GOMHORRA S BEGINS: COME TUTTO EBBE INIZIO E COME CONTINUA TUTT ORA E LO RACCONTEREMO PER TUTTA LA VITA. 1

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Siamo al tramonto della (in)civiltà dei consumi DOTTOR ANTONIO MARFELLA AUDIZIONE SENATO 10 SETTEMBRE 2013 Tutti gli Uomini sono Responsabili dell Ambiente. I Medici lo sono DUE VOLTE! GOMHORRA S BEGINS: COME TUTTO EBBE INIZIO E COME CONTINUA TUTT ORA E LO RACCONTEREMO PER TUTTA LA VITA. 1

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CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI Classi principali:2.5 mil tonn/a -Rifiuti Solidi Urbani -Rifiuti Solidi Urbani Pericolosi -Rifiuti Inerti -Rifiuti Assimilabili agli Urbani -Rifiuti Speciali non Pericolosi -Rifiuti Speciali Pericolosi circa 7.2 mil tonn/anno Rifiuti industriali illecitamente sversati? CAMPANIA: 7.200 TONNELLATE/DIE= CIRCA 5 TONNELLATE/MIN UTO CIRCA 20000 TONNELL./DIE= CIRCA 14 TONNELL./MIN? = stimati (1994-2004) circa 1000 tonn/die?= 0.5-1 tonn./minuto? 4

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NON C ERA UN TRIANGOLO DELLA MORTE MA UNA CLESSIDRA DELLA MORTE IL CUI ASSE PORTANTE E L ASSE MEDIANO! 12 7

L ecomafia ovvero delle organizzazioni criminali che arrecano danni all'ambiente. Secondo il rapporto Ecomafia 2007 di Legambiente, il giro d'affari sarebbe stimabile in circa 23 miliardi di euro all'anno. Le regioni ove si registrano il maggior numero di reati ambientali sono nell'ordine Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, le stesse in cui sono presenti le principali. Questi traffici si sono sviluppati a partire dal 1982, quando è entrata in vigore la normativa sul trattamento dei rifiuti speciali. 8

BENCHMARKING COMPETITIVO RSU PIU RIFIUTI INDUSTRIALI CAMPANIA VS LOMBARDIA, VENETO, TOSCANA, EMILIA ROMAGNA 14

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SEBIOREC : chi non cerca non trova! 16

IL NESSO DI CAUSALITA : SE SI CERCA SI TROVA. 17

PRESENTATA DIFFIDA ALLA REGIONE CAMPANIA PER FUNZIONALITA DEL CENTRO ANTIVELENI E ANALISI TOSSICOLOGICHE PER LA POPOLAZIONE A RISCHIO 18

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PROPOSTA ACCETTATA DA MINISTRI BALDUZZI E CANCELLIERI (CHE FINE HA FATTO?) : STUDIO DI COORTE E FOLLOW UP RISERVATO A 100 VIGILI DEL FUOCO DI NAPOLI E CASERTA VS OMOLOGHI COLLEGHI DELLE MARCHE VOLTO A STABILIRE, RISPETTANDO GLI OBBLIGHI DI LEGGE PREVISTI DALLA LEGGE 81/08, SE POSSONO RISCONTRARSI DIFFERENZE SIGNIFICATIVE IN TERMINI DI BIOMONITORAGGIO TOSSICOLOGICO INDIVIDUALE (DIOSSINE E METALLI PESANTI, SU SANGUE E CAPELLI ) TRA VIGILI DEL FUOCO ESPOSTI E NON ESPOSTI A ROGHI TOSSICI PER MOTIVI PROFESSIONALI. STUDIO ANALOGO A QUELLI SUI REDUCI USA DEL VIETNAM CHE AVEVANO USATO AGENTE ORANGE (DIOSSINA) TALI STUDI DEVONO AVERE IL CONTROLLO E LA SUPERVISIONE DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI MA ESSERE AFFIDATI E/O SEGUITI FORMALMENTE ANCHE DA ALTRE ISTITUZIONI PUBBLICHE (PASCALE) E MEDICI AMBIENTE (ISDE) IN QUALITA 20 DI STAKEHOLDERS

Partendo dalla considerazione che nelle province di Napoli e Caserta la diminuzione della mortalità per tumori negli ultimi vent anni risulta di minore entità rispetto al resto d Italia e che alcuni tumori ( linfoma non hodgkin, fegato, polmone, in parte minore colon retto) hanno andamenti in netto contrasto con il trend dell Italia, si può ipotizzare come evidenziato anche dallo studio Sentieri, che parte di comuni nelle due province vi possano essere eccessi di mortalità significative. Per verificare tali ipotesi occorrerebbe: Individuare le aree (comuni) attraverso la verifica del trend di mortalità (20-30 anni) nei comuni delle due province e magari se è possibile almeno per l ultimo decennio, valutare la mortalità a livello di particella censimentale. Procedere a valutare l inquinamento delle acque e del terreno da arsenico, altri metalli pesanti, diossine, BPA, nelle aree comunali e censimentali a maggiore mortalità per tumori. Nelle aree con eccesso di mortalità procedere ad un indagine epidemiologica su campioni rappresentativi di popolazioni individuando biomarcatori di danno per esposizione ad inquinanti ambientali, in particolare ad arsenico, altri metalli pesanti, diossine, BPA. L indagine va effettuata anche su un adeguato gruppo di controllo. POSSONO ESSERE IDENTIFICATE E CENTRATE AREE PRECISE NEI PUNTI DECLARATI DISASTRATI : PIANURA DISCARICA PISANI, 21 DISCARICA RESIT, CHIAIANO, ACERRA CALABRICITO

REGISTRO TUMORI CAMPANIA: UNICO CASO IN ITALIA DOVE LA GOVERNANCE DEI DATI NON HA SEDE PRESSO UN ISTITUTO DI RICERCA SUL CANCRO MA DENTRO GLI UFFICI POLITICI LOCALI IN DIFFORMITA DALLA LEGGE REGIONALE APPROVATA ALLA UNANIMITA : I registri tumori nascono in USA e nelle nazioni del nord europa negli anni 70. Sin dall inizio il controllo (governance) viene affidato agli Istituti oncologici (National Cancer Institute in USA, Karolinska Institute in Svezia) In Italia il primo registro è quello della provincia di Varese, anni 80, gestito dell istituto Tumori di Milano. Tutti i successivi registri vedono il coordinamento degli Istituti Oncologici ( Genova, Roma, Aviano), tranne quello della Campania, nonostante cosi fosse stato previsto dalla legge regionale approvata all unanimità ma solo nel luglio del 2012! 22

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Taverna del re. Area Ex Resit 24

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Taverna del re. Area Ex Resit VA IMMEDIATAMENTE PER ALCUNI ETTARI BLOCCATA LA COLTIVAZIONE PER USO UMANO CON INCENTIVAZIONI A COLTIVAZIONE CANAPA A SCOPO DI BONIFICA 26

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Il caso Castel Volturno 30

Sostanze tossiche presenti nelle matrici ambientali (2008) Alaclor Alluminio Arsenico Benzoantracene Benzoapirene Benzofluoroantene Benzoghiperilene Benzokfluorantene Berillio Clordano Cromo Crisene Cadmio DDD DDE DDT Dibenzoantracene Diedrin Dicloropropano Ferro Floruri Idrocarburi pesanti Indenopirene IPA totali Manganese Nitriti Piombo Stagno Tallio Tetracloroetilene Vanadio Zinco Le analisi chimiche sono state condotte utilizzando procedure riportate nei protocolli nazionali e/o internazionali (IRSA/CNR, EPA, ISO, etc.), operando con criteri di Buona Pratica di Laboratorio rispondenti a quanto indicato nella norma UNI EN CEI iso/iec 17025:2000. 31

Arsenico e berillio tossici e cancerogeni per sistema respiratorio e polmoni POLMONE Num. decessi MEDIA TASSI 88-08 1988-90 1991-93 1994-96 1997-99 2000-02 2003+2 006-08 98 79,45 78,28 60,01 113,68 53,48 42,53 128,70 64,42 32

In Campania per potere SPERARE di tutelare la Salute Pubblica e un giorno arrivare a RIFIUTI ZERO dobbiamo OGGI IMPORRE : 1) TRASPARENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI INDUSTRIALI ED URBANI; 2) CONTROLLO SERRATO, SISTEMATICO E SATELLITARE PESANTEMENTE SANZIONABILE DEI FLUSSI DI RIFIUTI INDUSTRIALI, 3) RIDURRE TUTTE LE POSSIBILITA DI TRASPORTO INTRA ED EXTRA REGIONALE: RIFIUTI INDUSTRIALI KM 0! SENZA ETICA SI FANNO SCELTE ECONOMICHE CHE ALLA FINE SI RIVELANO DISECONOMICHE Don Sturzo 33