lato superiore di questa via sono accampati gli equites extraordinarii, rivolti verso il forum, il praetorium e il quaestorium. Nel punto centrale degli alloggiamenti di questi cavalieri e di fronte al luogo dove sorge il praetorium s apre una via di cinquanta piedi, perpendicolare alla via di cui ho già parlato, che arriva al lato posteriore dell accampamento. Dietro i cavalieri sono accampati infine i pedites extraordinarii, rivolti verso lo steccato, cioè verso la parte posteriore dell accampamento. Lo spazio vuoto (vacuum) che rimane a destra e a sinistra delle truppe scelte è riservato agli stranieri e in generale la sua costruzione lo rende simile ad una città. Lo steccato dista dalle tende in tutti i lati duecento piedi e questo intervallo offre molte ed eccellenti utilità; infatti è adatto e molto comodo per l entrata e l uscita delle legioni, perché i soldati possano uscire dai propri alloggiamenti direttamente in questo spazio invece di urtarsi e calpestarsi a vicenda correndo tutti per una sola via. Inoltre qui raccolgono il bestiame catturato e il bottino tolto ai nemici e lo custodiscono senza pericolo. Ma il vantaggio più grande deriva dal fatto che negli assalti notturni né fuoco né dardi possono raggiungere i soldati, se non in numero molto limitato e quasi senza effetto per la grande distanza e lo spazio lasciato intorno alle tende. 32. Conoscendo il numero dei fanti e dei cavalieri nell una e nell altra circostanza, cioè secondo che ogni legione abbia quattromila o cinquemila uomini, conoscendo 4

5 ugualmente la larghezza, la lunghezza e il numero dei manipoli, le dimensioni delle strade e degli spazi liberi ed ogni altro particolare, è facile calcolare, volendo, l area e il perimetro dell accampamento. Se mai sia maggiore del solito il numero degli alleati, o di quelli che fanno parte del campo fin da principio, o di quelli che sopraggiungono all improvviso, questi ultimi, oltre che nel luogo già detto, si accampano nelle vicinanze del pretorio, e il forum e il quaestorium vengono ridotti al minimo strettamente necessario; quanto a quelli che si trovano nell esercito fin da principio, se il loro numero è considerevole, si assegna loro una nuova striga dall una e dall altra parte delle legioni romane lungo i lati del campo. Se tutte quattro le legioni ed entrambi i consoli sono uniti in un solo steccato, nient altro bisogna immaginarsi se non due eserciti accampati nel modo già descritto, ma orientati in senso inverso e contigui nel lato in cui sono gli alloggiamenti degli extraordinarii di ciascuna legione, i quali, come ho detto, sono rivolti verso il lato posteriore dell accampamento. Allora la figura del campo è rettangolare, l area doppia della precedente e il perimetro una volta e mezzo. Quando dunque i due consoli sono accampati insieme, si servono di accampamenti sempre così fatti; quando invece separatamente, il resto è allo stesso modo, ma mettono al centro delle due legioni il foro, il quaestorium e il praetorium. (Traduzione G.B. Cardana) 5

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