CONVEGNO NAZIONALE. Palermo, 16-18 gennaio 2005



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CONVEGNO NAZIONALE SCUOLA E VOLONTARIATO Palermo, 16-18 gennaio 2005 "Non so quale sarà il vostro destino, ma una cosa la so: gli unici tra voi che saranno felici davvero saranno coloro che avranno cercato e capito lo spirito del servizio agli altri" Albert Schweitzer Care ragazze, cari ragazzi, il secondo incontro nazionale delle scuole che promuovono il volontariato avviene dopo un evento che, con la sua forza dirompente, ha scosso profondamente le nostre coscienze. La catastrofe provocata dallo Tsunami ha mostrato quali immani tragedie possano colpire intere popolazioni, ma anche quanto forte sia il legame di solidarietà che riemerge in queste drammatiche occasioni sfidando scetticismo e impotenza, unendo gli uomini che non si rassegnano alla devastazione. La scuola che vogliamo, e che voi oggi qui rappresentate, è una scuola che, favorendo la crescita e la valorizzazione della persona umana, lavora proprio nella direzione della costruzione di questo legame, di questa speranza costruttiva.

Oggi riprendiamo, perciò, il dialogo che è iniziato a Torino, in occasione del 1 Convegno nazionale, durante il quale abbiamo gettato le basi per un confronto e uno scambio che hanno già prodotto frutti significativi. Siamo confortati dai risultati del 2 Rapporto Scuola Volontariato. Le scuole secondarie superiori che hanno risposto all invito a compilare le schede di rilevazione di progetti e attività di volontariato sono aumentate dell 80% rispetto all anno precedente: 684 scuole, il 10% del totale, rispetto al 6% rilevato nel primo rapporto. Gli studenti impegnati sono stati 95.457, i docenti 1.275, ma soprattutto il 79% dei progetti è inserito nel POF (Piano dell Offerta Formativa), a dimostrazione che il volontariato è riconosciuto a pieno titolo nel percorso formativo dei ragazzi. Abbiamo coinvolto quest anno, per la prima volta, le scuole primarie e secondarie di 1 grado e sappiamo che 130.944 bambini e ragazzi del primo ciclo hanno partecipato a progetti di volontariato. Siamo convinti che, anche in questi ordini di scuole, si possano proporre percorsi adeguati che si inseriscono nell Educazione alla Convivenza civile fortemente valorizzata dalla Riforma, che non rappresenta una materia a sé stante, ma investe, con i suoi obiettivi, tutta l attività didattica. E un educazione che ha come finalità la costruzione di personalità libere e responsabili. Il progetto di vita di ciascuno di voi prende le mosse dal senso di appartenenza e di utilità verso l altro, ed è con esempi, iniziative e azioni concrete, come quelle che qui avete

rappresentato, che ci si educa, per creare capacità, stima di sé, identità e autonomia. I luoghi dove i valori dell accoglienza, del dialogo, della solidarietà, germogliano, attecchiscono e crescono sono la famiglia, la scuola e la società civile. Lo stesso Consiglio dei Ministri dell Istruzione dell Unione europea, nella risoluzione del 25 novembre 2003, al termine del semestre di presidenza italiana, ha riconosciuto la rilevanza per l acquisizione di competenze e abilità sociali, sia dei luoghi di apprendimento formale, sia dei luoghi di apprendimento non formale e informale. Il volontariato, in particolare, oltre a rappresentare un valore aggiunto per la coesione sociale, con le sue pratiche educative di tipo collaborativo, contribuisce a sviluppare nei giovani il senso di appartenenza alla comunità e quindi la dimensione della cittadinanza attiva e consapevole. Il progetto nazionale Scuola e volontariato si iscrive con coerenza nell impegno dei paesi europei a promuovere e sostenere progetti e iniziative delle scuole, finalizzati alla sensibilizzazione e alla costruzione nei giovani della cultura dell impegno sociale, favorendo la conoscenza e la diffusione delle buone pratiche di volontariato realizzate nella e con la scuola. Com è noto - il 2005 è stato dichiarato dalla Commissione Europea l anno della cittadinanza democratica attraverso l educazione. L educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani è pure esperienza di vita comune, è stimolo alla comprensione reciproca, al dialogo interculturale, alla solidarietà, al rispetto della diversità.

Il progetto volontariato e scuola ha coinvolto studenti, docenti e genitori in una condivisione di obiettivi educativi e in una cooperazione operativa nel realizzare quanto progettato insieme Perciò educare alla cittadinanza significa educare ad assumere responsabilità per sé e per gli altri, capire che i problemi si risolvono meglio se io mi attivo in prima persona. Il progetto, che in questa giornata trova un suo momento ufficiale di visibilità, intende proprio valorizzare le esperienze che già esistono, promuoverne di nuove, far sì che le occasioni diventino percorsi di continuità ed appartengano alla memoria ed alla vita della scuola. Abbiamo ascoltato il risultato dei seminari da cui è emersa una rilevante condivisione di principi e modalità organizzative. La vostra esperienza ci ha offerto suggerimenti operativi e criteri utili per le scuole nella realizzazione di percorsi di solidarietà : dalla lettura dei bisogni, all incontro con l altro, alle metodologie e strategie, alla costruzione di una cittadinanza attiva consapevole e responsabile, alla promozione e comunicazione dei valori condivisi. E abbiamo visto i bambini rappresentare al meglio lo spirito di questo incontro nel loro laboratorio, con la loro creatività. Abbiamo apprezzato i risultati del concorso promosso in collaborazione con il Segretariato Sociale della Rai, in cui le scuole hanno realizzato una vera campagna di comunicazione sul tema Scuola e Volontariato : i

prodotti selezionati sono molto efficaci dal punto di vista comunicativo e ricchi di significati educativi e sociali, perché espressione di progetti realmente messi in atto dagli studenti insieme ai propri insegnanti Le testimonianze che oggi abbiamo ascoltato rappresentano una parte dell intero mondo del volontariato e hanno dimostrato che la solidarietà non è un concetto astratto, ma è il frutto di comportamenti che appartengono profondamente alla nostra scuola e perciò a voi ragazzi, agli insegnanti e alle famiglie che interagiscono con il mondo del volontariato e delle istituzioni. Abbiamo visto come la sensibilizzazione diventi comportamento, quando un ragazzo decide di fare una donazione di midollo osseo, senza per questo sentirsi diverso o migliore degli altri. Ci siamo resi conto di come l atteggiamento di aiuto contraddistingua l attività di tante scuole, determinando anche le scelte dei viaggi di istruzione (ITIS S. Pertini di Pordenone: viaggio a Roma prestando servizio presso la Caritas di Colle Oppio) o le vacanze estive (Scuole alle Stimate di Verona: lavori in Tanzania presso una missione; IPSIA S. D Acquisto di Bagheria: lavori di costruzione e ricostruzione di impianti presso l ospedale e l orfanotrofio di una missione in Tanzania). Le vostre testimonianze ci hanno fatto comprendere quanto l esperienza del volontariato appartenga ormai al patrimonio della nostra scuola che, anche di fronte all immane catastrofe di cui siamo spettatori in questi giorni, non resta insensibile. Ho saputo con orgoglio che le scuole premiate per il loro impegno nella solidarietà hanno destinato parte della somma assegnata allo Sri Lanka, dove il nostro Paese è impegnato ad intervenire.

Ed è con i vostri stessi sentimenti che noi, come Ministero, impiegheremo tutte le nostre energie per aiutare chi è stato così duramente colpito, affinché tanti bambini e tanti ragazzi, che hanno vissuto questa terribile esperienza, possano finalmente riavere la loro scuola come reale luogo di speranza per il futuro.