Ecologia e conservazione della Lepre in Italia
|
|
- Annalisa Napoli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ecologia e conservazione della Lepre in Italia Alberto Meriggi e Francesca Meriggi Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente Università di Pavia
2 Premessa Declino generale della lepre in tutta Europa Percezione di un declino generalizzato delle popolazioni di lepre della Pianura Padana Riduzione del numero di lepri catturate nelle ZRC Aumento o mantenimento delle importazioni dall estero Piani d azione per la conservazione della lepre
3 Le possibili cause Alterazioni ambientali qualitative e quantitative Incremento delle monocolture Perdita di habitat per la riproduzione e il rifugio (vegetazione naturale, copertura permanente) Diminuzione della diversità ambientale e della complessità del paesaggio Aumento dell antropizzazione del territorio
4 Altre cause Impatto dei predatori Competizione con specie introdotte Malattie Prelievo eccessivo Isolamento delle popolazioni delle zone protette Dispersione dalle zone protette
5 Domande da porsi Esiste un reale declino delle popolazioni o è solo apparente? Se esiste il declino, questo è progressivo o in qualche momento si è avuto un crollo delle popolazioni? Sono rilevabili marcate fluttuazioni delle popolazioni? L eventuale declino è correlato al prelievo? L eventuale declino è causato da modificazioni ambientali? L eventuale declino è causato dall impatto della predazione? L elevato declino è causato dalla consanguineità? La dimensione e altre caratteristiche delle ZRC hanno un effetto sulla stabilità delle popolazioni e sulle possibilità di prelievo? Qual è la dimensione ottimale delle ZRC? Qual è il prelievo massimo sostenibile da una popolazione di lepri in relazione alle sue dimensioni?
6 Ecologia della lepre Adattabilità ad ambienti diversi ma notevoli variazioni delle densità Notevole capacità riproduttiva ma elevata mortalità giovanile Sensibilità alle malattie Sensibilità alle modificazioni del paesaggio agricolo? Sensibilità ai fitofarmaci?
7 Variazioni dell uso del suolo dal 1954 al 2007 nella pianura lombarda 100% Urbanizzato 90% 80% Corpi idrici 70% 60% Vivai 50% Risaie 40% 30% Seminativi 20% 10% 0% Prati Filari: km; km
8 100% Variazioni dei seminativi in provincia di Alessandria dal 1982 al 2010 Terreni a riposo 90% Sementi e piantine 80% Foraggere avvicendate 70% Ortive 60% Piante industriali Piante da foraggio 50% Barbabietola da zucchero 40% Patata 30% Legumi 20% Cereali da granella 10% 0% N totale di aziende 1982: ; 2010:
9 2500 Andamento delle catture di lepri nelle ZRC dell'atc AL 2 Numero di lepri Anno
10
11
12
13
14
15
16
17
18 Mais BG BS Superficie (ha) CO CR LC LO MI MN PV SO VA Anno
19 14000 Piante industriali e legumi secchi BG Superficie (ha) BS CO 8000 CR LC LO 6000 MI MN 4000 PV SO VA Anno
20 Foraggere BG BS Superficie (ha) CO CR LC LO MI MN PV SO VA Anno
21 Riso Superficie (ha) LO MI MN PV Anno
22 45000 Altri cereali BG Superficie (ha) BS CO LC CR LO MI MN PV Anno
23 Terreni agricoli non classificabili BG BS Superficie (ha) CO CR LO LC MI MN PV SO VA Anno
24 Andamento delle catture di lepre in provincia di Piacenza 3000 N lepri catturate Anno
25 Tendenza delle catture di lepre in provincia di Piacenza dal 1995 al 2012 CATTURE 3000 N totale di lepri catturate y = -23.2x x R² = 0.894
26 Tendenza della densità di lepri in provincia di Piacenza (ZRC cumulate) DENSITA' AUTUNNALE N di lepri/km y = -0.2x x R² = 0.565
27 Relazione tra catture e densità di lepri in provincia di Piacenza (ZRC cumulate) Relazione catture-densità R=0,416; P=0,139 N totale di lepri catturate R² = 0, N di lepri/km
28 Relazione tra prelievo e densità postriproduttiva
29 Relazione tra densità autunnale e catture dell anno precedente R2=0,423; F=4,03; P=0,049
30 Sopravvivenza di maschi (N=42) e femmine (N=29) di lepri radio-marcate in provincia di Piacenza ( )
31 Confronto tra la sopravvivenza di lepri da ripopolamento e quella di lepri selvatiche non traslocate Probabilità di sopravvivenza 1,0,8,6,4 ORIGINE Allevamento Cattura locale,2 Importazione 0,0 Selvatiche Giorni dal rilascio
32 Relazioni tra densità autunnale e variabili climatiche
33 Relazioni tra densità autunnale e uso agricolo del suolo
34 Analisi di regressione multipla tra densità autunnale e variabili ambientali (ZRC cumulate) Variabili predittive Coeff. di regressione Coeff. Stand. T P VIF Piovosità primavera -0,20 (0,04) -0,72 5,70 <0,0001 1,2 Prati temporanei -0,002 (0,00) -0,57 4,43 0,002 1,3 T. media autunnale -9,12 (2,69) -0,41 3,39 0,008 1,2 Giorni di pioggia inv. 0,83 (0,30) 0,37 2,78 0,021 1,4 7,23 <0,0001 Costante (31,32) R2=0,832 ESS=7,78 F=17,07 P<0,0001
35 R² = 0, Mortalità invernale % Densità autunnale Incremento riproduttivo % Densità primaverile Monitoraggio completo delle popolazioni Anno R² = 0, Inverno
36 I censimenti notturni MARZO 2012 Area totale ZRC = 919,3 ha Area utile (senza case e cascine) = 869,5 ha Lepri osservate = 109 Km percorsi = 13,7 Area illuminata = 396,1 ha Densità stimata = 29,5 lepri/km2 Percentuale di area illuminata sulla superficie utile = 42,4% Abbondanza stimata sulla superficie utile = 257 lepri
37 Andamento stagionale della densità di lepri nella ZRC Mottalciata (BI) Densità Primavera Estate Autunno Inverno
38 Genetica - Metodi
39 Genetica - Risultati
40
41 Conclusioni Il declino della lepre non è generalizzato e dove si verifica è molto recente Le densità attuali sono simili a quelle degli anni Alcuni fattori climatici sembrano incidere negativamente sulle popolazioni Alcuni tipi di coltivazioni hanno un effetto di riduzione delle densità
42 Conclusioni E necessario un monitoraggio accurato delle popolazioni delle ZRC Censimenti pre e post-riproduttivi Prelievo calcolato sull incremento annuo e mortalità invernale Occorre anche considerare la tendenza di ogni popolazione Monitoraggio dei cambiamenti ambientali
BIODIVERSITÀ NELL AGROECOSISTEMA
BIODIVERSITÀ NELL AGROECOSISTEMA po p i l i F ri Alleg Zurla G ia Barbi er i nluca Luca 2^C a.s. 2013/2014 COS È LA BIODIVERSITÀ È LA VARIETÀ DI SPECIE ANIMALI E VEGETALI PRESENTI NELLA BIOSFERA PERCHÉ
DettagliLEPRE Il modello di gestione in uso in Emilia-Romagna: presente e prospettive Criticità, elementi di conflitto, fattori limitanti
LEPRE Il modello di gestione in uso in Emilia-Romagna: presente e prospettive Criticità, elementi di conflitto, fattori limitanti Le ultime due stagioni Il modello gestionale in uso LEPRE E ZRC Provenienza
DettagliSTATISTICHE AGRONOMICHE DI SUPERFICIE, RESA E PRODUZIONE
Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualità Direzione generale della competitività per lo sviluppo rurale STATISTICHE AGRONOMICHE DI SUPERFICIE, RESA E PRODUZIONE Bollettino
DettagliLa coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide
La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide Giuseppe Carli, Presidente Sezione colture industriali di ASSOSEMENTI Bergamo, 6 febbraio 2015 Il successo del mais il MAIS
DettagliGestione della Fauna. ATC Unico di Brescia LA GESTIONE FAUNISTO VENATORIA DELL. Suddivisione cacciatori
ATC Unico di Brescia LA GESTIONE FAUNISTO VENATORIA DELL DELL ATC UNICO DI BRESCIA Suddivisione cacciatori Comprende 132 comuni in 11 Zone Omogenee: Totale territorio Agro Silvo Pastorale 205.419 ha Superficie
DettagliUso sostenibile delle piante della flora spontanea
Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Convegno nazionale organizzato da Direzione Generale Qualità dell Ambiente Direzione Generale Agricoltura VALUTAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ COME INDICATORE
DettagliCome un agricoltura produttiva e un ambiente vivo e ricco di biodiversità possono convivere
Cascina San Vittore in Canale Come un agricoltura produttiva e un ambiente vivo e ricco di biodiversità possono convivere Azienda agricola aderente al progetto Operation Pollinator Premessa La perdita
DettagliL ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.)
L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.) una componente biotica (esseri viventi) - (batteri, funghi, piante, animali, ecc.) ECOLOGIA (Häckel 1866) Scienza
DettagliVercelli ARCA 2 luglio 2015 Nutrirsi di paesaggio TERRITORIO AGRARIO E NUOVA PAC, LE STRATEGIE EUROPEE
Vercelli ARCA 2 luglio 2015 Nutrirsi di paesaggio TERRITORIO AGRARIO E NUOVA PAC, LE STRATEGIE EUROPEE LA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA PRIMO PILASTRO (pagamenti diretti) PAGAMENTO UNICO AZIENDALE GREENING
DettagliEsperienze di ricerca e gestione della lepre
Esperienze di ricerca e gestione della lepre Prof. Alessandro Poli Dipartimento di Patologia Animale, Profilassi ed Igiene degli Alimenti Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Pisa Collaborazione
DettagliIl monitoraggio del fiume Serio: Inquadramento delle criticità ambientali
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del Territorio Il monitoraggio del fiume Serio: Inquadramento delle criticità ambientali Relatore: SERGIO CANOBBIO Seriate,,
DettagliMauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto
Aree Natura 2000 nella Regione del Veneto Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo
DettagliCOMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita
COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita CORSO DI ABILITAZIONE ALLA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI RUMINANTI - 2013 - A cura di: Giordano Omar Tecnico faunistico C.A. CN2 RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E
DettagliASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO
ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO Progetto di valorizzazione del Tartufo della Marca di Camerino Dott.For. Emiliano Pompei 31 marzo 2009 LA
DettagliIncidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia
Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:
DettagliIl progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute
Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio\ASLRME Centro di Competenza DPC Roma, 17 dicembre
DettagliIl clima degli ultimi 50 anni in Veneto
Abano Terme, 27 29 Aprile 2007 Il clima degli ultimi 50 anni in Veneto Adriano Barbi, Alessandro Chiaudani, Irene Delillo ARPAV Centro Meteorologico di Teolo Sabato 28 Aprile 2007 In collaborazione con
DettagliDipartimento di Scienze dell Ambiente e del Territorio Università degli Studi di Milano - Bicocca. Sergio Canobbio
Sergio Canobbio Il Torrente Lura Problematiche e Prospettive Saronno, 16-11-2009 La problematica Ambientale ALTERAZIONI: 1. QUALITA DELL ACQUA 1 3 2. REGIME IDRAULICO 3. MORFOLOGIA DELL AMBIENTE FLUVIALE
DettagliBollettino Agrometeorologico Viticoltura
Viale Bornata 11 25123 Brescia tel 3.362285-3677 assistenzatecnica@centrovitivinicoloprovinciale.it Bollettini e schede del Manuale di Viticoltura del CVP su: www.centrovitivinicoloprovinciale.it - BOLLETTINO
DettagliVariazione dell isola di calore sulla città di Bologna negli ultimi 30 anni
Variazione dell isola di calore sulla città di Bologna negli ultimi 30 anni F. Ventura, N. Gaspari, S. Piana, P. Rossi Pisa Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali, Università di Bologna Variazione
DettagliREGIONE MOLISE ASSESSORATO POLITICHE AGRICOLE E AGROALIMENTARI - PROGRAMMAZIONE FORESTALE - SVILUPPO RURALE - PESCA PRODUTTIVA TUTELA DELL AMBIENTE
REGIONE MOLISE ASSESSORATO POLITICHE AGRICOLE E AGROALIMENTARI - PROGRAMMAZIONE FORESTALE - SVILUPPO RURALE - PESCA PRODUTTIVA TUTELA DELL AMBIENTE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE - MOLISE 2014-2020 BANDO
DettagliSeminari locali destinati agli Enti gestori delle aree SIC/ZPS
Buone pratiche di gestione e conservazione degli habitat agricoli Stefania Mandrone ISPRA Settore Gestione Agroecosistemi Seminari locali destinati agli Enti gestori delle aree SIC/ZPS L Aquila 7 Marzo
DettagliLa conservazione dell ambiente naturale nella Regione Lombardia: le garzaie e le aree protette della bassa pianura
La conservazione dell ambiente naturale nella Regione Lombardia: le garzaie e le aree protette della bassa pianura A cura di U. Bressan, L. Canova, M. Fasola. Regione Lombardia Università di Pavia INTRODUZIONE
DettagliPIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA
PIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA Competenza 1 Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio,
Dettagli232 Euro ha e 334 Euro ha
L Italia dovrebbe perdere il 6,9 % dello stanziamento PAC proveniente UE La Lombardia per effetto della regionalizzazione passerebbe dal circa 13% attuale al 9%, nella migliore delle ipotesi, dell ammontare
DettagliCorso di formazione. Inquadramento della conservazione della natura in Italia
Corso di formazione Inquadramento della conservazione della natura in Italia 1. Storia, situazione attuale ed evoluzione del Sistema delle Aree Protette in Italia Siamo l ultima generazione ancora in tempo
DettagliArt. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.
Legge regionale 21 aprile 2008, n. 11 Istituzione del Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini. (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione) 1.
DettagliStazione di Verona Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico
Stazione di Verona Inquadramento territoriale Verona sorge lungo le rive del fiume Adige, nel punto in cui questo entra nella pianura Padana e forma un caratteristico doppio meandro, a una trentina di
DettagliSono efficaci i finanziamenti pubblici a favore degli alpeggi?
CONVEGNO La gestione pianificata degli alpeggi nell arco alpino 13-14 settembre 2013; Grugliasco (TO) - Valgrisenche (AO) Sono efficaci i finanziamenti pubblici a favore degli alpeggi? Geremia Gios Direttore
DettagliPROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)
laborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 213 3 - L ONIZIONI MTOROLOGIH NL TRRITORIO LL PROVINI I RVNN (on la collaborazione di RP - SIM) 3.1 - Gli indicatori meteorologici
DettagliFORRICALE Varietà di origine spagnola
FORRICALE Varietà di origine spagnola LETIZIA ERBA MEDICA LA VARIETÁ Origine: sintetica a 3 costituenti (70% ecotipo romagnolo, 20% ecotipo polesano, 10% varietà francese) Costitutore/responsabile selezione
DettagliMostra mercato di prodotti biologici e a km 0
Mostra mercato di prodotti biologici e a km 0 1 Dove e quando si svolge? In via Alzaia Naviglio Pavese in Milano Domenica 29 Settembre 2013 Dalle ore 08.00 alle ore 19.30 2 Programma Dalle ore 08.00 alle
DettagliMercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu
Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008
DettagliALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.
ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite
DettagliAcquedotti: La stima dei fabbisogni
Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio Corso di Costruzioni Idrauliche A.A. 2004-05 www.dica.unict.it/users/costruzioni Acquedotti: La stima dei fabbisogni Ing. Antonino Cancelliere
DettagliSTUDIO SUL DECLINO DELLA LEPRE IN PROVINCIA DI PIACENZA (primi risultati)
STUDIO SUL DECLINO DELLA LEPRE IN PROVINCIA DI PIACENZA (primi risultati) Le caratteristiche ambientali (1) Pianura 37% Collina 33% Montagna 30% Gli Istituti di protezione e produzione della fauna (ZRC,
DettagliValle d'aosta. Presentazione dei dati definitivi
Presentazione dei dati definitivi Valle d'aosta Vengono diffusi oggi i risultati definitivi, relativi alla Valle d'aosta, del 5 Censimento generale dell agricoltura. Le informazioni presentate riguardano
DettagliRifugi in crepe. INTERREG III B Linee guida per il risanamento QUESTIONARIO living space network di rifugi nelle Alpi
Rifugio [nome denominazione dati nel foglio base] Specie di chirottero [si prega di compilare per ogni specie] Tipo di rifugio Rifugi di riproduzione rifugio invernale rifugio intermedio rifugio di accoppiamento
DettagliMetodologia di indagine
Istituto di Ingegneria Agraria Benessere e produttività delle bovine da latte: il ruolo della stalla Risultati di uno studio in Lombardia Elisabetta Riva Istituto di Ingegneria Agraria Scopo del progetto
Dettagliinanellati; nel sito s 2 vengono ricatturati 260 fagiani di cui 34 sono inanellati;
1 Esercizi su alcuni modelli che utilizzano matrici: cattura ricattura, catena trofica, modello di Leslie Esercitatori: Dott Alessandro Ottazzi e Dottssa Maria Vallarino Esercizio 1 Nel Parco Naturale
DettagliRischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere.
Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Claudia Marino, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Laura Cacciani, Salvatore Di Giulio,
DettagliSpecifiche e scopi delle reti di monitoraggio della radiazione UV solare: proposte per una rete italiana
Specifiche e scopi delle reti di monitoraggio della radiazione UV solare: proposte per una rete italiana H. Diémoz 1, G. Agnesod 1, A. M. Siani 2, G. Casale 2 1 ARPA Valle d Aosta 2 La Sapienza, Università
DettagliUN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO
Con il patrocinio di energia UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO Dopo un anno di monitoraggio climatico nella città di Perugia, effettuato grazie alla rete meteo installata
DettagliLA CONSERVAZIONE DELLO SCOIATTOLO COMUNE IN ITALIA AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO LIFE+ EC-SQUARE
LA CONSERVAZIONE DELLO SCOIATTOLO COMUNE IN ITALIA AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO LIFE+ EC-SQUARE Scopriamo come difendere l ambiente dalle specie introdotte. E capiamo perché farlo è un ottima idea Lo scoiattolo
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REG. (CE) N. 1698/2005 CHIARIMENTI SULLE
DettagliProfilo della sicurezza nella Comunità di Primiero. A cura di Marco Bettega COMUNITÀ DI PRIMIERO
Profilo della sicurezza nella Comunità di Primiero A cura di Marco Bettega COMUNITÀ DI PRIMIERO OTTOBRE 2011 Profilo di sicurezza della Comunità di Primiero nel 2010 1) CRIMINALITÀ, INCIVILTÀ, ORDINE PUBBLICO
DettagliLe aziende agricole di Padova nel 6 Censimento Generale dell'agricoltura
Comune di Padova Settore Programmazione Controllo e Statistica Le aziende agricole di Padova nel 6 Censimento Generale dell'agricoltura Questo lavoro prende in esame le aziende agricole che hanno la propria
DettagliSuccesso riproduttivo della passera domestica secondo un gradiente urbano
Successo riproduttivo della passera domestica secondo un gradiente urbano Kate Vincent (BSC), Will Peach (RSPB), Jim Fowler (DMU) & Phil Grice (NE) Metodologia Area di studio Risultati chiave Riassunto
DettagliLa Politica Agricola Comune verso il 2020
La Politica Agricola Comune verso il 2020 Senato della Repubblica Italiana audizione del 25 Marzo 2014 DG Agricoltura e Sviluppo Rurale Commissione UE Dr Innamorati Angelo Schema della presentazione 1.
DettagliI FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA
UNITA N 10 I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA Quali sono i fattori che influenzano il clima? Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima. Molto importante
Dettagli100 Fontanili dall Adda al Ticino. Sistemi ambientali di connessione per la rete ecologica
100 Fontanili dall Adda al Ticino Sistemi ambientali di connessione per la rete ecologica 1 fase - Recupero dati da bibliografia dedicata - Recupero materiale cartografico/gis - Organizzazione del materiale
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliEvoluzione dell uso del suolo dal 1999 al 2012
Evoluzione dell uso del suolo dal 1999 al 212 Matteo Masini, Silvia Montagnana, Mauro Fiorini Agosto 214 Osservatorio permanente della programmazione territoriale Direzione Generale Territorio, urbanistica
DettagliVerso la nuova pianificazione faunistico venatoria: ricerca e gestione per la piccola selvaggina
Verso la nuova pianificazione faunistico venatoria: ricerca e gestione per la piccola selvaggina Provincia di Pistoia Marco Ferretti ma.ferretti@provincia.pistoia.it Di cosa parlerò? Dati e indicazioni
DettagliNotizie Sull'Azienda
Notizie Sull'Azienda Forma di conduzione Distribuzione percentuale della Forma di Conduzione (regione Abruzzo) % delle aziende con Conduzione diretta del coltivatore con solo manodopera familiare % delle
DettagliRISULTATI DELLA RICERCA CONDOTTA PER CPFILMS SOLUTIA UK LTD: ANALISI ENERGETICA E DI COMFORT SULL EDIFICIO MG TOWER DI PADOVA. RELAZIONE SINTETICA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI FISICA TECNICA RISULTATI DELLA RICERCA CONDOTTA PER CPFILMS SOLUTIA UK LTD: ANALISI ENERGETICA E DI COMFORT SULL EDIFICIO MG TOWER DI PADOVA. RELAZIONE
DettagliIl mercato fondiario in Italia
FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA PROPRIETA FONDIARIA ASSEMBLEA GENERALE - CICA - Confederazione Internazionale di Credito Agricolo RELAZIONE Il mercato fondiario in Italia Québec, 29-30 settembre 2006 PRESENTAZIONE
DettagliSiccità, Acqua e Coste. Studio Pilota. L impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione idroelettrica in Trentino, Italia
C E N T R O T E M AT I C O l Siccità, Acqua e Coste Studio Pilota L impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione idroelettrica in Trentino, Italia Il Centro Tematico Siccità, Acqua e Coste del progetto
DettagliIndice degli Elaborati del PdG PIANO DI GESTIONE. Ambito territoriale di Isola di Pantelleria. versione conforme al DDG ARTA n 603 del 26/06/2009
Unione Europea Regione Siciliana Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali Codice POR: 1999.IT.16.1.PO.011/1.11/11.2.9/0351 Ambito territoriale di Isola di Pantelleria PIANO DI GESTIONE versione
DettagliLa gestione della piccola fauna stanziale: problemi e prospettive
La gestione della piccola fauna stanziale: problemi e prospettive Marco Ferretti ma.ferretti@provincia.pistoia.it Provincia di Pistoia Dati e indicazioni provenienti prevalentemente da ricerche svolte
DettagliRECUPERO E REINTRODUZIONE DI CEPPI AUTOCTONI DI TROTA FARIO, Salmo trutta trutta L., NEL BACINO DEL FIUME NERA
RECUPERO E REINTRODUZIONE DI CEPPI AUTOCTONI DI TROTA FARIO, Salmo trutta trutta L., NEL BACINO DEL FIUME NERA L ampliamento della ricerca e l estensione degli studi sui salmonidi italiani, con riferimento
DettagliFOCUS ottobre 2014. L agricoltura pugliese attraverso i dati delle rilevazioni censuarie PREMESSA. Fonti: Istat - data warehouse Censimento Generale
generale, alla direzione dell unità agricola, iii) in altra forma di condizione esempio compartecipanti quando individualmente alcuni soggetti si obbligano a coltivare in compartecipazione un terreno altrui
Dettagli2.2 Inquinamento acustico
Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 49 RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE 2011 2.2 Inquinamento acustico L'inquinamento acustico è dovuto a un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata
Dettaglidilenab@arssa-mail.it
dilenab@arssa-mail.it Introduzione L Aridità è una caratteristica climatica determinata dalla contemporanea scarsità di piogge e dalla forte evaporazione che sottrae umidità al terreno (UNEP 1997- http://www.unep.org/geo/geo1/ch/toc.htm)
DettagliL IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
L IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE SUOLI E GEOMORFOLOGIA DEL TERRITORIO PADOVANO Convegno 23.10.2013 Aula Magna Galileo Galilei
DettagliManutenzione del territorio e prevenzione dei rischi
Manutenzione del territorio e prevenzione dei rischi Mauro Agnoletti Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali Università degli Studi di Firenze La ricerche sulle dinamiche
DettagliLe avversità delle piante ornamentali
Seminario Grottammare (AP) Le avversità delle piante ornamentali La gestione delle avversità in ambito urbano Luigi Delloste Per avversità ambientale si intende qualsiasi evento, sia di origine climatica
DettagliFriuli-Venezia Giulia
Presentazione dei dati definitivi Friuli-Venezia Giulia Vengono diffusi oggi i risultati definitivi del 5 Censimento dell agricoltura in Friuli- Venezia Giulia. I dati qui presentati riguardano, in particolare,
DettagliPROTOCOLLO PER L AFFIDAMENTO IN GESTIONE AGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA DELLE ZONE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE
Allegato A alla Deliberazione della Giunta Provinciale n. 513 del 19.12.2002 PROTOCOLLO PER L AFFIDAMENTO IN GESTIONE AGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA DELLE ZONE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA DELLA PROVINCIA
DettagliBase di lavoro. Idea principale
Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi
DettagliI Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN
I Biomi Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN La vita delle piante e degli animali delle comunità naturali è determinata principalmente dal clima
DettagliAttività estate 2012
Sistema nazionale di Allarme HHWW per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute. Attività estate 2012 Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio Centro di Competenza DPC Modalità
DettagliIndice PARTE PRIMA - L AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E LE PIANTE. www.edagricolescolastico.it EDAGRICOLE SCOLASTICO
Indice PARTE PRIMA - L AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E LE PIANTE Sezione 1 Strutture, attrezzature e strumenti a disposizione degli studenti MODULO 1 L azienda agraria dell Istituto 12 1.1 La visita aziendale
DettagliL'utilizzo della modellistica idrologica ed idrodinamica da parte del sistema delle Agenzie Ambientali RISULTATI DELL'ATTIVITÀ DI RICOGNIZIONE
SIMULARE CONVIENE! I modelli ambientali strumento di previsione e pianificazione L'utilizzo della modellistica idrologica ed idrodinamica da parte del sistema delle Agenzie Ambientali RISULTATI DELL'ATTIVITÀ
DettagliTecnica colturale della soia
Tecnica colturale della soia Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri Perugia, A.A. 2009-2010 1 Contenuti Contents 1 Impianto 1 2 Fertilizzazione 2 3 Cure colturali 2 1 Impianto Scelta varietale 1. Le
DettagliGLI IMPIANTI DI CREMAZIONE IN LOMBARDIA Relazione 2014 Attività 2013
D.G. Salute GLI IMPIANTI DI CREMAZIONE IN LOMBARDIA Relazione 04 Attività 03 La presente relazione, a cura della Direzione Generale Salute, costituisce il resoconto dei dati di attività relativamente all
DettagliDavid Bianco - Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale
Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell Abbadessa Parchi e Riserve dell Emilia Romagna David Bianco - Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale Che cosa fa un Parco naturale?
DettagliCOMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita. RISULTATI CENSIMENTI ALLE SPECIE CAMOSCIO E MUFLONE s.v. 2012/2013
COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita RISULTATI CENSIMENTI ALLE SPECIE CAMOSCIO E MUFLONE s.v. 2012/2013 - RELAZIONE TECNICA - A cura di Omar Giordano Giorgio Ficetto Tecnici faunistici C.A. CN2 PREMESSA
DettagliLA FILIERA BOSCO LEGNO ENERGIA IN LOMBARDIA Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Roberto Carovigno Struttura Foreste. Milano 19 ottobre 2011
LA FILIERA BOSCO LEGNO ENERGIA IN LOMBARDIA Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Roberto Carovigno Struttura Foreste Milano 19 ottobre 2011 I BOSCHI IN LOMBARDIA SUPERFICIE FORESTALE Il 26% della
DettagliPeriodo di potature? Fate attenzione...
Periodo di potature? Fate attenzione... Gli alberi non sono tutti uguali e non si potano tutti allo stesso modo o con la stessa frequenza. La potatura delle specie arboree viene, infatti, effettuata per
DettagliCascina Peltraio Cremella Lecco - Italia Trattative riservate
Cascina Peltraio nel cuore della Brianza! Cremella Lecco - Italia Trattative riservate Il complesso è costituito da Terreni e fabbricati attualmente di proprietà di un privato utilizzato come residenza.
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliSALUTE E AMBIENTE: Integrazione ed innovazione necessaria ed urgente. P. Imbrogno B. Pesenti
SALUTE E AMBIENTE: Integrazione ed innovazione necessaria ed urgente P. Imbrogno B. Pesenti 1 Salute, ambiente,territorio Ruolo dell ASL Regione Lombardia: indispensabile e strategico che le ASL Lombarde
DettagliLe interazioni tra i PSR 2007-2013 e gli obiettivi ambientali della DQA e del PdG del Po Applicazioni e integrazioni Parma 13 maggio2013
Le interazioni tra i PSR 2007-2013 e gli obiettivi ambientali della DQA e del PdG del Po Applicazioni e integrazioni Parma 13 maggio2013 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Gruppo
DettagliPROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:
Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Trasporti Centro Ricerche Economiche e Mobilità Università degli Studi di Cagliari PROVINCIA DI ISTANO SETTE PIANIFIZIONE TERRITIALE, PITICHE COMUNITARIE,
DettagliPROGETTO OBBLIG AZIONE
Conoscenze della difesa agronomica, Saper individuare gli elementi di pericolosità nei trattamenti con fitofarmaci. Saper individuare gli elementi che caratterizzano la difesa alle gelate primaverili.
Dettaglimitigazione effetti climatici e assorbimento del carbonio
Analisi, misure ed elaborazioni riguardanti il contenuto di carbonio nei suoli del Piemonte sono eseguiti dall IPLA da circa 10 anni. Il lavoro è realizzato attraverso l elaborazione dei dati provenienti
DettagliSERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE
SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE Rapporto sui dati delle Zone sociosanitarie/società della salute della Regione Toscana Anni 2007-2009 GENNAIO 2011 INDICE Nota metodologica
DettagliISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA. Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari
ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari Legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma
DettagliUniversità degli studi di Genova. Facoltà di Ingengneria, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali in collaborazione con Perform
Università degli studi di Genova Facoltà di Ingengneria, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali in collaborazione con Perform Master Universitario di II livello in 1 ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI
DettagliValutazioni agronomiche dei film per pacciamatura in Mater-Bi: otto anni di sperimentazione (2002-2009)
CONVEGNO I MATERIALI BIODEGRADABILI IN AGRICOLTURA Valutazioni agronomiche dei film per pacciamatura in Mater-Bi: otto anni di sperimentazione (22-29) Galileo Magnani Ferruccio Filippi Dipartimento di
DettagliAllegato 1 73,89 73,89
Allegato 1 Lavori ordinari Altri lavori 1 Cereali autunno vernini l/ha l/ha Concimazione 6,47 Diserbo/trattamenti 9,24 Mietitrebbiatura 33,25 Raccolta paglia 11,08 Trasporti vari 9,24 Irrigazione di soccorso
DettagliIn un precedente articolo (pubblicato in Gestione
Stime e ottimizzazioni energetiche riferite al monitoraggio dei consumi elettrici per parametrizzazioni Roberto Gerbo, Giuseppe elozzi, Paolo Zanon Intesa Sanpaolo Direzione Immobili cquisti In un precedente
DettagliSCIENZE SCUOLA PRIMARIA
SCIENZE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1 I CINQUE SENSI 1. Osservare il funzionamento del proprio corpo per riconoscerlo come organismo complesso 2. Osservare e riconoscere alcune caratteristiche dei corpi
DettagliStudenti partecipanti per Rete
Monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento all interno dei progetti Antidispersione del POF a.s. 2011-2012 Risultati della sperimentazione Nell ambito del progetto FSE Mantenimento e sviluppo
DettagliLE INTENZIONI DI SEMINA DELLE PRINCIPALI COLTURE ERBACEE
4 Marzo 2014 Annata agraria 2013-2014 LE INTENZIONI DI SEMINA DELLE PRINCIPALI COLTURE ERBACEE Le intenzioni di semina dichiarate dai coltivatori, relative all annata agraria 2013-2014, fanno registrare
DettagliGli incidenti stradali in Italia, in Toscana e a Firenze
Gli incidenti stradali in Italia, in Toscana e a Firenze Fonti 1 1. La dimensione del fenomeno in Italia Secondo i dati raccolti dall ISTAT, in Italia nel 2004 si sono verificati 224.553 incidenti stradali,
DettagliGabriele Chiodini La nuova Pac: le principali novità e la regola dei pagamenti accoppiati
Gabriele Chiodini La nuova Pac: le principali novità e la regola dei pagamenti accoppiati Le riforme della PAC 1962-1968: periodo transitorio; 1968-1984: funzionamento delle OCM; 1984-1988: prima riforma
DettagliI PAGAMENTI DIRETTI NELLA NUOVA PAC. CAMBIAMENTI E IMPATTI
I PAGAMENTI DIRETTI NELLA NUOVA PAC. CAMBIAMENTI E IMPATTI SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare Prof. Felice ADINOLFI Università degli Studi di Bologna Roma 22 Gennaio
DettagliPale eoliche e valori immobiliari: un analisi con il metodo del Choice Experiment
Università degli Studi di Padova Corso di Laurea in Tutela e Riassetto del Territorio Pale eoliche e valori immobiliari: un analisi con il metodo del Choice Experiment Laureanda: Francesca Pasqualon Anno
Dettagli