DETERMINAZIONE E CON IPOTESI TOTALE/PARAZIALE CONSUMO FATTORI PRODUTTIVI INTRODUZIONE CONCETTO DI RIMANENZE DI MATERIE E DI AMMORTAMENTO FATTORI DUREVOLI 1. Il sig. Bianchi e il Sig. Neri costituiscono una società con capitale sociale di 40.000 euro, versato in contanti in parti uguali dai due soci; 2. Per svolgere l attività produttiva si acquistano fattorie della produzione per 6.000 euro, pagamento differito e si pagano in contanti salari e stipendi per 1.000 euro; 3. I fattori della produzione acquistati sono utilizzati per la realizzazione di prodotti che l azienda colloca sul mercato ad un valore di 9.000 euro, incasso differito; 4. Viene pagato metà del debito relativo all acquisto dei fattori produttivi. Si determini il capitale all inizio e a alla del primo periodo di attività, nonché il reddito alla fine del periodo ipotizzando che tutti i fattori produttivi sono stati utilizzati. Avendo come punto di riferimento lo schema dell attività complessiva di un azienda, che rappresenta la gestione nel suo aspetto finanziario (originario-misuratore) e nel suo aspetto economico (derivato-misurato), si individuano le variazioni che intervengono nei due aspetti per effetto delle operazioni gestionali sopraindicate: 1. Aspetto finanziario + denaro 40.000 Var. Fin. + Aspetto economico + capitale 40.000 Var. Econ. + Se si vuole determinare la configurazione del capitale all inizio del periodo, si può procedere nei due seguenti modi: CASSA 40.000 NETTO 40.000 Fc t0 40.000 = Cn t0 40.000 2. Aspetto finanziario + debiti 6.000 Var. Fin. Aspetto economico + costi fxp 6.000 Var. Econ. Aspetto finanziario - denaro 1.000 Var. Fin. Aspetto economico + costi fxp 1.000 Var. Econ. 3. Aspetto finanziario + crediti 9.000 Var. Fin.+ Aspetto economico + ricavi qxp 9.000 Var. Econ. + 4. Aspetto finanziario - debiti 3.000 Var. Fin. + Aspetto finanziario - denaro 3.000 Var. fin.
DETERMINAZIONE E 1^ IPOTESI CONSUMO TOTALE DEI FATTORI PRODUTTIVI Impieghi Fonti NETTO? Capitale sociale 40.000 Reddito d esercizio? Nelle attività = impieghi = Capitale investito = Capitale lordo oltre al denaro abbiamo anche dei crediti: si tratta in entrambi i casi di fattori generici della produzione. Nel caso della cassa si parla di valori finanziaria certi, mentre nel caso dei crediti ci troviamo di fronte a Valori finanziari assimilati (al denaro, del quale sono sostituti temporanei). Nelle passività = fonti = capitale acquisito abbiamo i debiti verso fornitori che rappresentano Valori finanziari assimilati (al denaro, del quale sono sostituti temporanei) e chiaramente troviamo il nostro capitale netto, che può essere scomposto in parti ideali: Capitale sociale, reddito d esercizio, riserve ANALIZZIAMO LA FORMAZIONE DEL IN T1 Considerando il periodo trascorso e senza valutare l impatto del futuro sui dati esposti, il reddito è determinato dalla differenza tra costi pagati e ricavi riscossi, cioè tra utilizzazione economica dei fattori produttivi f e remunerazione economica degli f attraverso i prodotti q. Reddito = qxp fxp Di fatto nella realtà aziendale si tratta di comparare una serie di remunerazioni con una serie di utilizzazioni economiche, in quanto si parla di combinazioni di processi produttivi. Reddito = (q x p) - (f x p) (f x p) + Reddito = (q x p) Come per il capitale, anche nel caso del reddito possiamo rappresentare la configurazione del reddito mediante una tabella a due sezioni/colonne: Costi ricavi Utile d esercizio 2.000
Impieghi Fonti CASSA 36000 CAP.NETTO? Redd d es. 2.000 f x p 7000 q x p 9000 Utile 2.000 Nel caso preso in esame, l utile costituisce l elemento di collegamento tra la configurazione del capitale e quella del reddito, tra l aspetto statico e quello dinamico della gestione aziendale. Mettendo a confronto la configurazione del capitale in t0 e quella finale in t1 si può vedere come il reddito può essere considerato come quella variazione che il capitale netto subisce in un dato periodo di tempo per effetto della gestione: Reddito = Cn t1 Cn t0 Reddito = 42.000 40.000 = 2.000 L ipotesi presa in considerazione non si riscontra nella realtà. 2^ IPOTESI CONSUMO PARZIALE DEI FATTORI PRODUTTIVI Nella realtà alla fine di un periodo amministrativo, coincidente con l anno solare, difficilmente l azienda ha completato totalmente i processi produttivi: ci sono dei fattori produttivi f acquistati ma non utilizzati, ci sono dei prodotti finiti q ancora da vendere. Il capitale, inteso come ATTIVITA (capitale lordo) è composto quindi da fattori generici della produzione (mezzi finanziari) e da fattori specifici della produzione, cioè da quegli impieghi dei mezzi finanziari in beni strumentali alla produzione (macchinari, impianti, )o in materie prime, semilavorati che non risultano del tutto utilizzati alla fine del periodo. Il capitale sarà quindi composto Settore finanziario = beni finanziari pronti ad essere investiti nel settore economico Settore Economico = investimenti tecnici-produttivi iniziati alla vicenda produttiva f o pronti a ridiventare beni finanziari come i prodotti finiti in attesa di vendita. RECUPERO ESERCIZIO PRECEDENTE 3. La vendita di prodotti finiti per 9000, utilizzando le materie prime acquistate in precedenza per un valore complessivo di 5.000. Procedendo per gradi componiamo la configurazione del capitale e del reddito con la nuova ipotesi aggiunta. I prodotti finiti sono ottenuti utilizzando le materie prime acquistate (valore di acquisto 6000) solo per 5000: questo significa che alla fine del periodo considerato risultano inutilizzate materie prime per un valore stimato di 1000.
Dal punto di vista economico le rimanenze di materie prime costituiscono costi sostenuti finanziariamente per i quali è stato pagato un prezzo (infatti le 1000 in rimanenza appartengono agli fxp 6000 acquistati), ma la cui competenza economica ai fini della determinazione del reddito non è quella del periodo considerato, in quanto si tratta di fattori produttivi che saranno utilizzati in combinazioni produttive da svolgersi in futuro. Pertanto, il valore attribuito alle rimanenze di materie viene tolto dai costi e rinviato al periodo successivo. Costi ip. A ricavi ip. B Utile d esercizio 2.000 Utile d esercizio 3.000 rimanenze 1.000 Per togliere un valore iscritto nella sezione dei costi si deve riportare tale valore nella sezione opposta: le rimanenze di materie prime sono considerate rimanenze attive, in quanto rappresentano costi sospesi dalla formazione del reddito (infatti gli fxp non sono più 7000, bensì 6000) e determinano un aumento del reddito. (INFLUENZA DEI VALORI DI STIMA NELLA DETERMINAZIONE DEL ) Se da un punto di vista economico le rimanenze attive sono costi sospesi, dal punto di vista del capitale le rimanenze rappresentano impieghi di mezzi finanziari che si suppone torneranno nella forma finanziaria attraverso lo svolgimento dei processi produttivi del periodo successivo a quello considerato. In definitiva nella configurazione del capitale le rimanenze attive sono rappresentate come costi rinviati al futuro esercizio, a quell esercizio in cui si manifesterà la loro remunerazione economica attraverso il loro impiego nei processi produttivi per l ottenimento di prodotti finiti. ip. A ip. B Impieghi Fonti Impieghi Fonti CAP. NETTO 42.000 Utile d es. 2.000 RIM. ATT. 1.000 CAP. NETTO 43.000 Utile d es. 3.000 Rispetto alla prima configurazione di capitale, la stessa si arricchisce di impieghi in fattori specifici della produzione.
3^ IPOTESI INTRODUZIONE FATTORE LUNGO CICLO UTILIZZO Aggiungiamo un ulteriore aspetto, prevedendo la presenza di fattori produttivi durevoli. RECUPERO ESERCIZIO PRECEDENTE 5. Si acquista con pagamento differito un macchinario del valore di 10.000 euro. Aspetto finanziario + debiti 10.000 Var. fin. Aspetto economico + costi Fxp 10.000 Var. Econ. In relazione alla velocità di circolazione degli investimenti in fattori specifici della produzione, è stata compiuta la distinzione tra fattori produttivi a veloce ciclo di utilizzo (tempo di rotazione inferiore all anno) e fattori produttivi a lento ciclo di utilizzo, detti anche a fecondità ripetuta in quanto il loro utilizzo avviene per lo svolgimento di più processi produttivi. Ai fini della determinazione del reddito e del capitale di un dato esercizio, la presenza dei fattori produttivi durevoli può essere affrontata come si è fatto per le rimanenze di materie prime: per la determinazione del reddito tra gli fxp risulta solo la quota del fattore produttivo che risulta consumato, utilizzato nel corso dei processi produttivi realizzati dicasi quota di competenza dell esercizio procedendo a rinviare ai futuri esercizi il valore che esprime l utilizzo dei fattori nei prossimi esercizi mediante l iscrizione del valore residuale nel prospetto del capitale. Ipotizzando un consumo del fattore produttivo nel periodo considerato pari al 15% del suo valore, si potrebbe procedere alla determinazione del reddito nel seguente modo: tra i costi si inserisce l importo del fattore durevole acquistato e si procede a sospendere dalla formazione del reddito il valore che si stima sia utilizzato nei prossimi esercizi ai quali viene rinviato come costo proveniente dal passato. F x p 10.000 Utile d esercizio 1.500 Rim. Attive 1.000 Rim. Fxp 8.500
Nel prospetto del capitale il fattore produttivo durevole è inserito tra gli impieghi in fattori specifici della produzione, come le rimanenze attive di fattori a veloce ciclo di utilizzo, per il valore che esprime il futuro contributo allo svolgimento dei processi produttivi e quindi come Costo da rinviare ai futuri esercizi: Impieghi RIM. ATTIVE 1.000 Fonti DEBITI 13.000 CAP. NETTO 41.500 Utile d es. 1.500 Rim. Fxp 8.500 NELLA PRATICA la rappresentazione dei fattori produttivi durevoli nel prospetto del reddito è diversa da quella sopra esposta, in quanto risulta pesante se si pensa al numero di tali investimenti nella imprese industriali. Di conseguenza, a livello di determinazione del reddito si procede ad inserire tra i costi il valore di stima, nel nostro esempio pari a 1000, che rappresenta il valore con il quale il fattore produttivo partecipa alla formazione del reddito e nello stesso tempo esprime la perdita di valore che subisce il fattore durevole per effetto del suo impiego nelle combinazioni produttive svolte nell esercizio. Impieghi Fonti Costi Ricavi DEBITI 13.000 RIM. ATTIVE 1.000 CAP. NETTO 41.500 Utile d es. 1.500 f x p (quota amm) 1.500 Utile d esercizio 1.500 RIM. ATT. 1.000 MACCH. 8.500 CONSIDERAZIONI IN MERITO AL