La Rete oncologica per la gestione del tumore della mammella nel Lazio (DCA 38/2015)

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Transcript:

«Breast Unit: il 2016 è alle porte. 5 Pavia Update on Breast Cancer» Milano, 19 giugno 2015 La Rete oncologica per la gestione del tumore della mammella nel Lazio (DCA 38/2015) Ester Zantedeschi Area Programmazione rete ospedaliera e ricerca

Gruppo di Lavoro Regionale Tecnico Rete Oncologica Supporto alla Direzione Regionale Salute ed Integrazione Sociosanitaria per le attività previste nei Programmi Operativi 2013-2015 sulla rete oncologica: - Formulazione di proposte operative per la qualificazione della Rete - Monitoraggio e valutazione della rete Domenico Di Lallo - Coordinatore, Regione Lazio Alessandra Barca - Regione Lazio Francesca Cardillo - ASL Latina Enrico Cortesi - Policlinico Umberto I Vittorio Donato - A.O. San Camillo Forlanini Carmelina Guerrera - Regione Lazio Lorenzo Mazzilli - ASL Rieti Maria Teresa Gamucci - ASL Frosinone Paolo Marchetti - A.O. Sant Andrea Giovanni Scambia - Policlinico Gemelli Luigi Pinnarelli - Dipartimento Epidemiologia SSR Eleonora Macci- Regione Lazio Enzo Maria Ruggeri - ASL Viterbo Massimo Zeuli - Istituti Fisioterapici Ospitalieri Mario Santarelli - Presidente Gruppo A.I.R.O. Associazione Italiana Radioterapia Oncologica Lazio, Abruzzo e Molise Silvana Zambrini - Associazione FAVO Ester Zantedeschi - Regione Lazio con la collaborazione di Marco Rosselli Del Turco e Lucio Fortunato

Criticità modello organizzativo assistenziale attuale Attività assistenziale non coordinata, frammentata e con duplicazioni Lunghi tempi di attesa dell intero percorso Carente integrazione fra strutture ospedaliere e territoriali, con scarsa presa in carico del paziente Difficoltà di gestione integrata fra Programma di Screening, organizzato per ASL, e precedente Rete oncologica, articolata per macroaree geografiche Numerose Unità chirurgiche al di sotto del volume di interventi chirurgici stabiliti, con personale non specificamente dedicato e insufficiente approccio multidisciplinare

Il Programma di Screening mammografico COPERTURA LEA ANNO 2013 ASL Target anno Rispondenti RM A 33.461 5.667 RM B 42.549 12.071 RM C 35.783 5.872 RM D 35.842 12.134 RM E 34.401 4.628 RM F 18.924 11.099 RM G 28.488 10.994 RM H 33.367 2.991 VT 20.708 12.876 RI 10.046 1.224 LT 34.383 21.290 FR 31.571 8.882 LAZIO 359.523 109.728

Il Programma di Screening mammografico Se si confrontano i dati di copertura dello screening organizzato con quelli della Multiscopo dell Istat e dello studio PASSI risulta che la % di copertura mammografica nel Lazio nelle donne di età 50-69 anni risulta essere superiore al 70%. Tale risultato scaturisce dalla coesistenza di un doppio canale di offerta (organizzata ed opportunistica) che genera inappropriatezza e dispendio di risorse.

Numero totale di interventi chirurgici e primi interventi per tumore maligno della mammella. Lazio 2013 Nel 2013 sono stati eseguiti circa 5.200 primi interventi Solo 10 strutture effettuano 150 nuovi casi/anno Ulteriori 38 strutture con < 40 primi interventi/anno 20 strutture private autorizzate con complessivamente 281 primi interventi

Rete oncologica per la gestione del tumore della mammella nel Lazio - DCA n. 38/2015 La riorganizzazione della rete si pone l obiettivo, a partire dalle criticità presenti, di fornire una risposta ai diversi bisogni assistenziali della persona con tumore della mammella, partendo dalla fase dell accertamento diagnostico, privilegiando l accesso allo screening, e della conferma della diagnosi fino ad arrivare al piano terapeutico-riabilitativo e del successivo follow-up.

Il modello organizzativo e i requisiti dei nodi della rete oncologica per patologia mammaria Sviluppo del modello dagli elementi del documento ministeriale che definisce le modalità organizzative ed assistenziali della rete Rete INTEGRATA territorio-ospedale organizzata nelle seguenti tipologie di servizi: - Centro di screening: 39 - Struttura di diagnostica clinica: 36 - Centro di senologia: 15

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Utilizzo dei sistemi di raccolta dati esistenti come la piattaforma regionale già in uso nei percorsi di Screening (SIPSOweb) e quella dei ricoveri ospedalieri e dell utilizzo dei farmaci oncologici. Produzione, con monitoraggio periodico, di specifici indicatori riguardanti sia l implementazione della rete che il suo funzionamento, che di esito con il programma P.Re.Val.E.

Piano Operativo aziendale PRIMO PASSO PER LA REALE IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE

Piano Operativo aziendale Definisce le strutture coinvolte e delinea il percorso assistenziale Sono dettagliati gli elementi organizzativi delle fasi del percorso della donna; descrive tutti i collegamenti/relazioni fra i nodi coinvolti. Il Piano, di cui ha responsabilità il Referente di ASL, dovrà essere inviato a firma della Direzione Aziendale (entro 31 maggio us) Essenziale il coinvolgimento e il coordinamento, da parte del Referente Aziendale, dei Responsabili di tutti i nodi della rete (centri screening, strutture di diagnostica, centri di senologia; Tabella 3 del DCA 38/2015). Essi dovranno partecipare alla stesura di un UNICO Piano operativo «aziendale».

Piano Operativo Ha l obiettivo di individuare le strutture coinvolte e articolare, al livello aziendale, il percorso diagnostico-assistenziale delle donne INDICE - PREMESSA contesto organizzativo nel quale si inserisce la rete oncologica per la gestione del tumore della mammella - CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE COINVOLTE NELLA RETE Compilazione della griglia per i seguenti ambiti: PROGRAMMA DI SCREENING DIAGNOSTICA SENOLOGICA TRATTAMENTO - PERCORSO devono essere dettagliati gli elementi organizzativi delle diverse fasi del percorso della donna; descrive tutti i collegamenti fra i nodi coinvolti

Grazie per l attenzione