Dinamica di distribuzione di Ixodes ricinus nel Friuli Venezia Giulia e nell area transfrontaliera Italia Slovenia
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1 Dinamica di distribuzione di Ixodes ricinus nel Friuli Venezia Giulia e nell area transfrontaliera Italia Slovenia Barbara Boemo 2 Katja Mignozzi 2, Alfredo Altobelli 2, Romina Floris 1, Giulia Menardi 1, Marialisa Bandi 1, Marina Cinco 1 1 Lab. Spirochete, Dip. di Scienze Biomediche, Università di Trieste, 2 Dipartimento di Biologia, Università di Trieste, Trieste, Italia
2 Dall aprile 2005 nell ambito del progetto INTERREG IIIA ITALIA - SLOVENIA è iniziata una campagna di raccolta nel FRIULI VENEZIA GIULIA e nell AREA TRANSFRONTALIERA SLOVENA volta ad accertare STRUTTURA PREFERENZE AMBIENTALI DINAMICA DELLA POPOLAZIONE di Ixodes ricinus
3 Ixodes ricinus (Linnaeus, 1758)
4 Phylum Classe Sottoclasse ARTHROPODA CHELICERATA ARACHNIDA Ordine Sottordine Famiglia ACARI IXODIDA IXODIDAE Sottofamiglia IXODINAE
5 Diffusione ZONE TEMPERATE REGIONE PALEARTICA OCCIDENTALE (dalla Coste Atlantiche europee fino agli Urali e dalla Scandinavia meridionale all Africa occidentale) In Italia è presente in TUTTE le regioni (rare segnalazioni in Sardegna)
6 FATTORI BIOTICI presenza di ospiti e copertura vegetale che garantisce il microclima necessario per il mantenimento del Bilancio Idrico e il Supporto Fisico FATTORI ABIOTICI altitudine, latitudine, piovosità
7 ECTOPARASSITA EMATOFAGO OBBLIGATO di vertebrati terrestri in ogni suo stadio di sviluppo (larva, ninfa e adulto) L assunzione di cibo condiziona la MUTA (accrescimento transtadiale) la MUTA e la RIPRODUZIONE
8 TRIFASICA ad ogni pasto la zecca si stacca ed effettua la muta nell ambiente DITROPA gli stadi immaturi si nutrono su ospiti diversi da quelli richiesti dagli adulti TELOTROPA ENDOFILA allo stadio larvale (talora anche ninfale) ESOFILA allo stadio adulto da correlarsi con le strutture dei tessuti di rivestimento nei primi stadi poco chitinizzate
9 Bassa specificità parassitaria fino a 237 ospiti LARVE ESAPODI pastano su MICROMAMMIFERI: RODITORI (Apodemus,, Arvicola, Citellus, Clethrionomys, Cricetus, Glis, Micromys, Microtus, Mus, Muscardinus, Pitymys, Rattus, Sicista) INSETTIVORI (Crocidura, Ericnaceus, Neomys, Sorex,, Talpa) LUCERTOLE UCCELLI TERRICOLI FEMMINE e NINFE pastano ANCHE su MAMMIFERI di maggiori dimensioni tra i quali figura anche l uomo MASCHIO ADULTO non si nutre in quanto la spermiogenesi è già completa alla fine dello stadio ninfale
10 Morfologia
11 ESOSCHELETRO nelle larve è formato da un sottile strato di CUTICOLINA e dall epitelio monostratificato sottostante con il procedere dello sviluppo si differenzia la CUTICOLA (Esocuticola superficiale e Endocuticola profonda) MANTENIMENTO DEL BILANCIO IDRICO scudo chitinoso schlerificato che ricopre dorsalmente tutta la superficie del corpo nel maschio e solo la parte anteriore nella femmina (consente l ampliarsi dell addome durante il pasto di sangue)
12 APPARATO BOCCALE costituito da un ROSTRO o CAPITULUM dove sono compresi: IPOSTOMA (due parti simmetriche e dentate) un paio di PALPI (portano RECETTORI COMBINATI ) ( per la deposizione delle uova e per la copula) un paio di CHELICERI (per la penetrazione)
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15 GHIANDOLE SALIVARI E COXALI connesse all apparato digerente mantenimento dell idratazione corporea (OSMOREGOLAZIONE) secrezione di sostanze: CEMENTANTI (per l ancoraggio all ospite) ANTICOAGULANTI (per VASODILATATORI (per fluidificare il sangue) (per mantenere il flusso di sangue) FARMACOLOGICAMENTE ATTIVE ENZIMI e SOSTANZE ANTIGENICHE (per ridurre il rigetto) SITI DI SVILUPPO DI STADI INFETTIVI DI PROTOZOI E BATTERI
16 ARTI AMBULCACRALI 3 paia nella fase larvale e 4 nei successivi ogni arto è costituito da sei segmenti articolati (coxa, trocantere,, femore, tibia, pretarso e tarso) sul tarso del primo paio di zampe si trova l ORGANO DI HALLER una fossetta anteriore e una capsula posteriore contenente SENSILLI (setae collegate a terminazioni nevose): CHEMIOCETTORI e MECCANORECETTORI
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18 Ciclo Biologico
19 COPULA ADULTI UOVA LARVE LARVA REPLETA ADULTI M U T A NINFA M U T A NINFA REPLETA
20 Perchè monitorare questo parassita
21 Monitorare la DISTRIBUZIONE e la CONSISTENZA della popolazione di questo parassita necessario per l EMERGENZA SANITARIA legata alle malattie da esso trasmesse MICRORGANISMI PATOGENI trasmessi dalle zecche alcune specie di BABESIA le RICKETTSIE del gruppo della febbre bottonosa le SPIROCHETE del gruppo Borrelia burgdorferi il VIRUS dell encefalite da zecche dell Europa centrale (TBE)
22 MICRORGANISMI assunti durante le fasi di suzione e rigurgito (aumentare elasticità del tegumento) si trasmettono da uno stadio all altro TRASMISSIONE TRANSTADIALE e a volte dalle femmine alle uova TRASMISSIONE TRANSOVARICA La trasmissione tansovarica Borrelia burgdorferi è un eccezione e si verifica solo nel 3,1% delle zecche infette
23 Le zecche diventano SERBATOI VETTORI dei microrganismi garantendone la sopravvivenza nel tempo TRASMISSIONE VERTICALE - INTRASPECIFICA permettendo la loro diffusione attraverso gli ospiti che possono aggredire TRASMISSIONE ORIZZONTALE - INTERSPECIFICA
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25 Il metodo di raccolta utilizzato è il dragging sample trascinare sulla vegetazione un panno bianco di flanella delle dimensioni di 1mq su una superficie di circa 100mq
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27 Metodo che permette di raccogliere le zecche allo STATO LIBERO non fissate cioè su animali sfruttando il caratteristico comportamento di ambushing posizione di attesa protendendo i palpi ed il primo paio di zampe per captare i segnali TERMO-CHIMICI Le altezze da suolo variano in rapporto alla sclerificazione dei tessuti di rivestimento cm per le LARVAE non oltre 30 cm per le NINFE fino a 150 cm per gli ADULTI
28 Nell ambito di questa ricerca sono state campionate 15 stazioni, 12 distribuite sul territorio del Friuli Venezia Giulia e 3 in Slovenia. Durante il primo anno di ricerca sono stati effettuati 45 campionamenti, suddivisi in 3 cicli di prelievi stagionali (primavera, estate ed autunno).
29 PRIMAVERA 2005 Val Pesarina Valbruna Kranjska gora Socchieve Saletto Costa d Aviano Tramonti di sotto Mersino Faedis Kobarid Monte di Medea Selva d Arvonchi Marcottini Komen ADULTI NINFE LARVE Borgo Grotta Gigante
30 ESTATE 2005 Val Pesarina Socchieve Saletto Valbruna Kranjska gora Costa d Aviano Tramonti di sotto Mersino Faedis Kobarid Monte di Medea Selva d Arvonchi Marcottini Komen ADULTI NINFE LARVE Borgo Grotta Gigante
31 AUTUNNO 2005 Val Pesarina Valbruna Kranjska gora Socchieve Saletto Costa d Aviano Tramonti di sotto Faedis Mersino Kobarid Monte di Medea Selva d Arvonchi Marcottini Komen ADULTI NINFE LARVE Borgo Grotta Gigante
32 primavera estate autunno St.1 St.2 St.3 St.4 St.5 St.6 St.7 St.8 St.9 St.10 St.11 St.12 St.13 St.14 St.15 Andamento stagionale di Ixodes ricinus (ninfe + adulti)
33 Complessivamente la raccolta ha riguardato individui di Ixodes ricinus LARVE (50%) 852 NINFE (35%) 355 ADULTI (15%) di cui 170 femmine e 185 maschi larvae nymphs adults spring summer autumn
34 Conclusioni
35 Le popolazioni di Ixodes ricinus hanno mostrato un unico picco primaverile L ambiente che ha espresso il più alto numero di catture è risultato essere il Carso ed in particolare la dolina di Borgo Grotta Gigante area che garantisce un adeguata copertura vegetazionale ed un perfetto microclima per le particolari esigenze termiche e igrometriche di questi artropodi
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