BOLLETTINO AGROMETEOROLOGICO N 37 del 16/11/2017 www.saporidivallecamonica.it uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it SEGRETERIA TELEFONICA 0364/324077: 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI www.galvallecamonicavaldiscalve.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: http://www.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/previsionimeteo/meteolombardia/pagine/default.aspx VENERDI 17 NOVEMBRE SABATO 18 NOVEMBRE DOMENICA 19 NOVEMBRE Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da tempo instabile con precipitazioni diffuse nella giornata di domenica. PRECIPITAZIONI IN VALLE CAMONICA COMUNE MM/SETTIMANA MM/MESE MM/ANNO PONTE DI LEGNO 0 13,2 840 EDOLO 12,4 60,7 1071,5 CAPO DI PONTE 50,3 86,1 1114,3 LOSINE 13,2 22,8 1033,9 DARFO BOARIO TERME 20,8 46,6 1071,8 PROVAGLIO D ISEO 21,6 74,7 973,1
VITE ZONA 1: ARTOGNE GIANICO DARFO B.T. - PIANCOGNO ZONA 2: BERZO INFERIORE BIENNO CIVIDATE CAMUNO ESINE BRENO (MEZZARRO); ZONA 3: MALEGNO BRENO (MONTEPIANO) - LOSINE; ZONA 4: CERVENO CETO ONO SAN PIETRO CAPO DI PONTE - SELLERO PRATICHE COLTURALI POTATURE Il periodo in cui viene effettuata la potatura invernale è un fattore che certamente condizionerà, in primavera, il germogliamento delle piante: PRIMA DI INIZIARE LE POTATURE ATTENDERE ALMENO CHE SIANO CADUTE TUTTE LE FOGLIE. Infatti un taglio precoce interrompe la traslocazione autunnale di sostanza di riserva nel tronco e nelle radici. Inoltre è buona norma ATTENDERE ALMENO LE PRIME GELATE: in caso di prolungate gelate nel corso dell inverno, con possibile danneggiamento delle gemme, sarà comunque possibile riconoscere le gemme colpite e comportarsi di conseguenza. Le piante più vecchie risultano più resistenti all azione disidratante del gelo e della bassa umidità atmosferica che può verificarsi nel corso dell inverno. I vigneti più giovani, invece, sono quelli più esposti all azione negativa del clima invernale, a seguito della loro grande attività vegetativa e della conseguente formazione del legno, non sempre perfetta. Per questo motivo i vigneti giovani, ed i vigneti stressati, si avvantaggiano di una potatura che NON sia precoce (potare dopo la fine di gennaio). MANUTENZIONE VECCHI VIGNETI Conviene sempre cercare di mantenere efficienti i vigneti vecchi, purché sani ed impostati razionalmente. Uve provenienti da vigneti vecchi ben gestiti danno vini migliori rispetto a quelli ottenuti da vigneti giovani. Se si esegue una corretta manutenzione annuale dei vigneti, rimpiazzando sempre le viti morte o malate, nessun vigneto diventa mai troppo vecchio, con il vantaggio evidente che, grazie alla maggiore età media delle piante, le uve ottenute saranno di qualità superiore. NUOVI IMPIANTI Si ricorda che per la realizzazione di impianti con materiali su richiesta è indispensabile PRENOTARE le combinazioni clone/portinnesto il prima possibile, per gli impianti 2018. Su terreni non troppo compatti, si può preparare il terreno in vista di impianti primaverili: l azione combinata del gelo/disgelo agevola la disgregazione delle zolle e la creazione di uno strato ben aerato ed esplorabile dalle radici LEGNO NERO Lo Hyalesthes obsoletus (vettore del legno nero) sverna sulle radici di ortica, convolvolo e artemisia. Rimuovendo tali essenze si riduce la presenza dell insetto. In questo periodo rimuovere manualmente o meccanicamente le essenze citate.
MELO ZONA 0: SEBINO ZONA 1: DA ARTOGNE A PIANCOGNO; ZONA 2: DA ESINE A CETO ; ZONA 4: DA CETO A EDOLO FASE FENOLOGICA Siamo nella fase di post raccolta. In alcune zone siamo giunti alla fase di inizio caduta foglie. SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA (IN VERDE PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI) CANCRI Fig. 2: Cancri su piante di melo In caso si abbiano piante affette da queste patologie si consiglia, dove possibile, di asportare le parti infette. E possibile nei casi più gravi effettuare dei trattamenti a base di rame a metà caduta foglie. NUOVI IMPIANTI Schema per realizzazione di impianto di melo. la un L ancora può essere distanziata fino a 1,5 metri dal palo. I pali di testa possono essere inclinati leggermente. Si consiglia il portainnesto M9 T337 per la sua scarsa attività pollonifera.
PICCOLI FRUTTI ZONA 0: SEBINO ZONA 1: DA ARTOGNE A PIANCOGNO; ZONA 2: DA ESINE A CETO ; ZONA 4: DA CETO A EDOLO ZONA 5: DA EDOLO A PONTE DI LEGNO PRATICHE COLTURALI LAMPONE: si ricorda di piegare i tralci tra le file, vicino al terreno, per evitare danni da disseccamento invernale delle gemme. NUOVI IMPIANTI MIRTILLO: Quando si pensa alla realizzazione di un impianto di mirtillo, per prima cosa bisogna effettuare le analisi del terreno, in quanto la specie richiede condizioni particolari, soprattutto per quel che riguarda il Ph che deve essere compreso tra 4,5 e 5,5. In caso contrario effettuare l impianto fuori suolo in vasi da 110-130 litri. Se il Ph del terreno non è idoneo si ha il rischio di morte della pianta entro 3-4 anni, con scarsa produzione e qualità medio-bassa. Fig. 3: Pianta di mirtillo messa a dimora in un terreno non idoneo, si noti la limitata crescita Sopra si vede una pianta al 3-4 anno in suolo poco adatto alla coltivazione, a fianco si può vedere lo sviluppo di una pianta ingrossata messa a dimora in vaso da 110 litri dopo 6 mesi dal trapianto. Il terriccio da mettere nei vasi è torba acida Fig. 4: Pianta professionale in dall impianto di mirtillo ad uso vaso dopo 6 mesi
OLIVO ZONA 1: DA PIANCAMUNO A GIANICO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A PIANCOGNO; ZONA 3: DA ESINE A MALEGNO; ZONA 4: DA BRENO A ONO SAN PIETRO ZONA 5: DA CAPO DI PONTE A DEMO FASE FENOLOGICA Maturazione PRATICHE COLTURALI Si raccomanda di attendere la fine dell inverno prima di effettuare le operazioni di potatura per non esporre le piante ai danni del gelo invernale. Il periodo ottimale per effettuare le operazioni di potatura è fine inverno inizio primavera (mesi di marzo e aprile) quando il rischio di incorrere in danni da gelo è basso. Potare le piante prima dell inverno induce nelle piante una ripresa vegetativa che le rende molto più suscettibili a subire forti danni in caso di temperature inferiori allo zero. SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA (IN VERDE PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI) Consigliamo, a chi avesse terminato le operazioni di raccolta, di intervenire con un prodotto rameico per la disinfezione delle ferite causate da pettini, abbacchiatori e altri strumenti di raccolta. Tale intervento avrà anche la finalità di indurire i tessuti favorendo la stasi vegetativa della pianta di modo da affrontare in maniera più efficace la stagione invernale. L intervento con prodotti rameici avrà anche la finalità di prevenire eventuali attacchi di patogeni fungini e batterici quali Occhio di Pavone, piombatura, Lebbra e Rogna. Si raccomanda di bagnare bene le chiome e di effettuare i trattamenti nelle ore più calde della giornata. Ricordiamo che i prodotti a base di rame sono consentiti anche in agricoltura biologica. Figura 3 e 4: classici sintomi di occhio di pavone. Nella fig. 4 si notino molteplici attacchi da parte del fungo.
CONSERVAZIONE DELL OLIO Si consiglia di porre la massima attenzione alle modalità di conservazione dell olio mettendo in pratica tutte quelle strategie atte a conservare nel tempo le caratteristiche del prodotto. Porre l olio in un ambiente fresco e asciutto preferibilmente in recipienti di acciaio inossidabile, ben colmi e chiusi ermeticamente, in modo da ridurre il contatto del prodotto con l ossigeno. È consigliabile filtrare il prodotto in modo da stabilizzarlo nel tempo e prevenire l insorgenza di difetti nell olio determinati dal deposito nei recipienti (morchia). Un olio si conserverà a lungo quando sarà: - Filtrato - Conservato in un luogo fresco (12-18 C) - Non esposto alla luce (utilizzare contenitori di acciaio inox, latta o vetro scuro) - Esposto il meno possibile all ossigeno (l ideale è imbottigliare tutto l olio il prima possibile di modo che il contatto con l ossigeno sia ridotto al minimo) NON PORRE MAI L OLIO IN CONTENITORI DI PLASTICA Chiunque riscontrasse particolari sintomatologie nei propri oliveti, come disseccamenti improvvisi e repentini degli apici o di intere porzioni di pianta, è vivamente pregato di contattarci al fine di programmare un sopralluogo. Per informazioni: uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it Si ricorda che il martedì e il giovedì pomeriggio dalle ore 13:00 alle ore 17:00 è attivo lo Sportello Frutticoltura del Centro Servizi GAL presso gli Uffici del Servizio Agricoltura della Comunità Montana di Valle Camonica. In questa sede saranno disponibili i tecnici incaricati per rispondere gratuitamente alle problematiche riscontrate dai produttori.