ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.P.S.A.A. e I.P.S.S.A.R. "DON DEODATO MELONI"
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1 UNIONE EUROPEA R.A.S ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.P.S.A.A. e I.P.S.S.A.R. "DON DEODATO MELONI" SETTORE SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE E SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA E I SERVIZI COMMERCIALI SERVIZI SOCIALI E ODONTOTECNICO ORISTANO I.P.S.A.A. GALILEI Oristano 10/10/2015 C.I. n. 045 A tutto il personale della scuola Ai genitori Agli alunni Tutte le sedi Oggetto: atto d indirizzo. Si trasmette in allegato, perché gli interessati possano prendere visione, l atto d indirizzo per l elaborazione del Piano Triennale dell Offerta formativa (PTOF); lo stesso, sarà pubblicato all albo. Si ringrazia per la consueta e fattiva collaborazione. Il Dirigente Scolastico Prof. Gian Domenico Demuro
2 UNIONE EUROPEA R.A.S ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.P.S.A.A. e I.P.S.S.A.R. "DON DEODATO MELONI" SETTORE SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE E SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA E I SERVIZI COMMERCIALI SERVIZI SOCIALI E ODONTOTECNICO ORISTANO I.P.S.A.A. GALILEI Oristano, 10 ottobre 2015 Al Collegio dei Docenti E p.c. A tutto il personale della scuola Ai genitori Agli alunni Albo ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART. 1 COMMA 14, LEGGE 107/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI Il D. Lvo n.297/94; noto come Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione; il D.P.R. n. 275/99; attuativo dell art. 21 della legge n. 59/97, concernente le disposizioni in merito all autonomia organizzativa, didattica, di ricerca, sperimentazione e sviluppo delle istituzioni scolastiche; il D.P.R. 15 Maggio 2010, n.88, recante il riordino dei licei, degli istituti tecnici e professionali; gli artt. 26, 27, 28, 29 del CCNL Comparto Scuola ; l art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3, che delinea il nuovo profilo della dirigenza pubblica; la Legge n. 107/2015; recante la riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, nonché le deleghe per il riordino delle disposizioni legislative vigenti in materia;
3 TENUTO CONTO delle linee guida per gli Istituti tecnici e professionali; della delibera del Collegio dei Docenti del 10 luglio 2015 sulla predisposizione del Piano Annuale d Inclusione per l a. s ; degli interventi educativo didattici e delle linee d indirizzo fornite dal Consiglio d Istituto nei precedenti anni scolastici; delle risultanze del processo di autovalutazione dell Istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione, e delle priorità e dei traguardi in esso individuati; PREMESSO che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n. 107/2015; che l obiettivo del Documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, sugli obiettivi strategici, sulle priorità e sugli elementi caratterizzanti l identità dell istituzione; che essi devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell Offerta Formativa, in conformità agli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; che l'elaborazione del Piano dell Offerta Formativa, ai sensi dell art. 3 del D.P.R. n. 275/99 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF, è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico; che nello stesso occorre adeguare i programmi d insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2); che è necessario adottare opportune iniziative per il sostegno di alunni diversamente abili e dei figli dei lavoratori stranieri (art. 7 comma 2); che le stesse devono essere conformi a quanto indicato dalle Linee Guida del 2009 sull integrazione degli alunni con disabilità; ovvero al disposto della Legge n. 170/2010; alla direttiva MIUR del sui B.E.S., nonché alle Linee Guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri del 2014; che lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, procede su iniziativa dei docenti delle rispettive classi, sentiti, eventualmente, gli esperti, come previsto dall art. 7comma 2 lett. O delt.u.; che l'identificazione delle aree delle funzioni strumentali al POF ed i criteri della loro attribuzione sono di competenza del Collegio dei Docenti, in conformità al disposto dell art. 30 del CCNL , ma compatibilmente con quanto stabilito dalla L. 15/2009 e dal D.L.vo n. 165/2009 (inderogabilità della norma di legge imperativa);
4 EMANA IL SEGUENTE ATTO D INDIRIZZO RIVOLTO AL COLLEGIO DEI DOCENTI, MA RESO NOTO A TUTTE LE COMPONENTI DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA Il Piano Triennale dell Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l Istituzione Scolastica dichiara all esterno la propria identità, ma programma in sé completo, coerente e strutturato del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, di promozione e di valorizzazione delle risorse umane con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati. Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l Istituto, l identificazione e l attaccamento all istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali. Essi sono elementi indispensabili all implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all attività dei singoli e dell istituzione nel suo complesso. Nell esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare e deliberare il Piano per il triennio che decorre dall anno scolastico Attraverso il PTOF si vogliono raggiungere i seguenti obiettivi: Realizzare le interazioni fra scuola, società e impresa, per garantire una formazione permanente. Promuovere lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità. Progetti in rete. Potenziamento delle lingue comunitarie. Attività CLIL. Attività di laboratorio in raccordo con il territorio. Attività di servizio congressuale e catering con enti pubblici e privati. Attività e iniziative legate alla formazione degli adulti attraverso l attivazione dei corsi di formazione professionale ( l Istituto è riconosciuto dalla RAS come Ente di Formazione Professionale nell area A - B C). Partecipazione a tirocini informativi, formativi e operativi presso enti pubblici e privati. Progetti contro la dispersione scolastica. Percorsi di alternanza scuola lavoro. Corsi di I e FP (Istruzione e formazione professionale). Progetti IFS ( impresa formativa simulata). Progetto Educazione permanente. Progetto Erasmus plus azione KA1 E azione KA2. Viaggi istruzione finalizzati allo studio. IFTS Agro alimentare. Progetti di formazione rivolti ai docenti. Progetti atti al potenziamento delle lingue e della digitalizzazione.
5 Progetti legati alla valorizzazione della filiera agro alimentare e promozione dei prodotti del territorio. Attività sportive (attraverso l organizzazione di campionati a livello regionale). Migliorare l'azione amministrativa e didattica nell'ottica dello sviluppo delle nuove tecnologie e della de materializzazione. Migliorare la comunicazione fra tutti gli attori. Procedere alle azioni di dematerializzazione attraverso interventi sul sito e con la sperimentazione sul registro elettronico. Rendere efficaci e snellire i rapporti scuola famiglia. Semplificare le modalità di accesso da parte degli studenti alle attività extracurriculari. Stabilire criteri di accesso alle iniziative sempre più trasparenti e oggettivi. Monitoraggio iniziale, intermedio, finale e analisi dei dati relativo ad ogni iniziativa. ASSUMERE INIZIATIVE VOLTE AL PIENO SUCCESSO SCOLASTICO AGENDO CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA ATTIVANDO AZIONI EFFICACI DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI. Tali iniziative si prefiggono di: Intensificare il rapporto con le famiglie. Promuovere attività relative all Educazione alla salute ed Educazione all'ambiente. Attuare interventi di recupero e corsi di recupero o sportelli pomeridiani. Offrire la pratica di attività sportive. Intervenire in modo sistematico con l attuazione del Progetto Dispersione Scolastica, per prevenire ed arginare l eventuale disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento. Realizzare gli interventi previsti dal protocollo di accoglienza per gli allievi diversamente abili. Realizzare gli interventi per alunni con Bisogni Educativi Speciali. MIGLIORARE IL LAVORO SULL'ORIENTAMENTO IN INGRESSO E IN USCITA E LA QUALITA' PROFESSIONALE DELL' ISTRUZIONE E FORMAZIONE Le attività inerenti l orientamento saranno volte: Al sostegno delle possibilità di sviluppo personale e professionale. Alla valorizzazione della dimensione orientativa delle discipline. Alla compenetrazione fra la scuola e le realtà produttive del territorio. Alla proposizione di attività motivanti che implichino l assunzione di ruoli attivi in situazioni applicative.
6 SARANNO ATTIVATI PERCORSI DI FORMAZIONE PER GLI ALLIEVI CHE DECIDONO DI NON PROSEGUIRE GLI STUDI. Si realizzerà: Orientamento professionale. Attività formative integrative e complementari. Uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione. Gemellaggi e scambi culturali. Stage in Italia e all'estero. Alternanza scuola lavoro. RINNOVARE L'USO E LA QUALITA' DEI LABORATORI IN UN'OTTICA DI PROJECT WORK NEL RILANCIO DELL'IMMAGINE DELL'ISTITUTO Trasparenza, efficacia, efficienza, orientamento, lotta alla dispersione, valorizzazione delle eccellenze. Raccordo con il mondo del lavoro e cultura di impresa. Conferire visibilità a tutti i prodotti dell'attività didattica curriculare ed extracurriculare tramite mezzi,strategie e strumenti di divulgazione. Partecipazione a iniziative promosse da enti del territorio, quali: gare, eventi e manifestazioni. REALIZZARE PERCORSI UNITARI NELL'OTTICA DEL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Promuovere la continuità del processo educativo realizzando percorsi formativi che valorizzino le conoscenze e le abilità dello studente nella specificità degli interventi e del profilo culturale e professionale. Garantire il diritto dello studente ad un percorso formativo organico e completo e promuovere uno sviluppo multidimensionale della persona. Promuovere l'acquisizione graduale dei risultati di apprendimento. Prevenire difficoltà e situazioni di criticità. Individuare percorsi rispondenti ai bisogni educativi dello studente in vista dell'orientamento, dello sviluppo personale e professionale, dell'acquisizione dell'autonomia e della responsabilità. AI FINI DELL'ELABORAZIONE DEL DOCUMENTO, IL DIRIGENTE SCOLASTICO RITIENE INDISPENSABILE CHE SI SEGUANO LE SEGUENTI INDICAZIONI: L elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell utenza. L Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l immagine della scuola. E' NECESSARIO:
7 Rafforzare i processi di costruzione del curricolo d Istituto verticale e caratterizzante l identità dell Istituto. Strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle linee guida, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell esercizio del diritto-dovere all istruzione. DA CIO' DERIVA LA NECESSITA' DI: Migliorare i processi di pianificazione, di sviluppo, di verifica e di valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per specializzazioni,curricolo d istituto). Superare la dimensione trasmissiva dell insegnamento e modificare l impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l azione didattica strutturata laboratorialmente, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche). Operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze. Monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione). Ridurre le percentuali di dispersione e di abbandono. Implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, di miglioramento dell Offerta Formativa e del curricolo. Integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali. Potenziare ed integrare il ruolo dei Dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al PTOF. Migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione e i risultati conseguiti. Generalizzare l uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza. Migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche. Migliorare l ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica). Sostenere formazione ed auto aggiornamento per la diffusione dell innovazione metodologico-didattica. Implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa. Accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, fundraising e crowd funding. Operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
8 LE INDICAZIONI SUCCITATE CONSENTONO DI SVILUPPARE LE SEGUENTI LINEE DI INTERVENTO: Miglioramento della comunicazione all'interno dell'istituto. Piano per la diffusione del digitale. Coordinamento delle attività dei laboratori e dello sviluppo della didattica laboratoriale. Tutoring sulle difficoltà di apprendimento nelle competenze di base (Italiano, Lingua straniera, Matematica). Laboratori di sviluppo verticale delle competenze. Ricostruzione della consapevolezza di sé con percorsi storico culturali. Sviluppo della cultura di impresa con riferimento agli insegnamenti delle materie professionali e di Diritto ed Economia. Il PIANO DOVRA', INOLTRE, INCLUDERE ED ESPLICITARE: Gli indirizzi del DS e le priorità del RAV. Il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta Formativa, in riferimento alle 9 linee di intervento (comma 2). Il fabbisogno del personale ATA (comma 3). Il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali. Il piano di miglioramento (riferito al RAV). La rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Il Collegio Docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l efficacia, l efficienza, l imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni. Poiché il presente atto d indirizzo, introdotto da una normativa recente, ma che si riallaccia al precedenti disposizioni, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, si avvisa sin d ora che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Tutte le componenti dell Istituzione scolastica, quindi, sono invitate a prenderne visione ed a formulare, se ritenuto necessario, proposte migliorative. Si ringrazia per la consueta e fattiva collaborazione sempre dimostrata. Il Dirigente Scolastico Prof. Gian Domenico Demuro
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