Le magistrature e le istituzioni della respublica romana e nella Repubblica Italiana 1
Quando la monarchia crollò, la figura del re venne sostituita da un articolato sistema di magistrature. 1. 2. Qual era il significato del termine magistratura nell antica Roma? Qual è invece il significato attuale? 2
Nell antica Roma Magistratus, magistratus in latino significa carica politica. La magistratura nell antica Roma è dunque la carica politica (console, pretore ecc.) ossia carica pubblica, individuale o collegiale, solitamente a carattere elettivo e di durata limitata nel tempo. Il magistrato è invece colui che la esercita. In senso moderno il termine magistratura indica un insieme di persone con competenze giurisdizionali (ossia di giudici che vigilano sul rispetto delle leggi e delle norme giuridiche e che ne perseguono e sanzionano le violazioni) in campo civile, penale, costituzionale e amministrativo. Il magistrato è colui che a vario titolo esercita competenze giurisdizionali (è giudice in un processo, è pubblico ministero ecc. ) 3
La respublica romana nacque all indomani del 509 a.c. dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo e la fine della monarchia 4
Non nacque di colpo, ma si formò lentamente nel corso di un paio di secoli (VI-IV sec. a.c.) attraverso successivi aggiustamenti e correzioni, alcuni dei quali, come l istituzione del tribunato della plebe, produssero cambiamenti significativi. 5
Quali erano le funzioni del senato? Perché era un organo di governo importante? 6
Il senato era composto da ex-magistrati che restavano in carica a vita. 1.Deliberava in merito alla pace e alla guerra. Era l organismo che rappresentava Roma di fronte agli altri stati. 2.Dirigeva la politica finanziaria dello Stato (autorizzava le spese, controllava i bilanci). 3.Esaminava i progetti di legge presentati dai magistrati prima della loro votazione nei comizi. 4.Nei momenti di pericoli poteva concedere poteri straordinari ai consoli oppure designare un dittatore. 7
Perché il senato era un organo di governo importante 8
il SENATO era l unico organo dello Stato in grado di governare e di garantire la stabilità della respublica. Il senato rappresentò il vero cuore della respublica e il baricentro della vita politica almeno fino all età di Mario e di Silla (prima guerra civile, II-I sec. a.c.). 9
Che differenza c è tra l antico senato romano e quello attuale (della nostra repubblica)? 10
tutti esponenti della classe aristocratica. Organo del PARLAMENTO la carica è elettiva Poteri: a)delibera in materia di pace e guerra (politica estera); 2)Rappresenta la respublica. 3)Dirige la politica finanziaria. 4)Esamina i progetti di legge prima della loro votazione nei comizi. 5)Può concedere poteri straordinari ai consoli oppure nominare un dittatore (nei momenti di pericolo). Funzioni: 1)legislativa: formula, esamina e discute le leggi. Perché una proposta legislativa diventi legge, occorre che sia approvata dal Senato e dalla Camera congiuntamente. 2)Funzione di controllo: controlla e indirizza le scelte e l operato del Governo. 11
la respublica romana non può definirsi una vera e propria democrazia. Perché? 12
La repubblica romana era di tipo aristocratico o oligarchico, poiché il potere era nelle mani del senato e delle magistrature maggiori, espressione della classe patrizia. 13
Pur essendo respublica, letteralmente «cosa pubblica», l antica repubblica romana non era democratica, bensì oligarchica e aristocratica. Cosa intendevano dunque gli antichi Roma con il termine «respublica»? 14
Per gli antichi Romani la respublica è lo stato governato dal popolo (= cittadini maschi appartenenti per lo più alla classe aristocratica che partecipano attivamente alla vita politica diventando magistrati oppure attraverso le elezioni nei comizi) e dal senato (SPQR). Lo stato è definito «res publica», cioè «cosa di tutti = del popolo», perché non è retto da un monarca che accentra tutti i poteri nella sua persona, ma è governato da un articolato sistema di magistrature 15
Cosa intendiamo oggi con il termine «repubblica»? Cos è una repubblica? 16
In età moderna la repubblica è una forma di governo in cui il potere è detenuto a)da un singolo capo (capo dello Stato) eletto a suffragio universale. 2)o da un insieme di cittadini eletti direttamente DAL POPOLO Repubblica democratica (elezioni a suffragio universale) Repubblica presidenziale 17
Quali sono i requisiti fondamentali perché uno stato oggi possa dirsi «democratico»? 18
Requisiti fondamentali di un ordinamento democratico 1.Libere elezioni: i governanti sono scelti dal popolo attraverso libere elezioni a suffragio universale. 2.Pluralismo politico: i cittadini hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni, di criticare il governo e di organizzarsi in partiti. 3.Lo stato democratico è uno stato di diritto: i governanti sono sottoposti alle legge e possono essere messi sotto processo se non la rispettano. 19
La repubblica presidenziale è una forma di governo in cui il potere esecutivo si concentra nella figura del Presidente che è sia il capo dello Stato sia il capo del governo, eletto direttamente dai cittadini e forma il suo governo. Il Parlamento, eletto indipendentemente dal Presidente, è il solo titolare del potere legislativo. Un esempio di repubblica presidenziale: gli Stati Uniti d'america 20
La repubblica federale è invece un'unione di stati che sono autonomi, ma devono sottostare a delle leggi prese con democrazia. La Germania vede il Bundesrat, cioè la camera degli Stati federati della Germania. La differenza col sistema vigente negli Stati Uniti d'america, sta nel fatto che, mentre il senato americano è eletto a suffragio universale, il Bundesrat è invece nominato dai governi degli Stati federati. Il cancelliere federale è il capo del governo tedesco, decide le linee guida della politica del governo federale. 21
Ancora oggi ci sono: le monarchie costituzionali: In alcuni Stati europei come la Spagna, il Belgio, la Gran Bretagna, l'olanda, la Svezia, la Danimarca, la Norvegia esistono ancora re e regine. La carica dei sovrani è ereditaria, si trasmette cioè nell'ambito della famiglia. Tuttavia i sovrani di oggi non hanno più, tutti i poteri nelle loro mani, ma li dividono con altri organi. 22
Esistono ancora oggi gli Stati dittatoriali: il potere è esercitato con la forza e, a volte, con la violenza da un'unica persona (il dittatore). Chiunque si oppone alle idee di chi governa può essere imprigionato, torturato o ucciso. In questi Stati non si tiene alcun conto della volontà del popolo. Questo, per esempio, accadde in Germania quando Hitler prese il potere. 23
Il nostro ordinamento 24
La Costituzione italiana è entrata in vigore il 1 gennaio 1948, in essa sono contenuti tutti i principi fondamentali e gli ideali in cui il nostro popolo crede. 25
Il Presidente della Repubblica è 'custode' della Costituzione ed è il capo dello Stato. Egli vigila affinché quello che è scritto nella Costituzione venga osservato da tutti gli organismi dello Stato. Il presidente della Repubblica nomina il capo del Governo e, su sua proposta, i ministri. Il presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento e dura in carica per sette anni. Ogni cittadino italiano può essere eletto presidente: basta avere compiuto cinquant'anni e godere dei diritti civili e politici. 26
Sergio Mattarella 27
QUIRINALE 28
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Il nostro ordinamento è quello di uno Stato moderno, formato da tre organismi diversi, che esprimono tre poteri diversi e autonomi: il Parlamento, potere legislativo, che fa le leggi; il Governo, potere esecutivo, che le applica e vigila affinché vengano rispettate; la Magistratura, che amministra la giustizia, per esempio punendo chi viola le leggi stesse. 32
Il Parlamento è eletto dai cittadini e quindi rappresenta la volontà del popolo. Il principale compito è quello di fare le leggi. Altro compito del Parlamento è quello di controllare l'attività degli altri organi dello Stato, per esempio, l'attività del Governo. Il Governo deve avere infatti la fiducia del Parlamento, questo deve approvarne l'azione: se il Parlamento non concede la fiducia quando il Governo la richiede, attraverso una votazione, il Governo cade. 33
Il Parlamento italiano è composto da cittadini eletti nelle elezioni politiche, ha sede a Roma ed è bicamerale, è cioè composto da due Camere: 1) la Camera dei deputati, che si riunisce a Palazzo Montecitorio. 2) Il Senato che si riunisce a Palazzo Madama 34
Laura BOLDRINI 35
Palazzo Montecitorio 36
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Il SENATO si riunisce a Palazzo Madama, è composto da 315 senatori. I senatori non sono tutti eletti: cinque senatori a vita sono nominati dal presidente della Repubblica e tutti gli ex presidenti della Repubblica hanno diritto alla carica di senatori a vita. 39
Pietro GRASSO 40
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il Governo rappresenta il potere esecutivo, che applica le leggi e vigila affinché vengano rispettate. Il Governo è composto dal presidente del Consiglio dei ministri e dai ministri. Il presidente è il capo del Governo; per esercitare la sua guida si avvale dei ministri, di sua scelta, che si occupano ognuno di un settore della pubblica amministrazione. Il Governo impone e riscuote le tasse e utilizza il denaro pubblico per i servizi da offrire ai cittadini e per il benessere del paese. 44
PRESIDENTE Matteo RENZI 45
SEDE del GOVERNO è PALAZZO CHIGI 46
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La MAGISTRATURA La magistratura della Repubblica Italiana È depositaria del potere giudiziario amministra la giustizia, per esempio punendo chi viola le leggi stesse. Costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere, secondo quanto sancito dall'art. 104 della Costituzione della Repubblica Italiana. I magistrati ordinari sono titolari della funzione giurisdizionale, che amministrano in nome del popolo. 50
L'organo di autogoverno della magistratura è il Consiglio superiore della magistratura, organo di rilievo costituzionale, presieduto dal Presidente della Repubblica. 51
Palazzo dei Marescialli in piazza dell Indipendenza 52
I giudici si distinguono fra loro soltanto per la diversità delle di funzioni giurisdizionali. Gli organi della magistratura ordinaria si differenziano secondo che agiscano in sede civile (controversie tra cittadini) o penale (accertamento e punizione di reati). 53
Il compito dei GIUDICI è stabilire chi ha torto e chi ha ragione nelle controversie e giudicare chi è accusato di aver violato le leggi. La Costituzione italiana prevede che ogni cittadino, accusato di aver violato la legge, sia considerato innocente fino alla condanna definitiva I giudici in Italia non sono eletti, ma nominati sulla base di concorsi. 54
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