NODI CRITICI E TEMI DIFFICILI NELLA PROFESSIONE DELL INSEGNANTE DI RELIGIONE Trento, 5 settembre 2013
I. IL VALORE DELLA RIFLESSIONE SULLA PRASSI - Il rischio della routine - Educare significa essere implicati in un agire pratico ad alto tasso di problematicità (Luigina Mortari) AIUTI essere perplesso, porsi domande, avere dubbi riflettere sulla prassi, meditare su quanto successo ipotizzare un cambiamento (meglio in gruppo) realizzare una prassi rinnovata IL DIARIO DI BORDO GLI INCIDENTI CRITICI
II. ASPETTI PROBLEMATICI NELL AMBITO DELLA PROGETTAZIONE E PROCEDURA DIDATTICA 1. Le categorie progettuali a scuola; 2. La concezione, il modello di IRC adottato; 3. Le attività proposte ossia la regia dell ora di religione.
2. IL MODELLO DI IRC ADOTTATO Dall IRC unidimensionale All IRC dell approccio correlativo di tipo analogico (tra esperienza del bambino e dati della tradizione cristiana ci sono strutture analoghe) All IRC dell approccio multicorrelativo
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE Approccio multicorrelativo TRADIZIONI FILOSOFICHE E CULTURALI TRADIZIONI RELIGIOSE TRADIZIONE CRISTIANA ESPERIENZA UMANA TRADIZIONE CRISTIANA IMPLICITA Ermeneutica del soggetto Ermeneutica del contesto sociale Ermeneutica del testo
3. LA REGIA DELL ORA DI RELIGIONE Si tratta delle azioni didattiche nell ora di scuola tenendo conto dell attenzione e della resa degli alunni
Attenzione Resa Lavoro Proposta Consolidamento Approfondimento Espressione Dare forma Sintesi Conclusione Motivazione Tempo SVILUPPO DELL ATTENZIONE E TIPI DI INTERVENTO
MOTIVARE accendere la classe attivando stupore e interesse - Dichiarazione del contenuto e dell obiettivo (se i ragazzi sono ritenuti interessati) STRATEGIE: - Riferimento all esperienza dei ragazzi (se hanno esperienze) - Indicazione del mediatore che sarà usato (o oggetto, elemento, simbolo che farà parte del mediatore principale e viene estrapolato; anche parlare di un oggetto; anche riferirsi ad aspetti di un immagine o di una musica o canto).
PROPOSTA DEL TEMA E DEL LAVORO DA FARE SUL MATERIALE OFFERTO Proporre il mediatore principale scelto e attivare le azioni che portano alla comprensione del tema Per la maggioranza dei mediatori (testo, racconto, film, immagine), sono utili tre momenti: - la presentazione; - la decodificazione da attivare; - e l interpretazione e spiegazione da costruire con il contributo degli alunni.
CONSOLIDARE/ APPROFONDIRE STRATEGIA: Passare dal parlare al fare: scrivere, completare cruciverba adatto, manualità, movimenti, gesti come sintesi
ESPRESSIONE PERSONALE O DI GRUPPO STRATEGIE per esprimere e dare forma a quanto imparato: - Disegnare, dipingere comporre un cartellone, un manifesto - Scrittura creativa o calligrafia - Canto - Rappresentazione drammatica - Gioco - Modellamento di figure e composizioni ecc.
III. NODI CRITICI LEGATI A TEMI DIFFICILI
TEMI SCANDALO O GIUDIZI CRITICI SULL OPERATO DELLA CHIESA: - ricchezza della Chiesa, scandalo della pedofilia, appoggio sul potere, trattamento dipendenti, TEMI ETICI CONTROVERSI: - bioetica di inizio vita e di fine vita, la sessualità, violenza di genere, clonazione, procreazione, matrimonio tra omosessuali, emigrazioni,
PASSAGGI DI UN PERCORSO SU TEMI SCANDALO (non necessariamente lineare) 1) La negoziazione che da volto didattico al problema: tempo, clima, procedure 2) La libera espressione degli alunni sul problema così che ognuno esprima il proprio punto di vista e le sue fonti di informazione 3) Mettere a fuoco il problema e portare ordine nelle posizioni, arricchire le informazioni in modo corretto e attenersi a dati corrispondenti alla realtà. Qui l apporto dell insegnante è essenziale. 4) La problematizzazione del tema nell ottica dell IRC, in rapporto alla proposta del Vangelo (Che senso attribuisce al denaro, al potere il Vangelo?). Le tematiche critiche diventano allora occasione di cogliere nel Vangelo appelli a comportamenti non esauriti in una prassi, in un tempo, ma soggetti a conversione e bisognosi di continua spinta ideale evangelica.
TEMI ETICI CONTROVERSI Vanno collocati nell ambito della formazione etica: - Riguarda valori, norme, atteggiamenti, comportamenti - Ha come obiettivo: la capacità di sostenere discorsi sui valori e loro realizzazione, la capacità critica verso i comportamenti presenti nell ambiente e la capacità di motivare le proprie decisioni anche in relazione al cristianesimo riguardo a cosa fare, cosa ha valore, che cosa è desiderabile per me e per gli altri.
MODELLI DI FORMAZIONE ETICA 1) La trasmissione dei valori scelti da adulti. 2) La chiarificazione dei valori già interiorizzati dagli alunni che saranno scelti personalmente. 3) Lo sviluppo dei valori che sono diagnosticati attraverso una serie di storie-dilemma, e spinti verso il gradino superiore delle fasi di crescita. 4) La comunicazione dei valori. Alla radice di questo modello di formazione etica c è la convinzione che i giovani imparano i principi etici attraverso un processo comunicativo nel quale distinguono concezioni diverse e le criticano. Le diverse posizioni sono tematizzate e ponderate, analizzate e confrontate, e così cresce la competenza etica degli alunni.
PASSAGGI DI UN PERCORSO SU TEMI DIFFICILI (non necessariamente lineare) 1) Il problema nell esperienza concreta delle persone. - racconto su casi di vita, storie in contesti realistici, circostanze, fini, intenzioni, sentimenti in gioco, dubbi e dilemmi, riferimenti a principi, tentativi di attuarli, ecc. Il significato dell azione può essere percepito solo all interno della storia in cui tale azione si iscrive (P. Cattorini). - film - dalle così dette storie-dilemma, - giornale, cronaca. 2) Libera espressione di considerazioni ed opinioni da parte della classe verso una loro organizzazione per affinità e verso formulazione di soluzioni. 3) Problematizzazione essenziale della tematica e confronto con posizioni varie e scuole di pensiero, caratteristiche del pluralismo attuale e testimoni. 4) Presentazione ed analisi della posizione che ha radici nella tradizione biblico cristiana e nel pensiero della Chiesa verso un confronto che distingue argomenti di ragione dal proprium della fede.
FINE