Introduzione La missione istituzionale... 9

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Sommario Introduzione... 7 1. La missione istituzionale... 9 1.1 L art. 37 della Legge 23 luglio 2009, n. 99... 9 1.2 Le norme che affidano all ENEA ulteriori compiti istituzionali... 10 1.3 Il contesto normativo degli Enti di ricerca... 10 1.4 Lo Statuto e i Regolamenti dell ENEA... 11 2. Le risorse e l organizzazione... 13 2.1 Il personale... 13 2.2 La struttura organizzativa... 17 2.3 I Centri, i Laboratori di ricerca e gli Uffici territoriali... 18 3. Il contesto nazionale e internazionale... 23 4. Le strategie dell ENEA per il triennio 2018-2020... 25 4.1 Gli obiettivi generali dell Agenzia... 25 4.2 Le linee programmatiche prioritarie... 29 Dipartimento Unità Efficienza energetica... 34 Dipartimento Tecnologie Energetiche... 37 Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali... 39 Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare... 44 I progetti di interesse comune... 47 Le altre attività programmatiche... 49 4.3 La promozione della domanda... 52 Le attività verso la PA centrale... 53 Le attività verso le Regioni e gli enti locali... 55 Le attività verso la Commissione e il Parlamento dell Unione Europea... 56 La promozione dell innovazione nel sistema delle imprese... 59 Le attività di Comunicazione... 60 Le attività di Cooperazione allo Sviluppo... 62 4.4 Lo sviluppo delle competenze... 64 La formazione e il ricambio generazionale... 64 L autofinanziamento per i programmi di ricerca e sviluppo tecnologico dell Agenzia... 66 4.5 La promozione dell efficacia e dell efficienza delle attività dell Agenzia... 70 3

L Organizzazione... 70 La performance organizzativa e individuale in termini di risultati economici e scientifici ai fini del riconoscimento del merito... 71 La semplificazione e il controllo dei processi amministrativi... 74 La strategia della prevenzione della corruzione in ENEA: il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (PTPCT)... 76 Le partecipate ENEA e la loro razionalizzazione... 77 5. Le risorse per attuare il Programma... 81 5.1 Le risorse umane... 81 Il personale a tempo indeterminato... 81 Il personale a tempo determinato... 83 5.2 Il potenziamento delle infrastrutture e degli impianti... 83 5.3 Il quadro economico-finanziario... 88 6 Analisi di rischio del Piano... 97 Indice delle figure Figura 1 - Dipendenti ENEA al 30.09.2017: ripartizione per genere e fascia di età... 13 Figura 2 - Dipendenti ENEA al 30.09.2017: ripartizione per Unità organizzativa e genere... 14 Figura 3 - Distribuzione del personale per profilo e per genere al 30.9.2017... 15 Figura 4 - Organigramma dell ENEA... 18 Figura 5 - Personale ENEA con contratto a tempo determinato. Anni 1997-30.9.2017... 83 Indice delle tabelle Tabella 1 - Dipendenti ENEA al 31.09.2017: distribuzione per profilo professionale... 15 Tabella 2 - Distribuzione del personale per gruppi di titolo di studio e per genere al 30.9.2017... 16 Tabella 3 - Centri di ricerca ENEA... 19 Tabella 4 - Laboratori ENEA... 20 Tabella 5 - Relazione fra COS ed entrate proprie... 67 Tabella 6 - Incidenza del COS sulle spese di personale... 67 Tabella 7 - Autofinanziamento dei Programmi nel Triennio 2018-2020... 69 Tabella 8 - Progressioni di carriera nel triennio... 81 Tabella 9 - Previsione assunzioni 2018... 82 Tabella 10 - Quadro di confronto fra Entrate e Spese... 89 Tabella 11 - Entrate per attività tecnico-scientifiche per principali fonti di finanziamento. Anno 2018... 91 4

Tabella 12 - Entrate per attività tecnico-scientifiche per principali fonti di finanziamento. Anno 2019... 91 Tabella 13 - Entrate per attività tecnico-scientifiche per principali fonti di finanziamento. Anno 2020... 92 Tabella 14 - Costo dei Programmi tecnico-scientifici. Anno 2018... 94 Tabella 15 - Costo dei Programmi tecnico-scientifici. Anno 2019... 94 Tabella 16 - Costo dei Programmi tecnico-scientifici. Anno 2020... 95 Allegato 1 - I Programmi analitici delle strutture organizzative Allegato 2 - Il Piano di fabbisogno del personale 5

6

Introduzione Il Piano Triennale di Attività è il principale documento programmatico di carattere strategico e gestionale, cui la legge affida la pianificazione operativa delle attività e la determinazione del fabbisogno di personale, che gli enti di ricerca adottano ed aggiornano annualmente ai sensi dell art. 7 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218 e, per l ENEA, dell art. 6 comma 1 lett. l) dello Statuto. Il Piano è deliberato dal Consiglio di Amministrazione e trasmesso al Ministero dello Sviluppo economico per la prevista approvazione. L ENEA, con il Piano Triennale 2018-2020, affronta la seconda annualità di programmazione strategica ed organizzativa così definita e si pone come uno dei soggetti protagonisti del settore della ricerca e dell innovazione tecnologica, tenendo conto della profonda innovazione apportata all ordinamento degli enti pubblici di ricerca dal d.lgs. n. 218 del 2016. Nell ottica di una strategia integrata delle attività di programmazione, il Piano è predisposto con tempi e modalità che lo rendono complementare e coesistente con il bilancio di previsione, principale strumento di pianificazione economica e finanziaria. Il documento è articolato in una parte generale e in due allegati che ne costituiscono parte integrante. La parte generale è descrittiva del contesto nazionale ed internazionale, dell organizzazione e delle risorse dell Agenzia. Il Piano riporta, a seguire, gli obiettivi generali e le linee strategiche che definiscono le priorità programmatiche per il triennio 2018-2020, organizzati per aree tematiche corrispondenti alle strutture organizzative deputate alla loro attuazione e approfonditi con riferimento alle strategie volte a promuovere l efficacia e l efficienza delle attività dell Agenzia. I medesimi programmi sono approfonditi in allegato 1 con riferimento a ciascuna unità organizzativa. Il Piano prosegue con un capitolo che illustra le modalità di attuazione dei programmi e include il quadro delle risorse umane, finanziarie, nonché impiantistiche e infrastrutturali necessarie. Il Piano di fabbisogno di personale costituisce specifico oggetto dell allegato 2. Infine, allo scopo di garantire coerenza complessiva al documento, l ultima parte è dedicata ad un analisi dei possibili fattori di rischio del Piano e delle flessibilità che consentono la loro gestione. 7

8

1. La missione istituzionale 1.1 L art. 37 della Legge 23 luglio 2009, n. 99 L ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, è istituita dall art. 37 della Legge 23 luglio 2009, n. 99, recante Disposizioni per lo sviluppo e l internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia come ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca e all'innovazione tecnologica, nonché alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo economico sostenibile ed assolve alle funzioni di Agenzia nazionale per l'efficienza energetica. L Agenzia deriva dalla contestuale soppressione dell Ente per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile, del quale eredita risorse, competenze e una lunga tradizione di ricerca e sviluppo iniziata nel 1952 dal Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari - CNRN, presso il CNR, trasformato nel 1960 in Comitato nazionale per l energia nucleare - CNEN e, nel 1991, in Ente per le nuove tecnologie l energia e l ambiente - ENEA che, negli anni, ha adattato la propria mission alla politica energetica nazionale ed alle frontiere dell innovazione tecnologica e del mercato. A seguito di un lungo periodo di commissariamento e revisione organizzativa, l articolo 37 è stato integralmente sostituito dall art. 4 della legge 28 dicembre 2015, n. 221 recante Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali per garantire la piena operatività dell Agenzia, ponendo fine alla fase transitoria. Il testo novellato della norma definisce la governance dell ENEA indicandone gli organi - Presidente, Consiglio di amministrazione, Collegio dei revisori dei conti - e sostituisce la previsione della gestione commissariale con una nuova disciplina che prevede la nomina di un Consiglio di Amministrazione con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. L articolo 37 stabilisce i tempi e le modalità di definizione dello Statuto e dei principali atti regolamentari, nonché del decreto per la determinazione della dotazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie al funzionamento dell'enea. La norma conferma altresì l applicazione al personale dell ENEA del contratto collettivo di lavoro degli enti pubblici di ricerca. Con decreto 23 marzo 2016 il Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha nominato il Presidente e il Consiglio di Amministrazione, restituendo all ENEA la piena operatività e dando avvio al processo di definizione dello Statuto e dei regolamenti. Ultima importante tappa per il processo di attuazione dell articolo 37 e di definizione dell assetto istituzionale dell Agenzia è il Decreto interministeriale del 29 settembre 2017 del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dell Economia e delle finanze e con il Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare concernente l'individuazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie dell'enea. 9

1.2 Le norme che affidano all ENEA ulteriori compiti istituzionali Le norme che affidano ad ENEA un ruolo di presidio istituzionale di specifici settori tecnologici e di ricerca coprono spazi di ricerca interdisciplinari e di fondamentale importanza per il Paese. Il decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115 di attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE, come successivamente modificato e integrato dal d.lgs. 52/2010, assegna all'enea le funzioni di Agenzia Nazionale per l'efficienza energetica. Presso l ENEA opera poi l Istituto Nazionale di Metrologia delle Radiazioni Ionizzanti (INMRI- ENEA) per attività di ricerca sui metodi di base e sui mezzi di misura delle radiazioni ionizzanti con particolare riferimento alle necessità della radioterapia, della radiodiagnostica e della radioprotezione. L'Istituto svolge il ruolo assegnato dalla legge 11 agosto 1991 n. 273 e deve assicurare a livello nazionale la funzione di Istituto Metrologico Primario tramite la realizzazione dei campioni nazionali e la disseminazione, mediante tarature, delle unità di misura nel settore delle radiazioni ionizzanti. A seguito di specifiche disposizioni del CIPE che attribuivano a ENEA la responsabilità e il compito di intervento nel settore dei rifiuti a bassa e media attività, prodotti in campo nazionale, al fine di garantire la raccolta, la custodia e la gestione, in particolare per i rifiuti di media e bassa attività provenienti da attività industriali e sanitarie, nel 1986 è stato istituito dall ENEA il Servizio Integrato per la gestione delle sorgenti dismesse e dei rifiuti radioattivi di origine non elettronucleare prodotti a livello nazionale, che il decreto legislativo n. 52/2007, attuativo della direttiva 2003/122/CE Euratom sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane, ha riconosciuto come "strumento tecnico-operativo in grado di farsi carico di tutte le fasi del ciclo di gestione della sorgente non più utilizzata. Per la mancanza di un deposito nazionale di smaltimento, il Servizio Integrato è da circa 30 anni l unica realtà presente sul territorio nazionale in grado di svolgere in modo integrato tutte le fasi di gestione dei rifiuti radioattivi di origine non elettronucleare. L ENEA svolge anche attività di ricerca scientifica nel settore dell ambiente e del clima e di innovazione tecnologica nelle aree polari. Con la legge 10 giugno 1985 n. 284, al fine di assicurare la partecipazione dell'italia al trattato sull'antartide, adottato a Washington il 1 dicembre 1959, venne autorizzato un programma di ricerche scientifiche e tecnologiche, affidandone la gestione all ENEA. Il decreto interministeriale MIUR-MISE del 30 settembre 2010 ha ridefinito il sistema di gestione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) affidando all Agenzia il compito dell attuazione delle spedizioni in Antartide, nonché le azioni tecniche, logistiche e la responsabilità dell organizzazione nelle zone operative. 1.3 Il contesto normativo degli Enti di ricerca Dopo che il Parlamento è intervenuto in maniera specifica sull ENEA con la legge n. 221 del 2015, l articolo 13 della legge 7 agosto 2015, n. 124 recante Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche ha invece attribuito una delega di carattere generale al Governo per l adozione di uno o più decreti legislativi volti a favorire e semplificare le attività degli enti pubblici di ricerca, anche considerando l autonomia e la terzietà di cui essi godono, attraverso la previsione di procedure e norme più consone alle peculiarità dei loro scopi istituzionali. 10

Il decreto legislativo n. 218/2016 è stato emanato, a seguito dei pareri delle competenti commissioni parlamentari, il 25 novembre 2016 ed è entrato in vigore il successivo 10 dicembre. Il decreto riguarda tutti gli Enti di ricerca che sono puntualmente elencati all art. 1, vigilati dai diversi Ministeri, ivi inclusa l ENEA. Il titolo I (Principi) comprende gli articoli 1 e 2, che inseriscono univocamente l ENEA nell ambito degli enti pubblici di ricerca destinatari dell applicazione del decreto e prevedono l adeguamento di statuto e regolamenti, nel rispetto della Carta europea dei ricercatori. Restano salve, per quanto non espressamente previsto, le disposizioni speciali relative all agenzia. Il titolo II (Ordinamento degli enti pubblici di ricerca) comprende gli articoli dal 3 all 8, in forza dei quali all ENEA è riconosciuta autonomia statutaria e regolamentare ed è prevista l adozione del Piano Triennale di Attività, aggiornato annualmente, con il quale gli enti determinano anche la consistenza e le variazioni dell organico e del piano di fabbisogno del personale. Il titolo III (Semplificazione delle attività) comprende gli articoli dal 9 al 13 e contiene disposizioni riguardanti gli acquisti di beni e servizi, la mobilità, la prima destinazione, i congedi e la portabilità dei progetti di ricerca, il personale, le spese di missione e i controlli della Corte dei conti. L articolo 10 prevede, per gli enti pubblici di ricerca, il passaggio dal sistema di contabilità finanziaria al sistema contabile economico patrimoniale. Il titolo IV (Disposizioni sul merito) è costituito dagli articoli dal 14 al 17 e disciplina, tra l altro, i premi per meriti scientifici e tecnologici, il riconoscimento e la valorizzazione del merito eccezionale, la valutazione della ricerca. Il titolo V (Disposizioni finali) reca norme di razionalizzazione del contesto normativo e tempistiche per l attuazione di alcune previsioni del decreto. 1.4 Lo Statuto e i Regolamenti dell ENEA Lo Statuto dell ENEA è stato approvato in via definitiva con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 5 del 23 febbraio 2017, in attuazione dell articolo 4 del D.lgs. n. 218 del 2016 ed in coerenza con quanto previsto dal novellato art. 37 della citata L. n. 99 del 2009. La prima parte dello Statuto tratta dell ordinamento giuridico dell ENEA, ente di diritto pubblico nazionale di ricerca dotato di autonomia scientifica, statutaria, regolamentare, finanziaria, organizzativa, patrimoniale e contabile. I successivi articoli ne individuano le finalità istituzionali e le attività, sia con una puntuale elencazione delle stesse, sia con una disposizione di rinvio a ogni altra funzione attribuita dalla legislazione vigente o delegata dal Ministero vigilante. I successivi articoli (dal 4 al 7-bis) definiscono la governance dell Agenzia e ne disciplinano gli organi, in conformità a quanto disposto dalla legge istitutiva: Presidente, Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori. L art. 7-bis istituisce e disciplina il Consiglio tecnicoscientifico. Il Presidente è il rappresentante legale e istituzionale dell Agenzia, la dirige e ne è responsabile, mentre il Consiglio di amministrazione è l organo di indirizzo politico-amministrativo ed esercita i poteri di programmazione e controllo strategico. Sulla base di quanto previsto dal richiamato articolo 7 del D.lgs. n. 218 del 2016, l articolo 6, primo comma, lettera l) dello Statuto attribuisce al Consiglio di Amministrazione il compito di adottare il Piano triennale di attività, aggiornato annualmente, con il quale determina anche la consistenza e le variazioni dell organico e del piano di fabbisogno del personale. Il Piano è trasmesso al Ministro 11

vigilante per la prevista approvazione ai sensi dell articolo 13, quarto comma, lettera b) dello Statuto, secondo le modalità indicate dall articolo 7, secondo comma, del D.lgs. n. 218 del 2016. Altro organo dell ENEA è il Collegio dei Revisori dei conti, di nomina ministeriale, che vigila sull osservanza delle disposizioni di legge, regolamentari e statutarie. Le norme successive disciplinano i principi di organizzazione (art. 9), gli strumenti (art. 10), le risorse finanziarie (art. 11) ed il personale (art. 12) per il conseguimento delle finalità dell Agenzia. Con l art. 13 sono precisate le modalità di indirizzo, vigilanza e controllo da parte del Ministero dello Sviluppo economico, mentre l art. 14 introduce alcune disposizioni transitorie e finali. Il processo di definizione del quadro regolamentare dell Agenzia è proseguito nel corso del 2017 con l approvazione definitiva del Regolamento del Personale e del regolamento di Amministrazione finanza e contabilità. Il Regolamento del Personale definisce il quadro per la gestione dei rapporti di lavoro all interno dell Agenzia, con alcune significative novità quali, ad esempio, il riconoscimento in sede di costituzione del rapporto a tempo indeterminato ai fini dell anzianità di servizio dei periodi di servizio a tempo determinato prestati presso l ENEA, fino a un massimo di cinque anni, nonché la possibilità di un congedo straordinario di ricerca a particolari condizioni e ove di interesse per l ENEA. Il Regolamento di Amministrazione finanza e contabilità illustra invece l articolazione delle deleghe e i principi di funzionamento della struttura organizzativa, disciplina le modalità di programmazione, pianificazione, gestione e contabilizzazione delle risorse e la fase di rendicontazione e la gestione patrimoniale e disciplina, infine, l attività negoziale dell Agenzia. 12

2. Le risorse e l organizzazione 2.1 Il personale Alla data del 30.9.2017 il personale in servizio ammonta a 2.403 dipendenti a tempo indeterminato, 94 a tempo determinato, nonché 65 assegnisti di ricerca (dei quali alcuni in fase di rinnovo). L età media generale si attesta sui 53 anni: 53 per gli uomini (1.503 unità) e 52 per le donne (900 unità). Figura 1 - Dipendenti ENEA al 30.09.2017: ripartizione per genere e fascia di età La distribuzione del personale all interno dell Agenzia evidenzia la concentrazione dello stesso nelle strutture tecnico-scientifiche dell ENEA. 13

Figura 2 - Dipendenti ENEA al 30.09.2017: ripartizione per Unità organizzativa e genere LEGENDA UNITA' ORGANIZZATIVE UOMINI DONNE TOTALE DIPARTIMENTI 1.028 478 1.506 DIREZIONI 286 275 561 UNITA' / ISTITUTO 187 145 332 ALTRO PERSONALE 2 2 4 TOTALE 1.503 900 2.403 Totale dipendenti: 2.403 Totale uomini: 1.503 Totale donne: 900 14

N dip. La distribuzione per profilo evidenzia la concentrazione del personale nelle figure tecnicoscientifiche. Figura 3 - Distribuzione del personale per profilo e per genere al 30.9.2017 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 profilo (1) Di cui n. 6 unità titolari di incarico dirigenziale (ex art. 19, c. 6, D.Lgs. n. 165/2001). Tabella 1 - Dipendenti ENEA al 31.09.2017: distribuzione per profilo professionale PROFILO UOMINI DONNE % % N. su tot. U N. su tot. D TOTALE Dirigenti (1) 10 0,67 0 0,00 10 Dirigente di ricerca 149 9,91 38 4,23 187 Primo Ricercatore 280 18,63 111 12,35 391 Ricercatore 360 23,95 229 25,47 589 Dirigente Tecnologo 14 0,93 15 1,67 29 Primo Tecnologo 30 2,00 26 2,89 56 Tecnologo 59 3,93 72 8,01 131 Tecnologo Enea 40 2,66 6 0,67 46 Funzionario di amm.ne 12 0,80 15 1,67 27 Collaboratore Tecnico 472 31,40 277 30,81 749 Collab, di amm.ne 21 1,40 60 6,67 81 Collab. di amm.ne Enea 0 0,00 1 0,11 1 Operatore Tecnico 32 2,13 15 1,67 47 Operatore Tecnico Enea 13 0,86 0,00 13 Operatore di amm.ne 8 0,53 16 1,78 24 Operatore di amm.ne Enea 3 0,20 18 2,00 21 TOTALE 1.503 899 2.402 e % 62,57 37,43 15

La distribuzione per titoli di studio evidenzia 1.423 laureati, dei quali: 1.223 in area Ingegneria, Scientifica, Sanitaria e 200 in area Sociale ed Umanistica. Il personale diplomato ammonta complessivamente a 873 unità, delle quali 480 diplomati tecnici e 393 amministrativi. Completano il dato 106 unità di personale non diplomato. Tabella 2 - Distribuzione del personale per gruppi di titolo di studio e per genere al 30.9.2017 UOMINI DONNE TOTALE LAUREATI (Gruppo area ingegneria, scientifica, sanitaria) 833 390 1.223 LAUREATI (Gruppo area sociale e umanistica) 81 119 200 TOTALE LAUREATI 914 509 1.423 DIPLOMATI TECNICI 437 43 480 DIPLOMATI AMMINISTRATIVI 96 297 393 TOTALE DIPLOMATI 533 340 873 NON DIPLOMATI 56 50 106 TOTALE GENERALE 1.503 900 2.402 16

2.2 La struttura organizzativa A seguito del processo di riorganizzazione messo in atto nell ultimo biennio con l obiettivo di razionalizzare le attività dell Agenzia e, al contempo, di ottimizzare l efficienza amministrativa e ridurre la spesa, la struttura dell Ente si basa in primo luogo su 4 macrostrutture tecniche, che coincidono con le linee programmatiche prioritarie dell ENEA, e nelle quali è impegnato il 75% del personale. Queste strutture sono rappresentate dai 4 Dipartimenti Tecnologie energetiche, Fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare, Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali ed Efficienza energetica 1 che hanno il compito di realizzare sia i risultati scientifici che i margini finanziari, consentendo all Agenzia di conseguire l equilibrio economico/finanziario attraverso le entrate che permettono i finanziamenti dei programmi di attività. Oltre a sviluppare attività di ricerca e servizi negli ambiti dettati dal loro mandato, le quattro strutture tecniche attuano progetti interdipartimentali volti a favorire l interdisciplinarietà delle attività di ricerca e potenziare la qualità dell offerta ENEA. L Agenzia è dotata inoltre di altre 4 Unità programmatiche preposte allo svolgimento di compiti previsti dalla normativa vigente o all esecuzione di attività di ricerca o di servizio destinate sia all interno che all esterno dell Agenzia. In particolare, l Unità Tecnica Antartide organizza e realizza le Campagne in Antartide nell ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) del MIUR; l Unità Certificati Bianchi esegue, in piena autonomia per evitare ogni forma di conflitto di interesse, la valutazione dei progetti presentati dai soggetti titolati per il conseguimento dei certificati bianchi; l Istituto di Radioprotezione accorpa le attività e le competenze dell ENEA nel campo della radioprotezione, in termini di sorveglianza fisica e ambientale e prestazione di servizi avanzati di monitoraggio, dosimetria, taratura della strumentazione; l Unità Studi e strategie svolge un ruolo di supporto nella elaborazione delle politiche energetiche nei confronti della PA, delle aziende e delle organizzazione industriali, nonché delle Unità programmatiche dell Ente. Sono invece 9 le Unità di staff che assicurano la disponibilità di servizi e la gestione coordinata dei processi, ovvero svolgono attività di supporto e collaborazione nei confronti delle strutture tecniche e dei vertici dell Ente. Nello specifico, le Direzioni Amministrazione, Personale e Affari Legali rispondono a un chiaro mandato sui temi generali legati rispettivamente al bilancio, alle risorse umane, e alla consulenza e assistenza in materia legale; la Direzione Infrastrutture e Servizi garantisce il funzionamento dell Agenzia, assicurando l erogazione dei servizi generali e la gestione degli edifici e degli impianti; la Direzione Committenza rappresenta l Agenzia verso il potenziale mercato dell offerta di ricerca e servizi ad alto contenuto tecnico-scientifico; l Unità Relazioni e Comunicazione sviluppa e gestisce le attività di comunicazione e di relazioni esterne e istituzionali nazionali e internazionali; la Direzione Applicazione delle nuove tecnologie e rapporti con le Università supporta gli organi di vertice dell Agenzia per l analisi e la valutazione degli impatti sull organizzazione conseguenti alla introduzione di nuove tecnologie e cura la diffusione di iniziative con le Università; l Unità Board dei Direttori assicura il coordinamento delle strutture dirigenziali sia tecniche che amministrative per quanto attiene la gestione, la pianificazione e l organizzazione delle risorse; l Ufficio degli Organi di vertice assicura l assistenza agli Organi collegiali, con particolare riferimento alle 1 L operatività e l efficacia del Dipartimento DUEE è differita al momento dell individuazione e nomina del rispettivo Direttore. Nella fase transitoria resta in vigore l attuale Unità Tecnica per l Efficienza Energetica (UTEE). 17

istruttorie sugli atti di competenza, all organizzazione delle riunioni, con l elaborazione di resoconti e verbali, alla gestione delle partecipazioni societarie. I rapporti di interfaccia fra le Unità di staff demandate a fornire Servizi e le Unità programmatiche sono definiti attraverso specifiche Carte dei Servizi di cui l ENEA si è dotata. Completa l organizzazione l Organo Centrale di Sicurezza, che svolge i compiti e le funzioni di protezione e tutela delle informazioni classificate previsti dalla normativa vigente. Figura 4 - Organigramma dell ENEA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Organo Centrale di Sicurezza Presidente Collegio dei Revisori Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo Organismo Indipendente di Valutazione Consiglio di Amministrazione Responsabile Generale della Gestione Vice Direttore Generale Consiglio Scientifico MACROSTRUTTURE TECNICHE UNITA PROGRAMMATICHE Dipartimento Tecnologie Energetiche (DTE) Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare (FSN) Istituto di Radioprotezione (IRP) Unità Certificati Bianchi (UCB) Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali (SSPT) Dipartimento Unità per l Efficienza Energetica (DUEE) * Unità Tecnica Antartide (UTA) Unità Studi e Strategie (STUDI) UNITA DI STAFF Direzione Amministrazione Centrale (AMC) Direzione Personale (PER) Direzione Affari Legali, Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (LEGALT) Direzione Infrastrutture e Servizi (ISER) Direzione Committenza (COM) Unità Relazioni e Comunicazione (REL) Direzione Applicazione di nuove Tecnologie e Rapporti con le Università (ANTRUN) Direzione Board dei Direttori (BOARD) Unità Ufficio degli Organi di Vertice (UVER) * L operatività e l efficacia del Dipartimento DUEE è differita al momento dell individuazione e nomina del rispettivo Direttore. Nella fase transitoria resta in vigore l attuale Unità Tecnica per l efficienza energetica (UTEE) 2.3 I Centri, i Laboratori di ricerca e gli Uffici territoriali Le attività di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico dell ENEA vengono svolte attraverso competenze ad ampio spettro ed avanzate infrastrutture impiantistiche e strumentali dislocate in modo pressoché omogeneo nel Nord, del Centro e del Sud del Paese, presso 9 Centri e 5 Laboratori di ricerca. 18

Il Centro di ricerca rappresenta il luogo in cui vengono svolte le attività programmatiche dell Agenzia, ma anche quello in cui l ENEA opera come punto di riferimento per il territorio, la promozione delle collaborazioni con il mondo scientifico, con il tessuto produttivo e con le istituzioni locali, a vari livelli, sulle tematiche oggetto delle attività che lo caratterizza. I Centri di ricerca annoverano nel loro interno più settori di competenza scientifica e tecnologica multidisciplinari e conferiscono all Agenzia una specialità nel contesto degli enti di ricerca, ma anche la possibilità di legarsi al territorio in modo interconnesso, con una capacità di risposta tempestiva ed efficace alle problematiche locali, come dimostrato in diverse situazioni di calamità naturali o di crisi ambientali e territoriali verificatesi nel Paese. Tabella 3 - Centri di ricerca ENEA Centro di ricerca Ubicazione Settori di ricerca Casaccia Roma Efficienza energetica Fonti rinnovabili Presidio nucleare Ambiente e clima Sicurezza e salute Nuove tecnologie Nuovi materiali Sviluppo sostenibile Innovazione del sistema agro-industriale energetiche Tecnologie N. dipendenti 950 Frascati Roma Fusione nucleare Sorgenti laser Acceleratori di particelle e delle applicazioni delle radiazioni 440 Bologna Trisaia Bologna Rotondella (Matera) Sicurezza dei reattori nucleari Misure e tecniche antisismiche 240 Strumenti per l'analisi e la valutazione delle politiche ambientali Life Cycle Assessment Bioenergia Tecnologie ambientali e tecnologie dei materiali 140 Portici Brasimone Saluggia Napoli Camugnano (Bologna) Crescentino (Vercelli) Fotovoltaico Calcolo scientifico Tecnologie e materiali nei settori della fissione (reattori di IV Generazione) e della fusione nucleare Biomasse ed analisi della filiera legno-energia Analisi, pianificazione e gestione sostenibile del territorio e delle risorse naturali e la conservazione della biodiversità 140 90 57 Brindisi Brindisi Materiali metallici, polimerici e ceramici innovativi per applicazioni strutturali e funzionali 86 19

Tabella 4 - Laboratori ENEA Laboratori Ubicazione Settori di ricerca Ispra Ispra Tecnologie energetiche Faenza Faenza Nuovi materiali Foggia Foggia Fotovoltaico Montecuccolino Bologna Radioprotezione Lampedusa Lampedusa Clima globale Bruxelles Bruxelles L ENEA dispone di una rete consolidata di Uffici territoriali che forniscono consulenza, supporto tecnico-scientifico e servizi specialistici a Regioni, Enti locali e sistema produttivo per assicurare la più ampia e omogenea applicazione della legislazione energetica sul territorio nazionale e, nel contempo, rendono disponibile il patrimonio di conoscenze e i risultati della ricerca dell Agenzia sul territorio. Il ruolo di consulenza e supporto viene svolto attraverso servizi, attività di formazione e informazione, trasferimento di know-how, nell'attuazione delle politiche di miglioramento dell'efficienza energetica a livello locale attraverso, ad esempio, il supporto nella gestione dei Piani d azione per l energia sostenibile e nella pianificazione tecnico economica degli interventi, il coordinamento e lo sviluppo di processi pilota per il miglioramento dell'efficienza energetica nei diversi ambiti locali, il supporto tecnico-scientifico a Regioni e Enti Locali per la pianificazione energetico-ambientale e la gestione di strumenti incentivanti a valenza territoriale. In virtù della dislocazione nelle varie Regioni, gli Uffici territoriali sono in grado di intercettare la domanda proveniente dal territorio e di connetterla con le attività programmatiche e le competenze scientifiche presenti nell Agenzia oltre a svolgere un'importante azione di raccordo tra i decisori del settore pubblico e privato per favorire l'adozione di criteri di sostenibilità energetico-ambientale nei processi di sviluppo locale. La presenza sul territorio rappresenta altresì un osservatorio sull'attuazione dei Programmi Operativi Regionali attraverso la collaborazione con le Regioni nella definizione e nel monitoraggio delle iniziative. Attualmente l'enea è presente con propri Centri di Consulenza Energetica Integrata (CCEI) in 14 Regioni italiane su 20, in 16 sedi, coprendo circa il 70% dell'intero territorio nazionale, di cui circa il 100% delle Regioni del centro e sud Italia. Tra gli obiettivi principali del prossimo triennio c'è il miglioramento in termini di efficacia ed efficienza dei servizi che l'agenzia può offrire alle diverse realtà locali attraverso la realizzazione di una piattaforma informatica per l'implementazione di servizi "innovativi". I primi servizi, già operativi in alcuni territori, sono la Gestione del Catasto regionale degli APE (Attestati di Prestazione Energetica degli edifici) e del Catasto regionale degli Impianti Termici, con il relativo consolidamento dell azione di raccordo tra l'amministrazione locale e quella centrale (attraverso, ad esempio, la gestione del Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE)). Il conseguimento di questi obiettivi si ottiene anche con il rafforzamento della presenza dell Agenzia sul territorio: tra le azioni previste ci sono l apertura di strutture in Lombardia e in Sardegna: due Regioni, per vari motivi, strategiche. 20

D altra parte si proseguirà nell azione di razionalizzazione circa l occupazione degli spazi nei Centri ENEA con il duplice obiettivo di rendere disponibili locali per potenziali affittuari e di ridurre le spese correnti di gestione degli stessi Centri a vantaggio degli investimenti, da rivolgere questi ultimi principalmente all efficientamento degli edifici e degli impianti tecnologici dal punto di vista energetico. Per quanto riguarda gli spazi in locazione riguardanti l Area bolognese, sarà perseguito il graduale abbandono dei locali in affitto per l insediamento presso l Area Tecnopolo-BAT di Bologna in via di realizzazione da parte della Regione Emilia-Romagna, in attuazione degli accordi intercorsi tra ENEA, MiSE e la stessa Regione. Il previsto trasferimento consentirà di dare una risposta razionale e definitiva al riassetto logistico dei Centri emiliani, che dovrebbe coinvolgere anche i laboratori di Faenza e Montecuccolino, i cui locali sono a loro volta in locazione rispettivamente da enti privati e dall Università di Bologna. Per quanto riguarda il Centro di Saluggia, sempre con l obiettivo di ridurre i costi di gestione, sarà verificato l eventuale interesse di SOGIN per una maggiore disponibilità di spazi rispetto a quelli attualmente ricevuti in uso e detenuti in affitto, e si valuteranno ulteriori opportunità di razionalizzazione. Nel corso del 2017 sono stati inoltre stipulati accordi di collaborazione con Kilometro Rosso (Bergamo), Università di Brescia e Environment Park (Torino). In base a questi accordi è in programma nel prossimo triennio una redistribuzione della presenza ENEA nelle regioni Lombardia e Piemonte, oltre ad un rafforzamento degli accordi stipulati con Sotacarbo (Carbonia) per una presenza strutturata dell Agenzia in Sardegna. 21

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3. Il contesto nazionale e internazionale Lo scenario nazionale e internazionale nei settori dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo economico sostenibile, che la legge 221/2015 definisce come ambito delle attività dell ENEA, appare confermare il crescente interesse della politica, degli operatori economici e dei cittadini verso obiettivi, quali la decarbonizzazione dell economia, la sicurezza dei territori, la sostenibilità della produzione energetica, che richiedono non solo un efficace azione normativa ma anche un forte impulso alle attività di ricerca e sviluppo. Sul piano internazionale, nonostante il sostanziale (ma non ancora formale) ritiro dell amministrazione Trump dall Accordo di Parigi sul clima, prosegue l impegno, in particolare a livello U.E., per l attuazione delle connesse azioni di mitigazione. Ne è testimonianza il processo in atto di approvazione ed implementazione del Clean Energy for All Europeans (il cosiddetto Winter package ), l importante pacchetto di proposte di intervento in materia di energia varato dalla Commissione europea nel novembre 2016 anche in attuazione degli impegni assunti nell ambito dell Accordo di Parigi. Il dibattito in corso verte quasi esclusivamente su un eventuale ulteriore rafforzamento degli obiettivi proposti dalla Commissione in materia di efficienza energetica e di decarbonizzazione della produzione energetica; appare quindi attendibile nei prossimi anni un incremento delle attività in tali settori e un rafforzamento della ricerca e dell innovazione per sostenere la leadership europea nell ambito delle tecnologie a basse emissioni di carbonio. Anche sul fronte delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici l iniziativa U.E., basata sulla EU strategy on adaptation to climate change dell aprile 2013, potrà trovare concreta attuazione attraverso i Piani nazionali in corso di approvazione nei prossimi mesi. Continua inoltre a svilupparsi l azione della Commissione U.E. sull economia circolare; dopo l adozione nel dicembre 2015 del Circular Economy Package sono in fase di discussione proposte normative sui rifiuti per ridurre il conferimento in discarica ed incrementare il riciclo ed il riuso, ma anche per intervenire in ogni fase della catena del valore, dalla produzione al consumo, alla riparazione, alla gestione e riutilizzo delle materie prime seconde. Il principale strumento dell U.E. per sostenere la ricerca e l innovazione in tali settori rimane ancora il programma Horizon 2020, ma l iniziativa europea produrrà certamente effetti positivi sulla domanda di R&S pubblica e privata a livello europeo e dei singoli Paesi membri. L Unione Europea è infine molto attiva nel settore della fusione nucleare attraverso il Consorzio Europeo EUROfusion, di cui l ENEA fa parte, e l Agenzia Europea Fusion for Energy (F4E), con l obiettivo della gestione del programma di ricerca europeo, e della realizzazione e sperimentazione di ITER. Tali attività generano importanti ricadute immediate per la competitività dell industria, connesse allo sviluppo di tecnologie innovative. In particolare, la realizzazione della DTT (Divertor Tokamak Test facility), al cui finanziamento contribuirà la comunità europea ed internazionale, è ora in fase avanzata di approvazione e finanziamento. La DTT è stata proposta per dare un contributo fondamentale alla soluzione di uno dei problemi aperti più critici in vista della realizzazione del reattore a fusione: i carichi termici alle pareti. In Italia, in un contesto economico che appare di sostanziale superamento della fase recessiva, nei settori dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo economico sostenibile si sono sommate alle priorità derivanti dalle politiche europee quelle connesse ai tragici eventi sismici e ai gravi eventi climatici che hanno interessato il Paese. Ne è conseguita un intensa l attività sia a livello di 23

programmazione (Strategia energetica nazionale, Piano nazionale integrato in materia di energia e clima, Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, Verso un modello di economia circolare per l'italia) sia a livello normativo (in particolare nei settori dell efficienza energetica e dell antisismica). Gli effetti sul fronte della domanda di ricerca e di servizi avanzati cominciano ad essere evidenti dal lato della domanda pubblica. Significativa in termini di risorse impegnate appare già attualmente (e con importanti prospettive di incremento) l iniziativa del MATTM sulle politiche per la mitigazione e l adattamento sui cambiamenti climatici, anche per ottemperare agli impegni internazionali assunti in termini di sostegno ai PVS, cui l ENEA ha contribuito in misura rilevante. Ulteriori iniziative, sempre con il MATTM, appaiono possibili sul tema dell economia circolare. Altrettanto considerevole è l incremento degli impegni economici (che vede coinvolte numerose amministrazioni centrali e locali) per l efficientamento e la messa in sicurezza degli edifici della P.A. ed in particolare delle scuole; l ENEA è fortemente impegnata in tali attività, nei limiti delle attuali risorse umane, così come, sempre in materia di efficienza energetica, sui nuovi compiti che le sono stati affidati dalla normativa in particolare per il controllo dell efficacia degli incentivi ed il monitoraggio delle imprese. Continua inoltre l attività della Ricerca di sistema, finanziata attraverso le bollette dell energia elettrica e gestita dal MISE, che vede l ENEA tra i principali soggetti attuatori. Ulteriori opportunità sono connesse ai fondi strutturali europei sia in termini di supporto alle attività della Agenzia per la coesione territoriale, con cui l ENEA ha stipulato un apposito accordo, sia in termini di partecipazione ai bandi relativi ai Programmi Operativi Nazionali e Regionali, che in misura crescente puntano alle tematiche energetiche e ambientali. Per completare il quadro della domanda pubblica vanno infine citate le attività, già in corso e con buone prospettive di sviluppo, sia nell ambito dei beni culturali che del trasporto sostenibile (rispettivamente con il MIBACT ed il MIT), nonché quelle con numerosi enti locali su temi che spaziano dal settore dei rifiuti a quello delle smart cities. Nel settore privato invece, nonostante appaia elevata la consapevolezza della valenza strategica dell investimento in tecnologie, processi e prodotti in una prospettiva eco-compatibile, e nonostante risultino in forte crescita gli investimenti in tecnologie ambientali, la domanda di ricerca e di servizi avanzati non sembra ancora svilupparsi in misura adeguata. In sostanza le tipologie di spesa per la protezione ambientale appaiono ancora sbilanciate verso le attività end of pipe rispetto agli investimenti su tecnologie ambientali di processo per rimuovere l inquinamento all origine; nel complesso, quindi, gli investimenti sono prevalentemente orientati ad implementare eco-innovazione generata in altri Paesi piuttosto che a sviluppare ed applicare nuove tecnologie. Naturalmente la responsabilità di tale situazione non può essere imputata esclusivamente alle imprese: occorre studiare e porre in atto nuove e più efficaci modalità per coinvolgere il sistema industriale nelle attività di ricerca e sviluppo essendo di interesse strategico per il nostro Paese riuscire a conseguire un adeguata capacità di eco-innovazione basata su una propria filiera industriale. Sebbene gli strumenti per perseguire tale obiettivo siano certamente di diversa natura (in primo luogo di trattamento fiscale della ricerca industriale) anche l ENEA, che dispone di tutte le competenze necessarie, deve contribuire a supportare il sistema imprenditoriale in tale percorso. 24

4. Le strategie dell ENEA per il triennio 2018-2020 4.1 Gli obiettivi generali dell Agenzia L ENEA ha ormai completato la transizione da una gravosa situazione generata da molti anni di commissariamento ad un assetto in cui l Agenzia dispone di tutti gli strumenti normativi, regolamentari, programmatici e gestionali per operare efficacemente. Infatti, oltre all approvazione degli atti fondamentali per il suo funzionamento (Statuto, Regolamenti) l Agenzia, attraverso una intensa attività di pianificazione (Piano triennale, Piano della Performance, Piano di fabbisogno del personale, Bilancio triennale di previsione, Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, Piano triennale della prevenzione della corruzione) ha individuato per il triennio 2017-2019 gli obiettivi programmatici ed economici ed ha varato un significativo programma di assunzioni necessario non solo per il turn over ma anche per rafforzare le competenze in alcuni settori. In tale transitorio l ENEA ha comunque saputo cogliere gran parte delle nuove opportunità che si sono generate nella domanda di ricerca e di servizi avanzati; ciò grazie in particolare a: un significativo sviluppo dei rapporti con le Istituzioni europee, nazionali (Presidenza del Consiglio, Ministeri) e territoriali per incrementare la quantità e la qualità della ricerca e dei servizi avanzati dell Agenzia verso l intera Pubblica Amministrazione ed i relativi finanziamenti; una riorganizzazione interna che ha consentito di superare la frammentazione delle Unità e dei Servizi, aumentando l efficienza e la responsabilizzazione delle strutture, e di iniziare un percorso di semplificazione di processi decisionali e procedure; un rafforzamento dell immagine dell ENEA presso gli stakeholder ed i media. L evoluzione del contesto nazionale ed internazionale conferma la necessità, nei prossimi anni, di una crescita delle attività dell Agenzia per corrispondere alle nuove esigenze. La strategia generale dell ENEA deve tuttavia assicurare le condizioni affinché tale crescita sia non solo organica ed equilibrata dal punto di vista programmatico, ma anche coerente con i vincoli connessi agli aspetti finanziari e alla disponibilità delle risorse umane. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari si conferma la necessità, nella consapevolezza dei vincoli di bilancio pubblico, di non potere basare la crescita su un incremento del Contributo Ordinario dello Stato, che pure attualmente copre solo poco più del 50% dei costi dell Agenzia, bensì sulla valorizzazione delle competenze dell Ente. Tale strategia, per essere sostenibile nel lungo termine, comporta tuttavia un continuo e rilevante investimento sulle competenze stesse, al fine di mantenere e se possibile incrementare le loro caratteristiche di eccellenza. Questo approccio implica una fondamentale differenza con gli altri enti di ricerca che riguarda la definizione delle scelte programmatiche: non è infatti attuabile un modello in cui, come in altri Enti di ricerca, la programmazione si risolva nella mera definizione dell impiego delle risorse pubbliche ed in cui le scelte siano operate autonomamente solo sulla base di valutazioni scientifiche (salvo provare successivamente a trasferire i risultati delle ricerche). L unico modello programmatico applicabile all ENEA è un modello di Agenzia, in cui occorre attribuire pari valore alla domanda, intesa come esigenze di ricerca e di servizi avanzati del Paese, ed all offerta, intesa come capacità dell Ente sia di svolgere le attività in modo efficiente (in 25

termini di costi e di tempi), sia di sviluppare al proprio interno le competenze di eccellenza necessarie. Tale modello è stato applicato negli ultimi anni con significativi risultati in termini di sviluppo qualitativo e quantitativo dei rapporti finanziari e programmatici in particolare con la P.A., e certamente esistono i presupposti affinché tale tendenza continui e si rafforzi nei prossimi anni. Particolare rilievo possono assumere, in tale ambito, i progetti orizzontali o di interesse comune, ovvero i progetti che coinvolgono una pluralità di competenze, tutte disponibili nell ambito delle strutture dell Agenzia, in un determinato ambito territoriale o tematico; si tratta infatti di progetti in cui è possibile valorizzare la capacità dell Agenzia, per certi versi unica, di intervenire integrando un ampio ventaglio di tecnologie. A fronte di tale quadro certamente positivo dell evoluzione dell Agenzia, permangono tuttavia alcune criticità. In primo luogo appare sempre più evidente che per proseguire su un percorso di crescita delle attività non è più sufficiente agire sul fronte dell acquisizione di nuove commesse di ricerca o di servizio, ma occorre intervenire anche sul fronte della reale capacità della struttura dell ENEA di svolgere con adeguata efficienza, qualità e tempestività l ulteriore carico di lavoro. La disponibilità di adeguate risorse umane rappresenta ormai uno dei principali vincoli per le attività dell ENEA; tale vincolo non solo incide sull effettiva esecuzione delle attività programmatiche in corso, ma soprattutto sulla possibilità di sviluppare nuove iniziative. Al riguardo occorre considerare che nel corso del triennio 2018-2020 sono previste ulteriori 296 cessazioni dal servizio. Il dato può ritenersi ragionevolmente consolidato per il solo anno 2018, per il quale sono previste 112 cessazioni, sia per pensionamenti di vecchiaia che per raggiungimento dei requisiti richiesti per la cosiddetta pensione anticipata. Le previsioni relative al 2019 (61) ed al 2020 (123) includono le attese modifiche normative in termini di aspettativa di vita che determineranno una variazione della distribuzione delle cessazioni per pensionamento, su base annua, senza incidere sostanzialmente sulla previsione complessiva. Attualmente, in coerenza con il piano di fabbisogno 2017-2019 (che consentiva sino a 171 assunzioni nel corso del 2017) sono state bandite procedure concorsuali, riservate od aperte, per l assunzione di oltre 160 nuovi dipendenti (al netto di quelli già acquisiti per mobilità volontaria od obbligatoria); tali assunzioni, tuttavia, saranno operative non prima di alcuni mesi. Nel corso del 2018 l Agenzia, oltre a proseguire nel reclutamento dall esterno per concorso pubblico, con le eventuali riserve consentite dalla vigente normativa sarà chiamata alla prima applicazione della norme per il superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni introdotte dall art. 20 del d.lgs. 25 maggio 2017, n. 75. Inoltre, come già anticipato nel precedente piano di fabbisogno, occorrerà destinare una aliquota delle assunzioni 2 allo sviluppo professionale del personale inquadrato nei livelli I-III, anche avvalendosi di procedure selettive interne 3. 2 Determinate ai sensi del secondo comma, dell art. 9 del d.lgs. 25 novembre 2016, n. 218. 3 Consentite dall art. 22 del medesimo d.lgs. n. 75 del 2017. 26

Anche per il personale inquadrato nei livelli IV-VIII dovranno essere poste in essere le azioni (inclusa, se prevista, la definizione di accordi con le organizzazioni sindacali) volte a riconoscere l acquisizione di accresciuta professionalità nell ambito delle previsioni contrattuali collettive. Nel complesso, dunque, dopo un 2017 in cui si registrerà una ennesima riduzione del numero medio del personale in servizio, nel 2018 dovrebbe iniziare una inversione di tendenza i cui effetti sulle attività, tuttavia, potranno essere rilevanti solo a partire dall anno successivo tenendo conto dei tempi necessari per un efficace inserimento nelle strutture. Il 2018 sarà quindi un anno in cui ancora occorre tener conto del vincolo delle risorse umane nel dimensionamento degli obiettivi programmatici delle strutture. Sempre al fine di incrementare la capacità operativa della struttura dell ENEA è poi possibile intervenire ulteriormente sull efficienza delle procedure, sia dal lato dell acquisizione delle attività (contratti), che della spesa. Nel primo caso occorre snellire e semplificare le procedure che riguardano i contratti stipulati dalla P.A. e quelle relative alla costituzione di soggetti (consorzi, ecc.) partecipati da privati per la partecipazione a bandi nazionali ed internazionali; per entrambe le fattispecie sembra tuttavia necessario anche un intervento normativo. Nel caso degli acquisti occorre ottimizzare l utilizzo delle risorse amministrative interne per evitare che la dimensione sottocritica di alcune unità comporti un rallentamento delle attività. Una seconda criticità su cui occorre intervenire con iniziative di largo respiro è il rilevante disequilibrio attualmente esistente tra le attività svolte a favore della P.A. e quelle per il settore privato. Sebbene la P.A. rappresenti e debba rimanere una assoluta priorità per l Agenzia, non vi è dubbio che l iniziativa verso il settore privato debba essere rafforzata. L ENEA fino ad oggi non è stata certamente inerte su tale tematica; in particolare: è stato rinnovato il modo di presentare l ENEA al mondo imprenditoriale mettendo a disposizione in modo chiaro e fruibile la ricchezza del patrimonio di competenze dell Agenzia per creare nuove occasioni di lavoro congiunto, teso alla crescita tecnologica del tessuto produttivo; sono state organizzate numerose occasioni di incontro a livello territoriale con associazioni industriali anche settoriali; sul piano organizzativo è stata istituita una apposita unità di trasferimento tecnologico nell ambito della Committenza, con l obiettivo non solo di promuovere ancora più efficacemente le attività di ricerca e i servizi dell ENEA, ma anche di ridurre gli oneri burocratici e relazionali delle Unità tecniche attraverso una più efficiente centralizzazione delle competenze specialistiche comunque indispensabili. Tutto ciò non è stato sufficiente fino ad oggi a conseguire i risultati attesi ed occorre quindi agire su due ulteriori direttrici. La prima è quella di un avvicinamento fisico dei laboratori dell ENEA alle aree territoriali di maggiore rilevanza dal punto di vista industriale: attraverso accordi con alcune Associazioni industriali territoriali e le maggiori Università locali è necessario, con la dovuta gradualità, localizzare nuovi centri di ricerca nelle aree dove più facilmente possono essere sviluppate nuove attività di ricerca in piena sinergia con le imprese. Le prime iniziative in questa direzione sono state 27