Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2015-2017 Aggiornamento 2015 CITTA METROPOLITANA DI NAPOLI



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Sezione n. 1) Piano di organizzazione e controllo per la prevenzione del rischio corruzione 2015 2017 CITTA METROPOLITANA DI NAPOLI PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2015-2017 (Approvato con deliberazione del Sindaco Metropolitano n.2 del 27.01.2015, insieme al Piano di organizzazione e controllo per la prevenzione del rischio corruzione 2015/2017 ) 1

Il Programma per la trasparenza e l integrità L art.11 del D.Lgs n.150/2009, nel disciplinare la Trasparenza nella Pubblica Amministrazione, ha previsto che ogni Amministrazione, sentite le associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, adotta un programma triennale per la trasparenza e l integrità, da aggiornare annualmente, recante le iniziative idonee a garantire un adeguato livello di trasparenza, legalità e sviluppo della cultura dell integrità. La CiVIT, con delibera n.2/2012, ha dato indicazioni integrative (e non sostitutive) delle linee guida precedentemente adottate, riferite all approfondimento dell articolazione del processo di redazione e aggiornamento del Programma, e alla opportunità che la corrispondenza dell operazione trasparenza sia valutata con le effettive esigenze di trasparenza di cittadini ed imprese. Il decreto legge 10 ottobre 2012, n.174 recante Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012, convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, all'art. 3, ha rafforzato i controlli interni in materia di enti locali, stabilendo, tra l altro, che gli strumenti e le modalità del controllo interno sono definiti con regolamento adottato dal Consiglio, resi operativi dall Ente entro tre mesi dall entrata in vigore della legge stessa. Con delibera Consiglio Provinciale n 87 dell 11 ottobre 2013, e successiva di modifica ed integrazione C.P.n.20 del 10.11.2014, la Provincia di Napoli ha approvato il Regolamento provinciale sui controlli interni, con cui sono stati definiti organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli interni. Il 28 novembre 2012 è entrata in vigore la legge n.190, che contiene disposizioni per la prevenzione e repressione della corruzione e illegalità nella pubblica amministrazione, prevedendo, tra l altro, che ogni amministrazione adotti un piano di organizzazione, denominato Piano triennale di prevenzione della corruzione, che fornisca una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione, indicando gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio. Il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, entrato in vigore il 20 aprile 2013, oltre a coordinare le disposizioni già vigenti in materia, ha modificato e coordinato il quadro normativo nazionale introducendo nuovi obblighi ed ulteriori adempimenti in tema di pubblicazione dei dati, al fine di incrementare la qualità delle attività amministrative, la loro conoscibilità all esterno e garantire in tal modo la prevenzione di fenomeni di cattiva amministrazione e più in generale forme diffuse di controllo sociale. La CiVIT, con delibera n.50 del 4 luglio 2013, ha licenziato le Linee guida per l aggiornamento del Programma per la trasparenza e l integrità 2014/2015, definendo il calendario delle attività in materia di trasparenza nei periodi settembre /dicembre 2013 e gennaio/dicembre 2014. Il 1 maggio 2014 è stata nominata Segretario Generale della Provincia di Napoli la dott.ssa Rossella Grasso, Responsabile anticorruzione e trasparenza, come da decreto presidenziale n. 126 del 29/05/2014. Con delibera n. 374 del 27/6/2014, la Giunta Provinciale, su proposta della dott.ssa Grasso, ha approvato il Programma triennale per la trasparenza e la integrità 2014/2016 in uno al Piano Triennale Anticorruzione, di cui costituisce sezione autonoma e parte integrante e sostanziale, ai sensi dell art. 10 del D.lgs. n. 33/2013, prevedendone l aggiornamento al 31 gennaio di ogni anno. Pertanto, gli obblighi di pubblicazione attualmente vigenti per la Provincia di Napoli, oggi Città Metropolitana, ai sensi del D.Lgs. 33/2013, sono quelli elencati nel Programma suddetto, in conformità di quanto contenuto nell allegato n.1 della citata delibera CiVIT ANAC n.50/2013, con l individuazione dei rispettivi ambiti soggettivi di applicazione. Per quanto concerne le novità normative intervenute nell anno 2014, deve segnalarsi il decreto legge n. 90 del 24 giugno 2014, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, ad oggetto Misure 2

urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l efficienza degli uffici giudiziari, che ha riformato in modo profondo l Autorità nazionale anticorruzione, aumentandone competenze e poteri in tema di prevenzione dei fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione e nel sistema degli appalti. In particolare, l art. 19 ha previsto la soppressione dell Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP), nata con la legge 11 febbraio 1994, n. 109 (c.d. Legge Merloni), implementando i poteri dell ANAC in materia. E così che il legislatore ha ridisegnato il volto dell Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), che assomma in sé le funzioni della CIVIT (art.5, L. 125/2013), quelle dell AVCP, e i poteri di nuova attribuzione diventando l unica domina nel sistema della strategia complessiva di prevenzione della corruzione, estesa anche al settore degli appalti pubblici. In questa prospettiva, l Autorità non svolge più i compiti relativi alla perfomance, appannaggio della prima CIVIT, che vengono trasferiti opportunamente al Dipartimento della funzione pubblica, prevedendo contestualmente che quest ultimo perda a favore dell ANAC le competenze in materia di trasparenza ed anticorruzione. Deve infine segnalarsi che all ANAC spettano, altresì, poteri sanzionatori amministrativi per il caso di omessa adozione dei piani triennali di prevenzione della corruzione, dei programmi triennali di trasparenza e dei codici di comportamento. 3

1.1 I contenuti del Programma triennale per la trasparenza e la integrità L art.10 del d.lgs n.33/2013 individua i principali contenuti del Programma triennale, in coerenza con le delibere adottate dalla CiVIT nn. 105/2010, 2/2012, 50/2013. Il Programma deve indicare le iniziative previste per garantire un adeguato livello di trasparenza, nonché la legalità e lo sviluppo della cultura dell integrità in quanto definisce le misure, i modi e le iniziative volti all attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi di cui all articolo 43, comma 3, misure e iniziative che devono essere collegate con quelle previste dal Piano di prevenzione della corruzione (art. 10, c. 2, d.lgs. n. 33/2013). Nell ambito del Programma triennale sono specificate le modalità, i tempi di attuazione, le risorse dedicate e gli strumenti di verifica dell efficacia delle iniziative previste per garantire un adeguato livello di trasparenza e integrità e la legalità e lo sviluppo della cultura dell integrità (art. 10 co. 1 e 7 del d.lgs 33/2013) Nella tabella n.1, allegata alla delibera CiVIT ANAC n.50/2013, è stato fissato l indice del Programma, così come di seguito : 1) Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione 2) Le principali novità 3) Il procedimento di elaborazione e adozione del programma In questa sezione del Programma vanno evidenziati i principali cambiamenti intervenuti rispetto al Programma precedente, illustrando gli obiettivi strategici in materia di trasparenza posti dagli organi di vertice, i collegamenti con il Piano della Performance, l indicazione degli uffici e dei dirigenti coinvolti, nonché: i termini e le modalità di adozione del Programma da parte degli organi di vertice le modalità di coinvolgimento degli stakeholder e i risultati di tale coinvolgimento 4) Iniziative di comunicazione della trasparenza In questa sezione sono illustrati: iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati organizzazione e risultati attesi delle Giornate della trasparenza 5) Processo di attuazione del Programma In questa sezione si è proceduto a: individuazione dei dirigenti responsabili della trasmissione dei dati (nel caso in cui i dati siano archiviati in una banca dati, per trasmissione si intende sia l immissione dei dati nell archivio che la confluenza dei dati dall archivio al soggetto responsabile della pubblicazione) individuazione dei dirigenti responsabili della pubblicazione e dell aggiornamento dei dati individuazione di eventuali referenti per la trasparenza e specificazione delle modalità di coordinamento con il Responsabile della trasparenza misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi misure di monitoraggio e di vigilanza sull attuazione degli obblighi di trasparenza a supporto dell attività di controllo dell adempimento da parte del responsabile della trasparenza strumenti e tecniche di rilevazione dell effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti della sezione Amministrazione Trasparente misure per assicurare l efficacia dell istituto dell accesso civico 6) Dati ulteriori indicazione dei dati ulteriori, in tabelle in formato aperto, che l amministrazione si impegna a pubblicare entro la fine dell anno e nel triennio, nel rispetto di quanto previsto dall art. 4, c. 3, del d.lgs. n. 33/2013. 4

1.2 L attuale assetto organizzativo della Città Metropolitana di Napoli Dal 1 gennaio 2015, in esito all applicazione della Legge 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, le città metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e ne esercitano le funzioni nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e nel rispetto del Patto di stabilità interno. L attuale struttura organizzativa di vertice è il risultato di un processo di razionalizzazione avviato all inizio dell ultima consiliatura della Provincia di Napoli. Con deliberazione di Giunta provinciale n. 482 del 07/10/2014, si è proceduto alla annuale ricognizione del personale dipendente ai sensi dell art. 33 del D.Lgs. n.165/2001, ad esito della quale non sono risultate situazioni di soprannumerarietà di personale in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato rispetto alla vigente dotazione organica, né eccedenze di personale rispetto alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria dell Ente. Con deliberazione di Giunta provinciale n. 608 del 29/12/2014, è stato trasferito, ai sensi dell art. 1, comma 47, della Legge n. 56 del 7 aprile 2014, tutto il personale dipendente a tempo indeterminato, dirigente e non dirigente, della Provincia di Napoli, in servizio alla data del 31.12.2014 e salvo eventuali cessazioni dal servizio intervenute a tale data, alla Città Metropolitana di Napoli con decorrenza dal 01.01.2015. Per quanto concerne la strategia dell organizzazione interna dell ente, fermo restando gli obblighi legislativi in materia di valutazione del merito, controlli interni, trasparenza e pubblicazione in parte già realizzati nel programma 2009-2014, la L. n.56/2014, incidendo profondamente sulle funzioni attribuite alle province ora città metropolitane, richiederà una rivisitazione dell attuale assetto organizzativo che sarà possibile soltanto dopo l emanazione dei decreti attuativi previsti dalla predetta normativa e le eventuali deleghe di funzioni da parte delle singole regioni. Nell anno 2015, pertanto, tenuto conto del riordino delle funzioni di cui alla Legge n.56/2014, secondo modalità e criteri definiti nell ambito delle procedure e degli osservatori, l Ente dovrà procedere ad una generale riorganizzazione degli Uffici e dei servizi che porterà di per sé ad una nuova assegnazione del personale e degli incarichi di responsabilità. Attualmente l assetto organizzativo di vertice è composto da n. 6 strutture di Staff e n. 6 strutture di Line. Le strutture di Staff sono: Area Servizi Economico Finanziari/Ragioniere Generale, Area Avvocatura, Area Supporto agli Organi istituzionali/vice Segretario Generale, Area delle Risorse Umane e dell Innovazione Organizzativa e Tecnologica, Area Patrimonio e Dipartimento Procedure di Evidenza Pubblica Stazione Unica Appaltante. Le strutture di Line sono: Area Pianificazione Territoriale Provinciale di Coordinamento, Area Pianificazione dei Servizi di Trasporto Mobilità e Viabilità, Area Ecologia Tutela e Valorizzazione del Ambiente, Area Coordinamento dello Sviluppo economico Sociale, Area Edilizia e Programmazione Scolastica, Dipartimento Polizia Provinciale Politiche per la Legalità e Sicurezza, Protezione Civile/ Comandante del Corpo di Polizia Provinciale. 5

L organigramma di vertice della Città metropolitana di Napoli è di seguito rappresentato: IL SEGRETARIO GENERALE (art. 97 del D.Lgs. n. 267/2000) Strutture di Staff Strutture di Line Area delle Risorse Umane e dell'innovazione Organizzativa e Tecnologica Area Tutela e Valorizzazione dell'ambiente Area Servizi Economico Finanziari Area Edilizia e Programmazione Scolastica Area di Supporto agli Organi Istituzionali - Vice Segretario Generale Area Promozione e Coordinamento dello Sviluppo Economico Sociale Area Avvocatura Area Pianificazione dei servizi di trasporto - mobilità e viabilità Area Patrimonio Area Pianificazione Territoriale Provinciale di Coordinamento Dipartimento Procedure di Evidenza Pubblica - Stazione Unica Appaltante Dipartimento Polizia Provinciale, Politiche per la Legalità e la Sicurezza, Protezione Civile Ai sensi delle citate deliberazioni di G.P. n. 661 del 24/10/2012 e n. 967 del 31/12/2013, l attuale assetto organizzativo risulta articolato in Aree, Dipartimenti, Direzioni. Le Aree, come individuate nel paragrafo precedente, sono macroaggregazioni, che devono garantire l unitarietà direzionale ed, al contempo una comune architettura alle specifiche procedure di sistema. Le Aree, in via ordinaria, si articolano in Direzioni; talora, tuttavia, per maggiore funzionalità, sono stati individuati all interno di alcune di esse, ambiti infrasettoriali, denominati Dipartimenti, preposti a Direzioni affini per competenza o linee di attività. 6

Allo stato attuale, pertanto, l assetto organizzativo risulta così articolato: AREE 1. Area delle Risorse Umane e dell Innovazione Organizzativa e Tecnologica 2. Area di Supporto agli Organi Istituzionali/Vice Segretario Generale 3. Area Pianificazione Territoriale Provinciale di coordinamento 4. Area Pianificazione dei servizi di trasporto mobilità e viabilità 5. Area Edilizia e Programmazione scolastica 6. Area promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale 7. Area Servizi economico finanziari 8. Area tutela e valorizzazione dell ambiente 9. Area Avvocatura 10.Area Patrimonio DIPARTIMENTI 1. Dipartimento Gestione del personale e dei sistemi informativi (all interno dell Area n.1) 2. Dipartimento Supporto agli organi istituzionali (all interno dell Area n. 2) 3. Dipartimento Viabilità (all interno dell Area n. 4) 4. Dipartimento Programmazione della rete scolastica (all interno dell Area n. 5) 5. Dipartimento Interventi Edilizia Scolastica (all interno dell Area n. 5) 6. Dipartimento Amministrativo (all interno dell Area n. 5) 7. Dipartimento Sviluppo economico e solidarietà sociale (all interno dell Area n. 6) 8. Dipartimento Gestione bilancio (all interno dell Area n. 7) 9. Dipartimento Tecnico dell Ambiente (all interno dell Area n. 8) 10.Dipartimento Procedure di evidenza pubblica stazione unica appaltante (non inserita in alcuna Area) 11.Dipartimento Polizia Provinciale politiche per la legalità protezione civile (non inserita in alcuna Area) DIREZIONI All interno delle Aree e dei Dipartimenti sono inserite le Direzioni. Ai sensi delle deliberazioni di G.P. n. 661 del 24/10/2012 e n. 967 del 31/12/2013 sopra menzionate, è previsto che ai Coordinatori di Area e ai Capi Dipartimento sia affidata una Direzione inserita nella medesima Area/Dipartimento. Il Segretario Generale è collocato al vertice della struttura burocratica, ai sensi dell art.97 del D.lgs n.267/00, e dallo stesso dipende l Organismo interno preposto al controllo successivo, ai sensi dell art. 147 bis del citato Testo Unico, nominato con decreto del Segretario generale n. 1 del 13/06/2014, modificato con decreti n. 2 del 31/07/2014 e n. 3 del 25/11/2014. In applicazione dell art. 1, comma 7, della L.n.190/2012, che dispone che l organo di indirizzo politico individua il Responsabile per la prevenzione della corruzione, che negli enti locali è di norma il Segretario e dell art.43 del D.lgs n.33 del 14.03.2013, che prevede che all interno di ogni amministrazione il Responsabile per la prevenzione della corruzione, svolge, di norma, le funzioni di Responsabile per la trasparenza con deliberazione n. 94 del 31/03/2014 la Giunta Provinciale ha individuato il Segretario Generale quale Responsabile per la prevenzione della corruzione e Responsabile per la trasparenza dell Ente ai sensi dell art. 43 del D.lgs. n. 33 del 2013. 7

2.1 Il processo di attuazione del Programma nell annualità 2014 All attuazione del Programma hanno concorso i Dirigenti, quali fonti informative, i Responsabili di tutti gli uffici e servizi dell Ente, nonchè il Responsabile della pubblicazione e dell aggiornamento dei dati (individuato nel Dirigente Coordinatore dell Area di Supporto agli Organi Istituzionali - Vice Segretario Generale, dott.ssa Renata Monda), che ha curato le attività operative ordinarie per la raccolta dei dati e la relativa pubblicazione, la funzionalità e l adeguatezza informatica, nell ottica della trasparenza intesa come accessibilità totale. Il Responsabile della trasparenza Il Segretario Generale dell Ente, dott.ssa Rossella Grasso, è stata nominata Responsabile anticorruzione e trasparenza con decreto presidenziale n. 126 del 29/05/2014. Per quanto concerne il ruolo di Responsabile della trasparenza, la stessa ha orientato la propria al monitoraggio e al controllo degli adempimenti degli obblighi di pubblicazione previsti dal Programma triennale per la trasparenza e l integrità, in armonia con le disposizioni di cui al D.Lgs. 33/2013, attraverso i seguenti strumenti: verifiche sulla sezione del sito istituzionale denominata Amministrazione Trasparente per il tramite di audizioni dei dirigenti competenti; direttive aventi ad oggetto specifici adempimenti e/o informative a carico dei dirigenti dell Ente; controlli ex D.Lgs. 33/2013, relativi a specifici rilievi e inadempienze per i quali adottare interventi correttivi o adempimenti; circolari informative. L insieme di questi interventi ha consentito di raggiungere un discreto livello quantitativo e qualitativo nel perseguimento dell obiettivo trasparenza, intesa in un accezione sempre più definita, quale articolazione dei principi costituzionali di legalità, imparzialità e buon andamento dell azione amministrativa. Nel corso del 2014, a far data dal 16/06/2014, sono state effettuate dal Responsabile della trasparenza n. 7 audizioni, diramate n.7 direttive e n.4 lettere circolari informative, alle quali sono seguite specifiche determinazioni in tema di controlli sulla trasparenza e diverse circolari informative, tutte specificamente riassunte nel Report 2014 del Responsabile della Trasparenza del 22/12/2014. Il Nucleo di Valutazione Al fine di garantire il rispetto degli obblighi legislativi in tema di controllo sull adempimento degli obblighi di pubblicazione per l anno 2014, in data 14/01/2015, il Responsabile della Trasparenza ha trasmesso al Nucleo di Valutazione l apposita griglia di rilevazione al 31/12/2014, debitamente compilata, secondo le indicazioni contenute nella delibera ANAC n. 148/2014. Non appena il Nucleo avrà rilasciato l attestazione circa la verifica sulla pubblicazione, sulla completezza, sull aggiornamento e sull apertura del formato di ciascun documento, essa sarà pubblicata, unitamente alla citata griglia, nella sezione del sito istituzionale Amministrazione Trasparente, sotto sezione Disposizioni Generali Attestazioni OIV o struttura analoga. Non sono pervenute segnalazioni da parte del Nucleo di Valutazione sul rispetto degli obblighi di pubblicazione. I Responsabili della trasmissione dei dati al soggetto responsabile della pubblicazione I Dirigenti, quali fonti informative, responsabili della veridicità e dell aggiornamento dei dati di loro competenza da pubblicare nell apposita sezione del sito istituzionale denominata Amministrazione Trasparente, hanno gestito con tempestività il regolare e documentato flusso delle informazioni da pubblicare ai fini dell applicazione del Programma e degli obblighi normativi, nonché il costante aggiornamento. L invio delle direttive del Responsabile per la trasparenza è stata l occasione per ribadire il ruolo attivo e 8

determinante della dirigenza dell Ente nel processo di trasmissione dei dati all Unità operativa responsabile delle pubblicazioni e dell aggiornamento. Il Responsabile della pubblicazione e dell aggiornamento dei dati Il Responsabile della pubblicazione e dell aggiornamento dei dati è stato individuato nel Dirigente Coordinatore dell Area di Supporto agli Organi Istituzionali - Vice Segretario Generale, dott.ssa Renata Monda, che ha curato le attività operative ordinarie per la raccolta dei dati e la relativa pubblicazione, la funzionalità e l adeguatezza informatica. I documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione sono stati pubblicati sul sito istituzionale, nel link Amministrazione Trasparente, cercando di assicurare il rispetto di tempestività, puntualità e accuratezza, come richiesto dalle previsioni normative. Le pubblicazioni sono state effettuate nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali e dell art. 14 del D.lgs. n. 33/2013 per gli organi di indirizzo politico e dell art. 15 del D.lgs. n.33/2013, per incarichi dirigenziali, consulenze e collaborazioni. Il processo di pubblicazione dei dati Il processo di pubblicazione è stato effettuato secondo le indicazioni di cui al Programma triennale per la Trasparenza e l integrità, come adottato con delibera G.P. n. 374 del 27/06/2014. In linea con le finalità del D.lgs. n.33/2013, tese ad assicurare la conoscibilità all esterno dell attività amministrativa nel suo complesso, al fine di incrementarne la qualità e garantire la prevenzione di fenomeni di cattiva amministrazione e, più in generale, forme diffuse di controllo sociale, il Responsabile della trasparenza ha disposto la pubblicazione integrale di tutti i provvedimenti (deliberazioni, decreti, ecc.) degli organi di indirizzo politico per il tramite di un motore di ricerca dedicato nel quale riportare numero e data dell atto di interesse (direttiva n. 4/2014). Con la direttiva n. 2/2015, il citato Responsabile ha inteso assicurare la pubblicazione integrale anche degli atti del Sindaco metropolitano, nonché del Consiglio metropolitano e della Conferenza metropolitana. Le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi Al fine di assicurare l omogenea trasmissione dei dati al Responsabile della pubblicazione, in più casi, con riferimento a specifici adempimenti ai sensi del D.lgs. n.33/2013, sono stati predisposti appositi link nella pagina intranet dell Ente, mediante i quali, a seguito del caricamento dei dati da parte di ogni responsabile, è stato possibile elaborare dei database finali. E il caso della raccolta dati dei procedimenti amministrativi e del loro monitoraggio, nonché dei dati afferenti la scelta del contraente per l affidamento di lavori, servizi e forniture anno 2014. Misure tecnologiche contro la manipolazione e la duplicazione dei files, a garanzia delle informazioni contenenti dati personali. Usabilità dei dati. In materia di tutela dei dati personali, il Garante della protezione dei dati personali, con delibera n.243 del 15/05/2014, ha adottato le nuove e aggiornate linee guida, con rifermento agli atti e documenti amministrativi, per il trattamento effettuato per finalità di pubblicità e trasparenza sul web da soggetti pubblici e da altri enti obbligati. Del provvedimento sono stati edotti tutti i dirigenti dell Ente in data 30/06/2014, con lettera circolare Prot.87307, a cura del Responsabile della trasparenza. Le misure per assicurare l efficacia dell istituto dell accesso civico L art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013 disciplina l accesso civico definendone le modalità di esercizio ed il relativo procedimento; si tratta di un istituto che consente a chiunque il diritto di richiedere, gratuitamente e senza necessità di motivazione, documenti, informazioni o dati di cui le pubbliche amministrazioni hanno omesso la pubblicazione prevista dalla normativa vigente. Per l esercizio dell accesso civico la richiesta deve essere presentata al Responsabile della trasparenza e, in caso di ritardo o mancata risposta alla richiesta di accesso civico occorre attivare il procedimento per l esercizio del potere sostitutivo, ai sensi dell art. 2 comma 9-bis della legge n.241/1990. 9

Poiché il Responsabile della trasparenza competente per l accesso civico non può essere anche titolare del potere sostitutivo e il soggetto titolare del potere sostitutivo non può avere una qualifica inferiore o equivalente rispetto al soggetto sostituito, il citato Responsabile ha ritenuto opportuno delegare le funzioni relative all accesso civico, di cui all art. 5, c.2, del d.lgs. n. 33/2013, alla dott.ssa Francesca Giovene di Girasole, funzionario amministrativo in servizio presso l Ufficio del Segretario generale. Della duplice modulistica per esercitare l accesso civico e per attivare l eventuale potere sostitutivo, unitamente ai riferimenti per contattare i due soggetti responsabili, si è data chiara diffusione per il tramite dell apposita sezione del sito istituzionale denominata Amministrazione Trasparente, accessibile dalla home page dell Ente. Gli strumenti e tecniche di rilevazione dell effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti della sezione Amministrazione Trasparente Non vi sono state richieste di accesso civico nel corso dell anno 2014. Gli obblighi di pubblicazione di cui all art. 1, co.32, della L. 190/2012 Con riferimento ai procedimenti di scelta del contraente, le stazioni appaltanti sono tenute a pubblicare, entro il 31 gennaio, nei propri siti web istituzionali i dati previsti dall art.1 comma 32 della L. 190/2012, per garantire la trasparenza dell attività amministrativa, secondo le indicazioni fornite dall Autorità Nazionale Anticorruzione con deliberazione n. 26 del 22/05/2013. Si tratta di tabelle riassuntive dei dati riferite all anno precedente, liberamente scaricabili in formato digitale standard aperto, da trasmettere tramite PEC all Autorità e da pubblicare nel proprio sito web istituzionale. L obbligo di informazione comprende tutte le tipologie di affidamento previste dal Codice dei contratti pubblici, a prescindere dall acquisizione del codice CIG o di quello smartcig per le relative procedure, così come a prescindere dal fatto che la scelta del contraente sia avvenuta in esito ad un confronto concorrenziale, o con affidamenti in economia mediante cottimo fiduciario, o in modalità diretta, o che sia stata preceduta o meno da un bando pubblico o da una lettera di invito. Le disposizioni in questione si applicano anche ai procedimenti posti in essere in deroga alle procedure ordinarie. Nella pubblicazione deve essere comunque assicurato, il rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d ufficio e di protezione dei dati personali. Per l anno 2014, il Responsabile della trasparenza ha emanato ad ultimo la direttiva, la n.1/2015, con cui ha invitato tutti i dirigenti a compilare e trasmettere (entro il termine del 21 gennaio) i dati obbligatori, compilando un apposito file, formato xls o ods, scaricabile collegandosi ad un apposito link alla pagina intranet dell Ente. Nuovi criteri in tema di tempestività dei pagamenti Al fine di consentire la pubblicazione sul sito istituzionale dell Ente nella Sezione Amministrazione Trasparente, sottosezione Pagamenti dell Amministrazione, dell indicatore annuale di tempestività dei pagamenti, il Responsabile della Trasparenza ha emanato la direttiva n.7/2014. Regolamento degli obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo Al fine di assicurare l adempimento degli organi di indirizzo politico circa la comunicazione dei dati prevista dall art. 14 del d.lgs. 33/2013, il Segretario Generale, Responsabile della trasparenza ha curato l istruttoria per l approvazione di un apposito regolamento atto a definire obblighi e sanzioni in caso di inadempimento. Il Regolamento è stato approvato con deliberazione consiliare n. 29 del 29/11/2014 e denominato Regolamento degli obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo. Il Regolamento disciplina non solo gli obblighi e i tempi di pubblicazione dei dati e delle informazioni afferenti gli organi di governo, ma altresì le modalità di svolgimento dell eventuale procedimento sanzionatorio conseguente all eventuale comportamento omissivo. Nel testo regolamentare sono state definite altresì le competenze ed i ruoli dei differenti soggetti coinvolti. Il Segretario Generale, in qualità di Responsabile Anticorruzione e Trasparenza, cura l istruttoria del procedimento di irrogazione della sanzione amministrativa su segnalazione del dirigente competente in 10

materia, mentre l autorità competente ad irrogare la sanzione amministrativa è individuata nel dirigente responsabile dell Ufficio Provvedimenti Disciplinari. I collegamenti con il Piano della performance e con il Piano esecutivo di gestione per il triennio 2014/2016 Il D.lgs.n.33/2013 riafferma e sottolinea la necessità che vi sia un collegamento fra la programmazione strategica e operativa dell amministrazione, contenuta nel Piano della performance e gli obiettivi di trasparenza indicati nel Programma triennale, secondo le indicazioni contenute nella delibera CIVIT n.6/2013. Ai sensi del novellato comma 3-bis dell art.169 del D.lgs. n. 267/2000 e s.m.i, il Piano esecutivo di gestione è deliberato in coerenza con il Bilancio di previsione e con la Relazione previsionale e programmatica. Al fine di semplificare i processi di pianificazione gestionale dell Ente, il Piano dettagliato degli obiettivi di cui all art.108, comma 1, del D.lgs n.267/00 e il Piano della performance di cui all art.10 del D.lgs n.150/2009, sono unificati organicamente nel Piano esecutivo di gestione. Nel corso dell anno 2014, pertanto, sono stati adottati dall Ente i seguenti provvedimenti: con deliberazione di G.P. n. 203 del 3/06/2014 sono stati individuati gli Assi strategici, tra cui si evidenzia l asse strategico n. 2 Trasparenza, Partecipazione ed Efficienza a servizio dell Area Metropolitana la cui finalità prevede: garantire l utilizzo delle tecnologie informatiche nei rapporti con gli stakeholders; favorire l efficiente erogazione dei servizi anche di quelli erogati mediante la partecipazione a società e/o enti attraverso l innovazione tecnologica, la semplificazione amministrativa, la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane, la sostenibilità economico-finanziaria e l utilizzazione dei fondi comunitari; con deliberazione di G.P. n.204 del 3/06/2014 è stato adottato il Piano triennale della performance 2014-2016; con deliberazione di G.P. n. 372 del 27/06/2014 è stato approvato il Piano Generale degli Obiettivi Strategici 2014/2016, ad integrazione e modifica della precedente delibera di G.P. n. 203 del 3/6/ 2014 ed in conformità con le funzioni affidate alle Aree dell Ente; con deliberazione di C.P. n. 28 del 29/11/2014 è stato approvato il Documento Unico di Programmazione (DUP) che ha recepito gli Assi strategici di cui alla deliberazione di G.P. n. 203 del 3/06/2014, il Bilancio di previsione Es. 2014-2016 e i relativi allegati ai sensi del D.lgs. 118/2011; con deliberazione di G.P. n. 553 del 29/11/2014, infine, è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione 2014/2016, ai sensi dell'art.169 del D.Lgs. 267/2000 e DPCM 28 dicembre 2011. Le misure di monitoraggio e di vigilanza sull attuazione degli obblighi di trasparenza a supporto dell attività di controllo dell adempimento da parte del Responsabile della trasparenza Nella prima implementazione del Programma, il Responsabile della trasparenza ha disposto, entro il termine del 31/12/2014, la Verifica sul rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016 di cui allo specifico Report annualità 2014, datato 22/12/2014. La Relazione, trasmessa ufficialmente al Presidente della Provincia ed al Sindaco Metropolitano, è stata pubblicata nella sezione di secondo livello del sito istituzionale Amministrazione Trasparente, denominata Altri contenuti-trasparenza. 11

2.2 Il procedimento di aggiornamento del Programma per l annualità 2015 Gli obblighi di pubblicazione attualmente vigenti per le amministrazioni pubbliche sono quelli elencati nel Programma triennale per la trasparenza e l integrità adottato con delibera G.P. n. 374 del 27/06/2014, con l individuazione dei rispettivi ambiti soggettivi di applicazione (cfr. Sez. n.1 del Piano triennale della corruzione 2014-2016). Il procedimento di aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014/2016, per l annualità 2015, è stato effettuato tenendo conto di necessità ed esigenze emerse nel corso della fase attuativa relativa all annualità 2014. Nella redazione del documento è stata privilegiata la chiarezza espositiva e la comprensibilità dei contenuti, anche per chi non è uno specialista del settore. E da dire che, con l istituzione della Città Metropolitana, si potrebbero verificare, nel corso dell anno disallineamenti tra quanto programmato e quello che sarà a breve l assetto del nuovo Ente. Se ciò dovesse avvenire, si procederà con apposite modifiche ed integrazioni del programma 2015. Gli obiettivi strategici in materia di trasparenza L Amministrazione Provinciale con deliberazione di Giunta Provinciale, n. 203 del 3.06.2014, ha adottato il Piano degli obiettivi Strategici 2014-2016, prevedendo, tra gli altri, quale obiettivo strategico di innovazione e trasversale a tutte le Aree, l adeguamento al D.Lgs.33/2013 in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte dell Ente Provincia. Con deliberazione di Consiglio n. 28 del 29/11/2014 è stato approvato il Documento Unico di Programmazione (DUP), il Bilancio di Previsione Es. 2014-2016 e i relativi allegati, ai sensi del D.lgs. 118/2011, che ha confermato quanto recato dal Piano degli obiettivi Strategici 2014-2016. Tra gli obiettivi che la Città Metropolitana di Napoli dovrà perseguire particolare rilevanza assumono particolare rilevanza l innovazione tecnologica e la semplificazione amministrativa, anche nell ottica di ottimizzare i rapporti tra i Comuni dell are metropolitana. La Sezione V del DUP individua l asse strategico n. 2 Trasparenza, Partecipazione ed Efficienza a servizio dell Area Metropolitana la cui finalità è di garantire l utilizzo delle tecnologie informatiche nei rapporti con gli stakeholders; favorire l efficiente erogazione dei servizi anche di quelli erogati mediante la partecipazione a società e/o enti attraverso l innovazione tecnologica, la semplificazione amministrativa, la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane, la sostenibilità economico-finanziaria e l utilizzazione dei fondi comunitari. Le modalità di coinvolgimento degli stakeholder e i risultati di tale coinvolgimento Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA), approvato dall Autorità nazionale anticorruzione, prevede che le amministrazioni, al fine di disegnare un efficace strategia anticorruzione, devono realizzare delle forme di consultazione con il coinvolgimento dei cittadini e delle organizzazioni portatrici di interessi collettivi in occasione dell elaborazione/aggiornamento del proprio Piano. Al fine di consentire la partecipazione attiva della cittadinanza tutta e degli stakeholders nella fase di aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e dell allegato Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità, con avviso pubblico del 16/01/2015, è stato chiesto ai cittadini, a tutte le associazioni o altre forme di organizzazioni portatrici di interesse collettivi, alle organizzazioni di categoria e organizzazioni sindacali operanti nel territorio della Città metropolitana di Napoli, di formulare osservazioni e presentare contributi al Piano vigente, entro la data del 23/01/2015. Entro il termine indicato non sono pervenute osservazioni. Le iniziative di comunicazione della trasparenza: le giornate della trasparenza Si confermano le iniziative di cui al Programma triennale per la Trasparenza e l integrità adottato con delibera G.P. n. 374 del 27/06/2014. 12

Nuovi criteri in tema di tempestività dei pagamenti Con D.P.C.M. del 22/09/2014 sono stati definiti i nuovi schemi e le modalità per la pubblicazione su internet dell indicatore annuale di tempestività dei pagamenti, adempimento da effettuare a decorrere dall anno 2015, con cadenza sia annuale che trimestrale. Nel calcolo, entrano in gioco i valori delle fatture, e non solo i giorni impiegati per onorare ciascuna delle transazioni, ed entrano a regime le sanzioni che bloccano le assunzioni e i rinnovi dei contratti ex art. 41 del D.L. 66/2014 conv. in L. 89/2014. Formato dei dati pubblicati - accesso alla sezione Amministrazione trasparenza - termini di pubblicazione archivio In linea con le finalità del D.Lgs. 33/2013, tese ad assicurare la conoscibilità all esterno dell attività amministrativa nel suo complesso, al fine di incrementarne la qualità e garantire la prevenzione di fenomeni di cattiva amministrazione e, più in generale, forme diffuse di controllo sociale, sarà disposta la pubblicazione integrale di tutti i provvedimenti degli organi di indirizzo politico dell ente per il tramite di un motore di ricerca dedicato nel quale riportare numero e data dell atto di interesse (direttiva n. 4/2014). Gli obblighi di pubblicazione di cui all art. 1, co. 32, della L. 190/2012 Con riferimento ai procedimenti di scelta del contraente, al fine di assicurare che la pubblicazione nel sito web istituzionale dei dati, previsti dall art.1 comma 32 della L. 190/2012, avvenga in maniera omogenea per tutte le direzioni dell Ente entro il 31 gennaio di ogni anno, tutti i dirigenti compilano e trasmettono (entro il termine del 21 gennaio) i dati obbligatori, inserendoli su apposito file, formato xls o ods, predisposto dal Responsabile dell Urp che allo scopo predisporrà apposito link accessibile dalla pagina intranet dell Ente. L attività di raccolta dei dati sarà programmata e curata dal Capo Dipartimento procedure ad evidenza pubblica Stazione Unica Appaltante nel corso del 2015, per gli adempimenti da pubblicare entro il 31 gennaio 2016. 13

INDICE Il Programma per la trasparenza e l integrità 1.1 I contenuti del Programma triennale per la trasparenza e la integrità. 1.2 L attuale assetto organizzativo della Provincia di Napoli. 2.1 Processo di attuazione del Programma. - Il Responsabile della trasparenza. - Il Nucleo di Valutazione. - I Responsabili della trasmissione dei dati al soggetto responsabile della pubblicazione. - Il Responsabile della pubblicazione e dell aggiornamento dei dati. - Il processo di pubblicazione dei dati. - Le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi. - Misure tecnologiche contro la manipolazione e la duplicazione dei files, a garanzia delle informazioni contenenti dati personali. Usabilità dei dati. - Le misure per assicurare l efficacia dell istituto dell accesso civico. - Gli strumenti e tecniche di rilevazione dell effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti della sezione Amministrazione Trasparente. - Gli obblighi di pubblicazione di cui all art. 1, co. 32, della L. 190/2012. - Nuovi criteri in tema di tempestività dei pagamenti. - Regolamento degli obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo. - I collegamenti con il Piano della performance e con il Piano esecutivo di gestione per il triennio 2014/2016. - Le misure di monitoraggio e di vigilanza sull attuazione degli obblighi di trasparenza a supporto dell attività di controllo dell adempimento da parte del responsabile della trasparenza. 2.2 Il procedimento di aggiornamento del Programma per l annualità 2015 - Gli obiettivi strategici in materia di trasparenza posti dall Amministrazione Provinciale. - Le modalità di coinvolgimento degli stakeholder e i risultati di tale coinvolgimento. - Le iniziative di comunicazione della trasparenza: le giornate della trasparenza. - Nuovi criteri in tema di tempestività dei pagamenti. - Formato dei dati pubblicati - accesso alla sezione Amministrazione trasparenza - termini di pubblicazione archivio. - Gli obblighi di pubblicazione di cui all art. 1, co. 32, della L. 190/2012. 14