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Spazio di protocollazione Il modulo è da presentare in DUE ORIGINALI, uno dei quali, timbrato dall Ufficio competente, costituisce titolo autorizzatorio per l esercizio dell attività e pertanto dovrà essere esposto all interno del locale, in luogo visibile al pubblico, ai sensi dell art. 180 del Reg. di Esecuzione del TULPS, r.d. 6.5.1940 n. 635. Al SUAP del COMUNE DI ROVIGO INDIRIZZO PEC (POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: commercio.comune.rovigo@pecveneto.it SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE EFFETTUATA ALL INTERNO DI ASSOCIAZIONI/CIRCOLI (ADERENTI ad Enti o Organizzazioni Nazionali con finalità assistenziali riconosciute dal Ministero dell Interno) ai sensi della Legge Regionale del Veneto 21 settembre 2007, n. 29 e Legge 31 luglio 2010, n. 122 il/la sottoscritto/a: Cognome Nome Luogo di nascita: Comune Prov. Stato: Data di nascita: Cittadinanza Sesso: M. - F. - C.F. Residenza: Comune Prov. Via/piazza n. cap Presidente dell ASSOCIAZIONE/CIRCOLO PRIVATO denominato SEGNALA ai sensi dell'art. 19 della l. 7.8.1990 n. 241e succ. modifiche che in data inizia l'attività di: SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE A FAVORE DEGLI ASSOCIATI ai sensi dell art. 2 comma 3 L.R. Veneto 21/09/2007 n. 29 e del D.P.R. 4.4.2001 n. 235 all interno del succitato Circolo Ubicato in Rovigo, via/piazza n. C.F. Fax e-mail p.e.c. con superficie destinata alla somministrazione di MQ.

COMUNICA Altresì (barrare la casella interessata) Sezione 1 AMPLIAMENTO/RIDUZIONE Sezione 2 VARIAZIONE DEL PRESIDENTE Sezione 3 - RINNOVO O CAMBIO AFFILIAZIONE Sezione 1 AMPLIAMENTO/RIDUZIONE della superficie di somministrazione di alimenti e bevande nell'attività sita in Via/Piazza n. AREA INTERNA - superficie da ampliare/ridurre Mq. AREA ESTERNA - superficie da ampliare/ridurre Mq. Sezione 2 VARIAZIONE DEL PRESIDENTE A seguito del verbale n. del a seguito della modifica intervenuta in seno al Circolo/Associazione titolare dell esercizio di somministrazione di alimenti e bevande riservato ai soci ubicato è stato nominato il Sig. c.f. nato a il e residente nel comune di via/piazza N quale nuovo Presidente del suddetto Circolo/Associazione in sostituzione del Sig. Sezione 3 RINNOVO E CAMBIO AFFILIAZIONE Cambio affiliazione da a Si allega copia del verbale di assemblea in data

Il sottoscritto, consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione od uso di atti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, richiamate dall art. 76 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 ed in particolare del fatto che, nel caso di false dichiarazioni od attestazioni circa l esistenza dei requisiti o presupposti richiesti dalla legge per l esercizio dell attività, l art. 19 6 della l. 7.8.1990 n. 241 prevede la pena della reclusione da uno a tre anni D I C H I A R A che non sussistono nei suoi confronti cause di divieto o di decadenza o di sospensione ad ottenere o mantenere l'autorizzazione alla SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE previste dalla vigente normativa "antimafia" e di non essere a conoscenza dell'esistenza di tali cause nei confronti della società stessa e degli altri soggetti indicati all art. 10 l. 31.5.1965 n. 575; di essere in possesso dei requisiti soggettivi come previsti dagli artt. 11 e 92 del TULPS e 4 dell art. 71 del d.lgs. 26.3.2010 n. 59; che l Associazione/Circolo si trova nelle condizioni previste dagli artt. 148-149-150 del D.P.R. 22/12/1986 n. 917 Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi T.U.I.R.; che i locali da destinare a sede dell'esercizio, come rappresentati nell allegata planimetria, sono censiti nel N.C.E.U. alla Sez., Fg. n, Mapp.li_n ; che i medesimi locali sono conformi alle normative vigenti in materia urbanistico edilizia ed igienico sanitaria per l utilizzazione richiesta; che l ultimo intervento edilizio sugli stessi è stato realizzato in conformità al seguente titolo (concessione/autorizzazione edilizia/condono edilizio/permesso di costruire/dia/comunicazione di attività edilizia libera/scia) n. del (precisare obbligatoriamente gli estremi e la tipologia dell atto abilitativo); che gli immobili sono agibili a seguito del rilascio del certificato di agibilità n. del, ovvero della presentazione della richiesta di agibilità prot. gen. n. del ; che è stato garantito il rispetto dei parametri richiesti dalla l. 9.1.1989 n. 13 e dal d. del Min. LL. PP. 14.6.1989 n. 236 per l eliminazione delle barriere architettoniche; di essere in possesso dell attestato di registrazione sanitaria, rilasciato dall ULSS 18, ai sensi della D.G.R.V. 20.11.2007 n. 3710, in data n. ovvero di aver presentato la SCIA. all ULSS 18 in data ; che la capienza del Circolo supera le 100 persone e di essere in possesso del certificato di prevenzione incendi rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Padova il prot. per una capienza pari a n persone; che la capienza dei locali del Circolo non supera le 100 persone e che gli stessi rispettano le disposizioni della Regola Tecnica di prevenzione incendi per la progettazione costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo, allegata al decreto del Ministero dell Interno 19 agosto 1996, relativamente all esodo del pubblico, alla statica delle strutture ad all esecuzione a regola d arte degli impianti installati, come risulta dall allegata dichiarazione rilasciata dal tecnico abilitato; che l accesso al Circolo è limitato ai soci dell Associazione; che i locali in cui si somministrano alimenti e bevande sono conformi ai criteri di sorvegliabilità stabiliti dal decreto del Ministero dell Interno 17.12.1992 n. 564. Dichiara inoltre di essere a conoscenza: che non può essere effettuato, di volta in volta, alcun pagamento del biglietto d ingresso, anche da non soci, né possono essere rilasciate, senza alcuna formalità particolare, tessere associative a chiunque acquisti o meno il biglietto d'ingresso; che nessuna pubblicità può essere effettuata dell attività di somministrazione, di singoli spettacoli o trattenimenti a mezzo di giornali, manifesti, internet o altri mezzi di diffusione destinati all'acquisto o alla visione della generalità dei cittadini; che la strutturazione del locale in cui si svolge l attività non deve essere tale da far apparire prevalente l attività imprenditoriale di somministrazione di alimenti e bevande in ragione della presenza di specifiche attrezzature quali, tra l'altro, cucine per la cottura dei cibi nonché di sale da pranzo, personale addetto al servizio ai tavoli e attività di trattenimento e similari; che in presenza di anche una sola delle predette condizioni l attività esercitata in forza della presente dichiarazione è irregolare. L AMMINISTRAZIONE E TENUTA AD EFFETTUARE, AI SENSI DELL ART. 71 DEL D.P.R. 28.12.2000 N. 445, IDONEI CONTROLLI SULLA VERIDICITA DELLE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE. NEL CASO DALL ESITO DEL CONTROLLO EMERGA LA NON VERIDICITA DEL LORO CONTENUTO, IL DICHIARANTE, OLTRE ALL APPLICAZIONE DELLE RELATIVE SANZIONI PENALI, E SOGGETTO, AI SENSI DELL ART. 75 DEL D.P.R. 445/2000, ALLA DECADENZA DAI BENEFICI EVENTUALMENTE CONSEGUENTI AL PROVVEDIMENTO EMANATO SULLA BASE DELLA DICHIARAZIONE MENDACE.

ALLEGA ALLA PRESENTE: Copia dell atto costitutivo e dello Statuto del Circolo; Copia del certificato di adesione ad Enti od Organizzazioni nazionali le cui finalità assistenziali sono riconosciute dal Ministero dell Interno (si ricorda che, in occasione del rinnovo annuale dell affiliazione, deve essere trasmesso il relativo attestato e deve essere tempestivamente comunicata l eventuale variazione dell affiliazione); Copia della comunicazione dei dati rilevanti a fini fiscali (cd. Modello Eas) trasmessa all Agenzia delle Entrate entro il 31.12. di ogni anno ovvero entro 60 giorni dalla costituzione dell Associazione; Copia del contratto di locazione dei locali sede del Circolo registrato a norma di legge o dell atto di proprietà; N. 2 planimetrie e sezioni dei locali aggiornate e corrispondenti ai vani, in scala 1:100 o 1:50, datate e firmate da un architetto, ingegnere o geometra con l indicazione della destinazione di ciascun vano, della superficie, della cubatura e dell altezza e lay-out delle attrezzature presenti, con l evidenziazione delle strutture destinate al superamento delle barriere architettoniche; Valutazione di impatto acustico relativa alle misure adottate per evitare l inquinamento acustico. Copia del verbale di assemblea nei casi di variazione di Presidente; Copia del permesso di soggiorno per cittadini non appartenenti all Unione Europea e residenti in Italia; Copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore in corso di validità qualora la firma non venga apposta in presenza del dipendente addetto (art. 38 del DPR 445/2000). DATA: Firma E-MAIL/DOMICILIO IL SOTTOSCRITTO, AI SENSI DELL ART: 6 1 E DELL ART. 45 2 DEL D. LGS. 7.3.2005 N. 82, ELEGGE COME PROPRIO DOMICILIO INFORMATICO IL PRESENTE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) AL QUALE VERRANNO INVIATE TUTTE LE COMUNICAZIONI RIGUARDANTI LA PRESENTE SEGNALAZIONE DATA FIRMA PRIVACY IL SOTTOSCRITTO DICHIARA, AI SENSI DELL ART: 13 DEL D. LGS. 30.6.2003 N. 196, DI AVER PRESO VISIONE DELL INFORMATIVA SUL TRATTAMRNTO DEI DATI PERSONALI. ESSO VIENE EFFETTUATO DAL COMUNE, ANCHE IN FORMA AUTOMATIZZATA. IL CONFERIMENTO DEI DATI HA NATURA OBBLIGATORIA ED IL MANCATO CONFERIMENTO NON PERMETTE L ESPLETAMENTO DELL ISTRUTTORIA. I DATI SARANNO OGGETTO DI COMUNICAZIONE E DI DIFFUSIONE NEI LIMITI PREVISTI DALL ART. 19, COMMA 2 E 3 DEL D.LGS N. 196/2003. GLI INTERESSATI GODONO DEI DIRITTI PREVISTI DALL ART. 7 DEL CITATO D.LGS N. 196/2003. DATA FIRMA Identificato ai sensi del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 a mezzo: Data Firma dell impiegato N.B. firma da apporre in presenza dell'impiegato a meno che non si alleghi COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITÀ DEL SOTTOSCRITTORE AI SENSI DELL ART. 38 D.P.R. 28 DICEMBRE 2000 N. 445 L Amministrazione comunale si riserva la facoltà di richiedere ulteriore documentazione ove questa risulti necessaria ai fini del procedimento amministrativo. NORMATIVA Art. 2 comma 3-4-5 LR 21/09/2007 n. 29 - Campo di applicazione. 3. Per le associazioni e i circoli aderenti ad enti o organizzazioni nazionali con finalità assistenziali riconosciute ai sensi di legge, che svolgono direttamente attività di somministrazione di alimenti e bevande a favore dei rispettivi associati presso la sede ove sono svolte le attività istituzionali, l attività di somministrazione è assoggettata a dichiarazione di inizio attività, nonché alle limitazioni di cui all articolo 6 e relative sanzioni e continua ad applicarsi, per quanto non diversamente previsto dalla presente legge, la disciplina di cui al decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2001, n. 235 "Regolamento recante semplificazione del procedimento per il rilascio dell autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande da parte di circoli privati. 4. Alle associazioni e ai circoli che non presentano le caratteristiche e i requisiti di cui al comma 3 si applicano le disposizioni di cui agli articoli 4, 5, 6, 7, 8, 23, comma 2, 32, 33 e 34. 5. Ai fini della presente legge è considerata attività di somministrazione di alimenti e bevande, assoggettata alla autorizzazione di cui all'articolo 8, l'attività di somministrazione effettuata da circoli privati che presentano almeno uno dei seguenti elementi: a) pagamento del biglietto d ingresso effettuato di volta in volta anche da non soci o rilascio, senza alcuna formalità particolare, di tessere associative a chiunque acquisti o meno il biglietto d'ingresso; b) pubblicità dell attività di somministrazione o di singoli spettacoli o singoli trattenimenti a mezzo di giornali, manifesti, internet o altri mezzi di diffusione destinati all'acquisto o alla visione della generalità dei cittadini; c) strutturazione del locale in cui si svolge l attività tale da apparire prevalente la destinazione dell esercizio ad un attività imprenditoriale di somministrazione di alimenti e bevande in ragione della presenza di specifiche attrezzature quali, tra l'altro, cucine per la cottura dei cibi nonché di sale da pranzo, personale addetto al servizio ai tavoli e attività di trattenimento e similari; e) ubicazione dei locali in cui si somministrano alimenti e bevande con accesso diretto dalla pubblica via..

Art. 4 - LR 21/09/2007 n. 29 - Requisiti per l esercizio dell attività di somministrazione di alimenti e bevande. 1. Non possono esercitare l attività di somministrazione di alimenti e bevande coloro che: a) sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione; b) hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo; c) hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro la moralità pubblica e il buon costume o contro l igiene e la sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro II, titolo VI, capo II, del codice penale; per delitti commessi in stato di ubriachezza o in stato di intossicazione da stupefacenti; per reati concernenti la prevenzione dell alcolismo, le sostanze stupefacenti o psicotrope, il gioco d azzardo, le scommesse clandestine e la turbativa di competizioni sportive; per infrazioni alle norme sui giochi; d) hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, due o più condanne, nel quinquennio precedente all'inizio dell esercizio dell'attività, per delitti di frode nella preparazione o nel commercio degli alimenti, previsti da leggi speciali, compresi i delitti di cui al libro II, titolo VIII, capo II, del codice penale; e) hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro l ordine pubblico, ovvero per delitti contro la persona commessi con violenza, o per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione; f) sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui all'articolo pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità", e successive modificazioni, o nei cui confronti è stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575 "Disposizioni contro la mafia" e successive modificazioni ed integrazioni, ovvero sono sottoposti a misure di sicurezza. 2. Il divieto di esercizio dell attività, ai sensi del comma 1, lettere b), c), d), ed e), permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata. Qualora la pena si sia estinta in altro modo il termine di cinque anni decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza. 3 Qualora sia stata concessa la sospensione condizionale della pena no si applica il divieto di esercizio dell attività. DPR 22/12/1986 n. 917 149. [111-bis] Perdita della qualifica di ente non commerciale. 1. Indipendentemente dalle previsioni statutarie, l'ente perde la qualifica di ente non commerciale qualora eserciti prevalentemente attività commerciale per un intero periodo d'imposta. 2. Ai fini della qualificazione commerciale dell'ente si tiene conto anche dei seguenti parametri: a) prevalenza delle immobilizzazioni relative all'attività commerciale, al netto degli ammortamenti, rispetto alle restanti attività; b) prevalenza dei ricavi derivanti da attività commerciali rispetto al valore normale delle cessioni o prestazioni afferenti le attività istituzionali; c) prevalenza dei redditi derivanti da attività commerciali rispetto alle entrate istituzionali, intendendo per queste ultime i contributi, le sovvenzioni, le liberalità e le quote associative; d) prevalenza delle componenti negative inerenti all'attività commerciale rispetto alle restanti spese. 3. Il mutamento di qualifica opera a partire dal periodo d'imposta in cui vengono meno le condizioni che legittimano le agevolazioni e comporta l'obbligo di comprendere tutti i beni facenti parte del patrimonio dell'ente nell'inventario di cui all'articolo 15 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. L'iscrizione nell'inventario deve essere effettuata entro sessanta giorni dall'inizio del periodo di imposta in cui ha effetto il mutamento di qualifica secondo i criteri di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1974, n. 689. 4. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 non si applicano agli enti ecclesiastici riconosciuti come persone giuridiche agli effetti civili ed alle associazioni sportive dilettantistiche (570). (570) Articolo aggiunto come articolo 111-bis dall'art. 6, D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460, poi modificato dall'art. 90, comma 11, L. 27 dicembre 2002, n. 289 ed infine così rinumerato dall'art. 1, D.Lgs. 12 dicembre 2003, n. 344 di riforma dell'imposizione sul reddito delle società (Ires) che, nel riordinare la materia, ha rinumerato gran parte degli articoli del presente testo unico. Gli articoli stessi sono quindi riportati con la nuova numerazione e con l'indicazione della precedente, ove possibile, tra parentesi quadre, mentre gli articoli o i commi non riproposti sono stati eliminati. Il presente articolo era stato inoltre modificato dall'art. 6, comma 11, D.L. 8 luglio 2002, n. 138, poi soppresso dalla relativa legge di conversione.