10.1 INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. (Andrea Canevaro ) La qualità dell integrazione scolastica. degli alunni con disabilità

Documenti analoghi
PROGETTO INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI.

PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTÁ

PROGETTO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI ISTITUTO COMPRENSIVO DI MARTINENGO

IL DOCENTE DI SOSTEGNO NELLA SCUOLA DELL INCLUSIONE. A cura del gruppo BES Monza Centro

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA Anno scolastico 2013/2014

GRUPPO GLH è un gruppo di studio e di lavoro del Collegio dei Docenti, aperto alla componente dei genitori e alle Agenzie territoriali, che si occupa

SIMONE Gruppo Editoriale Simone

Una scuola per tutti e per ciascuno

Il PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (POF) è la CARTA D IDENTITA della scuola.

1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G. VERGA CANICATTINI BAGNI (SR)

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VERO MILIS SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO

ISTITUTO COMPRENSIVO E. COCCHIA C.A. Dalla CHIESA PREVISIONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

PROGETTI DEL CIRCOLO. Ministero dell istruzione, dell Universita e della Ricerca 1 CIRCOLO DIDATTICO VIA NANNI 13 OLBIA

ALLEGATO 1. Protocollo accoglienza alunni diversamente abili

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

I PROGETTI Progettare e costruire autonomia

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

I.C. FRISI LINEE GUIDA PER L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI DISABILI

PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015 INCLUSIONE

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico

Alunni Diversamente Abili (DVA)

4.4.ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

4.4. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Progetto Inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali

PROTOCOLLO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Principi e criteri. programmazione Valeria Rossini

Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2

PROTOCOLLO DI CIRCOLO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Norme per la promozione dell inclusione scolastica degli studenti con disabilità (art. 1, commi , lettera C, Legge 107/2015)

VADEMECUM per l insegnante di sostegno

Lo svantaggio scolastico

PROTOCOLLO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

P.E.I. - P.D.P. Strumenti indispensabili in una didattica inclusiva. Cesena (FC) 07, 21, 28 aprile 2016

Il Piano Didattico Personalizzato Valeria Rossini

Piano Annuale per l Inclusione (PAI) Anno Scolastico

Scuola Secondaria di I Grado. Mazzini-Patini - L Aquila

I.T.E.T. Varese Istituto Tecnico Economico e Tecnologico F. Daverio N. Casula-P.L. Nervi

PIANO ANNUALE DELL'INCLUSIONE

PIANO dell OFFERTA. scuola FORMATIVA

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

Il docente di sostegno a scuola: ruolo e competenze. Formatore Prof.ssa Barbara Argo

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASSANO MAGNAGO II ( Scuola dell Infanzia - Primaria E. Fermi - Secondaria G.B. Maino)

Buone prassi applicative del Protocollo di Accoglienza Distretto Pianura Est Premessa

L EDUCATORE SPORTIVO SCOLASTICO

Responsabili Progetto

CONTINUITÀ TRA ORDINI DI SCUOLA

INCLUSIONE SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI

Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE. PROTOCOLLO D ISTITUTO per L INCLUSIONE degli ALUNNI DISABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA per l INCLUSIONE degli alunni con BES

SCHEDA PROGETTO D ISTITUTO

Accoglienza ed inclusione dei migranti. Le esperienze della scuola

Scuola Secondaria di 1^ grado paritaria M. KOLBE LECCO a.s. 2017/18. Piano Annuale per l Inclusione

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI. 3. Fasi generali del Protocollo di Accoglienza alunni stranieri

DECRETO INCLUSIONE D.LGS , N. 66. GLI del 11 settembre 2017 Collegio dei docenti del 12 settembre 2017

IL PEI: DALLA LEGISLAZIONE ALLA ATTUAZIONE NELLA DIDATTICA QUOTIDIANA. A cura del gruppo BES MONZA CENTRO

A.S Piano Annuale per l Inclusione PARTE I SITUAZIONE DELL'A.S. IN CORSO. Rilevazione alunni con Bisogni Educativi Speciali

LA SCUOLA DELPRIMO CICLO ACCOGLIENZA CONTINUITÀ ORIENTAMENTO

Momenti di vita dell epoca romana

Protocollo d accoglienza per l inserimento degli alunni stranieri

Scuola materna San Giuseppe. Progetto offerta integrativa sperimentale. Sezione Ponte

Piano dell Offerta Formativa. (triennio )

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

CARATTERISTICHE GENERALI

Protocollo per il diritto allo studio degli alunni con disabilità

Questionario n Alunno disabile

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.

ACCOGLIENZA CONTINUITA' E ORIENTAMENTO

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI

PAI - Piano Annuale per l Inclusione 18/19

«BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE»

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI E ALUNNI STRANIERI ADOTTATI

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 DELIBERAZIONE 1 settembre 2014, n. 731

prof. Guglielmo Formisano

Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2016/2017

Percorso di formazione 8 moduli (150 ore)

SCUOLA COME ORGANIZZAZIONE PER L INCLUSIONE. BES, STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE, VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2017/18

GRAFICI QUESTIONARIO BISOGNI FORMATIVI DOCENTI A.S.2017/2018. Questionario Bisogni Formativi Docenti a.s. 2017/2018

This project is funded by EU. Ancona-Jesi-Senigallia 7/8 novembre Raffaela Maggi. a cura di : Raffaela Maggi

Integrazione degli alunni diversamente abili

Piano Annuale per l Inclusione (PAI) Anno Scolastico

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI CENNI NORMATIVI. I.C L.Spallanzani r dicembre 2015 r.anoe

Piano Annuale per l Inclusione a.s Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

MONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA E INCLUSIONE ALUNNI DISABILI

PIANO ANNUALE PER L`INCLUSIONE

Transcript:

10.1 INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità è la qualità stessa dell intero sistema scolastico e formativo. (Andrea Canevaro ) L'inserimento nella nostra scuola di alunni con bisogni educativi speciali è stata, nel corso degli anni, un'esperienza altamente positiva per l'intera comunità scolastica, dal momento che gli alunni sono stati portatori di contributi specifici alla comunità stessa, sia per il loro valore personale, sia per i valori umani, familiari, sociali e per gli atteggiamenti positivi che hanno suscitato. Tutto ciò si è tradotto nel corso degli anni in occasioni preziose di riqualificazione degli interventi educativi nel loro complesso: la nostra scuola si è attivata per rispondere alle diverse esigenze di alunni in situazione di difficoltà predisponendo interventi didattico-pedagogici e strutturali che sono sostanzialmente benefici per la totalità degli alunni. La normativa scolastica offre alle scuole la possibilità di attuare differenti percorsi per favorire l integrazione di ogni persona nello sviluppo delle proprie soggettive potenzialità. Perché questa autonomia venga attuata, non è sufficiente la normativa ma è necessario che ci sia la volontà d essere flessibili, sensibili e collaborativi al fine di realizzare Piani e Percorsi formativi orientati all integrazione. Finalità Le finalità educative degli interventi si propongono di: promuovere una cultura dell integrazione attraverso la sensibilizzazione di tutte le forze presenti nella Scuola e nel territorio; 1

realizzare l integrazione di tutti gli alunni disabili, di quelli con problemi e difficoltà di tipo cognitivo e relazionale e di quelli provenienti da altre culture; realizzare l alfabetizzazione culturale di tutti gli alunni nel rispetto dell armonico sviluppo della personalità e delle potenzialità di ognuno; promuovere il rispetto di ogni singolo individuo che, a pieno titolo, possiede proprie peculiarità che lo differenziano dagli altri rendendolo unico ed originale, riconoscendogli il diritto di vivere relazioni piene e soddisfacenti. Gli insegnanti di sostegno I docenti di sostegno operanti nella scuola sono in tutto nove (uno nella scuola dell infanzia, quattro nella scuola primaria e quattro nella scuola secondaria di I grado) che, con competenze specifiche, unitamente ai relativi consigli di classe, interclasse e intersezione, favoriscono la piena integrazione degli alunni diversamente abili nella comunità scolastica e nel territorio attraverso un piano programmato di interventi psicopedagogici e didattici. L insegnante di sostegno rappresenta: - una risorsa importante non solo per l alunno diversamente abile, ma per l intera classe, poiché contribuisce in maniera determinante a progettare interventi individualizzati e curricolari; - una figura di riferimento per gli alunni, che assume una valenza affettiva importante all interno del sistema scolastico. Il progetto didattico La programmazione e, in particolare, la progettazione didattica tengono conto a priori della presenza del bambino con bisogni educativi speciali, prediligendo scelte metodologiche integranti. La progettazione del percorso è collegiale, corresponsabile e prevede diversi momenti di: - osservazione del bambino - individuazione delle aree potenziali di sviluppo - organizzazione del lavoro individualizzato, per gruppi e collettivo - verifica e valutazione sistematica sia dell attività integrante, svolta prevalentemente nella classe d inserimento, sia delle abilità sviluppate dall alunno. Sulla base di detti elementi è possibile definire due percorsi: programmazione con obiettivi minimi programmazione differenziata dette programmazioni sono definite da ciascun consiglio di classe, con la consulenza del personale individuato per il coordinamento delle attività di integrazione, in accordo con i familiari degli alunni ed i medici che hanno redatto la diagnosi, dopo un preliminare periodo di osservazione. 2

Per progettazione con obiettivi minimi si intende quella che fa riferimento agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali, che sono risultati compatibili con le caratteristiche psichiche dell alunno (intese come l'insieme delle funzioni che danno all'individuo autocoscienza, determinandone l'agire). Può prevedere una modifica o una riduzione dei contenuti affrontati purché ciò non determini ostacolo nel raggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo, in termini di competenze terminali. Per Progettazione differenziata si intende il percorso individuale proposto ad un alunno le cui competenze o caratteristiche psichiche siano tali da non consentire l accesso ai contenuti/obiettivi previsti dai programmi ministeriali, per parte o tutte le discipline previste dal curricolo. Momenti peculiari per il lavoro di inclusione sono gli incontri del 1)Gruppo H d istituto, formato da tutti gli insegnanti di sostegno dell'istituto, presieduto dal dirigente Scolastico; 2) Il Gruppo H operativo di Studio e di Lavoro per l'integrazione degli alunni diversamente abili che si riunisce per stilare, aggiornare e fare il bilancio del profilo dinamico funzionale, per progettare il P.E.I. e per verificare i risultati raggiunti dagli alunni. Per promuovere e realizzare l integrazione, la scuola attua un modello organizzativo/ didattico flessibile caratterizzato dalle seguenti modalità di lavoro: organizzazione di laboratori, a piccoli gruppi o apertura delle classi per :. dare stimoli più adeguati,. favorire l uso di più linguaggi,. potenziare le abilità cognitive,. prevenire e/o ridurre i comportamenti problematici. utilizzo graduale e progressivo di diverse metodologie e tecniche per :. facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali,. accrescere l efficacia del processo insegnamento- apprendimento,. rompere l isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno. avvio di progetti, oppure partecipazione a tutti quelli che, a livello di plesso, di classe o di piccolo gruppo, coinvolgono gli alunni in difficoltà ed i loro compagni per:. sviluppare le capacità di relazionarsi con gli altri,. favorire l autonomia personale,. promuovere la creatività. continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per: 3

. favorire l inserimento nel nuovo ambiente,. favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni,. mantenere la propria autostima.. consentire ai nuovi docenti l impostazione e l avvio di un piano educativo individualizzato Alunni con disturbi specifici dell apprendimento Già da alcuni anni i docenti dell Istituto si sono attivati favorendo progetti e partecipando a corsi di formazione sui disturbi specifici dell apprendimento. In base alla caratterizzazione del disturbo, i docenti stimolano l alunno ad utilizzare strumenti compensativi e dispensativi adeguati ai bisogni di ognuno in modo da garantirli pari opportunità di apprendimento. 4

10.2 INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI MOTIVAZIONE Considerata la presenza negli ultimi anni, nel nostro Istituto, di ragazzi stranieri, si è resa necessaria ed ineludibile una progettazione che, tenendo conto dei molteplici aspetti legati alla conoscenza di altre culture, sia finalizzata all acquisizione dei valori necessari alla convivenza pacifica e democratica. obiettivi attività risultati attesi e prodotti Favorire l inserimento di alunni stranieri prevenendo situazioni di disagio Educare alla Pace, alla solidarietà e alla valorizzazione delle altre culture Potenziare il confronto, la ricerca, la verifica e la collaborazione Percorsi di recupero individualizzato e di approfondimento Corsi di lingua italiana Proposte di attività che permettano di acquisire abilità trasferibili in ambiti extrascolastici. Creazione di momenti di conoscenza delle reciproche culture ( sviluppo di un modulo interdisciplinare sull intercultura) Sviluppo completo delle proprie potenzialità Integrazione positiva degli alunni stranieri Manifestazione finale alunni interessati Alunni dell Istituto di recente immigrazione idem risorse utilizzate tempi previsti Docenti dell Istituto Materiale didattico specifico Aumentare l autostima, la sicurezza, la fiducia e l autonomia Lavori di gruppo eterogenei per provenienza etnica e sociale Accettazione dell altro idem Anno scolastico 5

6