ROTARY CLUB GOLFO DI GENOVA



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Transcript:

Notiziario del 24 marzo 2010 Riunione Conviviale NH Hotel Plaza Relazione di Padre Alberto Remondini: "L'Associazione San Marcellino e le persone senza dimora a Genova" Incontro con i ragazzi del CE.Sto nell ambito del progetto di alfabetizzazione Prima dell arrivo di Padre Alberto Remondini, abbiamo avuto il piacere di incontrare e conoscere alcuni ragazzi stranieri che, grazie al progetto di alfabetizzazione, hanno potuto apprendere la nostra lingua e cultura. Sei visi sorridenti e un po intimiditi sono apparsi davanti a noi tutti, capitanati da Uliana Nardi, referente per l'associazione, Marta Semino, referente del Progetto di Alfabetizzazione e dall'educatrice Valentina Giovine, che hanno spiegato in che cosa è consistito il loro percorso di apprendimento.

Il nostro presidente Marco Dodero, alla presenza dell'assistente del governatore, Dott. Gian Michele Gancia, insieme agli altri illustri presidenti rotariani, Dott. Piero Ruggeri RC Genova Golfo Paradiso, Dott. Luigi Borgia RC Genova San Giorgio, Dott. Giuseppe Donato RC Genova Centro Storico, Dott. Francesco Tomasinelli RC Genova, Dott. Giovanni Cavalli RC Genova Nord e Dott. Giancarlo Andrioli RC Genova Ovest, ha elogiato ed esortato i ragazzi a continuare con convinzione il cammino di conoscenza iniziato, passo necessario per poter un domani entrare a testa alta nel mondo lavorativo italiano. Dopo ripetuti ringraziamenti da parte delle docenti responsabili del progetto, il giovane gruppetto ha lasciato la sala, non senza prima aver sentito che l impegno rotariano non si esaurirà con questo breve incontro. ******** Resoconto della conviviale Di Giovanni Grimaldi Padre Alberto Remondini, superiore maggiore dei Gesuiti, è Presidente e legale rappresentante dell Associazione San Marcellino di Genova, che si propone di aiutare e recuperare alla vita sociale le persone senza dimora mediante un articolato percorso di recupero e valorizzazione delle loro capacità ed attitudini, piuttosto che attraverso una semplice risposta assistenziale ai loro bisogni di base. Alberto Remondini, nato a Genova nel 1950, si è formato presso l Istituto Arecco dove ha conseguito la maturità classica, ha proseguito con la laurea in

giurisprudenza ed il baccalaureato in filosofia e teologia con specializzazione in teologia spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Finiti gli studi, Remondini ha dedicato tutta la sua vita ad occuparsi delle fasce più deboli della collettività: inizialmente i minori a rischio del Centro Storico di Genova e dell hinterland napoletano, in seguito le persone con handicap mentale in una cittadina francese ed infine le persone senza dimora di Genova e della Liguria. E stato anche Membro della Commissione di Indagine sull Esclusione Sociale presso il Ministero degli Affari Sociali Italiano dal 1999 al 2001. Evidenzio inoltre che l amico Alberto Remondini è fratello del socio rotariano Emanuele e che il padre è stato Governatore del nostro distretto Rotariano all inizio degli anni 70, quando io stesso ero Presidente del Rotaract di Genova.

Padre Alberto Remondini ha illustrato l interessante e meritevole attività dell Associazione San Marcellino che è schematicamente riassunta nella scheda che segue. San Marcellino, per le persone sulla strada e chi le incontra. COSA FACCIAMO (Accogliere, accompagnare, valorizzare) Una organizzazione collegata all'impegno dei Gesuiti per promozione della giustizia nel mondo Nata nel 1945 per aiutare quei genovesi che in centro storico avevano perso casa a causa della guerra; nel 1981 è nata la Fondazione San Marcellino Onlus, strumento dell'azione sociale dei Gesuiti sul territorio ligure, che rende solido e fonda l'impegno dell'associazione Si è accostata nel tempo alle diverse forme della povertà estrema genovese

Dagli anni ottanta accoglie ed accompagna le Persone senza dimora, con più di trenta operatori e circa cinquecento volontari che si sforzano di riconoscere in queste persone non solo bisogni ma anche qualità e risorse usando strumenti concreti ed impegnativi quali: UN centro di ascolto con un centinaio di contatti giornalieri, QUATTRO accoglienze notturne, di cui una per donne, DUE comunità, circa QUINDICI alloggi assistiti, CINQUE laboratori di educazione al lavoro, DUE mense, DUE centri diurni, UN ambulatorio medico, ed altre attività di sostegno e di avvicinamento alla strada, anche notturno. San Marcellino ha elaborato una metodologia che mira a costruire percorsi per il miglioramento della qualità della vita delle persone accolte, attraverso un accompagnamento personalizzato, perché ognuno possa sentirsi accolto e riconosciuto per le qualità che esprime, fino a rendere le diversità una risorsa. PERCHE' LO FACCIAMO (Tenere la porta aperta) Si può investire a San Marcellino mettendo a disposizione azione, pensiero, tempo, soldi, interesse Un investimento a lungo termine, che non sempre produce risultati immediati Deve essere sempre accompagnato da una riflessione Richiede gradualità Propone di lasciarsi contaminare

Con un coinvolgimento simile a quello che noi prospettiamo anche alle persone che accogliamo. San Marcellino propone di suscitare incontri tra persone in condizioni di vita diverse ed apparentemente lontane, per attivare relazioni realmente orientate al cambiamento. In queste relazioni i reciproci bisogni possono trasformarsi e contribuire allo sviluppo di un pensiero degno e di una umanità giusta combinando nella storia la promozione della giustizia con la radicalità della proposta evangelica. CHI SONO LE PERSONE SENZA DIMORA (Senza dimora ma non senza diritti) Sono numerose, vicine a noi, nella nostra città Vivono per strada Non sempre sono riconoscibili Sono prive dei più elementari mezzi di sopravvivenza Non hanno un focolare per le relazioni intime Sono sole Non hanno scelto questa condizione La strada non si sceglie, anche se talvolta fa soffrire meno il dire che si è scelto piuttosto che ammettere di non avere e di non trovare alternative. La strada è una brutta esperienza, toglie la voce, ma non può rappresentare la perdita dei diritti per chi vi è costretto.

COME LO FACCIAMO (Vivere con responsabilità) L'incontro con la sofferenza pone domande e spinge al cambiamento Questo si traduce anche in un impegno culturale per l'intera società Il lavoro sociale è un modo di fare cultura mette in rete persone ed organizzazioni per la formazione, il confronto pubblico, la ricerca, lo studio e la sperimentazione Per questo San Marcellino ha elaborato una proposta culturale che comprende: percorsi formativi per i volontari e il personale dipendente, un corso annuale di formazione per operatori, un ciclo di conferenze pubbliche, diverse pubblicazioni e collaborazioni. San Marcellino intende la lotta per la promozione della giustizia anche come sviluppo di luoghi di riflessione, di formazione e di testimonianze attorno ai temi centrali dell'esperienza umana, il lavoro sociale deve permettere al potenziale di cambiamento, che l'incontro con la sofferenza comporta, di accedere a un piano culturale coinvolgendo la società, per non ridursi alla pura funzione di controllo sociale. L'obbiettivo è quello di collaborare alla costruzione di un posto migliore per tutti, una società coesa, una città degna dell'uomo, dove giustizia e carità non siano in conflitto.

COME POI DARCI UNA MANO (Istruzioni per l'uso) Facendo il volontario in uno dei servizi, sostenendoci, economicamente, partecipando alle nostre iniziative di formazione e sensibilizzazione. ******** Alla fine della relazione tutta la platea era davvero commossa e, tutti, sotto la guida del Presidente Dodero, sono stati concordi nell'appoggiare il cammino ed i progetti così ben descritti da Padre Alberto Remondini, attraverso diverse iniziative. Verranno infatti devoluti all'associazione San Marcellino: grazie all'intervento del socio Marco Bonini, i premi non ritirati nei supermercati So.Ge.Gross. La quota parte del Family Day organizzato in data 24 Aprile, presso la Cascina di Tagliolo, occasione in cui il Presidente Marco Dodero aprirà le porte di casa sua accogliendo i Soci e le loro famiglie. Una fornitura completa di cioccolata e thè, offerta dalla Everton, sempre grazie al Presidente Dodero. Riunione del 24 Marzo 2010 Presiede: Marco Dodero. Presenti: Pier Lorenzo Benedetti, Paolo Cremonini, Roberto Firpo, Edmondo Fresia, Corrado Giglio, Enrico Gotelli, Filippo Gramatica di Bellagio, Giovanni Grimaldi, Carlo Iachino, Giacomo Leoncini, Cristina Manicardi, Carolina Mantegazza, Maria Cristina Marrè Brunenghi, Mascia Donatella, Rosanna Muratori, Enrico Natoli,

Anna Maria Panfili, Adriana Parodi, Antonella Ricci, Emma Tomaselli, Pietro Vassallo, Mario Viano, Maria Enrica Zamorani. Visitatori Rotariani: Prof. Piero Ruggeri (Presidente del Rotary Club Genova Golfo Paradiso) Ospiti: Padre Alberto Remondini, Sig.ra Cristina, Sig.ra Daria, Dott. Francesco Capone, Dott. Massimo Storace, Avv. Emanuela Baj, Sig.ra Antonella, Sig.ra Gina. 24 Soci effettivi presenti 67 Totale Soci Attivi Percentuale di presenza: 35,82% CALENDARIO DELLE PROSSIME RIUNIONI Mercoledì 7 Aprile 2010 Interclub con con l'rc Golfo Paradiso e RC Genova Centro Cisterne del Ducale 20:00 Francisco Gonzales 1869, una chitarra, una storia, il restauro, la musica! - serata di musica con l'ing. Salvatore Sarpero, il maestro Michele Trenti, ed il liutaio Don Pilarz. Mercoledì 14 Aprile 2010 Riunione conviviale - NH Hotel Plaza - 20:00 Relazione del Dott. Baldassarre dal titolo: "I diritti pasicologici dei bambini"

Mercoledì 21 Aprile 2010 Riunione posticipata a sabato 24 Aprile "Family Day", fave e salame a Tagliolo, ospiti del Presidente Marco Dodero. Mercoledì 28 Aprile 2010 Riunione conviviale - NH Hotel Plaza - 20:00 Relazione della socia Antonella Ricci sulle problematiche tributarie. ERRATA CORRIGE: per mero errore materiale della Segreteria, nel bollettino del 10 marzo u.s., il Dott. Paolo Gardino Assistente del Governatore (R.C. Genova Nord) è stato inserito tra i visitatori Rotariani, mentre invece era ospite del nostro socio, Dott. Mario Viano. Me ne scuso pubblicamente. E da ultimo: Tanti Auguri di Buona Pasqua!!!