Rapporto Annuale Regionale 2006



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Transcript:

ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Rapporto Annuale Regionale 2006 Emilia Romagna

Rapporto Annuale 2006 Comitato di redazione regionale Referente: Aude Cucurachi Sandra Berselli Davide Lumia Lucia Pirazzoli Stampato dalla Tipografia INAIL - Milano

Il Rapporto regionale 2006 Indice Introduzione del Direttore Regionale Prima Parte Andamento infortunistico e malattie professionali 1.1. Situazione socio-economica in Emilia Romagna 9 1.2. Dati su popolazione e occupazione 10 1.3. Infortuni denunciati e andamento infortunistico 14 1.4. Infortuni indennizzati 32 1.5. Malattie professionali 43 1.6. Infortuni e lavoratori extracomunitari 51 1.7. Infortuni e lavoratori parasubordinati 55 1.8. Infortuni e lavoratori interinali 56 1.9. Gli indicatori di rischio per territorio e settore di attività economica 57 Seconda Parte Monografie 2.1. Andamento infortunistico nella provincia di Reggio Emilia nel periodo 1998-2006. Analisi dei casi mortali 69 di Sandra Berselli (Funzionario della Sede Inail di Reggio Emilia) 2.2. I lavoratori non comunitari in Emilia Romagna nel 2006: opportunità di lavoro, rischi di emarginazione ed incidentalità. 79 di Maurizio Marengon (Servizio Lavoro, Regione Emilia Romagna) Conclusioni Riflessioni del Coordinamento Regionale Inail dei Comitati consultivi provinciali 95

Introduzione del Direttore Regionale Il Rapporto regionale 2006 propone, come di consueto, una riflessione sull andamento degli infortuni e delle malattie professionali in Emilia Romagna, sulla base delle statistiche elaborate dall Inail. In Emilia Romagna, in linea con il trend nazionale, si registra anche quest anno una flessione degli infortuni, che seppur contenuta (-1,7%), è confortante se rapportata al dato sull occupazione, in costante crescita. In controtendenza con il dato nazionale e del Nord-Est, anche gli infortuni mortali registrano un calo (-13,2%), con una forte incidenza delle morti bianche causate dalla circolazione stradale, comprese quelle occorse nell esercizio di un attività lavorativa e quelle in itinere. Pertanto, l attività di questa Direzione continua a concentrarsi su iniziative che rafforzino il ruolo istituzionale dell Inail in tema di prevenzione, nel rispetto del vigente quadro normativo. In tal senso, anche le Sedi territoriali sono state stimolate a creare alleanze sul territorio per realizzare progetti mirati e azioni concrete che tengano conto delle singole realtà socio-economiche, di concerto con le parti sociali, per rendere più efficaci gli interventi in tema di prevenzione. E in linea con tale obiettivo, il Coordinamento regionale Inail dei Comitati consultivi provinciali auspica un ulteriore rafforzamento del ruolo delle parti sociale nella definizione delle azioni da mettere in campo. Positiva è stata la risposta sul territorio regionale: iniziative di informazione e formazione, sia nei confronti degli studenti, che saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani, sia nei confronti di categorie di lavoratori appartenenti a settori particolarmente a rischio, tradizionalmente quello delle Costruzioni e dei Trasporti, sia nei confronti dei lavoratori extracomunitari. E proprio sui lavoratori immigrati forte è l attenzione dell Istituto, di fronte a un fenomeno in continuo aumento sia a livello nazionale che regionale: in Emilia Romagna rispetto allo scorso anno, in controtendenza rispetto al calo generale degli infortuni, si è registrato un incremento dell 1,7% di infortuni occorsi a lavoratori extracomunitari. Un prezioso contributo su questa tematica è stato fornito dalla Regione, con la quale sussistono oramai consolidati rapporti di collaborazione, tramite un analisi approfondita della popolazione straniera non comunitaria residente nel nostro territorio, sotto il profilo del mercato del lavoro e del rischio infortunistico, nella sezione di questa pubblicazione dedicata alle Monografie. L analisi della situazione infortunistica in regione rappresenta un patrimonio da condividere con tutti gli attori della sicurezza, per attivare quelle sinergie che consentano di agire in un contesto integrato di competenze, e in maniera più efficace per ridurre il numero di infortuni e di malattie professionali. Il Direttore regionale Francesco Barela 5

Prima parte Andamento infortunistico e Malattie Professionali

1.1. Situazione socio-economica in Emilia Romagna L'Emilia-Romagna è una delle principali regioni italiane per caratteristiche socioeconomiche: è una regione metropolitana policentrica caratterizzata, cioè, dalla presenza di aree urbane di dimensione medio-piccole, collegate da un sistema di infrastrutture di trasporti che le integra fra loro in modo funzionale, sia da un punto di vista urbanistico, sociale ed economico. L'Emilia-Romagna è al centro di intensi scambi commerciali con il resto d'italia, i paesi dell Unione europea e il resto del mondo, che richiedono un'elevata dotazione infrastrutturale. L'Emilia-Romagna si trova al centro della direttrice nord-sud ed est-ovest stradale, autostradale e ferroviaria italiana. La presenza nel territorio regionale di un ampia fascia collinare e montuosa e di una vasta pianura a rilevante utilizzo agricolo, insieme con una struttura urbana costituita da numerosi centri di media dimensione distribuiti sul territorio contribuiscono a mantenere la densità della popolazione regionale al di sotto di quella nazionale, seppure molto al di sopra di quella dell Unione europea. Il confronto delle risorse e degli impieghi regionale con quello nazionale mette in luce alcuni caratteri di base dell economia emiliano-romagnola. Innanzitutto emerge l importanza economica della regione e il rilevante apporto del prodotto interno lordo regionale a quello nazionale. In secondo luogo si rileva un forte orientamento verso i mercati esteri. Per quanto riguarda la struttura produttiva l Emilia Romagna si presenta tra le regioni piu dinamiche e di assoluta predominanza: l agricoltura, silvicoltura e pesca, secondo i dati elaborati dall Istat, hanno prodotto valore aggiunto per il 2,7% della regione (2,3% per l Italia), l industria il 33,8% (26,9% la quota nazionale), mentre il resto pari al 63,5% appartiene ai servizi (70,9% in Italia). L agricoltura dell Emilia Romagna è fra le piu evolute del Paese, molto integrata con l industria di trasformazione, con alti indici di produttività per addetto e con un grado di meccanizzazione tra i piu elevati del Paese. Per quanto concerne il settore industriale il modello emiliano-romagnolo si fonda su di un ampio e variegato tessuto di piccole e medie imprese industriali e artigiane. Circa il 20% delle imprese attive industriali opera nella metalmeccanica, il 55% è impegnato nelle costruzioni-installazioni impianti, il 7% nel settore alimentare, il 6% si occupa di moda. L Emilia Romagna è caratterizzata anche da importanti distretti industriali specializzati nella produzione di un solo prodotto: nel Parmense il distretto di Langhirano si segnala per la produzione di prosciutto; i distretti di Castellarano e Sassuolo sono rinomati per la produzione di piastrelle in ceramica; il distretto di Morciano di Romagna è specializzato nella produzione di mobili; quello di Carpi è tra i principali produttori nazionali di maglieria; il distretto di Mercato Saraceno è orientato alla produzione di calzature. Altre concentrazioni produttive di un certo rilievo sono rappresentate dalle produzioni biomedicali della zona di Mirandola nel modenese e dalle calzature di San Mauro Pascoli nel riminese. 9

Un altro aspetto della struttura produttiva dell Emilia Romagna è offerto dal sistema della cooperazione che è particolarmente sviluppato e costituisce una delle peculiarità della regione. 1.2. Dati su popolazione e occupazione Secondo l Istat, nella media del 2006 la popolazione è aumentata in Emilia Romagna dello 0,9%, in linea con il Nord-Est (+0,8%) e l Italia (+0,5%). Il mercato del lavoro dell Emilia Romagna si è chiuso nel 2006 con un bilancio positivo: le rilevazioni Istat hanno stimato che sono circa 1.918.000 gli occupati in regione, vale a dire il 2,5% in piu rispetto alla media del 2005, equivalente, in termini assoluti a circa 46.000 persone. L andamento dell Emilia Romagna è risultato piu dinamico non solo rispetto all evoluzione del 2005 (+1,4%), ma anche rispetto a quanto avvenuto in Italia (+1,9%) e nel Nord-Est (+2,2%). Il livello di occupazione dell Emilia Romagna è il piu elevato d Italia. Nel 2006 l incidenza degli occupati sulla popolazione in età 15-64 anni (tasso di occupazione) è stata del 69,4% (nel 2005 era il 68,4%), davanti a Trentino-Alto Adige (67,5%), Valle d Aosta (67%) e Lombardia (66,6%). La media nazionale è del 58,4%. 80% 70% 69,4% 67,0% Emilia Romagna Nord-Est 60% 58,4% Italia 50% Tasso di occupazione Il tasso di disoccupazione in Emilia Romagna è sceso dal 3,8% al 3,4% (nel Nord-Est dal 4% al 3,6% e in Italia dal 7,7% al 6,8%). Solo due regioni, vale a dire Trentino-Alto Adige e Valle d Aosta hanno registrato un tasso piu contenuto, pari rispettivamente al 2,8% e 3%. 9% 7% 6,8% Emilia Romagna 5% 3,4% 3,6% Nord-Est Italia 3% 1% Tasso di disoccupazione 10

E molto elevata anche la partecipazione al lavoro: nel 2006 il tasso di attività è risultato il migliore del Paese (71,9%), precedendo Trentino-Alto Adige (69,5%), Valle d Aosta e Lombardia entrambe con un tasso del 69,1%. La media nazionale è del 62,7%. 80% 71,9% 70% 69,6% 62,7% Emilia Romagna Nord-Est 60% Italia 50% Tasso di attività Questa situazione è stata determinata anche dalla forte partecipazione delle donne al lavoro, pari al 64,3% della popolazione, davanti a Valle d Aosta (60,8%) e Lombardia (59,4%). Per quanto riguarda, in particolare, l occupazione femminile si evidenzia una situazione analoga a quella dell anno precedente con l Emilia Romagna che mantiene dei livelli superiori rispetto al Nord-Est e all Italia: 43% le occupate sul totale della forza lavoro (41% nel Nord-Est e 39% in Italia). Inoltre, per la forza lavoro esclusivamente femminile il tasso di occupazione è aumentato sia in regione (dal 60% al 61,6%), sia nel Nord-Est (dal 56,1% al 57%) che in Italia (dal 45,3% al 46,3%). L evoluzione degli occupati per rami di attività economica, registra un calo in Agricoltura (dal 4,4% al 4,3%) e in Industria (dal 35,4% al 35,2%); nell ambito del settore Industria un leggero calo anche nelle Costruzioni (dal 7,2% al 7,1%). Continua il trend in aumento del settore dei Servizi (dal 60,2% al 60,5%) e, nell ambito dello stesso, del Commercio dal 15,5% al 16,2%. Un ulteriore segnale del dinamismo del mercato del lavoro emiliano-romagnolo viene dall Osservatorio dell Inail che nel 2006 ha registrato in Emilia Romagna 571.521 assunzioni, a fronte di 512.625 cessazioni, per un saldo positivo di 58.896 unità, superiore all attivo di 37.365 unità del 2005. Da sottolineare il forte impatto degli stranieri extracomunitari, che hanno dato corpo a 132.017 assunzioni rispetto a 112.581 cessazioni, con un saldo attivo di 19.436 unità, superiore al surplus di 13.386 del 2005. 11

Tav.1 - Popolazione per sesso e classe di età - Media 2006 Sesso < 15 15-24 25-54 55 e oltre Totale Maschi 269 174 936 649 2.029 Femmine 254 165 907 810 2.137 Emilia Romagna 523 339 1.843 1.459 4.165 Nord-Est 1.486 979 4.946 3.631 11.041 Italia 8.272 6.050 25.660 18.453 58.435 Tav.2 - Forze di lavoro - Media 2006 In cerca di occupazione Sesso Occupati Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative Totale Totale Maschi 1.086 26 3 29 1.115 Femmine 832 29 9 38 870 Emilia Romagna 1.918 55 12 67 1.985 Nord-Est 4.986 152 36 187 5.173 Italia 22.988 1.106 567 1.673 24.662 Sesso Tav.3 - Non Forze di lavoro - Media 2006 Cercano lavoro non attivamente Non cercano ma disponibili a lavorare Non disponibili a lavorare Non forza di lavoro < 15 anni Non forze lavoro >64 anni Totale Maschi 9 11 263 269 362 914 Femmine 18 23 437 254 535 1.267 Emilia Romagna 27 34 700 523 897 2.180 Nord-Est 71 96 2.052 1.486 2.163 5.868 Italia 1.208 1.023 12.208 8.272 11.062 33.773 12

Tav.4 - Principali indicatori del mercato del lavoro - Media 2006 (valori percentuali) Sesso Tassi di attività Tassi di occupazione Tassi di disoccupazione Maschi 79,3 77,1 2,6 Femmine 64,3 61,6 4,3 Emilia Romagna 71,9 69,4 3,4 Nord-Est 69,6 67 3,6 Italia 62,7 58,4 6,8 Tav. 5 - Occupati per settore di attività e sesso - Media 2006 Settori Sesso Totale di attività economica Maschi Femmine Numero % % femmine su Totale Agricoltura 61 21 82 4,3 25,6 Industria 485 191 675 35,2 28,3 di cui: Costruzioni 125 12 137 7,1 8,8 Servizi 540 620 1.161 60,5 53,4 di cui: Commercio 170 141 310 16,2 45,5 Emilia Romagna 1.086 832 1.918 100,0 43,4 13

1.3. Infortuni denunciati e andamento infortunistico Sono 133.232 gli infortuni sul lavoro avvenuti in Emilia Romagna nel 2006 e denunciati all Inail, con un calo del 1,7% rispetto all anno precedente (circa 2.200 casi in meno), contro il -2,5% che si era registrato nel 2005 rispetto al 2004 (circa 3.300 infortuni in meno). Degli infortuni 2006, 121.759 si sono verificati nell Industria e Servizi, 9.033 in Agricoltura e 2.440 tra i dipendenti dello Stato. Il calo infortunistico è risultato più consistente in Agricoltura (-2,9%) e sostenuto, comunque, anche nell Industria e Servizi (-1,7%), mentre per i lavoratori dello Stato si è registrato un aumento dello 0,5%, molto più contenuto comunque di quelli osservati negli anni precedenti. Tav.6 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 e denunciati all' INAIL per gestione Gestione 2004 2005 2006 Variazione % rispetto anno precedente 2005/ 2004 2006 / 2005 Agricoltura 9.570 9.300 9.033-2,9 % - 2,9% Industria e Servizi 126.984 123.774 121.759-2,6 % - 1,7 % Conto Stato 2.311 2.428 2.440 + 5,1 % + 0,5 % Emilia Romagna 138.865 135.502 133.232-2,5 % - 1,7 % Nord-Est 319.605 307.705 305.071-3,8 % - 0,9 % Italia 966.729 939.968 927.998-2,8 % - 1,3 % La riduzione degli infortuni, seppure contenuta, assume comunque maggior rilievo se la rapportiamo ai dati sull occupazione che, come abbiamo già sottolineato, segnano un +2,5% del numero di occupati e un +1,5% del tasso di occupazione. 2005 2006 2006/2005 Numero occupati (*) 1.872 1.918 + 2,5 % Tasso di occupazione 68,4 69,4 + 1,5 % Numero infortuni denunciati 135.502 133.232-1,7 % (*) in migliaia 14

TOTALE INFORTUNI DENUNCIATI IN EMILIA ROMAGNA 140.000 138.000 136.000 134.000 132.000 130.000 138.865 135.502 133.232 2004 2005 2006 In termini assoluti, in regione si concentrano il 14% degli infortuni totali collocando l Emilia Romagna al secondo posto subito dopo la Lombardia con il 17% degli infortuni; un dato che conferma l elevata industrializzazione del territorio con conseguente elevato numero di occupati. Tav. 7 Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 e denunciati all INAIL per provincia, regione, gestione e anno Regioni Agricoltura Industria e servizi Conto Stato 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Piemonte 5.837 5.786 5.551 70.215 67.870 66.464 1.921 2.004 2.008 Valle d'aosta 231 221 186 2.654 2.437 2.388 14 7 14 Lombardia 5.724 5.703 5.334 152.754 149.722 149.065 3.345 3.559 3.569 Liguria 1.005 1.022 1.001 29.799 28.303 28.049 958 973 919 Trentino A. Adige 3.707 3.613 3.650 26.325 26.302 26.237 300 291 314 Veneto 6.130 5.958 5.677 112.592 105.737 105.446 2.096 2.206 2.300 Friuli V. Giulia 1.126 1.110 1.082 27.738 26.254 26.414 726 732 719 Emilia Romagna 9.570 9.300 9.033 126.984 123.774 121.759 2.311 2.428 2.440 Toscana 5.642 5.292 4.881 67.697 65.762 65.395 2.023 2.129 2.158 Umbria 2.253 2.143 1.960 17.537 16.761 16.233 673 629 637 Marche 3.705 3.638 3.352 31.218 29.989 29.422 833 900 816 Lazio 2.938 2.635 2.465 52.368 52.323 52.338 2.972 2.974 3.038 Abruzzo 3.096 2.870 2.791 20.367 20.690 20.481 546 630 689 Molise 1.093 991 920 3.157 3.217 3.064 124 155 143 Campania 3.331 2.908 2.738 28.742 27.991 27.090 2.450 2.345 2.291 Puglia 4.356 4.216 4.033 38.427 36.937 35.617 2.149 2.118 2.042 Basilicata 1.326 1.268 1.206 5.428 5.315 5.350 301 301 270 Calabria 1.747 1.736 1.427 11.694 12.021 11.938 1.086 1.036 1.040 Sicilia 3.664 3.305 2.993 28.548 28.212 28.755 2.336 2.302 2.303 Sardegna 2.782 2.734 2.739 15.195 15.334 14.861 863 849 903 Nord-Est 20.533 19.981 19.442 293.639 282.067 279.856 5.433 5.657 5.773 ITALIA 69.263 66.449 63.019 869.439 844.951 836.366 28.027 28.568 28.613 15

Spostando l attenzione a livello locale, nel 2006 nel settore Agricoltura la maggior parte degli infortuni (18,1%), si sono verificati nella provincia di Ravenna, segue la provincia di Forlì-Cesena con il 17,8%; in Industria e Servizi il 22,4% di infortuni sono avvenuti nella provincia di Bologna, mentre la provincia di Modena segue, come consistenza di infortuni, con il 18,3%; per i dipendenti dello Stato sono sempre Bologna e Modena le due province con il maggior numero di infortuni (rispettivamente 23,4% e 15,1%). Tav. 8 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 e denunciati all' INAIL per provincia, gestione e anno Province Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Bologna 1.116 1.066 1.014 28.348 27.938 27.350 544 637 571 Ferrara 932 940 890 7.677 7.456 7.183 184 149 151 Forlì-Cesena 1.879 1.757 1.607 10.714 10.346 9.913 242 244 261 Modena 1.241 1.130 1.132 23.707 22.743 22.310 359 334 370 Parma 876 857 923 12.498 12.243 12.207 254 304 323 Piacenza 676 673 694 5.959 6.132 6.343 152 196 194 Ravenna 1.614 1.650 1.638 11.067 10.799 10.548 184 190 169 Reggio Emilia 958 947 857 17.582 16.632 16.174 253 242 247 Rimini 278 280 278 9.432 9.485 9.731 139 132 154 Emilia Romagna 9.570 9.300 9.033 126.984 123.774 121.759 2.311 2.428 2.440 Nord-Est 20.533 19.981 19.442 293.639 282.067 279.856 5.433 5.657 5.773 ITALIA 69.263 66.449 63.019 869.439 844.951 836.366 28.027 28.568 28.613 Territorio Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato variazione percentuale rispetto anno precedente 2005 2006 2005 2006 2005 2006 Emilia Romagna - 2,9 % - 2,9 % - 2,6 % - 1,7 % + 5,1 % + 0,5 % Nord-Est - 2,7 % - 2, 7 % - 4 % - 0,8 % + 4,2 % + 2,1 % ITALIA - 4,1 % - 5,2 % - 2,9 % - 1,1 % + 2 % + 0,2 % 16

Per quanto riguarda gli infortuni mortali in Emilia Romagna risultano denunciati all Inail 119 casi di cui 12 in Agricoltura, 105 in Industria e Servizi e 2 per la gestione Conto Stato. Rispetto all anno precedente (137 casi denunciati) si registra una diminuizione complessiva del 13,2%, in netta controtendenza con il dato del Nord-Est (+5,4%) e dell Italia (+2,2%). TOTALE INFORTUNI MORTALI DENUNCIATI IN EMILIA ROMAGNA 140 130 120 129 137 119 110 2004 2005 2006 Tav. 9 INFORTUNI MORTALI sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 e denunciati all'inail per gestione e anno Gestione 2004 2005 2006 Variazione % rispetto anno precedente 2005 2006 Agricoltura 17 13 12-23,6 % - 7,7 % Industria e Servizi 111 123 105 + 10,9 % - 14,7 % Conto Stato 1 1 2 0 100% Emilia Romagna 129 137 119 + 6,3 % - 13,2 % Nord-Est 295 280 295-5,1 % + 5,4 % ITALIA 1.328 1.274 1.302-4,1 % + 2,2 % 17

A livello nazionale tra le regione più industrializzate l Emilia Romagna è l unica regione dove gli infortuni mortali sono diminuiti: infatti, in Lombardia si è passati da 194 a 232 casi, in Piemonte da 92 a 109 e in Veneto da 99 a 115. Tav. 10 Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 e denunciati all Inail per provincia, regione e anno TUTTE LE GESTIONI Province Totale infortuni Infortuni mortali e regioni 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Piemonte 77.973 75.660 74.023 111 92 109 Valle d'aosta 2.899 2.665 2.588 5 2 5 Lombardia 161.823 158.984 157.968 216 194 232 Liguria 31.762 30.298 29.969 38 38 36 Trentino A. Adige 30.332 30.206 30.201 26 19 33 Veneto 120.818 113.901 113.423 114 99 115 Friuli V. G. 29.590 28.096 28.215 26 25 28 Bologna 30.008 29.641 28.935 27 30 29 Ferrara 8.793 8.545 8.224 25 13 6 Forlì-Cesena 12.835 12.347 11.781 7 9 13 Modena 25.307 24.207 23.812 14 22 17 Parma 13.628 13.404 13.453 12 14 14 Piacenza 6.787 7.001 7.231 16 14 9 Ravenna 12.865 12.639 12.355 10 11 16 Reggio Emilia 18.793 17.821 17.278 13 16 5 Rimini 9.849 9.897 10.163 5 8 10 Emilia Romagna 138.865 135.502 133.232 129 137 119 Toscana 75.362 73.183 72.434 101 86 95 Umbria 20.463 19.533 18.830 38 26 26 Marche 35.756 34.527 33.590 39 39 30 Lazio 58.278 57.932 57.841 121 118 100 Abruzzo 24.009 24.190 23.961 34 35 42 Molise 4.374 4.363 4.127 16 12 9 Campania 34.523 33.244 32.119 75 88 75 Puglia 44.932 43.271 41.692 73 89 86 Basilicata 7.055 6.884 6.826 8 15 12 Calabria 14.527 14.793 14.405 45 42 38 Sicilia 34.548 33.819 34.051 79 88 78 Sardegna 18.840 18.917 18.503 34 30 34 Nord-Est 319.605 307.705 305.071 295 280 295 ITALIA 966.729 939.968 927.998 1.328 1.274 1.302 18

Tav. 11 INFORTUNI MORTALI sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 e denunciati all INAIL per provincia, regione, gestione e anno Province e Agricoltura Industria e servizi Conto Stato Regioni 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Piemonte 17 16 15 92 76 92 2-2 Valle d'aosta 2 1-3 1 5 - - - Lombardia 23 12 15 191 182 217 2 - - Liguria 1 1-37 37 36 - - - Trentino A. Adige 7 3 8 18 15 25 1 1 - Veneto 15 10 5 99 88 106-1 4 Friuli V. Giulia 1-1 25 25 27 - - - Emilia Romagna 17 13 12 111 123 105 1 1 2 Toscana 12 9 12 89 74 82-3 1 Umbria 5 2 6 32 24 20 1 - - Marche 5 7 2 34 32 28 - - - Lazio 13 3 8 106 112 92 2 3 - Abruzzo 8 8 1 26 27 41 - - - Molise 3 2 3 13 10 6 - - - Campania 5 9 4 69 79 70 1-1 Puglia 13 8 8 57 79 78 3 2 - Basilicata - 5 5 8 10 7 - - - Calabria 9 8 5 36 33 32-1 1 Sicilia 13 16 5 65 70 72 1 2 1 Sardegna 6 4 6 26 25 28 2 1 - ITALIA 175 137 121 1.137 1.122 1.169 16 15 12 19

A livello locale il dato confortante del calo degli infortuni mortali è da imputarsi in particolare ad alcune province come Reggio Emilia (da 16 a 5 casi), Ferrara (da 13 a 6), Piacenza (da 14 a 9) e Modena (da 22 a 17); in controtendenza la provincia di Ravenna con un aumento di 5 casi mortali (4 in Industria e Servizi e 1 in Agricoltura) e la provincia di Forli-Cesena con 4 casi in più rispetto all anno precedente (in particolare 2 in Agricoltura, 1 in Industria e Servizi e 1 in Conto Stato). Occorre, comunque sottolineare che il numero di infortuni mortali del 2006 è da considerarsi provvisorio, a causa sia dei tempi tecnici di accertamento e definizione dei casi mortali, sia per i criteri di rilevazione adottati che considerano i decessi avvenuti entro 180 giorni dalla data dell evento. Tav.12 INFORTUNI MORTALI sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 e denunciati all'inail per provincia, gestione e anno Territorio Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Bologna 3 5 2 24 24 27-1 - Ferrara 4 2-20 11 6 1 - - Forlì-Cesena 3 1 3 4 8 9 - - 1 Modena 2 - - 12 22 17 - - - Parma 2 2 1 10 12 12 - - 1 Piacenza 1 1 3 15 13 6 - - - Ravenna 2 1 2 8 10 14 - - - Reggio Emilia - 1-13 15 5 - - - Rimini - - 1 5 8 9 - - - Emilia Romagna 17 13 12 111 123 105 1 1 2 Nord-est 40 26 26 253 251 263 2 3 6 ITALIA 175 137 121 1.137 1.122 1.169 16 15 12 Territorio Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato variazione percentuale rispetto anno precedente 2005 2006 2005 2006 2005 2006 Emilia Romagna - 23,6 % - 7,7 % + 10,9 % - 14,7 % 0 + 100 % Nord-est - 35 % 0-0,8 % + 4,8% + 50 % + 100 % ITALIA - 21,8 % - 11,7 % - 1,4 % + 4,2 % - 6,3 % - 20 % 20

L analisi del fenomeno infortunistico deve comunque essere approfondita con l esame del rischio da circolazione stradale che incide in maniera determinante sul verificarsi dell evento accidentale. Ricordiamo brevemente che per infortunio stradale si intende l evento avvenuto nella pubblica via e causato da circolazione stradale, indipendentemente dal fatto che si tratti di infortunio occorso nell esercizio di una attività lavorativa o in itinere. Per infortunio in itinere si intende invece quello occorso nel tragitto casa-lavoro. Nel 2006 si sono verificati in Agricoltura 419 infortuni stradali (4,7% del totale -9.033), mentre in Industria e Servizi 17.539 (14,5% del totale -121.759). Di questi 3 sono risultati mortali in Agricoltura (25% del totale -12) e 64 in Industria e Servizi (61% del totale -105) Tav.13 - INFORTUNI STRADALI avvenuti nel periodo 2005-2006 e denunciati all'inail per provincia e anno AGRICOLTURA Territorio Totale infortuni Mortali 2005 2006 2005 2006 Bologna 49 33 1 1 Ferrara 50 61 - - Forlì-Cesena 131 114 - - Modena 36 39 - - Parma 22 25 - - Piacenza 14 21-1 Ravenna 80 89 - - Reggio Emilia 34 21 - - Rimini 4 16-1 Emilia Romagna 420 419 1 3 % su totale infortuni 4,6 % 4,7 % 7,7 % 25 % Nord-Est 781 723 6 4 ITALIA 2.290 2.083 39 22 INDUSTRIA E SERVIZI Territorio Totale infortuni Mortali 2005 2006 2005 2006 Bologna 3.982 4.010 11 14 Ferrara 1.017 994 8 5 Forlì-Cesena 1.721 1.634 6 7 Modena 2.967 2.946 16 10 Parma 1.687 1.658 8 9 Piacenza 848 841 9 2 Ravenna 1.748 1.646 6 9 Reggio Emilia 2.231 2.207 7 2 Rimini 1.635 1.603 6 6 Emilia Romagna 17.836 17.539 77 64 % su totale infortuni 14,5 % 14,5 % 62,7 % 61 % Nord-Est 38.920 39.052 152 151 ITALIA 119.828 119.714 628 626 21

Rispetto al totale degli infortuni avvenuti per la gestione Industria e Agricoltura (130.792), gli infortuni stradali sono stati 17.958 ovvero il 13,7%. % INFORTUNI STRADALI SUL TOTALE (IND.+AGR.) ANNO 2006 INFORTUNI STRADALI 13,7% TOTALE INFORTUNI 86,3% La percentuale sale notevolmente se consideriamo gli infortuni mortali stradali: 67 su un totale di 117 eventi mortali (al netto della gestione Conto Stato) ovvero il 57,2%. TOTALE INFORTUNI 42,8% % INFORTUNI MORTALI STRADALI SUL TOTALE (IND.+AGR.) ANNO 2006 INFORTUNI STRADALI 57,2% Per quanto riguarda invece gli infortuni in itinere sono 301 in Agricoltura (3,4% del totale - 9.033) e 11.805 in Industria e Servizi (9,7% del totale -121.759). 22

Tav.14 - INFORTUNI IN ITINERE avvenuti nel periodo 2005-2006 e denunciati all'inail per provincia e anno AGRICOLTURA Territorio Totale infortuni Mortali 2005 2006 2005 2006 Bologna 27 18 1 1 Ferrara 38 54 - - Forlì-Cesena 105 79 - - Modena 22 26 - - Parma 14 13 - - Piacenza 9 11 - - Ravenna 67 70 1 - Reggio Emilia 19 18 - - Rimini 3 12 - - Emilia Romagna 304 301 2 1 % su totale infortuni 3,3 % 3,4 % 15,4 % 8,4 % Nord-Est 533 477 3 2 ITALIA 1.384 1.293 13 6 INDUSTRIA E SERVIZI Territorio Totale infortuni Mortali 2005 2006 2005 2006 Bologna 2.821 2.881 5 7 Ferrara 689 698 7 2 Forlì-Cesena 1.194 1.083 3 4 Modena 1.750 1.780 3 3 Parma 1.224 1.188 4 3 Piacenza 527 548 3 - Ravenna 1.138 1.098 5 1 Reggio Emilia 1.454 1.329 3 - Rimini 1.215 1.200 2 5 Emilia Romagna 12.012 11.805 35 25 % su totale infortuni 9,8 % 9,7 % 28,5 % 23,9 % Nord-Est 27.447 27.254 74 71 ITALIA 83.356 84.876 256 245 23

Sul complesso degli infortuni denunciati (Industria e Agricoltura) l incidenza degli infortuni in itinere è del 9,2%. La percentuale sale al 22,2% per i casi mortali. % INFORTUNI ITINERE SUL TOTALE (IND.+AGR.) ANNO 2006 INFORTUNI ITINERE 9,2% TOTALE INFORTUNI 90,8% % INFORTUNI MORTALI ITINERE SUL TOTALE (IND.+AGR.) ANNO 2006 INFORTUNI ITINERE 22,2% TOTALE INFORTUNI 77,8% L esame degli infortuni 2006 per settore di attività economica, condotta per la gestione Industria e Servizi sulla base dei codici ateco 91, consente di evidenziare, come risulta dal 24

grafico, una ripartizione in termini percentuali così distribuita: Industrie manifatturiere 26%, Costruzioni 11%, Commercio 8%, Trasporti 8%, Attività immobiliari e servizi alle imprese 5%. % INFORTUNI 2006 PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA Non determinato 28% Industrie manifatturiere 26% Altri servizi 13% Costruzioni 11% Attività im mobiliari e servizi alle im prese 5% Trasporti 8% Commercio 8% Altre industrie 1% Gli infortuni mortali nel 2006, invece, si sono verificati per il 24% nell Industrie manifatturiere, il 28% nelle Costruzioni, il 14% nei Trasporti, l 11% nel Commercio, il 6% nelle Attività immobiliari e servizi alle imprese e il 5% per Alberghi e Ristoranti. Attività immobiliari e servizi alle imprese 6% % INFORTUNI MORTALI 2006 PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA Altri servizi 7% Non determinato 3% Industrie manifatturiere 24% Trasporti 14% Albergi e ristoranti 5% Commercio 11% Costruzioni 28% Altre industrie 2% A livello settoriale, inoltre, l analisi per territorio consente di evidenziare un tessuto economico concentrato essenzialmente sull industria manifatturiera con la presenza di 25

importanti distretti industriali: meccanica nelle province di Modena (24% di infortuni del settore), Reggio Emilia (20%) e Bologna (18%); ceramica soprattutto nel distretto di Modena (43%); alimentare a Parma (28%) e Modena (18%); tessile ancora a Modena (36%). Nell ambito dell Industria i settori in controtendenza che hanno fatto registrare un aumento degli infortuni sono: industria conciaria (+14%); industria della gomma e plastica (+10%); industria dei metalli (+3,6%); industria chimica (+3,4%) e industria meccanica (+2,8%). Il numero maggiore di eventi mortali si è verificato nel settore delle costruzioni in particolare nella provincia di Bologna (9 casi), seguita da Ravenna (6) e Forlì-Cesena (4). 26

Tav.15 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2006 e denunciati all'inail per gestione, settore di attività economica e territorio EMILIA ROMAGNA Settore di Attività Economica (Codice Ateco) Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna A Agrindustria 113 45 238 53 45 25 68 63 19 669 4.662 B Pesca 1 17 - - - - 1-1 20 400 C Estrazione di minerali 22 8 6 25 13 8 16 18 1 117 1.726 DA Ind. Alimentare 348 138 337 601 946 142 354 394 134 3.394 18.614 DB Ind. tessile e abbigliamento 159 35 58 305 36 24 38 104 81 840 9.994 DC Ind. conciaria 65 15 160 12 33 8 17 4 39 353 3.803 DD Ind. del legno 148 73 189 169 90 61 69 176 114 1.089 10.017 DE Ind. della carta 257 45 82 200 88 38 44 128 23 905 9.200 DF Ind. del petrolio 6 2 1 4-1 4 4 2 24 385 DG Ind. chimica 200 49 75 103 77 27 69 80 30 710 6.076 DH Ind. della gomma e plastica 314 49 207 186 170 69 151 248 20 1.414 11.261 DI Ind. lav. minerali non metalliferi 291 109 153 1.584 347 151 200 790 81 3.706 15.539 DJ Ind. dei metalli 1.701 555 753 1.451 758 552 715 1.309 396 8.190 58.980 DK Ind. meccanica 1.269 522 582 1.682 587 254 324 1.429 343 6.992 30.516 DL Ind. macchine elettriche 481 96 96 320 157 53 126 230 56 1.615 11.485 DM Ind. fabbricaz. mezzi trasporto 577 213 218 287 60 113 93 59 116 1.736 16.557 DN Altre industrie 265 45 277 118 73 38 39 122 173 1.150 13.266 D Totale Industrie manifatturiere 6.081 1.946 3.188 7.022 3.422 1.531 2.243 5.077 1.608 32.118 215.693 E Elettricità, gas, acqua 152 63 59 173 45 95 30 44 35 696 5.091 F Costruzioni 2.772 689 1.379 2.122 1.302 675 1.165 1.595 1.161 12.860 103.894 INDUSTRIA 9.141 2.768 4.870 9.395 4.827 2.334 3.523 6.797 2.825 46.480 331.466 G50 Commercio e riparazione auto 394 130 286 372 229 148 209 181 198 2.147 15.805 G51 Commercio all'ingrosso 741 186 483 549 283 196 265 348 332 3.383 21.839 G52 Commercio al dettaglio 965 352 397 723 425 260 448 356 350 4.276 39.124 G Totale commercio 2.100 668 1.166 1.644 937 604 922 885 880 9.806 76.768 H Alberghi e ristoranti 1.117 240 410 551 389 223 505 266 774 4.475 32.425 I Trasporti 2.602 502 593 1.526 1.009 650 1.012 924 606 9.424 69.840 J Intermediazione finanziaria 261 40 71 96 73 37 55 64 43 740 6.935 K Attività immobil. / servizi imprese 1.894 323 468 986 741 270 600 662 475 6.419 54.387 L Pubblica Amministrazione 786 105 102 558 504 182 255 433 388 3.313 26.664 M Istruzione 129 43 70 74 59 22 57 52 37 543 6.411 N Sanità e servizi sociali 950 712 303 328 447 218 379 255 231 3.823 35.175 O Altri servizi pubblici 636 191 224 284 251 99 268 160 378 2.491 30.538 P Personale domestico 67 19 34 62 49 17 30 31 28 337 2.767 SERVIZI 10.542 2.843 3.441 6.109 4.459 2.322 4.083 3.732 3.840 41.371 341.910 Non determinato (*) 7.667 1.572 1.602 6.806 2.921 1.687 2.942 5.645 3.066 33.908 162.990 INDUSTRIA E SERVIZI 27.350 7.183 9.913 22.310 12.207 6.343 10.548 16.174 9.731 121.759 836.366 Italia AGRICOLTURA 1.014 890 1.607 1.132 923 694 1.638 857 278 9.033 63.019 DIPENDENTI CONTO STATO 571 151 261 370 323 194 169 247 154 2.440 28.613 COMPLESSO GESTIONI 28.935 8.224 11.781 23.812 13.453 7.231 12.355 17.278 10.163 133.232 927.998 (*) trattasi principalmente di casi con assenza dal lavoro non superiore a 3 giorni, per i quali non c'è l'obbligo della denuncia da parte del datore di lavoro 27

Tav.16 Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel 2006 e denunciati all'inail per gestione, settore di attività economica e territorio EMILIA ROMAGNA Settore di Attività Economica (Codice Ateco) Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna A Agrindustria - - - 1-1 - - - 2 9 B Pesca - - - - - - - - - - 3 C Estrazione di minerali - - - - - - - - - - 13 DA Ind. Alimentare 1 - - - 1-1 - - 3 29 DB Ind. tessile e abbigliamento - - - 1 - - - - - 1 13 DC Ind. conciaria - - - - - - - - - - - DD Ind. del legno - - - 1 - - - - - 1 15 DE Ind. della carta - - - 1 - - 1 - - 2 10 DF Ind. del petrolio - - - - - - - - - - 4 DG Ind. chimica - - - - - - - - - - 11 DH Ind. della gomma e plastica - - - - 1 - - - 1 2 22 DI Ind. lav. minerali non metalliferi - - - 2 - - - - - 2 30 DJ Ind. dei metalli - - - - - 2 1 1-4 73 DK Ind. meccanica 2 1 1 1 - - - 1-6 23 DL Ind. macchine elettriche 1-1 - - - - 1-3 20 DM Ind. fabbricaz. mezzi trasporto - - - 1 - - - - - 1 11 DN Altre industrie 1 - - - - - - - - 1 20 D Totale Industrie manifatturiere 5 1 2 7 2 2 3 3 1 26 281 E Elettricità, gas, acqua - - - - - - - - - - 10 F Costruzioni 9 1 4 3 1 1 6 1 3 29 318 INDUSTRIA 14 2 6 11 3 4 9 4 4 57 634 G50 Commercio e riparazione auto 1 1 - - - 1 - - - 3 40 G51 Commercio all'ingrosso - 2 - - 2 - - - 1 5 51 G52 Commercio al dettaglio 1 - - 1 - - 1-1 4 38 G Totale commercio 2 3-1 2 1 1-2 12 129 H Alberghi e ristoranti 1-1 1 - - 1-1 5 38 I Trasporti 3 - - 3 5 1 1 1 1 15 162 J Intermediazione finanziaria - - - - - - - - - - 5 K Attività immobil. / servizi imprese 2-1 - 1-1 - 1 6 75 L Pubblica Amministrazione - - - 1 - - - - - 1 11 M Istruzione - - - - - - - - - - 2 N Sanità e servizi sociali 1-1 - - - - - - 2 27 O Altri servizi pubblici 2 1 - - 1 - - - - 4 33 P Personale domestico - - - - - - - - - - 2 SERVIZI 11 4 3 6 9 2 4 1 5 45 484 Non determinato (*) 2 - - - - - 1 - - 3 51 INDUSTRIA E SERVIZI 27 6 9 17 12 6 14 5 9 105 1.169 Italia AGRICOLTURA 2-3 - 1 3 2-1 12 121 DIPENDENTI CONTO STATO - - 1-1 - - - - 2 12 COMPLESSO GESTIONI 29 6 13 17 14 9 16 5 10 119 1.302 28

Il confronto tra i dati degli infortuni e gli occupati per settore di attività economica rafforza il risultato positivo del calo infortunistico: in Agricoltura il trend in diminuzione del livello occupazionale è risultato piu contenuto rispetto agli anni passati (-1,2%) a fronte di un calo di infortuni del 2,9%; in Industria a fronte di un aumento degli occupati dell 1,8% gli infortuni sono diminuiti dell 1,9%; ancora piu significativo è il dato dell edilizia dove il calo del 4,9% degli infortuni è a fronte di un aumento occupazionale dell 0,7%. Per i Servizi in generale registriamo che, a fronte di un aumento del 3% del livello occupazionale, gli infortuni sono aumentati dell 0,2%; nell ambito dei Servizi il settore del Commercio presenta un buon trend se consideriamo che gli infortuni sono diminuiti dell 0,3% con un numero di occupati che, invece, è aumentato del 7,3%. Tav.17 - Occupati per settore di attività e numero di infortuni-anno 2006 Settori Occupati(*) Infortuni di attività economica 2006 2006/2005 2006 2006/2005 Agricoltura 82-1,2 % 9.033-2,9% Industria 675 + 1,8 % 46.480-1,9% di cui: Costruzioni 137 + 0,7 % 12.860-4,9% Servizi 1.161 + 3,0 % 41.371 + 0,2% di cui: Commercio 310 + 7,3 % 9.806-0,3 % Emilia Romagna 1.918 + 2,5 % 133.232-1,7% (*) in migliaia 29

In termini assoluti è il settore delle Costruzioni quello che riporta il maggior numero di infortuni per il 2006 con 12.860 casi denunciati, seguito dai Trasporti (9.424), Industria dei metalli (8.190) e Industria meccanica (6.992). SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA CON MAGGIORE NUMERO DI INFORTUNI-ANNO 2006 Costruzioni 12.860 Trasporti 9.424 Industria dei metalli 8.190 Industria m eccanica Attività immobiliari e servizi alle imprese 6.419 6.992 Commercio al dettaglio 4.276 Sanità e servizi sociali 3.823 Altri servizi pubblici 2.491 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 Il settore di attività con il maggior numero di infortuni, sempre in termini assoluti, è quello delle Costruzioni (29), seguito dai trasporti (15), Industria meccanica e Attività immobiliari e servizi alle imprese (entrambi con 6 casi). SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA CON MAGGIORE NUMERO DI INF. MORTALI -ANNO 2006 Costruzioni 29 Trasporti 15 Industria meccanica 6 Attività immobiliari e servizi alle imprese 6 Commercio all'ingrosso 5 Industria dei metalli 4 Altri servizi pubblici 4 0 5 10 15 20 25 30 30

Analizzando i dati riferiti ai 4 settori tariffari Inail, risulta che in Emilia Romagna l Industria e il Terziario presentano le percentuali piu alte di infortunio: l Industria (33.157 casi) rappresenta circa il 27% del totale (30% in Italia); il Terziario (26.725) raggiunge il 22% del totale (24% in Italia); l Artigianato con 19.849 si attesta al 16% (stessa percentuale dell Italia). A livello locale si conferma la preponderanza di infortuni nell Industria in quasi tutte le province, ad eccezione di Ravenna e Rimini dove prevale il Terziario; a Rimini, inoltre, il secondo settore tariffario con il maggior numero di infortuni è l Artigianato e non l Industria. Tav.18 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2006 e denunciati all'inail per provincia e settore tariffario INDUSTRIA E SERVIZI Territorio Industria Artigianato Terziario Altre Attivita' Non Determinato Totale Bologna 7.578 3.185 6.664 2.302 7.621 27.350 Ferrara 1.957 1.174 1.601 883 1.568 7.183 Forlì-Cesena 2.891 2.505 2.135 788 1.594 9.913 Modena 6.880 3.527 4.005 1.141 6.757 22.310 Parma 3.403 2.128 3.028 761 2.887 12.207 Piacenza 1.670 1.071 1.496 425 1.681 6.343 Ravenna 2.438 1.845 2.701 625 2.939 10.548 Reggio Emilia 4.706 2.656 2.431 759 5.622 16.174 Rimini 1.634 1.758 2.664 610 3.065 9.731 Emilia Romagna 33.157 19.849 26.725 8.294 33.734 121.759 Nord-Est 80.407 46.009 56.033 19.876 77.531 279.856 ITALIA 254.812 136.268 197.556 86.055 161.675 836.366 Per quanto riguarda i casi mortali, dei 105 infortuni complessivi 40 si sono verificati nell Artigianato, 34 nell Industria e 26 nel Terziario. A livello territoriale dei 27 casi mortali della provincia di Bologna 9 riguardano il Terziario, 8 l Industria e 7 l Artigianato; nelle altre provincia la distribuzione per settore tariffario vede prevalere l Artigianato ad eccezione di Rimini dove prevale il Terziario. Tav.19 - INFORTUNI MORTALI avvenuti nell'anno 2006 e denunciati all'inail per provincia e settore tariffario INDUSTRIA E SERVIZI Territorio Industria Artigianato Terziario Altre Attivita' Non Determinato Totale Bologna 8 7 9 1 2 27 Ferrara 2 3 1 - - 6 Forlì-Cesena 4 2 3 - - 9 Modena 6 8 2 1-17 Parma 4 5 3 - - 12 Piacenza 2 4 - - - 6 Ravenna 4 6 3-1 14 Reggio Emilia 2 3 - - - 5 Rimini 2 2 5 - - 9 Emilia Romagna 34 40 26 2 3 105 Nord-Est 110 88 54 6 5 263 ITALIA 486 345 242 46 50 1.169 31

1.4. Infortuni indennizzati Prima di analizzare i dati relativi agli infortuni indennizzati, occorre ricordare che in caso di danno biologico, definito come lesione all integrità psicofisica della persona, suscettibile di accertamento medico legale (art. 13 D.Lgs. 38/2000), le menomazioni conseguenti vengono indennizzate in base alle seguenti percentuali: fino al 5%: nessun indennizzo per danno biologico (franchigia) e per conseguenze patrimoniali; dal 6% al 15%: indennizzo del danno biologico in capitale e nessun indennizzo per conseguenze patrimoniali; dal 16%: indennizzo del danno biologico in rendita e indennizzo con ulteriore quota di rendita per conseguenze patrimoniali. Per temporanea, invece, si intende la prestazione economica erogata dall Inail come indennizzo per mancata retribuzione, qualora l infortunio o la malattia professionale derivino da causa lavorativa e l inabilità comporti l astensione dal lavoro per piu di tre giorni. I dati riguardanti gli infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006, denunciati ed indennizzati a tutto il 30 aprile 2007 evidenziano come, nel complesso di tutti i settori, il 62% dei casi denunciati ottiene un indennizzo dall Istituto. Tav.20 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 denunciati all'inail e indennizzati a tutto il 30.04.2007 per anno, gestione e tipo di conseguenza Gestione Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato Emilia Romagna Anni DENUNCE Totali di cui mortali Temporanea INDENNIZZI Permanente in in Totale capitale rendita Morte Totale 2004 9.570 17 7.197 500 100 600 16 7.813 2005 9.300 13 6.901 474 76 550 13 7.464 2006 9.033 12 6.812 379 70 449 12 7.273 2004 126.984 111 73.541 2.766 680 3.446 107 77.094 2005 123.774 123 71.783 2.721 650 3.371 118 75.272 2006 121.759 105 71.154 2.032 441 2.473 102 73.729 2004 2.311 1 1.237 73 8 81 1 1.319 2005 2.428 1 1.350 79 10 89 1 1.440 2006 2.440 2 1.395 65 7 72 2 1.469 2004 138.865 129 81.975 3.339 788 4.127 124 86.226 2005 135.502 137 80.034 3.274 736 4.010 132 84.176 2006 133.232 119 79.361 2.476 518 2.994 116 82.471 32

La percentuale si attesta intorno al 59% per il pagamento della temporanea, al 2% per la liquidazione in capitale e inferiore all 1% per l indennizzo in rendita. Per gli infortuni mortali la percentuale aumenta notevolmente: nel 2006, per esempio, sui 119 casi denunciati 116 sono stati indennizzati pari al 97%. Percentuale infortuni indennizzati sui denunciati Anni Temporanea In capitale In rendita Morte Totale Emilia Romagna 2004 59 % 2,4% 0,6 % 96 % 62 % 2005 59,1 % 2,4 % 0,5 % 96 % 62 % 2006 59, 6 % 1,9 % 0,4 % 97 % 62 % Con riferimento alle singole gestioni, si conferma per il 2006 che in Agricoltura è maggiore la percentuale dei casi indennizzati (80%) a fronte del 60% dell Industria e Servizi e dei Dipendenti dello Stato. 2006 Percentuale infortuni indennizzati sui denunciati solo totale Agricoltura 80 % Industria e Servizi 60,5 % Dipendenti Conto Stato 60,2 % La propensione al danno permanente ovvero il rapporto tra eventi denunciati ed eventi con conseguenze permanenti indennizzate in capitale o in rendita, consente di evidenziare la maggiore pericolosità delle lavorazioni agricole: per il 2006 su 9.033 casi denunciati in Agricoltura 449 sono stati indennizzati (5%); in Industria e Servizi la percentuale è del 2% (2.473 su 121.759), mentre nella gestione Conto Stato è del 3% (72 su 2.440). 33

Tav.21 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006, denunciati all'inail e indennizzati a tutto il 30.04.2007 per settore di attività economica, anno e tipo di conseguenza INDUSTRIA E SERVIZI di cui indennizzati Settore di attività economica (codice Ateco) di cui A+B C DA DB DC DD DE DF DG DH DI DJ DK DL Segue INDUSTRIA Anni Casi avvenuti e denunciati Temporanea 34 in capitale Permanente in rendita Totale Morte TOTALE 2004 49.989 40.702 1.515 408 1.923 50 42.675 2005 47.386 38.787 1.426 385 1.811 54 40.652 2006 46.480 38.009 1.054 252 1.306 55 39.370 Agrindustria 2004 707 570 22 13 35-605 e 2005 757 607 34 3 37-644 Pesca 2006 689 552 20 4 24 2 576 Estrazione di minerali Industria alimentare 2004 126 100 10 1 11 1 112 2005 106 90 3 1 4-94 2006 117 91 3 1 4-95 2004 3.625 3.047 115 24 139 3 3.189 2005 3.569 3.033 107 18 125 2 3.160 2006 3.394 2.844 58 24 82 2 2.928 Industria 2004 992 760 35 3 38 1 799 tessile e 2005 880 685 40 7 47 1 733 abbigliam.to 2006 840 655 25 2 27 1 683 Industria conciaria Industria del legno Industria della carta 2004 361 287 6 2 8-295 2005 310 243 6-6 - 249 2006 353 286 7-7 - 293 2004 1.166 952 41 14 55 1 1.008 2005 1.194 993 44 14 58-1.051 2006 1.089 921 26 4 30 1 952 2004 1.054 878 26 12 38-916 2005 1.020 851 33 7 40 1 892 2006 905 745 19 3 22 2 769 Industria 2004 28 23 2-2 - 25 del 2005 19 13 - - - - 13 petrolio 2006 24 20 - - - - 20 Industria chimica 2004 805 638 14 9 23 1 662 2005 686 559 20 7 27 4 590 2006 710 579 16 2 18-597 Industria 2004 1.359 1.145 33 10 43-1.188 della gomma 2005 1.289 1.092 32 8 40-1.132 e plastica 2006 1.414 1.197 24 5 29 2 1.228 Industria lav. 2004 4.195 3.565 94 15 109 2 3.676 minerali non 2005 3.929 3.300 105 21 126 3 3.429 metalliferi 2006 3.706 3.129 57 11 68 2 3.199 Industria dei metalli Industria meccanica 2004 8.511 7.028 224 62 286 6 7.320 2005 7.898 6.582 186 58 244 11 6.837 2006 8.190 6.757 164 45 209 4 6.970 2004 7.395 6.018 170 38 208 7 6.233 2005 6.798 5.599 148 34 182 5 5.786 2006 6.992 5.735 103 20 123 6 5.864 Industria 2004 1.770 1.424 38 10 48 1 1.473 macchine 2005 1.696 1.338 47 15 62-1.400 elettriche 2006 1.615 1.303 35 4 39 3 1.345

Settore di attività economica (codice Ateco) Industria DM fabbricazione di DN D Anni Casi avvenuti e denunciati Temporanea di cui indennizzati Permanente in in capitale rendita Totale Morte TOTALE 2004 1.706 1.354 32 5 37 1 1.392 2005 1.728 1.341 27 6 33 1 1.375 trasporto 2006 1.736 1.411 17 7 24 1 1.436 Altre 2004 1.343 1.110 38 5 43-1.153 Industrie 2005 1.259 1.039 25 5 30-1.069 2006 1.150 938 42 9 51 1 990 2004 34.310 28.229 868 209 1.077 23 29.329 2005 32.275 26.668 820 200 1.020 28 27.716 Totale Industrie manifatturiere 2006 32.118 26.520 593 136 729 25 27.274 E Elettricità, 2004 722 578 31 3 34-612 gas, 2005 723 617 14 3 17-634 acqua 2006 696 562 25 3 28-590 F Costruzioni 2004 14.124 11.225 584 182 766 26 12.017 2005 13.525 10.805 555 178 733 26 11.564 2006 12.860 10.284 413 108 521 28 10.833 2004 41.219 32.539 1.233 268 1.501 55 34.095 SERVIZI 2005 41.268 32.465 1.275 260 1.535 58 34.058 2006 41.371 32.737 967 188 1.155 45 33.937 di cui G Commercio 2004 10.280 8.309 289 60 349 7 8.665 2005 9.835 7.875 282 71 353 13 8.241 2006 9.806 7.884 218 45 263 12 8.159 H Alberghi 2004 4.487 3.564 126 25 151 4 3.719 e 2005 4.709 3.724 144 28 172 7 3.903 ristoranti 2006 4.475 3.604 85 25 110 5 3.719 I Trasporti 2004 9.073 7.422 323 86 409 29 7.860 e 2005 9.331 7.529 364 70 434 24 7.987 Comunicazioni 2006 9.424 7.655 298 47 345 15 8.015 J Intermedia- 2004 700 432 34 7 41 3 476 zione 2005 720 456 21 9 30 1 487 finanziaria 2006 740 471 30 2 32-503 Attività 2004 6.560 5.066 175 51 226 8 5.300 K immobil.e serv. 2005 6.209 4.828 165 34 199 8 5.035 imprese 2006 6.419 4.964 132 29 161 6 5.131 Pubblica 2004 3.480 2.638 112 11 123-2.761 L Amministrazione 2005 3.326 2.576 107 21 128 2 2.706 2006 3.313 2.563 71 18 89 1 2.653 2004 552 319 8 1 9 1 329 M Istruzione 2005 568 322 5 1 6-328 2006 543 340 10 1 11-351 N Sanità 2004 3.182 2.569 65 10 75-2.644 e 2005 3.650 2.888 66 8 74-2.962 servizi sociali 2006 3.823 3.021 48 8 56 2 3.079 O Altri 2004 2.600 2.024 83 15 98 2 2.124 Servizi 2005 2.640 2.072 103 13 116 3 2.191 pubblici 2006 2.491 2.013 51 11 62 4 2.079 Personale 2004 305 196 18 2 20 1 217 P domestico 2005 280 195 18 5 23-218 2006 337 222 24 2 26-248 2004 35.776 300 18 4 22 2 324 Non determinato 2005 35.120 531 20 5 25 6 562 2006 33.908 408 11 1 12 2 422 INDUSTRIA 2004 126.984 73.541 2.766 680 3.446 107 77.094 E 2005 123.774 71.783 2.721 650 3.371 118 75.272 SERVIZI 2006 121.759 71.154 2.032 441 2.473 102 73.729 71 35

La ripartizione dei dati sulla base del Settore Tariffario Inail consente di registrare nel triennio 2004-2006 una media di casi indennizzati dell 86% per l Industria e l Artigianato, dell 83% per il Terziario e del 79% per le Altre Attività (che comprendono il settore del credito, delle assicurazioni e dei tributi, il settore attività varie dell Inps, nonché tutti i datori di lavoro pubblici). Tav.22 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2004-2006 in Emilia Romagna denunciati all'inail e indennizzati a tutto il 30.04.2007 per anno, settore tariffario INAIL (1) e tipo di conseguenza INDUSTRIA E SERVIZI Settore Tariffario INAIL Industria DENUNCE Anni Totali di cui mortali Temporanea INDENNIZZI Permanente in in capitale rendita Totale Morte Totale 2004 35.738 40 29.379 958 228 1.186 39 30.604 2005 34.093 49 28.104 947 212 1.159 48 29.311 2006 33.157 34 27.314 625 148 773 32 28.119 Artigianato Terziario 2004 21.459 39 17.169 904 274 1.178 38 18.385 2005 20.468 36 16.461 827 243 1.070 33 17.564 2006 19.849 40 15.979 680 162 842 40 16.861 2004 25.979 23 20.659 638 139 777 23 21.459 2005 26.162 29 20.704 702 149 851 28 21.583 2006 26.725 26 21.245 513 100 613 26 21.884 Altre attività 2004 8.263 5 6.214 254 36 290 5 6.509 2005 8.298 5 6.263 238 43 281 5 6.549 2006 8.294 2 6.351 204 30 234 2 6.587 (1) esclusi i casi con settore tariffario non determinato 36

L esame di dati ormai consolidati relativi agli infortuni avvenuti nel 2005 e indennizzati a tutto il 30 aprile 2007 consente di approfondire le conseguenze dell evento infortunistico, sia di carattere temporaneo che permanente, per sede della lesione e per natura della lesione. In Agricoltura, le parti del corpo dell infortunato maggiormente colpite sono, in termini assoluti, la mano (1.580 casi), il ginocchio (713), la colonna vertebrale (569) e la parete toracica (516). I valori percentuali permettono di evidenziare, invece, quegli organi che se colpiti comportano conseguenze di carattere permanente: organi interni (21,4%), cingolo toracico (19,5%), braccio-avambraccio (13,4%). Gli organi interni rappresentano anche la parte del corpo piu colpita negli infortuni che conducono alla morte (7,1%). SEDE DELLA LESIONE - AGRICOLTURA 2.000 1.500 1.580 1.000 500 713 569 516 469 439 0 mano ginocchio colonna vertebrale parete toracica caviglia cingolo toracico Nella gestione Industria e Servizi gli organi maggiormente colpiti sono la mano (19.778 casi), la colonna vertebrale (10.213), il ginocchio (5.028) e la caviglia (4.998). La sede della lesione con maggiori conseguenze di carattere permanente è costituita dagli organi interni (15,3%), la coscia (13,7%) e il cingolo pelvico (10,3%). Anche nell Industria la lesione degli organi interni è quella che maggiormente conduce alla morte (9,5%). 20.000 19.778 SEDE DELLA LESIONE -INDUSTRIA E SERVIZI 15.000 10.000 5.000 10.213 5.028 4.998 3.591 3.434 0 mano colonna vertebrale ginocchio caviglia collo piede 37