Anno scolastico 2013/2014 LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSE IIB PROGRAMMA SCIENZE UMANE

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Anno scolastico 2013/2014 LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSE IIB PROGRAMMA SCIENZE UMANE del Prof. PAOLO GRASSO 1. FINALITÀ SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA Al termine del percorso quinquennale d istruzione liceale, la disciplina delle scienze umane permette agli studenti di orientarsi nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni: l esperienza di sé e dell altro, le relazioni interpersonali, le relazioni educative, le forme di vita sociale e di cura per il bene comune, le forme istituzionali in ambito socio-educativo, le relazioni con il mondo delle idealità e dei valori. L insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane, che si articola in psicologia, sociologia, antropologia e pedagogia, ed è da prevedere in stretto contatto soprattutto con la filosofia e la storia, mette lo studente in grado di acquisire ed esercitare gli strumenti culturali necessari per comprendere le dinamiche proprie della realtà umana individuale e sociale, con particolare attenzione ai fenomeni psicologici, educativi e sociali, ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza. A tal fine le competenze che si richiedono alla studentessa e allo studente a conclusione del percorso quinquennale sono le seguenti: Padronanza dei diversi ambiti disciplinari delle scienze umane (psicologia, sociologia, pedagogia, antropologia) nella loro stretta interrelazione ma anche nella loro specificità dal punto di vista terminologico, epistemologico, metodologico e contenutistico; Autonomia nell individuare e affrontare percorsi di consapevole partecipazione alla comunità (locale, nazionale, mondiale ), delle cui problematiche ha consapevolezza e che sa affrontare secondo un impostazione sociologica scientificamente fondata; Autonomia nell individuare e comprendere la valenza educativa di determinate situazioni o contesti e consapevolezza degli strumenti e delle modalità necessarie per affrontare le eventuali problematiche; Consapevolezza della stretta connessione fra l oggetto di studio della psicologia e la propria e altrui esperienza personale (in particolare per quanto riguarda le dinamiche dei processi cognitivi, sociali e affettivi), accompagnata da un atteggiamento metacognitivo che permetta di conoscere, gestire e migliorare le proprie capacità di apprendimento e di crescita culturale; Padronanza degli strumenti metodologici delle scienze umane, da quelli della ricerca qualitativa a quelli della ricerca quantitativa. 2. UNITA D APPRENDIMENTO Unità I: Comunicazione, linguaggio ed interazione sociale Pensiero, linguaggio e comunicazione Tipologie di gruppo; processi affettivo-cognitivi dell'interazione; decentramento, reciprocità, facciata ; processo interattivo; legame e attaccamento Sviluppo di linguaggio e comunicazione; sviluppo della comprensione e della comunicazione.

Unità II Introduzione ai principali concetti della psicologia dinamica Motivazioni: le basi biologiche della motivazione: la differenza tra bisogni ed impulsi Le motivazioni primarie e secondarie Le motivazioni intrinseche ed estrinseche I bisogni fondamentali: la piramide di Maslow Unità III Introduzione alla Psicologia sociale L'influenza sociale: meccanismi e conseguenze negative. L'obbedienza all'autorità: esperimento di Milgram L'influenza della maggioranza sulla minoranza: l'esperimento di Asch L'influenza frutto dell'imitazione e dell'identificazione: Zimbardo e la scuola di Yale Stereotipi e pregiudizi Le conseguenze del pregiudizio I fattori che favoriscono la formazione di pregiudizi Merton: le 4 tipologie formate a partire dalla combinazione tra pregiudizi e dicriminazioni. Atteggiamenti e opinioni Le tecniche psicometriche: Thurstone e Likert La discrepanza tra atteggiamenti ed opinioni I fattori che determinano la formazione di atteggiamenti Unità IV Storia della pedagogia dall'antichità al Medioevo I modelli educativi nella civiltà egiziana ed ebraica; I modelli educativi nell'antica Grecia; La pedagogia di Socrate e Platone; I processi educativi nell'impero Romano: Quintiliano e Cicerone; Seneca Il problema educativo nella religione cristiana: Agostino; Il ruolo dei monasteri e del monachesimo nell'educazione medievale; La regola benedettina. Testi di riferimento A. Bianchi, P. Di Giovanni, Psiche e società (volume B), Paravia, Torino, 2001 Bolzano 13 giugno 2014 L'insegnante Paolo Grasso

Anno scolastico 2013/2014 LICEO ARTISTICO CLASSE III E PROGRAMMA FILOSOFIA E STORIA del Prof. PAOLO GRASSO FILOSOFIA Unità I: Gli albori della filosofia: la filosofia presocratica Dal mito alla filosofia La scuola ionica di Mileto: Talete, Anassimandro e Anassimene. La scuola pitagorica: la matematica e la teoria antropologica. Il problema ontologico: Eraclito: la teoria del divenire; Parmenide: la teoria dell essere; Zenone: La difesa di Parmenide; i paradossi logici I fisici pluralisti: Democrito: la teoria degli atomi; il materialismo e il meccanicismo. Unità II L'interesse antropologico: dalla dialettica sofistica al dialogo socratico Caratteristiche generali della sofistica: il relativismo; il linguaggio; il progresso della storia. Protagora: l uomo misura di tutte le cose; il relativismo; il criterio dell utilità; Socrate: i momenti del dialogo socratico: il non sapere, l ironia, la maieutica; la critica al relativismo dei sofisti; la morale: la virtù come sapere; la morte di Socrate ed il suo significato filosofico. Unità III La filosofia di Platone Il rapporto con Socrate. La dottrina delle idee. Il significato logico ed ontologico del concetto di idea.

Il Fedone: le 3 prove dell'immortalità dell'anima. Il mito della caverna. La finalità politica della teoria delle idee. La concezione dello stato. Lettura di passi de Il Simposio : i diversi significati dell'amore. Il rapporto con la filosofia di Platone. La concezione del sapere. Unità IV La filosofia di Aristotele La distinzione tra filosofia prima e le scienze e la corrispondente differenza tra il concetto di essere e di ente; La metafisica: concezione dell essere; il principio di non contraddizione; definizione di sostanza come sinolo. La distinzione tra sostanza ed accidenti. Critica alla dottrina delle idee di Platone; La soluzione della contraddizione del divenire: atto e potenza; La materia prima, la materia seconda e la forma pura; Le 4 cause: formale, materiale, efficiente e finale; La concezione di Dio come motore immobile e causa finale; La logica: i concetti, le proposizioni e la costruzione del quadrato degli opposti; Il sillogismo e l'importanza della verità delle premesse; Induzione, deduzione ed intuizione razionale; Le tipologie di anima e di conoscenza; L etica: la definizione di saggezza; Le virtù dianoetiche e la definizione di sapienza; La catarsi nella tragedia greca; TESTO DI RIFERIMENTO N. Abbagnano e G. Fornero, Percorsi di filosofia (Dalle origini alla scolastica), Paravia, 2012 MODULO I: Economia e società nel Medioevo STORIA MODULO II: Europa come sistema di stati: la monarchia spagnola, la monarchia inglese; la nascita della borghesia; i Comuni, le Signorie e le Repubbliche marinare in Italia. Bolzano 13 giugno 2014 L'insegnante Paolo Grasso

Anno scolastico 2013/2014 LICEO ARTISTICO CLASSE IV D PROGRAMMA FILOSOFIA E STORIA del Prof. PAOLO GRASSO FILOSOFIA Unità I Umanesimo e Rivoluzione scientifica Il pensiero politico: Machiavelli; Dalla magia alla scienza della natura: Giordano Bruno; Galilei: la nascita del metodo scientifico sperimentale; Bacone: gli idola e la concezione della tecnica. Unità II La nascita della filosofia moderna Cartesio: la fondazione del razionalismo; il dubbio metodico; il metodo; il dualismo. Hobbes: la politica: il Leviatano ; l'etica; Pascal: i due infiniti; la noia e il divertissement; la scommessa sull'esistenza di Dio. Unità III Il razionalismo e l'empirismo Spinoza: una sola sostanza; la critica del finalismo; la teoria della conoscenza; L'etica: il concetto di passione. Leibniz: Le monadi; le verità di ragione e le verità di fatto. La visione finalistica. Locke: la teoria gnoseologica: il Saggio sull'intelletto umano: le diverse tipologie di idee. I tipi di conoscenza e la probabilità. La teoria liberale dello Stato e la tolleranza religiosa. Hume: la teoria della conoscenza; critica del principio di causalità. Unità IV La rivoluzione copernicana di Kant Kant: Critica della ragion pura : la distinzione tra fenomeno e noumeno; il problema gnoseologico deve esser incentrato sul soggetto e non sull'oggetto. I giudizi analitici e sintetici; i concetti di spazio e tempo; le categorie dell intelletto; la critica delle idee pure.

La Critica della ragion pratica : differenza tra autonomia ed eteronomia; gli imperativi ipotetici e le formule degli imperativi categorici; la formalità dell'etica kantiana; i postulati della ragion pratica ed il concetto di sommo bene. La Critica del giudizio : differenza tra giudizio determinante e giudizio riflettente; i concetti di bello e sublime. TESTO DI RIFERIMENTO N. Abbagnano e G. Fornero, Fare filosofia vol. 2 (Autori, testi, laboratorio), Paravia, 2010 STORIA La rivoluzione francese e l'ascesa di Napoleone La rivoluzione americana fino alla formazione degli Stati Uniti La prima e la seconda rivoluzione industriale: conseguenze politiche e sociali Il Congresso di Vienna: la restaurazione e la pace dei 100 anni L'idea di nazione e l'influenza sulla concezione dello stato; il pensiero liberale; l'ideale democratico; il socialismo. Il colonialismo come nuova forma di imperialismo Il contesto storico italiano durante il Risorgimento: la divisione tra ala democratica e moderata. Bolzano 11 giugno 2014 L'insegnante Paolo Grasso