LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO CON DIABETE MELLITO Cuneo IL PUNTO DI VISTA DELL ONCOLOGO

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Transcript:

LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO CON DIABETE MELLITO Cuneo 24.05.2018 IL PUNTO DI VISTA DELL ONCOLOGO Dr.sa Gianna Di Costanzo S.C. Oncologia Medica

Paziente diabetico che sviluppa una neoplasia Paziente che sviluppa diabete dopo chirurgia per neoplasia Paziente che sviluppa diabete a seguito di terapie mediche per tumore Paziente che sviluppa diabete a seguito di terapie di supporto a cure mediche per tumore

Il CANCRO è la SECONDA CAUSA di MORTE nel MONDO Il DIABETE è la SETTIMA CAUSA di MORTE nel MONDO Una PERCENTUALE tra l 8 e il 18% dei MALATI di CANCRO è AFFETTA da DIABETE

DIABETE vs TUMORI Negli studi sull associazione Cancro-Diabete viene fatto riferimento nella maggior parte dei casi al DIABETE MELLITO TIPO II (90% DEI PZ) Nei pazienti diabetici è stato rilevato un maggior rischio per tumore della mammella, dell endometrio e HCC Il diabete risulta protettivo per il tumore prostatico (per bassi livelli di testosterone nei pz insulinoresistenti e polimorfismi del gene HNF1B) Il rischio di mortalità/morbilità nei pazienti con preesistenza di trattamento antidiabetico e affetti da neoplasie è aumentata Vigneri P. et al. Endocr Realt Cancer 2009 Yeap BB et al Eur J Endocrinol 2009 Lipscombe et al. Breast Cancer Res Treat 2008 Barone BB et al JAMA 2008

Konstantinos K Tsilidis et al. BMJ 2015;350:bmj.g7607

Konstantinos K Tsilidis et al. BMJ 2015;350:bmj.g7607 2-3vv ca pancreas 2vv HCC 2vv Ca Endometrio 50% CRC 20% BreastC

JAMA. 2008 December 17; 300(23): 2754 2764. 1.41

JAMA. 2008 December 17; 300(23): 2754 2764. I pazienti oncologici con preesistente diabete hanno un rischio maggiore di morte per tutte le cause rispetto a quelli senza diabete HR= 1.41 1.41

CONCLUSIONI: In questo studio osservazionale le pazienti con tumore al seno e diabete presentano un rischio aumentato di tossicità correlata alla chemioterapia rispetto alle pazienti non diabetiche sottoposte a chemioterapia e presentano una mortalità per tutte le cause più elevata

14,85-99(2017) La carcinogenesi su base ormonale richiede 5-10 anni, a differenza della carcinogenesi su base chimica che mostra i suoi effetti in un arco di tempo relativamente breve Se l insulina effettivamente contribuisce al rischio di cancro, ciò potrebbe riguardare sia l insulina endogena che quella esogena. Nel 2009 vennero sollevati dubbi legati all analogo dell insulina umana Glargine, ma studi di follow-up non ha mostrato nessuna relazione significativa Le evidenze iniziali sull efficacia della metformina nella prevenzione del cancro hanno dato vita a oltre 100 trials per studiare la metformina nel trattamento di molte neoplasie. I risultati già pubblicati sono però stati deludenti

DIABETE vs TUMORI: CONCLUSIONI La presenza di diabete influisce sulla strategia terapeutica: - Alterazione della funzionalità renale - Aumentato rischio di eventi vascolari - Aumentato rischio di cardiotossicità - Aumentato rischio di neuropatia Il diabete condiziona la scelta dei trattamenti e delle terapie di supporto: - Utilizzo degli steroidi - Antiemesi - Farmaci che provocano iperglicemia Nutrizione - Quale optimum di livello glicemico...

Paziente che sviluppa diabete dopo chirurgia per neoplasia Paziente che sviluppa diabete a seguito di terapie mediche per tumore Paziente che sviluppa diabete a seguito di terapie di supporto a cure mediche per tumore

DIABETE da CORTICOSTEROIDI nel PAZIENTE ONCOLOGICO Sicuramente il tipo di diabete più comune tra i pazienti oncologici è quello metasteroideo, per l ampio impiego di corticosteroidi in questa popolazione Nel paziente oncologico i corticosteroidi vengono usati a scopo terapeutico: come antiemetici, antiallergici, antiedemigeni ed adiuvanti del dolore

UTILIZZO del CORTISONE in ONCOLOGIA: ANTIALLERGICO: TAXOLO CARBOPLATINO OXALIPLATINO ANTIEDEMIGENO: MTS soprattutto CEREBRALI In corso di RADIOTERAPIA ANTIINFIAMMATORIO: DOLORE

High risk: Cisplatino AC Carboplatino Moderate risk: Oxaliplatino Irinotecan Ifosfamide Antracicline Trabectedina Low risk: Taxani Etoposide 5-FU

PAZIENTE CON IPERGLICEMIA Chemioterapie a basso potenziale emetogeno: utilizzare Methoclopramide o 5HT3 Chemioterapie a moderato potenziale emetogeno: utilizzare nella profilassi dell emesi tardiva Methoclopramide Chemioterapie ad elevato potenziale emetogeno: utilizzare 5HT3 a durata di azione più lunga IN OGNI CASO SOLO IN ASSENZA DI EMESI E LECITO RIDURRE I DOSAGGI DEI CORTICOSTEROIDI

CHEMIOTERAPIA come FATTORE IPERGLICEMIZZANTE In questo studio sono stati presi in considerazione numerosi regimi chemioterapici utilizzati per il trattamento di vari tipi di tumori solidi e valutato il rischio di incremento della glicemia

FARMACI CHEMIOTERAPICI E DIABETE Il Diabete indotto dalle terapie oncologiche è stato in passato un argomento poco approfondito per la bassa incidenza dell evento Nessun farmaco storico si dimostra chiaramente causale nei confronti dell insorgenza del Diabete Sono maggiormente implicati i farmaci orali e dopo lungo periodo di assunzione di quanto non siano i farmaci endovena Gli inibitori di mtor tra i nuovi farmaci risultano essere i più implicati

INIBITORI DI mtor Queste molecole agiscono principalmente attraverso l inibizione del complesso multiproteico mtorc1, che svolge un ruolo su enzimi chiave della regolazione della lipogenesi, sul metabolismo dei carboidrati, nonché sui processi replicativi cellulari.

INIBITORI DI mtor Ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia e iperglicemia sono le anomalie metaboliche piu frequentemente osservate in corso di trattamento con everolimus e temsirolimus L iperglicemia e un effetto collaterale molto comune sia di everolimus che temsirolimus, per cui viene raccomandata una determinazione dei valori di glicemia a digiuno prima dell inizio del trattamento, sia nei pazienti diabetici che non diabetici

INIBITORI DI mtor TEMSIROLIMUS EVEROLIMUS Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore

IMMUNOTERAPIA Gli Immunoterapici usati in oncologia sono anticorpi mirati al recettore PD-1 (programmed deadh-1 recweptor) La loro azione sul sistema immunitario può comportare una distruzione autoimmune delle cellule beta delle isole di Langerhans con conseguente insorgenza di iperglicemia e Diabete mellito di tipo I Goldman JW The Oncologist 2016 Hofmann L Eur J Cancer 2016 Usui Y J Thorac Oncol 2017 Gauci ML Cancer Immunol Immunoth 2017

IMMUNOTERAPIA

IMMUNOTERAPIA Tossicità rare < 10%

IMMUNOTERAPIA In studi di fase 1 che hanno indagato il Pembrolizumab in pazienti affetti da melanoma metastatico o tumore del polmone non a piccole cellule, l incidenza di iperglicemia (qualsiasi grado) è stata del 40% e 48% rispettivamente (grado 3 2% e grado 4 3%) In particolare il DM è stato riportato in 1 caso su 206 pazienti in un trial di fase III che ha testato il Nivolumab nel trattamento del Melanoma metastatico Goldman JW The Oncologist 2016 Hofmann L Eur J Cancer 2016 Usui Y J Thorac Oncol 2017 Gauci ML Cancer Immunol Immunoth 2017

IMMUNOTERAPIA We conclude that anti PD-1, and possibly anti PDL-1, antibody use can result in a rapid progression of autoimmune diabetes in human subjects who have a high underlying genetic predisposition to type 1 diabetes, similar to what has been reported in a rodent model. Once diagnosed, autoimmune diabetes with severe insulin deficiency is a treatable disease, but the rapid presentation with DKA is important to recognize due to its morbidity and potential mortality. Physicians treating patients with this novel class of cancer therapy should be aware of this potential adverse event. Sept 2015: 38(39)

IMMUNOTERAPIA Treatment with checkpoint inhibitors has been associated with acute onset of type 1 diabetes mellitus in approximately 0.2 percent of cases. As an example, in a series of five cases, patients presented with severe hyperglycemia or diabetic ketoacidosis; all required insulin therapy at diagnosis and remained insulin-dependent for diabetic control. It is important to monitor glucose with each dose of immunotherapy

CONCLUSIONI Pur nella rarità dell evento, la glicemia va controllata durante le terapie oncologiche, al pari della funzionalità midollare, renale ed epatica Un aspetto particolare del rapporto Diabete e Cancro va ricercata nelle situazioni di terminalità quando all uso molto comune di corticosteroidi e progestinici si associano in generale condizioni di malnutrizione e di disidratazione

Grazie per l attenzione