Stati generali del Biogas Workshop La riforma della PAC: colture di integrazione e PSR Il Biogas in ambiente mediterraneo: quali opportunità dalla riforma della PAC Biagio Pecorino (pecorino@unict.it)
IL BIOGAS AL SUD: LO SCENARIO 1. Le regioni meridionali sono state da sempre il crocevia della cultura e della civiltà mediterranea 2. Le produzioni agro-alimentari mediterranee offrono una variabilità significativa di specie vegetali, di produzioni animali e di alimenti e sono alla base della dieta mediteranea 3. L agricoltura del Sud Italia, in particolare, è caratterizzata da una molteplicità di: imprese di medie/grandi dimensioni (seminativi ma anche colture specializzate); imprese piccole, con costi fissi poco comprimibili, che stanno puntando alla produzione di beni ad alto valore unitario (prodotti tipici, di nicchia, biologico, ecc.), con caratteri distintivi. 4. Diffusi terreni «marginali» abbandonati o sotto-utilizzati (anche irrigui) a causa di: infrastrutture carenti, effetto della PAC al 2014, ecc. 5. Presenza di sottoprodotti delle filiere del Sud (sanza, pastazzo, vinacce, ecc.) che attualmente sono sottoutilizzate o comportano costi rilevanti sotto il profilo economico (fino a 40 euro/t) ed ambientali (trasporti oltre i 300 km per il loro impego/smaltimento)
IL BIOGAS AL SUD: LE DOMANDE Università degli Studi di Catania Ad esempio, perché non si è diffuso il biogas al Sud in presenza di una T.O. nazionale? Il rapporto impianti /SAU è: - 2.500 in Lombardia - 900.000 in Sicilia Il sistema agroalimentare del mezzogiorno e della Sicilia in particolare è pronto ad affrontare la sfida? e le imprese delle aree interne? Quale ruolo per l impresa agricola? Quale figure di imprenditori? Quali minacce e quali i principali problemi? Quali opportunità di sviluppo? 3
IL BIOGAS. QUALE RUOLO PER L IMPRESA AGRICOLA? Il biogas per l impresa agricola del Sud Italia: può determinare un efficiente uso del suolo agricolo, essendo in grado di utilizzare non solo biomasse vegetali, ma anche effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e agroindustriali, garantendo quindi la possibilità di rendere risorsa quelle che sono sostanze residuali altrimenti destinate allo smaltimento. Interessa quindi la produzione agricola (rotazioni con il grano duro al SUD, ad esempio), gli allevamenti, l industria agroalimentare anche del sud Italia (ad esempio caseifici, cantine, frantoi, impianti trasformazione agrumi, ecc.). Strumento per fare «sistema» (carenza di rapporti fra diverse componenti della filiera) e riposizionare l imprenditore agricolo. Consente di incrementare la sostanza organica nei suoli grazie allo spandimento del digestato
LA GRANDE MINACCIA: LE INCOGNITE AUTORIZZATIVE In alcune aree del Paese le procedure autorizzative per costruire e per gestire gli impianti sono «complesse». Conseguenze principali: costi aggiuntivi, tempi indefiniti, maggiori alee sulla redditività dell investimento, difficoltà sulla bancabilità, ecc.. Quali cause: mancanza di una legislazione chiara, puntuale, unica per l intera nazione; connessioni alla rete elettrica complesse e costose a causa di collegamenti insufficienti in aree rurali; piani energetici ambientali approvati dalle regioni: una babele che non fa bene all economia in generale e agli imprenditori del sistema agroalimentare (ad esempio, la Regione siciliana ha emanato una norma di riferimento limitando la procedura PAS a soli 100 metri cubi/ora)
PRINCIPALI PROBLEMI DA AFFRONTARE Per i prossimi anni, l opzione delle energie rinnovabili come integrazione del reddito con un prezzo definito e potenzialmente garantito, potrebbe costituire per gli imprenditori agricoli una situazione di certezza che aveva determinato la crescita della produzione prima degli anni novanta. Definire le opportune garanzie contrattuali fra imprenditori agricoli ma anche con altri partner della filiera (quali contratti?) Nel lungo periodo è auspicabile che l innovazione tecnologica metta a disposizione soluzioni mirate anche per i territori del Sud Italia per migliorare i rendimenti nelle diverse fasi della filiera agroenergetica Definizione delle norme ai diversi livelli
LA PAC 2014-2020 ED IL BIOGAS Introduce uno stimolo all introduzione di una rotazione: non solo grano duro e leguminose ma anche altre colture in rotazione a ciclo autunnovernino (sulla, ad es.) e secondi raccolti (sorgo) per costituire una valida soluzione per l alimentazione del digestore Supera alcuni problemi del passato che prevedevano incentivi per non coltivare nulla (set-aside obbligatorio o volontario, o conversione di seminativi in pascoli, ecc.) Punti di domanda sull applicazione nelle varie aree: Lìimprenditore agricolo tenderà a polverizzare le aziende per evitare i limiti del greening? Quali soluzioni per acquisire il massimo degli aiuti pubblici e la remunerazioni delle coltivazioni? Può determinare una positiva aggregazione fra imprese (accordi di rete?) fra produttori ed utilizzatori delle biomasse nel medio periodo che intendono rispettare gli obblighi ma conseguire delle remunerazioni dal mercato. Alternativa tra «abbandono» e «rinverdimento»
Definire il quadro di riferimento sul biometano per affrontare analisi economiche che diano risposte chiare e certe su: approvvigionamento della biomassa esercizio impianto; produzione di energia e relativa modalità di vendita Gestione del digestato ATTESE COMUNI Il Biometano potrebbe costituire una solida prospettiva di sviluppo al Sud poiché consente di superare il problema della connessione alla rete elettrica e l eccesso di energia termica poco utilizzabile per gran parte dell anno nelle imprese del Sud Italia. La missione dovrebbe essere integrare i diversi redditi senza trascurare il mercato dei prodotti alimentari anzi con le energie rinnovabili (solare, minieolico, biomassa) si può meglio competere
Grazie per l attenzione Biagio Pecorino (pecorino@unict.it)