IL LEGNO. - Pagina 1 di 7 -

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L eg 1 no IL LEGNO Il legno è un materiale strutturale, in quanto utilizzabile per realizzare gli oggetti. Si ricava dal fusto di organismi vegetali, gli alberi. Ogni specie di albero dà un diverso tipo di legno (che viene detto "essenza"). Il legno può anche essere impiegato come combustibile (ed allora viene detto legna), ma questo uso non ci riguarda per ora, in quanto, in questo momento stiamo studiando i materiali. Proprietà Le principali proprietà fisiche e chimiche del legno sono le seguenti: 1. peso di volume: il legno ha un p.d.v. basso (inferiore a quello dell'acqua) - questo lo rende adatto a realizzare oggetti o parti di oggetti che abbiano un peso contenuto. 2. conducibilità elettrica: il legno è un cattivo conduttore dell'elettricità, se è asciutto. 3. conducibilità termica: il legno è un cattivo conduttore del calore - questo lo rende adatto a realizzare parti di oggetti che isolino dal calore (es. i manici delle pentole). 4. resistenza alla corrosione: il legno non si ossida nè arrugginisce 5. resistenza agli attacchi di parassiti: il legno ha una scarsa resistenza agli attacchi di funghi, muffe e insetti xilofagi ed è soggetto a marcire - deve pertanto essere protetto da questi attacchi. 6. reazione al fuoco: il legno, se esposto alla fiamma, può bruciare - considerando il legno come materiale, questa proprietà costituisce un difetto. Le principali proprietà meccaniche del legno sono le seguenti: 1. resistenza a flessione, compressione, trazione e taglio: a seconda delle essenze, il legno può avere buona resistenza a queste sollecitazioni, anche se la resistenza non è costante, ma varia a seconda della direzione delle fibre. 2. durezza: a seconda delle essenze, il legno può aver minore o maggiore durezza. 3. resistenza all'usura: varia a seconda delle essenze, ma non è solitamente molto elevata. Le principali proprietà tecnologiche del legno sono le seguenti: 1. flessibilità: il legno può essere curvato e, con alcuni procedimenti, mantenere questa curvatura 2. fendibilità: il legno può essere lavorato facilmente separandone le fibre nel senso della lunghezza 3. riciclabilità: il legno, una volta usato, può essere recuperato ed impiegato per produrre materiali derivati oppure energia. - Pagina 1 di 7 -

Gli alberi Gli alberi sono piante legnose, di medio o alto fusto. Si possono suddividere in due grandi categorie: conifere: sono caratterizzate da foglie a forma di aghi e dal fatto di avere frutti a forma vagamente di cono (es. le pigne), da cui il nome. Il ricambio delle foglie avviene durante tutto il corso dell'anno, e questo fa in modo che l'albero non resti mai completamente spoglio; per questo motivo, le conifere sono spesso indicate con il nome di "sempreverdi" latifoglie: sono caratterizzate da foglie piatte, divise, nel senso della lunghezza, in due lobi. Il ricambio delle foglie avviene solo nel periodo autunnale-primaverile; per questo motivo l'albero resta completamente spoglio nel periodo invernale. Gli alberi sono costituiti dalle seguenti parti essenziali: radici: tengono l'albero ancorato al terreno e assorbono dal terreno l'acqua e i sali minerali fusto: viene detto anche "tronco", sostiene i rami, collega le radici alle altre parti della pianta, trasportando l'acqua, i sali minerali e le sostanze nutritive rami: sostengono le foglie, mantenendole alte e distanziate foglie: in esse avviene la fotosintesi clorofilliana, con la quale, partendo dall'acqua e dalle sostanze nutritive assorbite dalle radici, dall'anidride carbonica assorbita dalle foglie direttamente dall'aria, con la luce del sole, attraverso l'azione della clorofilla, vengono prodotte tutte le sostanze di cui ha bisogno la pianta - Pagina 2 di 7 -

Il legno, inteso come materiale, si ricava dal fusto dell'albero. In esso si possono distinguere diverse zone con caratteristiche e funzioni diverse: durame: è la parte più vecchia del fusto, costituita da cellule morte, dure e compatte alburno: più chiara, è costituita da cellule vive, attraverso le quali viene vengono trasportati l'acqua e i sali minerali dalle radici verso le foglie libro: trasporta la linfa e fornisce il nutrimento al cambio cambio: è il sottile strato di accrescimento che, ogni anno, produce un nuovo strato di cellule corteccia: costituta dalle cellule morte del libro, ha la funzione di proteggere gli strati sottostanti Quando l'accrescimento è rapido (periodo primaverile-estivo) il legno è più chiaro; quando è rallentato o sospeso, il legno è più scuro. Si formano così degli anelli più scuri e più chiari ( anelli di accrescimento) che corrispondono ai cicli annuali di accrescimento; contandoli, è possibile contare gli anni di età dell'albero. Inoltre, le zone con anelli distanziati tra loro corrispondono ad estati lunghe e miti, mentre anelli ravvicinati corrispondono ad estati brevi e relativamente freddi. La silvicoltura Il bosco è una grande estensione di terreno dove vengono coltivati gli alberi in grande numero. La silvicoltura è l'insieme delle cure necessarie per la coltivazione del bosco. - Pagina 3 di 7 -

Lo sfruttamento del bosco può avvenire in due modi, che sono detti "metodi di governo del bosco": metodo del bosco coetaneo: nel bosco vi sono diverse aree (dette anche "lotti"), nelle quali gli alberi hanno tutti la stessa età; pertanto, arrivando alla grandezza giusta tutti insieme, tutti gli alberi di un lotto vengono abbattuti nello stesso anno. metodo del bosco disetaneo: nel bosco, gli alberi non sono suddivisi nei lotti, ma crescono tutti insieme, indipendentemente dall'età; pertanto, ogni anno, vengono individuati e marchiati gli alberi da abbattere. Le principali operazioni per lo sfruttamento del bosco sono: abbattimento: l'albero viene tagliato (solitamente con l'uso della motosega) sramatura: vengono tagliati i rami, lasciando il tronco nudo; i rami potranno poi essere utilizzati come legna da ardere - Pagina 4 di 7 -

depezzatura: se il tronco è troppo lungo per essere trasportato, può essere tagliato in due o tre pezzi più corti esbosco: consiste nel trasporto dei tronchi fuori dal bosco e può avvenire in modi diversi: facendoli rotolare trascinandoli mediante trattori forestali con l'uso di teleferiche ecc. Le operazioni di abbattimento, sramatura e depezzatura possono anche essere eseguite con un'unica macchina, detta abbattitore forestale o harvester. - Pagina 5 di 7 -

Le essenze legnose I diversi tipi legni ricavati dai diversi tipi di alberi prendono il nome di essenze, pertanto, invece di dire tipo di legno, sarà più corretto dire essenza legnosa. Le diverse essenze si differenziano per quanto riguarda le proprietà. Le differenze più evidenti sono quelle relative all'aspetto (colore, venature, ecc.). - Pagina 6 di 7 -

I difetti del legno Come ogni essere vivente, l'albero si adatta all'ambiente in cui cresce e il legno porta le tracce di queste vicissitudini. I principali difetti del legno sono: Attacco di microrganismi, vegetali o animali: possono dare origine a muffe, marcescenze o altri inconvenienti. Sviluppo anormale del tronco: il tronco può essere curvo a causa dell azione del vento, il midollo può essere spostato o doppio. Deviazione delle fibre: le fibre non sono parallele all asse del tronco ma seguono un andamento ad elica, la resistenza è compromessa. Nodi: rami giovani inglobati nel legno, rami morti o spezzati, possono rappresentare un indebolimento del legno. Cipollature: distacco totale o parziale di due anelli annuali consecutivi. Doppio alburno o lunatura: interposizione tra anelli sani di un anello morto. Deformazioni (imbarcamento e ritiro): il ritiro dimensionale del legno è un fenomeno inevitabile dovuto alla perdita d acqua contenuta nell albero in vita; esso è spesso associato all imbarcamento, che è in stretta dipendenza della posizione delle tavole nel tronco ed è costituito dalle deformazioni del legno che, perdendo umidità si storta. RIASSUMENDO Prof. Paolo Laveroni - 2014 - Pagina 7 di 7 -