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REPUBBLICA ITALIANA UNIONE EUROPEA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE SERVIZIO SOSTENIBILITA AMBIENTALE E VALUTAZIONE IMPATTI (S.A.V.I.) CAPITOLATO TECNICO POR SARDEGNA 2000-2006-ASSE I-MISURA 1.7 AZIONE C MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA E DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA FINALIZZATO ALLA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA E DEGLI ECOSISTEMI Gennaio 2007

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INDICE PARTE PRIMA... 6 ART. - 1 OBIETTIVI...6 ART. - 2 FASI IN CUI SI ARTICOLA LA FORNITURA...6 Art. - 2.1 FASE 1 - Individuazione delle posizioni ottimali per la rilocazione di alcune stazioni di misura... 6 Art. - 2.2 FASE 2 - Acquisizione autorizzazioni... 7 Art. - 2.3 FASE 3 - Interventi sulla rete di monitoraggio minima e sulle altre stazioni fisse... 8 Art. - 2.4 FASE 4 - Fornitura di una stazione di misura mobile... 9 Art. - 2.5 FASE 5 - Forniture varie... 9 ART. - 3 CARATTERISTICHE DEGLI ELABORATI PRODOTTI...12 ART. - 4 RAPPORTI CON LE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI E I GESTORI DELLA RETE ESISTENTE...12 ART. - 5 DIREZIONE TECNICA DELL ESECUZIONE DEL CONTRATTO...13 ART. - 6 GRUPPO DI LAVORO...13 PARTE SECONDA... 15 ART. - 7 STATO DI FATTO...15 Art. - 7.1 Premessa... 15 Art. -7.1.1 I risultati dello studio... 15 Art. -7.1.2 Metodiche analitiche e riferimenti normativi... 17 Art. - 7.2 La rete attuale... 18 Art. -7.2.1 Provincia di Cagliari... 18 Art. -7.2.2 Provincia di Nuoro... 20 Art. -7.2.3 Provincia di Oristano... 21 Art. -7.2.4 Provincia di Sassari... 22 ART. - 8 INTERVENTI DI ADEGUAMENTO...24 Art. - 8.1 Interventi sulla rete di monitoraggio minima e sulle altre stazioni fisse... 24 Art. -8.1.1 Interventi sulla rete provinciale di Cagliari... 26 3

Art. -8.1.2 Interventi sulla rete provinciale di Nuoro... 27 Art. -8.1.3 Interventi sulla rete provinciale di Oristano... 28 Art. -8.1.4 Interventi sulla rete provinciale di Sassari... 29 Art. - 8.2 Fornitura di una stazione mobile... 29 ART. - 9 CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI...30 Art. - 9.1 Generalità... 30 Art. - 9.2 Spostamento di una stazione fissa... 31 Art. - 9.3 Fornitura o sostituzione di strumenti di misura... 33 Art. - 9.4 Fornitura o sostituzione di strumentazione meteorologica... 34 ART. - 10 MODI E TEMPI DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ...34 ART. - 11 QUADRO ECONOMICO...35 OFFERTA PREZZI... 37 4

PARTE PRIMA 5/44

PARTE PRIMA Art. - 1 OBIETTIVI L intervento descritto nel presente Capitolato tecnico intende adeguare l attuale rete di monitoraggio della qualità dell aria della Regione Autonoma della Sardegna alla luce dei risultati dello studio denominato Realizzazione dell inventario regionale delle sorgenti di emissione, del documento sulla valutazione della qualità dell aria ambiente in Sardegna e individuazione delle possibili misure da attuare per il raggiungimento degli obiettivi di cui al D.Lgs n. 351/99 ; l adeguamento consiste principalmente in un aggiornamento tecnologico della rete di monitoraggio e in una diversa e più rappresentativa dislocazione delle stazioni di misura. Art. - 2 FASI IN CUI SI ARTICOLA LA FORNITURA La fornitura ed opere accessorie che l impresa aggiudicataria dovrà realizzare sarà ripartita in 5 fasi, così suddivise: FASE 1 - Individuazione delle posizioni ottimali per la rilocazione di alcune stazioni di misura FASE 2 - Acquisizione autorizzazioni FASE 3 - Interventi sulla rete di monitoraggio minima e sulle altre stazioni fisse FASE 4 - Fornitura di una stazione di misura mobile. FASE 5 - Forniture varie. Art. - 2.1 FASE 1 - Individuazione delle posizioni ottimali per la rilocazione di alcune stazioni di misura La presente fase a carico della ditta aggiudicataria, consiste nell individuazione delle posizioni ottimali per la rilocazione delle stazioni di misura, come meglio descritte al successivi Art. - 8 e Art. - 9 e secondo le indicazioni contenute nel presente capitolato tecnico e all uopo fornite dall amministrazione regionale. Per l individuazione delle posizioni ottimali, in prima istanza, si dovrà tenere conto del Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell aria ambiente in Sardegna, approvato dall amministrazione regionale con la deliberazione n. 55/6 del 29.11.2005. Detto Piano mette in evidenza che la rete regionale di rilevamento dell inquinamento atmosferico, la cui gestione e manutenzione è demandata (legge regionale 50/1986) alle amministrazioni provinciali (Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano), non è conforme alle vigenti disposizioni in materia di reti di rilevamento della qualità dell aria. L attuale rete regionale è stata realizzata, infatti, nei primi anni 90 e aveva come obiettivo principale la determinazione dei punti di massima ricaduta degli inquinanti nei maggiori poli industriali della Sardegna, nonché l impatto del traffico autoveicolare nei principali centri urbani. L obiettivo principale in questa Fase 1 è quello di arrivare ad una rete di monitoraggio più 6/44

snella e più qualificata dal punto di vista della qualità dei dati e della rappresentatività spaziale degli stessi per aree omogenee. La ditta appaltatrice, con specifico riferimento al successivo Art. - 8- Interventi di adeguamento, tenuto conto delle indicazioni riportate nel citato Piano di prevenzione, del mutato scenario ambientale di questi ultimi anni, anche alla luce delle nuove disposizioni legislative in materia di inquinamento atmosferico, e tenuto conto altresì dei documenti di buona norma (documento tecnico della Commissione Europea Euroairnet e documento APAT Linee guida per la predisposizione delle reti di monitoraggio della qualità dell aria in Italia ), dovrà predisporre un apposito documento, denominato Posizionamento delle stazioni di misura in siti più rappresentativi nel quale venga individuato l esatto posizionamento delle centraline soggette allo spostamento redatto secondo le indicazioni contenute nel presente capitolato tecnico e le specifiche indicazioni della direzione tecnica regionale. Nel succitato documento dovranno essere riportate le specifiche valutazioni oggettive e modellistiche che determineranno la variazione della rete di monitoraggio (spostamento, aggiunta o eliminazione di una centralina), con particolare riferimento all ambito urbano per il quale dovrà essere effettuata una valutazione del microposizionamento delle stazioni di misura ai sensi del D.M. Ambiente 60/2002. La ditta appaltatrice per una corretta applicazione modellistica dovrà attivare una procedura rigorosa di confronto tra le misure, che consenta la verifica e la taratura del modello, attraverso una giusta rappresentazione della rete di monitoraggio e delle relative misure, e con una buona conoscenza delle emissioni delle sostanze inquinanti che influenzano la qualità dell aria, sia in termini quantitativi che di distribuzione spaziale e temporale. A tal proposito, potranno essere utilizzati i dati dell inventario regionale delle fonti di emissione. Sarà cura della ditta appaltatrice provvedere all aggiornamento delle informazioni contenute nel database regionale della qualità dell aria presente nel Centro Operativo Regionale e sito presso l Assessorato regionale della difesa dell ambiente, con le informazioni acquisite in detta Fase 1. Il suddetto documento Posizionamento delle stazioni di misura in siti più rappresentativi deve essere approvato dalla Direzione tecnica e dalla stazione appaltante, prima di costituire elemento di riferimento per le attività di cui alle successive fasi della fornitura oggetto del presente capitolato. In ogni caso, l amministrazione regionale si riserva la facoltà di richiedere alla ditta aggiudicataria ulteriori approfondimenti e dettagli inerenti la definizione delle posizioni ottimali per la rilocazione delle stazioni di misura. Art. - 2.2 FASE 2 - Acquisizione autorizzazioni In seguito all individuazione delle posizioni ottimali la ditta appaltatrice dovrà individuare l ubicazione effettiva ed avviare le procedure per l acquisizione delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione delle forniture e delle opere accessorie all installazione delle stesse. Tutti i costi relativi alla ubicazione effettiva su cui riposizionare le stazioni di misura (individuazione precisa dell area, costruzione di strade temporanee ove necessario, identificazione dei proprietari dei terreni ed eventuali indennizzi etc.) sono a carico dell appaltatore. L appaltatore dovrà verificare la disponibilità (ricerche catastali,ecc) dei terreni da 7/44

utilizzare per il posizionamento e l installazione delle stazioni di misura. Sono a carico dell appaltatore tutti gli oneri derivanti dalla ubicazione effettiva su cui riposizionare le stazioni di misura, come indicati nella parte seconda del presente capitolato ed ivi compresi quelli derivanti dalla presentazione della richiesta di autorizzazione, a firma di una o più figure professionali all uopo abilitate (Ingegnere, geologo), per la realizzazione dei manufatti e di tutte le opere accessorie presso l ente preposto al rilascio e dall acquisizione di tutti i nulla osta, concessioni ed autorizzazioni necessarie alla realizzazione della fornitura. Qualora in seguito alle procedure di acquisizione delle autorizzazioni di cui alla presente FASE si dovesse determinare una ulteriore nuova ubicazione della stazione di misura ( in seguito a prescrizioni di soggetti preposti al rilascio dell autorizzazione, o a indisponibilità del terreno, o a presenza di vincoli di non modificabilità dello stato dei luoghi, ecc), sono a carico della ditta appaltatrice gli oneri derivanti dall avvio e svolgimento di una nuova procedura di acquisizione di autorizzazioni e nullaosta. Tra gli elaborati progettuali predisposti per l acquisizione di autorizzazioni e nullaosta necessari per l esecuzione della fornitura, delle opere accessorie e della conseguente installazione, dovrà comunque essere compreso uno studio di prefattibilità ambientale che individui tutti i vincoli presenti nelle aree individuate e le autorizzazioni da acquisire per realizzare l intervento, con particolare riferimento al piano paesaggistico regionale (PPR). Gli elaborati progettuali dovranno essere prodotti in quantità e caratteristiche tali da soddisfare le esigenze degli enti che dovranno autorizzare e/o esprimere pareri e nullaosta. In sede di offerta la ditta concorrente dovrà presentare un dettagliato progetto campione, che dovrà tenere conto, oltre che dei contenuti di cui al Art. - 9.2, anche della normativa nazionale e comunitaria vigente in materia di lavori pubblici e forniture ed in particolare dovrà contenere almeno i seguenti elementi: schema e dimensionamento tipo di ogni impianto (elettrico, telefonico, messa a terra, ecc) calcoli in cemento armato del basamento della stazione di misura a firma di tecnico abilitato inserimento paesistico ambientale; La ditta appaltatrice dovrà formulare il suddetto progetto per ogni stazione di misura da rilocare, secondo eventuali modifiche e/o integrazioni impartite dalla direzione tecnica dell esecuzione del contratto, da allegare alla documentazione per la richiesta di autorizzazioni e nulla osta. Art. - 2.3 FASE 3 - Interventi sulla rete di monitoraggio minima e sulle altre stazioni fisse Una volta acquisite tutte le autorizzazioni e i nulla osta necessari alla realizzazione della fornitura ed opere accessorie, la ditta appaltatrice darà comunicazione di avvio delle attività da attuarsi sulla rete di monitoraggio minima e sulle altre stazioni fisse, nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza del lavoro e sicurezza dei cantieri, rimanendo a carico della ditta appaltatrice ogni eventuale onere derivante dall applicazione della suddetta normativa. Resta inteso che le attività a carico della ditta appaltatrice sono quelle individuate negli elaborati progettuali derivanti dalla precedente FASE 1 e 2, secondo quanto indicato in 8/44

merito alla presente FASE nel presente capitolato tecnico. La ditta appaltatrice, in base ai progetti presentati e per i quali si sono ottenute le autorizzazioni all uopo richieste, prima dell inizio delle attività dovrà segnalare alla stazione appaltante eventuali adempimenti che questa deve porre in essere in qualità di committente. Sono inoltre a carico della ditta appaltatrice eventuali attività aggiuntive non previste nel presente capitolato e derivanti dal recepimento di prescrizioni scaturite durante l acquisizioni di autorizzazioni e nulla osta di cui alla precedente FASE 2. La ditta appaltatrice deve nominare un referente tecnico delle attività di cui alla presente ed alla successiva fase e ne da comunicazione alla stazione appaltante. Per quanto attiene le opere accessorie, inquadrabili come lavori (cfr. codici CPV Bando di gara) sarà cura della ditta appaltatrice nominare, prima dell inizio dei lavori, un direttore tecnico abilitato, responsabile del cantiere e comunicarne il nominativo alla stazione appaltante. Alla fine della realizzazione delle attività la ditta appaltatrice, dovrà consegnare la seguente documentazione a firma di tecnico abilitato: corografia in scala 1:2000 (in coordinate gauss boaga) con precisa ubicazione della stazione di misura; Ricerche catastali effettuate per l individuazione effettiva delle stazioni di misura monografia dettagliata in scala almeno 1:100 della stazione di misura, georeferenziata in gauss-boaga; schema e dimensionamento degli impianti realizzati (elettrico, telefonico, messa a terra, ecc); calcoli in cemento armato a firma di tecnico abilitato; la certificazione a termini di legge di ogni impianto (L. 46/90, ecc); ulteriori elaborati richiesti dalla direzione tecnica dell esecuzione del contratto. Art. - 2.4 FASE 4 - Fornitura di una stazione di misura mobile La ditta appaltatrice dovrà provvedere alla fornitura ed installazione di quanto indicato nell Art. - 8.2 e secondo le eventuali prescrizioni e indicazioni della direzione tecnica dell esecuzione del contratto. Art. - 2.5 FASE 5 - Forniture varie GENERALITÀ La fornitura dovrà comprendere complessivamente quanto necessario alla realizzazione a regola d arte di quanto previsto con l appalto; dovrà pertanto essere comprensiva anche delle componenti eventualmente non esplicitate, ma necessarie al soddisfacimento di tutti i requisiti dell appalto stesso. Le apparecchiatura informatiche dovranno essere nuove di fabbrica della migliore qualità, di recente progettazione e pervenire dalle migliori case accreditate, nonché possedere tutti i requisiti necessari per la loro utilizzazione. Inoltre dovranno essere fornite dei driver software necessari per il loro funzionamento e dei relativi manuali in lingua italiana. Tutte le apparecchiature dovranno essere conformi agli standard di comunicazione e 9/44

dovranno essere fornite delle assicurazioni di qualità, sicurezza, ergonomia come previsto dalla normativa italiana ed europea in vigore. Le attrezzature informatiche dovranno essere certificate e conformi alle direttive UNI EN ISO 9001-2000 o ISO 9002. Le apparecchiature devono essere progettate e costruite in conformità delle norme CEI 110-5 (EN 55022) per i limiti di emissione radio disturbi e EN 50082-1 per quelli di immunità. Inoltre devono essere provviste della marcatura CE in ottemperanza della Direttiva CEE sulla compatibilità elettromagnetica (D.Lgs. 475/92). Le compatibilità di cui al precedente paragrafo, dovranno essere provate mediante uno dei seguenti modi: - dichiarazione di conformità alle norme CEI ed UNI applicabili, rilasciata dal costruttore, redatta secondo i criteri definiti dalla norma europea EN 45014 "general criteria for supplier's declaration of conformity"; - fotocopia del certificato di conformità alle norme CEI e/o UNI applicabili (o equivalenti CENELEC e/o CEN) rilasciato da organismi accreditati nazionali o internazionali. Pena esclusione, la ditta offerente dovrà allegare le schede tecniche dei prodotti che intende offrire e nelle quali dovranno essere indicati la marca, il modello e le configurazioni. Le apparecchiatura devono essere soggette a garanzia per il periodo di almeno tre anni (36 mesi) dalla data del verbale di collaudo; durante il periodo di garanzia la ditta aggiudicataria è obbligata ad eliminare eventuali difetti che possano insorgere nel corso dell'uso degli strumenti senza oneri per l'amministrazione appaltante. La Garanzia e la Manutenzione devono prevedere la sostituzione delle parti, i tempi di intervento ed ogni altro onere correlato a totale carico della ditta aggiudicataria. La ditta aggiudicataria delle apparecchiature hardware deve assicurare tempi di intervento on-site non superiori alle 48 ore solari. Qualora gli errori e i difetti segnalati non siano eliminabili con il primo intervento, l'impresa dovrà rendere immediatamente disponibili soluzioni provvisorie atte comunque a ripristinare l'integrale operatività del sistema oggetto dell intervento. La ditta fornitrice, considerato l invecchiamento tecnologico e la costante diminuzione dei prezzi, potrà procedere all installazione dell'hardware più recente, a costi equivalenti La consegna, la posa in opera e la messa in funzione dei prodotti dovranno essere effettuati dalla ditta aggiudicataria che dovrà rilasciare, accertato il funzionamento, un verbale di positiva verifica; la fornitura dovrà essere, comunque, collaudata ed accettata dall'amministrazione e gli eventuali oneri saranno a carico dell'aggiudicatario. La fornitura dovrà essere comprensiva di installazione, avviamento, personalizzazione operativa. Le caratteristiche tecniche delle apparecchiature hardware e software di seguito riportate sono da considerarsi come requisiti minimi della fornitura richiesta e potranno essere migliorate in sede di offerta. ELENCO ATTREZZATURE La ditta appaltatrice dovrà inoltre provvedere alla fornitura ed installazione presso il Servizio SAVI dell Assessorato della difesa dell ambiente, delle seguenti apparecchiature e materiali utili all aggiornamento della rete di monitoraggio: 10/44

Codice Quantità Descrizione Fn01 1 Computers tipo HP xw8400 con le seguenti caratteristiche: Tipo di chassis: Minitower per montaggio in rack Processore: n. 2 processori Intel Xeon 5320 (1,86 GHz, 8 MB di cache L2, Front Side Bus a 1066 MHz)" Memoria: 4 moduli (EM161AA) HP 2GB(1x2GB)DDR2-667 ECC FBD Memory Fully Buffered DIMM. Slot per memoria: 8 slot DIMM " Disco rigido interno: HP 146 GB (10000 rpm-controller del disco rigido: SAS 3Gb/s)+HP (RH937AA) 300GB SAS 3Gb/s 10K HDD Alloggiamenti unità esterne:3 alloggiamenti esterni da 5,25" Alloggiamenti unità interne: 5 alloggiamenti interni da 3,5" Unità dischi ottici: DVD+/-RW Double Layer LightScribe + Lettore HP DVD;(Le più alte velocità disponibili nei prodotti HP). Controller del disco rigido: SAS 3Gb/s Unità disco flessibile: Unità floppy HP Sistema grafico: NVIDIA Quadro FX 4500 PCI Express (512 MB) con scheda Quadro G-Sync Slot di espansione: 7 slot: 1 slot per grafica PCI Express (x16), 1 PCI Express (x16 meccanicamente, x4 elettricamente), 1 PCI Express (x8 meccanicamente, x4 elettricamente), 1 slot PCI-X a 133 MHz, 2 slot PCI-X a 100 MHz e 1 slot PCI legacy Audio: Audio integrato ad alta definizione con tecnologia Jack Retasking + scheda PCI Sound Blaster X-Fi Xtreme Music" Interfaccia di rete: LAN Broadcom 5752 Netxtreme Gigabit PCIe integrata su scheda madre+ Schede di rete HP (394795-B21) Gigabit multifunzione a due porte HP NC380T PCI Express Kit aggiuntivo: KIT HP(EA327AA) FireWire 800 IEEE 1394b PCI Card+KIT WIRELESS+kit Infrarossi Kit aggiuntivo: KIT HP (EM163AA) PCI Front Fan Kit Includes front fan for PCI card cage. Monitor: Monitor a schermo piatto HP LP2465 (EF224A4)+tutte le opzioni disponibili Sistema operativo: Windows Vista, ultima versione disponibile sul mercato (installato e licenza). Software: Microsoft Office 2007 (compresa di TUTTI GLI APPLICATIVI, Access, Fronte Page, Visio, Project, ecc) Porte I/O esterne:fronte: cuffia, microfono e 2 USB 2.0, 1 IEEE 1394; Retro: 5 USB 2.0, 1 porta seriale standard, 1 porta parallela, tastiera e mouse PS/2, 1 RJ-45, 1 ingresso audio, 1 uscita audio, 1 IEEE 1394; Interno: 1 USB 2.0 Kit aggiuntivo: KIT HP esterno di n 8 porte USB 2.0, compreso di cavo di collegamento Requisiti di alimentazione: 800 watt Tastiera: Tastiera Coordless Logitech +(2 copie batterie ricaricabili+carica batterie) Dispositivo di puntamento: Mouse ottico Logitech coordless con scroll (2 copie batterie ricaricabili) Comprese due prolunghe con almeno 5 prese shuko di lunghezza 8 mt. Fn01-bis 1 Scanner piano a colori formato A3 con alimentatore automatico tipo Epson GT 30000, compreso delle interface ethernet Rj45 Interfaccia IEEE 1394 Epson Network Image Express opzionale. Fn02 3 Cavo prolunga USB ver. 2 lunghezza mt 10 Fn03 3 Cavo USB VER. 2,0 collegamento stampante lunghezza mt.10 Fn04 2 Cartucce a getto d'inchiostro HP 82, colore ciano (C4911A) per Plotter HP Designjet 800 PS 69 ml Fn05 2 Fn06 2 Cartucce a getto d'inchiostro HP 82, colore magenta (C4912A) per Plotter HP Designjet 800 PS 69 ml Cartucce a getto d'inchiostro HP 82, colore giallo (C4913A) per Plotter HP Designjet 800 PS 69 ml Fn07 2 Cartuccia a getto d'inchiostro HP 10 colore nero (C4844AE) per Plotter HP Designjet 800 PS Fn08 2 Carta Canvas HP 180 g/m² (Q1724A) 914 mm x 10,7 m Fn09 1 Carta fotografica extra-lucida HP CP, 179 g/m² (C6034A) 914 mm x 30,5 m Fn10 2 Carta fotografica extra-lucida HP - universale, 190 g/m²(q1427a) 914 mm x 30,5 m Fn11 2 Carta fotografica HP RC opaca, 200 g/m² (C7946A) 914 mm x 30,5 m 11/44

Fn12 1 Fn13 1 Carta fotografica lucida HP a rapida asciugatura universale 190 g/m² (Q6574A) - 610 mm x 30,5 m 69.00 Carta fotografica lucida HP a rapida asciugatura - universale, 190 g/m², (Q6575A) 914 mm x 30,5 m Fn14 1 Carta naturale da lucidi HP, 90 g/m², (C3868A ) 914 mm x 45,7 m Fn15 3 Carta patinata HP - universale, (Q1404A ) 95 g/m², 610 mm x 45,7 m Fn16 4 Carta patinata HP - universale, (Q1405A) 95 g/m², 914 mm x 45,7 m Fn17 4 Carta patinata pesante HP - universale, (Q1413A) 120 g/m², 914 mm x 30,5 m Fn18 4 Carta patinata pesante HP - universale,(q1414a ) 120 g/m², 1.067 mm x 30,5 m Fn19 4 Carta per esterni HP, (Q1730A ) 145 g/m², 914 mm x 30,5 m Fn20 1 Perforatrice Elettrica Tipo Rilegatrice Econel 135 Per Dorsi In Plastica con le seguenti caratteristiche minime: - Luce utile di perforazione: mm. 350 - Capacità di perforazione: 25 fogli da gr. 80-24 punzoni perforatori annullabili singolarmente - Comando perforazione elettrico a pedale - Distanza del foro dal margine regolabile in 4 posizioni - Regolatrice manuale con fermo apertura dorso - Spessore max rilegatura: mm. 50 - Voltaggio: 220 V. Compresa la fornitura di spirali in plastica rigida riapribili (n. 50 di sp8 mm-n. 50 sp12); compresa la fornitura di dorsi ad anello plastico (n. 50 sp 25mm-n. 50 sp 51mm-n. 28-n. 50 sp 38); compresa la fornitura di n. 100 fogli di cartoncino bianco gr. 160, n. 100 fogli di cartoncino rosso gr. 160, n. 200 film trasparenti per stampanti laser a colori gr. 160) Art. - 3 CARATTERISTICHE DEGLI ELABORATI PRODOTTI Tutti i documenti, banche dati ed elaborati prodotti nelle FASI illustrate nella precedente parte del presente capitolato devono essere forniti alla stazione appaltante almeno in duplice copia cartacea debitamente firmata dal o dai responsabili tecnici ed amministrativi della ditta aggiudicataria e da tecnico abilitato. I suddetti documenti devono inoltre essere forniti sia in formato digitale editabile (*.doc, *.xls, *.shp, *.dwg, ecc) sia in formato pdf su supporto CD o DVD. Il contenuto dei suddetti elaborati risulta essere di proprietà della Regione Sardegna e potrà da questa essere riprodotto, riutilizzato e/o modificato in qualsiasi occasione e per qualsiasi fine connesso all attività dell Amministrazione pubblica. Art. - 4 RAPPORTI CON LE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI E I GESTORI DELLA RETE ESISTENTE La ditta appaltatrice sin dalla FASE 1 ha l onere di verificare e acquisire, presso le amministrazioni provinciali o presso il soggetto da esse indicato, ogni tipo di informazione e/o documentazione necessaria per la realizzazione delle attività previste nel presente capitolato, al fine di garantire la perfetta integrazione delle nuove forniture con il sistema esistente. La stazione appaltante e la direzione tecnica dell esecuzione del contratto devono essere costantemente informate di ogni contatto che la ditta appaltatrice intrattiene con le amministrazioni provinciali o con i soggetti da esse indicati. La ditta appaltatrice prima di avviare ogni tipo di intervento nelle stazioni di misura deve farsi carico di contattare l amministrazione provinciale territorialmente competente, concordare con la stessa uno o più sopraluoghi congiunti, dando tempestiva comunicazione all amministrazione regionale. Di tali sopraluoghi dovranno essere stilati appositi verbali, nei quali dovranno essere indicati almeno i seguenti elementi: 12/44

oggetto del sopraluogo; descrizione dei luoghi e delle attrezzature presenti nella stazione di misura; La ditta appaltatrice dovrà inoltre formalizzare con la stessa provincia, sia la presa in carico della stazione di misura per il tempo necessario per eseguire le attività previste nel presente capitolato, sia la riconsegna della medesima dopo le operazioni di collaudo degli interventi. Resta inteso che la ditta appaltatrice è responsabile delle stazioni di misura per il periodo che intercorre tra i verbali di consegna e riconsegna. In tale periodo sono altresì a carico della ditta appaltatrice eventuali oneri derivanti dalla custodia delle suddette stazioni di misura. Art. - 5 DIREZIONE TECNICA DELL ESECUZIONE DEL CONTRATTO Durante l esecuzione delle attività l operato della ditta appaltatrice sarà sottoposto a verifica ed analisi da parte della stazione appaltante la quale potrà avvalersi a tal fine anche di professionalità esterne i cui nominativi verranno comunicati all aggiudicatario. La ditta dovrà riferirsi, per le forniture e le opere accessorie, alle indicazioni fornite direttamente dalla stazione appaltante, o indirettamente per il tramite di dette professionalità di supporto. La stazione appaltante ha la facoltà di imporre modifiche e/o integrazioni ritenute utili per il miglior compimento della fornitura in argomento e la ditta concorrente si impegna sin d ora ad accettare tali modifiche e/o integrazioni, le quali, comunque, non potranno comportare aumento dei costi a carico dell impresa appaltatrice Art. - 6 GRUPPO DI LAVORO La ditta appaltatrice dovrà indicare in sede di offerta la composizione di un gruppo di lavoro che dovrà garantire la perfetta esecuzione delle attività di fornitura ed opere accessorie descritte nel presente capitolato tecnico. Tale gruppo dovrà essere composto almeno dalle seguenti figure di riferimento: 1) Coordinatore attività; 2) Referente tecnico delle attività di cui alle FASI 1 e 2; 3) Tecnico abilitato alla firma degli elaborati progettuali di cui alle FASI 1, 2 e 3; 4) Referente tecnico delle attività di cui alle FASI 3 e 4; 5) Tecnico abilitato deputato alla direzione dei cantieri di cui all art. 2.3 del presente capitolato tecnico; La Stazione appaltante convocherà riunioni periodiche di verifiche e valutazione dello stato di attuazione delle attività alle quali la ditta appaltatrice potrà essere invitata a partecipare con la presenza in contemporanea di tutti i componenti del gruppo di lavoro. 13/44

PARTE SECONDA 14/44

PARTE SECONDA Art. - 7 STATO DI FATTO Lo stato dell arte della rete di monitoraggio sulla quale si interviene con il presente bando è descritta nel dettaglio nello studio Realizzazione dell inventario regionale delle sorgenti di emissione, del documento sulla valutazione della qualità dell aria ambiente in Sardegna e individuazione delle possibili misure da attuare per il raggiungimento degli obiettivi di cui al D.Lgs n. 351/99, realizzato da un RTI composto da Progemisa S.P.A., Consorzio SAR s.r.l., Enviroware s.r.l. e Orion s.r.l.. Nel seguito del paragrafo si propone una sintesi dei contenuti del suddetto studio, quale elemento di analisi per le finalità del presente capitolato tecnico. Art. - 7.1 Premessa Il Decreto Legislativo n. 351/99 Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell aria ambiente, pubblicato sulla G.U. n. 241 del 13 Ottobre 1999, definisce i principi per: - stabilire gli obiettivi per la qualità dell aria ambiente al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti dannosi per la salute umana e per l ambiente nel suo complesso; - valutare la qualità dell aria sul territorio nazionale in base a criteri e metodi comuni; - disporre di informazioni adeguate sulla qualità dell aria ambiente e far sì che siano rese pubbliche, con particolare riferimento al superamento delle soglie di allarme; - mantenere la qualità dell aria ambiente, laddove è buona, e migliorarla negli altri casi. II Decreto del Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio del 1 Ottobre 2002, n 261, fornisce le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente e i criteri per l'elaborazione dei piani e dei programmi di azione contenenti le misure da attuare nel breve periodo, affinché sia ridotto il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme ovvero di mantenimento della qualità dell aria al fine di conservare i livelli degli inquinanti al di sotto dei valori limite. Lo studio si è svolto in tre fasi: - la prima fase ha riguardato la realizzazione dell inventario regionale delle sorgenti di emissione in atmosfera; - la seconda fase ha riguardato una prima valutazione della qualità dell aria ambiente e l individuazione delle aree potenzialmente critiche per la salute umana e per gli ecosistemi, fornendo una proposta preliminare di zonizzazione; - la terza fase ha riguardato un approfondimento dei risultati della fase precedente, fornendo una valutazione conclusiva della qualità dell aria ambiente, una proposta definitiva di zonizzazione e l individuazione delle possibili misure da attuare per il raggiungimento degli obiettivi di risanamento di cui al D.Lgs n. 351/99. Art. -7.1.1 I RISULTATI DELLO STUDIO Per quanto riguarda la salute umana i risultati dello studio hanno evidenziato criticità relative al biossido di zolfo e ai PM10 (e qualche volta sull ozono, sul quale però è più difficile intervenire) indicando, complessivamente, come zone/agglomerati da risanare alcune delle zone 15/44

potenzialmente critiche indicate durante la fase preliminare e precisamente: l agglomerato di Cagliari, comprendente anche i comuni di Quartu Sant Elena, Quartucciu, Selargius, Monserrato, la zona di Sarroch, la zona di Portoscuso, la zona di Porto Torres e la zona di Sassari. Per quanto riguarda gli ecosistemi i risultati dello studio hanno evidenziato una situazione di rischio moderato ma sufficientemente diffuso per l ozono e situazioni di elevate concentrazioni di SO 2 nelle aree di Sarroch, Portoscuso, Porto Torres e Sassari, quest ultima anche per l influenza delle emissioni dell area industriale di Porto Torres. Considerato che nell agglomerato di Cagliari, comprendente anche i comuni di Quartu Sant Elena, Quartucciu, Selargius, Monserrato, sono presenti importanti ecosistemi da preservare (stagni di Molentargius e Santa Gilla) lo studio ha ritenuto opportuno indicare per gli ecosistemi le stesse zone definite per la protezione della salute umana; in tal modo la zonizzazione per la protezione degli ecosistemi e per la protezione della salute umana vengono a coincidere. Gli elementi di incertezza che derivano sia dalle stime modellistiche, sia dai risultati del monitoraggio, inoltre, hanno fatto ritenere prudente proporre, anche alla luce dei risultati della fase preliminare del progetto, un elenco di zone da tenere sotto controllo con un adeguato monitoraggio, oltre naturalmente quelle da risanare. Queste zone comprendono i territori dei maggiori centri urbani e i comuni nelle cui vicinanze sono presenti attività industriali o comunque pressioni ambientali di rilievo; si tratta delle zone già individuate come potenzialmente critiche durante la seconda fase del progetto e alcune altre zone per le quali risulta opportuno predisporre un controllo dell inquinamento atmosferico, principalmente dei livelli di polveri sottili. Queste zone comprendono i territori di Alghero, Olbia, Siniscola, Nuoro, Ottana, Macomer, Oristano, Nuraminis, Samatzai, San Gavino, Villacidro, Villasor, Iglesias, Carbonia, Gonnesa, Sant Antioco, San Giovanni Suergiu, Villa San Pietro, Pula, Assemini, Elmas. Allo scopo di determinare il fondo di inquinamento nel territorio regionale, in particolare per l ozono e i suoi precursori, lo studio propone di effettuare un adeguato monitoraggio anche nella zona di mantenimento. Le zone da risanare e quelle da sottoporre a opportune forme di controllo sono mostrate nella figura seguente. Salute umana e ecosistemi Zona di mantenimento Agglomerato di Cagliari Zona di Sassari Zona di Porto Torres Zona di Sarroch Zona di Portoscuso Zone aggiuntive da monitorare Fig. 1 - Agglomerati e zone per la protezione della salute umana e degli ecosistemi e zone aggiuntive da monitorare 16/44

Per quanto riguarda la attuale rete di monitoraggio della regione Sardegna, lo studio osserva che essa non è conforme a quanto previsto dalla legge, essendo nata per due motivi principali: valutare l impatto di taluni poli industriali di notevoli dimensioni e valutare l impatto del traffico autoveicolare. La dislocazione, il numero e la dotazione strumentale dei punti di misura della rete di monitoraggio deve essere rivista in base a quanto disposto dalle Direttive Europee e dalla legge italiana. I principali riferimenti in proposito sono il D.M. 60/2002, la direttiva 2002/3/CE, e il documento EuroAirNet della Comunità Europea; un documento di sintesi è stato pubblicato dall APAT con il titolo Linee guida per la predisposizione delle reti di monitoraggio della qualità dell aria in Italia. Lo studio, alla luce di questi criteri, fa una ipotesi di rete di monitoraggio minima, o rete di riferimento, per la Sardegna. Questa ipotesi è riportata nella tabella seguente. Agglomerato/Zona Inquinanti Tipo stazione Cagliari SO2, NOX, PM10, O3, benzene Urbana di fondo NOX, PM10, BTX, CO, piombo Traffico Sassari SO2, NOX, PM10, O3, benzene Urbana di fondo Sarroch SO2, NOX, PM10, O3, BTX Urbana (*) Portoscuso SO2, NOX, PM10, O3, Piombo Urbana (*) Porto Torres SO2, NOX, PM10, BTX, O3 Urbana di fondo Mantenimento NOX, PM10, O3, COV Rurale di fondo Tab. 1 - Rete di riferimento per la Sardegna (*): urbana e non urbana di fondo vista la piccola dimensione dei centri abitati. La stazione posta nella zona di mantenimento potrebbe assolvere entrambe le funzioni, cioè monitorare la qualità dell aria in relazione alle due diverse tipologie di protezione ma, data le dimensioni del territorio regionale, lo studio ritiene auspicabile disporre di due stazioni. Lo studio sottolinea anche che la dotazione minima non è necessariamente la dotazione ottimale per una rete di monitoraggio; ad esempio, data la particolare conformazione dell agglomerato di Cagliari, disposto praticamente a semicerchio attorno allo stagno di Molentargius (diametro massimo di circa 3.5 km) sarebbe consigliabile almeno un altra stazione di fondo urbano a Quartu S Elena, terza città della Sardegna per abitanti. A Sassari, seconda città della Sardegna per numero di abitanti, sarebbe consigliabile installare anche una stazione di tipo traffico; una stazione di tipo background urbano sarebbe consigliabile in tutti gli altri centri di maggiori dimensioni (Olbia, Alghero, Nuoro, Oristano, Iglesias) e dove le aree industriali o altri importanti fattori di pressione sono vicini o adiacenti ai centri abitati (Ottana, Siniscola, Assemini-Elmas, Capoterra, Nuraminis, Samatzai, San Gavino, Villasor, ). In molti di questi siti si potrebbe però supplire anche con campagne di misura ad hoc, realizzate con uno o più laboratori mobili (che dovrebbero fare parte integrante della rete di monitoraggio) per un periodo di tempo adeguato a fornire un quadro sufficientemente esauriente della situazione. Oltre alle stazioni fisse e ai laboratori mobili lo studio suggerisce l impiego di sistemi di campionamento che consentano successive analisi di laboratorio, come i campionatori sequenziali a largo volume per le polveri, i deposimetri wet & dry (per le deposizioni secche e umide), i canister per i prelievi di campioni d aria. Art. -7.1.2 METODICHE ANALITICHE E RIFERIMENTI NORMATIVI Oltre alla necessità di un adeguato posizionamento, la normativa vigente stabilisce quali siano le 17/44

metodiche da utilizzare per valutare i livelli di concentrazione di vari inquinanti. L allegato XI del DM 60 del 2002 indica i seguenti metodi di riferimento per SO 2, NO 2, NOx, PM10, PM2,5 e CO: - SO 2 : fluorescenza ultravioletta (Draft International Standards ISO/DIS 10498.2.ISO, 1999); - NO 2 e NO x: ISO 7996 Ambient Air chemiluminescenza; - PM 10 : EN 12341 gravimetria; - PM2,5: qualunque metodo e sistema dotato di un certificato di equivalenza per il campionamento e la misura del PM10 e che utilizzi, in luogo delle teste di prelievo per il PM10, teste di prelievo per il PM2,5; - Benzene: nelle more dell approvazione di un metodo normalizzato, basato sulle norme CEN, il metodo di riferimento è quello indicato all allegato VI del D.M.A. 25/11/1994; - CO: nelle more dell approvazione di un metodo normalizzato, basato sulle norme CEN, il metodo di riferimento è quello indicato all allegato VI del D.M.A. 25/11/1994. Per quanto riguarda il campionamento del piombo, dal 1 Gennaio 2005 il metodo di riferimento è quello utilizzato per il PM10, mentre il metodo di riferimento per l analisi è l ISO 9855: 1993 Ambient Air spettrometria ad assorbimento atomico. Ai sensi del DM 60 del 2002, metodi e sistemi di campionamento e misura diversi da quelli sopra indicati, sia manuali sia automatici, utilizzati per la valutazione della qualità dell aria ambiente relativamente a SO 2, NO 2, NO x, PM 10, piombo, benzene e CO devono essere dotati di certificato di equivalenza. Ai sensi del D.M. 20/09/2002, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 del 02/10/2002, la certificazione è rilasciata, su domanda del costruttore, dal CNR - Istituto sull'inquinamento atmosferico e dagli altri laboratori pubblici dallo stesso allo scopo accreditati. Possono essere utilizzati anche altri metodi e sistemi la cui equivalenza sia certificata da enti designati, ai sensi dell art. 3 della direttiva 96/62/CE, da altri Stati Membri dell Unione Europea. Il D.Lgs. n. 183 del 21/05/2004, attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa all ozono nell aria, definisce i metodi di riferimento per l analisi dell ozono e per vari precursori dell ozono (COV, idrocarburi volatili leggeri appartenenti all intervallo C 2 -C 7, idrocarburi volatili appartenenti all intervallo C 5 -C 14, formaldeide). Per quanto riguarda l ozono, in particolare, il metodo di analisi di riferimento è l UV photometric method (ISO FDIS 13964). Art. - 7.2 La rete attuale È opportuno descrivere brevemente l attuale struttura della rete di monitoraggio regionale della qualità dell aria della Sardegna, formata dal C.O.R. (Centro Operativo Regionale della qualità dell aria) e dalle reti provinciali di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari. In ogni caso le Ditte partecipanti all appalto sono obbligate a prendere visione, prima della formulazione dell offerta, dello stato delle reti provinciali e di ogni singola stazione per la quale il presente appalto preveda una qualche forma di intervento. Art. -7.2.1 PROVINCIA DI CAGLIARI La rete di monitoraggio della provincia di Cagliari è formata da un Centro Operativo Provinciale e da venti postazioni di misura, dislocate nel seguente modo: - Assemini: quattro stazioni di misura dislocate nell area industriale di Macchiareddu. - Sulcis: sette stazioni di misura, di cui quattro a Portoscuso, due nelle vicinanze di Sant'Antioco, una alla periferia di Carbonia. 18/44

- Sarroch: quattro stazioni di misura dislocate in area industriale. - Campidano: cinque stazioni di misura, di cui una nell'area industriale di Villacidro, due alla periferia di San Gavino, una tra Nuraminis e Samatzai e una alla periferia di Villasor. La dislocazione delle stazioni è indicata sommariamente nella seguente Fig. 2. Fig. 2 - Dislocazione delle stazioni della rete provinciale di Cagliari L attuale dotazione strumentale della rete è riassunta invece nella seguente Tab. 2 secondo una codifica a due codici N/O, dove: - N indica la rispondenza alle norme: o R: utilizza il metodo di riferimento; o E: utilizza un metodo certificato come equivalente; o N: utilizza un metodo non certificato. - O indica il grado di obsolescenza tecnica: o S: da sostituire perché obsoleto; o N: non installato di recente, ma non obsoleto; o R: recentemente installato. - Il simbolo indica uno strumento presente di cui non si hanno altre notizie o per il quale la codifica non è applicabile. Zona Stazione BTX CO H2S COV NOX O3 PM10 SO2 TSP meteo Assemini CENAS5 R/S R/S E/R R/S CENAS6 R/S E/R R/S CENAS7 R/S R/S E/R R/S 19/44

Zona Stazione BTX CO H2S COV NOX O3 PM10 SO2 TSP meteo CENAS8 R/S R/S R/S N/N R/S Sulcis CENPS2 R/R N/N R/S CENPS4 R/S R/R E/R R/S CENPS6 R/S N/N R/S CENPS7 /S R/S R/R E/R R/S CENST1 R/S E/R R/S CENST2 R/S E/R R/S CENCB1 R/S R/S E/R R/S Sarroch CENSA0 /S R/S E/R R/S CENSA1 E/N /S R/S R/S E/R R/S CENSA2 E/N R/S /S R/S R/S N/N R/S CENSA9 E/N /S R/S R/S E/R R/S Campidano CENNM1 R/S N/N R/S CENSG1 R/S R/S N/N R/S CENSG2 R/S E/R R/S CENVC1 R/S R/S E/R R/S CENVS1 /N R/S N/N R/S Tab. 2 - Dotazione di strumenti della rete provinciale di Cagliari In tutte le stazioni di misura della provincia di Cagliari, tranne la CENPS6, è anche presente un adattatore che consente di trasformare la testa per i PM10 in una testa per i PM2,5. La provincia di Cagliari è inoltre dotata di un laboratorio mobile per la misura della qualità dell aria, equipaggiata con sensori meteorologici e strumenti per la misurazione in continuo di SO 2, NOx, O 3, BTX, PM10, CO, H 2 S e COV. Art. -7.2.2 PROVINCIA DI NUORO La rete di monitoraggio della provincia di Nuoro è formata da un Centro Operativo Provinciale e da sette postazioni di misura, dislocate come di seguito indicato: - Nuoro: tre stazioni di misura dislocate in area urbana. - Ottana: due stazioni di misura dislocate in area industriale, una di queste nelle vicinanze del centro abitato. - Altre aree: due stazioni di misura dislocate alla periferia di Siniscola e di Tortolì. 20/44

Fig. 3 - Dislocazione delle stazioni della rete provinciale di Nuoro L attuale dotazione strumentale della rete di monitoraggio della provincia di Nuoro, aggiornata a fine 2005, è riportata nella tabella seguente; la codifica è la stessa della equivalente tabella per la provincia di Cagliari. La stazione di Siniscola (CENSN1) dispone di un campionatore sequenziale automatico di PM2,5/PM10. Zona Stazione BTX CO H2S COV NOX O3 PM10 SO2 TSP meteo Nuoro CENNU1 R/R R/S R/S E/R R/S CENNU2 R/S R/S R/S E/R R/S CENNU3 R/S R/S E/R R/S Ottana CENOT2 R/S R/S E/R R/S CENOT3 R/R R/S R/S R/S R/S E/S Altre aree CENSN1 E/R R/S CENTO1 E/R R/S Tab. 3 - Dotazione di strumenti della rete provinciale di Nuoro Art. -7.2.3 PROVINCIA DI ORISTANO La rete di monitoraggio della provincia di Oristano è formata da un Centro Operativo Provinciale e da tre postazioni di misura, dislocate nell'area urbana di Oristano. 21/44

Fig. 4 - Dislocazione delle stazioni di Oristano L attuale dotazione strumentale della rete di monitoraggio della provincia di Oristano è riassunta nella tabella seguente; la codifica è la stessa della equivalente tabella per la provincia di Cagliari. Zona Stazione BTX CO H2S COV NOX O3 PM10 SO2 TSP Meteo Oristano CENOR1 R/S R/S E/R R/S CENOR2 R/S /S R/S R/S E/R R/S /R CENOR3 R/S R/S E/R R/S Tab. 4 - Dotazione di strumenti della rete provinciale di Oristano La rete è stata riattivata completamente nel mese di Giugno 2005. Art. -7.2.4 PROVINCIA DI SASSARI La rete di monitoraggio della provincia di Sassari è formata da un Centro Operativo Provinciale e da quattordici postazioni di misura così dislocate: - Olbia: due stazioni di misura dislocate in area urbana. - Sassari: cinque stazioni di misura dislocate in area urbana. - Porto Torres: una stazione di misura dislocata in area urbana e cinque stazioni di misura dislocate in area industriale. - Altre aree: una stazione di misura dislocata presso la centrale termoelettrica dell'enel a Codrongianus. 22/44

Fig. 5 - Dislocazione delle stazioni della rete provinciale di Sassari L attuale dotazione strumentale della rete di monitoraggio della provincia di Sassari, aggiornata a fine 2005, è riassunta nella tabella seguente; la codifica è la stessa della equivalente tabella per la provincia di Cagliari. Zona Stazione BTX CO H2S COV NOX O3 PM10 SO2 TSP meteo Olbia CENS09 E/R E/N E/R E/N /N CENS10 E/R E/N E/N E/N E/R E/R Sassari CENS11 E/R E/N E/R E/R E/N CENS12 E/N N/S E/R E/N E/R E/N /R CENS13 E/R E/R E/R E/N CENS14 E/R E/N E/R E/N CENSS6 E/R E/R P. Torres CENS15 N/S E/R E/N E/R E/R CENSS1 E/N E/N E/R E/R CENSS3 E/R N/S E/R E/R E/R E/R CENSS4 E/R E/R /R CENSS5 CENSS8 Altre aree CENSS7 E/R E/R E/R Tab. 5 - Dotazione di strumenti della rete provinciale di Sassari Nelle varie reti provinciali e principalmente nella rete provinciale di Cagliari, la prima realizzata dalla RAS, vari strumenti di misura sono ormai diventati obsoleti e necessitano di essere sostituiti. 23/44

Art. - 8 INTERVENTI DI ADEGUAMENTO Alla luce delle considerazioni svolte nei capitoli precedenti, gli interventi di adeguamento previsti possono essere riassunti come segue: 1. interventi per la rete di monitoraggio minima; 2. interventi per la rete di monitoraggio fissa; 3. fornitura di una stazione di misura mobile. Gli interventi sulla rete di monitoraggio minima e sulle altre stazioni fisse consistono in: - fornitura di nuovi analizzatori automatici; - sostituzione di analizzatori obsoleti o non a norma; - riposizionamento delle stazioni di misura in siti più rappresentativi, secondo le indicazioni del documento predisposto nella Fase1. Art. - 8.1 Interventi sulla rete di monitoraggio minima e sulle altre stazioni fisse Gli interventi sulla rete di riferimento incidono sulle stazioni di misura denominate: - CENVC1, sita a Villacidro, da adeguare e da spostare nell agglomerato di Cagliari; - CENSG2, sita a San Gavino, da adeguare e da spostare nell agglomerato di Cagliari; - CENS14, sita a Sassari, da adeguare e da spostare in altra posizione nel centro urbano di Sassari; - CENSA1, sita a Sarroch, da adeguare e spostare nel centro urbano di Sarroch; - CENPS7, sita a Portoscuso, da adeguare; - CENSS6, sita a Sassari, da adeguare e da spostare nel centro urbano di Porto Torres; - CENNU3, sita a Nuoro, da adeguare e da spostare nella zona di mantenimento in un punto da individuare nel territorio provinciale di Nuoro. Gli interventi di adeguamento sulla attuale stazione CENVC1 consistono nella sostituzione (rimozione, fornitura e installazione) degli strumenti di misura di NOx, O 3 e SO 2 e nella fornitura e installazione di nuovi strumenti di misura di PMx e BTX. Con PMx, qui e nel resto del documento si intende uno strumento di misura del PM10 che utilizzi le metodiche di riferimento richiamate nel par. Art. -7.1.2, che sia in grado di produrre i campioni per le successive analisi di Pb e di altre sostanze nel particolato e che possa essere trasformato in uno strumento di misura del PM2,5 a norma attraverso un altra testa di prelievo, da fornire congiuntamente a quella del PM10, o attraverso un apposito adattatore. Il preesistente strumento di misura dei PM10 dovrà essere trasformato in strumento di misura dei PM2,5 utilizzando l apposito adattatore della sua testa di prelievo. Il nuovo strumento di misura dei PMx sarà installato nella stazione per la misura dei PM10 o, come si dirà nel resto del documento, in configurazione PM10. La stazione andrà riposizionata in un sito di tipo urbano-residenziale all interno dell agglomerato di Cagliari. Gli interventi di adeguamento sulla attuale stazione CENSG2 consistono nella sostituzione dello strumento di misura di NOx e nella fornitura e installazione di nuovi strumenti di misura di PMx (in configurazione PM10), CO e BTX, nonché nella fornitura e installazione di strumentazione meteorologica. Per lo strumento di misura delle polveri sottili esistente si procederà come per la stazione CENVC1. La stazione andrà riposizionata in un sito di tipo traffico all interno dell agglomerato di Cagliari. Gli interventi di adeguamento sulla attuale stazione CENS14 consistono nella sostituzione degli strumenti di misura di CO e SO 2 e nella fornitura e installazione di nuovi strumenti di misura di O3, PMx (in configurazione PM2,5) e NOx, nonché nella fornitura e installazione di strumentazione 24/44

meteorologica. La stazione andrà riposizionata in un sito di tipo urbano-residenziale all interno della zona di Sassari. Gli interventi di adeguamento sulla attuale stazione CENSA1 consistono nella sostituzione degli strumenti di misura di SO 2, NOx e O 3 e nella fornitura e installazione di un nuovo strumento di misura di PMx (in configurazione PM10). Per lo strumento di misura delle polveri sottili esistente e per quello di nuova fornitura si procederà come per la stazione CENVC1. La stazione andrà riposizionata in un sito urbano all interno del centro abitato di Sarroch. Gli interventi di adeguamento sulla attuale stazione CENPS7 consistono nella sostituzione degli strumenti di misura di SO 2, NOx e BTX e nella fornitura e installazione di nuovi strumenti di misura di CO e PMx (in configurazione PM10), nonché nella fornitura e installazione di strumentazione meteorologica. Per lo strumento di misura delle polveri sottili esistente e per quello di nuova fornitura si procederà come per la stazione CENVC1. Gli interventi di adeguamento sulla attuale stazione CENSS6 nella fornitura e installazione di nuovi strumenti di misura di O 3, PMx (in configurazione PM10), PMx (in configurazione PM2,5) CO e BTX, nonché nella fornitura e installazione di strumentazione meteorologica. La stazione andrà riposizionata in un sito di tipo urbano-residenziale all interno della zona di Porto Torres. Gli interventi di adeguamento sulla attuale stazione CENNU3 consistono nella fornitura e installazione di nuovi strumenti di misura di O 3, PMx (in configurazione PM2,5) e COV, nonché nella fornitura e installazione di strumentazione meteorologica; lo strumento di misura dei COV dovrà poter determinare almeno CH 4, idrocarburi totali e la differenza tra idrocarburi totali e CH 4. La stazione andrà riposizionata in un sito di tipo background rurale remoto all interno della zona di mantenimento, in un comune della provincia di Nuoro. La seguente tabella riepiloga gli interventi da attuare nella rete di riferimento; in questa tabella: - la prima colonna indica il nome attuale della stazione; - la seconda colonna indica se la stazione deve (S) o non deve (N) essere spostata; - la terza colonna indica il comune in cui la stazione sarà posizionata dopo l eventuale spostamento; - le colonne da BTX a Meteo indicano se è prevista o meno la fornitura (F) o la sostituzione (S) della relativa strumentazione; F o S nelle colonne PM2,5 o PM10 indicano la fornitura (F) di o la sostituzione (S) con uno strumento PMx nelle configurazioni rispettivamente PM2,5 e PM10; - la lettera A nella colonna dei PM2,5 indica la trasformazione di uno strumento di misura di PM10, già presente nella stazione, in uno strumento di misura del PM2,5 mediante l utilizzo dell apposito adattatore della testa di prelievo. La fornitura o la sostituzione di uno strumento devono comportare anche la fornitura, quando non presenti, o la sostituzione, quando obsoleti o non a norma o anche non adattabili, di tutti gli apparati accessori necessari per il funzionamento dello strumento stesso: teste di prelievo, pompe, generatori di aria di zero, generatori di idrogeno, ecc.. La necessità delle suddette sostituzioni, sarà valutata a insindacabile giudizio dalla stazione appaltante e dalla direzione tecnica dell esecuzione del contratto. Le suddette sostituzioni saranno unilateralmente decise dalla stazione appaltante e la ditta accetta sin dalla formulazione dell offerta di effettuare le suddette sostituzioni (apparati accessori necessari per il funzionamento dello strumento stesso: teste di prelievo, pompe, generatori di aria di zero, generatori di idrogeno, ecc..). 25/44