Forze e campi magnetici (introduzione)

Documenti analoghi
Il campo magnetico. n I poli magnetici di nome contrario non possono essere separati: non esiste il monopolo magnetico

Lez. 20 Magnetismo. Prof. Giovanni Mettivier

Magnete. Campo magnetico. Fenomeni magnetici. Esempio. Esempio. Che cos è un magnete? FENOMENI MAGNETICI

I.S.I.S.S. A. Giordano Venafro (IS) Appunti di Fisica n. 3

MAGNETISMO. Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio).

Elettromagnetismo (4/6) Magnetismo Lezione 22, 18/12/2018, JW ,

Fenomeni Magnetici. Campo Magnetico e Forza di Lorentz. Moto di cariche in campo magnetico. Momento e campo magnetico di una spira.

Elementi di Fisica 2CFU

CAMPO MAGNETICO Proprietà della magnetite (Fe 3 O 4 ): attira a sé materiali ferrosi o altre sostanze dette magnetiche Poli del magnete = parti in

CORSO DI BIOFISICA IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO

Il campo magnetico. Le prime osservazioni dei fenomeni magnetici

CAPITOLO 6 CAMPI MAGNETICI

Il campo magnetico. Non esiste la carica magnetica (monopoli magnetici) Due modi per creare campi magnetici: elettromagnete:

Nuova Forza. La forza Gravitazionale è attrattiva ed agisce su ogni MASSA La forza elettrica è attrattiva o repulsiva ed agisce sulle CARICHE

Campo magne*co F B. Il verso della forza di deviazione è tale che i vettori F, v, B (in quest ordine) formano una terna destrorsa.

Campo magnetico terrestre

IL CAMPO MAGNETICO. V Classico Prof.ssa Delfino M. G.

CAPITOLO 6 CAMPI MAGNETICI

Interazioni di tipo magnetico

Fenomenologia Forza magnetica su carica in moto e definizione di campo magnetico Forza magnetica su conduttore percorso da corrente

Interazioni di tipo magnetico II

Unità 8. Fenomeni magnetici fondamentali

Lezione 9 Forze e campi magnetici

Il magnetismo magnetismo magnetite

Corso di fisica generale con elementi di fisica tecnica

CAPITOLO 6 CAMPI MAGNETICI

P I P I 100W P R. eff. Veff. eff. eff

Interazioni di tipo magnetico II

DE MAGNETE. 1. Fino al 1820

S N S N S N N S MAGNETISMO

FENOMENI MAGNETICI NATURALI

Il campo magnetico. 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz

Nuova Forza. La forza Gravitazionale è attrattiva ed agisce su ogni MASSA La forza elettrica è attrattiva o repulsiva ed agisce sulle CARICHE

Il magnetismo. Il campo magnetico

Cap 6.1- Campi magnetici

Unità 9. Il campo magnetico

CAPITOLO 1 ELETTROSTATICA

Campo magnetico. in direzione uscente dalla pagina. in direzione entrante nella pagina

Corso di fisica generale con elementi di fisica tecnica

Esercizi di magnetismo

Per casa. [ 2, N, uscente]

Campi magnetici generati da corrente

CAPITOLO 6 CAMPI MAGNETICI

SCHEDARIO: I FENOMENI MAGNETICI: IL CAMPO MAGNETICO

Filo percorso da corrente

df = I dl B df = dq v B

QUINTA LEZIONE: corrente elettrica, legge di ohm, carica e scarica di un condensatore, leggi di Kirchoff

Magnetostatica. Indice. Mauro Saita Versione provvisoria. Novembre 2017.

Esistono alcune sostanze che manifestano la capacità di attirare la limatura di ferro, in particolare, la magnetite

CORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU FORZA DI LORENTZ E LEGGE DI BIOT SAVART Docente: Claudio Melis

PROGETTO DI FISICA 2004/2005 CAMPO ELETTRICO E CAMPO MAGNETICO

FISICA SPERIMENTALE II! Corso di laurea in Chimica (6CFU, 48 ORE)!

Fisica Main Training Lorenzo Manganaro

Magnetismo. Fisica x Biologi 2017 Fabio Bernardini

CAPITOLO 1 FORZA ELETTROSTATICA CAMPO ELETTROSTATICO

Angolo polare, versori radiale e trasverso

CAPITOLO 7 TEOREMA DI AMPERE

Campo magnetico e forza di Lorentz (I)

Campo magnetico e forza di Lorentz (I)

Elettricità e Magnetismo. M. Cobal, Università di Udine

Il campo Magnitico e sue azioni

LA V TLEGGE T O R I DI AMPERE g. bonomi fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Introduzione

Istituto Villa Flaminia 27 Aprile 2015 IV Scientifico Simulazione Prova di Fisica (400)

σ int =. σ est = Invece, se il guscio è collegato a massa, la superficie esterna si scarica e la densità di carica σ est è nulla. E =.

c. In entrambi i casi si tratta di superfici chiuse: per il teorema di Gauss, Φ ( B

Appunti di elettromagnetismo

MOTO DI UNA PARTICELLA IN UN CAMPO ELETTRICO

FENOMENI MAGNETICI NATURALI

L ELETTROMAGNETISMO. Dr. Daniele Di Gioacchino Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Laboratori Nazionali di Frascati

Quantità di Carica Elettrica

Forze su cariche nei fili: il motore elettrico

Storia delle scoperte del campo magnetico

Sessione ordinaria 08/_2 1 M. Vincoli

POLITECNICO DI MILANO Scuola di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a II a prova in itinere, 25 giugno 2013

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A,

CAMPO MAGNETICO E FORZA DI LORENTZ

CAPITOLO 7 SORGENTI DEL CAMPO MAGNETICO LEGGE DI AMPERE PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA

esperienze in laboratorio

Scudo magnetico terrestre

P I P I 100W P R. eff. Veff. eff. eff

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito

FENOMENI MAGNETICI NATURALI

Conservazione della carica elettrica

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale Fisica Sperimentale A+B - III Appello 11 Febbraio 2008

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni

2. Si pone una carica elettrica in prossimità di un filo percorso da corrente; cosa accadrà?

Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente?

Esercitazione XII - Elettrostatica e magnetismo

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.

ELETTROMAGNETISMO CARICA ELETTRICA

1 Elettromagnetismo. Fig.1.1) Una bussola orienta il suo asse sempre secondo la direzione Nord-Sud dei poli geografici.

MAGNETI E AZIONI MAGNETICHE DELLE CORRENTI

Moto di particelle cariche in presenza di campi elettrici e magnetici

, mentre alla fine, quando i due cilindri ruotano solidalmente, L = ( I I ) ω. . Per la conservazione, abbiamo

Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico

Cenni di magnetostatica nel Vuoto 1.1 (Lezione L14 Prof. Della Valle) 1. Effetti Meccanici del Campo Magnetico

Transcript:

MAGNETISMO

Forze e campi magnetici (introduzione) Ø Circa 3000 anni fa in una regione chiamata Magnesia si scoprirono delle strane pietre (ora detta magnetite: Fe 3 O 4 ) che attraevano altre pietre simili ed anche il ferro. Ø Queste pietre ( le comuni calamite) sono magneti permanenti, essi contengono materiali detti ferromagnetici che si magnetizzano in presenza di un altro magnete e che mantengono le loro proprietà magnetiche anche dopo che il magnete esterno è stato rimosso. Ø Altri tipi comuni di magneti non sono magneti permanenti, ma sono elettromagneti. (per esempio i grandi magneti degli Sfasciacarrozze o i magneti che usano per i macchinari delle risonanze magnetiche) Ø Si possono ottenere effetti magnetici transitori mediante correnti elettriche (un avvolgimento di filo conduttore diventa magnetico quando percorso da corrente) Ø La Terra stessa è un magnete

Introduzione(2) Ø I magneti presentano due poli detti NORD (N) e SUD (S) che esercitano forze l uno sull altro in maniera analoga a quanto avviene con le cariche elettriche Ø Poli uguali si respingono (N-N o S-S ) poli opposti si attraggono (N-S) Ø Il nome dei poli deriva dal comportamento di un magnete sotto l azione del campo magnetico terrestre: Se una sbarretta magnetizzata (bussola) viene sospesa in modo da poter ruotare su un piano orizzontale essa ruoterà in modo da posizionarsi con il suo polo nord allineato con il polo nord geografico della Terra (polo sud magnetico) Ø A differenza delle cariche elettriche non esistono Poli magnetici isolati, o almeno non esistono in natura Ø In natura i poli magnetici vanno sempre in coppia Ø Se si divide un magnete in due metà ognuna delle due metà presenterà un polo nord ed un polo sud

Campo Magnetico Ø Abbiamo visto che una carica elettrica stazionaria genera un campo elettrico nello spazio circostante Ø Una carica elettrica in movimento genera anche un campo magnetico. Ø I campi magnetici circondano anche qualsiasi oggetto magnetizzato Ø Il campo magnetico in un punto dello spazio è un vettore e la sua direzione e verso sono quelli in cui si posiziona l ago di una bussola posta in quel punto. Ø Come per il campo elettrico si può dare una rappresentazione grafica del campo magnetico mediante le sue linee di campo N: La direzione del campo in un punto è lungo la tangente la linea di forza in quel punto

Campo magnetico e Forza magnetica Ø Come per il campo elettrico, anche il campo magnetico può essere quantificato attraverso la sua azione su una particella prova. Ø Definiamo forza magnetica sulla particella carica q in un punto P la forza con cui il campo magnetico agisce sulla particella in quel punto. Ø Effettuando una serie di esperimenti si è riscontrato che: se la particella di carica q si muove parallelamente al campo magnetico essa continua a muoversi indisturbata lungo quella direzione ( F è nulla) v e Se sono rispettivamente la velocità della particella ed il vettore campo magnetico, ed essi formano un angolo θ tra loro, la forza F risulta perpendicolare sia a ( F v chea è diretta perpendicolarmente al piano individuato dalla velocità e dal campo magnetico) la forza è proporzionale alla velocità, alla carica, al campo magnetico ed al seno dell angolo θ: Il verso della forza dipende dal segno della carica (versi opposti nelle due condizioni). F F q, F v, F, F sinθ Ø Quanto detto si può riassumere con la seguente formula: F = " qv Forza Magnetica

Ø La forza con cui un campo magnetico agisce su una particella con carica q che possiede una velocità v è un vettore che ha modulo pari a: Ø Ø F = F " qv Forza Magnetica dove θ è l angolo tra il campo magnetico e la velocità F = 0 se θ=0 F = qv se θ=90 F ( se q si muove parallelamente alle linee del campo magnetico) F (se q si muove perpendicolarmente al campo magnetico) Ø La direzione di è parallela a quella del vettore (perpendicolare al piano identificato dai due vettori) Ø Il verso è dato dalla regola della mano destra: v è lungo le dita della mano, è uscente dal palmo è diretta come il pollice (se q è positiva) Ø L unità di misura del campo magnetico nel S.I. è il tesla (T) : = q v sinθ " v " L equazione F = qv analoga a quella della forza elettrica F E E può essere considerata la definizione operativa del campo magnetico in un punto dello spazio. F = 1T = 1 N s q C m = 1 N A m

Ø Ø Ø Differenze tra Forze elettriche e forze magnetiche (agenti su particelle cariche) F E sempre / / a E F sempre a F F F E F dl Eagisce su una carica indipendentemente dalla sua velocità agisce solo su cariche in movimento ed è proporzionale alla velocità della particella stessa compie lavoro spostando una carica non compie mai lavoro spostando una carica poiché la forza è sempre perpendicolare alla velocità (e quindi allo spostamento), di conseguenza il lavoro è nullo: % % % $ = F ds = dt ( F v) 0 #" 0 L magnetico 0 ( ) F //( v ) = F E qe F q v = Il lavoro della forza magnetica è sempre nullo Vettore entrante Vettore uscente

Esempio:Moto di una carica in un campo magnetico uniforme (1) Consideriamo una carica positiva che si muove all interno di un campo magnetico uniforme quando la velocità iniziale della particella sia al campo. Assumiamo che la direzione del campo sia entrante nel muro. La particella si muoverà su una traiettoria circolare su un piano perpendicolare al campo. Questo perché: F = q v ( ) F v, F F = q v = costante F, man mano che modifica la traiettoria di v ( ma non il suo modulo), cambia anche la sua traiettoria in modo da rimanere sempre perpendicolare a v stessa F, punta sempre verso il centro della circonferenza (forza centripeta) ed il moto è un moto circolare uniforme Il moto è in senso antiorario se q è positiva (come in figura) o orario se q ha segno negativo Determiniamo il raggio di curvatura: F = qv = ma 2 legge di Newton ma = m v2 r = qv Forza centripeta r = m v2 qv = mv q r = mv q Raggio di curvatura: r mv r 1/q r 1/ Determiniamo la velocità angolare ed il periodo del moto: ω = v r = v mv q ω = q m Velocità angolare della particella T = 2π ω = 2πm q Periodo di rotazione della particella

Esempio:Moto di una carica in un campo magnetico uniforme (2) Cosa succede nel caso in cui una particella carica entra in un campo magnetico con una velocità v 0 obliqua rispetto al campo? La sua traiettoria sarà elicoidale con asse parallelo alle linee di forza del campo (moto tridimensionale costituito da un moto circolare uniforme sul piano perpendicolare a ed un moto rettilineo uniforme nella direzione parallela al campo magnetico e quindi perpendicolare al piano di rotazione) lungo x F x = 0 a x = 0 Lungo x ho un moto rettilineo uniforme con velocità v x = v x0 Piano yz : F = q v Le componenti v y e v z variano nel tempo in modo da disegnare una circonferenza sul piano yz (proiezione del moto su tale piano) Se si considerano le componenti di v rispetto al campo (v // e v ) si possono ricavare il raggio di curvatura, la velocità angolare ed il periodo associati al moto circolare in analogia con quanto visto nel caso di v a, semplicemente sostituendo a v v v // = v x v = v 2 2 y + v z r = mv q ω = v r = q m T = 2πm q

Le particelle con velocità v 0 si muoveranno quindi di moto rettilineo uniforme attraverso la regione di campo. Le particelle con velocità v> v 0 verranno deviate verso l alto (v>v 0 = E) e quelle con velocità v<v 0 saranno invece deviate verso il basso. Un semplice schermo con un foro in corrispondenza della traiettoria rettilinea dalla sorgente permetterà la fuoriuscita delle sole particelle con velocità v 0 Moto di particelle cariche in un campo magnetico Una carica che si muove con velocità in un campo elettrico ed in un campo magnetico subisce una forza elettrica F E ed una forza magnetica F che si combinano a dare una forza risultante (detta forza di Lorentz): Sull azione di questa forza si basano numerosi strumenti realizzati per: Ø Accelerare particelle cariche ( acceleratori di elettroni/protoni, collider) Ø Discriminare gli ioni in funzione del rapporto massa/carica (spettrometri di massa) Ø Realizzare fasci monocromatici di e - (aventi tutti la stessa energia cinetica e quindi la stessa velocità) Esempio: Selettore di velocità (strumento che seleziona particelle cariche con una determinata v): Consideriamo un campo elettrico uniforme E rivolto verticalmente verso il basso ed un campo magnetico perpendicolare ad esso entrante nel muro ( ) ed una sorgente S di particelle cariche (ad esempio positive) emesse con velocità diverse (energie cinetiche diverse) Le particelle cariche emesse dalla sorgente S che entrano nella regione di campo subiranno: una forza magnetica rivolta verso l alto una forza elettrica rivolta verso il basso Per selezionare le particelle con una certa velocità v 0 desiderata, bisogna scegliere ed E in modo tale che la forza totale agente su di esse sia nulla qe = qv 0 v E F = q E + q " v F tot (v 0 ) = qe + qv 0 = 0 S Forza di Lorentz v 0 = E E = v 0 in

Moto di particelle cariche in un campo magnetico(2) Spettrometro di massa: Strumento per discriminare gli ioni in funzione del loro rapporto m/q Un fascio di ioni ( di varia natura e velocità) passa prima attraverso un selettore di velocità. Gli ioni che attraversano il selettore ( e che quindi hanno tutti la stessa velocità) entrano in una regione in cui è presente un campo magnetico uniforme 0 ( nessun campo elettrico) con stessa direzione del campo utilizzato per il selettore (v 0 ). Gli ioni entrando in questa regione risentono della forza magnetica F = q v " 0 perpendicolare a v e a 0 che fa compiere alla particella una traiettoria circolare di raggio r sul piano definito da F e v. Se q>0 la traiettoria è verso l alto Se q<0 la traiettoria è verso il basso Viene posto un rivelatore di particelle (sensibile alla posizione) lungo un piano parallelo a 0 e perpendicolare a v, Gli ioni, dopo aver compiuto una semicirconferenza, colpiscono un punto P del rivelatore => si determina il valore r dalla posizione segnalata dal rivelatore q>0 q<0 Sappiamo che se m,v e q sono la massa la velocità e la carica di uno ione, il raggio di curvatura nel campo 0 è: r = mv / q 0 Si avrà quindi che il rapporto m/q sarà: m q = 0 v r = 0 in E Il rapporto si può quindi determinare misurano il raggio di curvatura note le intensità dei campi elettrici e magnetici in gioco 0, in, E Esempio: Misura delle masse degli isotopi di uno stesso ione ( q è uguale per tutti) r

Esempio : camera a bolle Ø Traiettorie a forma di spirale di un elettrone (a sinistra) e un positrone (a destra) in una camera a bolle. Ø Il mezzo sensibile di questo rivelatore di particelle è costituito da un liquido ad una temperatura prossima al suo punto di ebollizione. Ø Il passaggio di una particella ionizzante attraverso il liquido è evidenziato dalla scia di bolle prodotte nel liquido lungo la traiettoria. Ø Perpendicolarmente al piano del foglio e uscente da questo è disposto un campo magnetico che determina il percorso circolare delle particelle e consente di stabilirne la carica; Ø la forma delle traiettorie è in effetti a spirale in quanto durante il loro percorso le particelle perdono energia cinetica negli urti col mezzo => la velocità diminuisce => il raggio di curvatura delle traiettorie ( essendo r v) tende a ridursi. Ø Il positrone e l elettrone sono stati creati in coppia dal decadimento di un fotone proveniente dal basso, invisibile perché, essendo privo di carica, non produce bolle nel liquido.

Forza magnetica che agisce su una corrente Una carica che si muove liberamente in un campo magnetico è soggetta alla forza magnetica che ne devia la traiettoria fin quando la carica stessa non lascia la regione di campo magnetico. F = q v " Cosa succede se la carica sottoposta al campo magnetico è confinata in una regione ( come nel caso di un elettrone confinato a muoversi lungo un filo conduttore che trasporta corrente)? Poiché ogni carica all interno del filo risente della forza magnetica, un filo percorso da corrente sarà soggetto a questa forza. Adattiamo la forza di Lorentz ad un filo percorso da corrente Consideriamo un filo conduttore di lunghezza l e sezione A in cui scorra una corrente I immerso in un campo magnetico esterno uniforme. Se trascuriamo il moto disordinato degli elettroni e consideriamo solo la velocità di deriva v d, la forza magnetica che agisce su ogni carica q è: F = q " v d La forza totale agente sul filo è data dalla F moltiplicata per il numero di portatori di carica contenuti all interno del filo conduttore F = N F Ricordando che I= naqv d si ottiene: ( ) = nalqv dˆl " = naqv d l = nal q v d F = ( naqv d ) l = I l F = I l

F = I l Forza magnetica che agisce su una corrente(2) Forza magnetica agente su un filo conduttore rettilineo di lunghezza l in cui scorre una corrente I dovuta alla presenza di un campo magnetico uniforme N: Formula valida solo se il filo è rettilineo. Nel caso di filo non rettilineo bisogna considerare degli elementi di lunghezza del filo dl sufficientemente piccoli da poter essere considerati rettilinei La forza magnetica dovuta alla presenza di un campo magnetico uniforme agente su un elemento infinitesimo di filo conduttore è: a " dl b F df = = Idl b df = I dl a dl Forza magnetica dovuta alla presenza di un campo magnetico uniforme agente su un filo di forma generica con estremi a e b in cui circola una corrente I

Legge di iot-savart (campo magnetico generato da una corrente) Abbiamo studiato l azione di un campo magnetico sulle cariche in movimento Vediamo ora come una corrente possa essere una sorgente di campo magnetico All inizio del XIX secolo il fisico danese Orsted notò che l ago di una bussola posta vicino ad un filo conduttore si muoveva non appena veniva fatta circolare corrente nel filo. La scoperta casuale portò i fisici iot e Savart a studiare il fenomeno ed ad estrarre una relazione fondamentale tra carica in movimento e campo magnetico nota come Legge di iot-savart. Tale legge afferma che: Il campo magnetico in un punto P dello spazio, prodotto dall elemento di corrente infinitesima di lunghezza dlha le seguenti proprietà: Ø d d l d Campo magnetico uscente dal foglio ˆr dove: è un vettore avente direzione della corrente è il versore congiungente l elemento di corrente infinitesimo al punto P d l rˆ => Quindi il campo magnetico deve essere perpendicolare al piano definito da e Ø d 1/r 2 dove r è la distanza tra l elemento infinitesimo ed il punto P Ø d I e d dl d Ø d sinθ dove θ è l angolo tra Legge di iot-savart d " rˆ e l d = k m Id l ˆr r 2 N: la permeabilità magnetica misura la tendenza di una regione o di un materiale a dar luogo ad un campo magnetico in risposta ad un altro campo generante rˆ d l " dl Campo magnetico entrante nel foglio µ 0 = permeabilità magnetica del vuoto µ 0 = 4π 10-7 Tm/A con k m = µ 0 4π = 10 7 T m / A

Legge di iot-savart Legge di iot-savart d = k m Id l ˆr r 2 La legge di iot Savart si riferisce ad un campo magnetico in un punto generato da un elemento infinitesimo di corrente => Per ottenere il campo totale si devono sommare tutti i contributi dovuti ad ogni tratto di corrente infinitesima: = d Id l ˆr = k m corrente corr. r 2 = µ 0 4π corr. Id l ˆr r 2 campo totale generato da un corrente

Confronto con l equazione del campo elettrico Sorgenti diverse: Il campo elettrico può essere prodotto da una singola carica o da una distribuzione di cariche Il campo magnetico può essere prodotto solo da una distribuzione di corrente Similitudini E = 1 4πε 0 Entrambi le leggi dipendono dalle costanti fisiche associate al campo: ε 0 per il campo elettrico µ 0 per il campo magnetico Q dq 2 r Entrambe dipendono dall elemento di carica che dà luogo al campo: Una carica infinitesima dq in quiete per " il campo elettrico Un elemento infinitesimo di corrente (carica in movimento) per il campo magnetico Idl Entrambi sono inversamente proporzionali a 4πr 2 Differenze Legge di iot-savart = µ 0 4π corr. Id l ˆr r 2 Legge di Coulomb Le direzioni dei due campi sono differenti: Il campo elettrico punta verso la carica o fuori da essa (direzione radiale) Il campo magnetico è perpendicolare sia alla direzione della corrente che alla direzione congiungente l elemento di corrente con il punto in cui si determina il campo rˆ