Introduzione alla Cartografia Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICCA
La cartografia La cartografia risponde alla necessità di rappresentare la realtà territoriale su di un piano, sia esso cartaceo (cartografia al tratto) che informatico (cartografia numerica). La rappresentazione sul piano detto della carta, occorre sia tale da permettere misure (distanze, angoli, aree) rappresentative delle corrispondenti misure che si potrebbero effettuare sul terreno.
Il passaggio da realtà e rappresentazione sul piano della carta viene effettuato attraverso i seguenti passaggi: - campagna di misure - inquadramento in un sistema di riferimento - ottenimento delle coordinate, riferite per la planimetria all ellissoide del S.R. adottato altimetria al geoide Oss.: in aree limitate è possibile utilizzare un S.R. locale, per il quale la planimetria può essere riferita ad un piano tangente ad un qualche S.R. esterno (nazionale, globale, )
Il passaggio dalla superficie ellissoidica sulla quale vi sono i punti rappresentativi della planimetria considerata, ed il piano della carta, non può che avvenire con deformazioni, in quanto l ellissoide non è una superficie sviluppabile sul piano (a differenza ad esempio del cono, cilindro, ).
Si ricorda che le discipline del rilevamento forniscono gli strumenti per: rilevare, elaborare e presentare informazioni metriche e tematiche del territorio Rilievo Topografico tradizionale si rileva il terreno con misure di angoli e distanze. Rilievo satellitare GPS si rilevano le coordinate dei punti ricevendo i segnali da una costellazione di satelliti artificiali. Rilievo fotogrammetrico/telerilevamento si rilevano le caratteristiche geometriche/tematiche del territorio (o di altro oggetto), mediante immagini. Rilievo tramite scansione laser/radar si rileva principalmente la geometria dell oggetto. Cartografia numerica rappresentazione del territorio con strumenti informatici.
Rilievi tradizionali - necessitano dell intervisibilità tra i punti distanze limitate; - strumenti e metodologie differenti tra planimetria ed altimetria S.R. Planimetria (stazione totale): - visuali poco inclinate punti noti spesso lontani dalle zone di interesse (vertici rete di inquadramento) Altimetria (livello): - battute brevi e visuali orizzontali spesso lungo il fondovalle (integrate da osservazioni di gravità per rilievi molto ampi) Integrazione con tecnica GPS aumento della produttività (es.: rete di inquadramento con GPS e rilievo di dettaglio con tradizionale)
Rilievi GPS - necessaria visibilità satellitare spesso problematico in zone complesse (montagne, urbanizzato) Metodologie estreme di rilievo: - statico per ottenere maggiore precisione e soprattutto maggiore controllo - cinematico limitato controllo ma maggiore produttività, se ottima visibilità satellitare (per rilievi di maggior precisione con misure di fase)
Fotogrammetria/telerilevamento Rilievo 3D dell oggetto a partire da almeno 2 immagini prese da punti di vista differenti (immagini stereoscopiche) Nella fotogrammetria le misure si effettuano in laboratorio sulle immagini stereo dell oggetto. Le immagini (fotogrammi) registrano una situazione istantanea. È possibile integrare in un secondo momento le misure con punti/dettagli inizialmente non richiesti (ma ovviamente presenti nelle immagini). Rilievo tridimensionale dell oggetto: fotogrammetria terrestre o dei vicini (provini di laboratorio, edifici, ) aereofotogrammetria (territorio ripreso da aereo o da satellite) Classificazione dei tematismi dell immagine: telerilevamento
I prodotti tipici della fotogrammetria (da aereo o da satellite) sono: cartografia (rappresentazione grafica effettuata da operatore eventualmente assistito da automatismi) ortofotocarte (mantengono tutte le informazioni presenti nelle immagini, ma è assente l interpretazione dell operatore) Ortofoto della Valsugana (da immagine PAT 1985)
Questa presentazione è 2010 Bianca Federici e Domenico Sguerso, disponibile come http://www.creativecommons.it/licenze