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Transcript:

Video Fisco 24 settembre 2014 Le principali novità fiscali dell'estate; L'antiriciclaggio nello studio professionale a cura di Andrea Bongi e Alfonso Gargano 1

L'antiriciclaggio nello studio professionale a cura di Alfonso Gargano 2

ANTIRICICLAGGIO IL RICICLAGGIO CONSISTE NEL RIMETTERE IN CIRCOLAZIONE NELL ECONOMIA LEGALE DENARO DERIVANTE DA ATTIVITA ILLECITA L AUTORE DEL REATO NON DEVE AVER CONCORSO NEL REATO PRESUPPOSTO, CIOE DEVE ESSERCI DIVERSITA DI SOGGETTI TRA COLUI CHE RICICLA E COLUI CHE COMMETTE L AZIONE DELITTUOSA 3 3

ANTIRICICLAGGIO LEGGE 197 DEL 5 LUGLIO 1991 NORMATIVA DECRETO LEGISLATIVO 56 DEL 20 FEBBRAIO 2004 DECRETO MINISTRERIALE 141 DEL 3 FEBBRAIO 2006 DECRETO LEGISLATIVO 22 GIUGNO 2007 N. 109 DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2007 N. 231 4 4

ANTIRICICLAGGIO DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO D.DLGS CONVERSIONE O TRASFERIMENTO DI BENI PROVENIENTI DA UN ATTIVITA CRIMINOSE OCCULTAMENTO O DISSIMULAZIONE DELLA REALE NATURA DI BENI PROVENIENTI DA ATTIVITA CRIMINOSE ACQUISTO, DETENZIONE O UTILIZZAZIONE DI BENI, ESSENDO A CONOSCENZA DELLA PROVENIENZA DA ATTIVITA CRIMINOSE PARTECIPAZIONE A UNO DEGLI ATTI PRECEDENTI 5 5

SOGGETTI PROFESSIONISTI DESTINATARI ANTIRICICLAGGIO ISCRITTI ALL ALBO DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E ESPERTI CONTABILI ISCRITTI ALL ALBO DEI CONSULENTI DEL LAVORO OGNI SOGGETTO CHE SVOLGE PROFESSIONALMENTE, ANCHE NEI CONFRONTI DI PROPRI ASSOCIATI O ISCRITTI, ATTIVITA IN MATERIA DI CONTABILITA E TRIBUTI I PRESTATORI DI SERVIZI RELATIVI A SOCIETA E TRUST LE SOCIETA DI REVISIONE ISCRITTE NELL ALBO SPECIALE PREVISTO DALL ART. 161 DEL TUF I SOGGETTI ISCRITTI NEL REGISTRO DEI REVISORI CONTABILI I NOTAI E GLI AVVOCATI QUANDO, IN NOME O PER CONTO DEI PROPRI CLIENTI, COMPIONO QUALSIASI OPERAZIONE DI NATURA FINANZIARIA O IMMOBILIARE 6 6

ANTIRICICLAGGIO IL TRASFERIMENTO A QUALSIASI TITOLO DI DIRITTI REALI SU BENI IMMOBILI O ATTIVITA ECONOMICHE NOTAI E AVVOCATI LA GESTIONE DI DENARO, STRUMENTI FINANZIARI O ALTRI BENI L APERTURA O LA GESTIONE DI CONTI BANCARI, LIBRETTI DI DEPOSITO E CONTI DI TITOLI L ORGANIZZAZIONE DEGLI APPORTI NECESSARI ALLA COSTITUZIONE, ALLA GESTIONE O ALL AMMINISTRAZIONE DI SOCIETA LA COSTITUZIONE, LA GESTIONE O L AMMINISTRAZIONE DI SOCIETA. ENTI, TRUST O SOGGETTI GIURIDICI ANALOGHI 7 7

OBBLIGHI DEI PROFESSIONISTI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA OBBLIGHI DEI PROFESSIONISTI REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE INFORMAZIONI SEGNALARE LE OPERAZIONI SOSPETTE DI RICICLAGGIO COMUNICARE LE VIOLAZIONI CONCERNENTI LE LIMITAZIONI ALL USO DEL CONTANTE OBBLIGO DI UN ADEGUATA FORMAZIONE AI COLLABORATORI E AI DIPENDENTI COLLABORARE CON LE AUTORITA ANTIRICICLAGGIO 8 8

ANTIRICICLAGGIO E PRIVACY IL PROFESSIONISTA DEVE INTEGRARE L INFORMATIVA AI FINI DELLA PRIVACY SPECIFICANDO CHE IL TRATTAMENTO DEI DATI AVVERRA ANCHE PER LE FINALITA PREVISTE DALLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO 9 9

ADEGUATA VERIFICA IL PROFESSIONISTA DEVE ADEMPIERE ALL OBBLIGO DI ADEGUATA VERIFICA QUANDO: - SVOLGE PRESTAZIONI PROFESSIONALI DI IMPORTO PARI O SUPERIORE AD 15.000 - SVOLGE UNA PRESTAZIONE OCCASIONALE DI IMPORTO PARI O SUPERIORE AD 15.000 - LA PRESTAZIONE SIA DI VALORE INDETERMINATO O NON DETERMINABILE - VI E SOSPETTO DI RICICLAGGIO O DI FINANZIAMENTO DEL TERROSRISMO - VI SONO DUBBI SULLA VERIDICITA O SULL ADEGUATEZZA DEI DATI 10 10

ADEGUATA VERIFICA IL PROFESSIONISTA E ESONERATO DALL OBBLIGO DI ADEGUATA VERIFICA NELL IPOTESI DI: - REDAZIONE E/O TRASMIISSIONE DI DICHIARAZIONI DERIVANTI DA OBBLIGHI FISCALI - ADEMPIMENTI IN MATERIA DI AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - DOCENZE A CORSI E CONVEGNI - INCARICHI GIUDIZIARI - QUANDO IL CLIENTE E UN ENTE PUBBLICO - AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO - MEDIAZIONE - INVIO TELEMATICO MODELLI F24 DERIVANTI DA OBBLIGHI FISCALI (RISPOSTA MEF 20/5/10) 11 11

ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA IDENTIFICAZIONE E VERIFICA DELL IDENTITA DEL CLIENTE ED EVENTUALE VERIFICA DEI POTERI DI RAPPRESENTANZA ATTIVITA DA SVOLGERE IDENTIFICAZIONE E VERIFICA DELL DENTITA DEL TITOLARE EFFETTIVO ACQUISIZIONE DI INFORMAZIONI SULLO SCOPO E SULLA NATURA DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE CONTROLLO COSTANTE NEL CORSO DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE 12 12

ADEGUATA VERIFICA SEMPLIFICATA ORDINARIA RAFFORZATA 13 13

ADEGUATA VERIFICA SEMPLIFICATA REQUISITI SOGGETTIVI BANCHE POSTE ITALIANE SPA ISTITUTI DI MONETA ELETTRONICA SIM SGR SICAV IMPRESE DI ASSICURAZIONE CHE OPERANO NEL RAMO VITA AGENTI DI CAMBIO SOCIETA CHE SVOLGONO SERVIZIO DI RISCOSSIONE TRIBUTI INTERMEDIARI FINANZIARI SUCCURSALI ITALIANE DEI SOGGETTI PRECEDENTI CASSA DEPOSITO E PRESTITI SPA CONFIDI CAMBIAVALUTE ENTI CREDITIZI O FINANZIARI COMUNITARI SOGGETTI ALLA DIRETTIVA AMMINISTRAZIONI DELLO STATO ISTITUZIONI E ORGANISMI CHE SVOLGONO FUNZIONI PUBBLICHE 14 14

ADEGUATA VERIFICA SEMPLIFICATA REQUISITI OGGETTIVI CONTRATTI DI ASSICURAZIONE VITA FORME PENSIONISTICHE COMPLEMENTARI REGIMI DI PENSIONE OBBLIGATORA O COMPLEMENTARE 15 15

ADEGUATA VERIFICA RAFFORZATA IN PRESENZA DI UN RISCHIO PIU ELEVATO DI RICICLAGGIO O FINANZIAMENTO AL TERRORISMO QUANDO IL CLIENTE NON E FISICAMENTE PRESENTE IN CASO DI PRESTAZIONE PROFESSIONALE NEI CONFRONTI DI PERSONE POLITICAMENTE ESPOSTE RESIDENTI IN UN ALTRO STATO EUROPEO O EXTRAEUROPEO 16 16

APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO ASPETTI CONNESSI AL CLIENTE NATURA GIURIDICA ATTIVITA SVOLTA COMPORTAMENTO AL MOMENTO DELL OPERAZIONE AREA GEOGRAFICA DI RESIDENZA ASPETTI CONNESSI ALL OPERAZIONE TIPOLOGIA MODALITA DI SVOLGIMENTO AMMONTARE FREQUENZA E DURATA RAGIONEVOLEZZA AREA GEOGRAFICA DI DESTINAZIONE 17 17

APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO 18

OBBLIGO AUI 22 APRILE 2006 ISCRITTI ALL ALBO DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI ISCRITTI ALL ALBO DEI CONSULENTI DEL LAVORO ISCRITTI ALL ALBO DEI REVISORI CONTABILI NOTAI E AVVOCATI ( RELATIVAMENTE A DETERMINATE OPERAZIONI ) 25 MAGGIO 2007 TRIBUTARISTI FISCALISTI CENTRI ELABORAZIONE DATI 19 19

TERMINI DI REGISTRAZIONE CLIENTI PRESENTI PRESSO LO STUDIO ALLA DATA DEL 22 APRILE 2006 DATA DI REGISTRAZIONE: INDIFFERENTEMENTE DAL 22 APRILE 2006 AL 22 APRILE 2007 - CLIENTI ACQUISITI DAL 22 APRILE 2006 - CLIENTI GIA PRESENTI ALLA DATA DEL 22 APRILE 2006 PER PRESTAZIONI PROFESSIONALI DIVERSE DATA DI REGISTRAZIONE: LE INFORMAZIONI DEVONO ESSERE REGISTRATE TEMPESTIVAMENTE E, COMUNQUE NON OLTRE IL TRENTESIMO GIORNO SUCCESSIVO AL COMPIMENTO DELL OPERAZIONE, OVVERO ALL APERTURA, ALLA VARIAZIONE E ALLA CHIUSURA DELLA DEL RAPPORTO CONTINUATIVO, OVVERO ALL ACCETTAZIONE DELL INCARICO PROFESSIONALE, ALL EVENTUALE CONOSCENZA SUCCESSIVA DI ULTERIORI INFORMAZIONI O AL TERMINE DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE 20 20 20

REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DATI ARCHIVIO UNICO INFORMATICO IL REGISTRO DELLA CLIENTELA FASCICOLO DELLA CLIENTELA 21 21

REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DATI DATA DI ISTAURAZIONE DEL RAPPORTO O DATA DELL OPERAZIONE DATI IDENTIFICATIVI DEL CLIENTE ESTREMI DEL DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO DATI IDENTIFICATIVI DEL SOGGETTO PER CONTO DEL QUALE IL CLIENTE OPERA CAUSALE DELL OPERAZIONE IMPORTO DELL OPERAZIONE 22 22

REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DATI IL PROFESSIONISTA E TENUTO AD ISTITUIRE L ARCHIVIO UNICO QUALORA VI SIANO DATI DA REGISTRARE. LE INFORMAZIONI DEVONO ESSERE REGISTRATE TEMPESTIVAMENTE E, COMUNQUE NON OLTRE IL TRENTESIMO GIORNO SUCCESSIVO AL COMPIMENTO DELL OPERAZIONE, OVVERO ALL APERTURA, ALLA VARIAZIONE E ALLA CHIUSURA DELLA DEL RAPPORTO CONTINUATIVO, OVVERO ALL ACCETTAZIONE DELL INCARICO PROFESSIONALE, ALL EVENTUALE CONOSCENZA SUCCESSIVA DI ULTERIORI INFORMAZIONI O AL TERMINE DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DEL CLIENTE, RELATIVA ALLA NORMATIVA, VA CONSERVATA NEL FASCICOLO DELLA CLIENTELA L ARCHIVIO E IL FASCICOLO DEVONO ESSERE CONSERVATI PER DIECI ANNI 23 23

FASCICOLO DELLA CLIENTELA FOTOCOPIA DOCUMENTO D IDENTITA FOTOCOPIA CODICE FISCALE FOTOCOPIA PARTITA IVA VISURA CAMERALE SCHEDA VALUTAZIONE DEL RISCHIO EVENTUALE ATTESTAZIONE EX ART 30 DICHIARZIONE RELATIVA AL TITOLARE EFFETTIVO ED EVENTUALE ULTERIORE DOCUMENTAZIONE RICHIESTA COPIA DEL MANDATO PROFESSIONALE DICHIARZIONE DEL CLIENTE SU SCOPO E NATURA OPERAZIONE DICHIARAZIONE DEL CLIENTE SUI MEZZI ECONOMICI E FINANZIARI DICHIARAZIONE SULLA PROVENIENZA DEI CAPITALI FOTOCOPIA DEI DOCUMENTI RELATIVI ALLA PRESTAZIONE EVENTUALI BREVI APPUNTI SULLA RAGIONEVOLEZZA DELL OPERAZIONE EVENTUALE RISULTATO DELLA VERIFICA NELLE BLACK LIST DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA CESSAZIONE DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE OGNI ALTRO DOCUMENTO O ANNOTAZIONE PERTINENTE 24 24 24

ORGANI DI CONTROLLO IL COLLEGIO SINDACALE, IL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA, IL COMITATO DI CONTROLLO DI GESTIONE, L ORGANISMO DI VIGILANZA E TUTTI I SOGGETTI INCARICATI DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNQUE DENOMINATI, FERMO RESTANDO QUANDO PREVISTO DAL CODICE CIVILE E DALLE LEGGI SPECIALI, DEVONO VIGILARE SULL OSSERVANZA DELLE NORME PREVISTE DALLA NORMATIVA SULL ANTIRICICLAGGIO 25 25

OBBLIGHI DEGLI ORGANI DI CONTROLLO PRESSO SOCIETA DESTINATARIE DELLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO 26 ORGANI DI CONTROLLO COMUNICANO ALLE AUTORITA DI VIGILANZA DI SETTORE LE VIOLAZIONI ALLE DISPOSIZIONI DELL ART. 7 COMMA 2 COMUNICANO AL TITOLARE, AL LEGALE RAPPRESENTANTE O A UN SUO DELEGATO LE INFRAZIONI ALLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SEGNALAZIONI PER OPERAZIONI SOSPETTE COMUNICANO ALL UIF LE INFRAZIONI ALLE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA LIMITAZIONE DELL USO DEL CONTANTE COMUNICANO ALLE AUTORITA DI VIGILANZA DEL SETTORE LE INFRAZIONI ALLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DATI 26 26

ORGANI DI CONTROLLO OBBLIGHI DEGLI ORGANI DI CONTROLLO PRESSO SOCIETA NON DESTINATARIE DELLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO COMUNICARE ALL UIF ENTRO 30 GIORNI LE INFRAZIONI ALLE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA LIMITAZIONE DELL USO DEL CONTANTE 27 27

ORGANI DI CONTROLLO GLI ORGANI DI CONTROLLO (SENZA CONTROLLO CONTABILE) SONO ESONERATI DA: ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA IDENTIFICAZIONE E VERIFICA DELL IDENTITA DEL CLIENTE E DEL TITOLARE EFFETTIVO OBBLIGO DI REGISTRAZIONE DEI DATI TENUTA DEL REGISTRO DELLA CLIENTELA SEGNALAZIONE DELLE OPERAZIONI SOSPETTE 28 28

OBBLIGO DI ASTENSIONE IL PROFESSIONISTA CHE NON E IN GRADO DI RISPETTARE L OBBLIGO DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA, O CHE HA IL SOSPETTO CHE L OPERAZIONE E DI RICICLAGGIO O MIRATA AL FINAZNAIMENTO AL TERRORISMO HA L OBBLIGO DI ASTENERSI DAL COMPIERLA, E SE L INCARICO E STATO GIA ISTAURATO HA L OBBLIGO DI PORRE FINE ALLA PRESTAZIONE 29 29

PROFESSIONISTI ASSOCIATI I PROFESSIONISTI CHE SVOLGONO L ATTIVITA IN FORMA ASSOCIATA O SOCIETARIA, POSSONO ISTITUIRE UN SOLO ARCHIVIO A CONDIZIONE CHE PER OGNI PRESTAZIONE VENGA INDIVIDUATO IL PROFESSIONISTA O I PROFESSIONISTI RESPONSABILI. IN ALTERNATIVA OGNI PROFESSIONISTA PUO TENERE IL PROPRIO ARCHIVIO E, IN CASO DI PRESTAZIONI EFFETTUATE CONGIUNTAMENTE NEI CONFRONTI DELLO STESSO CLIENTE, OGNI PROFESSIONISTA PROVVEDERA AD EFFETTUARE LA REGISTRAZIONE DEI DATI DEL CLIENTE CONGIUNTAMENTE ASSISTITO 30 30

LIMITAZIONE ALL USO DEL CONTANTE E VIETATO IL TRASFERIMENTO DI DENARO CONTANTE O DI LIBRETTI DI DEPOSITO BANCARI O POSTALI AL PORTATORE O DI TITOLI AL PORTATORE, EFFETTUATO A QUALSIASI TITOLO TRA SOGGETTI DIVERSI QUANDO IL VALORE OGGETTO DI TRASFERIMENTO E COMPLESSIVAMENTE PARI O SUPERIORE A 1.000 EURO IL TRASFERIMENTO E VIETATO ANCHE QUANDO E EFFETTUATO CON PIU PAGAMENTI INFERIORI ALLA SOGLIA CHE APPAIONO ARTIFICIOSAMENTE FRAZIONATI 31 31

LIMITAZIONE ALL USO DEL CONTANTE DAL 18/10/2002 DAL 14/3/2004 DAL 30/4/2008 AL 17/10/2002 AL 29/4/2008 OBBLIGO PER I AL 24/6/2008 SUPERIORE A LIRE 20.000.000 SUPERIORE AD EURO 12.500,00 PROFESSIONISTI PARI O SUPERIORE AD EURO 5.000,00 DAL AL PARI O SUPERIORE 25/6/2008 30/5/2010 AD EURO 12.500,00 DAL 31/5/2010 DAL 13/8/2011 DAL 6/12/2011 AL 12/8/2011 AL 5/12/2011 PARI O SUPERIORE AD EURO 5.000,00 PARI O SUPERIORE AD EURO 2.500,00 PARI O UPERIORE AD EURO 1.000,00 32 32

LIMITAZIONE ALL USO DEL CONTANTE LE OPERAZIONI FRAZIONATE SONO DA CONSIDERARSI ESENTI DAL DIVIETO QUANDO SI RIFERISCONO A: DISTINTE ED AUTONOME OPERAZIONI OPERAZIONI INSITE IN UN UNICO DISEGNO NEGOZIALE IL FRAZIONAMENTO SCATURISCE DA UN ACCORDO CONTRATTUALE TRA LE PARTI 33 33

LIMITAZIONE ALL USO DEL CONTANTE LA LIMITAZIONE NON OPERA NEI CONFRONTI DI: SOGGETTI CHE EFFETTUANO OPERAZIONI DI COMMERCIO AL MINUTIO ED ASSIMILATE ( COMMERCIO AL MINUTO, PRESTAZIONI ALBERGHIERE, SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE, TRASPORTO DI PERSONE) AGENZIA DI VIAGGIO E DI TURISMO QUALORA EFFETTUINO OPERAZIONI LEGATE AL TURISMO NEI CONFRONTI DI PERSONE FISICHE AVENTI CITTADINANZA AL DI FUORI DELL ITALIA E DELL UNIONE EUROPEA O DELLO SPAZIO ECONOMICO EUROPEO E RESIDENTI AL DI FUORI DEL TERRITORIO DELLO STATO 34 34

SEGNALAZIONE OPERAZIONI SOSPETTE IL PROFESSIONISTA E TENUTO A SEGNALARE ALL UIF OGNI OPERAZIONE SOSPETTA QUANDO SA, SOSPETTA O HA MOTIVO RAGIONEVOLE PER SOSPETTARE CHE SIANO IN CORSO O CHE SIANO STATE COMPIUTE O TENTATE OPERAZIONI DI RICICLAGGIO O DI FINANZIAMENTO AL TERRORISMO 35 35

SEGNALAZIONE OPERAZIONI SOSPETTE LA SEGNALAZIONE DEVE ESSERE ESEGUITA SENZA RITARDO LA SEGNALAZIONE NON COSTITUISCE VIOLAZIONE AGLI OBBLIGHI DI SEGRETEZZA LA SEGNALAZIONE DEVE ESSERE FATTA DAL PROFESSIONISTA PERSONALMENTE OBBLIGO DI RISERVATEZZA L OBBLIGO DI SEGNALAZIONE NON SI APPLICA AI PROFESSIONISTI PER LE INFORMAZIONI CHE RICEVONO NEL CORSO DELL ESAME DELLA POSIZIONE GIURIDICA O NELL ESPLETAMENTO DEI COMPITI DI DIFESA O DI RAPPRESENTANZA IN UN PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO, COMPRESO LA CONSULENZA PER INTENTARE O EVITARE UN PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO 36 36

INDICATORI DI ANOMALIA COMPORTAMENTO DEL CLIENTE PROFILO ECONOMICO-PATRIMONIALE DEL CLIENTE DISLOCAZIONE TERRITORIALE DELLE CONTROPARTI DELLE OPERAZIONI OGGETTO DELLE PRESTAZIONI MODALITA DI PAGAMENTO OPERAZIONI IMMOBILARI COSTITUZIONE E AMMINISTRAZIONE DI IMPRESE OPERAZIONI CONTABILI SOLLECITAZIONI DEL PUBBLICO RISPARMIO UTILIZZO DI CONTI E DI ALTRI RAPPORTI CONTINUATIVI 37 37

SEGNALAZIONE OPERAZIONE SOSPETTA CONTENUTO DELLA SEGNALAZIONE: INFORMAZIONI GENERALI SULLA SEGNALAZIONE INFORMAZIONI GENERALI SUL SEGNALANTE OPERAZIONE OGGETTO DI SEGNALAZIONE E MOTIVO DEL SOSPETTO INFORMAZIONI SULLA PERSONA FISICA CUI L OPERAZIONE VA RIFERITA INFORMAZIONI SUL SOGGETTO DIVERSO DA PERSONA FISICA CUI L OPERAZIONE VA RIFERITA PERSONA FISICA CHE HA OPERATO PER CONTO DEL SOGGETTO CUI VA RIFERITA L OPERAZIONE 38 38

SEGNALAZIONE OPERAZIONI SOSPETTE INVIO SEGNALAZIONI SOSPETTE TELEMATICAMENTE DAL 1 MAGGIO 2011 PORTALE INFOSTAT-UIF UIF UNITA DI INFORMAZI ONE FINANZIARIA ORDINI PROFESSIONALI 39 39

SEGNALAZIONE OPERAZIONI SOSPETTE L UIF EFFETTUATI GLI ACCERTAMENTI PUO ARCHIVIARE TRASMETTE LE SEGNALAZIONI D.I.A N.S.P.V 40 40

SEGNALAZIONE OPERAZIONI SOSPETTE L IDENTITA DEL SEGNALANTE PUOI ESSERE RIVELATA SOLO QUANDO L AUTORITA GIUDIZIARIA CON DECRETO MOTIVATO LO RITENGA INDISPENSABILE AI FINI DELLE INDAGINI 41 41

CONTROLLI UIF ORDINI PROFESSIONALI NUCLEO SPECIALE DI POLIZIA VALUTARIA DELLA GUARDIA DI FINANZA 42 42

Prevenzione e contrasto all evasione 2014: Circ. n.25/e del 6 agosto 2014 a cura di Andrea Bongi 43

Lotta all evasione: indirizzi strategici il fulcro dell azione di controllo continua ad essere un attenta e strutturata analisi del rischio, riferita a ciascuna macro-tipologia di contribuenti La strategia del controllo sarà quindi improntata ad una significativa selezione delle forme più insidiose di frodi ed evasioni rilevanti, abbandonando rilievi di carattere meramente formale 44

Raccomandazioni agli uffici: effettuare un attento esame di proficuità comparata, privilegiando gli elementi da cui possano scaturire maggiori imposte accertabili; considerare attentamente la presenza del rischio di evasione nel settore dell imposta sul valore aggiunto; tendere ad un spostamento delle lavorazioni su annualità più recenti, al fine di ottimizzare l attività di riscossione; approfondire i casi in cui sussistono ricorrenze di comportamenti evasivi/elusivi identici da parte di una pluralità di imprese e/o professionisti, collocati in specifiche aree territoriali, cercando di individuare l eventuale soggetto che ha proposto i comportamenti, al fine di interrompere il reiterarsi degli stessi; ridurre il tasso di conflittualità, attraverso una crescita nell utilizzo degli strumenti partecipativi del contribuente al procedimento di accertamento e quelli deflattivi del contenzioso; 45

Il ricorso all autotutela Si evidenzia la necessità di adottare atti di autotutela non solo su richiesta del contribuente ma, ove ne sussistano i presupposti, anche d ufficio per assicurare adeguati canoni di buona amministrazione ed evitare impropri utilizzi dello strumento della mediazione, con conseguenti appesantimenti dell attività degli uffici legali 46

Le attività specifiche 1. Grandi contribuenti; 2. Imprese di medie dimensioni; 3. Imprese di minori dimensioni; 4. Lavoratori autonomi; 5. Enti non commerciali; 6. Persone fisiche. 47

I GRANDI CONTRIBUENTI: utilizzo dell attività di TUTORAGGIO controllo demandato alle DRE concentrare la propria capacità d indagine verso quelle fattispecie che possono rappresentare una reale evasione o elusione tributaria, quali, ad esempio: situazioni di delocalizzazione dei redditi verso paesi a fiscalità più favorevole 48

I GRANDI CONTRIBUENTI - segue: Le attenzioni: in considerazione del sempre delicato stato dell economia, è necessario accordare priorità alla lavorazione degli elementi che riguardano pretese che possono comportare significative ricadute sulle aziende interessate dai controlli, instaurando, ove possibile e qualora tale modalità non sia incompatibile con la decadenza dell azione accertatrice, un proficuo contraddittorio, preventivo rispetto all emissione degli avvisi di accertamento, che consenta agli uffici di porre in essere una completa ed esaustiva istruttoria prima dell eventuale emanazione dei provvedimenti. 49

IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI: coordinamento da parte della Direzione Regionale dell attività di controllo con riguardo alle imprese di medie dimensioni appartenenti a gruppi di imprese; particolare attenzione ai fenomeni di migrazione delle imprese dalla platea dei grandi contribuenti a quella delle imprese di medie dimensioni, anche per effetto di specifiche operazioni societarie finalizzate a contrarre la loro dimensione; 50

IMPRESE DI MINORI DIMENSIONI: i fattori di rischio 51

IMPRESE DI MINORI DIMENSIONI: Con riferimento ai contribuenti nei cui confronti si applicano gli studi di settore, si richiamano gli indirizzi diramati in occasione della diffusione dei percorsi di analisi e selezione esperibili mediante l utilizzo degli applicativi dedicati e delle liste riguardanti, in particolare, i soggetti destinatari delle comunicazioni concernenti la rilevata esistenza di anomalie degli indicatori economici, ricostruiti dai dati dichiarati ai fini degli studi di settore e che risultano non aver mutato il comportamento ritenuto anomalo. 52

IMPRESE DI MINORI DIMENSIONI - segue: il nuovo ruolo degli studi di settore: i dati presenti negli studi di settore vengano sempre maggiormente impiegati quale strumento di selezione per l ulteriore attività di controllo, piuttosto che quale mero strumento accertativo, si deve porre particolare attenzione all attività di accesso breve, che deve essere volta anche a rintracciare i casi in cui il contribuente si sia collocato abusivamente nel c.d. regime premiale. 53

IMPRESE DI MINORI DIMENSIONI - segue: le indagini finanziarie: da utilizzare non a monte ma a valle di una analisi del rischio; importanza del contraddittorio preventivo; utilizzo ragionevole delle presunzioni fissate dalla norma; collaborazione con il contribuente; 54

IMPRESE DI MINORI DIMENSIONI: indagini finanziarie le raccomandazioni evitare richieste di dettaglio su importi poco ri-levanti e/o chiaramente riferibili a normali spese personali e/o familiari; tenere conto degli indici di capacità contributiva del contribuente e del relativo nucleo familiare; evitare automatismi, ossia l applicazione auto-matica delle presunzioni soprattutto in riferi-mento ai prelevamenti. 55

LAVORATORI AUTONOMI difficile applicazione degli studi di settore ed altre modalità; Indagini finanziarie da privilegiare anche se con le dovute cautele; 56

LE PERSONE FISICHE utilizzo del «nuovo redditometro» Nel merito, particolarmente curata deve essere la fase preliminare della selezione dei soggetti a rischio, in modo da attivare il procedimento accertativo solo nei confronti di coloro che presentano scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata. 57

LE PERSONE FISICHE utilizzo del «nuovo redditometro» - segue al fine di pervenire ad una ricostruzione presuntiva efficace del reddito complessivo vanno curate con particolare attenzione le modalità di verbalizzazione dei momenti di confronto con il contribuente, con evidenza della documentazione giustificativa esibita, nonché delle argomentazioni logiche addotte, evitando in ogni caso di addivenire a pretese accertative non correlate alla reale capacità contributiva del soggetto. 58

LE PERSONE FISICHE Controlli sugli oneri dedotti, sulle detrazioni di imposta e sulle ritenute (36-ter): Le posizioni segnalate sono individuate a livello centrale a seguito di specifiche attività di analisi del rischio, basate su criteri che tengono conto dei più frequenti e significativi rischi di microevasione che caratterizzano generalmente la platea dei contribuenti di riferimento. Resta ferma in ogni caso la possibilità da parte dell Ufficio di attivare il controllo nei confronti di posizioni per le quali disponga di elementi specifici. 59

LE PERSONE FISICHE Accertamenti parziali eseguiti sulla base di criteri di incrocio relativi a diverse tipologie reddituali: - fondiari da immobili fantasma ; - di lavoro dipendente e assimilati (tra i quali quelli derivanti da assegni periodici); - di partecipazione in società di persone e in SRL in trasparenza; - diversi e di lavoro autonomo abituale e non professionale; - redditi soggetti a tassazione separata, in particolare indennità per la cessazione di rapporti di agenzia, indennità percepite per la cessazione da funzioni notarili e indennità percepite da sportivi professionisti. 60

ATTIVITA IN MATERIA DI RISCOSSIONE: Le attività in materia di riscossione nella circolare n.25/e Evasione da riscossione: Recuperi dall estero: Attività finalizzate ad individuare l esistenza di crediti esigibili o per i quali sussista pericolo per la riscossione Utilizzare qualsiasi collegamento con l estero da parte dei debitori erariali per individuare redditi e/o patrimoni sui quali attivare la riscossione 61

ATTIVITA TRASVERSALI - contrasto ai fenomeni di frode intracomunitaria; - contrasto alle indebite compensazioni (anche per pagamento di somme iscritte a ruolo); - contrasto ai fenomeni di fittizio trasferimento all estero della residenza fiscale; - Riscontro sui prezzi di trasferimento 62

Le semplificazioni fiscali: focus sul Dlgs a cura di Andrea Bongi 63

LA DICHIARAZIONE PRE-COMPILATA - Fase sperimentale 2014; - Termini abbreviati per sostituti e altre comunicazioni; - Sanzioni per ritardo/errate comunicazioni; - Accettare tout court il modello o integrarlo (70%); - I problemi per gli studi ed i Caf; 64

LA DICHIARAZIONE PRE-COMPILATA 65

LA DICHIARAZIONE PRE-COMPILATA I controlli: - Se non modificata nessun controllo; - Se modificata controlli formali con imposta, sanzioni (30%) ed interessi a carico del professionista o Caf che ha rilasciato il visto; - Norma incomprensibile con profili di illegittimità costituzionale; - Norma inattuabile: mancanza coperture assicurative; 66

SOCIETA IN PERDITA SISTEMICA -la novità si applicherà dal periodo d imposta 2014; - si amplia da tre a cinque anni il periodo di monitoraggio per le società in perdita sistemica; - 5 anni in perdita (fiscale) oppure 4 anni in perdita e 1 in utile ma inferiore a quello minimo da comodo; 67

SOCIETA ESTINTE 68

ALTRE SEMPLIFICAZIONI - Comunicazioni black list: su base annuale e con soglia complessiva di euro 10.000; - Autorizzazione alle operazioni intracomunitarie ad effetto immediato a seguito dell opzione (via il periodo di monitoraggio); - Esclusione dalla responsabilità solidale negli appalti per il committente; 69

Arrivederci al prossimo incontro 8 ottobre 2014 (puntata speciale da 3 ore) Organizzazione, efficienza e gestione del personale nello studio professionale: La leadership, il processo di delega, gestione delle riunioni, gestione dei collaboratori, ecc... A cura di Eros Tugnoli 70