ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELLE COMUNITÀ A MACROINVERTEBRATI BENTONICI NEL COMPLESSO RIO INFERNOTTO-GHIANDONE

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RIV. PIEM. ST. NAT., 21, 2000: 87-102 STEFANO FENOGLIO * ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELLE COMUNITÀ A MACROINVERTEBRATI BENTONICI NEL COMPLESSO RIO INFERNOTTO-GHIANDONE SUMMARY - Functional organization of benthic macroinvertebrate communities in the Infernotto-Ghiandone River. The structural and functional organization of the benthic macroinvertebrate communities is examined in some stations along the Infernotto-Ghiandone River (Italy, Piedmont, Cuneo). Moreover, the longitudinal and altitudinal variations of these parameters are described, with hypothesis on their ecological reasons. RIASSUNTO - In questo lavoro viene esaminata l organizzazione strutturale e funzionale delle comunità a macroinvertebrati bentonici in alcune stazioni lungo il rio Infernotto-Ghiandone (Piemonte, CN). Vengono descritte inoltre le variazioni longitudinale e altitudinale di questi parametri, ipotizzandone le ragioni ecologiche. INTRODUZIONE Gli ambienti lotici sono ecosistemi aperti, con un duplice ingresso energetico. Oltre alla produzione primaria interna, realizzata dagli organismi autotrofi (Minshall, 1978; Hill et al. 1995), è riconoscibile un importante input alloctono, costituito dalla sostanza organica prodotta in altri ecosistemi e convogliata da questi nel sistema lotico stesso (Cummins, 1974; Cummins et al., 1989). Il bilancio tra autotrofia ed eterotrofia, e quindi l importanza relativa tra apporto interno (basato essenzialmente su periphyton, macrofite e phytoplancton) ed esterno (legato a foglie, legno e detrito di prevalente origine vegetale alloctona) variano lungo il corso del fiume, e dipendono da fattori quali ampiezza e morfologia dell alveo, velocità della corrente e caratteri- * Università del Piemonte Orientale, via Cavour 84 - Alessandria Indirizzo dell autore: via Barge 88-12031 Bagnolo Piemonte (CN) 87

Comunità a macroinvertebrati bentonici nel Rio Infernotto-Ghiandone stiche idrologiche, temperatura e chimismo, substrato, copertura vegetazionale riparia e conseguente grado di irraggiamento solare e altri ancora. Un recente approccio allo studio dell ecologia fluviale, disciplina anch essa relativamente giovane, si basa sull analisi della composizione strutturale e funzionale delle comunità di consumatori e sulla variazione di queste lungo l asta fluviale. Il River Continuum Concept (Vannote et al., 1980) evidenzia ed analizza la modificazione longitudinale delle caratteristiche biotopiche lungo l asta fluviale, giungendo a predire le ripercussioni strutturali e funzionali nelle diverse biocenosi. Molte indagini sono state realizzate in questo ambito utilizzando come oggetto delle analisi le comunità a macroinvertebrati bentonici: con questo termine si definisce un raggruppamento eterogeneo, costituito da quella parte dello zoobenthos contraddistinto da una taglia (alla fine dello sviluppo larvale o dello stadio immaginale) superiore al millimetro (Ghetti, 1997). Nella descrizione ed analisi dei processi ecologici fluviali si è rivelata di grande utilità la classificazione dei macroinvertebrati in functional feeding groups, o FFG (Allan, 1995). Questi raggruppamenti funzionali, anche estremamente eterogenei dal punto di vista tassonomico, sono accomunati non tanto dalla condivisione di una risorsa quanto dalla modalità di reperimento e assunzione della stessa e quindi dalla condivisione dei meccanismi morfologici e comportamentali di acquisizione del cibo (Merritt & Cummins, 1996a). Considerata l importanza del macrozoobenthos nel campo del monitoraggio biologico della qualità ambientale (Ghetti, 1993), numerose indagini sono state e vengono condotte utilizzando questi organismi come indicatori dello status ambientale; al momento attuale, tuttavia, sono ancora poche le indagini sull organizzazione funzionale delle loro biocenosi realizzate nei corsi d acqua piemontesi. IL COMPLESSO INFERNOTTO-GHIANDONE Il Torrente Infernotto, rinominato Ghiandone a valle dell abitato di Barge (CN), primo affluente di sinistra del Po di una certa rilevanza, presenta numerosi aspetti di estremo interesse dal punto di vista naturalistico. Grazie al notevole dislivello compreso in pochi chilometri dalle sorgenti alla confluenza con il Po, si susseguono qui tratti con una caratterizzazione faunistica ed ecologica molto differente, dagli ambienti crenali ed epiritrali dell alta valle, al corso torrentizio ascrivibile alla Zona a Trota Fario, al tratto iporitrale o Zona a Trota Marmorata e/o Temolo (Badino et al., 1992) alimentato in parte da risorgive e riemersione di acqua dal materasso alluvionale. Il tratto in pianura, a differenza di quanto purtroppo solita- 88

RIV. PIEM. ST. NAT., 21, 2000: 87-102 mente accade, mantiene tuttora caratteristiche di buona qualità ambientale, e ospita quindi comunità biotiche indicatrici di un livello di naturalità ancora accettabile e non alterate dall azione delle attività umane, presentando un campione relitto di quelli che erano gli ambienti fluviali dell area pedemontana della provincia di Cuneo. MATERIALE E METODI Lo scopo della ricerca è stato quello di contribuire alla conoscenza della struttura e funzionalità delle biocenosi a macroinvertebrati bentonici nell Infernotto-Ghiandone, un corso d acqua che mantiene ancora una buona qualità ambientale dalle sorgenti nelle Alpi Cozie (Barge, Rocca Nera, circa 1800 m s.l.m.) alla confluenza con il Po (Cardè, Le Boudre, 252 m s.l.m.), descrivendone le variazioni a livello ecologico e faunistico lungo il percorso. Lungo l asta Infernotto-Ghiandone sono state campionate cinque stazioni: A Rio Rocca Nera - Alto Infernotto B A monte guado Rifugio Infernotto C A valle località Ponte Ola D A monte ponte S.S. Laghi di Avigliana E A monte confluenza con il Fiume Po Una sesta stazione (B ) è stata esaminata lungo il Rio Tajot, affluente dell Infernotto (fig. 1). Non è stato campionato il tratto all interno ed immediatamente a valle dell abitato di Barge in quanto l impatto antropico è qui abbastanza pesante, annoverando tra le sue componenti non tanto l immissione di sostanze estranee in alveo quanto la captazione e la conseguente scomparsa dell acqua per un tratto di alcuni chilometri durante gran parte dell anno. I rilevamenti sono stati eseguiti nel mese di giugno degli anni 1998-99, in condizioni idrologiche di morbida. Il campionamento è stato condotto utilizzando un retino immanicato con rete a maglia di 0,335 mm (21/cm) e con l osservazione e la raccolta diretta fra gli elementi del substrato. Il materiale, dopo una prima stima delle abbondanze relative riscontrate, è stato esaminato in laboratorio con un microscopio stereoscopico a 20/60 ingrandimenti (figg. 2-5). La classificazione, spinta almeno fino al livello di dettaglio tassonomico richiesto dalla metodica IBE (Ghetti, 1997), è stata effettuata utilizzando i seguenti testi: Ruffo (1977-1985), Sansoni (1988), Tachet et al. (1984), Franciscolo (1979), Campaioli et al. (1994, 1999), mentre per la suddivisione in FFG è stata seguita la classificazione proposta da Merritt e Cummins (1996b). 89

Comunità a macroinvertebrati bentonici nel Rio Infernotto-Ghiandone 2 km Fig. 1 - Reticolo del complesso Infernotto-Ghiandone e stazioni di campionamento. I gruppi considerati sono quindi i seguenti: FFG sigla Alimento prevalente Ruolo trofico Shredders Tagliuzzatori Sr Tessuti vascolari e legno, Erbivori viventi o in decomposizione Detritivori Scrapers Raschiatori Sc Periphyton e materiale Erbivori a esso associato Detritivori Collectors gatherers Raccoglitori Cg Sedimento di natura organica Detritivori Collectors filterers Filtratori F Particellato organico in sospensione Detritivori Predators Predatori P Tessuti animali Carnivori Non utilizzando strumenti di rilevazione idonea (rete di Hess, cilindro di Surber o altri), non sono stati raccolti dati quantitativi relativi alla densità degli organismi presenti. Campionando tuttavia con attenzione i diversi microambienti presenti in ciascuna stazione, e vagliando l intero materiale raccolto in una vasca rettangolare 70 x 50 cm, è stata condotta una valutazione approssimativa delle abbondanze dei taxa raccolti. Un tale metodo 90

RIV. PIEM. ST. NAT., 21, 2000: 87-102 di valutazione semiquantitativa è stato più volte utilizzato per fornire stime di abbondanza (Di Giovanni et al., 1997). Nei risultati riportati di seguito, a lato di ciascun taxon è indicato il rango di abbondanza, stimato secondo il criterio sopra definito, e con la seguente simbologia: Bassa densità < di 10 individui + Densità media fra 10 e 50 individui ++ Alta densità > 50 individui +++ 2 3 5 4 Fig. 2 - Macroinvertebrati e detrito nel vaso di raccolta del retino: la ricchezza di vita degli ambienti lotici. Fig. 3 - Epeorus alpicola (Ephemeroptera Heptageniidae): rappresentante del gruppo funzionale dei raschiatori (scrapers). Fig. 4 - Philopotamus sp. (Trichoptera Philopotamidae): filtratore con reti. Fig. 5 - Rhyacophila sp. (Trichoptera Rhyacophilidae): tricottero predatore a vita libera. 91

Comunità a macroinvertebrati bentonici nel Rio Infernotto-Ghiandone RISULTATI Viene di seguito riportato l elenco del materiale rinvenuto in ogni stazione, corredato da alcune note sintetiche sulle caratteristiche ambientali. Stazione A - Rio Rocca Nera (alto Infernotto) Quota: 1660 m s.l.m. Larghezza massima alveo: 1,70 m Profondità massima acqua: 30 cm Caratteristiche ambientali: incisione in forte pendenza, in prateria alpina, con sponde ad Alnus sp.; flusso turbolento e presenza di tappeto briofitico su massi in corrente. Granulometria del substrato: roccia prevalente (70%), con massi (10%) e ghiaia grossolana (20%). Gruppo faunistico Taxon FFG Abb. stimata Plecoptera Nemouridae Nemoura sp. Sr + Protonemura sp. Sr + Leuctridae Leuctra gr. braueri Sr ++ Perlodidae Isoperla carbonaria P + Ephemeroptera Heptageniidae Rhithrogena sp. Sc ++ Epeorus alpicola Sc + Baetidae Baetis sp. Cg + Trichoptera Limnephilidae Allogamus sp. Sr + Rhyacophilidae Hyporrhyacophila sp. P + Diptera Tipulidae Tipula sp. Sr + Dixidae Nothodixa sp. Sc + Pediciidae Dicranota sp. P + Muscidae Limnophora sp. P + Blephariceridae Liponeura cinerascens Sc ++ Coleoptera Helodidae (Scirtes sp.) Sr + Oligocheta Lumbriculidae gen. sp. Cg + Tricladida Planariidae Crenobia alpina P + 92

RIV. PIEM. ST. NAT., 21, 2000: 87-102 Stazione B - Rio Rocca Nera, a monte guado Rifugio Infernotto Quota: 1.110 m s.l.m. Larghezza massima alveo: 5 m Profondità massima acqua: 40 cm Caratteristiche ambientali: tratto torrentizio alpino, alveo con pools e salti per un lungo tratto. Sponde a grandi massi e vegetazione arbustiva. Granulometria del substrato: roccia (20%), massi (30%), ghiaia grossolana (40%) e ghiaia fine (10%). Gruppo faunistico Taxon FFG Rango di abb. Plecoptera Perlodidae Isoperla carbonaria P + Nemouriidae Protonemura sp. Sr + Leuctridae Leuctra sp. Sr + Ephemeroptera Heptageniidae Epeorus alpicola Sc + Ecdyonurus sp. Sc ++ Rhithrogena sp. Sc + Leptophlebiidae Hebroleptoides sp. Cg + Baetidae Baetis sp. Cg + Trichoptera Philopotamidae Philopotamus sp. F + Hydropsychidae Hydropsyche sp. F + Rhyacophilidae Hyperrhyacophila sp. P + Limnephilidae Drusus sp. Sr + Allogamus sp. Sr + Odontoceridae Odontocerum albicorne Sc + Sericostomatidae Sericostoma sp. Sr + Coleoptera Hydraenidae Hydraena sp. Sc + Elmidae Limnius sp. Cg + Esolus sp. Cg + Diptera Blephariceridae Liponeura cinerascens Sc + Oligocheta Lumbriculidae gen. sp. Cg + Tricladida Planariidae Crenobia alpina P + 93

Comunità a macroinvertebrati bentonici nel Rio Infernotto-Ghiandone Stazione B - Torrente Infernotto (Taiot) Quota: 1.050 m s.l.m. Larghezza massima alveo: 4 m Profondità massima acqua: 40 cm Caratteristiche ambientali: tratto torrentizio alpino, con correntine e piccoli pools. Sponde alberate con vegetazione ripariale. Granulometria del substrato: roccia (15%), massi (25%), ghiaia grossolana (40%) e ghiaia fine (20%). Gruppo faunistico Taxon FFG Rango di abb. Plecoptera Perlidae Dinocras cephalotes P + Perlodidae Isoperla rivulorum P + Nemouridae Nemurella picteti Sr + Protonemura sp. Sr ++ Leuctridae Leuctra sp. Sr ++ Ephemeroptera Heptageniidae Ecdyonurus sp. Sc ++ Epeorus alpicola Sc + Rhithrogena sp. Sc ++ Baetidae Baetis sp. Cg + Trichoptera Rhyacophilidae Hyperrhyacophila sp. P + Hyporhyacophila sp. P + Hydropsychidae Hydropsyche sp. F + Limnephilidae Micropterna sp. Sr ++ Drusus sp. Sr ++ Odontoceridae Odontocerum albicorne Sc + Sericostomatidae Sericostoma ped. Sr + Philopotamidae Philopotamus ludificatus F + Glossosomatidae Agapetus sp. Sc + Diptera Pediciidae Dicranota sp. P + Simuliidae Cleitosimulium sp. F ++ Blephariceridae Liponeura sp. Sc + Coleoptera Helmidae Limnius sp. (adulti e larve) Cg + Hydraenidae Hydraena sp. Sc + Oligochaeta Lumbriculidae Rhynchelmis limosella Cg + 94

RIV. PIEM. ST. NAT., 21, 2000: 87-102 Stazione C - Torrente Infernotto, Ponte dell Ula Quota: 640 m s.l.m. Larghezza massima alveo: 7,5 m Profondità massima acqua: 80 cm Caratteristiche ambientali: ampie pools collegate da brevi correntine e salti. Granulometria del substrato: massi (30%), ghiaia grossolana (40%) e ghiaia fine (25%), sabbia (5%). Gruppo faunistico Taxon FFG Rango di abb. Plecoptera Perlidae Perla marginata P + Nemouridae Amphinemura standfussi Sr + Protonemura sp. Sr ++ Perlodidae Isoperla rivulorum P + Leuctridae Leuctra sp. Sr ++ Heptageniidae Epeorus sylvicola Sc + Ecdyonurus sp. Sc ++ Rhithrogena sp. Sc + Leptophlebiidae Habroleptoides sp. Cg + Ephemerellidae Ephemerella ignita Cg + Baetidae Baetis sp. Cg ++ Ephemeridae Ephemera danica Cg + Trichoptera Limnephilidae Micropterna sp. Sr ++ Hydropsychidae Hydropsyche sp. F + Philopotamidae Philopotamus sp. F + Rhyacophilidae Rhyacophila sp. P + Sericostomatidae Sericostoma sp. Sr + Diptera Pediciidae Dicranota sp. P + Simuliidae Cleitosimulium sp. F + Chironomidae Orthocladiinae Cg + Athericidae Ibisia (Atherix) marginata P + Coleoptera Elmidae Limnius sp. Cg + Hydraenidae Hydraena sp. Sc + Tricladida Dugesiidae Dugesia sp. P + 95

Comunità a macroinvertebrati bentonici nel Rio Infernotto-Ghiandone Stazione D - Torrente Ghiandone, a monte S.S. laghi di Avigliana Quota: 260 m s.l.m. Larghezza massima alveo: 11 m Profondità massima acqua: 60 cm Caratteristiche ambientali: tratto rettilineo, con corrente laminare e banchi localmente densi di macrofite (dominante Ranunculus aquatilis). Sponde a pioppeti e campi coltivati. Granulometria del substrato: fondo sabbioso (60%), limo (10%), ghiaia fine (30%) nei tratti con corrente più veloce. Gruppo faunistico Taxon FFG Rango di abb. Plecoptera Leuctridae Leuctra sp. Sr + Ephemeroptera Leptophlebiidae Habroleptoides sp. Cg + Ephemerellidae Ephemerella ignita Cg +++ Baetidae Baetis sp. Cg ++ Ephemeridae Ephemera danica Cg + Trichoptera Limnephilidae Anabolia lombarda Sr + Hydropsychidae Hydropsyche sp. F + Goeridae Silo sp. Sc + Diptera Tabanidae Haematopota sp. P + Ceratopogonidae Eleini P + Limoniidae Hexatoma sp. P + Chironomidae Orthocladiinae Cg ++ Chironomini Cg + Odonata Calopterygidae Calopterix virgo P + Heteroptera Gerridae Gerris sp. P + Coleoptera Dityscidae Agabus sp. P + Elmidae Elmis sp. Cg + Gammaridae Echinogammarus sp. Sr +++ Tricladida Dugesiidae Dugesia gonocephala P + Pulmonata Physidae Physa (Physella) acuta Sc + 96

RIV. PIEM. ST. NAT., 21, 2000: 87-102 Stazione E - Ghiandone località Boudre Quota: 252 m s.l.m. Larghezza massima alveo: 15 m Profondità massima acqua: 70 cm Caratteristiche ambientali: abbondanti macrofite (Ranunculus aquatilis predominante) Granulometria del substrato: sabbia (70%), limo (15%) e ghiaia fine (15%) in banchi longitudinali. Gruppo faunistico Taxon FFG Rango di abb. Ephemeroptera Ephemerellidae Ephemerella ignita Cg ++ Baetidae Baetis sp. Cg ++ Ephemeridae Ephemera sp. Cg + Heptageniidae Rhithrogena sp. Sc + Caenidae Caenis sp. Cg + Trichoptera Hydropsychidae Hydropsyche sp. F + Heteroptera Gerridae Gerris sp. P + Coleoptera Helophoridae Helophorus sp. Sr + Elmidae Limnius sp. Cg + Dityscidae Platambus maculatus P + Haliplidae Haliplus obliquus Sr + Odonata Calopterygidae Calopterix virgo P + Diptera Limoniidae Hexatoma sp. P + Amphipoda Gammaridae Echinogammarus sp. Cg +++ Pulmonata Physidae Physa (Physella) acuta Sc + Oligochaeta Lumbriculidae Rhynchelmis limosella Cg + Naididae gen. sp. Cg + Tricladida Dugesiidae Dugesia gonocephala P + Irudinea Erpobdellidae Erpobdella testacea P + 97

Comunità a macroinvertebrati bentonici nel Rio Infernotto-Ghiandone DISCUSSIONE Il materiale raccolto testimonia la buona qualità ambientale del torrente nel suo complesso. Il numero di taxa campionato in ciascuna stazione, unitamente alla presenza di organismi considerati estremamente sensibili alle alterazioni ambientali (nei tratti in quota Dixidae e Blephariceridae, oltre a numerosi Plecoptera; nel tratto planiziale, alla confluenza con il Po, numerosi Ephemeroptera, tra cui Heptageniidae) evidenzia il mantenimento di una buona condizione di naturalità lungo gran parte dello sviluppo dell asta. L applicazione dell indice I.B.E. (Ghetti, 1997) sottolinea questo risultato (tab. 1): le stazioni a monte dell abitato di Barge raggiungono valori elevati, con una I classe di qualità (che corrisponde al giudizio di ambiente non inquinato o non alterato in modo sensibile ), mentre le stazioni a valle sono ascrivibili ad una I-II classe ( ambienti con modesti sintomi di alterazione ). Stazione A B B' C D E Numero Unità Sistematiche 17 19 22 24 18 17 Valore Indice Biotico Esteso 10 10 11 11 9 9 Classe di qualità I I I I II-I II-I Tab. 1 - Valori U.S. ed I.B.E. e classi nelle varie stazioni. La valutazione della qualità biologica (fig. 6) ci sincera sul grado di naturalità del tratto in cui vengono condotte le analisi sulla funzionalità delle comunità a macrozoobenthos. Il quadro complessivo risultante dall analisi qualitativa e dalla stima delle abbondanze evidenzia come anche su piccola scala, in un asta con uno sviluppo lineare dalle sorgenti alla confluenza di 21 km circa, sia manifesta una trasformazione a livello funzionale nelle comunità a macrozoobenthos. L importanza del FFG dei raschiatori o scrapers appare nel complesso Infernotto-Ghiandone indubbiamente legata alla dimensione dell alveo. In accordo con quanto postulato dalla teoria del River Continuum, essa è maggiore sia per il numero di taxa che per la maggiore percentuale rispetto 98

RIV. PIEM. ST. NAT., 21, 2000: 87-102 24 21 18 15 12 9 6 3 0 I.B.E. U.S. A B B' C D E Fig. 6 - Grafico riportante elementi di valutazione della qualità biologica nelle diverse stazioni. all intera comunità (e anche nella stima numerica degli individui) nei tratti fluviali di ordine intermedio. Nelle stazioni B e B sono stati censiti rispettivamente 6 (28,6% della composizione qualitativa totale) e 7 (29,2%) taxa, rappresentati da un notevole numero di organismi (in particolar modo abbondanti gli Heptageniidae). Le caratteristiche morfo-idrologiche di questi ambienti consentono evidentemente la consistente presenza di organismi autotrofi perifitici e quindi favoriscono direttamente il gruppo funzionale considerato. Nelle altre stazioni, la dimensione quali-quantitativa del FFG è penalizzata probabilmente da alcuni fattori limitanti: - riduzione del tenore di irraggiamento solare da parte della vegetazione ripariale nella stazione A (ove sono stati campionati 4 taxa di Sc, il 23,5% del totale); - diminuzione della trasparenza del mezzo e delle disponibilità di substrati adeguati per la vita della comunità perifitica nelle stazioni D ed E (con 2 soli taxa, rispettivamente 10 e 11,1% del totale). Nelle aste di basso ordine, gli shredders rappresentano il gruppo funzionale di maggior importanza, sia dal punto di vista qualitativo, con un numero di taxa elevato e superiore percentualmente agli altri FFG, sia come numero stimato di individui. Nella stazione A costituiscono qualitativamente oltre un terzo dell intera comunità (35.3%), nella stazione B e B ap- 99

Comunità a macroinvertebrati bentonici nel Rio Infernotto-Ghiandone prossimativamente un quarto (23,8 e 25%) ed in C un quinto (20.8%). Da monte verso valle si riducono il numero di specie e la conseguente importanza percentuale relativa (fig. 3), in quanto le caratteristiche biotopiche variano: si riduce drasticamente, a causa dell interazione agraria, l estensione longitudinale e trasversale della fascia vegetazionale ripariale e, quindi, l apporto di materiale grossolano di origine vegetale esterna. Interessante è notare come, anche se qualitativamente si semplifica, si assiste ad un notevole incremento quantitativo del gruppo in quelle stazioni in cui è presente un consistente insediamento di macrofite: in entrambe le stazioni D ed E questo FFG è rappresentato da soli 3 taxa (15% e 16,7%), uno dei quali (Echinogammarus sp.) risulta dominante e costituisce una porzione preponderante dell intera biomassa animale. Il FFG dei raccoglitori collettori, Cg, ha fatto registrare un aumento, da monte verso valle, nel numero delle unità sistematiche (e nella quantità stimata di organismi). La crescita dell importanza relativa nella composizione qualitativa dell intera comunità (fig. 7) dall 11,8% in A al 35% e 38,9% in D ed E, con un notevole incremento della biomassa (Ephemeroptera quali Ephemerella ignita e Baetis sp., Chironomidae) può essere spiegata con il naturale aumento di sedimentazione del particellato organico fine. L analisi delle variazioni qualitative dei filtratori e predatori non pare evidenziare una significativa connessione con il mutare delle caratteristiche 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Cg Scrapers Shredders A B B' C D E Fig. 7 - Dimensione qualitativa % dei gruppi funzionali Cg, Sc e Sr nelle diverse stazioni. 100

RIV. PIEM. ST. NAT., 21, 2000: 87-102 ambientali nelle stazioni esaminate. I predatori sono presenti in tutte le comunità analizzate con numerosi taxa dalla differente caratterizzazione ecologica: a respirazione aerea (es: Dytiscidae) o acquatica (es: Calopterygidae), dotati di apparato succhiatore (es: Gerridae) o masticatore (es: Plecoptera Setipalpia). I filtratori sono rappresentati nel complesso sia dai collettori (es: Simuliidae) sia dai costruttori di reti (es: Hydropsychidae). CONCLUSIONI La Carta Ittica Regionale (Badino et al., 1988) e le recenti indagini del C.R.E.S.T. (1998) e dell A.R.P.A. (Morisi, comunicazione personale) evidenziano come il tratto saluzzese del reticolo del Po ospiti ancora, a lato di ambienti ormai compromessi, situazioni di notevole interesse naturalistico, meritevoli di maggior tutela. L analisi del materiale raccolto consente le seguenti osservazioni: - il tratto fluviale con la maggior diversità e ricchezza biologica appare quello compreso tra 1100 e 600 metri di quota: le caratteristiche ambientali, meno severe rispetto alla stazione più in alto, relativamente oligotrofica, permettono qui l esistenza di una comunità maggiormente diversificata, con numerosi taxa, mentre non sono ancora evidenti segni di alterazione legata ad attività antropiche. - le stazioni D ed E presentano un popolamento a macrozoobenthos ben strutturato e con notevoli caratteristiche di naturalità, con organismi di un certo interesse ecologico e faunistico. - lo studio dei gruppi funzionali si è rivelato proficuamente affiancabile all applicazione ormai consolidata degli indici biotici (dei quali l I.B.E. rappresenta l esempio più collaudato): in quanto capace di fornire ulteriori informazioni sui rapporti ecologici all interno delle biocenosi bentoniche, esso consente un migliore dettaglio nell analisi di funzionalità degli ecosistemi fluviali. RINGRAZIAMENTI Desidero ringraziare sentitamente il prof. Guido Badino (Dipartimento di Biologia Animale e dell Uomo, Torino) ed il dr. Angelo Morisi (A.R.P.A., Cuneo) per la rilettura del testo ed i preziosi suggerimenti. Un vivo ringraziamento va al dr. Giovanni Boano, a Giovanni B. Delmastro e Gianfranco Curletti (Museo Civico di Storia Naturale, Carmagnola) per la disponibilità ed a mia moglie Serena, che mi ha seguito nei campionamenti. 101

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