PROGRAMMA REGIONALE DELLE ISPEZIONI EX ART.27 COMMA 3 DEL D.LGS.105/2015 DEGLI STABILIMENTI DI SOGLIA INFERIORE

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Allegato alla Delib.G.R. n. 3/23 del 23.1.2018 PROGRAMMA REGIONALE DELLE ISPEZIONI EX ART.27 COMMA 3 DEL D.LGS.105/2015 DEGLI STABILIMENTI DI SOGLIA INFERIORE ANNO 2017-2018

Sommario 1. Premessa... 3 2. Procedure per programmazione e l effettuazione delle ispezioni ordinarie... 5 3. Elenco degli stabilimenti inventariati al 31 dicembre 2015, di cui non sono pervenute notifiche al 28 febbraio 2017... 7 4. Definizione delle priorità... 8 5. Elenco dei gruppi di stabilimenti che presentano un possibile effetto domino, o in cui rischi esterni o fonti di pericolo particolari potrebbero aumentare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante... 9 6. Programma ispezioni degli stabilimenti di soglia inferiore 2016-2018... 13 2

1. Premessa Il presente programma regionale delle ispezioni in stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore viene redatto dalla Regione autonoma della Sardegna al fine di rispondere a quanto disposto dall art.27 del Decreto legislativo n. 105 del 26 giugno 2015 recante Attuazione della direttiva 2012/18/Ue relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose. Il programma viene redatto sulla base dei criteri, procedure e strumenti per l effettuazione delle suddette verifiche definiti dal succitato D.lgs. 105/2015 e sulla base di quanto previsto nel Piano regionale delle ispezioni del triennio 2016-2018. Occorre preliminarmente evidenziare che nella Regione Sardegna, finora, non stati realizzati programmi inerenti alle visite ispettive sugli stabilimenti di soglia inferiore, neppure ai sensi della normativa precedente (D.lgs. 334/99 e s.m.i.), quindi si tratta della prima programmazione regionale delle ispezioni, ordinarie e straordinarie. Come previsto nel Piano regionale delle ispezioni (triennio 2016-2018) al fine di definire l intervallo tra due visite in loco, sulla base dello stato delle conoscenze in possesso si è ritenuto di applicare, in via cautelativa,quanto previsto al comma 4 dell art. 27 del D.lgs.105/2015, che stabilisce che lo stesso non potrà essere superiore ai 3 anni. Infatti, solo a seguito della valutazione sistematica dei pericoli di incidente rilevante relativa agli stabilimenti interessati, che al momento non risulta possibile effettuare, si potrà definire un intervallo di frequenza tra due visite maggiore, secondo i criteri definiti nel Piano citato e che tengono conto degli impatti potenziali sulla salute umana e sull ambiente degli stabilimenti interessati, come pure a seguito dell analisi degli elementi che comprovino il rispetto di quanto previsto dal citato decreto. Sarà cura della Regione, nell ambito della predisposizione del presente programma, fornire criteri utili alla cooperazione tra le Autorità che effettuano ispezioni presso gli stabilimenti di soglia inferiore, con particolare riguardo ai controlli effettuati per verificare l attuazione del Regolamento n.1907/2006 REACH ed il rispetto delle prescrizioni dell autorizzazione integrata ambientale di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Sulla base dei parametri di riferimento che valorizzano i criteri generali di valutazione, secondo i criteri riportati nel Piano, sono state stabilite le priorità per la programmazione delle ispezioni nel territorio di competenza. Le informazioni necessarie alla valorizzazione dei parametri sono state reperite sulla base delle notifiche trasmesse dai gestori. Secondo le indicazioni contenute nel succitato Piano, in accordo con quanto previsto all Appendice 1, dell Allegato H del D.lgs.105/2015, la valutazione è stata effettuata valorizzando gli aspetti di sicurezza associati al singolo stabilimento, attribuendo ad ogni stabilimento un punteggio base sulla base della potenziale pericolosità dei processi produttivi o della natura delle sostanze impiegate o detenute e non tiene 3

conto, cioè, delle misure impiantistiche e gestionali presenti nello specifico stabilimento e successivamente la valorizzazione della pericolosità si ottiene a partire dal punteggio base per arrivare alla definizione di Categoria. Fase di prima applicazione In sede di prima applicazione dei criteri di programmazione delle verifiche si rende necessario adottare un approccio semplificato e cautelativo, in attesa che vengano completate le attività di verifica delle notifiche inviate dai gestori ai sensi del D.lgs. 105/2015. Pertanto verranno applicati, in linea generale, i criteri di cui all Appendice 1 dell Allegato H al medesimo decreto, limitatamente alle lettere a) e b), ovvero pericolosità delle sostanze presenti e dei processi produttivi utilizzati e risultanze delle ispezioni precedenti. In relazione al secondo criterio, riguardante le risultanze delle ispezioni precedenti, posto che la Regione non ha finora provveduto a pianificare, programmare e svolgere ispezioni, le uniche risultanze sono quelle riconducibili a ispezioni effettuate sugli stabilimenti dall autorità competente agli stabilimenti di soglia superiore, e quindi solo nel caso in cui il suddetto stabilimento sia stato di recente declassato. La programmazione delle ispezioni per gli anni 2016-2018 è stata effettuata sulla base dell inventario nazionale messo a disposizione da ISPRA ed aggiornato al 2016; la Regione Sardegna procederà all eventuale aggiornamento del Piano e/o della programmazione annuale a seguito dell aggiornamento dell inventario ISPRA, nonché su eventuali precedenti verifiche, comunicazioni e segnalazioni, in particolare per gli stabilimenti che sono stati di recente oggetto di declassificazione da stabilimenti di soglia superiore a stabilimenti di soglia inferiore. Si precisa inoltre che in questa prima fase, l applicazione dei criteri consente di avere l ordine di priorità con il quale devono essere effettuate le verifiche ispettive nel triennio, ridotto poi effettivamente al biennio 2017-2018, e non la frequenza dei controlli, che rimane fissata in 3 anni come previsto dal decreto. Va rilevato che l art. 27 comma 3, secondo capoverso, del D.lgs. 105/2015, prevede che il Ministero dell Interno e le Regioni assicurino il coordinamento ed armonizzazione del piano nazionale per gli stabilimenti di soglia superiore con i piani regionali di ispezione per gli stabilimenti di soglia inferiore. Pertanto la Regione Sardegna, in ottemperanza a quanto disposto all art. 27, comma 13 del succitato decreto, in data 12 aprile 2017, ha trasmesso al Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare il Piano regionale e il Programma annuale delle ispezioni ordinarie relativo al 2017, sia al fine di non incorrere in sanzioni per mancata ottemperanza degli obblighi di comunicazione previsti nel decreto in parola e discendenti dalla normativa comunitaria, sia al fine di ricevere eventuali ulteriori indicazioni ed elementi utili per l individuazione delle priorità ispettive per gli stabilimenti di soglia inferiore. 4

2. Procedure per programmazione e l effettuazione delle ispezioni ordinarie Occorre premettere che sulla base della ricognizione effettuata dalla Regione Sardegna, e confermata dai dati in possesso del Ministero dell ambiente, la Regione Sardegna, alla data di entrata in vigore della norma (D.lgs. 105/2015), si è trovata fortemente carente di ispettori regionali in possesso dei requisiti specifici richiesti dall allegato H al D.lgs. 105/2015, posto che sia presso l amministrazione regionale, sia presso l Agenzia regionale per l ambiente della regione Sardegna non era presente neppure un soggetto in possesso dei requisiti di legge. Si evidenzia quindi che solo con i primi corsi di formazione di ISPRA, tenutisi nel corso del 2016, è stato possibile costituire il primo team di ispettori regionali, che successivamente ha intrapreso un apposito percorso di addestramento sul campo, con almeno 3 ispezioni in qualità di uditore, in affiancamento alla Commissione ispettiva in seno al CTR. Si evidenzia che sono ancora in corso di completamento le attività di addestramento in campo del personale ARPAS in qualità di uditore, e comunque, la stessa ARPAS segnala che anche il personale che ha concluso il percorso di addestramento non è attualmente in grado di condurre da solo le ispezioni in argomento, in assenza di almeno un ispettore già esperto dei Vigili del Fuoco o di altri Enti competenti. Al momento, non essendo possibile costituire una Commissione ispettiva regionale con funzionari e dirigenti regionali, sarà necessario far ricorso a personale dell ISPRA e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e degli altri Organi Tecnici Nazionali (INAIL, ISS ecc.), eventualmente stipulando apposite convenzioni finanziate con i proventi derivanti dagli oneri a carico dei gestori. Per tutto quanto sopra esposto la programmazione regionale, realizzabile solo con il supporto degli Enti sopracitati, riguarderà prioritariamente ed in via provvisoria, tutti gli stabilimenti di soglia inferiore riportati nella tabella di cui al precedente paragrafo 7 che hanno trasmesso l aggiornamento della notifica al sensi del D.lgs. 105/2015. Di seguito si procederà alla verifica dello stato di fatto degli stabilimenti che non hanno provveduto ad inoltrare la notifica ai sensi del succitato decreto per l eventuale aggiornamento della programmazione di competenza. Rilevata la necessità di avviare prima possibile i programmi ispettivi e al fine di superare le criticità sopra esposte, nel corso del 2017 sono state intraprese le prime interlocuzioni con la Direzione regionale dei VVF, con INAIL e con ARPAS, finalizzate ad verificare la disponibilità dei suddetti Enti a prendere parte della succitata Commissione ispettiva regionale. Allo stato attuale, acquisita la disponibilità degli Enti succitati a prendere parte alla Commissione, appare necessario condurre le attività propedeutiche alla stipula di apposite convenzioni, in particolare occorre procedere alla definizione delle modalità anche contabili di versamento delle tariffe di competenza regionale. 5

Per quanto su esposto, l avvio delle prime ispezioni ordinarie, che inizialmente nel Programma annuale 2017 era stato ipotizzato nella seconda metà dell anno 2017, dovrà essere rimandato all anno 2018 e comunque garantendo la periodicità minima di legge nell arco del triennio di vigenza del piano. Si sottolinea che sulla base dei dati raccolti dalla Regione Sardegna, e riportati nel Piano regionale delle ispezioni, sono pervenute, al 28 febbraio 2017, all Assessorato regionale della difesa gli stabilimenti le notifiche ai sensi del D.lgs. 105/2015 dei seguenti stabilimenti: TABELLA 1: Elenco degli stabilimenti contemplati nel piano regionale al 28 febbraio 2017 Codice Univoco Ragione Sociale Attivita Status Provincia Comune Produzione e/o AIR LIQUIDE ITALIA deposito di gas Cagliari (ora Citta DV002 PRODUZIONE SRL tecnici Attivo metropolitana di Cagliari) Sarroch Produzione e/o deposito di NV038 DETON SRL esplosivi Attivo Olbia-Tempio (ora Sassari) Tempio Pausania ENEL PRODUZIONE Centrale Cagliari (ora Citta NV035 SPA termoelettrica Attivo metropolitana di Cagliari Assemini Deposito di gas NV050 Multiutilities Spa liquefatti Attivo Oristano Oristano NV057 Multiutilities Spa Deposito di gas liquefatti Attivo Nuoro Nuoro DV010 SARDA GAS PETROLI DI ANTONIO PISANO & C SAS Deposito di gas liquefatti Attivo Ogliastra (ora Nuoro) Cardedu NV040 TESTONI SRL Deposito di oli minerali Attivo Sassari Sassari Fonte: notifiche a cura dei gestori (28 febbraio 2017) 6

Pertanto, per le motivazioni sopra esposte e sulla base del numero di stabilimenti che risultano da sottoporre a visita ispettiva sulla base della tabella sopra esposta, si ritiene che l effettuazione della verifica ispettiva prevista nel 2017 nello stabilimento dell elenco sopra riportato, debba essere rimandata all annualità successiva ed effettuata prioritariamente rispetto alle verifiche sugli altri stabilimenti previste nel medesimo anno, sulla base dell ordine di priorità assegnato con l applicazione dei criteri dettagliati nel Piano. 3. Elenco degli stabilimenti inventariati al 31 dicembre 2015, di cui non sono pervenute notifiche al 28 febbraio 2017 Si riporta di seguito il totale degli stabilimenti di soglia inferiore della Regione Sardegna, di cui all inventario trasmesso da ISPRA aggiornato al 31 dicembre 2015, di cui non sono pervenute notifiche, ai sensi del D.lgs.105/2015, all Assessorato regionale della difesa al 28 febbraio 2017. TABELLA 2: Elenco degli stabilimenti che non hanno presentato l aggiornamento delle notifiche ai sensi del D.lgs.105/2015 (28 febbraio 2017) Codice Univoco Ragione Sociale Attività Provincia Comune BEKAERT SARDEGNA NV054 SPA Altro Cagliari (ora Citta Metropolitana di Cagliari) Assemini NV029 SEA EXPLO SRL Produzione e/o deposito di esplosivi Cagliari (ora Sud Sardegna) Villaspeciosa DV006 OTEFAL SAIL SPA Acciaierie e impianti metallurgici Carbonia-Iglesias (ora Sud Sardegna) Portoscuso SARDINIA GOLD NV053 MINING SPA Altro Medio Campidano (ora Sud Sardegna) Furtei NV056 TIRRENOGAS SRL Deposito di gas liquefatti Nuoro Bolotana CARBOLINE ITALIA NV067 SPA Altro Sassari Alghero 7

4. Definizione delle priorità REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA In fase di prima applicazione, la priorità per gli stabilimenti di soglia inferiore è calcolata dal punteggio base dell attività e della sua valorizzazione. In attesa di effettuare le apposite verifiche amministrative sopramenzionate, i criteri di priorità previsti nel Piano sono stati applicati a tutti gli stabilimenti presenti nel territorio regionale secondo l inventario ISPRA dicembre 2015, includendo dunque anche gli stabilimenti che al momento risultano non in attività ormai da anni e che non hanno provveduto ad aggiornare la notifica ai sensi del D.lgs. 105/2015. TABELLA 3: Punteggio attribuito agli stabilimenti sulla base della pericolosità delle sostanze presenti e dei processi produttivi utilizzati N. CAT. TIPO PERIC. STABILIMENTO TIPO DI STABILIMENTO COMUNE PUNTEGGIO BASE VALOR. TOT. 1 4 Altro OTEFAL SAIL (Prov. SUD) b) Produzione metalli non ferrosi Portoscuso 2 4(**) 6 2 2 Altro AIR LIQUIDE ITALIA (CA) d) Stabilimento chimico con stoccaggio di liquidi infiammabili in serbatoi Sarroch 3 3 6 3 4 Altro BEKAERT SARDEGNA (CA) c) Lavorazione metalli ferrosi/non ferrosi Assemini 2 4 6 4 4/2 Infiammabili ENEL PRODUZIONE (CA) 2 g) Deposito prodotti petroliferi Assemini 3 3 6 5 2 Infiammabili Multiutilities (OR) movimentazione GPL Oristano 4 3 7 6 2 Infiammabili TESTONI SRL (SS) g) Deposito prodotti petroliferi Sassari 3 3 6 7 2 Infiammabili TIRRENOGAS SRL (NU) movimentazione GPL Bolotana 4 3 7 8 3 Esplosivi SEA EXPLO (Prov.SUD) e) Stoccaggio esplosivi UN/ADR 1.1-1.6 Villaspeciosa 5 2(*) 7 9 2 Infiammabili SARDA GAS PETROLI (NU) movimentazione GPL Cardedu 4 3 7 10 3 Esplosivi DETON SRL (SS) Produzione e/o deposito di esplosivi Tempio Pausania 5 2 7 11 2 Infiammabili Multiutilities (NU) movimentazione Nuoro 4 3 7 8

GPL 12 4 Altro CARBOLINE ITALIA SPA (SS) a) Tratt. metalli mediante processi chimici Alghero 2 4 6 13 4 Altro SARDINIA GOLD MINING (Prov. SUD) b) Produzione metalli non ferrosi Furtei 2 4(**) 6 (*) La Società ha comunicato di chiudere l attività dal 30 giugno 2014; (**) Attività ferma Pertanto nella prima fase saranno sottoposti a verifica ispettiva gli stabilimenti di cui alla tabella 1, secondo l ordine di priorità individuato nella tabella 3, ovvero: Tabella 4: ordine priorità verifiche ispettive CAT. TIPO PERIC. STABILIMENTO TIPO DI STABILIMENTO COMUNE PUNTEGGIO BASE VALOR. TOT. 4/2 Infiammabili ENEL PRODUZIONE 2 g) Deposito prodotti petroliferi Assemini 3 3 6 2 Altro AIR LIQUIDE ITALIA d) Stabilimento chimico con stoccaggio di liquidi infiammabili in serbatoi Sarroch 3 3 6 2 Infiammabili Multiutilities (OR) movimentazione GPL Oristano 4 3 7 2 Infiammabili SARDA GAS PETROLI movimentazione GPL Cardedu 4 3 7 3 Esplosivi DETON SRL Produzione e/o deposito di esplosivi Tempio Pausania 5 2 7 2 Infiammabili Multiutilities (NU) movimentazione GPL Nuoro 4 3 7 2 Infiammabili TESTONI SRL g) Deposito prodotti petroliferi Sassari 3 3 6 5. Elenco dei gruppi di stabilimenti che presentano un possibile effetto domino, o in cui rischi esterni o fonti di pericolo particolari potrebbero aumentare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante In relazione all elenco degli stabilimenti che presentano un possibile effetto domino, come definito nell allegato E del D.lgs.105/2015, o in cui rischi esterni o fonti di pericolo particolari potrebbero aumentare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante (a es. stabilimenti localizzati in aree soggette a pericoli indotti da fenomeni naturali, quali terremoti o inondazioni, ovvero vulnerabili dal punto di vista della sicurezza 9

esterna), potrà essere efficacemente compilato solo ad esito del completamento delle procedure di cui all art.19 commi da 1 a 4. In attesa che venga esplicata la procedura richiamata di sopra, ai fini dell individuazione dei gruppi domino di cui all art.19 ed all Allegato E-Parte 1 del D.lgs.105/2015, in analogia con la pianificazione nazionale e ai fini unicamente della predisposizione dei programmi ispettivi per il triennio 2016-2017-2018, si ritiene opportuno individuare quegli stabilimenti che nella notifica evidenziano interferenze tra i limiti di stabilimento ed aree di danno originate da eventi incidentali ipotizzabili in uno stabilimento vicino. Si sottolinea che ai fini della valutazione dell effetto domino, non essendo sufficiente attenersi ai soli limiti amministrativi comunali, si rende necessario disporre di adeguato supporto cartografico al fine della geolocalizzazione degli stabilimenti, sia quelli di soglia superiore sia quelli di soglia inferiore, individuare per ciascuno i limiti di stabilimento e le aree di danno, onde valutare le interferenze. Nella fase di prima applicazione della programmazione, al fine di determinare l ordine di priorità degli stabilimenti da sottoporre a visite ispettive, si è tenuto conto, con un approccio semplificativo, della numerosità di stabilimenti per singolo Comune, considerando sia gli stabilimenti di soglia superiore sia quelli di soglia inferiore. A parità di punteggio attribuito sulla base della pericolosità intrinseca si è adottato pertanto il criterio di dare priorità agli stabilimenti a maggiore concentrazione, attribuendo il punteggio seguente: N. Stabilimenti nel Comune Punteggio 2 0,1 Da 2 a 3 0,3 Da 4 a 5 0,5 Oltre i 6 0,8 A tal proposito, si riporta di seguito una tabella nella quale sono rappresentati i Comuni che, ai sensi dell inventario 2015, presentano nel proprio territorio almeno due stabilimenti a rischio di incidente rilevante. Comune N. totale stabilimenti Soglia Inferiore Soglia Superiore BEKAERT SARDEGNA SPA FLUORSID SPA Assemini 5 ENEL PRODUZIONE SPA ING. LUIGI CONTI VECCHI ISGAS S.C. A R.L. Oristano 2 Multiutilities Spa ULTRAGAS TIRRENA SPA 10

Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro Ottana 3 OTTANA ENERGIA OTTANA POLIMERI SRL BUTANGAS SPA ENI SPA - DIVISIONE REFINING & MARKETING FIAMMA 2000 SPA Porto Torres 7 FIUME SANTO S.P.A LIQUIGAS SPA VERSALIS Spa VINYLS ITALIA SPA OTEFAL SAIL SPA ALCOA TRASFORMAZIONI SRL Portoscuso 6 ENEL PRODUZIONE SPA EURALLUMINA SPA PORTOVESME SRL AIR LIQUIDE ITALIA PRODUZIONE SRL ENI SPA - DIVISIONE REFINING & MARKETING LIQUIGAS SPA Sarroch 7 SARLUX RAFFINERIA DI SARROCH - IMPIANTI NORD SARLUX SrL Raffineria di Sarroch SASOL ITALY SPA 11

VERSALIS Spa TESTONI SRL MEDEA SPA - MEDITERRANEA ENERGIA Sassari 3 AMBIENTE PRAVISANI Spa Totale stabilimenti 33 6 di soglia inferiore su 13 27 stab. Soglia superiore su 32 complessivi complessivi Per tutto quanto sopra esposto l elenco delle priorità sarà il seguente: CAT. TIPO PERIC. STABILIMENTO TIPO DI STABILIMENTO TOTALE PUNTEG GIO (BASE + VALORIZ ZAZIONE) COMUNE MAGGIORAZIONE PER CONCENTRAZIONE STABILIMENTI TOTALE 4/2 Infiamm abili ENEL PRODUZIONE 2 g) Deposito prodotti petroliferi 6 Assemini 0.5 6,5 2 Altro AIR LIQUIDE ITALIA d) Stabilimento chimico con stoccaggio di liquidi infiammabili in serbatoi 6 Sarroch 0,8 6,8 2 Infiamm abili Multiutilities movimentazione GPL 7 Oristano 0,3 7,3 2 Infiamm abili SARDA GAS PETROLI movimentazione GPL 7 Cardedu - 7 3 Esplosivi DETON SRL Produzione e/o deposito di esplosivi 7 Tempio Pausania - 7 2 Infiamm abili Multiutilities movimentazione GPL 7 Nuoro - 7 2 Infiamm abili TESTONI SRL g) Deposito prodotti petroliferi 6 Sassari 0,3 6,3 12

6. Programma ispezioni degli stabilimenti di soglia inferiore 2016-2018 Si riporta di seguito la tabella con il programma delle ispezioni, così come trasmessa al Ministero dell Ambiente in data 12.04.2017, con l indicazione degli stabilimenti di soglia inferiore e l anno d ispezione. Occorre sottolineare che le attività inizialmente previste per l annualità 2017 e che, per le difficoltà oggettive sopra rappresentate non è ancora stato possibile realizzare, dovranno essere rimandate al 2018 ed effettuate con priorità rispetto alle attività già previste per lo stesso anno. In particolare nel 2017 era stato previsto di procedere sulla base dell applicazione dei criteri soprariportati prioritariamente con le attività di verifica sullo stabilimento Multiutilities di Oristano. Le ulteriori attività previste nel 2017, e che sono rimandate al 2018, riguardano la verifica amministrativa (V) degli stabilimenti che non risultano aver aggiornato la notifica ai sensi del D.lgs. 105/2015. Il presente programma annuale sarà inviato alle altre Autorità che effettuano ulteriori ispezioni presso i medesimi stabilimenti, con particolare riguardo ai controlli effettuati per verificare l attuazione del Regolamento n.1907/2006 REACH anche allo scopo di evitare sovrapposizioni e duplicazioni di accertamenti. N. CODICE Stabilimento Comune ANNO 2016 2017 2018 1 DV006 OTEFAL SAIL SPA PORTOSCUSO V 2 DV002 AIR LIQUIDE ITALIA SARROCH X 3 NV054 BEKAERT SARDEGNA ASSEMINI V 4 NV035 ENEL PRODUZIONE ASSEMINI X 5 NV050 Multiutilities Spa ORISTANO X 6 NV040 TESTONI SRL SASSARI X 7 NV056 TIRRENOGAS SRL BOLOTANA V 8 NV029 SEA EXPLO SRL VILLASPECIOSA V 9 DV010 SARDA GAS PETROLI CARDEDU X 10 NV038 DETON SRL TEMPIO PAUSANIA X 11 NV057 Multiutilities Spa NUORO X 12 NV067 CARBOLINE ITALIA SPA ALGHERO V 13 NV053 SARDINIA GOLD MINING FURTEI V 13