Studio di eventuali variazioni delle strutture meteorologiche e dei regimi pluviometrici italiani
|
|
- Emanuele Graziani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Studio di eventuali variazioni delle strutture meteorologiche e dei regimi pluviometrici italiani D. Vento, S. Esposito, C. Epifani, E. Di Giuseppe Ufficio Centrale di Ecologia Agraria UCEA Roma Introduzione Il fenomeno meteorologico precipitazione si manifesta con una notevole molteplicità di tipologie riguardanti, per esempio, le caratteristiche fisiche (pioggia, neve, grandine con tutte le loro specificità) o le modalità quantitative (valori cumulati di precipitazione su diversi periodi di tempo, valori estremi, ecc.) o le modalità qualitative (numero di volte in cui una precipitazione si presenta in una certa unità di tempo, ricorrenze in genere, ecc.) sicché anche l analisi della caratterizzazione climatica delle precipitazioni va fatta a largo spettro, prendendo in considerazione nel modo più ampio possibile i variegati aspetti che il fenomeno presenta. Essendo la variabilità la caratteristica precipua della precipitazione, particolarmente complesso si presenta il problema di individuare, all interno di tale variabilità, elementi certi di variazione sistematica, associabili a veri e propri cambiamenti climatici. L attenzione del presente studio è incentrata sui valori estremi delle quantità di precipitazione caduta in un dato periodo di tempo e su una caratteristica specifica della precipitazione che è la sua persistenza nel tempo, aspetti la cui caratterizzazione climatica interessa una vastissima classe di operatori non solo del settore agricolo, ma, più in generale, coloro i quali operano nella gestione delle risorse idriche e dei bacini, nel campo dell ingegneria idraulica e nella prevenzione delle situazioni di emergenza meteorologica. Obiettivi generali della ricerca Nell ambito degli obiettivi generali del progetto CLIMAGRI, le finalità specifiche di questa linea di ricerca sono: individuare e valutare le variazioni climatiche di alcuni aspetti specifici del fenomeno precipitazione, con particolare riguardo agli eventi rari (precipitazioni intense e lunghe sequenze di eventi piovosi o di assenza di pioggia). In maniera più puntuale, i settori su cui si è avviata l attività di ricerca con approcci metodologici in parte già utilizzati nello studio delle precipitazioni e in parte originali, tendono essenzialmente a: mettere in luce se, eventualmente, i fenomeni di precipitazione estremi siano aumentati nel corso degli ultimi anni, per quanto attiene sia alla frequenza degli eventi sia alla loro intensità; individuare, sulla base di serie molto lunghe e complete di successioni di eventi (come giorni consecutivi con pioggia e con assenza di pioggia), eventuali 17
2 variazioni climatiche a livello dei grandi sistemi generatori del tempo meteorologico con particolare riferimento alla precipitazione (regimi pluviometrici). Metodologia 1. Eventi estremi Lo studio si incentra da una parte sulle precipitazioni a 24 ore, di cui esiste una raccolta molto ampia e abbastanza completa, su quelle a 12 ore (con campionatura più ristretta) e dall altra sulle misure di precipitazioni a 10 minuti rilevate da strumentazione automatica la cui disponibilità (primi anni 90) comincia ad essere suscettibile di analisi storica. 1.1 Precipitazioni a 24 ore e 12 ore Il dataset utilizzato consiste in 70 serie storiche di precipitazioni a 24 ore e 35 serie storiche a 12 ore appartenenti a diverse Reti (Aeronautica Militare, ex Servizio Idrografico e Mareografico, UCEA, Reti regionali, ecc) che coprono l intero territorio nazionale e che vanno dal 1951 al 2000 con una completezza di almeno il 97% dei dati (per la distribuzione spaziale delle stazioni si veda fig 5). Il campione, sul quale sono state eseguite le analisi, è costituito dalle misurazioni delle precipitazioni giornaliere e semigiornaliere che superano il 99 centile su base annuale e il 98 su base semestrale. La condizione di completezza al 97%, conseguita con il ricorso ai dati originali disponibili su supporto cartaceo, assicura che tra i dati mancanti non ci siano più di due estremi con una probabilità superiore all 80%. Per quanto riguarda l analisi delle frequenze, per ogni stazione sono messi a confronto il numero degli eventi estremi appartenenti al periodo con quello degli eventi appartenenti al periodo , sull intero anno, per il semestre invernale e per quello estivo. La stazione è classificata con SI se la frequenza del secondo periodo supera quella del primo, con NO al contrario, NC (Nessun Cambiamento) se è rimasta invariata (sono state adottate opportune metodologie per rendere oggettiva la classificazione). Nel caso in cui si ottenga SI o NO, si sottopongono i risultati al test binominale per saggiare l ipotesi che quanto ottenuto non sia attribuibile alla casualità del campione ma sia piuttosto una caratteristica dell universo. Riguardo all analisi dell intensità, si confrontano le medie e le mediane delle precipitazioni estreme relative ai due periodi, procedendo in modo analogo per classificare le stazioni. In questo caso si fa uso dei test della t di Student sulle medie e i test del chi quadrato e di Mann-Witney per le mediane. I risultati delle singole stazioni vengono poi analizzati nel loro insieme, come distribuzione sul territorio, in termini di frequenze complessive di SI, NO, NC per aggregazioni geografiche omogenee. 1.2 Precipitazioni a 10 minuti Lo studio si basa sull analisi di 20 serie storiche di precipitazioni a 10 minuti (fig. 1) che vanno dal 1993 al 2003 fornite dalle stazioni automatiche della Rete Agrometeorologica Nazionale (RAN) gestita dall Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (UCEA) nell ambito del Sistema informativo Agricolo Nazionale (SIAN). 18
3 I dati sono stati raggruppati secondo 3 differenti scale temporali a 10, 60 e 180 minuti, al fine di fornire una descrizione climatica sia a scala brevissima, sia a scala più lunga e ne sono state valutate le caratteristiche medie ed estreme. Per quanto riguarda le caratteristiche medie della fenomenologia, una prima analisi riguarda l andamento nel tempo delle medie mensili delle precipitazioni in 10 minuti (intese come valori mediati per ogni singolo mese e per ogni singolo anno). Esso costituisce una serie temporale di cui viene calcolata la retta di trend (in Fig 2 viene presentato, come esempio, i risultati della stazione di Pietranera). Si sono poi valutati i valori medi mensili sull intero periodo disponibile (intesi come valori mediati per ogni singolo mese ma su tutti gli anni) delle precipitazioni in 10, 60, 180 minuti. Tali valori sono stati normalizzati e confrontati con i valori medi della quantità cumulata mensile della precipitazione (intesa come precipitazione totale mensile mediata su tutti gli anni) (Fig 3). mm di pioggia Pietranera (AG) - 10 min y = x ago-91 ago-93 ago-95 ago-97 ago-99 ago-01 ago-03 Fig 1 - Mappa delle 20 stazioni RAN incluse nel dataset Fig. 2 - Trend della media mensile per ciascun anno Per quanto riguarda le caratteristiche climatiche degli eventi estremi, sono stati considerate le unità di precipitazione superiori al 93-esimo centile, vale a dire quelle che si presentano con frequenza minore del 7%. Per ciascuna delle scale temporali di 10, 60 e 180 minuti è stato esaminato l andamento nel tempo della ripartizione in termini percentuali di questi eventi rari su ciascun anno. Infine, sempre per ogni singola aggregazione temporale, abbiamo riportato l andamento nel tempo dei valori massimi annuali (Fig 4). mm di pioggia gen feb Pietranera (AG) 10 min mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Media 10 min norm. Media 60 min norm. Media 180 min norm. Media Mensile Fig - 3 Confronto tra media mensile e medie normalizzate a 10, 60 e 180 minuti mm di pioggia Monsampolo (AP) - 10 min y = x Fig. - 4 Massimo annuale di precipitazione
4 Occorre precisare che la valutazione della significatività di un trend calcolato sulla base di un periodo così breve come un decennio è certamente molto difficoltosa e va intesa solamente come una prima e parziale informazione deducibile dai dati. Dunque il ricorso a rigorose tecniche di significatività statistica lascia grande spazio ad una lettura casuale dei fenomeni proprio per la piccola consistenza del campione. D altro canto, non è propriamente corretto calcolare un trend lineare nel caso dei fenomeni estremi. L applicazione di tale metodologia, infatti, suppone implicitamente che i dati in analisi si distribuiscano secondo una legge normale; mentre gli eventi estremi seguono altri tipi di distribuzione (in particolare Gumbel per i massimi annuali). 2. Sequenze plurisecolari di giorni con pioggia e con assenza di pioggia Il presente studio riguarda appunto una caratteristica specifica della precipitazione che è la sua persistenza o assenza nel tempo. In particolare, considerata come unità di base la presenza o la assenza di precipitazione nelle 24 ore di un giorno (cioè definendo giorno piovoso e giorno secco rispettivamente quello con presenza o assenza di precipitazione, si veda più avanti) si è: individuato il modello statistico teorico che sia in grado di interpretare, appunto a livello statistico, le caratteristiche delle interazioni tra la tipologia di un giorno e quelle dei giorni contigui, passando dal campione all intero universo ; verificato se il modello teorico individuato mostri caratterizzazioni diverse tra il trentennio più vicino a noi e il periodo secolare precedente, al fine di portare un ulteriore contributo conoscitivo alla problematica dei cambiamenti climatici in atto, peraltro relativo ad un aspetto piuttosto rilevante delle precipitazioni o meglio della assenza di precipitazioni. E stata analizzata la serie ultrasecolare (dal 1858 al 2000) delle precipitazioni giornaliere rilevate a Milano sia nella loro aggregazione annuale sia separatamente per il semestre freddo (mesi da ottobre a marzo) che per il semestre caldo (da aprile a settembre), avuto riguardo al fatto che il clima italiano, in generale, presenta una ben netta caratteristica stagionale. Definito giorno piovoso (W-wet) quello in cui si è avuta una precipitazione uguale o maggiore di 1 mm, ed ovviamente giorno secco (D-dry) quello in cui non si è avuta precipitazione o comunque non superiore a 1 mm, ogni set di dati si presenta come successione di W e D. Come da prassi, viene definita sequenza di lunghezza n (spell) la successione di n giorni consecutivi di uguale modalità (giorni secchi o piovosi) immediatamente preceduta e seguita da un giorno di modalità opposta (giorno piovoso o secco). Così, ad esempio una sequenza di 4 giorni piovosi è individuata dalla successione DWWWWD. I campioni sono dunque formati da queste sequenze. E evidente che ogni lacuna nel set di dati (mancanza di uno o più giorni consecutivi) interrompe sia la sequenza precedente sia quella successiva che quindi non entrano a far parte del campione. 20
5 Primi risultati e conclusioni 1. Eventi estremi 1.1 Precipitazioni a 24 ore e 12 ore I risultati relativi all analisi della frequenza (Fig 5) mostrano che il 74% delle stazioni (o in termini di area che il 70% dell intera superficie dell Italia) presenta un aumento del numero di eventi estremi nel periodo rispetto al o nell anno o almeno in una stagione. In particolare, il fenomeno è consistente in tutto il nord, zona alpina compresa, e nella zona del versante tirrenico della penisola. Nella fascia adriatica e ionica prevalgono ancora i SI ma in modo molto meno netto. In Sardegna al contrario, non ci sono aumenti ma solo diminuzioni. Fig 5 - Stazioni che presentano un aumento della frequenza degli eventi estremi a 24 ore negli ultimi 25 anni o nell anno o almeno in una stagione. Fig 6 - Stazioni che presentano un aumento della intensità degli eventi estremi a 24 ore negli ultimi 25 anni o nell anno o almeno in una stagione. Per quanto attiene all intensità dei fenomeni estremi (Fig. 6), l aumento annuale, o almeno stagionale, riguarda il 71% delle stazioni pari al 74% della superficie nazionale. Nell insieme, 37 stazioni su 70, cioè oltre la metà, mostrano un contemporaneo aumento della frequenza e dell intensità, 28 presentano un aumento o della frequenza o dell intensità e solo 5 (di cui 3 in Sardegna) non mostrano né aumenti di frequenza né aumenti di intensità. I risultati dell analisi del data-set a 12 ore confermano quelli a 24 ore: le percentuali delle stazioni che presentano un aumento in frequenza e o in intensità sono equivalenti. Si nota, inoltre, un deciso aumento percentuale delle stazioni che presentano un risultato positivo al test di significatività statistica: in un certo senso, il fenomeno si presenta in maniera più marcata. 1.2 Precipitazioni a 10 minuti Pure nei limiti oggettivi legati alla consistenza spaziale e temporale delle misurazioni disponibili, si ritiene che lo studio presentato fornisca un quadro quantomeno interessante e già in qualche modo utile agli utenti su una fenomenologia sostanzialmente ancora non conosciuta ma di grande impatto su molteplici aspetti delle attività umane. 21
6 In generale, i risultati ottenuti mostrano una consistente variabilità intrinseca dovuta sia al fatto che le stazioni appartengono a zone climatiche diverse e sia alla brevità del periodo. Tuttavia emergono delle caratteristiche comuni: 1) i valori medi delle precipitazioni a breve periodo (da 10 a 180 minuti) sono più elevati nei mesi estivi proprio quando l andamento annuale delle precipitazioni nel clima italiano presenta un minimo. Chiaramente ciò è dovuto al fatto che le precipitazioni molto intense e di breve durata sono essenzialmente dovute a fenomeni di instabilità; 2) i valori medi più elevati sembrano accentrarsi nell ultima parte del periodo decennale per la maggioranza delle stazioni, le quali appunto presentano un trend positivo, anche se non molto consistente; 3) il trend dei valori estremi sia in relazione alle frequenze sia per i massimi annuali è positivo per i 2/3 circa delle stazioni. Si tratta di una circostanza che rende plausibile l ipotesi che ci sia una tendenza di fondo e complessiva all aumento degli eventi estremi, anche se a livello di singola stazione il test di significatività statistica è negativo; 4) c è una consistente interrelazione tra i fenomeni estremi alle varie scale di tempo almeno fino alla precipitazione cumulata su tre ore, nel senso che molto spesso precipitazioni estreme a 10 minuti coincidono temporalmente con precipitazioni estreme a 180 minuti, con un evidente aspetto di persistenza. 2. Sequenze plurisecolari di giorni con pioggia e con assenza di pioggia Le prove comparate tra diverse distribuzioni teoriche che sono state utilizzate da vari studiosi in analoghe ricerche condotte in diversi paesi (Catene Markoviane, binomiali negative, esponenziali e logaritmiche) hanno individuato nello schema dell interazione debole di Eggenberger-Polya (E.&P.) quello più adatto a rappresentare le caratteristiche climatiche delle sequenze nel territorio italiano. I due parametri che definiscono la distribuzione di E.&P discendono sostanzialmente dalla media e dalla varianza: il confronto tra l ultimo trentennio (2 periodo) e il secolo precedente (1 periodo) non può essere ricondotto al confronto tra le due medie e le due varianze fondato sull impiego di appositi test (t-student e F-Fisher) perché la distribuzione non è quasi-normale. Pertanto, si è proceduto a verificare se la distribuzione di E.&P. con i parametri tratti dal primo periodo fitti anche i dati del secondo periodo: nel caso positivo si può sostenere che i due campioni appartengono allo stesso universo; nel caso negativo, invece, si può ritenere che il secondo periodo sia climatologicamente diverso dal primo. Il confronto tra i dati dell ultimo trentennio e il secolo precedente per quanto riguarda la stazione di Milano ha mostrato che le differenze dei parametri caratteristici della distribuzione di E.&P. sono statisticamente rilevabili e significativi, nel senso di un aumento delle sequenze più lunghe dei giorni non piovosi. L indagine ha mostrato che l ultimo trentennio e il periodo secolare precedente non differiscono per le sequenze dei giorni piovosi; invece differiscono significativamente nelle sequenze dei giorni secchi sia relativamente al semestre freddo sia al semestre caldo (Tab. 1 e 2). Infatti, c è un significativo aumento della durata media delle sequenze di giorni secchi, dell ordine del 10 20%, in questi ultimi trent anni rispetto all andamento secolare precedente sia nel semestre caldo che nel semestre freddo essenzialmente dovuto all aumentata frequenza delle sequenze più lunghe ( 25 giorni) (Tab. 3 e 4). 22
7 Tab. 1 - Confronto frequenze dry spell 1 e 2 periodo semestre freddo. Tab. 2 - Confronto frequenze dry spell 1 e 2 periodo semestre caldo dry spell 3 giorni dry spell 25 giorni dry spell 3 giorni dry spell 25 giorni 1 periodo 0,479 0,036 2 periodo 0,458 0,055 Tab. 3 - Probabilità delle dry spell semestre freddo 1 periodo 0,447 0,016 2 periodo 0,443 0,017 Tab. 4 - Probabilità delle dry spell semestre caldo. Sulla base dei dati sperimentali, si può dunque affermare che il quadro climatico complessivo relativo a quest ultimo trentennio si manifesta, rispetto all andamento secolare precedente e relativamente alla stazione presa in esame, favorevole al manifestarsi sempre più frequente di lunghi periodi di tempo con assenza di precipitazioni, fornendo un ulteriore contributo a quelle caratteristiche di siccitosità che per altre vie e per altri aspetti sono già state messe in luce o, comunque, vengono ipotizzate come conseguenza degli impatti climatici delle attività antropiche. Bibliografia essenziale Smith R.L., Statistics of extremes, with applications in environment, insurance and finance. Chapter 1, Extreme Values in Finance, Telecommunications and the 23
8 Environment, edited by B. Finkenstadt and H. Rootzen, Chapman and Hall/CRC Press, London, pp Coles S., An introduction to statistical modelling of extreme values, Springer Series in Statistics, Verlag UK Karl T.R., Knight R.W., Secular Trends of Precipitation Amount, Frequency, and Intensity in the United States, Bulletin of the American Meteorological Society Nicholls N. and Kariko A., 1992: East Australian rainfall events: Interannual variations, trends, and relationships with the Southern Oscillation. Fifth Int. Meeting Stat. Climatol., 5, J82 J86 Yu B., Neil D.T., Global warming and regional rainfall: the difference between average and high intensity rainfalls. Int. J. Climatol., 11: Brunetti M., Maugeri M., Nanni T., 2001: Changes in total precipitation, rainy days and extreme events in North Eastern Italy. Int. J. Climatol., Brunetti M., Buffoni L., Maugeri M., Nanni T., Precipitation intensity trends. in Northern Italy Int. J. Climatol. 20: Karl T.R., Knight R.W., Plummer N., Trends in high-frequency climate variability in the twentieth century. Nature 377: Coles S., An introduction to statistical modelling of extreme values, Springer Series in Statistics, Verlag UK Gabriel K.R. and Neumann J., A Markov chain model for daily rainfall occurence at Tel-Aviv. Quart. J. R. Met. Soc., 88, De Arruda H.V., and Pinto H.S., An Alternative Model for dry-spell probability analysis. Mon. Wea. Rev., 108, Berger A. and Goossens CHR., Persistence of wet and dry spells at Uccle (Belgium). J. Clim. Vol 3,
ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.
ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite
DettagliFebbraio, 2015. Lo scenario energetico 2014
Febbraio, 2015 Lo scenario energetico 2014 Il quadro dell energia elettrica in Italia vede persistere due elementi caratteristici: il perdurare della crisi economica con conseguente riduzione della domanda
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliBollettino mensile di monitoraggio della siccità
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ARPAS Dipartimento Meteoclimatico Servizio Meteorologico, Agrometeorologico ed Ecosistemi Bollettino mensile di monitoraggio della siccità AGENZIA
DettagliMETEOTRENTINO REPORT
Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO 2012-2013 L inverno 2012-2013 (trimestre dicembre 2012 febbraio 2013) è stato caratterizzato nella nostra regione sia da
DettagliUN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO
Con il patrocinio di energia UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO Dopo un anno di monitoraggio climatico nella città di Perugia, effettuato grazie alla rete meteo installata
DettagliALLEGATO D ANALISI STATISTICA DEI DATI METEOROLOGICI
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE U.O. Tutela dell aria ed agenti fisici PIANO PROVINCIALE DI TUTELA DELLA QUALITÀ DELL ARIA ALLEGATO D ANALISI STATISTICA
DettagliANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015
Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Ottobre 2015 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti,
DettagliNota informativa 06 Aprile 2007 1
Nota informativa 06 Aprile 2007 1 Situazione della disponibilità idrica nel bacino del Fiume Adige. 1) Invasi artificiali regolati 2 Tabella 1 Confronto fra i volumi invasati 3 Figura 1 Confronto fra i
DettagliMetodi statistici per le ricerche di mercato
Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per
DettagliPROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)
laborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 213 3 - L ONIZIONI MTOROLOGIH NL TRRITORIO LL PROVINI I RVNN (on la collaborazione di RP - SIM) 3.1 - Gli indicatori meteorologici
DettagliCURVE DI POSSIBILITA PLUVIOMETRICA Ancona Torrette Osimo Baraccola Recanati
CURVE DI POSSIBILITA PLUVIOMETRICA Ancona Torrette Osimo Baraccola Recanati ANALISI DELLE PRECIPITAZIONI INTENSE Le curve di possibilità pluviometrica sono state stimate a partire dai dati delle massime
DettagliAnalisi della performance temporale della rete
Analisi della performance temporale della rete In questo documento viene analizzato l andamento nel tempo della performance della rete di promotori. Alcune indicazioni per la lettura di questo documento:
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliRelazioni statistiche: regressione e correlazione
Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica
DettagliI giudizi sull esperienza universitaria
. I giudizi sull esperienza universitaria Tra i laureati si rileva una generale soddisfazione per l esperienza universitaria nei suoi diversi aspetti. Sono molto apprezzati il corso di studio inteso come
DettagliPolitecnico di Torino. Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio
Politecnico di Torino Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio a.a. 2012-2013 ESERCITAZIONE 1 VALUTAZIONE DELLA RARITÀ DI UN EVENTO PLUVIOMETRICO ECCEZIONALE 1. Determinazione del periodo di
DettagliANALISI CLIMATOLOGICA PER IL TERRITORIO DI CAMPI BISENZIO
ANALISI CLIMATOLOGICA PER IL TERRITORIO DI CAMPI BISENZIO FONDAZIONE PER IL CLIMA E LA SOSTENIBILITA 1 Ver. 1.1 ANALISI CLIMATOLOGICA PER IL TERRITORIO DI CAMPI BISENZIO Gaetano Zipoli Firenze, Luglio
DettagliUn po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica
Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliDocumento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici
Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative
DettagliLe votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 123
7. Le votazioni I fattori che incidono sulla probabilità di ottenere buoni risultati sono gli stessi che agivano nel precedente ordinamento universitario: genere (femminile), elevato grado di istruzione
DettagliGen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Tot. Tabella 1. Andamento richiesta energia elettrica negli anni 2013, 2014 e 2015
Marzo, 2016 Quadro energetico 1 La situazione dell energia elettrica in Italia nel 2015 in rapporto al 2014 presenta alcuni elementi caratteristici opposti rispetto al confronto tra 2014 e 2013: il timido
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
DettagliCorso di Psicometria Progredito
Corso di Psicometria Progredito 3.1 Introduzione all inferenza statistica Prima Parte Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014
DettagliANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL
ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL IN PROVINCIA DI PERUGIA Ottobre 2013 ooo A cura dell Ufficio Prezzi Camera di Commercio di Perugia Indice Introduzione pag. 5 I prezzi del GPL nel I semestre 2013 - Sintesi
DettagliStatistica descrittiva
Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio Corso di Costruzioni Idrauliche A.A. 2004-05 www.dica.unict.it/users/costruzioni Statistica descrittiva Ing. Antonino Cancelliere Dipartimento
DettagliIntroduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai
Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai danni da eventi atmosferici Ronchi Romina Milano, 1 Giugno 2011 CONTENUTI Lo studio
DettagliRiassunto L intervento mira a descrivere la rete agrometeorologica nazionale del Ministero delle Politiche Agrarie e Forestali.
74 LA RETE AGROMETEOROLOGICA NAZIONALE DEL MINISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI Maria Carmen Beltrano Ufficio Centrale di Ecologia Agraria - Roma Riassunto L intervento mira a descrivere la
DettagliANALISI DEL PRODOTTO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano alcuni
Dettagli1. Distribuzioni campionarie
Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie
DettagliAbbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).
ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo
DettagliBollettino Agrometeorologico Viticoltura
Viale Bornata 11 25123 Brescia tel 3.362285-3677 assistenzatecnica@centrovitivinicoloprovinciale.it Bollettini e schede del Manuale di Viticoltura del CVP su: www.centrovitivinicoloprovinciale.it - BOLLETTINO
DettagliRecupero, esame critico, omogeneizzazione ed analisi di serie storiche secolari italiane di dati meteorologici
Recupero, esame critico, omogeneizzazione ed analisi di serie storiche secolari italiane di dati meteorologici M. Maugeri 1, M. Brunetti 2, L. Buffoni 3, F. Mangianti 4, F. Monti 1, T. Nanni 2, R. Pastorelli
DettagliRelazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre
Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliLA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?
LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho
DettagliRelazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11
Presupposti e fondamenti per la determinazione del valore del contributo tariffario per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per l anno 2012 di cui ai decreti ministeriali 20 luglio
DettagliControllo di qualità dei dati giornalieri di temperatura minima e massima e di precipitazione
Quaderno Tecnico ARPA-SIM n 15/2003 Controllo di qualità dei dati giornalieri di temperatura minima e massima e di precipitazione Valentina Pavan Rodica Tomozeiu Andrea Selvini Stefano Marchesi Chiara
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliCOMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1
10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliIl riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.
LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico
DettagliDEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA
DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica
DettagliIgiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli
Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 Maggio 2013 Più raccolta, meno prestiti PIÚ RACCOLTA, MENO PRESTITI Continuano a ridursi gli impieghi, con saggi che nel caso delle famiglie raggiungono valori di massimo
DettagliIndice Credit Suisse delle casse pensioni svizzere 1 trimestre 2015
Indice Credit Suisse delle casse pensioni svizzere 1 trimestre 2015 Da inizio anno 2015: 1,51% 1 trimestre 2015: 1,51% Inizio anno soddisfacente nonostante la performance negativa di gennaio Quota di liquidità
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliMETEOTRENTINO REPORT
Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2014 L estate 2014 (trimestre giugno-luglio-agosto 2014) verrà ricordata come particolarmente anomala sia nella nostra regione
DettagliMercato dei Titoli di Efficienza Energetica
Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2014 Pubblicato in data 02 febbraio 2015 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliPro e contro delle RNA
Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;
DettagliMODENA E IL SUO CLIMA
Comune di Modena - SERVIZIO STATISTICA: note divulgative Pagina 1 di 2 MODENA E IL SUO CLIMA Modena, pur non essendo estranea al fenomeno del riscaldamento generalizzato, continua ad essere caratterizzata
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli
DettagliI GRUPPI TRANSFRONTALIERI.
I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate
DettagliANALISI DEL MUTUATARIO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano
DettagliLE CARTE DI CONTROLLO (4)
LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale
Dettagli2. Leggi finanziarie di capitalizzazione
2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M
DettagliEsercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco
Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Alfonso Iodice D Enza April 26, 2007 1...prima di cominciare Contare, operazione solitamente semplice, può diventare complicata se lo scopo
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliCUSTOMER SATISFACTION 2011
DIREZIONE REGIONALE MOLISE CUSTOMER SATISFACTION 2011 REPORT DI SINTESI DELLE SEDI DELLA REGIONE MOLISE CAMPOBASSO e sedi di pertinenza ( Isernia e Termoli) Rilevazione 2011 della soddisfazione dell utenza
DettagliLE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO
LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA
Dettaglial budget di cassa mensile
un esempio molto semplice : dal bilancio previsionale al budget di cassa mensile Lo stato patrimoniale dell anno x : ATTIVO PASSIVO Cassa 5.000 Fornitori Clienti 300.000 Banche Scorte 100.000 Capitale
DettagliLE AVVERSITA' ATMOSFERICHE IN AGRICOLTURA NELLA REGIONE VENETO NEL PERIODO 1978-2003
LE AVVERSITA' ATMOSFERICHE IN AGRICOLTURA NELLA REGIONE VENETO NEL PERIODO 978-23 Alessandro Chiaudani*, Gabriele Tridello*, Filippo Turetta*, Maurizio Borin**, Marco Politeo**, Paolo Rosso***, Francesco
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
Dettagli6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000
pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma
DettagliLibrerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video
Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile
DettagliStima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una
DettagliMercato dei Titoli di Efficienza Energetica
Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2013 Pubblicato in data 30 gennaio 2014 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...
Dettagli11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi
. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi I processi idrologici evolvono, nello spazio e nel tempo, secondo modalità che sono in parte predicibili (deterministiche) ed in parte casuali (stocastiche
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 maggio 2015 I primi effetti del QE! I dati di marzo 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano i primi effetti del Quantitative Easing della BCE. L effetto di questa misura
DettagliBenchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna
Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliMetodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici
Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.
DettagliPROGETTO EM.MA PRESIDIO
PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliPIANO GENERALE DI BONIFICA E DI TUTELA DEL TERRITORIO
PIANO GENERALE DI BONIFICA E DI TUTELA DEL TERRITORIO (L.R. 8 maggio 29 n. 12, art. 23) PRIMA STESURA LUGLIO 21 2) CARATTERIZZAZIONE PLUVIOMETRICA DEL COMPRENSORIO CONSORZIALE CONSORZIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE
DettagliIL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA
IL SISTEMA DI PREVISIONE DEL DISAGIO BIOCLIMATICO IN EMILIA-ROMAGNA Studio del fenomeno dell isola di calore Area urbana di Bologna Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA Emilia Romagna IL
DettagliGESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A
GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A Lezione 10 CAMPIONAMENTO (pag. 62-64) L indagine campionaria all interno di una popolazione consiste nell estrazione di un numero limitato e definito di elementi che
DettagliLa dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.
La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa
DettagliFondamenti e didattica di Matematica Finanziaria
Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio
DettagliUNIVERSITÀ DI PISA AREA BIBLIOTECARIA ARCHIVISTICA MUSEALE INDAGINE PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI DELLE BIBLIOTECHE AGGIORNAMENTO 2008
UNIVERSITÀ DI PISA AREA BIBLIOTECARIA ARCHIVISTICA MUSEALE INDAGINE PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI DELLE BIBLIOTECHE AGGIORNAMENTO 2008 Gruppo di lavoro costituito da R. Baviello, R. Bertozzi, P. Carloni,
DettagliVERIFICA DELLE IPOTESI
VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi
DettagliRISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO
RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)
DettagliIntervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.
Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,
DettagliSTATISTICA IX lezione
Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliSistema Informativo Geografico:
Sistemi Informativi Geografici Sistema Informativo Geografico: È un sistema informativo che tratta informazioni spaziali georeferenziate, ne consente la gestione e l'analisi. Informazioni spaziali: dati
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliCapitolo 12 La regressione lineare semplice
Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara
DettagliIl successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11
Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Materiali per l autovalutazione e la rendicontazione sociale Settembre 2011 Il successo degli studenti
DettagliSERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11
SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli
DettagliI tassi di interesse nella realtà di Eurolandia
I tassi di interesse nella realtà di Eurolandia Nel nostro modello semplificato dei mercati finanziari abbiamo visto come gli interventi della Banca Centrale influiscono sull unico tasso di interesse previsto
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliGestione Turni. Introduzione
Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente
Dettagli