DETERMINAZIONE REDDITO E CAPITALE CON IPOTESI TOTALE/PARAZIALE CONSUMO FATTORI PRODUTTIVI

Documenti analoghi
Attività didattica integrativa di Economia aziendale (Prof.ssa Rossi) TUTORING n 5 Soluzioni simulazione

1 - La società Kappa costituita da due soci presenta in t0 la seguente relazione impieghi- fonti

Con riferimento al caso presentare la tabella a doppia entrata e le equazioni che esprimono le condizioni di equilibrio di breve periodo come segue:

Relazioni tra SP e CE (I)

ECONOMIA AZIENDALE (CORSO PROF.SSA ROSSI) SIMULAZIONE PROVA D ESAME

ESERCIZI INTEGRATIVI SULLE EQUAZIONI DI BREVE PERIODO

STATO PATRIMONIALE in t 1. 2 Illustrare con riferimento all esercizio precedente la nozione di soggetto economico

Attività didattica integrativa di Economia aziendale e principi di contabilità (Prof.ssa Rossi) TUTORING N 4 - Soluzione esercizio n.

Università degli Studi di Bergamo

prospetto CAPITALE di funzionamento all 1/1/2013

prospetto CAPITALE di funzionamento all 1/1/2013

Lezione 13. Evoluzione della gestione. Quali sono i valori di riferimento? I valori delle operazioni in corso OPERAZIONI IN CORSO. Passività.

DETERMINAZIONE DEL CAPITALE E DEL REDDITO CON IPOTESI DI CONSUMO TOTALE DEI FATTORI PRODUTTIVI ACQUISITI

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE

Lo schema di rilevazione. +/- fattori produttivi +/- prodotti/servizi +/- merci

Cognome e nome Matr. Anno di corso ESERCITAZIONE CORSO IUS 2012/13

Insegnamento di Economia aziendale prova del

Corso di Economia Aziendale prova del

LE SCRITTURE DI STORNO: RIMANENZE DI MAGAZZINO

SCRITTURE DI RETTIFICA IL PRESENTE AL FUTURO

Lezione I prospetti di reddito e capitale Esercitazione 1

Lo schema di rilevazione. +/- fattori produttivi +/- prodotti/servizi +/- merci

LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO

Corso di Economia aziendale (prof. Antonella Paolini) prova del

Movimenti finanziari e competenza economica

INTRODUZIONE FATTORI DUREVOLI. Il loro utilizzo dura nel tempo DUREVOLI CONCETTUALIZZAZIONE. Utilità ripetuta nel tempo in più cicli produttivi

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) VOTO SCRITTO VOTO FINALE

LEZIONE 12 IL BILANCIO DIESERCIZIO: FUNZIONAMENTO DEI CONTI. LE RIMANENZE E GLI AMMORTAMENTI

EQUAZIONI ECONOMICHE DI LUNGO PERIODO

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) VOTO SCRITTO VOTO FINALE

DATI DELLO STUDENTE VOTO SCRITTO VOTO FINALE

PRINCIPALI OPERAZIONI DI GESTIONE

VERIFICA FINE MODULO 2 LA GESTIONE AZIENDALE

Insegnamento di Economia aziendale ed Economia aziendale duplicato (proff. Paolini e Soverchia) prova dell

ESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico)

Reddito, capitale, economicità

TRACCE ESERCITAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE 8/11/2016 DOTT.SSA BUONERBA C.

LE ATTIVITA PATRIMONIALI. Economia aziendale e contabilità

RICHIAMI DI ECONOMIA AZIENDALE o Aspetto Economico e Finanziario della Gestione o Concetto di reddito e capitale o Principio di competenza o

SOLUZIONI ESERCIZI LEZIONE DEL 25/10/2016

Insegnamento di Economia aziendale prova del Anno di corso (I, II, III, f.c.)

Insegnamenti di Economia Aziendale ed Economia aziendale duplicato (prof.sse Paolini e Soverchia) prova del

LE OPERAZIONI DI GESTIONE IL PATRIMONIO E IL REDDITO PROF. CLAUDIA IMPRESARIO

TELEPASS+ 3 - Unità B

Attività didattica integrativa di Economia aziendale (Prof.ssa Rossi) TUTORATO N 1 - Soluzioni G. Catani

La riclassificazione del bilancio d esercizio. Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap.

SOLUZIONE ESERCIZIO SVOLTO IN DATA 18/01/2010 SCRITTURE SISTEMATICHE (SITUAZIONE AL )

La riclassificazione del bilancio d esercizio

Esercizio 1. Soluzione

Esercizio 1. Soluzione

LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO D'ESERCIZIO

Esercitazione sul bilancio

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Corso di Finanza aziendale

L equilibrio finanziario. La riclassificazione del bilancio d esercizio

VOTO SCRITTO VOTO FINALE

Esercitazione nr.5. Ragioneria ed Economia Aziendale Esercizi Reddito e Capitale CAPITALE AL 31/12/2015

Asja Ambiente Italia. Indice

Riclassificazione di bilancio

IL MODELLO DEL BILANCIO

Insegnamenti di Economia aziendale ed Economia aziendale duplicato prof.sse Paolini e Soverchia dell 8/2/2018

IL CALCOLO DEL REDDITO TOTALE DELL IMPRESA NEL PERIODO t0 - tz

REDDITO D ESERCIZIO. Incremento del capitale netto per effetto della gestione durante un certo periodo di tempo

FONDAZIONE RICOVERO LA MEMORIA ONLUS. Bilancio al 31/12/2012

Schema metodologico delle analisi di bilancio

5 T SRL. Bilancio al 31/12/2016

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) VOTO SCRITTO VOTO FINALE

Esercitazione di economia aziendale classe V A SIA

ESAME DI STATO PER L'ESERCIZIO DELLA LIBERA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA ED ESPERTO CONTABILE II SESSIONE 2010 SEZ. B TRACCE PROVE SCRITTE

Le componenti del costo del personale. L acquisto di un fattore produttivo particolare: il costo del personale

Conto economico anno 2015

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE

FONDAZIONE GIUSEPPE GEMELLARO - ONLUS

SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

Conto economico «a ricavi e costi della produzione» t 1. Stato patrimoniale 31/12 /t 1

EUROSYN SPA. Bilancio al 31/12/2017

Reddito d impresa: risultato della gestione (operazioni aziendali) in cui confluiscono forze personali, mezzi ed organizzazione.

La dinamica finanziaria in un accezione generale. La dinamica del capitale circolante netto (della gestione corrente) La dinamica monetaria

Esercitazione sul calcolo del capitale e del reddito

Il bilancio di esercizio

Lo schema di rilevazione. +/- fattori produttivi +/- prodotti/servizi +/- merci

Ecoprogetto Venezia S.r.l.

MODULO 2 LA GESTIONE AZIENDALE UNITÀ 2 IL REDDITO

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

La lettura del bilancio di esercizio

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE

Il calcolo del reddito (e del capitale) nel conto del capitale e nel conto del reddito

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE

La riclassificazione del Conto Economico Criterio Costi e Ricavi del Venduto

LA GESTIONE LA GESTIONE. sistema dei valori aspe7o economico. Lez._14_del 18 aprile_nardo Le_15_del_19 aprile_2018_(seminario_viesti_aula Magna) 1

IL bilancio di esercizio è costituito da: Conto economico Stato patrimoniale Rendiconto finanziario Nota integrativa

Il Rendiconto Finanziario. La classificazione gestionale dei flussi finanziari

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

RICLASSIFICAZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO E CALCOLO DEGLI INDICI

PATRIMONIO/REDDITO. Capitale sociale. Il capitale sociale può esser definito come il valore dei conferimenti dei soci.

Transcript:

DETERMINAZIONE E CON IPOTESI TOTALE/PARAZIALE CONSUMO FATTORI PRODUTTIVI INTRODUZIONE CONCETTO DI RIMANENZE DI MATERIE E DI AMMORTAMENTO FATTORI DUREVOLI 1. Il sig. Bianchi e il Sig. Neri costituiscono una società con capitale sociale di 40.000 euro, versato in contanti in parti uguali dai due soci; 2. Per svolgere l attività produttiva si acquistano fattorie della produzione per 6.000 euro, pagamento differito e si pagano in contanti salari e stipendi per 1.000 euro; 3. I fattori della produzione acquistati sono utilizzati per la realizzazione di prodotti che l azienda colloca sul mercato ad un valore di 9.000 euro, incasso differito; 4. Viene pagato metà del debito relativo all acquisto dei fattori produttivi. Si determini il capitale all inizio e a alla del primo periodo di attività, nonché il reddito alla fine del periodo ipotizzando che tutti i fattori produttivi sono stati utilizzati. Avendo come punto di riferimento lo schema dell attività complessiva di un azienda, che rappresenta la gestione nel suo aspetto finanziario (originario-misuratore) e nel suo aspetto economico (derivato-misurato), si individuano le variazioni che intervengono nei due aspetti per effetto delle operazioni gestionali sopraindicate: 1. Aspetto finanziario + denaro 40.000 Var. Fin. + Aspetto economico + capitale 40.000 Var. Econ. + Se si vuole determinare la configurazione del capitale all inizio del periodo, si può procedere nei due seguenti modi: CASSA 40.000 NETTO 40.000 Fc t0 40.000 = Cn t0 40.000 2. Aspetto finanziario + debiti 6.000 Var. Fin. Aspetto economico + costi fxp 6.000 Var. Econ. Aspetto finanziario - denaro 1.000 Var. Fin. Aspetto economico + costi fxp 1.000 Var. Econ. 3. Aspetto finanziario + crediti 9.000 Var. Fin.+ Aspetto economico + ricavi qxp 9.000 Var. Econ. + 4. Aspetto finanziario - debiti 3.000 Var. Fin. + Aspetto finanziario - denaro 3.000 Var. fin.

DETERMINAZIONE E 1^ IPOTESI CONSUMO TOTALE DEI FATTORI PRODUTTIVI Impieghi Fonti NETTO? Capitale sociale 40.000 Reddito d esercizio? Nelle attività = impieghi = Capitale investito = Capitale lordo oltre al denaro abbiamo anche dei crediti: si tratta in entrambi i casi di fattori generici della produzione. Nel caso della cassa si parla di valori finanziaria certi, mentre nel caso dei crediti ci troviamo di fronte a Valori finanziari assimilati (al denaro, del quale sono sostituti temporanei). Nelle passività = fonti = capitale acquisito abbiamo i debiti verso fornitori che rappresentano Valori finanziari assimilati (al denaro, del quale sono sostituti temporanei) e chiaramente troviamo il nostro capitale netto, che può essere scomposto in parti ideali: Capitale sociale, reddito d esercizio, riserve ANALIZZIAMO LA FORMAZIONE DEL IN T1 Considerando il periodo trascorso e senza valutare l impatto del futuro sui dati esposti, il reddito è determinato dalla differenza tra costi pagati e ricavi riscossi, cioè tra utilizzazione economica dei fattori produttivi f e remunerazione economica degli f attraverso i prodotti q. Reddito = qxp fxp Di fatto nella realtà aziendale si tratta di comparare una serie di remunerazioni con una serie di utilizzazioni economiche, in quanto si parla di combinazioni di processi produttivi. Reddito = (q x p) - (f x p) (f x p) + Reddito = (q x p) Come per il capitale, anche nel caso del reddito possiamo rappresentare la configurazione del reddito mediante una tabella a due sezioni/colonne: Costi ricavi Utile d esercizio 2.000

Impieghi Fonti CASSA 36000 CAP.NETTO? Redd d es. 2.000 f x p 7000 q x p 9000 Utile 2.000 Nel caso preso in esame, l utile costituisce l elemento di collegamento tra la configurazione del capitale e quella del reddito, tra l aspetto statico e quello dinamico della gestione aziendale. Mettendo a confronto la configurazione del capitale in t0 e quella finale in t1 si può vedere come il reddito può essere considerato come quella variazione che il capitale netto subisce in un dato periodo di tempo per effetto della gestione: Reddito = Cn t1 Cn t0 Reddito = 42.000 40.000 = 2.000 L ipotesi presa in considerazione non si riscontra nella realtà. 2^ IPOTESI CONSUMO PARZIALE DEI FATTORI PRODUTTIVI Nella realtà alla fine di un periodo amministrativo, coincidente con l anno solare, difficilmente l azienda ha completato totalmente i processi produttivi: ci sono dei fattori produttivi f acquistati ma non utilizzati, ci sono dei prodotti finiti q ancora da vendere. Il capitale, inteso come ATTIVITA (capitale lordo) è composto quindi da fattori generici della produzione (mezzi finanziari) e da fattori specifici della produzione, cioè da quegli impieghi dei mezzi finanziari in beni strumentali alla produzione (macchinari, impianti, )o in materie prime, semilavorati che non risultano del tutto utilizzati alla fine del periodo. Il capitale sarà quindi composto Settore finanziario = beni finanziari pronti ad essere investiti nel settore economico Settore Economico = investimenti tecnici-produttivi iniziati alla vicenda produttiva f o pronti a ridiventare beni finanziari come i prodotti finiti in attesa di vendita. RECUPERO ESERCIZIO PRECEDENTE 3. La vendita di prodotti finiti per 9000, utilizzando le materie prime acquistate in precedenza per un valore complessivo di 5.000. Procedendo per gradi componiamo la configurazione del capitale e del reddito con la nuova ipotesi aggiunta. I prodotti finiti sono ottenuti utilizzando le materie prime acquistate (valore di acquisto 6000) solo per 5000: questo significa che alla fine del periodo considerato risultano inutilizzate materie prime per un valore stimato di 1000.

Dal punto di vista economico le rimanenze di materie prime costituiscono costi sostenuti finanziariamente per i quali è stato pagato un prezzo (infatti le 1000 in rimanenza appartengono agli fxp 6000 acquistati), ma la cui competenza economica ai fini della determinazione del reddito non è quella del periodo considerato, in quanto si tratta di fattori produttivi che saranno utilizzati in combinazioni produttive da svolgersi in futuro. Pertanto, il valore attribuito alle rimanenze di materie viene tolto dai costi e rinviato al periodo successivo. Costi ip. A ricavi ip. B Utile d esercizio 2.000 Utile d esercizio 3.000 rimanenze 1.000 Per togliere un valore iscritto nella sezione dei costi si deve riportare tale valore nella sezione opposta: le rimanenze di materie prime sono considerate rimanenze attive, in quanto rappresentano costi sospesi dalla formazione del reddito (infatti gli fxp non sono più 7000, bensì 6000) e determinano un aumento del reddito. (INFLUENZA DEI VALORI DI STIMA NELLA DETERMINAZIONE DEL ) Se da un punto di vista economico le rimanenze attive sono costi sospesi, dal punto di vista del capitale le rimanenze rappresentano impieghi di mezzi finanziari che si suppone torneranno nella forma finanziaria attraverso lo svolgimento dei processi produttivi del periodo successivo a quello considerato. In definitiva nella configurazione del capitale le rimanenze attive sono rappresentate come costi rinviati al futuro esercizio, a quell esercizio in cui si manifesterà la loro remunerazione economica attraverso il loro impiego nei processi produttivi per l ottenimento di prodotti finiti. ip. A ip. B Impieghi Fonti Impieghi Fonti CAP. NETTO 42.000 Utile d es. 2.000 RIM. ATT. 1.000 CAP. NETTO 43.000 Utile d es. 3.000 Rispetto alla prima configurazione di capitale, la stessa si arricchisce di impieghi in fattori specifici della produzione.

3^ IPOTESI INTRODUZIONE FATTORE LUNGO CICLO UTILIZZO Aggiungiamo un ulteriore aspetto, prevedendo la presenza di fattori produttivi durevoli. RECUPERO ESERCIZIO PRECEDENTE 5. Si acquista con pagamento differito un macchinario del valore di 10.000 euro. Aspetto finanziario + debiti 10.000 Var. fin. Aspetto economico + costi Fxp 10.000 Var. Econ. In relazione alla velocità di circolazione degli investimenti in fattori specifici della produzione, è stata compiuta la distinzione tra fattori produttivi a veloce ciclo di utilizzo (tempo di rotazione inferiore all anno) e fattori produttivi a lento ciclo di utilizzo, detti anche a fecondità ripetuta in quanto il loro utilizzo avviene per lo svolgimento di più processi produttivi. Ai fini della determinazione del reddito e del capitale di un dato esercizio, la presenza dei fattori produttivi durevoli può essere affrontata come si è fatto per le rimanenze di materie prime: per la determinazione del reddito tra gli fxp risulta solo la quota del fattore produttivo che risulta consumato, utilizzato nel corso dei processi produttivi realizzati dicasi quota di competenza dell esercizio procedendo a rinviare ai futuri esercizi il valore che esprime l utilizzo dei fattori nei prossimi esercizi mediante l iscrizione del valore residuale nel prospetto del capitale. Ipotizzando un consumo del fattore produttivo nel periodo considerato pari al 15% del suo valore, si potrebbe procedere alla determinazione del reddito nel seguente modo: tra i costi si inserisce l importo del fattore durevole acquistato e si procede a sospendere dalla formazione del reddito il valore che si stima sia utilizzato nei prossimi esercizi ai quali viene rinviato come costo proveniente dal passato. F x p 10.000 Utile d esercizio 1.500 Rim. Attive 1.000 Rim. Fxp 8.500

Nel prospetto del capitale il fattore produttivo durevole è inserito tra gli impieghi in fattori specifici della produzione, come le rimanenze attive di fattori a veloce ciclo di utilizzo, per il valore che esprime il futuro contributo allo svolgimento dei processi produttivi e quindi come Costo da rinviare ai futuri esercizi: Impieghi RIM. ATTIVE 1.000 Fonti DEBITI 13.000 CAP. NETTO 41.500 Utile d es. 1.500 Rim. Fxp 8.500 NELLA PRATICA la rappresentazione dei fattori produttivi durevoli nel prospetto del reddito è diversa da quella sopra esposta, in quanto risulta pesante se si pensa al numero di tali investimenti nella imprese industriali. Di conseguenza, a livello di determinazione del reddito si procede ad inserire tra i costi il valore di stima, nel nostro esempio pari a 1000, che rappresenta il valore con il quale il fattore produttivo partecipa alla formazione del reddito e nello stesso tempo esprime la perdita di valore che subisce il fattore durevole per effetto del suo impiego nelle combinazioni produttive svolte nell esercizio. Impieghi Fonti Costi Ricavi DEBITI 13.000 RIM. ATTIVE 1.000 CAP. NETTO 41.500 Utile d es. 1.500 f x p (quota amm) 1.500 Utile d esercizio 1.500 RIM. ATT. 1.000 MACCH. 8.500 CONSIDERAZIONI IN MERITO AL