NOTIZIARIO LA PAROLA AL PRESIDENTE. luglio 2013 nr. 1



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NOTIZIARIO Valsugana e Tesino luglio 2013 nr. 1 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/TN - Taxe Percue Editore: Cassa Rurale Valsugana e Tesino Registrazione al Tribunale di Trento n. 1163 del 20/3/03. Direttore responsabile Walter Liber Redazione: Servizio Stampa e Comunicazione Federazione Trentina della Cooperazione Testi: Paolo Dorigato Realizzazione e stampa: Grafiche Futura, Trento Periodicità: semestrale LA PAROLA AL PRESIDENTE Le banche cooperative non hanno contribuito alla fragilità del sistema finanziario, ma subiscono ora sia i colpi della crisi economica scatenata dalla crisi finanziaria, che il conseguente diluvio normativo. Avv. Alessandro Azzi Presidente BCC "del Garda di Montichiari (Brescia) Presidente Federcasse Gentili Socie Cari Soci, con l Assemblea ordinaria di Villa Agnedo dello scorso 26 maggio si è conclusa l intensa stagione primaverile di incontri istituzionali organizzati dalla Cassa Rurale, che ha preso avvio nel mese di marzo con tre riunioni di zona - presenti i referenti delle associazioni di volontariato - per proseguire quindi in aprile con ben cinque momenti preassembleari, ai quali hanno partecipato più di 300 Soci. Ringrazio qui gli oltre 400 Soci che, nonostante il sole domenicale (una rarità in questa piovosa e fredda primavera ) e gli altri importanti, concomitanti appuntamenti in zona, hanno deciso di dedicare una mattinata alla loro Cassa Rurale, impegnandosi nell'approvazione del bilancio e negli altri punti all ordine del giorno (in merito ai quali diamo ampia informativa in questo numero) oltre che nell' elezione delle cariche sociali di prima scadenza. Sarà nostro particolare impegno pro futuro individuare una data non coincidente con altri eventi rilevanti del territorio, al fine di consentire un afflusso ancora maggiore alla nostra assemblea. Come sempre l assemblea (ma questo vale anche per le preassemblee) è stata l occasione per rivedere tante facce conosciute e per conoscerne di nuove, ascoltare dal vivo le sensazioni dei nostri Soci e condividere con loro le difficoltà del particolare momento che stiamo attraversando, il percorso fatto in questi primi mesi, le strategie prossime e future della nostra Cassa. Sono profondamente convinto che solo parlandoci e guardandoci negli occhi si possa tradurre in concreto il vero valore dell essere Soci di una realtà cooperativa come la Cassa Rurale: non possiamo e non dobbiamo limitarci ad enunciazioni di principio in tema di partecipazione e di condivisione, ma sarà nostro preciso compito adottare comportamenti effettivi in linea con quanto stabilito dallo Statuto e dalle delibere assembleari. Proprio in questo senso vanno intese le svariate novità che abbiamo cercato di introdurre nei diversi momenti di incontro con voi Soci. Negli incontri preparatori all Assemblea infatti non abbiamo voluto limitarci ad una fredda presentazione dei dati di bilancio ed alla mera individuazione dei candidati per il Consiglio di Amministrazione: abbiamo deciso invece di compiere un maggiore sforzo di analisi per fornire ai partecipanti una quanto più esaustiva illustrazione 1

della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Cassa, corredata da un sintetico ma significativo resoconto della situazione economica e sociale di ognuna delle zone che compongono il territorio di competenza. In occasione dell Assemblea abbiamo consegnato a ciascun Socio un fascicolo ideato per facilitare la comprensione dei temi trattati e seguire l evoluzione delle questioni trattate nell'ordine del giorno; in sostanza, un comodo vademecum da consultare non solo durante l Assemblea, ma anche, e soprattutto, una volta rientrati a casa. Dai primi commenti raccolti tra i partecipanti mi è parso di capire che questi sforzi sono stati riconosciuti ed apprezzati; riteniamo di aver compiuto i passi necessari per fornire al Socio un quadro completo ed articolato dello stato di salute della Cassa Rurale. Sono e siamo convinti che solo la chiarezza e la trasparenza conducano a decisioni consapevoli e, di conseguenza, consentano l'impostazione di politiche e strategie coerenti ed efficaci. Penso che ciascuno di voi, cari Soci, sia perfettamente conscio della delicatezza e della complessità dell attuale contingenza economica e sociale. La Cassa Rurale, in quanto istituzione finanziaria profondamente radicata nel tessuto economico locale, non è immune da ciò e risente quotidianamente delle difficoltà che le imprese ed ormai anche le famiglie incontrano ogni giorno. Proprio alla luce di questa consapevolezza, la scelta del Consiglio di Amministrazione è stata quella di adottare un atteggiamento di estrema prudenza nella valutazione del portafoglio crediti, necessario per affrontare, quanto più possile anticipandole, le eventuali situazioni di tensione che potrebbero determinarsi nei prossimi anni. Il recente monito del Governatore della Banca d Italia, che ha invitato le banche italiane a porre la massima attenzione al rispetto delle regole e delle prassi operative, nonchè a ritornare con convinzione all attività bancaria tradizionale, ci trova attenti, consapevoli e ben preparati: nel costante rispetto delle normative e dei requisiti di vigilanza continueremo a fare il nostro lavoro ed a svolgere il ruolo per il quale siamo nati, ossia quello di banca locale, attenta alle esigenze dei singoli Soci e Clienti, avente quale fine e scopo lo sviluppo economico e sociale del territorio al quale siamo intimamente legati e che tanto ci sta a cuore. Credo, e sono convinto di interpretare il vostro pensiero, cari Soci, che con l'operazione di aggregazione delle nostre tre realtà di credito territoriali, abbiamo dato una vera dimostrazione di quello spirito di solidarietà che è uno dei valori fondamentali del movimento cooperativo. Credo ancora che abbiamo dato un esempio al mondo della cooperazione trentina, esempio del quale possiamo andare fieri ed orgogliosi, immagine di una Valsugana unita e solidale nelle difficoltà del tempo presente, come sempre lo è stata nel passato: un credito da far valere e spendere nelle sedi opportune in futuro. Concludo dedicando a Voi, cari Soci, l'augurio più sincero affinchè il periodo estivo sia occasione per ritemprare il corpo e lo spirito e ripartire più carichi e fiduciosi, affrontando con animo sereno e forte le sfide che ci attendono nel prossimo futuro. Il Presidente Avv. Paolo Zanetti 2

ASSEMBLEA DEI SOCI NOTIZIARIO Valsugana e Tesino nr. 1 luglio 2013 Nel suo discorso introduttivo e di benvenuto, il Presidente Paolo Zanetti ha ribadito l estrema delicatezza del momento economico e sociale del Paese, che naturalmente incide anche sui territori di competenza della Cassa. E proprio nei momenti di difficoltà, ha ribadito Zanetti, che emergono l ingegno, la spinta al cambiamento e le energie apparentemente sopite o nascoste. Tensione ideale, realismo pragmatico e volontà determinata: questi gli ingredienti che il Presidente ha evidenziato in conclusione del proprio intervento e che dovranno costituire le fondamenta dell agire quotidiano della Cassa. IL BILANCIO I principali dati di bilancio (patrimoniali, economici, finanziari e commerciali) sono stati presentati dal Direttore Generale Paolo Gonzo, che in apertura del suo intervento ha voluto inquadrare l attività della Cassa Rurale all interno del più ampio e sempre più complesso contesto macroeconomico. I soci hanno approvato il bilancio dell esercizio 2012, che ha fatto registrare un utile di poco superiore agli 850 mila euro. Bilancio che, come è stato più volte ricordato, solamente per gli ultimi tre mesi del 2012 fa riferimento all attività della Cassa sorta a seguito della fusione, operativa dal primo ottobre 2012. La Cassa amministra masse per quasi un miliardo di euro (quasi 560 milioni di euro di raccolta complessiva e oltre 365 milioni di euro di impieghi, in lieve flessione rispetto all esercizio precedente). Proprio sul lato dei prestiti alla clientela si conferma la storica attenzione alle famiglie e alle piccole imprese artigiane locali, alle quali è destinato il 70% dei crediti complessivi. La raccolta ha fornito risultati molto soddisfacenti (la sola diretta è cresciuta di circa 7 milioni nel 2012), segno della fiducia che Soci e Clienti ripongono nell istituto. Notevole anche l incremento della raccolta indiretta, spinta soprattutto nel comparto dei Fondi Pensione e delle Gestioni Patrimoniali. Il patrimonio netto ammonta a 44,2 milioni di euro, assolutamente adeguato per fare fronte ai rischi operativi secondo i parametri fissati dal Comitato di Basilea. A livello commerciale, il numero dei clienti è in costante aumento (a fine 2012 oltre 19 mila), con un tasso medio di copertura della clientela residente attorno al 50% (con picchi in alcune zone superiori al 70%). Anche la compagine sociale è in costante aumento (i soci sono oltre 5.300): nella zona trentina un residente su quattro risulta socio della Cassa Rurale. Il Direttore ha voluto ribadire la rilevanza dell attività sociale della Cassa Rurale, che anche nel 3

2012 ha destinato quasi 400.000 a soci, associazioni di volontariato e comunità locale. Un impegno che, compatibilmente con le dovute attenzioni al bilancio, è stato confermato anche per il 2013. In conclusione sono stati presentati gli interventi di revisione dell assetto organizzativo, resisi necessari a seguito del processo di aggregazione. A fine 2012 la Cassa impiegava un organico di 84 persone, impegnate nella rete commerciale delle 21 filiali (articolate in 3 province Trento, Vicenza, Belluno) e negli uffici interni. Nel corso dell Assemblea è stata premiata anche la dipendente Carmen Buffa, che dopo oltre 21 anni di servizio ha conseguito i requisiti per la meritata pensione. GLI ELETTI I soci sono stati quindi chiamati all elezione di 4 Consiglieri di Amministrazione e dell intero Collegio Sindacale. Per la circoscrizione territoriale 1 (in particolare per i comuni di Telve e Spera) sono stati riconfermati i consiglieri uscenti e ricandidanti Omar Sartori di Telve e Patrick Paterno di Spera). Per la circoscrizione territoriale 2 (per le compagini di Tezze e di Grigno) sono risultati eletti Tullio Stefani per Tezze e Federico Mocellini per Grigno (anch essi consiglieri uscenti). Anche il Collegio Sindacale è stato riconfermato nel suo complesso: Renato Gasperini caposindaco, Diego Delucca e Carlo Spagolla sindaci effettivi. Sindaci supplenti sono stati eletti Graziano Favretto e Luciano Capra. Gli altri punti deliberati COPERTURA DELLE PERDITE L'assemblea ha deliberato di coprire le perdite di esercizio rilevate al 30/09/2012 dalla Cassa Rurale di Castello Tesino e dalla Centro Valsugana mediante l'utilizzo di opportune riserve patrimoniali, che verranno ricostituite con gli utili futuri. POLITICHE DI REMUNERAZIONE E' stata fornita all'assemblea l'informativa relativa alle politiche di remunerazione e di incentivazione seguite dalla Cassa Rurale, che sono state oggetto di verifica e di certificazione da parte della Federazione Trentina della Cooperazione. Successivamente l'assemblea ha deliberato le nuove politiche di remunerazione, che, per il personale dipendente, riprendono i contratti nazionali e provinciali, mentre per gli amministratori fanno riferimento essenzialmente alle tabelle previste dalla Federazione. COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI Per i Consiglieri di Amministrazione l'assemblea ha deliberato di mantenere a 1.000 l'indennità annua di carica, portando a 130 (minimo tabellare per le dimensioni della Cassa) il gettone di presenza. Per i componenti del Collegio Sindacale l'assemblea ha deliberato un compenso annuo di 7.250 per il Capo Sindaco e di 500 per i Sindaci Effettivi (importi fissi per il triennio). AMMONTARE MASSIMO DEL RISCHIO VERSO SOCI E CLIENTI L'assemblea ha fissato al 15% del Patrimonio di Vigilanza ( 6.329.781) il limite massimo delle posizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti di soci e clienti. Il limite è nettamente inferiore a quanto disposto da Banca d'italia (25% del Patrimonio di Vigilanza). Si è inoltre stabilito che le posizioni che superassero tale limite dovranno essere ricondotte al suo interno entro 5 anni. AMMONTARE MASSIMO DEL RISCHIO VERSO ESPONENTI AZIENDALI L'assemblea ha fissato al 2,5% del Patrimonio di Vigilanza ( 1.054.963) il limite massimo delle posizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti di esponenti aziendali. Il limite è anche in questo caso inferiore a quanto disposto da Banca d'italia (5% del Patrimonio di Vigilanza). 4

LA PAROLA DEL DIRETTORE NOTIZIARIO Valsugana e Tesino nr. 1 luglio 2013 Cari Soci, in questa importante occasione di comunicazione desidero condividere con voi alcune riflessioni in merito alla situazione di contesto all interno della quale la nostra Cassa Rurale si trova ad operare. La nostra banca, infatti, è un soggetto economico profondamente radicato nel tessuto produttivo e sociale del territorio di riferimento e, inevitabilmente, risente delle difficoltà riscontrate da famiglie e imprese. Per questo, i dati espressi dalla Cassa Rurale non possono che essere interpretati alla luce di un analisi più ampia della situazione del mercato. Nessuno forse pensava che all inizio della crisi, nel 2007, ci saremmo trovati ad oggi in una situazione ancora così complessa e, soprattutto, priva di chiare prospettive. Dalle analisi svolte sulla base nel nostro osservatorio interno (rappresentato dai bilanci delle imprese e dalla capacità di risparmio e di rientro delle famiglie) dobbiamo purtroppo riscontare come i segnali di ripresa siano piuttosto deboli e non lascino intravedere margini di miglioramento, almeno nel breve termine. Nonostante questo, è evidente che nella fase attuale è soprattutto importante mantenere le posizioni, e tutto sommato nel nostro territorio di riferimento molte imprese ci stanno riuscendo. Evidentemente la tenacia e lo spirito di sacrificio della nostra gente si stanno rivelando fattori fondamentali per affrontare in modo adeguato le sfide odierne. Nella quasi totalità delle imprese registriamo un fisiologico calo della redditività, senza la quale è difficile ripagare gli investimenti che si sono realizzati in passato e soprattutto è impensabile programmarne per il futuro. Anche se, a ben vedere, è proprio in questi momenti di criticità che spesso emergono le idee vincenti per individuare nuove opportunità di business e di miglioramento. Passando ad un analisi più approfondita, nella nostra zona si nota come i comparti produttivi più in sofferenza siano quelli dell edilizia e dell indotto rappresentato delle imprese artigiane a suo servizio. Il settore manifatturiero evidenzia una sostanziale tenuta, garantita soprattutto dalla spinta delle imprese che hanno puntato sulle esportazioni (e non potrebbe essere altrimenti in una fase caratterizzata dalla contrazione della domanda interna). Anche il comparto del commercio tutto sommato tiene, mentre il settore alimentare è stato nell ultimo anno uno dei pochi ad evidenziare performance confortanti, probabilmente per la necessità, da parte di molte famiglie, di ritornare sui bisogni primari, nell impossibilità di soddisfare bisogni di livello superiore. Si registra anche una rinnovata attenzione al settore primario (agricoltura ed allevamento), confermata dall aumento del numero delle imprese e dal volume di investimenti (anche se resta il problema dei margini e della redditività). Nel 2012, secondo una recente relazione della Banca d Italia, l attività economica nella nostra regione si è contratta. Dopo la stagnazione del 2011, il PIL trentino è stimato in calo, per il 2012, di circa il 2%, dato solo lievemente più favorevole di quello osservato nella media nazionale e in quella del Nord Est. Anche in questo caso i comparti più colpiti sono stati quelli dell edilizia e della manifattura (soprattutto per le imprese non aperte all export). Concentrandoci sul territorio di competenza della Cassa Rurale, in occasione delle preassemblee abbiamo evidenziato come, nonostante la crisi e le difficoltà, le famiglie abbiano evidenziano una tenuta del risparmio e una contrazione del livello di indebitamento (fattori evidentemente determinati dal timore indotto dalla situazione di contesto). Archiviati i dati di bilancio presentati recentemente ai Soci (per i quali rimando al puntuale resoconto dell Assemblea riportato nelle pagine precedenti), passiamo ora ad un breve commento sull andamento patrimoniale ed economico della Cassa Rurale nei primi 5 mesi del 2013. 5

La raccolta complessiva evidenzia una buona tenuta su livelli di poco inferiori ai 560 milioni di euro, con un incremento interessante (oltre 2 milioni di euro) soprattutto dei prodotti assicurativi (a maggio quasi 26,5 milioni). In questo periodo questo dato è confortante, e conferma come l offerta di risparmio della Cassa e il livello di servizio abbiano consentito il mantenimento dei fondi depositati dai Soci e dalla clientela. I prestiti (circa 361 milioni di euro) evidenziano un calo, rispetto a fine 2012, dell 1,5%, determinato soprattutto dalla contrazione delle forme tecniche tipiche del settore produttivo ed artigianale (aperture di credito in conto corrente e sconto di crediti commerciali) e dalla fisiologica riduzione della domanda di credito, legata alla profonda situazione di incertezza. La tendenza negativa manifestata dall andamento delle attività produttive trova quindi riscontro nei prestiti in ribasso e, soprattutto, nell aumento dei crediti deteriorati e delle posizioni che mostrano criticità di rientro. In questo settore la Cassa Rurale agisce con particolare cautela, dialogando con la clientela, utilizzando al meglio la conoscenza diretta che una banca locale come la nostra deve possedere, assicurando credito agli imprenditori e alle famiglie meritevoli. Siamo convinti infatti che la nostra funzione vada oltre la semplice erogazione di finanziamenti e debba investire anche un ambito consulenziale e di supporto nei confronti, soprattutto, delle nostre imprese, che in questo momento più che denaro ci chiedono ascolto, attenzione, comprensione. L operatività della Cassa Rurale, quindi, passa attraverso un attenta analisi delle richieste e un monitoraggio costante delle posizioni affidate, al fine di assicurare un adeguata prevenzione dei rischi a tutela del patrimonio aziendale (e quindi della stabilità della banca) e dell interesse di Soci e depositanti, ai quali dobbiamo essere in grado di rispondere in qualsiasi momento. Una scelta che sembra premiare anche nei primi 5 mesi del 2013, come conferma il costante aumento del numero dei clienti (a fine maggio erano quasi 19.100 unità), quasi 200 in più rispetto alla fine del 2012 (ciò significa oltre un nuovo cliente al giorno!). Questo ci gratifica e conferma la positività del lavoro finora svolto, ma nello stesso tempo ci stimola per individuare nuove modalità operative e relazionali in grado di incrementare ulteriormente la nostra presenza Passando alla dimensione economica e reddituale, i dati a maggio 2013 evidenziano dati positivi, con un margine di intermediazione in aumento di circa il 5% rispetto a maggio 2012, spinto soprattutto dalla gestione oculata del portafoglio dei titoli di proprietà. Il margine di interesse, infatti, evidenzia rispetto all esercizio precedente un leggero calo (circa il 2%), determinato dal continuo restringimento della forbice dei tassi, quale diretta conseguenza, da un lato, dell incremento del costo della raccolta (resosi necessario, in un contesto competitivo sempre più acceso, per mantenere i depositi) e, dall altro, del permanere ai minimi termini del valore del parametro di riferimento (Euribor) al quale sono agganciati i prestiti. Sotto il profilo dell efficienza operativa, cominciano a registrarsi i benefici in termini di riduzione di costi operativi garantiti dal recente processo di aggregazione (circa 385.000 nei primi 5 mesi rispetto al 2012), che saranno preziosi per fare fronte alle svalutazioni del portafoglio crediti che si renderanno necessarie se la situazione economica non mostrerà segnali di miglioramento. Il fatto di non aver mai smesso di concedere credito (anche nei primi 5 mesi del 2013 abbiamo liquidato nuovi mutui - al netto di quelli accesi per ristrutturare esposizioni debitorie già esistenti - per quasi 13,5 milioni di euro) ci ha esposto fisiologicamente a maggiori rischi, e proprio per questo oggi abbiamo la necessità di accantonare ancora più risorse. In conclusione, quindi, posso affermare con convinzione che stiamo mettendo in campo le soluzioni strategiche e gestionali adeguate per rispondere con prontezza alle difficili sfide di questi tempi. Come sempre, ritengo che non esistano ricette magiche in grado di risolvere i problemi, bensì esista solamente il lavoro quotidiano, costante e, soprattutto, orientato al miglioramento. Colgo l occasione per augurare a voi tutti una buona estate e buone vacanze. Il direttore Paolo Gonzo 6

CONSULTA DEI SOCI E nata la Consulta dei Soci della Cassa Rurale Valsugana e Tesino. Scopo: mantenere e rafforzare il legame con la base sociale, attraverso l intervento di validi interlocutori che collaboreranno con il consiglio di amministrazione per individuare al meglio le esigenze della comunità e dei Soci. Questi i componenti: CIRCOSCRIZIONE AMBITO NOMINATIVO 1 TELVE MARIO VINANTE 1 TELVE DI SOPRA DINO TRENTIN 1 TORCEGNO DIEGO RIGO 1 CARZANO PIETRO TAVERNAR 1 STRIGNO ALBERTO TOMASELLI 1 SPERA GREGORIO PATERNO 1 VILLA AGNEDO DENIS COSTA 1 BIENO EZIO BATTISTA SAMONATI 1 IVANO FRACENA EDDY TOMASELLI 2 GRIGNO CHIARA PELLOSO 2 GRIGNO GIUSY FANTINELLI 2 TEZZE DEVIS PAGAN 2 OSPEDALETTO GINO NICOLETTI 3 CASTELLO TESINO GRAZIELLA MENATO 3 PIEVE TESINO CHRISTIAN MARCHETTO 3 CINTE TESINO SILVANO PACE 4 LAMON LUCIO MALACARNE 4 LAMON MAURIZIO BEE 4 ARSIÈ ENRICO FACCHINATO 4 ARSIÈ FAORO ANTONIO 4 FONZASO PIETRO PAOLO COMEL 4 ARTEN ALESSANDRA BEE 4 VALSTAGNA DANIELA PESAVENTO 4 SAN NAZARIO CRISTIAN SCOTTON 4 ENEGO GIAN AUGUSTO FINCATO 4 CISMON ANDREA PEDRON ABBONAMENTO TRASPORTI Sappiamo tutti quanto i servizi di trasporto pubblici, soprattutto nelle nostre zone, sia di fondamentale importanza per garantire ai nostri ragazzi una mobilità efficiente e sicura. Per questo siamo lieti di comunicare che, su indicazione della Provincia Autonoma di Trento, sarà possibile effettuare l emissione degli abbonamenti trasporti esclusivamente presso gli sportelli delle Casse Rurali Trentine. L emissione degli abbonamenti potrà avvenire dal 3 luglio 2013 per gli utenti delle scuole materne, elementari, medie e superiori (anche dotati di smart card). Per l emissione degli abbonamenti di categoria A (trasporto individualizzato per disabili), l emissione partirà invece dal 2 settembre 2013. 7

Iniziative PREMI ALLO STUDIO E VIAGGI STUDIO 2013 Anche per il 2013 il Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale ha deciso di lanciare un iniziativa rivolta ai figli dei propri Soci, volta a riconoscere l impegno e il merito nello studio, ma anche l importanza di un viaggio studio all estero, strumento per migliorare l apprendimento di una lingua straniera ma anche per venire a contatto con culture, esperienze e modi di vivere differenti. Da una parte, infatti, saranno previsti dei riconoscimenti economici per i figli di Soci che si sono distinti nei vari livelli dell iter scolastico (scuole medie, scuole superiori e università), dall altra verranno premiati i ragazzi (sempre figli di nostri Soci) frequentanti una delle cinque classi di un istituto superiore che hanno svolto un esperienza di studio in uno Stato europeo. I requisiti per poter accedere ai premi sono riportati in specifici regolamenti disponibili, insieme ai moduli per avanzare richiesta, presso la rete di sportelli della Cassa Rurale e anche sul sito internet (www.cr-valsuganaetesino.net). Le richieste dovranno pervenire alla Cassa entro il 31 ottobre 2013, mentre la consegna dei riconoscimenti avverrà nel mese di dicembre, in occasione di specifiche serate dedicate. PACCHETTO SOCI Nell intento di omogeneizzare le condizioni riservate ai propri soci, il consiglio di amministrazione della Cassa Rurale ha recentemente deliberato di rivedere il pacchetto di conto corrente riservato ai soci persone fisiche. Il nuovo pacchetto avrà un canone trimestrale omnicomprensivo di 13,75 euro che includerà, oltre ad operazioni illimitate, carta bancomat gratuita e InBank a canone zero, anche una polizza titoli priva di diritti di custodia. Oltre a questo, tutte le spese variabili tipiche del conto corrente (ad esempio bonifici e comunicazione per trasparenza) saranno azzerate. La volontà del consiglio di amministrazione è stata quindi quella di offrire ai soci un prodotto completo ma nello stesso tempo semplice, che consenta un operatività bancaria a 360 gradi e rappresenti un punto di riferimento fondamentale nel rapporto tra Cassa e Socio. Naturalmente oltre al prodotto di conto corrente dedicato, ai soci offriamo una serie di servizi e di iniziative che vanno oltre il mero rapporto bancario (di seguito sono riportate le principali): new Consulenza Fiscale: possibilità di compilare la propria dichiarazione dei redditi comodamente in Cassa Rurale e a tariffe agevolate. Consulenza Legale: possibilità di avere un consulto gratuito all anno con un legale di fiducia della Cassa. Premi allo Studio: premiazione dei figli di Soci che si sono distinti nello studio (si veda articolo dedicato) Sconti sui premi di alcune delle polizze assicurative emesse dalla Cassa Rurale. Serata informative a tema (qualora i Soci abbiano specifiche esigenze di conoscenza rispetto a determinati temi, saremo lieti di ascoltarli e valutare la fattibilità di specifici incontri a riguardo). Stiamo pensando (e in questo la Consulta dei Soci sarà fondamentale) ad altre iniziative (ad esempio sconti sull acquisto di quotidiani locali) che sarà nostra cura comunicarvi tempestivamente. 8

Solidarieta NOTIZIARIO Valsugana e Tesino nr. 1 luglio 2013 LA RURALE PER IL SOCIALE Il bilancio sociale 2012 della Cassa Rurale Valsugana e Tesino ammonta in totale a quasi 400 mila euro. Una cifra che comprende gli interventi realizzati in favore dei soci, le iniziative promosse che hanno coinvolto la comunità locale e il sostegno garantito durante l anno a 150 associazioni di volontariato attive sul territorio in cui l istituto di credito cooperativo opera. Un territorio che si estende su tre province: Belluno, Vicenza e Trento. Per approfondire quanto è stato fatto lo scorso anno in sostegno delle associazioni locali e presentare le nuove modalità di richiesta di contributo per il 2013, sono stati organizzati tre incontri aperti a tutta la comunità. Durante le serate sono stati proposti anche i contributi di alcune associazioni, che hanno voluto condividere con le altre la propria attività sul territorio e l'importanza del rapporto di collaborazione con la Cassa Rurale. Siamo pienamente consapevoli del valore dell associazionismo e del volontariato, soprattutto a livello locale. Senza queste realtà ha detto il presidente Paolo Zanetti le nostre comunità sarebbero molto più povere. Per questo la Cassa Rurale rinnova anche quest anno il proprio sostegno alle organizzazioni che si impegnano a favore del territorio e delle persone che vi abitano. FONDI ETICI La Cassa Rurale offre ai propri soci e clienti la possibilità di accedere a fondi comuni di investimento socialmente responsabili, con lo scopo di rappresentare i valori della finanza etica nei mercati finanziari. Questo è reso possibile da una convenzione che la Cassa Rurale ha sottoscritto con Etica Sgr, la società di gestione del risparmio italiana del Gruppo Banca Popolare Etica, che seleziona i titoli da inserire nel proprio portafoglio sulla base di precisi criteri ambientali, sociali e di governance. I fondi gestiti da Etica Sgr, pluripremiati anche per i rendimenti, investono infatti in titoli emessi da aziende e Stati che si caratterizzano per un elevato profilo di responsabilità sociale e ambientale. La principale forma di investimento a disposizione è quella tradizionale del piano di accumulo, una soluzione ideale per chi vuole costruire, attraverso piccoli versamenti mensili (anche di soli 50 ), un futuro più sostenibile per sé e per i propri cari. Nel corso del tempo è possibile modificare la somma investita mensilmente, cambiare la periodicità dei versamenti, oppure sospendere temporaneamente o interrompere il piano riscattando in toto o in parte la somma accumulata. L offerta si articola in quattro comparti che si differenziano per la composizione dei titoli compresi nel fondo (obbligazioni o azioni) e per la durata medio dell investimento. Caratteristica comune ai fondi è quella di rifiutare gli investimenti in Stati retti da regimi dittatoriali e in imprese che producono armi, energia nucleare, tabacco o che sfruttano il lavoro dei minori, e sono coinvolte in pratiche in pratiche lesive della dignità dell uomo o degli animali. Dettaglio non da trascurare è rappresentato dalla possibilità per il sottoscrittore di devolvere 1 euro ogni 1.000 investiti a favore di un fondo di garanzia su progetti di microcredito in Italia, sostenendo persone che si trovano in situazione di bisogno o vogliono avviare attività imprenditoriali, senza alcuna rinuncia in termini di rendimento. 9

La penna ai Soci RISCHIARE O NON RISCHIARE? ALLA RICERCA DEI MECCANISMI CEREBRALI CHE GUIDANO LE NOSTRE DECISIONI Dr. Ludovico Minati, PhD - SOCIO DELLA CASSA RURALE Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano Brighton & Sussex Medical School, Falmer, Inghilterra Inauguriamo con questo numero una rubrica dedicata ai contributi dei Soci su specifici argomenti di interesse comune. Se volete proporci qualche vostra riflessione da pubblicare nei prossimi numeri vi preghiamo di inviarcela all'indirizzo mail info@cr-valsuganaetesino.net FIG. 1 FIG. 2 La vita umana, sin dall infanzia, ci mette in continuazione di fronte alla necessità di dover prendere decisioni che influenzano il nostro futuro e quello altrui. Spesso, si tratta di soppesare possibili vantaggi e rischi, sulla base di quanto probabile riteniamo sia ciascun esito. Pensiamo per esempio a un bambino che corre per non perdere la corriera per andare a scuola, e decide se attraversare la corsa con un auto in arrivo. Oppure a un imprenditore che per sviluppare un nuovo prodotto promettente decide di indebitare la sua azienda. Le decisioni possono essere tante e di diverso tipo ma quasi sempre, hanno in comune lo stesso concetto astratto: il rischio. Peraltro, questo non è specifico della vita umana. Consideriamo per esempio una lucertola che deve decidere se uscire allo scoperto per catturare un insetto, ed esporsi di conseguenza a potenziali predatori: anche lei rischia! La capacità di decidere in modo efficace è fondamentale per la sopravvivenza: sia per gli animali, sia per le persone, sia per le società. Ma questo non implica necessariamente un gelido calcolo matematico. Una profonda scoperta dal campo della cosiddetta economia comportamentale, che portò il premio Nobel a Daniel Kahneman e Amos Tversky, riguarda proprio il fatto che non decidiamo affatto in modo razionale, bensì le nostre decisioni sono distorte, e in un certo modo ben definito: diamo molto più peso a possibili perdite che ad eguali possibili guadagni, sovrastimiamo fortemente la probabilità di eventi molto improbabili (motivo per cui si gioca alle lotterie) e sottovalutiamo quella di eventi quasi certi, eccetera. Queste distorsioni non sono casuali, ma sono le conseguenze di un meccanismo di adattamento; per esempio, una possibile perdita può essere fatale: nel deserto, non rischieremmo mai di perdere l unica tanica d acqua a disposizione, neppure a fronte della possibilità di ottenerne dieci. Queste peculiari caratteristiche del nostro modo di decidere sono, certamente, anche plasmate da fattori sociali, culturali ed economici. Ma sempre di più ci rendiamo conto che hanno basi biologiche molto forti, perchè si ritrovano anche in altre specie molto diverse da noi: ad esempio, non solo i primati, ma anche gli uccelli e gli insetti danno molto più peso ai rischi rispetto che ai possibili guadagni. Il loro cervello è evoluto in quel modo, per garantire la loro sopravvivenza. E noi abbiamo ereditato dai nostri 10

antenati, vicini e lontani, molto di più di quanto pensiamo, o forse vorremmo pensare, in termini dei meccanismi alla based delle nostre decisioni. Al giorno d oggi, abbiamo la possibilità di studiare come determinate aree e sistemi cerebrali si attivano, sia nel cervello sano che in condizioni di patologia, in risposta a determinati stimoli e situazioni. Alcune tecniche, come la risonanza magnetica funzionale, ci permettono di vedere quali aree si attivano, mentre altre, come l elettroencefalografia, la rapidità e la sequenza con cui si attivano. Usando queste tecniche, un nuovo ambito, di frontiera tra l economia, la psicologia e le neuroscienza, si è andato delineando con il contributo di tanti centri e nazioni: la neuro-economia, ossia lo studio delle basi neurali dei processi decisionali. Prendiamo ad esempio un compito molto semplice: decidere se correre il rischio di perdere una certa cifra (p.e. 100 ) per avere una possibilità di guadagnarne un altra (p.e. 500 ) con una certa probabilità di ottenerla (p.e. 30 %). Questo compito è una buona metafora stilizzata di tante situazioni decisionali, ed è stato utilizzato per vedere quali aree del cervello rappresentano i rispettivi parametri. Si osserva che la parte anteriore del cervello, nota collettivamente come corteccia prefrontale, è particolarmente coinvolta. Molte sue aree si disattivano fortemente in risposta ad elevati rischi o possibili perdite (blu-azzurro in Fig. 1), inibendoci rispetto allo svolgere una azione. In compenso, la rappresentazione dei possibili guadagni è meno estesa, perchè evolutivamente è più urgente evitare le perdite. Al tempo stesso si osserva che anche l incertezza di una possibile decisione attiva una parte specifica del cervello, nota come insula, e FIG. 3 FIG. 3 coinvolta nella formazione e rappresentazione di molte sensazioni di pancia che spesso ci guidano in una direzione o l altra (Fig. 2). Addirittura, si osserva che le aree deputate alla visione, nella parte posteriore del cervello, si attivano molto più intensamente prima di prendere la decisione di correre un rischio piuttosto che di evitarlo (Fig. 3), verosimilmente, a somiglianza del fatto che in natura uno deve osservare molto attentamente la situazione prima di esporsi. Ma il cervello non è una somma di aree, e nemmeno un computer. È più simile ad un consiglio di amministrazione: le varie aree interagiscono tra loro, si scambiano informazioni, generano attività che le mette in competizione. E poi il sistema giunge alla decisione, e tutto questo avviene in una rete. L applicazione di tecniche matematiche note come grafi ci permette di studiare le reti: siano essere fatte da persone, da proteine oppure da parti del cervello. E la rete delle decisioni è di strepitosa complessità: comprende aree che si trovano anche in molti animali, e aree di più recente evoluzione, aree collegate con il pensiero logico-matematico e aree che rappresentano le nostre sensazioni più viscerali (Fig. 4). Tutto questo, non per tentare di ridurre l essere umano ad una sorta di automa, dissezionato in tutte le sue parti e quindi prevedibile, e nulla togliendo al nostro libero arbitrio. Semplicemente, per permetterci di capire come funzionamo, renderci conto di nuove responsabilità etiche e anche un giorno forse di curare quelle situazioni in cui la malattia porta a decidere in modi pericolosi. E sopratutto di mostrarci il nostro interno in tutta la bellezza di questa incredibile eredità che la Natura ci ha dato. 11

NUOVI OCCHI PER I MEDIA Educare a guardare, capire, sapere. Obiettivo di Nuovi occhi per i media, iniziativa formativa promossa dalla Cassa Rurale Valsugana e Tesino in collaborazione con Formazione Lavoro. Indirizzata agli studenti della scuola superiore dai 14 ai 18 anni con l obiettivo di formarli ad un uso consapevole della televisione e dei media, i mezzi di informazione e di comunicazione. Il progetto è stato caratterizzato da tre moduli, ognuno della durata di un paio d ore. Il primo dedicato agli stereotipi e alle discriminazioni presenti nella comunicazione dei mass media; il secondo del funzionamento della televisione e dello studio della comunicazione audiovisiva: l uso delle immagini, il ruolo della pubblicità, la rilevazione degli ascolti; il terzo a studiare il rapporto tra media e informazione e il concetto di cittadinanza attiva. Sul perché di questa iniziativa i promotori sono chiari. Innanzitutto riteniamo che la nostra Cassa Rurale, nella sua qualità di istituto di credito cooperativo e di banca della comunità, abbia una responsabilità in più nei confronti dei giovani che vivono e studiano all interno delle comunità servite ogni giorno. Nell era della comunicazione spiegano Giorgio Pasolli, direttore di Formazione Lavoro, e Paolo Dorigato, collaboratore della Cassa Rurale che ha agito da formatore nelle scuole i giovanissimi, come un po tutti per la verità, vengono raggiunti dalla massa di messaggi mediatici, per lo più di natura audiovisiva, senza avere le conoscenze di base per una fruizione consapevole. Ma cittadini e cittadine si diventa, così come pubblico si diventa. Educare ai media è dunque fondamentale, tanto più in una società in cui enorme è il potere dei grandi mezzi di comunicazione. Il progetto ha finora coinvolto ben 200 ragazzi delle scuole medie superiori. Le tematiche trattate e le modalità interattive di insegnamento hanno coinvolto positivamente tanto gli alunni quanto gli insegnanti, alcuni dei quali hanno già richiesto un intervento per il prossimo anno scolastico. E stato bello vedere spiega Paolo Dorigato come anche gli studenti all inizio più scettici rispetto ai temi trattati si siano in seguito rivelati gli interlocutori più attenti e coinvolti, con richieste di chiarimento e di approfondimento che ci hanno fatto capire come la scelta della Cassa di investire su un tema così caldo sia stata assolutamente adeguata. Significativo il commento di una studentessa che ha partecipato al percorso: Il mio giudizio su queste lezioni è molto positivo: ho imparato cose nuove ed interessanti, che probabilmente non avrei mai avuto opportunità di conoscere così dettagliatamente ed affidabilmente. Anche in questo modo, quindi, la Cassa assolve in pieno al proprio ruolo di promotrice dello sviluppo sociale e culturale dei ragazzi che popolano i nostri territori. 12