Vademecum per la scrittura della tesi di laurea Prof.ssa Paola Panarese



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Vademecum per la scrittura della tesi di laurea Prof.ssa Paola Panarese Scrivere la tesi di laurea Una premessa Il lavoro di tesi, oltre ad essere un documento amministrativo ufficiale, è un opera dell ingegno, che contribuisce al progresso della conoscenza scientifica L apporto complessivo del lavoro deve essere originale, ma i contenuti sono spesso frutto della rielaborazione di testi e dati di fonti varie, che vanno regolarmente citate 1

Scrivere la tesi di laurea Una premessa Nella scrittura della tesi non è ammesso il copia-incolla di lavori altrui Il copia-incolla, senza rielaborazione, né indicazione della fonte utilizzata è non solo plagio (dunque, un reato), ma è considerato dalla cattedra anche una grave mancanza di rispetto per il docente e un motivo di cancellazione dell assegnazione della tesi Scrivere la tesi di laurea Percorsi possibili La tesi può avere una funzione e una struttura diversa a seconda che sia: Compilativa: ricognizione dei contributi esistenti in letteratura su un determinato oggetto di studio Teorica di ricerca: ricognizione del materiale esistente come punto di partenza per un lavoro creativo di rielaborazione critica Empirica: produzione di nuova conoscenza sulla base di dati originali, prodotti tramite procedure empiriche Progettuale: progettazione di un prodotto come, per esempio, un piano di comunicazione, un piano media, una strategia di marketing 2

Scrivere la tesi di laurea Domande preliminari Prima di redigere un progetto di tesi (seguendo le indicazioni che si trovano sulla webcattedra di riferimento) occorre chiedersi: L argomento è originale? Esiste una letteratura di riferimento? Qual è l ipotesi del lavoro? Qual è il suo obiettivo? Come raggiungere l obiettivo? L argomento è gestibile sul piano metodologico? Scrivere la tesi di laurea Il punto di partenza: l indice Una volta approvato il progetto, si può cominciare a scrivere, considerando che la formulazione di un indice (provvisorio) è funzionale a dare ordine a ciò che si vuole dire La sua struttura non è inamovibile e può cambiare nel corso della scrittura della tesi 3

Scrivere la tesi di laurea La struttura ideale Indice Introduzione Parte I 1) Rassegna della letteratura scientifica: Contributi teorici ( classici ) Fonti statistiche 2) Definizione del tema, delle sue dimensioni analitiche e delle ipotesi Parte II - Rapporto di ricerca Nota metodologica (disegno della ricerca) Rappresentazione dei dati Conclusioni Scrivere la tesi di laurea L introduzione Avendo chiaro l indice si può cominciare a scrivere il primo capitolo L introduzione, invece, verrà scritta alla fine del lavoro. Essa comprende buona parte del progetto di tesi e in particolare le informazioni relative all argomento, alla sua problematizzazione, agli obiettivi del lavoro, alla metodologia che s intende utilizzare e alla descrizione dei singoli capitoli (per questo l introduzione di scrive una volta completata la scrittura della tesi) 4

Scrivere la tesi di laurea La revisione Una volta scritto il primo capitolo (ciò vale anche per i successivi), lo si può inviare alla relatrice o consegnarlo stampato durante il ricevimento studenti. Il capitolo va inviato quando lo si considera completo e corretto, dunque dopo averne verificato non solo la coerenza dei contenuti, ma anche la correttezza della forma (per una prima revisione può essere utile, ma non sufficiente, il controllo ortografico di Word o di programmi equivalenti) Scrivere la tesi di laurea Le conclusioni Una volta completata la scrittura dei capitoli, si procede con le conclusioni, che contengono il risultato cui è giunto il lavoro di tesi In questa sezione della tesi, si richiede di esprimere un giudizio critico sull argomento affrontato, sintetizzare i dati dell eventuale ricerca empirica o avviare riflessioni su orientamenti e prospettive future 5

Scrivere la tesi di laurea I tempi A lavoro ultimato, dopo l approvazione del relatore, occorre: Consegnare in segreteria il CD con una copia della tesi Consegnare al correlatore un abstract (una pagina formato A4) e una copia della tesi entro la data stabilita dagli uffici È bene ricordare che la tesi deve essere pronta con largo anticipo rispetto ai tempi della discussione e nei tempi previsti dagli uffici Nel caso in cui non si rispettino le scadenze, il correlatore farà slittare la discussione alla sessione successiva Lo stile La tesi è un saggio scientifico, quindi deve usare uno stile adeguato, non narrativo, né giornalistico. Per questo, per esempio, si usano la prima persona plurale o formule impersonali, ma non la prima persona singolare 6

Il formato La tesi deve essere in formato A5 (14,8x21) Deve essere stampata fronte-retro Deve avere l interlinea singola Può usare un carattere a scelta, commisurato alla dimensione della pagina Deve usare un carattere più piccolo di due punti per le citazioni e le note Deve usare i margini pre-impostati in Word o in programmi equivalenti Alcune informazioni sulla formattazione Ogni immagine deve essere numerata e deve avere una didascalia Per grafici e tabelle bisogna indicare sempre la fonte 7

Esempio di Tabella Le citazioni e le note Nell elaborato di tesi è consentito l inserimento dei brevi estratti delle opere di altri autori, se correttamente riportati sia nel testo (mediante le citazioni e le note) sia in bibliografia. Le citazioni sono di due tipi: indirette dirette 8

Le citazioni e le note Citazione indiretta si ha quando si trae ispirazione da concetti esposti nelle opere altrui il testo va indicato in nota con cfr. ( confronta ) quando il pensiero dell autore a cui ci si riferisce è stato rielaborato e riproposto nella tesi, riportando la fonte bibliografica per esteso Es: cfr. P. Panarese, Quel che resta della pubblicità. La comunicazione di marketing nell epoca post spot, Fausto Lupetti, Bologna, 2010. Le citazioni e le note Citazione diretta si ha quando si riporta letteralmente parte del testo estratto dall opera di un autore La fonte bibliografica va indicata in nota, specificando anche il numero della pagina/e (p. oppure pp.) a cui si fa riferimento Es: P. Panarese, Quel che resta della pubblicità. La comunicazione di marketing nell epoca post spot, Fausto Lupetti, Bologna, 2010, pp. 75-76 9

Le citazioni e le note Citazione diretta Se la citazione è breve va inglobata nel testo e messa tra «virgolette» (da menu word Inserisci Simbolo) Se la citazione è lunga (più di tre righe) va scorporata dal testo e riportata con un font più piccolo (-2 pt), rientrata rispetto all impostazione degli margini dell elaborato di un cm a sinistra e destra e di una riga sopra e sotto Le citazioni e le note Le note sono di due tipi: Bibliografiche Esplicative Quelle esplicative consentono di spiegare alcuni concetti, che si ritiene superfluo inserire nel testo Tutte vanno numerate in ordine progressivo (da menu di word Layout di pagina Interruzioni - Interruzione di sezione - Pagina successiva) e redatte con un carattere più piccolo (-2pt) rispetto al resto del testo, giustificate e con un interlinea singola 10

Le citazioni e le note Uno stesso libro può essere citato in nota più volte nella tesi, ma bisogna usare alcuni accorgimenti. L utilizzo di formule di citazione abbreviata è utile per evitare inutili ridondanze: ibidem ivi idem op.cit. Le citazioni e le note Ibidem: quando la citazione avviene nella nota immediatamente successiva e, quindi, non ci sono citazioni di altri testi in mezzo Es: 1) M. Morcellini, Lezione di comunicazione, Esselibri Spa, Napoli, 2003 2) ibidem Ivi a cui segue l indicazione delle pagine (Ivi, p. 125): quando la citazione è la stessa e immediatamente successiva, ma si fa riferimento a pagine differenti da quelle appena citate Es: 1) M. Morcellini, Lezione di comunicazione, Esselibri Spa, Napoli, 2003, p.123 2) ivi, p.135 11

Le citazioni e le note Idem Quando la citazione viene ripetuta nello stesso modo, ma tra le due sono riportate citazioni diverse. In tal caso, bisogna indicare nuovamente l autore a cui segue l indicazione idem Es: 1) M. Morcellini, Lezione di comunicazione, Esselibri Spa, Napoli, 2003, p. 112 2) M. Wolf, Gli effetti sociali dei media, Bompiani, Milano, 1996 3) M. Morcellini, idem Le citazioni e le note Op.cit. (opera citata) Quando si cita nuovamente un testo già citato nella tesi, ma non nella nota precedente. Bisogna indicare nuovamente l autore a cui segue l indicazione op.cit. e, se necessario, il numero di pagina Es: 1) M. Morcellini, Lezione di comunicazione, Esselibri Spa, Napoli, 2003, p. 112 2) M. Wolf, Gli effetti sociali dei media, Bompiani, Milano, 1996 3) M. Morcellini, op. cit., p.125 12

La bibliografia La bibliografia va stilata secondo alcuni criteri fissi: ordine alfabetico per cognome dell autore e ordine cronologico dei testi di uno stesso autore è possibile effettuare un ulteriore suddivisione per ordine tematico, attribuendo una titolazione a ciascun gruppo. ES. testi sulla fruizione televisiva; testi sugli effetti dei media, ecc. per testi e articoli (questi ultimi in base al nome della testata) al termine della bibliografia tradizionale è bene riportare, se utilizzata, la webgrafia o sitografia La bibliografia Metodo italiano Es: M. Morcellini, Passaggio al futuro, Franco Angeli, Milano, 1997 Metodo americano Es: M. Morcellini (1997), Passaggio al futuro, Franco Angeli, Milano Si può scegliere liberamente uno dei due. L importante è essere coerenti 13

La webgrafia L utilizzo di fonti webgrafiche solitamente viene indicato a parte e riportato dopo la bibliografia tradizionale (sempre in ordine alfabetico per nome del sito) Per le citazioni: in nota va riportato sempre l indirizzo completo del sito: <<http://... >> con la data dell ultima consultazione. Es. Istat:<<http://www.istat.it.>> Data di ultima consultazione: 15 febbraio 2014. L emerografia e la citazioni di articoli L emerografia, come la bibliografia, va stilata in ordine alfabetico per cognome dell autore e ordine cronologico degli articoli di uno stesso autore Citazioni dalle riviste M. Morcellini, Non solo media. I giovani tra realtà e rappresentazione, in Technology Review, a. XVI, n. 5, ottobre 2004, pp. 44-45 Citazioni dai quotidiani M. Morcellini, I giovani non si lasciano incantare, in Il Messaggero, 29 marzo 2005, p. 1. 14

Alcune informazioni sulla formattazione Il frontespizio è la prima pagina della tesi che contiene le informazioni d ufficio come: - il nome del candidato - il titolo della tesi - l Università, la Facoltà e il corso di laurea - la cattedra di riferimento - il relatore - il correlatore Esempio di frontespizio 15

L ordine degli elementi della tesi è il seguente: Frontespizio eventuale dedica Indice Introduzione Capitoli Conclusioni Bibliografia Emerografia Webgrafia eventuali ringraziamenti La copertina La copertina non deve essere rigida, telata o di pelle, con scritte in oro o argento, ma deve contenere un immagine correlata al tema della tesi In essa vanno inseriti il titolo e il sottotitolo, il nome del candidato e l anno accademico È necessario riportare il nome e il titolo anche sul dorso della tesi Nella quarta di copertina si può inserire una breve sintesi del lavoro, un immagine o una citazione Prima della stampa, la copertina va inviata alla docente per una valutazione 16

Esempio di copertina Esempio di copertina 17

Esempio di copertina Buon lavoro 18