La distribuzione dei dividendi delle società di capitali

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1 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 1 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali È prassi, quando l andamento societario lo consente, provvedere alla distribuzione di dividendi dopo l approvazione del bilancio annuale. La procedura, tuttavia, è soggetta a particolari vincoli da parte del codice civile che: richiede l assunzione di una apposita decisione da parte dell assemblea; impone che gli utili sia regolarmente conseguiti e risultanti da un bilancio regolarmente approvato (anche con la medesima assemblea che dispone la distribuzione); sancisce che n vi debba essere perdite del capitale sociale, diversamente ricorre l obbligo di reintegrarlo o ridurlo in misura corrispondente. Non è possibile, in aggiunta, provvedere alla erogazione di acconti su dividendi, se n per i particolari soggetti previsti dall articolo 2433-bis (sostanzialmente, società quotate in borsa, soggetti finanziari, etc.). Prima di ipotizzare una distribuzione di utili, ancora, si dovrà verificare di avere soddisfatto l alimentazione della riserva legale nella misura minima prescritta per legge. Ancora più in generale, poi, va detto che nel patrimonio della società debbo essere presenti delle riserve distribuibili, come si può evincere dall apposito prospetto del capitale e delle riserve presente nella ta integrativa (con esclusione del bilancio delle micro imprese). Ad esempio, n potrà essere distribuita la riserva per utili su cambi n realizzati, citata dall articolo 2426, numero 8-bis), così come n si potrà distribuire riserve se n ne residui di sufficienti a coprire la parte n ancora ammortizzata dei costi di impianto e Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 1

2 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 2 ampliamento e di sviluppo, come dispone il numero 5) del citato articolo. Iltre, è consigliabile provvedere alla distribuzione qualora vi sia risorse liquide sufficienti; in difetto, pur in assenza di u specifico divieto rmativo, si potrebbe creare un indebito squilibrio sulle casse sociali, capace di ingenerare deplorevoli situazioni di dissesto. Verificate tutte le suddette condizioni si potrà procedere alla formalizzazione della decisione dei soci. La decisione dei soci Per giungere alla materiale distribuzione degli utili, si dovrà perfezionare un assemblea con la quale si decide la misura e la tempistica dell erogazione; l esempio che segue può costituire una valida traccia, da adattare alle singole previsioni statutarie. Verbale di assemblea ordinaria di distribuzione degli utili In data /. /2017, alle ore :., presso la sede sociale, si è riunita l assemblea ordinaria totalitaria (oppure regolarmente convocata) della società Alfa Srl per deliberare sul seguente: Ordine del gior 1. Proposta di distribuzione dell utile di esercizio chiuso al 31 dicembre So presenti i Sigri., componenti del CdA, oltre che tutti i soci rappresentanti Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 2

3 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 3 in proprio o per delega l intero capitale sociale. A rma dello statuto, assume la presidenza dell assemblea il Sigr.., il quale, chiamato a fungere da Segretario il Sigr.., che accetta, constata che l assemblea è regolarmente costituita. Il Presidente chiede ai presenti se qualcu si trovi in situazione impeditiva alla manifestazione del voto o si opponga alla prosecuzione dei lavori; nessu risponde e, pertanto, si passa allo svolgimento dell ordine del gior. Il Presidente evidenzia che il bilancio dell esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 è stato regolarmente approvato dall Assemblea dei soci in data / / 2017; dal medesimo documento si evince la presenza di riserve distribuibili per un totale ammontare di euro.. oltre che l assenza di impedimenti o limiti di natura legislativa o derivanti dallo statuto. La situazione finanziaria della società è florida e consente una erogazione si ad un importo di euro. Pertanto, risulta possibile una distribuzione di dividendi per un ammontare massimo di euro.. Dopo la discussione, l assemblea dei soci all unanimità, delibera: di provvedere ad una distribuzione di dividendi per un importo di euro.. da destinare ai soci proporzionalmente ai diritti a ciascu spettanti; di prelevare detto importo dalla Riserva Straordinaria; di provvedere alla materiale erogazione a decorrere dal gior / / Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 3

4 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 4 Dopo di che, null altro essendovi da deliberare e n avendo alcu chiesto la parola, la seduta viene tolta alle ore :. previa lettura e approvazione del presente verbale. Luogo e data Il Segretario Il Presidente Assunta la decisione, si dovrà rammentare che la delibera deve essere registrata a tassa fissa di 200 euro entro i 20 giorni successivi alla sua assunzione. In particolare si dovrà: predisporre 2 copie della delibera complete di marca da bollo da 16 euro; compilare il modello 69 in duplice copia; versare l imposta di registro di 200 con modello F23 (causale RP, codice tributo 109T). Contabilmente, la distribuzione dovrà essere recepita nelle scritture contabili con le seguenti antazioni (salvo quanto si dirà a seguire, per le partecipazioni n qualificate): Riserva Straordinaria a Debiti v.so Soci per dividendi Deliberata distribuzione di utili ai soci con assemblea del. /. / 2017 Debiti v.so soci per dividendi a Banca XY c/c n Pagamento utili ai soci I riflessi di natura fiscale Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 4

5 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 5 In linea di principio, la distribuzione di utili ai soci (persone fisiche, n esercenti attività di impresa) determina il prodursi di un reddito di capitale (c.d. dividendo) soggetto a differente tassazione. Infatti, si registra la seguente differenziazione: socio titolare di partecipazione qualificata (percentuale di partecipazione al capitale superiore al 25% o percentuale spettante di diritto di voto superiore al 20%): la tassazione avviene con concorrenza di una quota parte del dividendo alla formazione del reddito complessivo (quindi con inserimento nel quadro RL del modello Redditi), come da tabella che segue; Utili formati in capo alla società si al % Utili formati in capo alla società dal 2008 al ,72% Utili formati in capo alla società dal ,14% socio titolare di partecipazione n qualificata (quindi che n raggiunge i target del punto precedente): la tassazione avviene in modo definitivo mediante trattenuta di una ritenuta a titolo di imposta del 26% (quindi il socio n deve inserire tale reddito nella propria dichiarazione). In tal caso, la scrittura contabile già sopra illustrata (nell ipotesi in cui tutti i soci fossero titolari di partecipazioni n qualificate) dovrà essere adattata come segue: Riserva Straordinaria a Debiti v.so Soci per dividendi Deliberata distribuzione di utili ai soci con assemblea del. /. / 2017 Debiti v.so soci per dividendi a a Banca XY c/c n Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 5

6 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 6 a Erario c/ ritenute d imposta Pagamento utili ai soci Qualora il socio fosse una società di capitali (ad esempio, una Srl che partecipa un altra Srl) i dividendi resta imponibili nella misura del 5%, con necessità di operare una variazione in diminuzione per la restate parte del 95 nella dichiarazione dei redditi. Qualora il socio fosse un soggetto Irpef che detiene la partecipazione in regime di impresa, il dividendo sarà rilevante (a prescindere dalla qualificazione, o me della partecipazione) per la sola quota: del 40%, se relativo a utili e riserve formatesi si al 2007; del 49,72%, se relativo a utili e riserve formatesi dal 2008 al 2016; del 58,14%, se relativo a utili e riserve formatesi dal 2017; con la conseguente necessità di operare una variazione in diminuzione nel quadro RF della dichiarazione dei redditi per il complemento (60%, 50,28%, 41,86%). Fiscalmente, funziona la presunzione per cui si considera distribuite per prime le riserve tassate in modo più blando in capo al socio (quindi, quelle rilevanti al 40%, poi quelle al 49,72% e, infine, quelle al 58,14%). Se oggetto di distribuzione fossero delle riserve fiscalmente qualificate come in sospensione di imposta, oltre alla tassazione in capo al socio si produrrebbe anche l imposizione in capo alla società, mediante una variazione in aumento nella dichiarazione dei redditi. Qualora la società avesse operato la ritenuta a titolo di imposta, il versamento delle somme trattenute dovrà essere effettuato entro il gior 16 del mese successivo al trimestre solare Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 6

7 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 7 di erogazione del dividendo, utilizzando il modello F24 con il codice tributo La compilazione è schematizzata come segue, così come proposto dallo stesso sito dell Agenzia delle entrate. codice tributo 1035 indicare il mese di riferimento, nell esempio 03 indicare an di imposta in cui si effettua il pagamento, nell esempio 2017 indicare l importo totale delle ritenute n compilare somma degli importi a debito indicati nella sezione Erario somma degli importi a credito indicati nella sezione Erario, n compilare se n so presenti importi a credito saldo (A B): indicare il saldo (totale A totale B) codice ufficio: n compilare codice atto: n compilare Quanto sopra accade a condizione che oggetto di distribuzione sia una riserva fiscalmente considerata di utili (e n di capitale); tuttavia, qualora la società decida (civilisticamente) di distribuire riserve di capitale e fossero presenti riserve di utili, fiscalmente si considererebbero distribuite per prime queste ultime, tassate in capo ai soci. Va infine rammentato che: la società dovrà rilasciare ai soci titolari di partecipazioni qualificate la certificazione modello CUPE, in forma cartacea, entro il 28 febbraio dell an successivo; la società dovrà provvedere alla compilazione del modello 770, per dare conto dell avvenuta distribuzione degli utili ai soci. Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 7

8 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 8 Società CHECK LIST PER LA DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI Adempimento Esito Check 1 Esisto utili regolarmente conseguiti e risultanti da un bilancio regolarmente approvato? 2 Si è in presenza di perdite che riduco l ammontare del capitale? 3 È stata regolarmente alimentata la riserva legale? 4 Esiste necessità di vincolare le riserve a copertura della parte n ancora ammortizzata di spese di impianto e ampiamento e di sviluppo? 5 Esisto riserve distribuibili dall ultimo bilancio approvato? 6 Si è verificata la natura fiscale della riserva (utili, capitale e sospensione di imposta)? 7 Si è verificata la possibile applicazione della presunzione di prioritaria distribuzione delle riserve di utili rispetto a quelle di capitale? 8 È stato predisposto il verbale di assemblea in duplice copia? 9 È stata effettuata la registrazione all Agenzia delle entrate entro 20 giorni dall assemblea (marche da bollo, modello 69, modello F23 con versamento di 200 euro)? Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 8

9 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 9 10 È stata scadenzata l eventuale ritenuta sugli utili erogati a titolari di partecipazioni n qualificate? 11 È stata scadenzata la predisposizione del modello CUPE entro il 28 febbraio dell an successivo? 12 È stata scadenzata la predisposizione e trasmissione del modello 770? Con la circolare n. 20/E del 13 luglio 2017 l Agenzia delle entrate ha fornito i consueti chiarimenti annuali in ordine all applicazione degli studi di settore e dei parametri per il periodo d imposta Come già ricordato in precedente informativa, con il periodo d imposta 2016 termina l applicazione della disciplina di accertamento riguardante gli studi di settore e i parametri per lasciare spazio dal 2017 alla nuova disciplina degli indici sintetici di affidabilità (ISA), come da ultimo disciplinati dall art.9-bis del DL 50/17, convertito nella legge 96/17. Tralasciando gli aspetti che n han subito modificazioni rispetto al passato, vediamo quindi di riepilogare in forma di rappresentazione schematica i principali chiarimenti forniti con il citato documento di prassi. Indicatore Margine per addetto n dipendente La previsione, contenuta nel DM Ecomia e finanze del 24 marzo 2014, che l indicatore Margine per addetto n dipendente n fornisse esiti di coerenza per gli studi di settore approvati per il periodo di imposta 2013, n risulta più valida per il periodo d imposta 2016, dal momento che gli studi al tempo interessati so stati tutti sottoposti a revisione: di conseguenza, Gerico 2017 fornirà l esito di coerenza relativo all indicatore Margine per addetto n dipendente Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 9

10 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 10 Semplificazione nella modulistica Riduzione del numero degli studi di settore Aggiornamento codici cause di esclusione con obbligo di compilazione del modello studi La modulistica degli studi di settore relativa al periodo d imposta 2016 risulta interessata da una significativa attività di semplificazione; in particolare, risulta tevolmente ridotte le informazioni richieste nei modelli degli studi di settore (circa righi in me) Il numero di studi di settore approvati per il periodo di imposta 2016 risulta essersi ridotto rispetto alle annualità precedenti, in conseguenza dell accorpamento di alcuni di essi. In particolare, con riferimento agli studi di settore del commercio al dettaglio ambulante, a quelli degli intermediari del commercio ed a quelli relativi alla bilitazione di tessili Nel modello Redditi 2017, la causa di esclusione dall applicazione degli studi di settore identificata con il codice 12, relativa a tutte le fattispecie rientranti nei casi previsti dagli articoli 2 e 5, D.M. 11 febbraio 2008 (inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore per il periodo di imposta cui si riferisce la presente dichiarazione), risulta sostituita dalle seguenti cause di esclusione: 12: soggetti esercenti attività d impresa, cui si applica gli studi di settore, per il periodo d imposta in cui cessa di avere applicazione il regime dei minimi o il regime forfettario 13: società cooperative a mutualità prevalente di cui all articolo 2512, cod. civ. 14: soggetti che redigo il bilancio in base ai principi contabili internazionali 15: soggetti che esercita in maniera prevalente Attività dei consorzi di garanzia collettiva fidi ( ), Attività di Bancoposta ( ), Affitto di aziende ( ) o soggetti multiattività (che esercita due o più attività di impresa, n rientranti nel medesimo studio di settore, qualora l importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività n rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore relativo all attività prevalente superi il 30 per cento dell ammontare totale dei ricavi dichiarati) Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 10

11 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 11 Soggetti colpiti da eventi sismici nel 2016 Presentazione modello studi per sola acquisizione dati Quadro A personale addetto all attività Quadro E beni strumentali Nella Parte Generale delle relative istruzioni è stata data indicazione che I soggetti con residenza o sede operativa in u dei comuni individuati negli allegati 1 e 2, D.L. 189/2016, convertito dalla L. 229/2016, che in ragione della specifica situazione soggettiva dichiara la causa di esclusione dell applicazione degli studi di settore relativa al periodo di n rmale svolgimento dell attività, n so obbligati alla presentazione del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore. Iltre, so state integrate le ipotesi esemplificative di cause di esclusione relative al periodo di n rmale svolgimento dell attività riportate nella citata Parte Generale, richiamando anche quelle indicate al 8 della circolare n. 30/E/2013 in relazione agli eventi sismici Anche per il periodo di imposta 2016 si rileva la presenza di talune attività per le quali viene richiesta la presentazione del modello studi di settore per la sola acquisizione dei dati. Gli esiti dell applicazione degli studi di settore in relazione a tali attività n rileva ai fini dell accertamento; di conseguenza, resta applicabili i parametri. Si tratta degli studi: WD29U, WD30U, WD33U, WD35U, WD47U, YD18U, VG99U, WG70U, WG90U, WG91U, V K30U Si è concluso il processo di omogeneizzazione, iniziato nel 2015, delle informazioni presenti nei quadri A dei diversi studi finalizzato a semplificare la struttura della modulistica dichiarativa degli studi di settore. Per tutti i modelli relativi al periodo di imposta 2016, è quindi previsto un unico documento che contiene le istruzioni per la compilazione Con riferimento ad alcuni modelli studi che presenta nel quadro E la sezione relativa al valore dei beni mobili strumentali suddivisi per fasce di vetustà (ad es. WD20U e WG69U) è stato eliminato dal titolo della sezione, per il periodo d imposta 2016, il riferimento all an di immatricolazione di tali beni Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 11

12 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 12 Quadro F e G elementi contabili eliminazione area straordinaria del CE Quadro F e G elementi contabili regime forfettario Quadro F e G elementi contabili accorpamento righi F14 e F15 Quadro F e G elementi contabili iperammortamenti per soggetti con periodo d imposta n solare Indici sintetici di affidabilità (ISA) Nostante l eliminazione della sezione straordinaria del Conto ecomico, disposta dal D.Lgs. 139/2015 è stata sostanzialmente confermata la struttura del quadro F (rigo F26), ma è stata comunque prevista la possibilità di indicare facoltativamente in F05 Altri proventi e componenti positivi, i proventi straordinari n più classificabili nella voce E20 del Conto ecomico, atteso che tale voce n risulta significativa ai fini dell applicazione degli studi. La scelta di n modificare la struttura del quadro F consente la corretta applicazione degli studi di settore evitando criticità nella stima dei ricavi o nel calcolo degli indicatori, dovute a poste contabili classificate in altre voci del Conto Ecomico (diverse da proventi e oneri straordinari) per effetto delle vità introdotte dal citato D.Lgs. È previsto l aggiornamento dei righi F40 e G23 per tener conto del nuovo regime forfetario previsto dall articolo 1, cod. civ , L. 190/2014 Si è concluso nel periodo d imposta 2016 il processo di accorpamento del contenuto dei righi F14 e F15 iniziato nel Si è ritenuto opportu proseguire nella scelta effettuata gli scorsi anni di n modificare la numerazione delle variabili contenute nel quadro F, adottando la sequenza dei righi che prevede il salto dal campo F14 a F16 Allo scopo di rendere neutrale la maggiorazione del 150% ai fini dell esito dell applicazione degli studi di settore, mantenendo, al contempo, l identità tra l importo del reddito d impresa dichiarato nel quadro F dei modelli studi di settore e nel quadro RF del modello Redditi 2017, sarà possibile inserire tali quote maggiorate all inter del campo 6 del rigo F18, ovvero, del campo 3 del rigo F20, destinati ad accogliere l importo relativo alla maggiorazione del 40% Nel corpo dei modelli relativi ad alcuni studi di settore approvati a partire dal periodo d imposta 2016, è stato inserito un apposito quadro Z Dati complementari, per chiedere ulteriori informazioni utili per le future attività di analisi correlate alla elaborazione dei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 12

13 La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 13 Regime premiale Con provvedimento dell Agenzia delle entrate del 23 maggio 2017 è stata disciplinato l accesso, in via sperimentale e per il solo periodo di imposta 2016, al regime premiale in argomento per 155 studi di settore, di cui u relativo ad attività di lavoro automo e due relativi sia alle attività di impresa che di lavoro automo (studi con doppio quadro contabile) Comunicazioni di compliance Contribuenti in regime forfettario Nelle comunicazioni dell Agenzia delle entrate disponibili nel Cassetto fiscale viene specificato che, nel caso in cui il contribuente ricosca gli errori od omissioni rilevati, ha la possibilità di correggerli mediante il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa e beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse. Da quest an, iltre, viene indicato un codice atto in alto a destra di ogni singola comunicazione, che dovrà essere riportato dal contribuente nel modello F24 per versare gli importi dovuti a seguito di ravvedimento operoso. Eventuali chiarimenti potran essere forniti utilizzando il software Comunicazioni amalie 2017, disponibile sul sito dell Agenzia delle entrate Con riferimento alle modalità di compilazione del prospetto deminato Regime forfetario per gli esercenti attività d impresa, arti e professioni Obblighi informativi, all inter del quadro RS del modello Redditi PF 2017, viene precisato che in caso di assenza di dati da comunicare ai righi da RS374 a RS381 del prospetto, deve essere barrata l apposita casella RS382. Tale casella di servizio, seppur n prevista dal modello dichiarativo, risulta presente nelle relative specifiche tecniche e nel software di trasmissione Redditi PF Studio Pragma La distribuzione dei dividendi delle società di capitali 13

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