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Anno 8 Nº 3 - Periodico Trimestrale Luglio/Agosto/Settembre 2008 Legalmente riconosciuta D.P.R. n.361 del 10/02/00 Iscritta al CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro al n 124/04 Finito di stampare nel mese di Settembre - Autorizzazione del Tribunale di Livorno Nº 693 R.ST. Spedizione in abbonamento postale Aut. Dir. Poste Italiane di Livorno - Art. 2 - comma 20/c - L. 662/96 Tassa pagata Riforme sempre più vicine La parola al Direttore La La parola parola al al Direttore Direttore Il recente intervento del Governatore di Banca d Italia Mario Draghi di fronte alle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato ha riportato con risolutezza l attenzione sulla necessità urgente di una riforma della disciplina di mediatori creditizi ed agenti in attività finanziaria. Già nel corso del precedente anno e nei primi mesi del 2008 alcune iniziative legislative, poi non andate a buon fine, avevano mostrato la volontà delle istituzioni e delle authority di giungere ad una revisione generale del settore. Senza dubbio la soppressione dell Ufficio Italiano dei Cambi ed il passaggio della tenuta dell albo dei mediatori creditizi e dell elenco degli agenti in attività finanziaria in Banca d Italia ha intensificato l improrogabilità di un intervento legislativo organico che possa garantire forme di controllo più efficaci sia per l accesso alle professioni sia per lo svolgimento dell attività. Lo stesso mercato di riferimento, in particolare quello del credito al consumo in continuo sviluppo, attraversa un periodo di grande fermento. Il prossimo passo verso il recepimento della nuova direttiva europea in materia di contratti di credito ai consumatori, porterà alla definizione di un corpus normativo interno perfettamente armonizzato alla legislazione comunitaria. Da parte sua, la federazione, particolarmente attenta e sensibile all evoluzione del settore verso una sempre maggiore trasparenza e tutela dei consumatori, e nello stesso tempo orientata a comportamenti collaborativi con le autorità di vigilanza, porta avanti in autonomia il processo di autoregolamentazione: di recente è stato ratificato il nuovo codice deontologico per i soci FIMEC che, mantendo le linee guida del precedente, presenta alcune integrazioni importanti al fine di una competenza e di un etica professionale più incisiva e sostanziale. Auspichiamo che le future trasformazioni, all interno ed all esterno della federazione, contribuiscano alla qualificazione dell attività, al passo con i tempi, ben inserita nel quadro comunitario ma soprattutto professionalmente e moralmente rigorosa. Buona lettura, Dott.ssa Gioia Mori Primo Piano Primo Piano L attenzione è rivolta nuovamente su mediatori creditizi ed agenti in attività finanziaria nelle parole del Governatore della Banca d Italia Mario Draghi durante un audizione presso il Senato della Repubblica del 15 luglio scorso: l intervento, dal titolo Problematiche connesse al riciclaggio nell ambito dell esame dei disegni di legge n. 733 e collegati in materia di sicurezza pubblica, verteva principalmente sul fenomeno del money transfer oggetto di un apposita disposizione contenuta in uno dei disegni di legge all esame. Nell occasione però Draghi ha ribadito la necessità di un intervento legislativo organico, più volte sollecitato dalla Banca d Italia anche nel corso della precedente legislatura, per portare ordine e sicurezza in un settore molto delicato: quello dell attività svolta dagli intermediari finanziari non bancari e dalla moltitudine Sommario Sommario Sommario 1 2 3 4 Primo Piano Riflettori puntati su mediatori creditizi ed agenti in attività finanziaria nell audizione del Governatore di Banca d Italia Mario Draghi in Senato Leggi e normative Il nuovo codice deontologico FIMEC La nuova direttiva europea sul credito al consumo Riflessioni sulle dinamiche del mercato dei mutui retail in Italia I nuovi incontri formativi organizzati da Unicredit Banca per la Casa per i soci FIMEC. I primi eventi di Messina e di Roma. 5 6 7 Riflettori puntati su mediatori creditizi ed agenti in attività finanziaria nelle parole del Governatore della Banca d Italia Draghi incontrollabile dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria. Secondo Draghi le linee di riforma di un prossimo intervento normativo dovrebbero essere volte a garantire forme di controllo più incisive rispetto alle attuali previste per mediatori creditizi ed agenti in attività finanziaria, sia sotto il profilo dell accesso alla professione sia dello svolgimento dell attività stessa. In sostanza nella relazione del Governatore Draghi vengono riproposti alcuni interventi già previsti dal disegno di legge 3015 elaborato dal Governo nel 2007 sul credito al consumo e poi non approvato dal Parlamento, che conteneva anche sostanziali modifiche all attuale normativa che disciplina i mediatori creditizi e gli agenti in attività finanziaria. La nuova unità di delibera della Unifin al servizio delle reti terze Comunicato Gruppomontepaschi ai soci FIMEC Consulenza Le novità della manovra d estate Coordinamento Provinciale Primo incontro 2008 sul progetto del decentramento Coordinamento Provinciale Le sedi provinciali FIMEC 1

Primo Piano Primo Piano All inizio di quest anno tali disposizioni, ritenute di particolare urgenza ed estrapolate dal suddetto ddl, sono state inserite nella stesura di un decreto legge dal titolo Disposizioni urgenti in materia di requisiti patrimoniali, di onorabilità e professionalità dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria, ma l iter legislativo non si è concluso a causa della susseguente crisi di governo. Nei precedenti numeri della nostra rivista l argomento è stato più volte affrontato ed abbiamo rimarcato la posizione della nostra Federazione che si è attivata in modo concreto, contattando enti ed istituzioni coinvolte e richiedendo audizioni per aprire un tavolo di concertazione e ridiscutere le riforme della disciplina che regola le nostre professioni. Le parole di Draghi nella relazione di luglio ci portano a ritenere, con grande soddisfazione, che l azione perseverante della nostra Federazione fatta nel corso dell ultimo anno abbia trovato riscontro nelle istituzioni ed Leggi e normative Leggi e normative Leggi e normative La FIMEC ha ratificato il nuovo codice deontologico che tutti i soci della federazione sono tenuti ad esporre nei propri uffici e locali aperti al pubblico. La redazione del codice è stata elaborata dal Consiglio Federale della FIMEC nel mese di maggio su mandato dell Assemblea dei Soci. Il nuovo codice è strutturato in sei sezioni e 23 articoli e contiene i principi generali e le norme di comportamento a cui il mediatore creditizio iscritto FIMEC si deve attenere nei rapporti con la clientela, con i colleghi, con la federazione, con banche ed intermediari finanziari e con le autorità di vigilanza del mercato di riferimento. L esigenza di rivedere, integrandolo, il precedente codice deontologico adottato dalla federazione che comunque è stato ampiamente mantenuto nelle sue linee guida è scaturita dalla volontà di dare un impostazione ancora più orientata alla trasparenza ed alla tutela dei consumatori. Nella nuova carta fondamentale sono state inserite regole comportamentali più stringenti finalizzate a qualificare l appartenenza ottenuto un primo risultato. Quelli che infatti erano i più discutibili tra gli interventi proposti nel ddl e sui quali la Federazione aveva espresso una legittima riserva l obbligo per i mediatori creditizi di un capitale sociale minimo pari a quello delle società per azioni cioè 120 mila Euro e l incompatibilità tra l attività di mediazione creditizia e quella di agenzia in attività finanziaria non sono presenti nell esposizione di Draghi il quale a riguardo suggerisce per l attività di mediazione creditizia solamente la prescrizione della forma giuridica di società di capitali idonea ad assicurare maggiori garanzie di solvibilità e di adeguatezza organizzativa. Nella relazione si ribadiscono alcuni punti già presenti nel ddl citato: la necessità di prevedere per mediatori ed agenti la stipula obbligatoria di una polizza assicurativa per responsabilità professionale a maggiore tutela dei clienti sotto il profilo risarcitorio; l accesso all iscrizione subordinato al possesso di stringenti requisiti di onorabilità e di professionalità - su quest ul- timo punto si propone una verifica in base all esperienza effettivamente maturata nel settore o attraverso una prova valutativa -. Per la gestione e la tenuta degli elenchi vengono proposti degli organismi costituiti dalle associazioni di categoria di mediatori ed agenti, delle banche, degli intermediari finanziari e dalle associazioni dei consumatori, che opererebbero sotto la supervisione della Banca d Italia. Da ultimo si suggerisce uno specifico regime transitorio ed il riconoscimento di un congruo periodo di tempo per procedere agli adeguamenti necessari. Indubbiamente siamo vicini ad una svolta, non solo auspicata dalle istituzioni e dalle autorità di vigilanza, ma da tempo sollecitata dalle stesse associazioni di categoria, convinte della necessità di un innalzamento dei livelli professionali e del rafforzamento dei controlli per l accesso all esercizio delle attività. La nostra federazione, nuovamente, si dichiara pronta alla collaborazione ed a perseguire la linea della concertazione. Il nuovo Codice Deontologico per i soci FIMEC alla FIMEC come garanzia di serietà e professionalità. Le nuove sezioni che sono state aggiunte al preesistente documento sono in particolare dedicate ai rapporti tra i mediatori e le autorità di vigilanza, in primis Banca d Italia, le banche e gli intermediari finanziari e mirano a porre attenzione verso comportamenti più virtuosi nel pieno rispetto di tutte le prerogative delle parti coinvolte nell attività professionale. La ratifica del nuovo codice della FIMEC ha avuto una buona risonanza anche fuori dall ambito strettamente federativo ed è stata messa in evidenza dalle più importanti testate giornalistiche specializzate nel settore economico finanziario (Il Sole 24 Ore, Italia Oggi, Milano Finanza, Finanza & Mercati, Libero Mercato). Gli organi di stampa hanno evidenziato soprattutto l importanza di questa iniziativa di autoregolamentazione portata avanti in autonomia dall associazione che si va ad aggiungere a quanto previsto in forma obbligatoria dalla legislazione esistente in materia, al fine di una qualificazione professionale più incisiva. Obiettivo: armonizzare alcuni aspetti delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri in materia di contratti di credito ai consumatori È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea del 22 maggio 2008 la Direttiva 2008/48/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 relativa ai contratti di credito ai consumatori e che abroga la direttiva 87/102/CEE con effetto dal 12 maggio 2010. La Direttiva è entrata in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea. Dopo vent anni dalla prima direttiva e dopo un quadriennio di discussione, il Parlamento Europeo ha approvato la tanto attesa carta in materia di credito ai consumatori e della quale i destinatari sono tutti gli Stati membri. Le nuove disposizioni in materia si applicheranno ai contratti di credito compresi tra i 200 e i 75.000 Euro che prevedono il pagamento di interessi; tra le forme di contratto escluse ci sono i contratti di credito garantiti da ipoteca o da altre garanzie analoghe. Il documento contiene disposizioni sulle informazioni e le pratiche preliminari alla conclu- La nuova direttiva europea sul credito al consumo. sione del contratto di credito, intese come informazioni pubblicitarie di base da fornire, informazioni precontrattuali e l obbligo di verifica del merito creditizio del consumatore. Vengono poi dettagliate le informazioni da inserire nei contratti di credito e i diritti del consumatore. Un capo a parte è dedicato al calcolo del tasso annuo effettivo globale. Nella Direttiva si sottolinea la necessità di prevedere un quadro normativo comunitario armonizzato per facilitare il sorgere di un efficiente mercato interno del credito al consumo. In particolare si osserva che, visto il continuo sviluppo del mercato del credito al consumo e considerata la crescente mobilità dei cittadini europei, una legislazione comunitaria lungimirante, che sia adattabile alle future forme di credito e lasci agli Stati membri un adeguato margine di manovra in sede di attuazione, dovrebbe contribuire alla creazione di un corpus normativo moderno in materia di credito al consumo. All articolo 27 della Direttiva viene stabilito che gli Stati membri adottino e pubblichino anteriormente al 12 maggio 2010 le disposizioni necessarie per conformarsi a quanto disposto dalla Direttiva e che le applichino a decorrere dal 12 maggio 2010. Il recepimento della Direttiva dovrà dunque concludersi entro i prossimi due anni. 2

L andamento del mercato dei mutui retail in Italia: l ne riassume e le dinamiche dal punto di vista dell intermediazione (*) La parola al Responsabile Marco Bartolini Ognuno di noi avrà avvertito nel corso dell ultimo anno che il mercato dei mutui ipotecari destinato alle famiglie è cambiato profondamente. Di fatto, già a fine 2007, si è registrata una forte frenata in termini di volumi erogati, tendenza confermata fra l altro anche dai primi dati del primo trimestre 2008 facendo registrare una flessione di circa il 7%. Anche l andamento dei tassi di interesse sta conoscendo una dinamica molto particolare in questi ultimi mesi a tal punto che l ultimo trimestre del 2007 fa rilevare un azzeramento del gap tra tassi fissi e variabile con un valore che solo tre anni prima (2004) vedeva una differenza di circa 1,5 punti percentuali (tasso fisso 2004 = 5,36% e tasso variabile 2004 = 3,87% - tasso fisso 2007 = 6,04% e tasso variabile 2007 = 6,00%). Dalla metà del 2007 si è verificato inoltre un progressivo allineamento dei tassi a breve, medio e lungo periodo, nell ambito della continua crescita cominciata a fine 2005 e non ancora finita. L Euribor non era a questi livelli da gennaio 2001, l IRS a 5 anni da marzo 2002, l IRS a 20 anni da dicembre 2002. Vediamo, nello specifico, cosa sta accadendo, in questo momento al mercato e cosa si cerca di fare per rispondere al meglio alla situazione contingente. Le transazioni immobiliari sono diminuite costantemente e tale diminuzione ha impattato sulla flessione delle operazioni per le quali si necessita di un finanziamento. Conseguenza diretta è stata la diminuzione delle richieste dei mutui. Altro fenomeno a cui si sta assistendo è la diversificazione del target della clientela. Sono aumentate le domande di mutuo in fasce di clientela con più bassa capacità di rimborso come le giovani coppie, i cosiddetti single o famiglie unipersonali, lavoratori precari ed immigrati. Non è da dimenticare l impatto della crisi dei mutui sub prime americani e della politica anti inflazionistica perseguita dalla BCE. Di tutta risposta sono aumentati i tassi di interesse, rendendo gravose le rate dei mutui con conseguente difficoltà da parte delle famiglie italiane di arrivare a fine mese, scoraggiando parallelamente nuove richieste di finanziamento. A fronte di tali cambiamenti, si sta sviluppando una differente domanda del prodotto finanziario. Il mutuo è ormai non più lo strumento che permette al singolo di diventare proprietario della casa in cui abita, ma un peso spesso insostenibile. Tali convinzioni hanno fatto crescere, rispetto alle domande di mutui per acquisto prima casa, nei primi tre mesi del 2008 diminuite del 13%, le domande di finanziamenti finalizzate ad esigenze di liquidità, per consolidamento debiti e di surroga, (quest ultima ha ricevuto una forte spinta sia dalla nuova normativa sulla portabilità dei mutui che dalla necessità di rinegoziazione di mutui a tasso variabile che con il deciso incremento dei tassi, rende meno sostenibile il peso economico della rata sui bilanci delle famiglie). In tale contesto anche le Banche, hanno reagito cominciando a puntare più sull aspetto qualitativo delle pratiche che non sui volumi erogati. Sono così state riviste in maniera decisa le strategie di distribuzione e di pricing in linea con politiche creditizie sempre più stringenti. Alcuni istituti hanno inoltre mostrato di avere difficoltà a gestire in termini finanziari l impatto di tutti questi repentini cambiamenti e, per quelle banche che più si erano mostrate aggressive sul mercato, si è resa necessaria una profonda rivisitazione delle logiche economiche e commerciali che fino ad ora ne avevano contraddistinto l attività distributiva. 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 29.149 30.057 35.338 42.875 Meno 0,23% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Fonte: Rielaborazioni UniCredit Banca per la Casa su dati Banca d Italia, base informativa pubblica on line del 22/01/2008 Dati: milioni di euro In un mercato che comunque anche in questo anno fa registrare la forte presenza dell intermediazione creditizia nel panorama della multicanalità bancaria, ad oggi ancora il 40% circa delle operazioni di mutuo transita attraverso l attività delle reti terze, anche il cliente finale mostra di avere delle aspettative altissime nei confronti sia delle banche che dei mediatori creditizi e pretende sempre più la massima trasparenza in termini di consulenza e una completezza di informazioni che permettano una scelta consapevole fra diverse forme di finanziamento o di valutare la convenienza di rinegoziare o trasferire i mutui già in essere. Lo scenario futuro che avremo di fronte si caratterizzerà pertanto per l affermarsi di fenomeni profondamente diversi rispetto al passato che influiranno necessariamente sulle opportunità commerciali della nostra attività professionale e che ricadranno pertanto sulle modalità di svolgimento delle attività di gestione sia della clientela finale che soprattutto nei confronti dei partners bancari. Gli schemi provvigionali fino ad oggi adottati dagli istituti di credito saranno infatti caratterizzati sempre più da concetti che vanno dall incidenza del costo del funding (si definisce così costo finanziario di approvvigionamento sostenuto delle banche) fino ad arrivare ad una maggiore incidenza del costo del rischio (sia per la minor solvibilità di una parte della clientela che adesso stenta a far fronte all aumento delle rate, che per la maggior rischiosità propria di alcuni segmenti di clientela che di recente hanno avuto accesso al credito ipotecario, per l instabilità del loro flusso reddituale) insieme al recente fenomeno dell aumento del turnover dei clienti a causa della portabilità. Tutto ciò comporta per le banche la tendenza a focalizzare una maggiore e specifica attenzione al profilo di rischio del richiedente il mutuo e conseguentemente questo avrà un impatto anche sull operatività dei mediatori che saranno valutati non solo sul lato dei volumi intermediati, ma soprattutto sulla qualità del rischio riveniente dal loro portafoglio con tutte le ricadute commissionali ed operative che ne rappresentano il corollario. Ogni banca ha infatti ormai strutturato un sistema di controllo della qualità delle pratiche presentate, presidiando in particolare la probabilità che si verifichino nel periodo successivo all avvio del piano di ammortamento situazioni di default (incagli e sofferenze) sul canalizzato, tenendo conto anche di variabili economico-sociali di appartenenza del cliente evitando così la delibera di pratiche non congrue agli standard creditizi adottati che andrebbero a pregiudicare sensibilmente i livelli di servizio che fra l altro incidono in maniera importante sui costi operativi delle banche. Per concludere, tali politiche creditizie avranno pertanto in futuro un forte impatto sulle caratteristiche commerciali dell offerta andando ad incidere fortemente sul pricing applicato alle operazioni di mutuo e sulle revenues destinate all intermediario a tal punto che tali logiche cosiddette di Price at Risk - ricadranno anche sul rapporto fra le banche e le reti di intermediazione arrivando ad influire in ultima analisi anche sulle loro strategie distributive e sulle opportunità operative che ne derivano. Marco Bartolini Vice Presidente FIMEC Responsabile 48.817 56.266 62.873 62.728 (*)Fonte: rielaborazioni ricavate dall Osservatorio Banca per la Casa su dati Bankitalia 3

Partiti i nuovi eventi formativi organizzati da Unicredit Banca per la Casa per i soci FIMEC Grazie alla ormai consolidata convenzione stipulata tra F.I.ME.C. e UniCredit Banca per la Casa S.p.A. riguardante il collocamento dei prodotti Mutui e delle Polizze Assicurative, e proseguendo la lunga tradizione di collaborazione e di workshop territoriali, si sono svolti a Messina ed a Roma i primi due dei 6 eventi formativi organizzati a livello regionale. L evento di Messina si è tenuto martedì 8 luglio presso la Fondazione Horcynus Orca, località Torre Faro, Capo Peloro Messina, nel suggestivo spettacolo naturale offerto dal famoso Parco Horcynus Orca, dove si incontrano i due mari e le terre del Peloro. A chiusura dell incontro i partecipanti si sono intrattenuti a cena presso il ristorante della struttura Officina del Gusto. L evento di Roma si è svolto lunedì 14 luglio, in una bellissima giornata estiva, presso l Aran Blue Hotel al Lido di Ostia, uno dei più rinomati hotel della costa laziale situato proprio sul lungomare di Ostia. Dopo un cordiale aperitivo organizzato sulla terrazza vista mare dell hotel, la serata si è conclusa con una cena all interno della sala del ristorante. Nel corso degli incontri è stato illustrato l andamento del mercato dei mutui ipotecari destinati alle famiglie e come tale settore sia cambiato in questo particolare momento storico. È stata chiarita la risposta della Banca, illustrando i nuovi mutui per l anno 2008, le particolari ed interessanti novità del listino Price@Risk, le polizze assicurative e le modalità/iter di presentazione dei prodotti. Sono stati invitati, ed erano presenti, agli eventi, mediatori F.I.ME.C. con un rapporto consolidato con UniCredit Banca per la Casa S.p.A. e mediatori F.I.ME.C. nuovi sottoscrittori della convenzione; tra i partecipanti, circa 60 affiliati F.I.ME.C. delle regioni Sicilia, Calabria e Lazio. Erano inoltre presenti per UniCredit Banca per la Casa, la Responsabile per l Accordo F.I.ME.C della Direzione Business Italia, Annalisa Cutri e la rete fisica, promotori finanziari e agenti in attività finanziaria della Banca; per la Federazione, a Messina l evento è stato presieduto dal Presidente Provinciale di FIMEC Messina, Agata Riz, mentre a Roma è intervenuto il Vice Presidente Nazionale FIMEC Marco Bartolini. Gli incontri, oltre a favorire una conoscenza diretta con alcuni dei principali referenti della Banca, hanno offerto un dialogo proficuo per l attività degli affiliati F.I.ME.C. in un clima di profondi cambiamenti avvenuti in questi ultimi mesi nel mercato dei mutui, al fine di incoraggiare la crescita del livello di eccellenza e competitività nel comparto di riferimento. La realizzazione di questo genere di incontri sarà previsto anche per altre sedi regionali nel corso del 2008, a partire dal mese di settembre. Leonardo Procopio, Responsabile Delibere e Crediti Unifin Nel corso del 2008 la Unifin Spa ha portato avanti il processo di rinnovamento della propria compagine organizzativa per venire incontro alle esigenze della rete esterna ed assicurare un miglior servizio di appoggio commerciale, garantendo al tempo stesso la certezza di una solida struttura con personale qualificato e di comprovata esperienza. Tra le novità di quest anno si segnala la creazione di una cosiddetta unità di delibera : ne parliamo in dettaglio con il Funzionario di Direzione Leonardo Procopio, Responsabile Delibere e Crediti. Salve Procopio: come nasce l idea di questa unità di delibera? È in effetti una figura nuova nella tradizionale struttura della Unifin. Dai recenti controlli e dall ispezione effettuata dalla Banca d Italia si è rafforzata l esigenza di identificare questa figura ad hoc, quale responsabile della delibera e dell assunzione del rischio in azienda, naturalmente supportata da uno staff di persone qualificate. Personalmente rivesto questo ruolo di Responsabile Delibere e Crediti, pertanto passano a me tutte le fattibilità, con la relativa documentazione, che viene analizzata attentamente in relazione al tipo di operazione richiesta se cessione o delega - ed al settore di riferimento - se statale, pubblico o privato. In questa fase il responsabile delle delibere si avvale anche dell aiuto tecnico di altre figure accreditate: infatti ogni settore L evento di Messina Comunicato del GRUPPOMONTEPASC a tutti i soci FIMEC 4

La nuova unità di delibera al servizio delle reti terze ha una sua senior che trasferisce al deliberante tutta una serie di informazioni utili per un efficace analisi della fattibilità di un operazione. I settori di riferimento sono naturalmente quello delle cessioni statali, delle cessioni pubbliche e private, il settore pensionati ed infine quello delle deleghe (pubbliche private o statali); in particolare per quest ultimo la senior competente deve avere piena conoscenza di quelli che sono alcuni aspetti fondamentali per il tipo di operazione proposta. Nel caso delle deleghe infatti, che sono operazioni di finanziamento su busta paga facoltative per l azienda e suscettibili di una notevole molteplicità di criteri, è necessario ad esempio sapere se è in essere una convenzione, quali sono i limiti di TEG e TAEG prefissati da rispettare, vale a dire tutta una serie di informazioni che servono per dare una risposta chiara e soddisfacente all agente che ci ha sottoposto la relativa richiesta di finanziamento. Quali sono gli strumenti che la vostra rete ha a disposizione nella fase di istruttoria? Da quest anno la Unifin ha inserito una nuova compagnia di assicurazione che ha messo a disposizione un efficace strumento di analisi e giudizio che permette di determinare il rating di un azienda, dagli addetti ai lavori chiamato più semplicemente moltiplicatore, utile per la formulazione di un preventivo di cessione del quinto a dipendenti di aziende private. Quando però non abbiamo dati sufficienti disponibili, analizziamo nel complesso gli ultimi tre bilanci dell azienda, facciamo un confronto e sulla base della nostra esperienza definiamo un moltiplicatore per formulare l adeguato preventivo. Come ha reagito la vostra rete alle novità introdotte? La rete ha reagito molto bene soprattutto con l ingresso di questo nuovo strumento di rating che ci ha permesso di aprire le porte ad una fetta di mercato, quale è lo small business, che è completamente nuova per un azienda come la Unifin. Questa apertura è stata accolta molto favorevolmente dai nostri agenti, mentre per Unifin ha comportato un ulteriore sforzo di scrupolosità nell analisi della documentazione; il rischio più frequente di tali operazioni di small business è infatti quello dell autofinanziamento soprattutto quando ci troviamo di fronte ad aziende che presentano un numero esiguo di dipendenti. In questi casi può essere utile richiedere uno stato di famiglia o estrapolare una visura camerale per evidenziare eventuali partecipazioni nell azienda. Nelle operazioni di small business siamo veramente attenti, per cui prendiamo sicuramente in considerazione i dati di valutazione dell azienda forniti dallo strumento di rating, ma riteniamo che debbano essere supportati dai controlli effettuati dalla persona, per cui la decisione finale di assumere o no il rischio di un operazione di finanziamento è sempre nostra. Facciamo un breve cenno anche alle cosiddette cessioni no tfr. Volentieri: l inserimento dello strumento di rating ha comportato anche l apertura del mercato verso le cessioni cosiddette no tfr, nelle quali, data la scarsa anzianità di servizio del dipendente, non sussiste la garanzia del trattamento di fine rapporto. In questi casi la valutazione di fattibilità richiede una scrupolosità ancora maggiore in quanto sono operazioni rischiose, non tanto per la mancanza del tfr ma perchè non c è la stabilità di un rapporto di lavoro continuativo nel tempo. Per la valutazione di queste pratiche mettiamo dei paletti relativi all importo massimo ed alla durata massima ed accettiamo solo determinate tipologie di aziende con forma giuridica spa e srl. In un momento così delicato per il mondo del lavoro dove c è una mobilità molto alta ed un turnover che nel passato sarebbe stato impensabile, l aspetto più preoccupante per questo tipo di operazioni è la mancanza di un rapporto lavorativo consolidato e, benché siano coperte dalla polizza rischio impiego, è necessaria una valutazione accurata. Inoltre vorrei sottolineare che la Unifin è sempre molto attenta a fare un analisi creditoria dei propri agenti, che devono proporre un mix ben calibrato e differenziato di operazioni ed evitare di concentrarsi sul singolo prodotto che si vende più facilmente, ma che comporta maggiori rischi per la compagnia. In questo senso la mia figura serve anche a formulare attente valutazioni sugli agenti della rete, tenendo conto di molteplici componenti quali l affidabilità, la correttezza, la professionalità, la serietà, la qualità ed il modo di proporre le pratiche e naturalmente se trattasi di agente storico per la Unifin. Qual è la risposta della rete di convenzionati FIMEC? Il convenzionamento va bene: proprio recentemente alcuni nuovi contatti con agenti in attività finanziaria soci FIMEC ci hanno lasciato un ottima impressione che speriamo possa a breve dare i frutti auspicati da entrambe le parti. Indubbiamente i nostri sforzi di miglioramento a livello organizzativo hanno trovato subito una risposta positiva da parte della rete. Si tratta di un rapporto reciproco di collaborazione e di professionalità, nel quale ad esempio alla velocità di risposta nella delibera deve corrispondere la completezza della documentazione presentata, in modo che si possano evidenziare facilmente le eventuali criticità di un operazione. Il ruolo del responsabile dell unità di delibera è molto delicato, in quanto deve, da una parte, soddisfare le esigenze di vendita dell azienda ma anche gestirne il rischio in modo oculato, dall altra parte deve conquistarsi la stima dei produttori fornendo risposte certe e determinate e motivando validamente eventuali rifiuti per le operazioni proposte, in modo che l agente abbia la possibilità di comprendere i criteri di valutazione per regolare il proprio intervento in modo più attento e mirato. HI A causa dell attuale processo di integrazione a livello di Gruppo Monte Paschi di Siena, l attività di convenzionamento degli iscritti FIMEC da parte della rete sportelli di Banca Antonveneta è da intendersi sospesa fino a nuova comunicazione. Resta inteso che verrà comunque garantita l operatività corrente - nei termini della Convenzione in essere - con i soci ad oggi già convenzionati. 5

Consulenza Consulenza Consulenza Alcune novità interessanti nella manovra d estate Marco Del Vecchio Consigliere FIMEC Nel mare magno dei provvedimenti inseriti nel decreto legge n. 112 del 2008 entrato in vigore il 25 giugno scorso, è d obbligo sottolineare alcune novità interessanti sulle quali soffermarsi in quanto mirate a semplificare la vita dei cittadini ed in particolare degli imprenditori e dei professionisti. Il primo intervento da evidenziare - avendo personalmente curato un articolo sull argomento nel precedente numero della nostra rivista - è quello che riguarda gli strumenti di pagamento nell ambito della normativa antiriciclaggio. Infatti il decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007, entrato in vigore soltanto il 30 aprile 2008, nel quale veniva abbassato il limite ad Euro 5.000,00 per i pagamenti in contanti, gli assegni trasferibili ed il saldo dei libretti al portatore, con la manovra d estate è stato modificato riportando la soglia ad Euro 12.500,00. Viene inoltre eliminato l obbligo di inserire nella girata degli assegni il codice fiscale del girante, ma soprattutto vengono cancellati gli obblighi per i professionisti di avere un conto corrente ed i limiti ai pagamenti in contanti derivanti dall art. 35 commi 12 e 12 bis del decreto legge n. 223 del 2006 convertito dalla legge n. 248 del 4 agosto 2006. In pratica non c è più l obbligo di incassare i compensi di importo inferiore ai 1.000,00 Euro a mezzo di strumenti finanziari tracciabili, come assegni, carte di credito o bonifici. Meno adempimenti anche per quanto riguarda la Privacy. I soggetti che trattano con strumenti elettronici solo dati personali non sensibili ed eventualmente l unico dato sensibile sia costituito dalla malattia dei dipendenti senza indicazione della diagnosi, potranno sostituire il documento programmatico per la sicurezza (DPS) aggiornato con un autocertificazione dalla quale emerga che l unico dato sensibile trattato è costituito dallo stato di salute o di malattia dei dipendenti e che il relativo trattamento è eseguito nel rispetto delle misure minime di sicurezza e del disciplinare tecnico. Inoltre le piccole e medie imprese possono beneficiare di un documento programmatico sulla sicurezza a carattere semplificato. Entro due mesi dall entrata in vigore della legge di conversione saranno previste con un decreto le modalità. Qualora il decreto non venga adottato per tempo, tutte le piccole e medie imprese, indipendentemente dalla natura dei dati trattati, potranno sostituire il documento programmatico sulla sicurezza con l autocertificazione. Viene fatalmente cancellato un inutile adempimento reintrodotto nella manovra del 2006 e cioè l obbligo di presentazione all Agenzia delle Entrate dell elenco clienti e fornitori. Infine vi segnalo una norma che, in funzione dell attuazione del federalismo fiscale, a partire dal 2009 prevede l elaborazione degli studi di settore anche a livello regionale e comunale al fine di renderli più raffinati grazie ad una maggiore aderenza alla realtà locale. Su questo argomento, di particolare interesse per la categoria, mi riservo di ritornare nei prossimi numeri della rivista con eventuali approfondimenti. Marco Del Vecchio Consigliere Nazionale F.I.ME.C. Primo incontro 2008 sul progetto del decentramento Il primo incontro in programma per il 2008 sul tema del decentramento e della costituzione di nuove sedi provinciali FIMEC è stato organizzato dai Responsabili d nella giornata di venerdì 23 maggio presso la sede nazionale della Federazione. Erano presenti soci provenienti da varie regioni d Italia. Un appuntamento questo che ha permesso di constatare ancora una volta l interesse per il progetto dell area coordinamento provinciale che ha come fine il potenziamento della base associativa ed una concreta e capillare presenza della FIMEC nel variegato panorama delle realtà provinciali del nostro paese. Il Presidente Del Vecchio ha illustrato la procedura in dettaglio e l iter di costituzione per le sedi provinciali ma soprattutto ha evidenziato il grosso impegno che viene richiesto a coloro che si candidano per guidare e per rappresentare, una volta eletti, la sede FIMEC della provincia di appartenenza. Comunicheremo quanto prima le novità che prenderanno forma grazie all iniziativa personale dei soci intervenuti all incontro. Coordinamento Provinciale 6

Le Sedi Provinciali FIMEC FIMEC AGRIGENTO provincia di Agrigento Presidente Rino Maria Miceli Corso Umberto I, n 177 92016 Ribera (AG) Tel. e Fax 0925/545046 Email agrigento@fimec.org FIMEC BARI provincia di Bari Presidente: Cataldo Tandoi Via Giuseppe Verdi n 11 70033 Corato (BA) Tel. 080/8721469 Fax 080/3591161 Email bari@fimec.org FIMEC CASERTA provincia di Caserta Presidente: Andrea De Filippo Via Libertà n 76 81024 Maddaloni (CE) Tel e Fax 0823/201717 Email caserta@fimec.org FIMEC FOGGIA provincia di Foggia Presidente: Antonello Scarlatella Corso Manfredi n 129 71043 Manfredonia (FG) Tel. 0884/511230 Fax 0884/516800 Email foggia@fimec.org FIMEC LATINA provincia di Latina Presidente: Domenico Massa Via Madonna delle Grazie n 92 04022 Fondi (LT) Tel. e Fax 0771/532639 Email latina@fimec.org FIMEC MACERATA provincia di Macerata Presidente: Claudia Salvucci Via dell Industria n 278 62014 Corridonia (MC) Tel. 0733/281755 Fax 0733/286481 Email macerata@fimec.org FIMEC MESSINA provincia di Messina Presidente: Agata Riz Via Natoli n 61 98123 Messina Tel. 090/6512613 Fax 090/2929806 Email messina@fimec.org FIMEC MILANO provincia di Milano Presidente: Marianna Pipitone Galleria Buenos Aires n 15 20124 Milano Tel. 02/74281346 Fax 02/20403543 Email milano@fimec.org FIMEC NAPOLI provincia di Napoli Presidente: Giuseppe Orazio Via Siepe Nuova n 8 80027 Frattamaggiore (NA) Tel. 081/8802487 Fax 081/8368220 Email napoli@fimec.org FIMEC PERUGIA provincia di Perugia Presidente: Federica Sereni Via Piave n 14 06034 Foligno (PG) Tel. e Fax 0742/342576 Email perugia@fimec.org FIMEC RIMINI provincia di Rimini Presidente: Paolo Morri Via Milano n 12/A 47900 Rimini (RN) Tel. 0541/735312 Fax 0541/720350 Email rimini@fimec.org FIMEC ROMA provincia di Roma Presidente: Mario Gonzi Via Oriolo Romano n 5/A 00060 Canale Monterano (Roma) Tel. e Fax 06/99837235 Email roma@fimec.org FIMEC SALERNO provincia di Salerno Presidente Vito Maria Accarino Via San Berardino, n 41 84025 Eboli (SA) Tel. 0828/363554 Fax 0828/368878 Email salerno@fimec.org FIMEC TARANTO provincia di Taranto Presidente: Giuseppe Marangi Via Taranto n 31/B 74015 Martina Franca (TA) Tel. e Fax 080/4839232 Email taranto@fimec.org Invitiamo tutti i soci interessati a farsi promotori della costituzione di una sede nella provincia di appartenenza a mettersi in contatto con i Responsabili dell Coordinamento Provinciale. Del Vecchio Maurizio presidente@fimec.org Del Vecchio Marco fimec@fimec.org Coordinamento Provinciale Coordinamento Provinciale Coordinamento Provinciale Ricordiamo che i soci delle province in cui è attiva l Associazione provinciale sono tenuti a versare anche la quota provinciale, come previsto dallo Statuto e dal Regolamento. Professioni rappresentate dalla Federazione: Mediatori creditizi, iscritti in albi, elenchi o ordini che possono svolgere le attività di mediazione creditizia secondo le disposizioni di legge, agenti in attività finanziaria. Per comunicare con la Federazione: sedenazionale@fimec.org fimec@fimec.org mori@fimec.org presidente@fimec.org bartolini@fimec.org per i non iscritti che desiderano informazioni sull attività della Federazione per gli iscritti che desiderano informazioni su specifici argomenti di interesse generale per comunicare con il Segretario Dott.ssa Gioia Mori a cui inviare contributi, articoli, proposte. per comunicare con il Presidente Legalmente riconosciuta D.P.R. n.361 del 10/02/00 Iscritta al CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro al n 124/04 per comunicare con il Vice Presidente Segreteria Fimec: aperta dal lunedì al giovedì con orario 9-12 e 15 19 ed il venerdì con orario 9-12 e 15-18 Qualsiasi variazione al presente orario sarà comunicata attraverso il messaggio sulla segreteria telefonica. Indirizzo Sede Nazionale S.S. Aurelia n 134/136 Loc. Stagno - 57017 LIVORNO Telefono 0586/941667 Fax 0586/942279 Per invii cartacei (iscrizioni, lettere di presentazione, curricula ecc.) l indirizzo è quello della Sede Nazionale S.S. Aurelia n 134/136 - Loc. Stagno 57017 - LIVORNO IMPORTANTE: La Federazione a sua volta utilizza gli stessi sistemi per comunicare con i suoi iscritti. Quindi è importante che i dati personali di ogni iscritto siano aggiornati nell interesse di tutti e per evitare inutili perdite di tempo. Vi chiediamo quindi di comunicarci tempestivamente (per fax o email) qualsiasi variazione di recapito, numero telefonico, indirizzo di posta elettronica. Mediatori Creditizi.it Rivista della Federazione Italiana Mediatori Creditizi 2008 - Anno 8 - N 3 Luglio/Agosto/Settembre Periodicità Trimestrale Proprietà: Federazione Italiana Mediatori Creditizi Editore: SER.FED. srl: S.S. Aurelia n 134/136 Loc. Stagno 57017 - LIVORNO Telefono 0586/943103 - Fax 0586/944767 Autorizzazione del Tribunale di Livorno n 693 R.ST. del 12/07/2001 Direttore Responsabile: Dott.ssa Gioia Mori Redazione: SER.FED. srl: S.S. Aurelia n 134/136 Loc. Stagno 57017 - LIVORNO Telefono 0586/943103 - Fax 0586/944767 Stampa e Fotocomposizione: O. Debatte srl - Livorno - Tel. 0586 896970 Copyright FIMEC 7

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