La rappresentanza politica

Transcript

1 1 La rappresentanza politica Premessa: la democrazia può essere compiutamente realizzata solo con l attiva partecipazione del popolo alla vita politica del paese attraverso sia istituti di democrazia diretta (es.: referendum) che indiretta quando i cittadini-elettori, attraverso i partiti politici (art. 49), scelgono i propri rappresentanti nelle assemblee legislative. Gli eletti, in base all art. 67 della Costituzione, rappresentano così la Nazione cioè il corpo elettorale. 1 Il diritto di voto 1.1 Elettorato attivo Nozione: capacità di votare, cioè di esprimere liberamente la propria volontà politica attraverso il proprio voto. Suffragio universale: sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne che presentano determinati requisiti (vedi infra) Personalità del voto: la Costituzione esclude sempre e comunque il voto per procura. La L. 459/2001 relativa al diritto di voto degli italiani all estero prevede la possibilità di esprimere il voto per corrispondenza Eguaglianza del voto: vale il principio «una testa, un voto» in quanto il voto di ciascun elettore ha il medesimo peso (il voto plurimo non è ammesso) ad eccezione dei voti delle circoscrizioni estere in cui il peso del singolo voto espresso fuori dal territorio nazionale è minore per la maggior ampiezza numerica delle circoscrizioni elettorali Caratteri del voto Segretezza del voto: soltanto coloro che sono impediti per motivi fisici (es. i ciechi) per poter votare possono essere accompagnati da un aiutante nelle cabine elettorali il D.L. 49/2008, conv. in L. 96/2008, ha, inoltre, posto il divieto di introdurre all interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini Libertà del voto: ogni elettore ha facoltà di attribuire il proprio voto al partito che ritenga più opportuno, senza coazioni di sorta: la scelta del candidato è stata, invece, negata agli elettori da quando è entrata in vigore il sistema delle «liste bloccate» sia per tutti i candidati che per i soli capilista in ogni circoscrizione Non obbligatorietà del voto: l esercizio del diritto di voto costituisce un diritto assoluto di libertà, erroneamente definito «dovere civico» dal Costituente (art. 48) 63

2 Requisiti Cittadinanza italiana i cittadini europei, cioè coloro che hanno la cittadinanza di uno dei paesi membri dell Unione europea, hanno il diritto di votare e di farsi eleggere nel paese di residenza per le elezioni comunali e per quelle del Parlamento europeo Maggiore età per la Camera e i referendum (per il Senato occorre avere 25 anni) Insussistenza di una delle ipotesi di esclusione previste dalla legge Voto degli italiani all estero Istituzione della Circoscrizione estero, della quale fanno parte tutti i cittadini italiani residenti all estero (art. 48, come modificato dalla L. cost , n. 1) Attribuzione alla Circoscrizione estero di 12 deputati e di 6 senatori a prescindere dal numero degli elettori presenti nelle circoscrizioni estere (artt. 56 e 57, come modificati dalla L. cost , n. 1) Disciplina delle modalità pratiche per l esercizio del diritto di voto degli italiani all estero: voto per corrispondenza (L , n. 459) 1.2 Elettorato passivo Nozione: capacità di essere eletti. Per essere eletti alla Camera occorre aver compiuto 25 anni, al Senato 40 anni. Limitazioni Ineleggibilità Incandidabilità Incompatibilità comportano la nullità dell eventuale elezione divieto di ricoprire contemporaneamente due cariche; (es.: di deputato e senatore) comporta l obbligo di scelta tra le eventuali cariche ritenute incompatibili Differenze Il nostro ordinamento prevede differenti limitazioni al diritto di elettorato passivo, con diversi effetti: l ineleggibilità. È dovuta ad una particolare carica già ricoperta dell eletto che potrebbe porlo in condizioni di vantaggio rispetto agli altri candidati o comunque determinare ingerenze nelle scelte degli elettori (es.: magistrato). Se un soggetto ineleggibile è comunque eletto, la sua elezione deve essere dichiarata nulla. Ad esempio, sono ineleggibili alla Camera ed al Senato: i Sindaci di Comuni con più di abitanti, etc.; l incandidabilità. Si tratta del divieto posto a carico di determinati soggetti di presentare la propria candidatura per le elezioni. La non candidabilità riguarda coloro che siano stati condannati con sentenza passata in giudicato (non gli «inquisiti», cioè coloro che stanno subendo un processo penale) per alcuni gravi delitti, coloro che siano stati condannati per uno stesso reato non colposo a pena non inferiore a due anni, o che siano stati sottoposti a misure definitive di prevenzione per reati di stampo mafioso. L incandidabilità, al pari della ineleggibilità, comporta la nullità dell elezione del soggetto non candidabile; 64 Parte Seconda L ordinamento della Repubblica

3 l incompatibilità. È la condizione per cui una persona non può ricoprire contemporaneamente due cariche e deve, di conseguenza, all atto dell elezione, optare per l una o per l altra. A differenza dell ineleggibilità, l incompatibilità non impedisce l elezione, ma impone una scelta tra la carica già ricoperta e l eventuale nuova carica cui si è stati eletti. Ad esempio sono incompatibili con lo status di parlamentare le seguenti cariche: Presidente della Repubblica, giudice della Corte costituzionale, parlamentare europeo, magistrati, etc. Osservazioni Mentre nelle democrazie più avanzate i rappresentanti del popolo, anche solo se inquisiti, si dimettono dalle cariche politiche finché non viene chiarita la loro posizione nei confronti della legge, in Italia in nome di una esasperata forma di «garantismo» inquisiti, ma anche condannati, in primo grado, siedono nelle aule parlamentari e nelle assemblee legislative locali fino al momento in cui la sentenza di ultimo grado non passi in giudicato. 2 I sistemi elettorali Nozione: insieme delle regole e delle procedure che determinano le modalità di voto e stabiliscono il criterio in base al quale i voti vengono tradotti in seggi. per l attribuzione del seggio si richiede la maggioranza assoluta (50% + 1 dei suffragi espressi) operano all interno di collegi uninominali (nei quali cioè è eletto un unico candidato per ogni Sistemi a circoscrizione) maggioranza assoluta in genere si richiedono correttivi (es.: secondo turno di ballottaggio dei primi due partiti se non si raggiunge al primo turno la maggioranza assoluta) Si distinguono Sistemi a maggioranza relativa per l attribuzione del seggio è richiesta la maggioranza relativa (che può essere anche inferiore al 50% + 1) operano all interno di collegi uninominali possono portare all esclusione dall attribuzione del seggio un grande numero di voti Sistemi proporzionali tendono ad assicurare a ciascun partito un numero di seggi proporzionale ai voti effettivamente ricevuti consentono una rappresentanza adeguata anche alle forze politiche minoritarie che i sistemi maggioritari escludono creano frammentazione di partiti, necessità di coalizioni e difficoltà di intesa tra le forze politiche che formano una maggioranza per governare 65

4 3 La legge elettorale di Camera e Senato L Italia si caratterizza, dopo le pronunce della Corte costituzionale del 2014 e del 2017, rispettivamente riferita alla L. 270/2005 (cd. Porcellum) e alla L. 52/2015 (cd. Italicum), per la presenza dei seguenti sistemi elettorali. Italicum (L , n. 52) Porcellum (L , n. 270) Si applica solo alla Camera, in quanto la riforma costituzionale (poi bocciata dal referendum) aboliva il bicameralismo perfetto, quindi, e trasformava il Senato in una assemblea rappresentativa delle istituzioni territoriali escludendo il voto dei cittadini Si conserva un sistema proporzionale con premio di maggioranza che assegna alla Camera un numero fisso di 340 seggi su 630 alla lista che guadagna almeno il 40% dei voti. Se nessun partito raggiunge questo risultato la legge prevedeva il ballottaggio tra i primi due partiti con il vincitore che prendeva 340 seggi. Dopo la recente pronuncia della Corte costituzionale del 25 gennaio 2017 (che è da considerarsi autoesecutiva, cioè, da subito esecutiva), il sistema del ballottaggio è stato cancellato per cui non è previsto alcun secondo turno tra le due liste più votate Prevede solo due preferenze, ma i capilista sono bloccati (cioè decisi dal partito) e possono presentarsi fino a 10 collegi. Con la citata ultima sentenza della Consulta, se un candidato è eletto contemporaneamente in più collegi non sarà lui a poter scegliere il collegio, ma si procederà a un sorteggio. Lo sbarramento per i partiti è al 3% Sistema proporzionale corretto da un premio di maggioranza, utilizzato nel 2006, 2008 e 2013 e che, dopo l approvazione dell Italicum, si applica al Senato Il territorio nazionale è suddiviso in 20 circoscrizioni L attribuzione dei seggi si realizza su base proporzionale in ragione delle percentuali di consensi ottenute da partiti e coalizioni su scala regionale Era previsto un premio di coalizione regionale, in virtù del quale la coalizione o la lista che otteneva più voti in una Regione poteva disporre di almeno il 55% dei seggi attribuiti a quella Regione. Tuttavia, la Corte costituzionale, con sent. 1/2014, dichiarava l incostituzionalità del premio di maggioranza, ritenuto «distorsivo» della rappresentanza perché attribuito al partito o coalizione più votati senza l obbligo di raggiungere una soglia minima di voti Per quanto riguarda le soglie di sbarramento, partecipano alla ripartizione dei seggi le coalizioni con almeno il 20% dei consensi, i partiti non collegati con almeno l 8% ed i partiti che, nell ambito di una coalizione, ottengono almeno il 3% Veniva istituito il sistema delle liste bloccate, in base al quale sulla scheda elettorale era consentito apporre solo il segno sul simbolo della lista prescelta. Gli elettori non potevano, quindi, scegliere i singoli candidati ma soltanto partiti. La Consulta, con sent. 1/2014, ha bocciato anche tale sistema introducendo la possibilità di esprimere il voto di preferenza 66 Parte Seconda L ordinamento della Repubblica

5 4 I partiti politici Nozione: associazioni di persone (formazioni sociali) legate da una comunanza di ideologie e di interessi, dotate di una stabile organizzazione e che concorrono con metodo democratico, accanto alle altre formazioni politiche, alla determinazione della politica nazionale (art. 49). Essi si fondano sul voto (suffragio popolare universale). Elementi costitutivi Organizzazione: insieme di persone e di mezzi stabilmente organizzati per il raggiungimento di una finalità. Si ricordi che l art. 49 ricalca i contenuti dell art. 18 sulle libertà di associazione Patrimonio: complesso di risorse economiche (derivanti da finanziamenti pubblici e privati) e gestiti direttamente dalla Segreteria del partito Scopo: perseguimento di determinati interessi concreti legati ai programmi e ai fini politici che intende raggiungere il partito, che accomunano gli iscritti o i simpatizzanti Funzioni principali Guida e formazione ideologico-politica degli elettori Contributo alla scelta dei presidenti delle Camere Selezione delle persone fiduciarie a cui attribuire le altre cariche pubbliche (Ministeri, enti parastatali, etc.) Inquadramento degli eletti (secondo la disciplina di partito) Raccordo fra elettori ed eletti durante tutta la legislatura Disciplina Art. 18: diritto di associazione (generica formulazione) Art. 49: riconoscimento specifico ai soli cittadini del diritto di associazione in partiti Codice civile: trattandosi di associazioni non riconosciute, i partiti politici sono assoggettati alle stesse norme del c.c. che disciplinano le associazioni culturali, ricreative o sportive (artt ), con l obbligo (ex art. 49) di mantenere la democrazia interna, nonché la trasparenza (v. «finanziamento») Finanziamento (D.L , n. 149 conv. con modif. in L , n. 13) È attualmente limitato al rimborso elettorale per le spese sostenute da ciascun partito Possibilità per i cittadini di destinare ai partiti il 2 per mille delle proprie dichiarazioni dei redditi. Le quote non espressamente indicate restano allo Stato e non vengono ridistribuite 200 mila euro l anno è la somma che può essere destinata alle formazioni politiche, con una detrazione fiscale del 26% per importi compresi tra 30 euro e 30mila euro annuo È ammesso il finanziamento da parte del popolo anche attraverso sms o iniziative simili 67

6 Divieti Tendere alla ricostruzione del disciolto partito nazionale fascista Assumere la forma di «associazioni segrete» o il carattere di «organizzazioni militari» per evitare possibili colpi di Stato e per consentire la libera, trasparente e democratica circolazione delle idee tra i cittadini Assumere simboli o contrassegni che possono confondersi con simboli altrui o che riproducano immagini religiose (per non confondere l elettorato soprattutto cattolico) Annoverare tra gli iscritti particolari categorie di cittadini: militari in servizio attivo, magistrati, funzionari e agenti di polizia, rappresentanti diplomatici e consolari all estero, che sono al servizio esclusivo della nazione (art. 98 Cost.) Osservazioni Negli ultimi anni, sull esempio di ciò che avviene nei partiti democratici di altri Paesi (es.: Stati Uniti), si svolgono anche in Italia le elezioni primarie, consultazioni pre-elettorali che permettono ai cittadini di scegliere coloro che, secondo il loro giudizio, possano partecipare a ricoprire determinate cariche nell ambito del partito (es.: scelta del Segretario). Le «primarie», dunque, costituiscono una forma di controllo democratico dei candidati per sottrarre alle segreterie dei partiti il monopolio della scelta definitiva dei candidati da presentare alle consultazioni, nonché determinare un raccordo più intenso tra elettori e candidati per una maggiore partecipazione popolare, attraverso le «primarie», alla vita politica nazionale. Spetta comunque ai partiti l ultima parola, per le valutazioni necessarie, per designare i singoli candidati per le primarie. D ispirazione diametralmente opposta è, invece, l adozione delle liste bloccate (cd. porcellum dichiarato incostituzionale) che, al contrario delle primarie, conferiscono alle segreterie dei partiti il potere assoluto di scegliere, in ordine di preferenza, i candidati presenti in ordine di precedenza, delle liste elettorali, espropriando, così, i cittadini (popolo sovrano) dall inviolabile diritto di selezionare liberamente i singoli candidati. 5 Gli istituti di democrazia diretta Sono espressione tangibile della «sovranità popolare», previsti dalla Costituzione, per consentire al popolo di poter far conoscere la volontà di tali enti a prescindere da quella espressa dai suoi rappresentanti e sono: il diritto di petizione, l iniziativa legislativa popolare e il referendum. 5.1 Il referendum È il più importante istituto di democrazia diretta e prevede l intervento diretto del popolo senza il tramite dei suoi rappresentanti. Consiste nella richiesta fatta al corpo elettorale di pronunciarsi in prima persona in relazione ad una norma riguardante, di solito, importanti decisioni politiche (divorzio, finanziamento pubblico dei partiti, etc.). Tutela la voce del popolo, titolare della sovranità e costituisce un importante correttivo alle scelte della maggioranza parlamentare per verificare se la stessa è in sintonia con la volontà del popolo. Può essere abrogativo (art. 75), regionale (art. 123) relativo a modifiche territoriali (artt ), sospensivo o costituzionale (art. 138). 68 Parte Seconda L ordinamento della Repubblica

7 5.2 L iniziativa legislativa ed il diritto di petizione popolare Iniziativa legislativa popolare (art. 71 Cost.) Diritto di petizione popolare (art. 50 Cost.) Consiste nella presentazione diretta al Parlamento di un progetto di legge redatto per articoli Può essere esercitato dal popolo attraverso elettori Il Parlamento è tenuto a prendere in considerazione tale progetto Art. 71: non sono previste specifiche modalità di attuazione Consiste nel portare a conoscenza delle Camere di situazioni ed esigenze particolari affinché le stesse vi provvedano attraverso lo strumento legislativo Spetta indistintamente a tutti i cittadini Può essere esercitato da gruppi di persone o da persone singole Non sono richieste particolari formalità Non è richiesta la formazione di un progetto di legge vero e proprio 69