PROCESSO ALLE VISITE DOMICILIARI PER MAMME E NEONATI

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Transcript:

PROCESSO ALLE VISITE DOMICILIARI PER MAMME E NEONATI Rivolte a tutti? O rivolte a soggetti a rischio? 26 maggio 2016 9.00-16.00 Sala Consiliare Comune di Chivasso, P.zza Carlo Alberto Dalla Chiesa, 5 CHIVASSO (TO)

questo evento si colloca all interno delle azioni previste dal Piano Regionale per la Prevenzione della Regione Piemonte

Piano Nazionale della Prevenzione Visione alta strategica Durata quinquennio valutazione Piani Regionali di Prevenzione Azioni centrali Programmazione operativa Frazionata

1. Ridurre il carico di malattia 2. Investire sul benessere dei giovani 3. Rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive 4. Rafforzare e mettere a sistema l attenzione a gruppi fragili 5. Considerare l individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente PNP- Le priorità

Pochi macro obiettivi a elevata valenza strategica, perseguibili contemporaneamente da tutte le Regioni, attraverso la messa a punto di piani e programmi che, partendo dagli specifici contesti locali nonché puntando su un approccio il più possibile intersettoriale e sistematico, permettano di raggiungere i risultati attesi. Un piano di valutazione per monitorare i risultati di salute e l impatto sul sistema.

MO1 MO2 MO3 MO4 MO5 MO6 MO7 MO8 MO9 MO10 Macro obiettivi Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali Promuovere il benessere mentale nei bambini, adolescenti e giovani Prevenire le dipendenze da sostanze Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti Prevenire gli incidenti domestici Prevenire gli infortuni e le malattie professionali Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria

DGR 29.06.2015 26-1653 : Interventi per il riordino della rete territoriale Patto per il sociale 2015-2017. D.G.R. n. 38-2292 del 19.10.15 asse del sostegno alle responsabilità genitoriali e della prevenzione del disagio minorile. Piano Regionale di Prevenzione 2015-2018

setting Interventi precoci

2.1.2 Primi 1.000 giorni: quali azioni, quali politiche 2.1.3 Ambienti sicuri 3.1.3 Corso FAD WHP per operatori sanitari 4.1.1 Sostegno all allattamento al seno 4.3.1 Allattamento al seno: monitoraggio dell andamento 4.1.2 0-6 anni: quali messaggi per promuovere la salute? 4.2.1 Sostegno/ implementazione degli interventi di prevenzione/ /riduzione/ cessazione tabagismo realizzati dalle ASL/ASO in autonomia e/o nell ambito di progetti regionali consolidati 4.2.2 Implementazione dell offerta terapeutica dei CCT e di altri servizi di disassuefazione 4.2.4 Diffusione e messa in pratica all interno delle asl degli interventi specifici brevi per la riduzione del consumo rischioso e dannoso di alcol 4.4.1 Utilizzo di tecniche partecipate per verifica di efficacia e fattibilità di interventi rivolti all utenza fragile 4.3.5 Formazione sugli incidenti domestici 4.3.6 Migliorare la conoscenza del fenomeno degli avvelenamenti in ambiente domestico

4.4.1 Utilizzo di tecniche partecipate per verifica di efficacia e fattibilità di interventi rivolti all utenza fragile

Metodologia del processo (Claudio Renzetti) giornata organizzata sotto la forma di un dibattimento processuale Non per emettere un verdetto di assoluzione o colpevolezza, ma per avviare un percorso formativo e informativo che aiuti a far acquisire consapevolezza sul tema e - costruire consenso informato all'interno della comunità dei soggetti coinvolti - elaborare raccomandazioni per i decisori

1) strutturare un percorso formativo che analizzi le tesi scientifiche e gli interessi in gioco 2) realizzare un contraddittorio che, a partire dalle evidenze disponibili, veda un confronto tra accusa e difesa fino ad un giudizio conclusivo che indirizzi le decisioni degli operatori clinici e di sanità pubblica.

Giuria dei Cittadini (Citizens Jury by Ned Crosby Jefferson Center) La Giuria dei Cittadini, inventata da Ned Crosby, è uno strumento che simula un procedimento giudiziario statunitense. I giurati (15-40 persone) sono un campione stratificato della popolazione e vengono coinvolti in discussioni di gruppo e in aula, nelle interrogazioni ai testimoni (gli esperti). Infine il verdetto, di solito basato sul consenso di tutti i membri, costituisce il documento finale. Adatto per questioni conflittuali, richiede una buona preparazione (nella governance) costituita da Advisory Board e Comitati di Garanzia (TdN e/o CdP) che ne negoziano le impostazioni e ne controllano lo svolgimento. Riferimenti: http://www.jefferson-center.org/

Consensus conference Metodologia per rispondere a quesiti relativi all efficacia, ai rischi e alle applicazioni cliniche di interventi biomedici o di sanità pubblica, oggetto di specifiche controversie nella pratica clinica, orientandone anche la ricerca futura. Si realizza attraverso la produzione di rapporti di valutazione della letteratura scientifica, discussi da una Giuria composta da professionisti sanitari e da altre figure professionali e sociali. Il modello delle Consensus Conference (CC) è stato sviluppato negli USA da parte del National Institute of Health (NIH) negli anni 70, come metodo per affrontare problemi complessi concernenti gli interventi sanitari e per orientare la ricerca. La CC intende definire lo stato dell arte rispetto ad uno specifico problema assistenziale, attraverso un processo esplicito in cui le informazioni scientifiche vengono valutate e discusse da una Giuria, composta non solo da professionisti sanitari, ma anche da altre componenti professionali e sociali.

Evidenze prove - dalla letteratura scientifica - dalle esperienze sul campo

Visite domiciliari per mamme e neonati: Rivolte a tutti o rivolte ai soggetti a rischio?